20160907-REPUBBLICA-Renzi, in manovra aiuto a
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20160907-REPUBBLICA-Renzi, in manovra aiuto a
Renzi: "In manovra aiuto a pensioni e anticipo. Dimissioni se vince No? Non cambio idea" Il presidente del Consiglio, ospite a Porta a Porta, ipotizza nella legge di Stabilità una sorta di quattordicesima per chi prende meno di 750 euro e un aiuto a chi vuole uscire prima dal lavoro. Impegno a sbloccare i contratti pubblici. Referendum tra 15 novembre e 5 dicembre. E csu Roma: "Mai viste tante bugie, ma M5s non è finito" ROMA - "Metteremo più denari in tasca a chi di pensione prende poco poco": parola del premier Matteo Renzi, ospite stasera aPorta a Porta su Rai1 che, nel corso della registrazione, ha annunciato due misure sulle pensioni. Ma non solo. Anche il periodo all'interno del quale si svolgerà il Referendum: "A naso la data sarà tra il 15 novembre e il 5 dicembre". E a proposito della sua intenzione di rassegnare le dimissioni qualora dalle urne uscisse vincitore il No, puntualizza: "Non ci ho ripensato. Ma siccome in tanti mi hanno detto che non dovevo personalizzare il referendum, ho detto solo che non parlo più del mio futuro. C'è tanta gente che si preoccupa del futuro dell'Italia. Questo referendum non riguarda il futuro di una singola persona, ma il fatto che si possano ridurre delle poltrone, che solo la Camera darà la fiducia al governo e che si interverrà sulle regioni". E proprio perché si tratta di ridurre poltrone, Renzi è sicuro che molti del Movimento 5 stelle e della Lega voteranno 'Si': "A loro sto antipatico - ha aggiunto - alle politiche non voteranno per me, ma tra ridurre parlamentari e regole del gioco e tenere tutto così voteranno sì". Italicum. Nessuna obiezione a modificare la legge elettorale se ci sono i numeri, ha ribadito Renzi, convinto che la legge non piace perché "toglie potere ai partiti piccoli. Il centro sinistra è andato a casa perché c'era qualcuno che trafficava, non diciamo i nomi, e perché lo hanno mandato a casa i partiti piccoli". "Noi siamo pronti a cambiare l'Italicum se ci sono i numeri in Parlamento. Sia che la Corte Costituzionale dica sì, sia che dica no", ha risposto a una domanda su cosa accadrà se il 4 ottobre la Consulta boccerà una parte della legge elettorale. Pensioni. Sono due le misure contenute nella manovra a favore delle pensioni: "Una per dare un po' più una mano alla pensione minima. C'è una misura del governo Prodi - ricorda - che era una sorta di quattordicesima per chi prende meno di 750 euro. Non è di 80 euro, ma di circa 50 euro al mese. Noi pensiamo di orientarci più su una misura del genere". L'altro provvedimento prevede "di dare una mano a chi vuole uscire prima" dal lavoro. "Tutti quelli che stanno a tre anni dalla pensione possono decidere autonomamente di andarsene, se rinunciano a una piccola somma, che dipende da caso per caso. Ad esempio se uno prende 1.500 euro al mese, se accetta di andare con 1.470 euro, può andare via prima. È un esempio", ha spiegato. Contratti pubblici. Ma le novità non si limitano alle pensioni: "Dobbiamo cambiare la Pubblica amministrazione, lavorare per sbloccare l'adeguamento salariale e i contratti del pubblico impiego è un'altra misura di equità", ha dettto il premier, che ha sottolineato come "da sette anni i dipendenti pubblici hanno il contratto bloccato". L'aumento salariale, ha precisato ancora, "bisogna legarlo anche a incentivi di merito, come per i dirigenti. Questo richiede un cambio di mentalità molto complicato, ma ci stiamo arrivando". In passato, ha ammesso il capo di Palazzo Chigi, sono state fatte "regole cattive per i disonesti. Ora dobbiamo lavorare per sbloccare i contratti dei dipendenti pubblici". Scuola. Buone notizie anche per il mondo della scuola: "Il bonus continuerà per gli insegnanti e i professori, sarà rinnovato: un piccolo contributo per formarsi. Se fai l'insegnante è giusto che lo Stato riconosca la tua funzione". Taglio ad aliquote partite Iva. E gli annunci del premier non si fermano qui: Renzi preannuncia sgravi fiscali anche a sostegno delle "partite Iva", che possano avere "un risparmio di mille euro l'anno", con l'obiettivo di "raggiungere 500mila partite Iva". 80 euro. Sugli 80 euro, agli italiani è arrivato un messaggio sbagliato, che ha creato inutili allarmismi: "Quando mi sento dire che bisogna restituire gli 80 euro, dimostra una volta di più che certi messaggi che tendono a dare preoccupazione sono sbagliati. Non è che non avverto le difficoltà di ottantamila persone, ma per questi ottantamila ci saranno altri 160mila che avranno diritto agli 80 euro. Non c'è da restituire gli ottanta euro. Questo deve essere chiaro", ha detto, precisando che solo i non aventi diritto, lo 0,6% su 9 milioni, dovranno restituire quanto percepito. Debito. "Quelli prima di noi hanno mangiato al ristorante e hanno lasciato da pagare. Questo è il debito pubblico": per Renzi la situazione in cui si trova il Paese è legata a chi "ha lasciato da pagare a figli e nipoti", cosa che lui non ha intenzione di fare. "L'Italia quando non ha avuto l'euro è cresciuta più di tutti gli altri. Lo ha fatto però con il debito pubblico - ha proseguito -. Come si fa oggi? La soluzione non è uscire dall'euro. Dobbiamo cambiare le regole europee: non nel senso dei parametri, ma dell'approccio economico". Poi ha precisato: "Quest'anno il deficit è al 2,3/2,4% e credo non sforeremo il 3%". "La Spagna cresce del 3%. Ma ha un deficit del 5%, che in Italia varrebbe circa 50 miliardi. Dessero a me 50 miliardi da dare ai cittadini o da ridurre le tasse, anche io avrei una crescita del 3%", ha sottolineato. Aumento di capitale Mps. I tempi saranno brevi per l'aumento di capitale per Mps: ne è convinto il premier, secondo il quale "ci sono le condizioni perché si faccia e lo si faccia presto e con successo". Questo aumento di capitale, ha proseguito il presidente del Consiglio, "garantirà un futuro a Monte Paschi di Siena. Aumento di capitale in ottobre? Non spetta a me, ma al board dirlo. Credo che ci sarà entro l'anno". Riferendosi alle polemiche legate alla vicenda delle banche, Renzi ha chiarito: "Noi abbiamo la coscienza pulita" anche se non ha escluso errori in passato "della sua parte politica", anche se non ha mancato di puntualizzare che in passato in Mps "ci ha messo bocca la sinistra, ma non certo il Pd". Anzi, ha aggiunto, grazie al suo governo e la riforma delle Popolari "la politica non mette più bocca nelle banche". Il caso Roma. Non poteva mancare un commento alla vicenda che vede ilMovimento 5 Stelle nella bufera a Roma, ma nessuna esultanza per scene che Renzi reputa 'indecorose'. "Non festeggio. Lo so che nella logica politica uno vede gli altri fallire e dovrebbe dire 'Alè!', 'Evviva!'. Io no. Se Virginia Raggi fa bella figura, fa bella figura Roma. Le scene di queste ore sono francamente indecorose per tutti, anche per i sostenitori dei Cinque Stelle. Ma non compro i pop corn. Francamente e umanamente sono triste per questo. Mai viste tante bugie tutte insieme, però da italiano e presidente del Consiglio sono dispiaciuto". È ora di smettere - ha proseguito il presidente del Consiglio - con la politica del due pesi e due misure: "Cinque Stelle e due morali: se indagano uno del Pd deve andare in galera. Se indagano uno dei Cinque Stelle è colpa dei poteri forti. Spero che l'atteggiamento di doppia morale dei M5S dopo questa vicenda finisca". Casa Italia. E se il clima politico si accende attorno al Campidoglio e al Referendum, nessuna battaglia deve toccare il lavoro di ricostruzione, di prevenzione, di riqualificazione degli edifici danneggiati dal sisma del 24 agosto nel Centro Italia. Sarà un lavoro di anni e serve la collaborazione di tutti - ha detto il premier - che oggi ha convocato le parti a Palazzo Chigi per cominciare a ragionare su 'Casa Italia', che potrà costare dai 100 ai 300 miliardi di euro: "Il problema non sono i soldi: ci sono, bisogna spenderli bene ed evitare che la gente ci mangi sopra, che siano fatti interventi a capocchia. Non ho detto cifre, non inizierò a farlo adesso". E poi l'appello affinché sia un "percorso bipartisan": "litighiamo su tutto, sulla legge elettorale o altro, ma non su Casa Italia".