Basta liti, ci facciamo solo male

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Basta liti, ci facciamo solo male
«Basta liti, ci facciamo solo male»
di Ubaldo Cordellini
TRENTO. «No al dualismo. Il vino trentino rinasce solo
con l'unità». L'assessore all'agricoltura Tiziano Mellarini usa toni appassionati, quasi accorati, aprendo la Mostra del vino trentino, nel cortile del Castello del Buonconsiglio. Davanti a una platea di appassionati in ghingheri, con le signore in abito da cocktail e gli uomini vestiti di scuro, Mellarini ha suonato la carica.
Le divisioni che hanno pre- «Il dualismo ha solo
ceduto questa settantacinquesima edizione della Mo- messo in cattiva luce
stra ancora sono riecheggiate nei discorsi di inaugurazio- l'enologia trentina»
ne. Davanti alla platea di invitati eleganti tutti, dal
presidente
del Consorzio Vini Elvio Fronza
al presidente
della Camera di Commercio
Adriano Dalpez per finire con l'assessore Mellarini, hanno ricordato
la defezione
di alcuni vignaioli. Tutti, però, hanno ribadito
la necessità
di unione.
Mellarini è
stato duro:
«hi questi ultimi tempi è
nato un dualismo
che
mette in cattiva luce il vi- L'assessore all'apertura di ieri
no trentino
che, invece, ha bisogno di portato la testimonianza di
unità. Le polemiche devono come i migliori enologi del
terminare. Noi abbiamo no- mondo, in questi giorni in viminato quattro esperti per sita in Trentino, apprezzino i
avviare un percorso di rina- vini autoctoni: «Uno dei più
scita. Dobbiamo valorizzare famosi enologi specializzato
la vocazione del territorio. Il in vini bianchi ha detto che
Trentino ha tutte le qualità il Nosiola è una vera perla,
per emergere perché ha qua- mentre qui da noi è un vino
lità». L'assessore è anche tor- dimenticato». Questo, per rinato sul tema a lui caro della badire un concetto molto capromozione e del marketing: ro a San Michele, ovvero che
«Il vino trentino ha bisogno la rinascita dell'enologia
di un logo e di un brand for- trentina deve passare neceste».
sariamente dalla valorizzaPrima di lui avevano parla- zione dei vini autoctoni, lato Fronza, che aveva sottoli- sciando perdere un po' i vitineato il dispiacere per la gni internazionali come il
mancanza di molti nomi noti Chardonnay e il Pinot grigio
dell'enologia trentina, Dal- che, da soli, rappresentano il
pez e il direttore dell'Istituto 55 per cento della produziodi san Michele all'Adige Ales- ne d'uva della provincia.
Le grandi cantine, affeziosandro Dini. Quest'ultimo ha
nate alle remunerazioni sicu-
re dei vitigni internazionali,
da quest'orecchio ci sentono
poco. E questo sarà uno dei
punti fondamentali attorno
al quale dovranno lavorare i
quattro saggi scelti da Mellarini. L'altro nodo da sciogliere sarà quello delle rese per
ettaro. San Michele nel suo
Diano aveva indicato una ri-
duzione del 30 per cento delle rese, ma anche questa proposta non piace alle cantine
cooperative che sono strette
dal dovere di distribuire remunerazioni dignitose ai so-
ci.
Di questo e di molto altro
si parlava nel cortile e sotto
le volte del magnifico Castello del Buonconsiglio, tra un
assaggio e l'altro di buon vino trentino. Le oltre quaran-
ta aziende presenti ce l'hanno messa tutta per offrire il
meglio ai visitatori e per non
far notare le assenze. Il Castello, con la stupenda loggia
del Romanino fa il resto.
(e) RIPRODUZIONE RISERVATA
Un connubio tra vino e prodotti tipici
Tra le novità dell'edizione il matrimonio con le Strade dei sapori
TRENTO. Degustare vini e
grappe nella suggestiva location del Castello del Buonconsiglio, tra la musica, i saloni
e le imponenti mura del maniero simbolo di Trento: è
proprio la collocazione nell'antico castello la novità della settantacinquesima Mostra del vino trentino. Presenti alla manifestazione sono 42
produttori locali e l'Istituto
di Tutela Grappa del Trentino a rappresentare 24 distillerie, per un totale di 199 prodotti. La mostra si è aperta ieri con un convegno alle 15
sul «Valore aggiunto della sostenibilità» che ha affrontato
il tema della comunicazione
dei tanti valori della vitienologia trentina, hi Trentino, è
stato detto, la viticoltura rispetta al massimo i valori della sostenibilità. Il problema,
ora, è come comunicare questo aspetto al pubblico dei
consumatori.
Oltre al Castello, la Mostra
sarà ospitata a Palazzo Rocca-
•
bruna, sede dell'Enoteca provinciale trentina, che aprirà i
battenti dalle 18 alle 22. Al Castello le quattro giornate di
degustazioni, fino al 23 maggio, con lunedì dedicato in
modo esclusivo agli operatori del settore. Nelle sale delle
Marangonerie, del Revolto e
della Loggia del Romanino si
Un brindisi
alla nuova
edizione
della Mostra
del vino
trentino
che ha preso
il via
ieri
nel cortile
del Castello
potranno incontrare i produttori, mentre in Sala Mosaico
si terranno gli «Incontri con
l'Autore», in cui il singolo
produttore avrà l'occasione
di raccontarsi. I giardini del
Castello ospiteranno la Corte
del Gusto dedicata alla degustazione del pane e dei prodotti del territorio.