autocontrollo - somministrazione insulina

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autocontrollo - somministrazione insulina
A.S.L. SALERNO – P.O: POLLA
Direttore Sanitari
– Antonio Nunzio Babino
Direttore Dipartimento Discipline Mediche – Antonio Calandriello
Direttore Servizio Infermieristico-Ostetriche – Gennaro Falabella
Direttore Divisione – Medicina Interna
Responsabile UOS Diabetologia
– Antonio Ciro Pessolano
- Maria Rescinito
CRITERI PRATICI DI
ASSISTENZA E DI TERAPIA
Infermiere Posizione Organizzative Art.21
Attività Specialistiche Ambulatoriali
Domenico Carrano
Polla 5/12/2005
11
L’AUTOMONITORAGGIO DOMICILIARE
DELLA GLICEMIA
ØE’ PARTE INTEGRANTE DI UNA
CORRETTA TERAPIA
IPOGLICEMIZZANTE.
E’ UN UTILISSIMO STRUMENTO
MESSO AL SERVIZIO
SIA DEL DIABETICO CHE DEL
DIABETOLOGO
Ø
22
CONSENTE DI STABILIRE
CON PRECISIONE LA STRATEGIA
TERAPEUTICA DA SEGUIRE
Ø
PER RIDURRE E MANTENERE
UN CONTROLLO METABOLICO OTTIMALE
E PER RIDURRE O RITARDARE
IL RISCHIO DI SVILUPPARE COMPLICANZE
33
Complicanze acute
Ipoglicemia
• Chetoacidosi
• Iperosmolarità
• Acidosi lattica
•
44
Ricordiamo alcuni sintomi da ipoglicemia
in relazione ai livelli glicemici
Sintomi neurovegetativi
Glicemia (=<50 mg/dl)
fame, sudorazione, pallore,
tachicardia, salivazione,
vertigini, tremori,nausea,etc
Sintomi neuroglucopenici
Glicemia (=<40 mg/dl)
eccitazione motoria,
irritabilità, cefalea,
difficoltà della parola,
confusione mentale,
stato soporoso,
deviazione dello sguardo,
crisi convulsive e coma
55
POSSIBILI CAUSE
Ø
Ø
Ø
Ø
Ø
Ø
ECCESSIVA SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA
SCARSA ALIMENTAZIONE
RITARDO NELL’ASSUNZIONE DEL PASTO
LAVORO FISICO ECCESSIVO
STRESS
ALCOOL / FARMACI
66
COSA FARE
SOMMINISTRARE CIBO E BEVANDE
CONTENENTI ZUCCHERO
Ø Es. TRE ZOLLETTE DI ZUCCHERO SEGUITE
DA UN PANINO, BISCOTTI O YOGURT
IMPORTANTE !!!
SE NON SI RIESCE A RISVEGLIARE IL PAZIENTE
NON SOMMINISTRARE LIQUIDI. CHIAMARE UN
DOTTORE O UN’AUTOAMBULANZA
Ø
77
ALCUNI
Ø
Ø
Ø
Ø
Ø
Ø
Ø
DEI SINTOMI
IPERGLICEMIA
DA
Aumento della sete
Aumento del volume delle urine
Stanchezza
Sensazione di malessere
Mancanza di appetito
Dolori addominali
Perdita di peso
88
POSSIBILI CAUSE
Ø
Ø
Ø
Ø
Ø
Mancata o ridotta somministrazione della
terapia (insulina, antidiabetici orali)
Errori dietetici
Malattie
Stress
Esercizio fisico più scarso del solito
99
COSA FARE
Ø
Ø
Ø
Ø
Esame della glicemia.
Esame delle urine (ricerca corpi chetonici), se
positivo
consultare il proprio medico.
Ricovero in ospedale.
Bere a volontà bevande prive di zucchero
1010
Complicanze croniche
Microangiopatia
Retinopatia
Nefropatia
Neuropatia
cecità
dialisi
piede, disfunzione erettile
Macroangiopatia
Coronarica
Cerebrale
Periferica
infarto
ictus
vasculopatia, DE,
piede diabetico
1111
IL MIGLIOR COMPENSO METABOLICO DETERMINA:
v
UN AUMENTATO BENESSERE FISICO
DIMINUZIONE DELL’ANSIA PERSONALE LEGATA
AL RISCHIO DI POSSIBILI CRISI IPOGLICEMICHE
O IMPROVVISE IPERGLICEMIE
v
LA RIPRESA DELL’ATTIVITA’ FISICA
v
v
E COSA NON TRASCURABILE LA SODDISFAZIONE
DEI PAZIENTI NEL DIVENTARE PARTE ATTIVA
NELL’INDIVIDUAZIONE DI UN CORRETTO PROGRAMMA
TERAPEUTICO.
TUTTI QUESTI BENEFICI RIPAGANO IL DIABETICO DELLO
IMPEGNO E DEL SACRIFICIO CHE SONO COLLEGATI
§
ALL’AUTOCONTROLLO
1212
VA RIBADITO BUON CONTROLLO
Ø
SIGNIFICA:
EVITARE GLI STATI DI IPOGLICEMIA E DI
IPERGLICEMIA CERCANDO DI MANTENERE
IL PIU’ POSSIBILE VALORI DI NORMALITA’
COSTANTI NEL TEMPO.
VA RICORDATO CHE
L’EQUILIBRIO GLICEMICO
ØE’
FORTEMENTE CORRELATO A TRE FATTORI:
§
LA TERAPIA
§
LA DIETA ALIMENTARE
§
L’ESERCIZIO FISICO
1313
§
IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA
§ PUO’ ESSERE FATTO
OCCASIONALMENTE
OPPURE
REGOLARMENTE
1414
IL CONTROLLO OCCASIONALE
DEVE ESSERE PRATICATO PRIMA DI
AFFRONTARE SITUAZIONI PARTICOLARI
QUALI AD ESEMPIO
üINTRAPRENDERE UNA ATTIVITA’ FISICA
üMETTERSI ALLA GUIDA DELL’AUTO
üOPPURE QUANDO SI VOGLIA CHIARIRE UN
DUBBIO INTERPRETATIVO DI ALCUNI
SINTOMI NON CHIARAMENTE IDENTIFICATIVI
DI IPER O IPOGLICEMIA.
1515
IL CONTROLLO REGOLARE
(PROFILO GLICEMICO)
GENERALMENTE VIENE COSI’ EFFETTUATO
AL MATTINO
A DIGIUNO
DUE ORE DOPO LA COLAZIONE
qPRIMA DI PRANZO
qDUE ORE DOPO PRANZO
qPRIMA DI CENA
qDUE ORE DOPO CENA
qDURANTE LE ORE NOTTURNE
q
q
1616
Glicosuria
Caratteristiche e limiti
v Non
Riflette i livelli glicemici di un
v invasivo
precedente
periodo
La soglia renale varia da
v variabile
soggetto
soggetto ea in circostanze
Correla in maniera incerta con i
v diverse
livelli di
Non consente di rilevare
v glicem
ia
Non riflette l’entità
v l’ipoglicemia
1717
L’ACETONE
OLTRE AGLI ZUCCHERI, E’ IMPORTANTE RICERCARE
NELLE URINE ANCHE UN’ALTRA SOSTANZA
L’ACETONE: QUESTO E’ IL SEGNALE CHE LE
CELLULE DEL CORPO, PER PRODURRRE L’ENERGIA,
ANZICHE’ ZUCCHERI STANNO UTILIZZANDO I
GRASSI. A DIFFERENZA DELLA GLICOSURIA SI
RITROVA ACETONE NELLE URINE NON SOLO
QUANDO LA GLICEMIA E’ STATA TROPPO ALTA,
MA ANCHE QUANDO E’ STATA TROPPO BASSA.
IN DEFINITIVA L’ACETONE NELLE URINE E’ SEMPRE
UN SEGNALE D’ALLARME, CHE DEVE SPINGERE A
CONTROLLARE MEGLIO IL DIABETE
1818
E’ di fondamentale importanza
la lettura delle
PRIME URINE
DEL MATTINO
Specie nel diabetico
insulino-trattato
1919
Queste sono le possibilità per le PRIME URINE DEL MATTINO
ZUCCHERO
ACETONE
SIGNIFICATO
Assente
0
Assente
0
È la situazione migliore:durante la notte
la glicemia non è salita oltre 180 e non vi
è
stato rischio di glicemie troppo basse
Durante la notte la glicemia è salita oltre
180, ma senza arrivare a valori pericolosi
Presente
Assente
+
0
Fortemente Presente Situazione di rischio : la glicemia è salita
così in alto da stimolare la produzione di
Presente
+
++++
Assente
0
acetone
Presente I valori glicemici durante la notte sono
stati pericolosamente bassi
+
2020
Diabete Mellito
Significato dell’HbA1c
Non si può utilizzare per la
diagnosi
v Riflette i valori medi di glicemia
v
v
delle 4-8 settimane
precedenti
E’ utilizzato per il monitoraggio a
lungo termine
dell’equilibrio
glicemic (ogni 2-6
o
mesi)
2121
Significato della Glicemia
Valuta la quantità di glucosio presente
nel sangue al momento del prelievo.
A digiuno valori inferiori a 110 mg
indicano una condizione di normalità.
Tra 110 e 125 indica una situazione di
rischio (IFG).
Oltre i 126 mg/dl formula la diagnosi di
2222
diabete
I fattori piu’ importanti che influenzano la
glicemia
§
§
§
§
§
§
Farmaci
Cibo
Attività fisica
Emozioni
Traumi
Malattie febbrili
2323
Autocontrollo della glicemia
A cosa serve
v Guidar i medici a pianificare
eTrattamento
il
a lungo
termine
v Guidare i pazienti a modificare a breve
breve la terapia insulinica e
termine
dietetica
v Segnalare situazioni di possibile
emergenza
v Rafforzare l’educazione del
paziente
2424
L’autocontrollo deve essere
assolutamente praticato dai seguenti
pazienti
Diabetici in trattamento insulinico ottimizzato (3-4
§
§
§
§
§
§
§
§
iniezioni quotidiane di insulina)
Diabetici che fanno uso di microinfusori
Diabetici con glicemia molto instabile
Donne diabetiche in gravidanza
Donne diabetiche che desiderano iniziare una
gravidanza
Diabetici che non percepiscono i sintomi di
ipoglicemia
Diabetici con malattie febbrili prolungate
Diabetici in trattamento con cortisonici o con
farmaci iperglicemizzanti
2525
L’INFERMIERE DEVE CONOSCERE E SAPER EDUCARE
IL PAZIENTE SULL’USO DEGLI STRUMENTI
QUESTE PROCEDURE SOLITAMENTE SONO:
ü
Calibrazione
ü
Uso di soluzioni e/o strisce di controllo
ü
ü
Impostazione del numero di codice delle strisce reattive e/o
(inserimento chip)
Prima di utilizzare la striscia reattiva controllare:
a)
b)
c)
Data di scadenza
Codice
Strisce reattive appropriate per ciascun tipo di strumento
2626
ü
ü
ü
ü
ü
ü
Verificare il corretto posizionamento della striscia
nello strumento
Verificare il corretto posizionamento e le
dimensioni della goccia di sangue
Rispettare i tempi suggeriti dallo strumento sia
per introdurre la striscia che per posizionare la
goccia
Porre attenzione ad eventuali messaggi di
procedura errata forniti dallo strumento
Pulizia regolare dello strumento e delle parti a
contatto con il sangue
Conservazione dello strumento e delle strisce a riparo da temperature elevate
o basse, luce, campi elettromagnetici (PC, TV,etc)
2727
Lavarsi e asciugare accuratamente le mani ,l’utilizzo
di acqua calda crea vasodilatazione periferica che
rende il prelievo più agevole (disinfettare poi)
Pungere la parte laterale del polpastrello perché
meno dolorosa, attualmente si utilizzano dispositivi
che pungono e ritirano la lancetta velocemente e
sono regolabili in base al tipo di pelle, (quindi
disinfettare la parte)
Porre Particolare Attenzione Allo smaltimento
dei materiali usati ( questi sono stati a contatto con
il sangue! )
Registrazione dei risultati sul proprio DIARIO
2828
Autocontrollo
domiciliare
Il mio
della glicemia
diario
CAD Dott.ssa Maria Rescinito POLLA
Inf. Coord. Carrano
Domenico
2929
Autocontrollo domiciliare della glicemia
Schema a scacchiera (diabete tipo 2)
Data
A
Dopo
digiuno colazione
Pranzo
prima
1.10 154
160
175
5
19
21
Notte
Annotazioni
Peso 77Kg
180
140
10
15
Pranzo Cena Cena
dopo prima dopo
165
200
PAO 150/ 70
183
200
220
180
Ore 3: glic. 78
190
3030
Autocontrollo domiciliare della
glicemia
Monitoraggio intensivo (tipo 1)
Data
A
Dopo
digiuno colazione
1.10 254
Pranzo
prima
Pranzo
dopo
84
180
200
2
178
160
3
190
210
4
165
220
160
5
120
145
130
6
174
270
180
Cena
dopo
Notte Annotazioni
260
110 290
Peso 67Kg
220
180
HbA 1c 10.5%
140
200
PAO 150/ 70
283
210 140*
*ginnastica
220
Ore 23: glic. 250
256
Cena
prima
224 234
3131
Adeguare l’insulina in base ai
controlli
Il diario di terapia raccoglie continuamente precise
informazioni sull’andamento del diabete, così da
permetterci di adattare le dosi d’insulina per
avere i risultati migliori.
1 controllare la glicemia subito prima dell’iniezione
di insulina è utile per regolare la dose d’insulina
RAPIDA che si sta per fare, oppure, ancor
meglio, per regolare l’intervallo di tempo che
deve intercorrere tra l’iniezione e l’inizio del
pasto:
3232
Adeguare l’insulina in base ai
controlli
2 controllare la glicemia due ore dopo il pasto
ci permette di stabilire qual’è la dose di insulina
RAPIDA più opportuna per coprire il pasto
stesso; infatti, per un buon controllo del diabete,
l’obiettivo è quello di glicemie 2 ore dopo i pasti
non superiori a 140 mg/dl
3333
Adeguare l’insulina in base ai
controlli
3 L’azione dell’insulina INTERMEDIA invece può
essere valutata con controlli eseguiti a
maggiore distanza:
§
§
Durante la notte o la mattina a digiuno allorché
quest’insulina sia fatta a cena o prima di andare a
letto.
Nel pomeriggio allorché sia stata fatta a colazione.
3434
Tabella orientativa per i supplementi
di insulina RAPIDA
Glicemia prima
Dell’iniezione
150 - 200
Età:
Età:
Meno di dieci anni Più di dieci anni
+ ½ unità
+ 1 unità
200 – 300
+ 1 unità
+ 2 unità
300 – 400
+ 1 ½ unità
+ 3 unità
Oltre 400
+ 2 unità
+ 4 unità
3535
Tabella orientativa per i supplementi di
insulina RAPIDA
NB: QUESTI SUPPLEMENTI SONO PURAMENTE INDICATIVI
INFATTI SONO SUSCETTIBILI DI MODIFICA PER FATTORI QUALI , IL PESO,
L’ETA’, LE MALATTIE, L’ATTIVITA’ FISICA ETC.
QUINDI E’ IMPORTANTE E NECESSARIO RIFERIRE AL
DIABETOLOGO
3636
PROPRIO
Tempi di azione delle insuline
Inizio
Regolare
Picco
Durata Rapide
Analogo
15’
30’-70’
30’
1-3h
5-7h
NPH
1h
4 – 10 h
Intermedia
1h
2-8h
Bifasica 30’
Analogo
1-8h
15’
30 - 70’
2-5h
10 – 16 h
18 - 20 h
24 h (miscele umane)
18 - 20 h
(miscele analogo)
3737
Autocontrollo della
Funzioni
glicemiain ambiente
2
ospedaliero
vValuta la reale efficacia dei regimi terapeutici
vAiuta
nella diagnosi e nella prevenzione
dell’ipoglicemia
vNella
gestione peri-operatoria di pazienti
chirurgici od ostetrici con diabete
vNella gestione di pazienti sottoposti a
nutrizione parenterale totale
o infusioni di glucosio
3838
Conservazione dell’insulina
Confezioni non iniziate: 2 anni in frigorifero
.
e 8°C)
lConfezioni in uso: 28 giorni a temperatura
ambiente (possibilmente <25°C)
l
Non esporre alla luce
 Non congelare e non riscaldare
3939
(tra 2°C
Regole generali
Insuline ad azione ritardata (premiscelate, intermedia, lenta/ultralenta) sono sospensioni con
un aspetto “torbido”. Prima dell’uso occorre rendere uniforme la sospensione agitando la cartuccia o il flacone delicatamente nel palmo della
mano.
 Ispezionare frequentemente i flaconi e le
cartucce di insulina. Non usarle se questi:
presentano residui galleggianti
 presentano particelle bianche aderenti al fondo o
ai lati che conferiscano un aspetto “ghiacciato”
4040
Tecnica di Iniezione
e Zone di Iniezione
4141
Tre differenti tipi di iniezione



Sottocutanea
Intramuscolare
Intravenosa
Una tecnica non corretta od un uso inappropriato
dei tipi di iniezione può comportare seri problemi.
4242
Sedi di iniezione
L’iniezione sottocutanea
garantisce una diffusione
lenta ma costante dell’insulina nel sangue circolante

Pelle
Grasso
Tessuto sottocutaneo
Muscolo
4343
Somministrare l’insulina nel
modo migliore...

Gli aghi per insulina sono molto sottili
(29G*- 30G-31G)
Le iniezioni con gli aghi più lunghi possono
penetrare nel muscolo a meno che non si sollevi
la plica cutanea
 Per sollevare la plica correttamente occorre
usare 2 o 3 dita

G= Gauge; unità di misura dello spessore degli aghi maggiore è il valore
4444 più sottile è l’ago
Tecnica del pizzico corretta
4545
Senza pizzico
Angolo di 45°
4646
Sedi di iniezioni
Addome
Cosce
Braccia
Glutei
La velocità di assorbimento varia a seconda della zona
Addome > Braccia > Glutei / Cosce
4747
Quali sono le zone preferite
per eseguire l’iniezione di
insulina
Per insulina ad azione rapida le
zone preferite sono:
1
l’addome
2 le cosce
3 il braccio
 Per insulina ad azione intermedia
o lenta la zona preferita sono i glutei

4848
Esistono delle precauzioni
speciali per le iniezioni nella
coscia?
Le iniezioni nella coscia dovrebbero essere
eseguite solo lateralmente. Centralmente sono
disposti i vasi ed il nervo femorale che possono venire facilmente traumatizzati dall’ago.
 Poiché lateralmente il tessuto sottocutaneo è
alcune volte meno di 3 mm
 Tutte le iniezioni nella coscia devono quindi
essere eseguite pizzicando la pelle

4949
Perché il braccio rappresenta
la zona meno adatta alle
iniezioni?
Come la coscia, in molte persone il braccio presenta
egli strati molto sottili di tessuto sottocutaneo.
Quindi per ogni iniezione è richiesta la pizzicatura.
’ però quasi impossibile eseguire una pizzicatura ed
uto-iniettare allo stesso tempo. Quindi per l’iniezione
ul braccio è necessario tenere la siringa a 45°C.
5050
Perché i glutei sono ideale
per l’insulina ad azione
intermedia e ad azione
prolungata?
L’assorbimento di insulina è relativamente LENTO
E PREVEDIBILE.
Nei glutei vi è abbondanza di tessuto sottocutaneo anche nei bambini e negli individui magri. Le iniezioni
perciò possono essere eseguite con sicurezza SENZA
PIZZICARE sia con ago corto che con standard.

5151
RIEPILOGO
Insulina rapida da sola: preferibilmente nell’addome
in quanto l’assorbimento è più rapido
 Insulina lenta da sola: di sera nelle gambe e nei glutei per ottenere un assorbimento più lento e prolungato

5252
Sedi iniezione
Se le iniezioni vengono fatte sempre
nello stesso punto, possono sorgere
problemi come gonfiori, arrossamenti e
alterazioni della pelle e del sottocutaneo
(lipodistrofie)
l
5353
LIPODISTROFIE
LA LIPODISTROFIA consiste nella formazione e/o
distruzione di tessuto adiposo nelle aree del corpo in cui
viene iniettata l’insulina.
Si distinguono in:
LIPO-IPERTROFIE, delle formazioni benigne di tessuto
adiposo che si presentano come noduli sottocutanei di
dimensione e forma variabile.
LIPO-ATROFIE, al contrario delle precedenti, si formano
nel tessuto delle rientranze o degli avvallamenti cutanei.
5454
LIPODISTROFIE
Da queste zone, fra l’altro antiestetiche, l’insulina è
assorbita con molta irregolarità e quindi dà origine ad
instabilità del diabete.
l’assorbimento dell’insulina avviene regolarmente solo
se la pelle nella zona dell’iniezione è in buone
condizioni.
Quindi eviteremo di usare sempre lo stesso identico
punto.
A volte, un diabete instabile può essere migliorato
variando con regolarità il sito d’iniezione
5555
I mezzi di somministrazione
dell’Insulina
5656
Le innovazioni Tecnologiche
per la somministrazione
dell’insulina
L’evoluzione dei mezzi di somministrazione dell’insulina:
1. Le siringhe per insulina
2. Le penne per insulina
- le penne ricaricabili (penfill 3 ml)
- le
penne preriempite (usa e getta)
3. Microinfusore

5757
Le siringhe per insulina a
disposizione (1)

Siringa da 1 ml (100 UI)

Siringa da 0,5 ml (50 UI)

Siringa da 0,3 ml (30 UI)
5858
Le siringhe per insulina:
preparazione di un’iniezione (1)
Ruotare tra i palmi delle mani il flacone per
rimettere l’insulina in sospensione (non necessario
per l’insulina ad azione rapida/ultrarapida
 Lavarsi le mani

Disinfettare il sito di iniezione e il tappo del fla-cone
di insulina
 Iniettare nel flacone una quantità di aria uguale
alla dose di insulina da prelevare
 Aspirare la quantità di insulina desiderata
 Eliminare le eventuali bolle d’aria contenute nella
siringa

5959
Le siringhe per insulina:
preparazione di un’iniezione (2)
Miscelazione estemporanea di 2 tipi diversi di insulina
 Iniettare
aria nei 2 flaconi
 Prelevare sempre per prima l’insulina ad azione rapida poi quella ad azione prolungata
6060
Uso delle penne per insulina:
regole generali (1)
E’ assolutamente fondamentale l’uso strettamente
personale della penna
Dopo 1 sola iniezione il 58% delle
cartucce ed il 28% degli aghi erano inquinati
(materiale biologico quale squame e cellule epiteliali).
Ciò ha implicazioni nel riutilizzo degli aghi, nel rischio
di infezioni e nel- l’uso ospedaliero di una stessa
penna per più pazienti

JP. Le Floch, C. Herbreteau, F. Lange, L. Perlemuter; Evidence of non -inert
material in needles and cartridges following a single insulin injiection with a pen;
Diabetes and Metabolism, 1977
6161
Uso delle penne per insulina:
regole generali (2)
Cambiare l’ago dopo ogni iniezione
 Scelta degli aghi per penna sulla base della loro
lunghezza
 5 mm:
bambini
adulti sottopeso (BMI <20 )
 8 mm:
tutti i pazienti
 12,7 mm: adulti obesi (BMI >27)
 Avere sempre in casa 1 flacone / siringa

l
l
6262
Uso delle penne per insulina:
regole generali (3)
Conservazione corretta
 Per le insuline intermedia e premiscelate, ruotare e/o
scillare per renderne l’aspetto omogeneo
Controllare il flusso dell’insulina prima di ogni
iezione
Non estrarre l’ago subito dopo l’iniezione (contare fino a
0)
6363
NPH: cosa hanno evidenziato i
ricercatori*
I ricercatori tedeschi hanno scoperto che appena il
9% dei 109 pazienti coinvolti effettuano correttamente
la procedura di sospensione
 Tale procedura consiste nel ruotare ed agitare la
tubofiala per circa 20 volte prima di iniettare la dose
 Cosa succede al 91% dei pazienti che non si attiene a questa procedura?

* Studio effettuato in Germania sull’uso della penna da insulina per la
.
somministrazione di NPH
6464
...questo significa in pratica...
L’insulina in cristalli tende a depositarsi per la forza
di gravità alla base della fiala, spesso si ottiene un 
eccesso di concentrazione quando la cartuccia è
nuova
 un difetto di
concentrazione quando la cartuccia sta per finire

Nel primo caso si rischia l’ipoglicemia e nel secondo
l’iperglicemia

6565
…ecco la risposta.
Si possono determinare enormi variazioni della
concentrazione a causa del deposito dei cristalli di
insulina in una sola parte della tubofiala
 Rispetto ad un’ideale distribuzione omogenea dei
cristalli (100%) si va da concentrazioni minime del 5%
fino ad un massimo del 214%
 Ben il 65% delle tubofiale esaminate hanno rivelato
un livello di concentrazione errato di oltre il 20%

6666
…ed ancora.
L’alloggiamento trasparente della cartuccia
aiuta a rendersi conto se l’insulina è correttamente sospesa

6767
Regole generali per l’uso
della penna
Prima di ogni iniezione occorre controllare
che l’ago non sia intasato espellendo qualche
unità di insulina fino a che non si vede la comparsa di una goccia

6868
Regole generali per l’uso
della penna
Piccole bolle possono essere presenti all’interno delle cartucce. Le bolle devono essere
eliminate verificando il flusso in modo analogo a
quanto si fa per le siringhe
 La presenza comunque di una piccola bolla
d’aria nella cartuccia è normale e non compromette l’accuratezza della dose
 Bolle più grosse si possono formare se non si
ha l’accortezza di togliere l’ago dopo l’iniezione

6969
Un rischio
Il riutilizzo degli aghi per penna è spesso accompagnato dall’abitudine di portare con sé la
penna con l’ago montato su di essa
 Ciò crea un passaggio d’aria fra la cartuccia e
l’esterno
 Conseguenze:
 L’aria entra nella cartuccia alterando l’accuratezza della dose (BOLLE)
 Una
parte dell’insulina si disperde tramite l’a-go
alterando la concentrazione della dose

7070
Gli aghi per la
somministrazione
dell’Insulina
7171
Aghi per penne da insulina
Gli aghi per penna si differenziano in base alla
lunghezza e allo spessore (Gauge) dell’ago
stesso
 La lunghezza può variare da 5 mm a 12,57
mm
 Lo spessore varia da 0,25 mm (31G) a
0,36mm
 Maggiore è il valore Gauge più sottile è l’ago

7272
La tecnologia degli aghi
La geometria della punta è progettata per minimizzare i traumi del tessuto
 Gli aghi vengono lubrificati in modo da penetrare nella pelle senza provocare alcun dolore

7373
Cosa accade quando gli aghi per
insulina vengono riutilizzati
La punta si assotiglia, si piega e può rompersi
rimanendo nel corpo del paziente
 Il lubrificante viene rimosso e le iniezioni diventano dolorose
 I punti di iniezione sono maggiormente traumatizzati
 L’insulina che rimane all’interno dell’ago può
cristallizzare e bloccare il flusso della successiva
iniezione

Quindi gli aghi vanno utilizzati una sola
7474 volta
7575
7676
MICROINFUSORE
CONSENTE DI SOMMINISTRARE DI
CONTINUO DURANTE LA GIORNATA UNA
PICCOLA QUANTITA’ D’INSULINA RAPIDA ,
CON DEI POSSIBILI AUMENTI PREPRANDIALI (BOLI)
•INDICAZIONI: DIABETE INSTABILE,
FENOMENO ALBA, ORARI DEI PASTI NON
REGOLARI, GRAVIDANZA
•INCONVENIENTI: MALFUNZIONAMENTO
DELLA POMPA, INFEZIONI NELLA SEDE
D’INFUSIONE, DISAGIO PSICOLOGICO
•
7777
LISTA UTILE
Scorte di: Flaconi d’Insulina; Siringhe;
Ø
Penna per insulina; Aghi di ricambio
Ø
Pungidito e lancette di ricambio
Ø
Glucometro; Strisce per glicemia
PER
Strisce per glicosuria e chetonuria
VIAGGI E VACANZE
Ø
Ø
Fazzoletti disinfettanti
Ø
Diario di terapia
Ø
Zucchero (zollette o bustine) e/o Spuntino
Ø
Kit Glucagone
Ø
7878
GRAZIE A TUTTI
DOMENICO
7979