autocontrollo - somministrazione insulina
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autocontrollo - somministrazione insulina
A.S.L. SALERNO – P.O: POLLA Direttore Sanitari – Antonio Nunzio Babino Direttore Dipartimento Discipline Mediche – Antonio Calandriello Direttore Servizio Infermieristico-Ostetriche – Gennaro Falabella Direttore Divisione – Medicina Interna Responsabile UOS Diabetologia – Antonio Ciro Pessolano - Maria Rescinito CRITERI PRATICI DI ASSISTENZA E DI TERAPIA Infermiere Posizione Organizzative Art.21 Attività Specialistiche Ambulatoriali Domenico Carrano Polla 5/12/2005 11 L’AUTOMONITORAGGIO DOMICILIARE DELLA GLICEMIA ØE’ PARTE INTEGRANTE DI UNA CORRETTA TERAPIA IPOGLICEMIZZANTE. E’ UN UTILISSIMO STRUMENTO MESSO AL SERVIZIO SIA DEL DIABETICO CHE DEL DIABETOLOGO Ø 22 CONSENTE DI STABILIRE CON PRECISIONE LA STRATEGIA TERAPEUTICA DA SEGUIRE Ø PER RIDURRE E MANTENERE UN CONTROLLO METABOLICO OTTIMALE E PER RIDURRE O RITARDARE IL RISCHIO DI SVILUPPARE COMPLICANZE 33 Complicanze acute Ipoglicemia • Chetoacidosi • Iperosmolarità • Acidosi lattica • 44 Ricordiamo alcuni sintomi da ipoglicemia in relazione ai livelli glicemici Sintomi neurovegetativi Glicemia (=<50 mg/dl) fame, sudorazione, pallore, tachicardia, salivazione, vertigini, tremori,nausea,etc Sintomi neuroglucopenici Glicemia (=<40 mg/dl) eccitazione motoria, irritabilità, cefalea, difficoltà della parola, confusione mentale, stato soporoso, deviazione dello sguardo, crisi convulsive e coma 55 POSSIBILI CAUSE Ø Ø Ø Ø Ø Ø ECCESSIVA SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA SCARSA ALIMENTAZIONE RITARDO NELL’ASSUNZIONE DEL PASTO LAVORO FISICO ECCESSIVO STRESS ALCOOL / FARMACI 66 COSA FARE SOMMINISTRARE CIBO E BEVANDE CONTENENTI ZUCCHERO Ø Es. TRE ZOLLETTE DI ZUCCHERO SEGUITE DA UN PANINO, BISCOTTI O YOGURT IMPORTANTE !!! SE NON SI RIESCE A RISVEGLIARE IL PAZIENTE NON SOMMINISTRARE LIQUIDI. CHIAMARE UN DOTTORE O UN’AUTOAMBULANZA Ø 77 ALCUNI Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø DEI SINTOMI IPERGLICEMIA DA Aumento della sete Aumento del volume delle urine Stanchezza Sensazione di malessere Mancanza di appetito Dolori addominali Perdita di peso 88 POSSIBILI CAUSE Ø Ø Ø Ø Ø Mancata o ridotta somministrazione della terapia (insulina, antidiabetici orali) Errori dietetici Malattie Stress Esercizio fisico più scarso del solito 99 COSA FARE Ø Ø Ø Ø Esame della glicemia. Esame delle urine (ricerca corpi chetonici), se positivo consultare il proprio medico. Ricovero in ospedale. Bere a volontà bevande prive di zucchero 1010 Complicanze croniche Microangiopatia Retinopatia Nefropatia Neuropatia cecità dialisi piede, disfunzione erettile Macroangiopatia Coronarica Cerebrale Periferica infarto ictus vasculopatia, DE, piede diabetico 1111 IL MIGLIOR COMPENSO METABOLICO DETERMINA: v UN AUMENTATO BENESSERE FISICO DIMINUZIONE DELL’ANSIA PERSONALE LEGATA AL RISCHIO DI POSSIBILI CRISI IPOGLICEMICHE O IMPROVVISE IPERGLICEMIE v LA RIPRESA DELL’ATTIVITA’ FISICA v v E COSA NON TRASCURABILE LA SODDISFAZIONE DEI PAZIENTI NEL DIVENTARE PARTE ATTIVA NELL’INDIVIDUAZIONE DI UN CORRETTO PROGRAMMA TERAPEUTICO. TUTTI QUESTI BENEFICI RIPAGANO IL DIABETICO DELLO IMPEGNO E DEL SACRIFICIO CHE SONO COLLEGATI § ALL’AUTOCONTROLLO 1212 VA RIBADITO BUON CONTROLLO Ø SIGNIFICA: EVITARE GLI STATI DI IPOGLICEMIA E DI IPERGLICEMIA CERCANDO DI MANTENERE IL PIU’ POSSIBILE VALORI DI NORMALITA’ COSTANTI NEL TEMPO. VA RICORDATO CHE L’EQUILIBRIO GLICEMICO ØE’ FORTEMENTE CORRELATO A TRE FATTORI: § LA TERAPIA § LA DIETA ALIMENTARE § L’ESERCIZIO FISICO 1313 § IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA § PUO’ ESSERE FATTO OCCASIONALMENTE OPPURE REGOLARMENTE 1414 IL CONTROLLO OCCASIONALE DEVE ESSERE PRATICATO PRIMA DI AFFRONTARE SITUAZIONI PARTICOLARI QUALI AD ESEMPIO üINTRAPRENDERE UNA ATTIVITA’ FISICA üMETTERSI ALLA GUIDA DELL’AUTO üOPPURE QUANDO SI VOGLIA CHIARIRE UN DUBBIO INTERPRETATIVO DI ALCUNI SINTOMI NON CHIARAMENTE IDENTIFICATIVI DI IPER O IPOGLICEMIA. 1515 IL CONTROLLO REGOLARE (PROFILO GLICEMICO) GENERALMENTE VIENE COSI’ EFFETTUATO AL MATTINO A DIGIUNO DUE ORE DOPO LA COLAZIONE qPRIMA DI PRANZO qDUE ORE DOPO PRANZO qPRIMA DI CENA qDUE ORE DOPO CENA qDURANTE LE ORE NOTTURNE q q 1616 Glicosuria Caratteristiche e limiti v Non Riflette i livelli glicemici di un v invasivo precedente periodo La soglia renale varia da v variabile soggetto soggetto ea in circostanze Correla in maniera incerta con i v diverse livelli di Non consente di rilevare v glicem ia Non riflette l’entità v l’ipoglicemia 1717 L’ACETONE OLTRE AGLI ZUCCHERI, E’ IMPORTANTE RICERCARE NELLE URINE ANCHE UN’ALTRA SOSTANZA L’ACETONE: QUESTO E’ IL SEGNALE CHE LE CELLULE DEL CORPO, PER PRODURRRE L’ENERGIA, ANZICHE’ ZUCCHERI STANNO UTILIZZANDO I GRASSI. A DIFFERENZA DELLA GLICOSURIA SI RITROVA ACETONE NELLE URINE NON SOLO QUANDO LA GLICEMIA E’ STATA TROPPO ALTA, MA ANCHE QUANDO E’ STATA TROPPO BASSA. IN DEFINITIVA L’ACETONE NELLE URINE E’ SEMPRE UN SEGNALE D’ALLARME, CHE DEVE SPINGERE A CONTROLLARE MEGLIO IL DIABETE 1818 E’ di fondamentale importanza la lettura delle PRIME URINE DEL MATTINO Specie nel diabetico insulino-trattato 1919 Queste sono le possibilità per le PRIME URINE DEL MATTINO ZUCCHERO ACETONE SIGNIFICATO Assente 0 Assente 0 È la situazione migliore:durante la notte la glicemia non è salita oltre 180 e non vi è stato rischio di glicemie troppo basse Durante la notte la glicemia è salita oltre 180, ma senza arrivare a valori pericolosi Presente Assente + 0 Fortemente Presente Situazione di rischio : la glicemia è salita così in alto da stimolare la produzione di Presente + ++++ Assente 0 acetone Presente I valori glicemici durante la notte sono stati pericolosamente bassi + 2020 Diabete Mellito Significato dell’HbA1c Non si può utilizzare per la diagnosi v Riflette i valori medi di glicemia v v delle 4-8 settimane precedenti E’ utilizzato per il monitoraggio a lungo termine dell’equilibrio glicemic (ogni 2-6 o mesi) 2121 Significato della Glicemia Valuta la quantità di glucosio presente nel sangue al momento del prelievo. A digiuno valori inferiori a 110 mg indicano una condizione di normalità. Tra 110 e 125 indica una situazione di rischio (IFG). Oltre i 126 mg/dl formula la diagnosi di 2222 diabete I fattori piu’ importanti che influenzano la glicemia § § § § § § Farmaci Cibo Attività fisica Emozioni Traumi Malattie febbrili 2323 Autocontrollo della glicemia A cosa serve v Guidar i medici a pianificare eTrattamento il a lungo termine v Guidare i pazienti a modificare a breve breve la terapia insulinica e termine dietetica v Segnalare situazioni di possibile emergenza v Rafforzare l’educazione del paziente 2424 L’autocontrollo deve essere assolutamente praticato dai seguenti pazienti Diabetici in trattamento insulinico ottimizzato (3-4 § § § § § § § § iniezioni quotidiane di insulina) Diabetici che fanno uso di microinfusori Diabetici con glicemia molto instabile Donne diabetiche in gravidanza Donne diabetiche che desiderano iniziare una gravidanza Diabetici che non percepiscono i sintomi di ipoglicemia Diabetici con malattie febbrili prolungate Diabetici in trattamento con cortisonici o con farmaci iperglicemizzanti 2525 L’INFERMIERE DEVE CONOSCERE E SAPER EDUCARE IL PAZIENTE SULL’USO DEGLI STRUMENTI QUESTE PROCEDURE SOLITAMENTE SONO: ü Calibrazione ü Uso di soluzioni e/o strisce di controllo ü ü Impostazione del numero di codice delle strisce reattive e/o (inserimento chip) Prima di utilizzare la striscia reattiva controllare: a) b) c) Data di scadenza Codice Strisce reattive appropriate per ciascun tipo di strumento 2626 ü ü ü ü ü ü Verificare il corretto posizionamento della striscia nello strumento Verificare il corretto posizionamento e le dimensioni della goccia di sangue Rispettare i tempi suggeriti dallo strumento sia per introdurre la striscia che per posizionare la goccia Porre attenzione ad eventuali messaggi di procedura errata forniti dallo strumento Pulizia regolare dello strumento e delle parti a contatto con il sangue Conservazione dello strumento e delle strisce a riparo da temperature elevate o basse, luce, campi elettromagnetici (PC, TV,etc) 2727 Lavarsi e asciugare accuratamente le mani ,l’utilizzo di acqua calda crea vasodilatazione periferica che rende il prelievo più agevole (disinfettare poi) Pungere la parte laterale del polpastrello perché meno dolorosa, attualmente si utilizzano dispositivi che pungono e ritirano la lancetta velocemente e sono regolabili in base al tipo di pelle, (quindi disinfettare la parte) Porre Particolare Attenzione Allo smaltimento dei materiali usati ( questi sono stati a contatto con il sangue! ) Registrazione dei risultati sul proprio DIARIO 2828 Autocontrollo domiciliare Il mio della glicemia diario CAD Dott.ssa Maria Rescinito POLLA Inf. Coord. Carrano Domenico 2929 Autocontrollo domiciliare della glicemia Schema a scacchiera (diabete tipo 2) Data A Dopo digiuno colazione Pranzo prima 1.10 154 160 175 5 19 21 Notte Annotazioni Peso 77Kg 180 140 10 15 Pranzo Cena Cena dopo prima dopo 165 200 PAO 150/ 70 183 200 220 180 Ore 3: glic. 78 190 3030 Autocontrollo domiciliare della glicemia Monitoraggio intensivo (tipo 1) Data A Dopo digiuno colazione 1.10 254 Pranzo prima Pranzo dopo 84 180 200 2 178 160 3 190 210 4 165 220 160 5 120 145 130 6 174 270 180 Cena dopo Notte Annotazioni 260 110 290 Peso 67Kg 220 180 HbA 1c 10.5% 140 200 PAO 150/ 70 283 210 140* *ginnastica 220 Ore 23: glic. 250 256 Cena prima 224 234 3131 Adeguare l’insulina in base ai controlli Il diario di terapia raccoglie continuamente precise informazioni sull’andamento del diabete, così da permetterci di adattare le dosi d’insulina per avere i risultati migliori. 1 controllare la glicemia subito prima dell’iniezione di insulina è utile per regolare la dose d’insulina RAPIDA che si sta per fare, oppure, ancor meglio, per regolare l’intervallo di tempo che deve intercorrere tra l’iniezione e l’inizio del pasto: 3232 Adeguare l’insulina in base ai controlli 2 controllare la glicemia due ore dopo il pasto ci permette di stabilire qual’è la dose di insulina RAPIDA più opportuna per coprire il pasto stesso; infatti, per un buon controllo del diabete, l’obiettivo è quello di glicemie 2 ore dopo i pasti non superiori a 140 mg/dl 3333 Adeguare l’insulina in base ai controlli 3 L’azione dell’insulina INTERMEDIA invece può essere valutata con controlli eseguiti a maggiore distanza: § § Durante la notte o la mattina a digiuno allorché quest’insulina sia fatta a cena o prima di andare a letto. Nel pomeriggio allorché sia stata fatta a colazione. 3434 Tabella orientativa per i supplementi di insulina RAPIDA Glicemia prima Dell’iniezione 150 - 200 Età: Età: Meno di dieci anni Più di dieci anni + ½ unità + 1 unità 200 – 300 + 1 unità + 2 unità 300 – 400 + 1 ½ unità + 3 unità Oltre 400 + 2 unità + 4 unità 3535 Tabella orientativa per i supplementi di insulina RAPIDA NB: QUESTI SUPPLEMENTI SONO PURAMENTE INDICATIVI INFATTI SONO SUSCETTIBILI DI MODIFICA PER FATTORI QUALI , IL PESO, L’ETA’, LE MALATTIE, L’ATTIVITA’ FISICA ETC. QUINDI E’ IMPORTANTE E NECESSARIO RIFERIRE AL DIABETOLOGO 3636 PROPRIO Tempi di azione delle insuline Inizio Regolare Picco Durata Rapide Analogo 15’ 30’-70’ 30’ 1-3h 5-7h NPH 1h 4 – 10 h Intermedia 1h 2-8h Bifasica 30’ Analogo 1-8h 15’ 30 - 70’ 2-5h 10 – 16 h 18 - 20 h 24 h (miscele umane) 18 - 20 h (miscele analogo) 3737 Autocontrollo della Funzioni glicemiain ambiente 2 ospedaliero vValuta la reale efficacia dei regimi terapeutici vAiuta nella diagnosi e nella prevenzione dell’ipoglicemia vNella gestione peri-operatoria di pazienti chirurgici od ostetrici con diabete vNella gestione di pazienti sottoposti a nutrizione parenterale totale o infusioni di glucosio 3838 Conservazione dell’insulina Confezioni non iniziate: 2 anni in frigorifero . e 8°C) lConfezioni in uso: 28 giorni a temperatura ambiente (possibilmente <25°C) l Non esporre alla luce Non congelare e non riscaldare 3939 (tra 2°C Regole generali Insuline ad azione ritardata (premiscelate, intermedia, lenta/ultralenta) sono sospensioni con un aspetto “torbido”. Prima dell’uso occorre rendere uniforme la sospensione agitando la cartuccia o il flacone delicatamente nel palmo della mano. Ispezionare frequentemente i flaconi e le cartucce di insulina. Non usarle se questi: presentano residui galleggianti presentano particelle bianche aderenti al fondo o ai lati che conferiscano un aspetto “ghiacciato” 4040 Tecnica di Iniezione e Zone di Iniezione 4141 Tre differenti tipi di iniezione Sottocutanea Intramuscolare Intravenosa Una tecnica non corretta od un uso inappropriato dei tipi di iniezione può comportare seri problemi. 4242 Sedi di iniezione L’iniezione sottocutanea garantisce una diffusione lenta ma costante dell’insulina nel sangue circolante Pelle Grasso Tessuto sottocutaneo Muscolo 4343 Somministrare l’insulina nel modo migliore... Gli aghi per insulina sono molto sottili (29G*- 30G-31G) Le iniezioni con gli aghi più lunghi possono penetrare nel muscolo a meno che non si sollevi la plica cutanea Per sollevare la plica correttamente occorre usare 2 o 3 dita G= Gauge; unità di misura dello spessore degli aghi maggiore è il valore 4444 più sottile è l’ago Tecnica del pizzico corretta 4545 Senza pizzico Angolo di 45° 4646 Sedi di iniezioni Addome Cosce Braccia Glutei La velocità di assorbimento varia a seconda della zona Addome > Braccia > Glutei / Cosce 4747 Quali sono le zone preferite per eseguire l’iniezione di insulina Per insulina ad azione rapida le zone preferite sono: 1 l’addome 2 le cosce 3 il braccio Per insulina ad azione intermedia o lenta la zona preferita sono i glutei 4848 Esistono delle precauzioni speciali per le iniezioni nella coscia? Le iniezioni nella coscia dovrebbero essere eseguite solo lateralmente. Centralmente sono disposti i vasi ed il nervo femorale che possono venire facilmente traumatizzati dall’ago. Poiché lateralmente il tessuto sottocutaneo è alcune volte meno di 3 mm Tutte le iniezioni nella coscia devono quindi essere eseguite pizzicando la pelle 4949 Perché il braccio rappresenta la zona meno adatta alle iniezioni? Come la coscia, in molte persone il braccio presenta egli strati molto sottili di tessuto sottocutaneo. Quindi per ogni iniezione è richiesta la pizzicatura. ’ però quasi impossibile eseguire una pizzicatura ed uto-iniettare allo stesso tempo. Quindi per l’iniezione ul braccio è necessario tenere la siringa a 45°C. 5050 Perché i glutei sono ideale per l’insulina ad azione intermedia e ad azione prolungata? L’assorbimento di insulina è relativamente LENTO E PREVEDIBILE. Nei glutei vi è abbondanza di tessuto sottocutaneo anche nei bambini e negli individui magri. Le iniezioni perciò possono essere eseguite con sicurezza SENZA PIZZICARE sia con ago corto che con standard. 5151 RIEPILOGO Insulina rapida da sola: preferibilmente nell’addome in quanto l’assorbimento è più rapido Insulina lenta da sola: di sera nelle gambe e nei glutei per ottenere un assorbimento più lento e prolungato 5252 Sedi iniezione Se le iniezioni vengono fatte sempre nello stesso punto, possono sorgere problemi come gonfiori, arrossamenti e alterazioni della pelle e del sottocutaneo (lipodistrofie) l 5353 LIPODISTROFIE LA LIPODISTROFIA consiste nella formazione e/o distruzione di tessuto adiposo nelle aree del corpo in cui viene iniettata l’insulina. Si distinguono in: LIPO-IPERTROFIE, delle formazioni benigne di tessuto adiposo che si presentano come noduli sottocutanei di dimensione e forma variabile. LIPO-ATROFIE, al contrario delle precedenti, si formano nel tessuto delle rientranze o degli avvallamenti cutanei. 5454 LIPODISTROFIE Da queste zone, fra l’altro antiestetiche, l’insulina è assorbita con molta irregolarità e quindi dà origine ad instabilità del diabete. l’assorbimento dell’insulina avviene regolarmente solo se la pelle nella zona dell’iniezione è in buone condizioni. Quindi eviteremo di usare sempre lo stesso identico punto. A volte, un diabete instabile può essere migliorato variando con regolarità il sito d’iniezione 5555 I mezzi di somministrazione dell’Insulina 5656 Le innovazioni Tecnologiche per la somministrazione dell’insulina L’evoluzione dei mezzi di somministrazione dell’insulina: 1. Le siringhe per insulina 2. Le penne per insulina - le penne ricaricabili (penfill 3 ml) - le penne preriempite (usa e getta) 3. Microinfusore 5757 Le siringhe per insulina a disposizione (1) Siringa da 1 ml (100 UI) Siringa da 0,5 ml (50 UI) Siringa da 0,3 ml (30 UI) 5858 Le siringhe per insulina: preparazione di un’iniezione (1) Ruotare tra i palmi delle mani il flacone per rimettere l’insulina in sospensione (non necessario per l’insulina ad azione rapida/ultrarapida Lavarsi le mani Disinfettare il sito di iniezione e il tappo del fla-cone di insulina Iniettare nel flacone una quantità di aria uguale alla dose di insulina da prelevare Aspirare la quantità di insulina desiderata Eliminare le eventuali bolle d’aria contenute nella siringa 5959 Le siringhe per insulina: preparazione di un’iniezione (2) Miscelazione estemporanea di 2 tipi diversi di insulina Iniettare aria nei 2 flaconi Prelevare sempre per prima l’insulina ad azione rapida poi quella ad azione prolungata 6060 Uso delle penne per insulina: regole generali (1) E’ assolutamente fondamentale l’uso strettamente personale della penna Dopo 1 sola iniezione il 58% delle cartucce ed il 28% degli aghi erano inquinati (materiale biologico quale squame e cellule epiteliali). Ciò ha implicazioni nel riutilizzo degli aghi, nel rischio di infezioni e nel- l’uso ospedaliero di una stessa penna per più pazienti JP. Le Floch, C. Herbreteau, F. Lange, L. Perlemuter; Evidence of non -inert material in needles and cartridges following a single insulin injiection with a pen; Diabetes and Metabolism, 1977 6161 Uso delle penne per insulina: regole generali (2) Cambiare l’ago dopo ogni iniezione Scelta degli aghi per penna sulla base della loro lunghezza 5 mm: bambini adulti sottopeso (BMI <20 ) 8 mm: tutti i pazienti 12,7 mm: adulti obesi (BMI >27) Avere sempre in casa 1 flacone / siringa l l 6262 Uso delle penne per insulina: regole generali (3) Conservazione corretta Per le insuline intermedia e premiscelate, ruotare e/o scillare per renderne l’aspetto omogeneo Controllare il flusso dell’insulina prima di ogni iezione Non estrarre l’ago subito dopo l’iniezione (contare fino a 0) 6363 NPH: cosa hanno evidenziato i ricercatori* I ricercatori tedeschi hanno scoperto che appena il 9% dei 109 pazienti coinvolti effettuano correttamente la procedura di sospensione Tale procedura consiste nel ruotare ed agitare la tubofiala per circa 20 volte prima di iniettare la dose Cosa succede al 91% dei pazienti che non si attiene a questa procedura? * Studio effettuato in Germania sull’uso della penna da insulina per la . somministrazione di NPH 6464 ...questo significa in pratica... L’insulina in cristalli tende a depositarsi per la forza di gravità alla base della fiala, spesso si ottiene un eccesso di concentrazione quando la cartuccia è nuova un difetto di concentrazione quando la cartuccia sta per finire Nel primo caso si rischia l’ipoglicemia e nel secondo l’iperglicemia 6565 …ecco la risposta. Si possono determinare enormi variazioni della concentrazione a causa del deposito dei cristalli di insulina in una sola parte della tubofiala Rispetto ad un’ideale distribuzione omogenea dei cristalli (100%) si va da concentrazioni minime del 5% fino ad un massimo del 214% Ben il 65% delle tubofiale esaminate hanno rivelato un livello di concentrazione errato di oltre il 20% 6666 …ed ancora. L’alloggiamento trasparente della cartuccia aiuta a rendersi conto se l’insulina è correttamente sospesa 6767 Regole generali per l’uso della penna Prima di ogni iniezione occorre controllare che l’ago non sia intasato espellendo qualche unità di insulina fino a che non si vede la comparsa di una goccia 6868 Regole generali per l’uso della penna Piccole bolle possono essere presenti all’interno delle cartucce. Le bolle devono essere eliminate verificando il flusso in modo analogo a quanto si fa per le siringhe La presenza comunque di una piccola bolla d’aria nella cartuccia è normale e non compromette l’accuratezza della dose Bolle più grosse si possono formare se non si ha l’accortezza di togliere l’ago dopo l’iniezione 6969 Un rischio Il riutilizzo degli aghi per penna è spesso accompagnato dall’abitudine di portare con sé la penna con l’ago montato su di essa Ciò crea un passaggio d’aria fra la cartuccia e l’esterno Conseguenze: L’aria entra nella cartuccia alterando l’accuratezza della dose (BOLLE) Una parte dell’insulina si disperde tramite l’a-go alterando la concentrazione della dose 7070 Gli aghi per la somministrazione dell’Insulina 7171 Aghi per penne da insulina Gli aghi per penna si differenziano in base alla lunghezza e allo spessore (Gauge) dell’ago stesso La lunghezza può variare da 5 mm a 12,57 mm Lo spessore varia da 0,25 mm (31G) a 0,36mm Maggiore è il valore Gauge più sottile è l’ago 7272 La tecnologia degli aghi La geometria della punta è progettata per minimizzare i traumi del tessuto Gli aghi vengono lubrificati in modo da penetrare nella pelle senza provocare alcun dolore 7373 Cosa accade quando gli aghi per insulina vengono riutilizzati La punta si assotiglia, si piega e può rompersi rimanendo nel corpo del paziente Il lubrificante viene rimosso e le iniezioni diventano dolorose I punti di iniezione sono maggiormente traumatizzati L’insulina che rimane all’interno dell’ago può cristallizzare e bloccare il flusso della successiva iniezione Quindi gli aghi vanno utilizzati una sola 7474 volta 7575 7676 MICROINFUSORE CONSENTE DI SOMMINISTRARE DI CONTINUO DURANTE LA GIORNATA UNA PICCOLA QUANTITA’ D’INSULINA RAPIDA , CON DEI POSSIBILI AUMENTI PREPRANDIALI (BOLI) •INDICAZIONI: DIABETE INSTABILE, FENOMENO ALBA, ORARI DEI PASTI NON REGOLARI, GRAVIDANZA •INCONVENIENTI: MALFUNZIONAMENTO DELLA POMPA, INFEZIONI NELLA SEDE D’INFUSIONE, DISAGIO PSICOLOGICO • 7777 LISTA UTILE Scorte di: Flaconi d’Insulina; Siringhe; Ø Penna per insulina; Aghi di ricambio Ø Pungidito e lancette di ricambio Ø Glucometro; Strisce per glicemia PER Strisce per glicosuria e chetonuria VIAGGI E VACANZE Ø Ø Fazzoletti disinfettanti Ø Diario di terapia Ø Zucchero (zollette o bustine) e/o Spuntino Ø Kit Glucagone Ø 7878 GRAZIE A TUTTI DOMENICO 7979