Via la fiamma dalle divise E i pompieri s`infiammano

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Via la fiamma dalle divise E i pompieri s`infiammano
28 Città e hinterland
L’ECO DI BERGAMO
LUNEDÌ 5 GENNAIO 2015
Via la fiamma dalle divise
E i pompieri s’infiammano
VARIE
AZZANO SAN PAOLO
I sindacati: «È il nostro simbolo, pronti alla disobbedienza civile»
Il comandante: applicato il dispositivo del capo del Corpo nazionale
KATIUSCIA MANENTI
Ilcomunicatocongiunto
dei sindacati dei vigili del fuoco,
firmato da tutti i rappresentanti
regionali, porta la data del 29 dicembre 2014 e annuncia che, dal
1° gennaio 2015, i pompieri inizieranno una forma di «disobbedienza civile». Qual è il motivo della
protesta? Il fregio con la mezzaluna e la fiamma che dal 1993 caratterizza le divise dei vigili del fuoco.
Forse in pochi se ne sono accorti
ma da un anno a questa parte, dopo la circolare del capo del Corpo
nazionale che recepiva un decreto
ministeriale, ai pompieri di tutta
Italia è stato imposto di togliere il
fregio con la fiamma sostituito da
distintivi di qualifica con gradi militari. Fin da subito l’Unione sindacale di base (Usb) aveva protestato, mentre le altre sigle avevano
temporeggiato perché si pensava
che, nel giro di qualche mese, sarebbero arrivate le nuove divise
(usate in via sperimentale nella
parata militare del 2 giugno 2012)
con la fiamma cucita e non attaccata con il velcro. A un anno di
distanza, però, le divise nuove non
si sono ancora viste.
L’Usb ricorda che «l’ultimo
bando di gara per la fornitura di 50
mila uniformi estive e 50 mila uniformi invernali da intervento, il
cui termine di ricezione domande
per le aziende appaltatrici è terminato il 20 ottobre 2014, prevede
ancora la vecchia foggia privata
ovviamente del velcro necessario
per apporre la mezzaluna. Quindi
di nuove uniformi al momento
non c’è traccia». Da qui la protesta
unitaria degli ultimi giorni. Nel
comunicato si criticano i nuovi
distintivi: «La consegna al personale dei nuovi distintivi di qualifica ha fatto pensare a tutti noi di
tutto, tranne che questa sia stata
un’iniziativa volta a migliorare la
Un vigile del fuoco in azione: sulla divisa è riconoscibile il fregio con la
mezzaluna e la fiamma, la cui cancellazione è al centro della polemica
riconoscibilità di qualifica. È evidente che i nuovi distintivi hanno
reso la nostra divisa una semplice
tuta da lavoro». Secondo Fp Cigil,
Fns Cisl, Uil Pa, Usb, Conapo e
Confsal VVF, togliere i fregi con la
fiamma ha comportato «una chiara e lampante perdita di decoro e
“ ufficialità”, infatti attualmente
indossiamo una divisa priva di riferimenti utili nella collaborazione con altri enti con fregi distintivi
ed identificativi della nostra professione. Esilarante è il fregio dei
vigili, un tappetino rosso senza
nulla.Fra l’altro facciamo notare
come gli ultimi copricapo in lana
forniti dall’amministrazione abbiamo stampato in rilievo la fiamma». I pompieri vogliono «esprimere la propria identità e assolutamente non essere confusi con
altre categorie di lavoratori, mantenendone in ogni caso il rispetto». Questo anche in previsione
dell’Expo, «dove i vigili del fuoco
della Lombardia avranno una notevole visibilità verso i milioni di
visitatori». I pompieri quindi
«hanno deciso di intraprendere
una protesta in forma di “disobbedienza civile” riappropriandosi
dei propri fregi, unitamente ai
nuovi distintivi di qualifica, questo sino a quando non arriveranno
le divise di nuova foggia che, a
quanto ci dicono, dovrebbero
averli già integrati. Consapevoli
che per alcuni colleghi potrà sembrare anche una questione di poco
conto, per noi invece è una questione di “senso di appartenenza”
che solo chi ha veramente “i pompieri “ nel cuore può facilmente
capire e condividere. Dal 1° gennaio 2015 inizieremo questa forma
di “disobbedienza civile” alla quale speriamo aderisca tutto il personale, dirigenti compresi».
Dalla direzione regionale dei
vigili del fuoco della Lombardia,
con una lettera firmata dal direttore Dante Pellicano, il 29 dicembre è subito arrivata una risposta:
«La questione sollevata, di rilevante interesse per l’Amministrazione, richiede un’analisi più ampia di quanto possibile in ambito
regionale e, pertanto, si è provveduto in data odierna alla trasmissione della nota in oggetto al capo
del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco».
«Non chiediamo nulla all’amministrazione – spiega, interpellato sulla questione, Raffaele Bettinelli della Fp Cgil di Bergamo –
semplicemente di poter rimettere
sulle divise i fregi che abbiamo dovuto togliere, un gesto a costo zero
per la collettività ma di grande significato per ogni vigile del fuoco».
Antonio Gamba della Fns Cisl
preferisce non commentare: «È
tutto scritto nel comunicato»
mentre Massimiliano Sartori dell’Usb provinciale spiega che «la
nostra posizione era già chiara un
anno fa, riteniamo che i fregi debbano essere mantenuti e che il
Corpo nazionale sia afflitto da ben
più importanti e urgenti problemi». Il comandante provinciale
Agatino Carrolo non esprime
commenti né sul valore simbolico
della fiamma né sulla protesta dei
sindacati. «Ho dato esecuzione –
spiega – a una disposizione del capo del Corpo nazionale in attuazione di un decreto ministeriale».
Per chi non si atterrà alla circolare e rimetterà i fregi sulle divise
sono previste sanzioni disciplinari. 1
I cavalieri dai bimbi ipovedenti
Il presidente nazionale Marcello Annoni e i membri del
direttivo provinciale Unci (Unione nazionale cavalieri
d’Italia) hanno visitato, in occasione delle festività natalizie, il Centro di Ipovisione e Riabilitazione visiva di Azzano
San Paolo. Ad accoglierli l’oculista Flavia Fabiani, responsabile del centro e membro dell’associazione Arlino, che
segue bambini e ragazzi con gravi disabilità visive. Consegnati alcuni omaggi offerti dalla trattoria D’Ambrosio e
dall’azienda alimentare Piuma d’oro di Treviglio.
DAL 7 GENNAIO
TREVIOLO
Atb, nuovi orari
per le linee 1 e 6
Visita guidata
in Santa Grata
Dal 7 gennaio gli orari delle
linee 1 e 6 dell’Atb subiranno dei cambiamenti. Leggere modifiche di servizio, invece, per le linee 10, 21e 28.
Da lunedì a venerdì saranno
intensificate le corse del
mattino della linea 1 nella
tratta dalla stazione a Colle
Aperto. Il servizio sulla tratta da Capannelle a Seriate,
finora effettuato dalla linea
28, viene sostituito dalla linea 1. Per la linea 6 da lunedì
a venerdì vengono modificati gli orari tra le ore 8 e le
ore 12 e anticipate alcune
corse per garantire le coincidenze ai pendolari.Tutti
gli orari Atb sono comunque
consultabili sul sito
www.atb.bergamo.it alle voci «Trova orari» e «Calcola
percorso».
L’associazione Gat (Gruppo
artisti Treviolo) organizza
per sabato 17 gennaio una
visita guidata alla chiesa di
Santa Grata Inter Vites in
Città Alta. La chiesa, costruita sul luogo di sepoltura di
santa Grata, fu consacrata alla fine del Trecento, semidistrutta nel 1529 per permettere la costruzione delle Mura venete e riedificata completamente nel XVIII secolo,
subendo poi alcuni cambiamenti nell’Ottocento e nel
Novecento. Il ritrovo per la
visita guidata è previsto per
il 17 gennaio alle 15 davanti
alla chiesa, in via Borgo Canale. Costo: 4 euro per i soci
Gat, 5 per i non soci. Per info
e prenotazioni telefonare al
numero 338.7168257, mail
[email protected].
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Seriate
LA STORIA
Zebra golosa: con la caramella
addenta il dito della padrona
U
na zebra eccessivamente golosa
ha morsicato ieri
la sua proprietaria e addestratrice. La
donna, che aveva una caramella in mano, è stata morsa ad un dito. L’animale ha
subito mollato la presa, accantonando i propri istinti
famelici: ha riconosciuto
la sua padrona – una bergamasca quarantenne – e
si è fermata in tempo, lasciando andare il dito ed
evitando conseguenze
peggiori.
L’insolito episodio, senza
gravi conseguenze, è successo nel pomeriggio di ie-
ri, intorno alle 14, in un paese
dell’hinterland, nel terreno
dove la donna si dedica da
tempo alla sua grande passione: l’addestramento degli ani-
mali. Cavalli, puledri, cani e
da sei anni, appunto, anche
una zebra.
L’equino bianconero ha ferito
in maniera lieve la sua adde-
stratrice , che si è procurata
solo un taglio superficiale a
un dito. «Avevo in mano una
caramella per giocare con la
mia zebra – racconta al telefono – ho avvicinato erroneamente, un po’ di più del dovuto, il mio dito alla sua bocca.
Indossavo dei guanti in lattice e la zebra ha afferrato la
parte finale del guanto sperando di prendere la caramella. Ma l’animale non si è accanito, e quando ha capito di
aver afferrato il mio dito invece della caramella, l’ha subito lasciato andare. Io però
ho visto uscire il sangue, ero
sola a casa mi sono spaventata».
La donna ha avvisato il 112 e
sul posto è arrivato il personale sanitario del 118.Il dito
è stato medicato ma per precauzione la quarantenne è
stata portata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, da dove è stata dimessa
dopo gli accertamenti. Sul
luogo è giunta anche una
pattuglia della polizia locale.
«La zebra è un animale
estremamente selvatico –
sottolinea l’addestratrice
bergamasca –. Ho cercato
di instaurare con lei lo
stesso rapporto di protezione che avevamo costruito nelle prime fasi dell’addomesticamento, utilizzando la “love therapy”:
una serie di processi emozionali che mi permettono
di entrare nella psicologia
dell’animale. E posso dire
che, al di là dell’incidente,
la tecnica ha prodotto i
suoi effetti: anche ieri infatti la zebra mi ha riconosciuto e ,quando ha capito
di aver afferrato il mio dito
e non la caramella, mi ha
subito lasciata andare per
evitare di ferirmi seriamente». 1
Monica Armeli
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Nel calendario
le emozioni
del Parco
Una serie di fotografie ad alto contenuto artistico (selezionateattraverso
un concorso) corredate da curiosità e
preziosi consigli accompagnano attraverso i dodici mesi del 2015 nel calendariodelParcoregionaledelSerio,
reperibile gratuitamente presso il Comune di Seriate, in piazza Alebardi.
Un’iniziativa voluta dal presidente
del Parco, Dimitri Donati, seriatese. Si
scopre che i coloratissimi gruccioni,
dall’aspetto quasi tropicale, soggiornano volentieri nell’ambiente del fiume Serio «per la presenza di insetti di
cui sono ghiotti: vespe, api, calabroni,
cavallette». Delle vespe si apprende
che «è necessario evitare movimenti
improvvisi,perchéattaccanosoloper
difendersi». Il calendario segnala anche i vincitori del concorso fotografico: 1° Roberto Gramignoli, 2ª Adriana
Piana, 3° Fabrizio Stefani; miglior macro Massimiliano Bonvini; miglior videoBarbaraGiannetti;sezionescuole
Luca Raimondi. EM. C.