«Uno scherzo che aiuta a guarire»
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«Uno scherzo che aiuta a guarire»
la Provincia MERCOLEDI’ SPECIALE PAVESE Anoressia Un seminario con il Mondino PAVIA. Al pian terreno del padiglione Forlanini, al San Matteo, l’11 aprile (ore 11.15) si svolge il seminario su “valutazione di pazienti anoressiche ricoverate in neuripsichiatria infantile” organizzato dal Servizio psichiatrico di valutazione e cura diretto dal professor Francesco Barale. Relatore sarà il dottor Giorgio Rossi della Neuropsichiatria infantile dell’istituto neurologico Mondino. Un problema sociale l’anoressia. Al Mondino sono state 300 le pazienti seguite in trent’anni dagli esperti della neuropsichiatria infantile. Un pool interdisciplinare, dalla psicologa al medico che fa maternage. E un ambulatorio per l’anoressia, voluto dal professor Giovanni Lanzi, è in funzione anche al Dosso Verde. 13 Ados al fianco delle donne colpite da tumore al seno Per il Papilloma arrivano i fondi della Regione PAVIA. Sono 2551 le ragazze pavesi nate nel 1997 che potranno ottenere gratuitamente dall’Asl la vaccinazione contro il Papilloma virus (hpv). E i tempi per la campagna vaccinale si stanno stringendo. La Regione Lombardia, infatti, attraverso la centrale regionale acquisti di Lombardia Informatica, ha pubblicato sulla Gazzetta Europea il bando di gara per la fornitura dei vaccini destinati all’attuazione della campagna vaccinale per la prevenzione del cancro alla cervice uterina provocato dal Papilloma virus umano tipo 16 e 18. L’iniziativa, per un valore presunto annuo della fornitura di circa 10 milioni di euro, servirà ad approvvigionare le 15 Asl lombarde di circa 130 mila vaccini destinati alle bambine di 12 anni (anno di nascita 1997) residenti in Lombardia, consentendo una progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta esposta al rischio di infezione. Il vaccino, che sarà somministrato in tre dosi direttamente dalle Asl, verrà distribuito gratuitamente alle ragazzine oggetto della campagna. Gli esperti ricordano che il vaccino per l’Hpv non protegge però dalle malattie sessualmente trasmesse e nemmeno copre alcuni altri ceppi di tumore. Per questo il pap-test rimane sempre un importante strumento di prevenzione. 9 aprile 2008 PAVIA. Un debutto riuscito, circondato da tanto calore quello dell’associazione “Pavia donna Ados”, una cordata di donne legate dallla difficile esperienza di un’operzione al seno «fra le malattie che generano e agitano le paure e le inquietudini più oscure. Le donne che ne sono colpite, sono tormentate dal timore di diventare un peso per gli altri, dall’angoscia di venire rifiutate, dall’imbarazzo sociale del loro aspetto fisico — spiega la presidente Denis Verrini — Ma è proprio nelle sale d’atte- sa che quel sentimento di isolamento in cui ti sembra ti abbia gettato la malattia, si rarefà e si spezza in uno sguardo. L’estranea seduta accanto a te diventa una compagna di viaggio. E così le donne si scambiano esperienze, si raccontano. Emerge il bisogno di dar voce a un’esperienza, di trasformare un percorso doloroso e privato, in una realtà concreta di solidarità sociale». Proprio così è nata l’associazione, per ora ospite della Senologia del Policlinico San Matteo. Un momento della presentazione di Ados al collegio Ghislieri «Uno scherzo che aiuta a guarire» Il 19 e 20 aprile corso di formazione al Bosco Grande per diventare clown dottori di Maria Grazia Piccaluga PAVIA. Un sorriso abbassa la pressione, migliora l’umore e fa diminuire i giorni di degenza. Sembra una battuta, invece l’Università la Sapienza di Roma ha sperimentato sui bambini l’efficacia del passaggio nelle corsie del clown-dottori. Una cura per il corpo e per l’anima che adesso riscuote grande successo anche nei reparti che ospitano gli adulti e gli anziani. Lo verificano, giorno per giorno, i volontari delle onlus pavesi che “lavorano” come clown negli ospedali della provincia. Per reclutare nuove forze la Compagnia del Sorriso organizza un corso di aggiornamento nel fine settimana del 19 e 20 aprile a Pavia, alla cascina Bosco Grande. A sette anni dalla sua creazione la onlus - nata per volontà di un gruppo di amici può contare su 25 volontari che svolgono interventi di clownterapia coinvolgendo con gag e piccoli spettacoli non solo i pazienti ma anche i loro familiari e il personale delle strutture, trasformando per qualche ora l’ambiente. «Infatti, dietro i nasini rossi, i palloncini, le bolle di sapone e i giochi di magia si cela una vera e propria terapia. Lo dimostra con dati alla mano un recentissimo studio scientifico, elaborato dalla cattedra di psicolo-fisiologia della facoltà di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma» spiegano i volontari. LA SCOPERTA PAVIA. Il Policlinico San Matteo è stato coinvolto tra gli oltre 700 centri di 40 Paesi coinvolti nello Studio Ontarget, il più vasto studio mai realizzato in ambito cardiovascolare. I medici ora hanno un’arma in più per curare i pazienti ad alto rischio cardiovascolare, coloro che sono già stati colpiti da un infarto, un ictus o soffrono di patologie come il diabete e hanno elevate probabilità di andare La onlus Compagnia del Sorriso cerca nuovi volontari Anche i “Vip” lavorano con i bambini malati e gli anziani nelle rsa Studenti, pensionati, professionisti che nel tempo libero indossano un camice bianco addobbato nei modi più strampalati - e si trasformano in Sorbetto, Pallino, Puntina, Tortello, Svampita.... Attualmente, i volontari della Compagnia del Sorriso - che si autofinanzia in tutto - sono presenti nei i reparti di Pediatria, day hospital pediatrico e Chirurgia del Policlinico San Matteo di Pavia, nei reparti di Pediatria e Lungodegenza dell’Ospedale Civile di Voghera, e in diversi istituti per disabili, case di riposo e centri di accoglienza sparsi nella provincia, oltre che all’ospedale Gaetano Pini di Milano. Per informazioni sul corso gli interessati possono rivolgersi a Simone “Clown Pallino” (340/5671479) o, tramite e-mail all’indirizzocompagniadelsorrisowlibero.it. Il gruppo clown di Vip Pavia, Viviamo in positivo ha appena concluso un corso di formazione che ha arruolato S. Matteo, ecco la molecola che salva il cuore Raisaro: «Un’arma in più per chi è stato colpito da ictus, infarto o diabete» incontro ad un nuovo evento cardiaco (circa il 4% dei casi ogni anno). Telmisartan, una molecola di ultima generazione appartenente alla classe dei sartani, si è infatti dimostrata in grado di prevenire un evento cardiovascolare grave su 5 in questa classe di pazienti, con una riduzione complessiva della mortalità del 20%. A dimostrarlo è lo studio Ontarget (Ongoing Telmisartan Alone and in combination with Ramipril Global Endpoint Trial), presentato nei giorni scorsi a Chicago in occasione del Congresso dell’American College of Cardiology e a livello nazionale il 5 aprile in una conferenza via satellite che ha visto collega- te 22 sedi, tra cui Pavia, con la partecipazione di oltre 150 specialisti coinvolti nel trattamento dell’ipertensione arteriosa in Italia. «I pazienti ad alto rischio cardiovascolare che solo in Italia sono alcuni milioni — spiega Arturo Raisaro responsabile dell’Ambulatorio generale del Policlinico San Matteo — erano finora dieci nuovi volontari. Si aggiungono ai 65 che già operano sul territorio. Studenti, professionisti di 30 e 40 anni, mamme e nonni. «Il nostro veterano, che poi è uno delle anime propositive del gruppo, ha 75 anni — racconta il presidente Davide Achilli, alias clown Baldo — E’ con noi dal 2003 e faceva il commesso viaggiatore, oggi è clown Piripì». L’associazione è nata nel luglio 2002 e opera in molte strutture della provincia: «Operiamo con i bambini nella Pediatria del San Matteo e alla Neuropsichiatria del Mondino — spiegano — Per il resto il nostro lavoro è rivolto a pazienti adulti e anziani. Ci è stato richiesto un intervento anche in un reparto Alzheimer: pensavamo avesse poco impatto sui pazienti, sembrava rispondessero poco, invece gli operatori ci hanno detto il contrario. I benefici si vedono e questo ci spinge a lavorare». Vip è presente anche nella clinica di Malattie infettive del San Matteo, nel reparto Oncologico della Maugeri, nella neuroriabilitazione del Mondino, negli ospedali Gazzaniga-Arnaboldi di Broni e Stradella, all’istituto di riabilitazione Santa Margherita e al Pertusati di Pavia. trattati con ace-inibitori, ma nel 15/25% dei casi mostravano intolleranze ai farmaci. Ora abbiamo una nuova opzione terapeutica, efficace e meglio tollerata». Lo studio, durato 6 anni, ha visto il coinvolgimento di 25.620 pazienti di 40 Paesi, e 733 centri. I pazienti italiani arruolati sono stati circa 1.100 in 30 ospedali, tra cui il San Matteo. Lo studio è stato pubblicato sul sito del New England Journal of Medicine.