I bisogni delle persone anziane

Transcript

I bisogni delle persone anziane
I bisogni delle persone anziane
Bisogni Fisiologici:
-
Di evacuare: problemi di costipazione e di ritenzione “la vecchiaia è
considerata come perdita quindi la costipazione a la ritenzione è
cercare di conservare le cose, simbolicamente”.
Di Igiene: la pulizia secondo le norme attuali è lontana da quelle
che hanno conosciuto e quindi possono generarsi incomprensioni.
Bisogni di Sicurezza:
- Economica:sapere che si ha a sufficienza per vivere;
- Fisica:paura di cadere (uso del bastone);
- Psicologica: essere rassicurato, non sentirsi smarriti
Bisogni sociali:
- Di essere amati, ascoltati e stimati
Bisogni di autonomia:
- Sentirsi utili: a volte si sentono escluse, gli si impedisce di fare sforzi
o di correre rischi.
18
La persona anziana e la sessualità
Oggi è considerato fuori luogo che una persona anziana esprima il proprio
interesse sessuale; è considerato un tabù.
Con l’avanzare dell’età, le persone anziane possono manifestare il loro
desiderio sessuale e mantenere l’attività sessuale.
“… vogliamo dirvi che anche noi siamo stati giovani, avevamo un bel
corpo attraente come voi adesso. Vogliamo dire che sappiamo ancora
molto bene distinguere le belle donne da quello che lo sono meno.
Vogliamo dire che la solitudine è terribile e che certe sere anche a noi
piacerebbe addormentarci fra le braccia di qualcuno. Si è infatti uomini
e donne fino alla fine della propria vita. L’amore non è solo una
questione di organi coperti dalle mutande, ma è soprattutto una questione
di cuore, e il cuore non ha età, non invecchia.”
Non diamo per scontato che le persone anziane non abbiano più
un desiderio sessuale.
19
Il ruolo dell’assistente di fronte ai bisogni della
persona anziana
Individuare la situazione in cui l’anziano si trova
rispetto ai suoi bisogni:
1. l’anziano sa rispondere da solo ai propri
bisogni: lascia fare alla persona e non
interviene;
2. l’anziano non può rispondere da sola ai
propri bisogni:l’assistente risponde al suo
posto, chiedendosi però sempre “Non starò
facendo troppo?”
3. l’anziano può rispondere in parte ai suoi
bisogni: l’assistente può guidarlo e aiutarlo a
fare.
20
L’assistente in rapporto con la
persona anziana
- Assistente autoritario: tenderà ad imporre il suo punto di
vista e le sue soluzioni all’anziano.
“So meglio di lei quello di cui ha bisogno”.“Lei deve fare
questo”. Pone attenzione su ciò che non sa fare la persona
anziana piuttosto che a quello che sa fare.
- Assistente manipolatore: manca l’ascolto dei veri bisogni
delle persone, seduce per arrivare ai suoi scopi “Mi vuole
bene?... Si fidi di me”.
- Assistente iperprotettivo: protegge l’anziano al punto da
impedirgli di fare delle cose, con il timore che ci sia sempre
un pericolo.
- Assistente cooperativo:è attento prima di tutto alle
capacità della persona anziana. Lascia fare all’anziano o fa
con lui, al suo ritmo. Lascia il tempo di cui ha bisogno.
21
22
Assistenza emotiva alla persona
anziana
Depressione: è normale vivere dei periodi in
cui ci si sente tristi o di cattivo umore, ma
quando questi periodi durano più di due settimane
e l’umore inizia ad interferire con le normali attività,
c’è motivo di preoccuparsi. Le persone depresse
sentono una grande sofferenza.
Quando si dice a qualcuno “tirati su”, o “tu hai tanti
soldi che motivo hai di essere depresso ?” non si
fa che peggiorare la situazione. C’è bisogno di
farmaci adatti e di un’assistenza psicologica da
23
parte di professionisti esperti.
Assistenza emotiva alla persona
anziana
Cosa si può fare? Le persone depresse hanno spesso poca
energia o interesse a curarsi.
Credono di non essere capaci e che potete fare voi al loro posto.
Fargli capire che si ha fiducia nelle loro capacità.
- Svolgere un compito insieme:se una persona anziana si rifiuta di
alzarsi dal letto, mangiare o vestirsi e dice “voglio solo stare solo”. Non
litigare.
Dategli delle spiegazioni e delle possibili scelte. Per esempio se la
persona anziana non vuole alzarsi dal letto potreste dirle:”E’ importante
che si alzi. Aiuterà la sua circolazione.”
Vuole alzarsi adesso o più tardi?”Lei potrebbe rispondere:”Né l’uno né
l’altro” e voi potreste dire:”Va bene, preferirei però che lei si prendesse
del tempo prima di rispondere. Tornerò fra mezz’ora”.
- Invitare ad esprimere i sentimenti negativi;
- Fare esercizio fisico;
- Programmare delle attività con degli obiettivi minimi graduali.
24
Assistenza emotiva alla persona
anziana
Ansia: è un senso di disagio, di tensione causato da una non precisa
sensazione di pericolo o minaccia. Questo comporta aumento del battito
cardiaco, agitazione, sudorazione, vertigini, …
Cosa si può fare?
-Ascoltare e parlare con l’anziano delle proprie ansie prestando
attenzione alle sensazioni che esprimono.
Per esempio se una persona anziana si sente ansiosa quando arriva
l’ora di andare a dormire, chiedetegli cosa sente all’ora di andare a
letto. Ha paura che non si sveglierà? Paura di restare solo?
Ha problemi di respiro quando si sdraia?
-Creare un programma delle vecchie abitudini: per cambiare abitudini
occorre del tempo.
- Allestire uno spazio personalizzato all’interno dell’istituto: prestare
attenzione alla persona anziana, affinché si senta riconosciuta così da potersi
differenziarsi da altri anziani.
Se vive da solo potete decidere di fissare una telefonata quotidiana che lo
rassicuri, un servizio di salvavita,cambio di serratura alla porta…
25
Assistenza emotiva alla persona
anziana
Rabbia/Aggressività: Le persone che si sentono
impotenti possono rispondere con rabbia.
Quando si trovano a dipendere dagli altri per l’assistenza
sviluppano un senso di disperazione che può trasformarsi in
rabbia. A volte sembra che sia rivolta verso di voi, ma non è
così.
Cosa si può fare?
- Scoprire cosa causa gli scoppi d’ira dell’anziano;
- Incoraggiarlo a parlare dei comportamenti aggressivi e
delle loro ragioni aiutarlo a capire le conseguenze;
- Canalizzare negli esercizi fisici la sua rabbia;
- Premiare quando riesce a cambiare il suo comportamento
aggressivo.
26
Assistenza emotiva alla persona
anziana
Paranoia/Sospetto: è associata alle perdite personali,
per esempio quando ci sono problemi di udito, possono
verificarsi dei malintesi – chissà cosa stanno dicendo di
me!Questa paranoia può tradursi nel timore che gli accadrà
qualcosa di brutto (pensano che cibo sia Avvelenato; che li si
vuole fregare,…)
Cosa si può fare?
- Valutare se la sua paranoia si basa su fatti concreti (es.
se timore della criminalità, che nella sua zona è realmente
Presente, si potrebbero proporre degli accorgimenti come:
allarme, buona serratura) Ammettere che le paure
dell’anziano non son delle fantasie, ma sono reali fa
diminuire la paranoia.
- Se non si basa su fatti concreti chiedere aiuto ad un
27
Esperto.
La solitudine
Non per forza una persona anziana deve sentirsi sola.
• Per alcuni è così “Ho molta paura della morte e soprattutto
di morire da sola. Nei fine settimana e di notte soprattutto
non c’è nessuno che io possa chiamare, poiché i miei vicini
non ci sono. Un giorno mi troveranno lì per terra”.
• Per altri “Solitudine? Io non la conosco ho la radio, la
televisione, i libri a tenermi compagnia. I miei vicini
vengono ad aiutarmi.”
Quello che conta non è tanto la quantità di relazioni, ma la
qualità di ognuna di esse. Non è perché le persone
anziane hanno meno amici o parenti di un tempo che non
hanno più relazioni sociali. Ci si può sentire soli anche in
mezzo alla gente.
28
La solitudine
A volte la solitudine è talmente difficile da sopportare per
che per certe persone diventa una sensazione di non contare
più per nessuno.
Certe persone in casa di riposo, che soffrono di solitudine,
sviluppano una dipendenza eccessiva nei confronti degli altri,
soprattutto verso gli assistenti. La persona anziana è felice
quando gli altri fanno le cose al suo posto e approfitta
del loro aiuto. Le continue richieste da parte della
persona anziana devono essere lette come una
“manifestazione di malessere” e non come un “capriccio”.
A volte si sentono assistenti che dicono rispetto ad un
anziano:”E’ tutta scena quella che fa!”, in realtà sono richiesta
di aiuto mascherate, per esprimere un bisogno di relazione e
di affetto.
29
Difese contro la solitudine
- Famiglia: i legami con i figli e con i
nipoti;
- Vicinato;
- Telefono;
- Televisione;
- Animale domestico.
30
La persona anziana e la morte
Una persona anziana pensa alla sua morte
molto tempo prima che arrivi. Questo
permette alla persona di familiarizzare pian
piano con la prospettiva della sua morte.
Non è dunque sorprendente che le persone
anziane parlino della loro morte, siccome molti
intorno a loro non hanno voglia di parlare di morte,
spesso li fanno tacere e così loro devono
affrontare da sole la fine della loro vita.
31
Come comportarsi con la
persona anziana
• Osservare l’aspetto della persona
anziana: stanchezza, lacrima, aria triste,…
• Ascoltare quello che la persona anziana
ha da dire, senza avere la presunzione di
sapere già quello che deve dire. Sentendo
che si è pronti ad ascoltarla, lei comincia a
parlare.
• Accompagnamento affiancare
la persona anziana
32
33
La persona anziana
Il modello di anziano che ci offre la società in cui
viviamo è quello dell’inutilità. Fortunatamente in
questi ultimi anni si sta assistendo ad
un’inversione di tendenza, infatti nascono delle
associazioni per le persone anziane (l’università
della terza età, gite organizzate dal comune,…)
che permettono di avere un’immagine di loro più
attiva, vitale e partecipe alla vita.
Ovviamente una persona anziana che partecipa
attivamente alla vita sociale avrà una qualità di vita
migliore.
34
La persona anziana e la trasmissione
Le persone anziane sono coloro che da sempre si sono occupate di
trasmettere il sapere.
Trasmettere significa far giungere, comunicare ciò che si è ricevuto.
La persona anziana è colei che trasmettere i ricordi, i valori, le usanze.
“Nonna e nipote passeggiavano insieme davanti alle vetrine di un negozio di
abbigliamento. La nonna si sofferma a guardare una maglietta colorata.
La nipotina esclamò:”Vuoi proprio comprare quella maglietta?”
- “Sì perché?Mi piace.”
- “Ma non è adatta a te”.
- “A chi è adatta?”
- ”Ai giovani”.
- “E, io non posso portarla?”
- “No, perché sei vecchia”.
- “Bene!ma se non posso vestirmi come voglio, a cosa sono utile?”
- “I vecchi servono a insegnare a mangiare i fagiolini!” (Cibo che non piace alla bambina).
- “Devo insegnarti a mangiare i fagiolini?”
- “Certo, perché dovrò mangiarne quando, da grande, sarò invitata a casa di qualcuno”.
Quella bambina aveva capito il ruolo che una persona anziana deve ricoprire: aiutare
a crescere.
35