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Osservatorio Fillea Grandi Imprese e Lavoro Newsletter Costruzioni e Grandi Imprese Note di approfondimento ed informazione sull’industria delle costruzioni 13 – 20 febbraio 2015 a cura di Alessandra Graziani1 e Giuliana Giovannelli2, Centro Studi Fillea Cgil I commenti della settimana Economia Tornano a crescere fatturato e ordinativi dell’industria in dicembre; nelle costruzioni finalmente cresce l’indice della produzione. Annunciato oer marzo un piano casa da 400 milioni. Legislazione Nel prossimo decreto liberalizzazioni previste anche misure fiscali a favore dell’edilizia. Agenzia ispettiva unica, per ora slitta il decreto. Grandi imprese Nuovi appalti esteri per Toto, per Astaldi quattro nuove commesse in Italia. Il gruppo Rubner leader dell’efficienza energetica nelle case in legno. Le notizie della settimana Congiuntura: legislazione: legno edilizia: piano casa: sicurezza: pacchetto fiscale per l’edilizia (Italia Oggi, 18.02.15) il legno nel futuro dell’edilizia (Italia Oggi, 19.02.15) entro metà marzo un piano da 400 milioni (Il Messaggero, 19.02.15) agenzia unica ispettiva, il decreto slitta (Il Sole 24 Ore, 20.02.15) Grandi imprese delle costruzioni: Rdb: Salini Impregilo: Toto: Astaldi: Matarrese: Sacci: Rubner: Atlantia: la priorità è la Cassa integrazione (Libertà, 16.02.15) rifinanzia il debito a tassi più bassi (Affari&Finanza, 16.02.15) maxi appalto da 163 milioni in Polonia (sito casa e clima, 16.02.15) trova commesse per 190 milioni (Milano Finanza, 17.02.15) il Tribunale deciderà sul salvataggio (Gazzetta del Mezzogiorno, 17.02.15) accordo, ritirati licenziamenti e sospensioni (Eco di Bergamo, 19.02.15) a Chienes la casa del domani (Corriere della Sera, 19.02.15) ok a bond da 1,5 mld di euro (Milano Finanza, 20.02.15) Rapporti e studi: Istat: Agenzia Entrate: Istat: Istat: Legambiente: Istat: stima preliminare del Pli, IV trimestre 2014 (Comunicato Istat, 13.02.15) rapporto sul patrimonio immobiliare (Il Messaggero, 18.02.15) costi di costruzione, dicembre 2014 (Comunicato Istat, 18.02.15) produzione nelle costruzioni, dicembre 2014 (Comunicato Istat, 18.02.15) Regolamento Edilizio Unico (Il Sole 24 ore, 19.02.15) fatturato e ordinativi dell’industria, dicembre 2014 (Comunicato Istat, 20.02.15) Eventi: Min. Infrastrutture, Ance, Abi, Housing sociale: una soluzione al disagio abitativo, Roma, 18 febbraio 2015 Legambiente, Enel, Innovazione e semplificazione in edilizio: verso il regolamento edilizio unico, Roma, 19 febbraio 2015 Legno&Edilizia, Veronafiere, 19-22 febbraio 2015 Congiuntura legislazione (18.02.15): Nel pacchetto sulle liberalizzazioni entrano anche misure fiscali di favore per l'edilizia. L'esecutivo pensa a riduzioni dell'aliquota base dell'Imu per le società immobiliari di costruzioni e alla revisione del regime Iva sulle cessioni e locazioni di nuove abitazioni e per l'housing sociale. Previste modifiche anche al meccanismo della rivalsa della maggior Iva dovuta a seguito di accertamenti o rettifiche sui clienti, ma solo ad avvenuto pagamento della stessa all'erario con aggiunta delle sanzioni e degli interessi. A seguito della rivalsa il cessionario o il committente potranno a loro volta recuperare la maggior Iva corrisposta al loro fornitore al più tardi con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui ha corrisposto l'imposta o la maggiore imposta. Detrazione che sarà comunque possibile ed eseguibile solo nei limiti e alle condizioni esistenti al momento dí effettuazione della originaria operazione poi oggetto di accertamento o rettifica. La novità in materia di fiscalità nell'edilizia e ín tema di esercizio della rivalsa nei confronti del cessionario o del committente dell'imposta sul valore 1 2 politiche [email protected] [email protected] aggiunto pagata in conseguenza di accertamento o di rettifica da parte dell'ufficio, sono contenute nello schema di decreto sulle liberalizzazioni e la concorrenza che il governo esaminerà nel Consiglio dei ministri di venerdì prossimo. Nel suddetto schema di testo normativo in materia di liberalizzazioni e norme sulla concorrenza sono contenute, qua e là, anche disposizioni di carattere tributario come quelle sopra accennate. Fra queste da ricordare anche le modifiche alla disciplina del trasferimento all'estero della residenza fiscale dei soggetti che esercitano imprese commerciali che l'esecutivo intende introdurre a seguito di specifica procedura d'infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia. Altra disposizione di natura prettamente tributaria riguarda l'applicazione del regime ordinario di deducibilità degli interessi passivi per le società, a prevalente capitale pubblico, fornitrici di acqua, energia e teleriscaldamento, nonché servizi di smaltimento e depurazione che l'esecutivo mira a introdurre attraverso una modifica all'articolo 96 del Tuir. Altro pacchetto importante di disposizioni fiscali contenute nello schema di decreto sulle liberalizzazioni riguarda, come anticipato, le imposte indirette gravanti nel settore edilizio. In particolare si prevede la possibilità per i comuni italiani di ridurre l'aliquota dell'Imu di base fino allo 0,38% per i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. Tale aliquota ridotta varrà fino a che permanga tale destinazione delle unità immobiliari e a patto che le stesse non siano in ogni caso locate, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori di costruzioni. Nel pacchetto di misure fiscali per l'edilizia l'esecutivo pensa anche ad una rivisitazione dell'applicazione dell'Iva sulle cessioni e sulle locazione di abitazioni di nuova costruzione nonché per il c.d. housing sociale. (ANDREA BONGT) legno edilizia (19.02.15): Meno mattoni e più legno, la ripresa nelle costruzioni passa anche da qui. Dal 6% dei volumi residenziali occupato nel 2010, il settore del legno in edilizia punta infatti a un raddoppio nel 2015, quando dovrebbe arrivare a coprire il 12% del mercato abitativo con circa 350 aziende italiane coinvolte. A fare scuola è innanzitutto il caso di via Cenni a Milano, dove c'è il più grande complesso residenziale d'Europa (4 palazzine da 9 piani) realizzato con questo materiale naturale. Con questi presupposti, si annuncia piena di aspettative positive la 9» edizione di Legno&Edilizia, la manifestazione internazionale sull'impiego del legno nelle costruzioni edili che si apre oggi nei padiglioni di Veronafiere e durerà fino a domenica. Organizzata da Piemmeti in collaborazione con il partner tecnico Arca Casa Legno srl, la kermesse biennale è pronta ad, ospitare nei suoi 15 mila metri quadrati di superficie (2 mila in più rispetto all'ultima edizione) 143 espositori provenienti soprattutto da Italia, Germania e Austria. Sono attesi anche 30 buyers esteri selezionati tra mercati in via di sviluppo ed emergenti, con particolare riguardo a quelli dell'area balcanica e dell'Est Europa. Al centro di questa edizione, che punta a superare i 20 mila visitatori del 2013, l'idea che «costruire col legno conviene», motivo per cui saranno illustrate le diverse possibilità di impiego del materiale naturale: dalle strutture portanti per uso civile o per impianti pubblici alla carpenteria, passando per macchine e utensili, semilavorati, prefabbricati o strutture da esterno, pavimenti, soffitti, scale, infissi, fino ai tetti e ai materiali isolanti. «Questa estrema ricchezza merceologica», spiega Mario Rossini, vicedirettore generale di Veronafiere, «testimonia come il legno sia il protagonista di un nuovo modo di concepire l'edilizia». I vantaggi, sia ingegneristici che economici e di bioedilizia, sono notevoli: «C'è innanzitutto un risparmio dal 15 al 30% nelle spese di costruzione», continua Rossini, «quindi una breve durata dei cantieri con 100 giorni per costruire una casa fino a 500 mq, un ridotto impatto ambientale, maggiore isolamento acustico, sicurezza antisismica al 100%, la possibilità di personalizzare il più possibile la struttura e un risparmio energetico fino al 90% rispetto ai consumi di una casa tradizionale di classe A». Ma non c'è solo l'edilizia privata ad aprire le porte al legno. Pure in quella pubblica è possibile sfruttare le potenzialità del settore, a partire dagli istituti scolastici, come sarà illustrato nel convegno di domani. Nel corso della manifestazione saranno inoltre proposti corsi per la costruzione delle case con i tronchi (Log-Home) ed esposti gli elaborati vincitori del concorso per studenti «La capanna sull'albero», con la progettazione di una casetta di 3 metri quadrati a 3 metri di altezza, altra nuova frontiera del legno in edilizia che sta riscuotendo un successo crescente nell'ambito degli spazi per svaghi e giochi per bambini. «Avremo un livello espositivo di qualità mai raggiunta nelle scorse biennali», conclude Raul Barbieri, direttore della società organizzatrice Piemmeti. «A Verona si creerà nuovamente un rapporto diretto delle industrie produttrici non solo con i carpentieri che costituiscono gli storici destinatari di Legno&Edilizia, ma anche con ingegneri, architetti, geometri, studi di progettazione e con gli appassionati del mondo del legno». (Giovanni Bucchi) piano casa (19.02.15): «Un piano casa che conterrà le misure più importanti degli ultimi vent'anni», con queste parole il vice-ministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini, ha annunciato la presentazione, entro metà marzo, di un provvedimento da 400 milioni di euro per realizzare 20 mila alloggi di edilizia pubblica recuperando l'invenduto. «Senza casa e senza lavoro non c'è libertà ed equità per le famiglie - ha spiegato Nencini - noi affrontiamo il tema della casa, rimettendo sul mercato 20 mila alloggi ad affitto calmierato o per la vendita a prezzi calmierati». Il piano di social housing è destinato a lenire l'emergenza abitativa italiana dove, a fronte di 700 mila famiglie bisognose, ci sono appena 45 mila alloggi di edilizia pubblica, un dato che in Europa ci vede in coda, al pari con paesi come l'Estonia. Peraltro questo «problema straordinariamente ampio», ha spiegato il vice-ministro, è acuito dal fatto che un terzo di queste abitazioni sono sfitte e un altro 15% è occupato da famiglie che non sono sotto la soglia di povertà. Dal punto di vista economico il piano, già discusso col ministro Padoan, prevederà uno stanziamento di 150 milioni di euro per il sostegno all'affitto e altri 240-250 milioni di vantaggi fiscali per coloro che intervengono su alloggi che già esistono e sono invenduti, creando così una partnership pubblico-privato perchè «l'Italia non ha risorse sufficienti se non vengono legate a quelle private». La base del piano sarà dunque il riutilizzo del patrimonio abitativo invenduto che secondo le stime oscilla intorno alle 140.000 abitazioni, con il vantaggio non indifferente di evitare nuovo consumo di suolo e di valorizzare le periferie, che accolgono il 65% della popolazione. I destinatari del progetto saranno la categorie più fragili: anziani, giovani e coppie. Guardando alle risorse scarse, Nencini ha anche fatto intendere che nei prossimi anni saranno da rivedere i meccanismi di assegnazione che potrebbero basarsi sull'Isee, e non più sul reddito, e essere a scadenza di cinque o dieci anni per evitare gli abusi. Il více-ministro ha sottolineato che «questo è un provvedimento nuovo, da costruire, ma siamo già a buon punto, sarà pronto entro metà marzo e comincerà il suo iter». sicurezza (20.02.15): Finisce su un binario morto la prima bozza del decreto legislativo di semplificazione e razionalizzazione dell'attività ispettiva sul lavoro. Ieri pomeriggio, nel corso dell'incontro con i sindacati, è stato lo stesso ministro Giuliano Poletti a parlare di un rinvio del provvedimento che avrebbe dato attuazione all'articolo i comma 7 della delega e che era stato annunciato per il Consiglio dei ministri di oggi. E in serata anche ambienti di palazzo Chigi hanno confermato le perplessità che hanno indotto al rinvio. Se ne riparlerà forse a fine mese. Numerosi sarebbero i nodi problematici emersi nel confronto con le parti sulla prospettiva di costituzione di un'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro in cui sarebbe confluito personale dell'Inps, dell'Inail e dello stesso ministero del Lavoro. La struttura, ipotizzata con un organico di circa 6mila addetti e 19 sedi (una nazionale a Roma e 18 sul territorio), sarebbe nata sulle ceneri di un'ottantina di direzioni provinciali e interregionali del ministero la cui soppressione avrebbe sì generato risparmi sulle spese per affitto e gestione di circa una ventina di milioni l'anno, ma avrebbe generato anche dipendenti in soprannumero per circa 1.700-1.800 unità. Una nuova mobilità di personale, ipotizzata verso Inps, Inail e il ministero dell'Interno, che si sarebbe sovrapposta alla già complessa operazione in corso di trasferimento del personale in "esubero" delle vecchie province in chiusura (legge 56/2014). All'Agenzia, sulla carta, avrebbero dovuto confluire circa 3mila ispettori del Lavoro, 1.500 dell'Inps e quasi 40o dell'Inail oltre ad un ulteriore migliaio di addetti"di supporto" del ministero per gestire il contenzioso. Una struttura nazionale con articolazioni territoriali leggere, da far funzionare utilizzando come basi di appoggio territoriale perlopiù le sedi Inps o Inail, con l'obiettivo di garantire il massimo di economia in linea con le norme del dlgs 30o del 1999 con le quali sono state costituite altre agenzie governative dotate di piena autonomia di bilancio. La nuova struttura avrebbe incluso nella sua dotazione finale anche duemila carabinieri in forza al Comando dei carabinieri del Lavoro. Altro nodo problematico, indicato in particolare dai sindacati, riguarderebbe il trattamento economico effettivo del personale trasferito nella nuova Agenzia, che nella bozza presentata sembrerebbe penalizzante in particolare per gli ispettori Inps e Inail. Anche da qui sono partite ieri le nuove contestazioni al progetto di Susanna Camusso, chela ribadito posizioni condivise nei giorni scorsi con Cisl e Uil: «La critichiamo perché come è stata presentata e per le risorse che le sono state affidate penalizzerà i lavoratori, dal punto di vista dei loro redditi e dei profili professionali. Poi perché un procedimento costruito in questo modo determinerà una forma di paralisi e una riduzione dei controlli, oltre all'incertezza per le funzioni dei due grandi enti previdenziali». (…) Le funzioni dell'Agenzia, sulla carta, spazieranno" dalla vigilanza sugli impianti al contrasto del lavoro irregolare e sommerso fino alla gestione del contenzioso sulle sanzioni legate alle ispezioni. Fuori dal perimetro di questa struttura nazionale (o coordinamento rafforzato se passasse un disegno alternativo) resterebbero al momento le attività ispettive delle Asl, in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione. (Davide Colombo) Grandi imprese delle costruzioni Rdb (16.02.15): Il fallimento pesa come un macigno su 103 lavoratori piacentini della Rdb. Sono 444 a livello nazionale. Uno dietro l'altro proseguiranno, a partire da oggi, colloqui e assemblee per cercare, da un lato, di verificare la possibilità di un'acquisizione da parte di una cordata piacentina della società in fallimento; dall'altro, con massima urgenza, si deve riuscire a trovare una forma di "paracadute" per dare sostegno ai lavoratori, ad oggi senza alcun ammortizzatore sociale che possa sostenerli nel reddito. (…) All'Rdb infatti è stato concesso l'esercizio provvisorio fino al 12 marzo, prorogabile. «Per il territorio questo fallimento è una "botta" durissima, facciamo appello a imprenditori seri perché non lascino andare perso questo patrimonio - precisa Michele Sfriso, sindaco di Monticelli Anche noi chiediamo di incontrare il curatore il prima possibile». (Elisa Malacalza) Salini Impregilo (16.02.15): In vista dei conti del 2014, le azioni Salini Impregilo ne approfittano per accelerare in Borsa. Annullando, di fatto, la débacle dello scorso autunno, quando il mercato aveva manifestato qualche perplessità sul debito del gruppo. Le azioni del gruppo attivo nel settore delle costruzioni, a Piazza Affari, viaggiano, infatti, sui massimi degli ultimi sei mesi: venerdì si aggiravano intorno a quota 3,70 euro, rispetto al minimo di 2,2 raggiunto tra ottobre e novembre del 2014. Guardando l'andamento degli ultimi 12 mesi, però, il discorso cambia, perché per ritrovare i massimi di periodo bisogna andare indietro al 21 febbraio del 2014, un anno fa, quando i titoli si muovevano intorno ai 4,7 euro. La data chiave da monitorare per capire se le azioni Salini hanno ancora spazio per correre è il 25 febbraio, quando il consiglio d'amministrazione si riunirà per analizzare il preconsuntivo dello scorso esercizio. Secondo le attese degli analisti sondati da Bloomberg, le vendite del gruppo dovrebbero attestarsi sui 4,35 miliardi di euro, con un margine operativo lordo (ebitda) di 427,11 milioni, un profitto operativo a 251,67 milioni e un utile netto rettificato - depurato di eventuali componenti straordinarie - nell'ordine di 98,82 milioni. Nel 2013, il gruppo guidato dall'amministratore delegato Pietro Salini, dell'omonima famiglia romana controllante, e presieduto dal banchiere ex Goldman Sachs Claudio Costamagna, aveva realizzato ricavi pari a 3,97 miliardi, un ebitda di 426 milioni e un risultato operativo di 234 milioni. In realtà, questi numeri sono "pro-forma" poiché la fusione tra le due società Salini e Impregilo, da cui l'attuale gruppo ha preso vita, è diventata effettiva soltanto dal primo gennaio del 2014. L'integrazione è scattata dopo che la famiglia Salini, uscita vittoriosa dalla battaglia de1 2012 per il controllo del gruppo contro Beniamino Gavio (allora socio di riferimento di Impregilo), è diventata prima azionista. Oggi i Salini, a seguito dell'operazione di aumento del flottante della scorsa estate, hanno in mano quasi il 62% del capitale. Proprio quest'ultima operazione, che di fatto si è tradotta in un aumento di capitale riservato a investitori istituzionali più una piccola cessione di azioni da parte della famiglia di costruttori, ha contribuito al nervosismo di Borsa che ha caratterizzato gran parte del 2014 di Salini Impregilo. In questa fase, comunque, tra analisti e addetti ai lavori sembra prevalere la positività. L'89% degli esperti interpellati da Bloomberg raccomanda l'acquisto delle azioni ("buy"), mentre nessuno è posizionato a livello intermedio e soltanto 1'11% consiglia la vendita ("sell") . Il tutto con un prezzo obiettivo medio collocato a 4 euro e dunque superiore alle attuali quotazioni di Borsa. Lo studio più recente su Salini Impregilo è firmato da Exane Bnp Paribas e porta la data del 2 febbraio, quando gli analisti hanno ritoccato verso l'alto il target price da 3,4 a 4 euro, confermando nello stesso tempo Il rating "buy". «Dopo un primo semestre del 2014 debole - dicono da Exane – il gruppo ha annunciato dati rassicuranti per il terzo trimestre, confermando gli obiettivi finanziari e industriali per la fine del 2014. Guardando agli ordini annunciati ufficialmente, quelli nuovi sembrano essere inferiori agli obiettivi. Tuttavia, crediamo che la società beneficerà di modifiche agli ordini esistenti e che nel complesso possa così avvicinarsi ai target». Nelle ultime settimane, proseguono gli analisti della banca d'affari francese, «abbiamo visto miglioramenti su alcuni contratti italiani», come quello perla linea ad alta velocità tra Milano e Genova. Da Exane Bnp Paribas sottolineano, inoltre, come il contenzioso sul canale di Panama con l'autorità dell'infrastruttura si sia concluso senza grossi problemi, mentre «la situazione resta molto incerta in Libia e in Venezuela» per via delle tensioni geopolitiche nei due paesi che nel portafoglio ordini (backlog pesano rispettivamente per il 5 e i1 6 per cento. Anche gli analisti di Mediobanca hanno pubblicato una recente nota su Salini, dove hanno confermato il giudizio "outperform" ("il titolo farà meglio del mercato") con prezzo obiettivo a 4,7 euro. Secondo gli esperti di Piazzetta Cuccia, la società delle costruzioni beneficerà dell'attuale scenario macroeconomico, caratterizzato da bassi tassi di interesse, per rifinanziare a basso costo il debito. Che in termini lordi al 30 settembre rappresentava un fardello da quasi 1,4 miliardi. (Carlotta Scozzari) Toto costruzioni (16.02.15): La Toto Costruzioni Generali si è aggiudicata con un'offerta di circa 123 milioni di euro (529 milioni di zloty) il bando internazionale promosso dalla Direzione Generale per le Strade e Autostrade della Polonia (Gddkia) per le realizzazione di un tratto della superstrada S5 Poznan-Breslavia. È quanto comunica la stessa società teatina in una nota. La Toto, con l'associata Vianini Lavori Spa di Roma, realizzerà i sedici chilometri della tratta Poznan-Wronczyn; l'opera dovrà essere terminata entro la fine del 2017. Uno snodo vitale per la futura viabilità polacca, perché metterà in collegamento la S5, che taglia la Polonia da Nord a Sud, con l'A2, la grande autostrada in fase di ultimazione che attraversa il Paese da Est a Ovest, collegando Germania e Bielorussia sulla Strada Europea E30. Astaldi (17.02.15): Il gruppo Astaldi si è aggiudicato quattro commesse in Italia per un totale di 190 milioni, relative ad altrettanti progetti. Il primo, da 61 milioni, prevede il completamento del fabbricato viaggiatori (con tutti gli impianti di stazione e ferroviari) della stazione ferroviaria dell'alta velocità Napoli-Afragola, che porta la firma dell' architetto anglo-iracheno Zaha Hadid. Il committente di questa commessa è Italferr (gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) e le opere saranno finanziate con fondi già disponibili. I lavori, che inizieranno nei prossimi giorni, dureranno circa due anni. La seconda commessa da 52 milioni riguarda invece la realizzazione dei lavori di dragaggio nel porto di Taranto. Gli interventi rientrano nel piano di ammodernamento dell'area del terminal container varato dall'autorità portuale e interesseranno il tratto di mare che si apre davanti alla banchina del molo polisettoriale. I lavori, che consistono in un incremento della profondità dei fondali di oltre 2,5 metri e nella bonifica dei sedimenti contaminati, incominceranno a breve e andranno avanti per un anno circa. La terza commessa da 45 milioni ha come obiettivo la realizzazione della diga di Monte Nieddu, in Sardegna. I lavori, commissionati dal Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale, porteranno alla costruzione di una diga di 75 metri di altezza e delle annesse opere elettromeccaniche. La commessa sarà finanziata con fondi Cipe già disponibili e la durata dei lavori, che partiranno a marzo, sarà di 42 mesi circa. La quarta e ultima commessa, quella da 30 milioni, prevede la realizzazione di un programma di interventi (opere strutturali, impiantistiche e civili) per il recupero e la trasformazione urbana della sede di Roma del gruppo Angelini, con il fine di ricavarne degli uffici. Il valore degli interventi contrattualizzati ad oggi ammonta a 16 milioni, con i restanti 14 milioni che saranno attivati al completamento di una prima fase. Il nuovo complesso immobiliare sarà costituito da un corpo centrale adibito a centro polifunzionale e da altri quattro blocchi di uffici disposti a forma di L. L' avvio dei lavori è programmato per il mese marzo. In quest'ultimo progetto è inoltre previsto l'impiego di materiali ecosostenibili e l'uso di tecnologie che permetteranno -questo l'obiettivo del gruppo- di migliorare l'efficienza energetica e ottenere la certificazione Leed (leadership in energy and environmental design). «Con questa commessa», ha sottolineato la società, «si apre per Astaldi il filone di attività del recupero residenziale in chiave ecosostenibile». (FRANCESCO COLAMARTINO) Matarrese (17.02.15): L'attività della controllata marocchina si è esaurita da tempo e ci sarebbe stata una obiettiva difficoltà a ottenerne i bilanci. Quella albanese, invece, non sarebbe la titolare del contratto di appalto per realizzare la strada Scutari-Hani i Hotit che per questa ragione è stato escluso dal perimetro del salvataggio. La Salvatore Matarrese ha presentato una memoria con cui chiarisce i rilievi che avevano portato i commissari giudiziali Fabio Di Cagno e Nicola Notarnicola a chiedere la revoca del concordato preventivo e l'apertura del fallimento: la decisione spetta però alla quarta sezione del Tribunale di Bari, che si è riservato di decidere. La camera di consiglio (presidente Rana, relatore Cassano) è durata circa un'ora. I commissari si sono riportati alle conclusioni già esposte nella relazione presentata ai giudici, mentre il pool di legali della Matarrese (guidato dal professor Valerio Di Gravio) ha spiegato perché non è opportuno revocare il concordato: in questi mesi, è stato fatto notare, una serie di nuovi accadimenti ha ulteriormente incrementato (a circa il 65%) la percentuale di soddisfacimento dei creditori non privilegiati, che invece con il fallimento rischierebbero di rimanere con un pugno di mosche. Nessuna delle parti in questo momento si azzarda ad esprimere valutazioni, pure in un contesto di moderato ottimismo sulla decisione che potrebbe arrivare a breve. Ieri in Tribunale c'erano tutti i rappresentanti della famiglia barese, a testimonianza della grande attenzione a questo passaggio molto delicato: ci sono debiti per 280 milioni a fronte di un attivo di circa 180. E mentre i lavoratori attendono lo sblocco della cassa integrazione, la «newco» Matarrese srl (che ha rilevato i contratti di appalto dalla Salvatore Matarrese e nell'ambito del concordato dovrebbe poi essere acquisita da un'altra società di famiglia) sta riavviando i cantieri e spera di poter riassorbire le 300 unità dirette. Proprio a dicembre Matarrese, in Ati con Saic, ha ottenuto l'appalto da 56 milioni per realizzare l'ospedale di Ancona sud, subentrando a una impresa che nel frattempo è finita in liquidazione. Sembra poi in via di soluzione il problema che riguarda i lavori della terza corsia dell'A14 tra Senigallia e Ancona Nord, cui Matarrese partecipa tramite il consorzio Samac. Sacci (19.02.15): Ieri, un comunicato stampa delle segreterie provinciali di Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil ha annunciato la fine della contesa e la firma di un accordo tra le parti, con l'istituzione in sede locale di una commissione paritetica che avrà il compito di controllare le emissioni del forno e la tracciabilità delle sostanze utilizzate. Inoltre vi è l'impegno delle parti per il superamento delle criticità ambientali e di sicurezza sui luoghi di lavoro. (…) Rubner (19.02.15): Dopo aver vinto il concorso internazionale "Solar Decathlon Europe 2014" a Versailles in Francia, il prototipo della "casa del futuro", realizzata dalla Rubner Haus spa, è ora esposta al Rubner Panorama di Chienes, dove può essere visitata da tutti gli interessati. Alimentata esclusivamente a energia solare, la casa produce più energia di quella che consuma e contribuisce, quindi, al risparmio energetico ed economico di chi la abita. Il prototipo realizzato dall'azienda associata ad Assoimprenditori Alto Adige è stato concepito come casa a più piani con tetto a falde e si è imposto su 20 concorrenti provenienti da tutto il mondo, riuscendo a convincere la giuria per il suo concept innovativo. Rubner Haus, specializzata nella realizzazione di costruzioni in legno, aveva partecipato nel 2014 al concorso interdisciplinare di architettura ecosostenibile, rivolto agli studenti universitari, collaborando con l'Università Roma Tre. "Per Rubner Haus questa soluzione abitativa è un importante biglietto da visita che attesta la grande competenza e lo spirito innovativo dell'azienda", ha dichiarato Stefan Rubner, amministratore delegato di Rubner Haus Spa. Atlantia (20.02.15): Il cda di Autostrade per l'Italia (gruppo Atlantia) ha autorizzato l'emissione, entro il 31 dicembre 2015, di uno o più nuovi prestiti obbligazionari, non convertibili, da eseguirsi in una o più tranche, per un importo complessivo massimo di 1,5 miliardi. Nel dettaglio, informa una nota, i bond saranno destinati alla quotazione su uno o più mercati regolamentati (incluso il Mercato Telematico delle Obbligazioni, organizzato e gestito da Borsa Italiana ) e dedicati alla clientela retail e dunque oggetto di offerta pubblica di sottoscrizione rivolta al pubblico indistinto in Italia. Il consiglio di amministrazione ha inoltre deliberato che i prestiti obbligazionari in questione, di durata non superiore a otto anni, potranno essere regolati da un tasso di interesse fisso o variabile o misto. Le emissioni dei bond retail hanno principalmente la finalità di finanziare i programmi di sviluppo del gruppo autostrade, di mantenere una struttura finanziaria equilibrata per quanto attiene al rapporto tra indebitamento a breve e mediolungo termine, di diversificare le provviste e ad acquisire risorse a costi competitivi, oltre che di mantenere un'ampia base di investitori e di rimborsare anticipatamente i finanziamenti infragruppo con Atlantia al fine di estendere la durata media del debito. (Maria Elena Zanini) Rapporti e studi Istat (13.02.15): Nel quarto trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,3% nei confronti del quarto trimestre del 2013. Il quarto trimestre del 2014 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2013. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di un aumento nei servizi. Dal lato della domanda, il contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) è compensato da un apporto positivo della componente estera netta. Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,5% negli Stati Uniti e del 2,7% nel Regno Unito. Nel 2014 il PIL corretto per gli effetti di calendario è diminuito dello 0,4%. Si fa notare che il 2014 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al 2013. La variazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1%. Agenzia delle Entrate (18.02.15): Quasi 63 milioni di immobili e il 76,6 per cento delle famiglie che possiede la casa in cui abita. Nel nuovo rapporto curato da Dipartimento delle Finanze e Agenzia delle Entrate, si trovano molte conferme sulla struttura del patrimonio immobiliare italiano. Ma anche dati di prima mano e non del tutto scontati su un tema che negli ultimi anni è stato caldissimo, quello della tassazione della casa. Le informazioni presenti nel testo permettono poi di scandagliare le distorsioni dell'attuale assetto normativo, che dovranno essere affrontate in modo sostanziale con la riforma del catasto, come ha evidenziato Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate. Si può partire proprio dal fisco. Nel 2014 il gettito fiscale proveniente dagli immobili ha toccato quota 42,1 miliardi, in crescita rispetto ai 38,3 dell'anno precedente (quando non si pagava però imposta sull'abitazione principale), ma in leggero calo rispetto ai 42,3 del 2012. In particolare la somma di Imu e Tasi lo scorso anno ha portato nelle casse dei Comuni (e in misura minore in quelle dello Stato) 23,9 miliardi, contro i 23,8 della sola Imu nel 2012. Insomma dopo il fortissimo aumento conseguente all'avvio dell'imposta municipale, il quadro è poi rimasto stabile, anche se nel 2013 il gettito Imu è sceso a 20,4 miliardi per l'esclusione dell'abitazione principale dalla base imponibile. Ci sono poi le imposte sui trasferimenti: nel nostro Paese sono relativamente meno consistenti, rispetto al resto dell'Europa, quelle su successioni e donazioni, mentre incidono di più quelle sulle compravendite. Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze, ha ipotizzato una correzione di questo squilibrio, con incrementi del prelievo sui trasferimenti a titolo non oneroso e una riduzione per quelli a titolo oneroso. A livello internazionale, nel complesso, il prelievo immobiliare nel nostro Paese (equivalente al 2,6 per cento del Pil) risulta più basso di quello di Paesi come Giappone, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Ma il rapporto contiene quest'anno anche un elemento nuovo: la stima del tax gap, ovvero la differenza tra gettito teorico e gettito effettivo, che è stata illustrata da Maria Teresa Monteduro del Dipartimento Finanze. Nel 2012 relativamente all'Imu era pari a 4,2 miliardi, il 18,4 per cento del gettito teorico. Molto approssimativamente - perché incidono anche altri fattori, quali possibili errori, crisi di liquidità, disallineamenti catastali - si tratta di una misurazione del livello teorico di evasione fiscale. Guardando alla ricchezza immobiliare, nel 2012 il patrimonio residenziale italiano valeva complessivamente 6.574,9 miliardi di euro, con un leggerissimo calo rispetto all'anno precedente. Il valore medio di un'abitazione era pari a 181 mila euro. A Roma la media supera i 380 mila euro, e si arriva a 800 mila nelle zone più pregiate, per un patrimonio totale di 534 miliardi. A Milano invece il valore complessivo delle abitazioni è di 195 miliardi e un'abitazione vale in media 250 mila euro, arrivando al di sopra dei 700 mila nel centro storico. Infine a Napoli il valore medio è di 300 mila euro per un patrimonio totale di quasi 131 miliardi. (Luca Cifoni) Istat (18.02.15): Nel mese di dicembre 2014 l'indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,2% nei confronti di dicembre 2013. In media annua l’indice per il 2014 diminuisce dello 0,2% rispetto all’anno precedente. L’indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto in galleria rimane invariato rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2013; l’indice senza tratto in galleria rimane invariato rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2013. In media annua per entrambi i tratti gli indici diminuiscono dello 0,5%. Istat (18.02.15): Nel mese di dicembre 2014 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni, rispetto a novembre 2014, ha registrato un incremento del 2,3%. Nella media del trimestre ottobre-dicembre l’indice è diminuito dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice corretto per gli effetti di calendario a dicembre 2014 è diminuito in termini tendenziali del 5,2% (i giorni lavorativi sono stati 20 come a dicembre 2013). Nella media dell’intero anno 2014 la produzione nelle costruzioni è diminuita del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Legambiente (19.02.15): Per migliorare l'efficienza energetica bisogna semplificare i regolamenti edilizi, estendendo le migliori norme dei comuni più avanzati. Lo suggerisce lo studio Legambiente-Enel che viene presentato oggi a Roma al convegno "Innovazione e semplificazione in edilizia: verbo il regolamento unico". Lo studio è il risultato di un'analisi su 1.182 regolamenti edilizi comunali prendendo in esame 20 elementi che migliorano il rendimento energetico dell'immobile (dagli infissi alla geotermia, dal fotovoltaico ai tetti verdi alle pompe di calore). Il documento vuole essere un contributo al tavolo del ministero della Semplificazione dove parte ora la definizione del regolamento edilizio unico (da adottare entro l'anno, secondo l'agenda governativa). Lo studio mostra quanto la diversità delle prescrizioni ostacoli le tecnologie sostenibili. Ma può essere letto anche come una raccolta di - "best practice" da rendere omogenee superando la scala del campanile. Alcuni esempi. La contabilizzazione del calore: in 326 enti locali è obbligatoria. E ci sono 419 comuni che obbligano a una ventilazione meccanica forzata negli ambienti. Il comune bergamasco di Casirate d'Adda viene indicato come esempio: l'obbligo è solo per gli edifici pubblici mentre per le case private è facoltativo. In altri casi (228 enti) c'è l'obbligo di allaccio alla rete di teleriscaldamento. La certificazione energetica è diffusissima (557 comuni) ma con ampia gamma applicativa. Una vastità di regole in cui la prima esigenza è fare chiarezza. «Serve una indicazione chiara su costi e consumi energetici della casa», afferma lo studio, suggerendo «costi amministrativi e di istruttoria standard». Secondo obiettivo, semplificare. Cose utili sono ad esempio: uniformare le documentazioni a supporto delle istanze; allestire portali on-line accessibili da cittadini e imprese con gestione telematica delle pratiche. «Il regolamento edilizio tipo - sottolinea il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini - può rappresentare una straordinaria occasione per individuare procedure semplificate e condivise per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio, coinvolgendo il ministero dei Beni culturali e per chiarire i parametri di riferimento per interventi e prestazioni». Anche Nicola Lanetta, responsabile mercato Italia di Enel, riconosce che il regolamento edilizio tipo è «uno snodo fondamentale nel percorso di semplificazione avviato dal governo perché in grado di sistematizzare e ampliare le misure recentemente introdotte sul permitting per le installazioni di prodotti e tecnologie di efficienza energetíca». (Massimo Frontera) Istat (20.02.15): A dicembre 2014 il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, aumenta dell’1,4% rispetto a novembre, registrando incrementi sia sul mercato interno (+0,8%), sia su quello estero (+2,8%). Nell’intero anno 2014, rispetto al 2013, il fatturato segna un aumento dello 0,1%, sintesi di una flessione sul mercato interno (-1,2%) e di un incremento su quello estero (+2,9%). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per i beni strumentali (+2,1%), per i beni di consumo (+2,0%) e per i beni intermedi (+1,2%), mentre si registra una flessione per l’energia (-1,8%). Per gli ordinativi totali, si registra un incremento congiunturale del 4,5%, con un aumento dell’1,8% degli ordinativi interni e dell’8,1% di quelli esteri. Nel confronto con il mese di dicembre 2013, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 5,8%. L’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (+33,6%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-34,9%).