Bollettino 01-2015.pmd

Transcript

Bollettino 01-2015.pmd
n° 01
settembre
2015
Bollettino di formazione e informazione dell’ Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto”
Anno 51°
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Sommario
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Pag. 3
Editoriale:
Ne basta una!
Pag. 6
dalla Chiesa: globale-locale....
Misericordia, dono e scandalo
U.P. Orientamenti diocesani
“
8
Pag. 16 anniversari:
25° Sacerdozio di don Renato
“ 18 50° per don Bruno Armanini
Pag. 20 dalle comunità parrocchiali:
Notizie dall’assemblea decanale
di primavera
“ 22 Festa F. “Famiglia in cammino”
Pag. 24 i Sacramenti in U.P.:
Confermazione
“ 26 Prime Comunioni
“ 28 La prima Confessione
Pag. 30 da gruppi ed associazioni:
“
Gruppo missionario
“ 32 Cammino Quaresima-Pasqua
“ 33 Ministri Straordinari della
Comunione e Guide Liturgiche
“ 34 Via Crucis di Lodrone
“ 35 Gita chierichetti
“ 37 I bambini aiutano i bambini
“ 38 Aiutiamoli a Vivere
“ 39 Carnevale dei ragazzi
Pag. 40 Resoconti di bilancio
Pag. 42 Restauri, storia, archivi...:
Relazione finale riguardante i lavori
di restauro della chiesa parrocchiale di Lodrone
“ 45 Un’occhiata all’organo
Pag. 46 corrispondenze:
“Storo in … Russia”
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Editoriale
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Ne basta una!
Con l’immagine del Padre che scruta
l’orizzonte, per scorgere il ritorno di suo figlio,
vorrei iniziare l’anno pastorale che ci sta davanti.
Mi affascina la perseveranza di quel Padre, che ogni mattina recuperava le energie per
ripetere lo stesso gesto. Quante mattinate di
magra consolazione. Eppure ne basta una, di
volte, per cambiarti la vita e dare avvio alla festa più grande che ci fosse mai stata in quella
casa.
Con la solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre, inizia il Giubileo della Misericordia, e il pensiero è andato subito alla
parabola per eccellenza della Misericordia, quella del Padre misericordioso, raccontata nel Vangelo secondo Luca.
po intellettuale.
Presto.
L’agitazione di chi non sta nella pelle, di
chi non sa più aspettare, di chi capisce che è
arrivato il momento per fare qualcosa di grande, di condividere i doni che possediamo: la
vita, il tempo, l’ingegno.
Di chi capisce che questo è l’anno giusto,
è il tempo favorevole, e che non val la pena
posticipare a domani ciò che possiamo fare
adesso.
Un Dio che ci corre incontro.
Comunità in cammino
Iscrizione al Tribunale di Trento n° 1274 del 10/01/2006
Bollettino interparrocchiale delle Parrocchie di
Storo, Darzo, Lodrone, Bondone
Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto”
- periodico semestrale - n° 1/2015 Anno 51°
Redazione di “Comunità in cammino”:
Via San Floriano, 1 - 38089 Storo (TN)
0465 296046
Proprietario: don Andrea Fava
Direttore Responsabile: Vigilio Giovanelli
Editore: Andrea Fava Via S.Floriano, 1 - Storo
e-mail: [email protected]
chiuso in tipografia il 15 ottobre 2015
In questo anno che si apre, Dio non è là
che ci aspetta, comodamente seduto sul trespolo, con l’orologio in mano, per controllare
quanto ritardo abbiamo accumulato.
Facciamo festa.
Unico obiettivo della nostra fede: provare gioia, felicità. Parola universale, ricercata da
tutti.
Gruppo Redazionale:
don Andrea Fava, Luca Butchiewietz, Cristina
Cimarolli, Davide Gelmini, Giorgio Parmiani,
Elisabetta Pelizzari, Giancarlo Poletti, Marilena
Stagnoli, Virna Zorzi e altri che hanno
collaborato inviando articoli.
Probabilmente sa già che non arriveremo a grossi risultati, e allora ci viene incontro
lungo il cammino. Sposta il traguardo verso di
noi. Imbroglia a nostro favore, spinto dall’affetto che prova per noi.
Che non sia la via del Vangelo, l’unica
indicazione per la felicità, che non ha mai mandato nessuno fuori strada? Che non ha mai tradito nessuno?
Disegni della copertina a cura di Ascanio Zocchi
Foto e impaginazione a cura di Davide Gelmini
Le foto redazionali sono di proprietà privata.
Si ringrazia: Foto Sai.
Vietata la duplicazione e diffusione
Commosso, lo baciò.
Iniziamo le nostre giornate con la preghiera, per andare incontro ai nostri impegni
e responsabilità.
Tra i collaboratori si ringraziano:
le persone dei gruppi di volontariato parrocchiale
che collaborano nella distribuzione del bollettino.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 2
In tutto quello che ci sta davanti, dobbiamo metterci cuore, affetto, emozione, lacrime...
ogni parte del nostro corpo dovrebbe essere in
grado di trasmettere ciò che abbiamo dentro.
Troppe volte invece raccontiamo una fede trop-
Chi esce con coraggio ogni mattina, per
aspettarsi qualcosa di positivo, è già sulla strada della felicità.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 3
Cosa ci aspettiamo dalla
Chiesa Universale?
Roma ci regala il Giubileo della Misericordia. Papa Francesco
vuole ridare, con fermezza, alla
Chiesa, l’unico ruolo che le compete veramente: quella di essere nel
mondo amministratrice generosa
della misericordia di Dio.
Il Papa poi ci chiede anche un
ricordo nella preghiera, in vista della continuazione del sinodo delle famiglie, iniziato l’autunno scorso. Papà Francesco e i suoi
collaboratori, hanno il delicato compito di regalarci qualche indicazione concreta, senza
la presunzione di aver in mano ricette magiche.
Cosa ci aspettiamo dalla nostra
Diocesi?
Il Vescovo ci saluterà per lasciare l’incarico ad un suo successore.
Un grazie di cuore a mons. Bressan, soprattutto per il suo fermento missionario, per
averci provocati, spinti a tenere aperti i nostri
occhi su molte realtà meno fortunate di noi, in
terra mondiale, fuori dai nostri confini.
Grazie alla sua semplicità e apertura, è
riuscito a tenere vivi i rapporti con le molte
persone, senza escludere nessuno.
ranno, non come qualcosa imposto dal parroco e dal consiglio parrocchiale, ma come una grande
occasione per crescere insieme.
Malcotti. La sua semplice presenza, è stato
di prezioso stimolo alle nostre idee sulla
condivisione.
-) festa delle Famiglie
Cosa ci aspettiamo dai
Sacramenti?
Per ricordare l’inizio di questa
avventura comunitaria, forse ancora poco capita, ma che con
fatica avanza, anno dopo anno.
-) triduo di Pasqua
Celebrare insieme il nostro “grazie” a Dio
per essersi comportato così.
Il triduo pasquale ci fa’ capire che noi
Chiesa, prima di essere una società, un’associazione che promuove servizi sociali, anche
ben organizzata, siamo provvidenza, siamo
amati per pura pazzia e gratuità.
Fuori dagli schemi di questo mondo, siamo capaci di andare contro corrente, di puntare sugli ultimi e su chi è escluso. Di “perdere”
tempo nella preghiera.
-) gruppo missionario e Caritas
Con il delicato compito di aprirci il cuore
e tenere aperta la porta verso chi ci sta attorno. Le notizie del telegiornale, ci fanno capire
che certi ambiti non riguardano più solo la religione, ma richiedono attenzione da parte di
tutti.
Durante l’estate abbiamo avuto la fortuna di aver avuto tra noi don Costantino
Cosa ci aspettiamo dalla
nostra Unità Pastorale?
La scommessa, il coraggio, l’avventura, l’impegno di tenere insieme
le comunità nella nostra unità pastorale.
Non pretendo di essere esentato
dai vari giudizi. Accade in ambito civile, nell’accor-pamento dei comuni.
Logico che accada anche in ambito religioso.
Prepariamoci a vivere le celebrazioni comunitarie che ci accompagneComunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 4
Inizia la grande scommessa della
catechesi, importante cammino per trasmettere alle giovani generazioni l’esperienza della
fede, in ambito comunitario. Sappiamo quanto sia difficile farlo. Viviamo in un ambiente
che in nulla agevola questa missione.
Abbiamo davanti un anno che ci regalerà
sorprese:
-) cose programmate che non ce la faremo a
portare a termine;
-) cose improvvisate, che diventeranno realtà,
magari contro la nostra volontà.
Guadiamo all’orizzonte come il Padre Misericordioso che soffre ogni mattina, nel
capire che non sarebbe stata la giornata giusta. Ma coraggio, ne basta una, di quelle giuste, per cambiarci la vita.
In primavera molti genitori vivranno
l’esperienza della prima confessione, prima
comunione e cresima per i loro figli. Una benedizione per tutte le loro famiglie. Un
Padre misericordioso che va’ loro incontro.
don Andrea
Cosa ci aspettiamo dal
Consiglio Affari Economici?
Non solo numeri. In questo bollettino parrocchiale saranno presenti i
commenti riguardanti i conti economici
delle nostre parrocchie.
Le persone ci hanno fatto capire che desiderano essere più a conoscenza dell’andamento economico
della propria parrocchia, non per sfiducia, ma
per essere più protagonisti della vita parrocchiale.
Missione di Keuni - Ciad. La chiesa e la scuola e
alcune attività pastorali presentateci da don
Costantino nella serata all’oratorio di fine agosto
Dopo qualche incontro, abbiamo capito
che i numeri dicono poco, se non
vengono spiegati. Così tutto appare più chiaro e interessante,
meno noioso e misterioso. Per
questo, da ora in poi, accanto al
bilancio economico che pubblicheremo ogni anno della vita delle varie parrocchie, lo accompagneremo con un commento semplice, alla portata di tutti.
Cosa ci aspettiamo da
questo anno pastorale?
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 5
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
dalla Chiesa: globale-locale....
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Misericordia, dono e scandalo
tratto da Vita Trentina 20-26/09/2015
“L’architrave che sorregge la vita della
Chiesa è la misericordia”. È stato Papa Francesco con l’inizio dell’Anno Santo straordinario, dal prossimo 8 dicembre al novembre
2016, ad offrire la pista sulla quale la Chiesa
trentina riparte da sabato 19 settembre con la
tradizionale assemblea di inizio anno pastorale
col contributo di riflessione di fratel Enzo Bianchi, priore di Bose.
… La misericordia di Gesù, dobbiamo
confessarlo, è la causa del suo rigetto da parte
degli uomini religiosi e delle autorità sacerdotali di Gerusalemme. Gesù non scandalizza per
il suo messaggio sull’amore di Dio e del prossimo, né per le sue azioni di liberazione dal male
quando incontrava malati e poveri; ma scandalizzava il suo stare a tavola con dei peccatori, il
suo frequentare donne notoriamente peccatrici, il suo amore viscerale che lo portava a discernere nelle persone prima la sofferenza, e
solo dopo il peccato. Le sue parabole sulla misericordia, poi, facevano esclamare agli uditori: “Così è troppo!... Dove va a finire la giustizia?”. Sono i vangeli a dirci che l’opposizione
di Gesù era destata da questa narrazione di un
Dio sempre misericordioso, un Dio che perdona e vuole la vita, non la morte del peccatore.
E diciamo la verità: anche noi siamo scandalizzati dalla pratica di misericordia di Gesù…. È
importante che quest’anno in
modo speciale contempliamo
la misericordia di Dio, che
attingiamo a questa misericordia che Dio ci offre e la Chiesa ci dispensa. “L’unica cosa
di cui abbiamo veramente bisogno è la misericordia del
Signore”, diceva un padre del
deserto.
Nella Bibbia il termine misericordia ricorre 205 volte. Ma sulla “misericordia” non basta meditare o predicare. C’è un fare misericordia tanto concreto quanto motivato dall’ascolto profondo della Parola, che dovrebbe
diventare l’impegno della Chiesa trentina in
questo Anno santo.
Il nostro Vescovo ci invita a dedicare un
tempo opportuno, fino a Natale 2015, all’approfondimento del dono che abbiamo ricevuto
- la bellezza del volto misericordioso di Dio per poterlo poi offrire agli altri. … Le “porte
sante della carità” individuate sui territori sull’esempio di Bergoglio: “Possono essere le
porte delle case di riposo, dei luoghi di cura e
sofferenza, in cui entrare anche con i gruppi
della catechesi o dei giovani”, invitando a collocare in una prospettiva di misericordia tutte
le iniziative pastorali proposte…
Enzo Bianchi ha risposto così ad alcune
domande nell’assemblea che lo sollecitavano
sui temi più dibattuti del prossimo Sinodo dei
Vescovi (in particolare sulla morale familiare e
omossessualità):
“Penso che la Chiesa debba chiedere perdono alle famiglie, perché in questi secoli di
cristianesimo c’è stata poca attenzione alla famiglia, disprezzata come se fosse la via dei cristiani mediocri e la via aurea
per il Regno dei cieli fosse invece quella del clero e dei religiosi….. Come monaco mi
vergogno di dire che la nostra
è la vita della ‘perfetta carità’.
Spesso esercitate più voi la
carità che noi nei nostri conventi dove può essere facile far
finta che l’altro non ci sia, nem-
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 6
meno salutarlo”. Dall’ascolto dei genitori Bianchi coglie come nella famiglia c’è un portare la
croce quotidiano che è pesante…. “Rinnovare
l’amore è difficile quando telvolta vengono
meno la pulsione sessuale, l’incanto, l’intesa.
Anche la condivisione dei corpi è molto difficile. Quando poi arrivano i figli, bisogna accetare
che sono diversi, che poi se vanno… Io mi inchino davanti a voi sposati, perché so quanto è
difficile restare fedeli oggi; sono anche venute
meno le sponde sociali che sorreggevano un
matrimonio”.
E quando una storia d’amore finisce e inizia
una nuova storia che possiamo dire?...
“Innanzitutto, che la parola di Gesù dice
no al divorzio. Non possiamo cambiare il Vangelo, i comandamenti vanno presi sul serio. Ma
poi ci chiediamo anche se, compiuto il peccato, la colpa deve restare per sempre o si possa
aprire per quelle persone una via di misericordia? La Chiesa ora dice con chiarezza due cose
che un tempo non diceva: se due coniugi, stando insieme, si fanno del male e l’uno rende più
cattivo l’altro, è meglio la separazione. Seconda cosa: se c’è una nuova storia d’amore, i due
membri continuano a far parte piena della
Chiesa. Certo, in una condizione ‘che non è
secondo il piano di Dio’, ma non si può dire
che sono pubblici peccatori. Se sono seri, fanno penitenza, compiono un cammino di fede,
se hanno compiuto ogni giustizia in merito al
matrimonio precedente e ai figli, se danno prova di credere e frequentare la Chiesa, queste
persone possono leggere la Parola di Dio durante l’Eucarestia, fare i catechisti o altri servizi
in parrocchia”. Secondo alcuni - al termine di
un cammino sorvegliato dal vescovo, dopo anni
di prova, se c’è una nuova storia d’amore salda
e seria - è possibile dopo una chiara penitenza
anche l’ammissione all’Eucarestia. Altri dicono
di no, ma sarà il Papa a decidere”.
Infine l’omosessualità. L’Antico Testamento la condanna come un grave peccato,
Paolo nel Nuovo Testamento la ritiene una situazione disordinata che contraddice la volontà di Dio, “ma teniamo presente che Gesù non
ha detto mai una parola su comportamenti
omosessuali”, osserva Bianchi che qui osserva
che per la Chiesa l’omosessualità resta un enigma: “Dobbiamo avere l’umiltà di dire che sia-
mo di fronte ad un’enigma e che come Chiesa
non siamo chiamati a dire una parola su tutto”.
Il Priore di Bose invitava poi a saper guardare prima la sofferenza delle persone che la
loro situazione di peccato - sull’esempio di Gesù
- e ribadiva peraltro che “la Chiesa non potrà
mai fare le nozze per persone dello stesso sesso, non ha alcun senso”. Ma vorrei che i cattolici lasciassero una possibilità, che lo Stato potesse normare fuori dal matrimonio la possibilità di convivenza senza chiedersi se c’è
sessualità o no: può darsi siano due vecchi che
vogliono stare insieme aiutandosi, o due artisti
che si capiscono bene… perché lo Stato non
può normarle? Penso ad un quadro legale in
cui uno possa rispondere di quella persona in
caso di malattia o povertà”.
Misericordia, dunque. “Si tratta di non dire
bene di cose di cui non possiamo dire bene.
Ma nei casi concreti ogni persona ha la sua
storia unica, e chi può dire che una storia è
sbagliata più di un’altra? Quando il Papa ha
detto chi sono io per giudicare… voleva ribadire che solo Dio è il giudice ultimo del nostro
peccato. Affidiamoci a lui, cerchiamo la misericordia come ce la dice il Vangelo, non come
la cerchiamo noi”.
Le sette opere di misericordia:
1 Dar da mangiare agli affamati
2 Dar da bere agli assetati
3 Vestire gli ignudi
4 Alloggiare i pellegrini
5 Visitare gli infermi
6 Visitare i carcerati
7 Seppellire i morti - prendersi cura della vita
nel morire
Il Papa ci ricorda anche le sette
opere di misericordia spirituale:
1 Consigliare i dubbiosi
2 Insegnare agli ignoranti
3 Ammonire i peccatori
4 Consolare gli afflitti
5 Perdonare le offese
6 Sopportare pazientemente le persone moleste
7 Pregare Dio per i vivi e per i morti.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 7
che dei destinatari. Esempi di ciò si trovano già
negli Atti degli Apostoli (cfr. At 11,21-26; 13,14). 2
Le Unità Pastorali
ORIENTAMENTI
DIOCESANI
2. Verso una maggiore collaborazione
pastorale
Carissimi,
abbiamo compiuto “una sosta per riprendere il cammino”: questo mi sembra sintetizzare il percorso di riflessione fatto lo scorso anno attorno al tema delle Unità Pastorali nella nostra Arcidiocesi. Partendo da
un’esperienza di una quindicina d’anni ci siamo soffermati per ascoltare i pareri di molti,
raccoglierne le opinioni, e quindi individuare in un clima di fraternità e di preghiera
linee per il futuro. Due anni fa fu elaborato
un testo di base e di studio per i Consigli
diocesani presbiterale e pastorale, il testo fu
discusso anche dai consigli pastorali decanali
e parrocchiali e da singoli. Vi è stato poi un
momento particolarmente significativo nell’Assemblea Sinodale che ha affrontato il
tema in modo sistematico e molto partecipato nei giorni 21 e 22 novembre 2014, giornate svoltesi a Cadine che hanno visto l’adesione di delegati di tutta l’Arcidiocesi.
Desidero ora consegnarvi il documento, frutto di un lavoro d’insieme, con le conclusioni che nella mia responsabilità sono
chiamato a presentare all’intera comunità
diocesana. Esso propone principi generali già
espressi, nella certezza che questi contribuiscono a costruire una sensibilità ecclesiale
condivisa; riporta poi alcuni Orientamenti
che auspico vengano assunti concretamente
da tutte le Unità Pastorali esistenti e da quelle
che saranno prossimamente costituite, mentre lascia aperte altre piste di riflessione e di
lavoro. Per questo è giusto parlare di una
sosta, in cui ci siamo fermati un po’ anche
per rallegrarci della strada percorsa, ma non
per arrestarci a questa tappa. Molti interventi durante la stessa Assemblea Sinodale facevano riferimento a un “cantiere aperto”. Il
nostro sguardo sul futuro non è però pessimista, poiché sappiamo che è abitato dallo
Spirito Santo e da tante persone generose.
I. PRINCIPI GENERALI
1. La sfida pastorale della comunione in
un mondo che cambia
«La Chiesa è in Cristo come sacramento,
cioè segno e strumento dell’intima unione con
Dio di tutto il genere umano», afferma con forza il Concilio Vaticano II nella sua costituzione
sulla Chiesa (Lumen Gentium, n. 1). La comunione tra noi e la missione per il mondo
sono richieste dallo statuto teologico della Chiesa, segno visibile della comunione e dell’amore
che esistono tra il Padre e il Figlio e lo Spirito
Santo, nel cui nome siamo stati battezzati.
Questa unità dinamica riguarda non solo i cristiani più impegnati, ma è tipica di ogni uomo
e donna cristiani: creata a immagine e somiglianza di Dio Trinità, ogni creatura umana è
incamminata verso questo traguardo di comunione piena con il Creatore in Gesù Cristo.
Perciò la Chiesa, cioè noi tutti, siamo sempre chiamati a radunarci per collaborare all’annuncio e alla costruzione del Regno di Dio. Tale
compito ha in sé la necessità di riscoperta della
gioia del Vangelo, di continua conversione sempre ostacolata dal peccato, ma anche di adattamento alle circostanze, alle condizioni concrete di vita sia della comunità evangelizzante
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 8
Viviamo in tempi di rapidi mutamenti
demografici e veloci trasformazioni culturali,
sociali e di costume. Anche nel Trentino la
mobilità è accresciuta e i contatti tra paese e
paese sono frequenti. Non esiste più l’uniformità di adesione culturale e religiosa di un tempo, pur senza negare il persistere di buone tradizioni. Gli stessi cristiani che si identificano
nella Chiesa sono una comunità variegata in
un mondo che, in alcuni casi, si presenta serenamente a-religioso.
Ciononostante siamo convinti che l’incontro con Gesù sia ancora la segreta speranza di
ogni uomo e donna e la via per la loro pienezza di vita. Poiché l’amore di Cristo vi avvolge,
come scriveva san Paolo (cfr. 2Cor 5,14), desideriamo lodare Dio e annunciare con coraggio
il Vangelo, senza nascondere la povertà dei nostri mezzi e la fragilità dei nostri cuori, ma facendoci prossimi attenti e sinceri verso tutti.
La nostra stessa unità, se costruita e formata
alla scuola di Gesù, saprà essere eloquente perché lo Spirito stesso ci suggerirà cosa dire.
I tempi ci obbligano a rivedere anche l’organizzazione ecclesiale, ma questo non allo scopo di perpetuare istituzioni ed enti religiosi, ma
per assumere nuove forme organizzative, che
favoriscano il crescere di relazioni fraterne, cercando di far incontrare la comunità cristiana
anche con chi vive ai margini dell’esperienza
ecclesiale e superare la frammentazione
dispersiva, in una dinamica che coinvolga ogni
persona e ogni comunità.
Infatti, «tutti gli uomini sono chiamati a
formare il nuovo popolo di Dio», afferma ancora il Concilio (LG, n. 13). Non possiamo dimenticare quindi che la vita e l’azione pastorale della Chiesa sono responsabilità di tutti i battezzati: «nella varietà tutti danno la testimonianza della mirabile unità del corpo di Cristo», ci
ricorda la stessa costituzione conciliare (LG, n.
32). Il “corpo ecclesiale” è uno solo ed è il cor-
po di Cristo che vive nella storia, ma le membra sono molte e tutte indispensabili. Noi siamo le membra del corpo di Cristo, senza esclusione di alcuno: «Siamo membra gli uni degli
altri», ci ricorda Paolo (Ef 4,25), chiamati quindi a riconoscere che una sola è la motivazione
che ci spinge al servizio ecclesiale. È conseguente quindi il dovere di una maggiore collaborazione pastorale, come tra le cellule di un
corpo: nessuna vive a lungo isolata, ma solo
nello scambio reciproco e nell’unità organica e
funzionale si sviluppa la vita, così tra noi e tra
le nostre comunità.
3. Verso le Unità Pastorali
Con soddisfazione abbiamo constatato, in
modo particolare durante l’Assemblea Sinodale,
come la scelta di costituire Unità Pastorali tra
più parrocchie e comunità nelle valli abbia avuto l’effetto di far crescere la consapevolezza che
condividere non è una perdita, ma un dono.
Proprio quanti vivono in Unità Pastorali consolidate sono stati i più convinti nel proporre
questa esperienza come un’occasione di crescita comunitaria. Per i più, la costituzione di
Unità Pastorali ha contribuito a rivitalizzare le
singole comunità parrocchiali –primo centro,
dopo la famiglia, dell’esperienza di fede –anziché deprimerle o disperderle in comunità più
grandi ed anonime. Complessivamente emerge come questa sia stata una scelta felice che
ha suscitato sinceri frutti di collaborazione e di
speranza; l’Assemblea Sinodale ci ha incoraggiati a proseguire su questa via, ben consci che
aggiustamenti e correzioni di rotta saranno sempre necessari, data anche la grande varietà di
situazioni del nostro territorio. Così si cresce in
una pastorale d’insieme o integrata per un migliore servizio all’evangelizzazione, uscendo da
un’identità individualistica, per entrare sempre
più nella gioiosa condivisione della comunione
ecclesiale.
Siamo consapevoli che l’organizzarsi in
Unità Pastorali è stata anche risposta a una
povertà vocazionale delle nostre comunità e
sappiamo che non sarà una riorganizzazione
territoriale a generare la fede nelle nostre vallate: per questo ciascuno di noi deve aprire il
cuore allo Spirito, prendere con coraggio la via
della conversione e promuovere vocazioni per
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 9
la famiglia, la società, la vita consacrata, le missioni nel mondo e il sacerdozio ministeriale. A
ognuno il Signore dona una vocazione e la
Chiesa non potrebbe vivere senza quelle “speciali”, il cui sorgere quindi va favorito da ogni
comunità. 3
4. Una pastorale del futuro affidata a
sacerdoti e laici
Non c’è dubbio che nel presente la nostra Chiesa sperimenta un calo di partecipazione attiva, ma vi è anche in molti laici un’accresciuta coscienza della loro corresponsabilità e
in altri almeno la disponibilità a collaborare.
Problemi e difficoltà, del resto, sono sempre
stati compagni di viaggio della storia dell’uomo
e la Chiesa pellegrina nel mondo non è esente
dal travaglio della vita, perché crede in un Signore che si è incarnato. Infatti “non abbiamo
un sommo sacerdote che non sappia prendere
parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato
messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato” (cfr. Ebrei 4, 15).
Ciò va notato riconoscendo il tanto bene,
la generosità, il volontariato di tanti laici, dei
nostri amati sacerdoti, la testimonianza dei religiosi, la generosità delle religiose, l’eroismo
dei missionari; sono tantissime pagine belle della
nostra Chiesa trentina. L’attuale scarsa disponibilità di “forze”, oltre all’impegno ad accrescerne il numero e la preparazione, è anche
invito a darsi una mano reciprocamente e a
ritrovare ciò che è essenziale e proprio di ogni
vocazione cristiana. I sacerdoti devono potersi
dedicare prioritariamente alla preghiera, al sostare con la Parola di Dio, all’amministrazione
dei Sacramenti, nella relazione cordiale e inco-
raggiante con tutti, in specie con i più poveri e
sofferenti. Quindi i laici, mentre manifestano il
loro compito specifico nelle famiglie e nella
società civile, dovranno aiutare nel costruire
comunità, nella carità anche organizzata, nell’annuncio della fede, in una partecipazione
attiva alle celebrazioni e, là dove spesso sono
ben più competenti, nella gestione dei beni e
delle strutture delle comunità. Non è una funzione di supplenza, ma di presa di coscienza
della corresponsabilità derivante dal battesimo,
di riconoscenza per quanto la comunità ci dà,
senza cadere nel rischio della clericalizzazione.
Anche in questo le Unità Pastorali sono state
positive.
L’auspicio è che in ogni Unità Pastorale
vi sia pure la testimonianza, residente se possibile, ma almeno frequente di persone di vita
consacrata, poiché la Chiesa non può vivere
senza una tale dimensione. Per gli uni e per gli
altri, per noi tutti, resta fondamentale l’educazione spirituale senza la quale niente può crescere in maniera ordinata.
II. ORIENTAMENTI
Dalle esperienze maturate in questi anni,
da quanto ho potuto vedere nelle mie visite pastorali e finalmente da quanto emerso nei Consigli Diocesani e nell’ambito dell’Assemblea
Sinodale del novembre scorso, ho tratto la conclusione che alcuni aspetti delle Unità Pastorali
siano ora sufficientemente maturi perché si
possano dare degli Orientamenti diocesani i
quali, pur nella diversità delle situazioni e dei
percorsi, indicano la direzione da intraprendere, evitando al contempo di dare eccessivo spazio alle preferenze personali dei singoli. Infatti,
se per alcuni anni si prevede una percorso preparatorio, giunge poi il momento della proclamazione formale e solo con l’accordo del Vescovo si potrebbero fare scelte diverse da quelle qui espresse.
Stabilisco e rendo pubblici dunque alcuni
Orientamenti di carattere generale e
organizzativo per la vita di ogni Unità Pastorale (UP).
ri, ecc.) così da ottenere il miglior uso,
razionalizzarne la funzionalità, contribuire alla
comunione fraterna di una pastorale d’insieme;
- Valorizzare le tradizioni devozionali delle singole comunità aprendole anche alla partecipazione dei fedeli di tutta l’UP e tener vivi e frequentati i propri edifici di culto;
Le UP vengono dichiarate tali dall’Arcivescovo dopo un percorso di riflessione delle
singole comunità, nel contesto della Chiesa locale tutta intera. 4
- Promuovere e ospitare un’iniziativa in ogni
Parrocchia almeno una volta all’anno, rivolta
all’intera UP di cui fa parte, ad esempio: festa
patronale, inizio dell’anno pastorale, iniziative
missionarie ed ecumeniche, proposte mirate a
determinate categorie di fedeli;
Orientamenti di carattere generale:
- Promuovere l’incontro in seduta congiunta,
almeno una volta all’anno, dei membri dei Consigli parrocchiali per gli affari economici;
- Avere sempre presente che lo scopo di una
UP è di costruire comunione missionaria tra
più comunità, costituite normalmente da parrocchie, che condividono condizioni di vita simili e sono limitrofe, per un reciproco sostegno pastorale: annuncio, carità, celebrazione,
partendo dalla Parola di Dio e dal dono dei
Sacramenti;
- Le iniziative dell’UP vanno raccordate con le
iniziative di altre UP limitrofe, del Decanato e
della Diocesi;
- Dare spazio e attenzione al volontariato, grande ricchezza delle nostre comunità, sviluppando il senso di appartenenza ecclesiale;
- Curare un coordinamento unitario, a
livello di UP, in alcuni settori, come la
pastorale giovanile, la catechesi, la testimonianza della carità, la preparazione degli operatori liturgici;
- Intensificare un’intesa tra i sacerdoti, i diaconi permanenti, le persone consacrate, gli operatori pastorali attivi nell’UP;
- Infine, ma primo in valore, considerare la celebrazione eucaristica come vertice e fonte dell’impegno cristiano; pertanto si farà ogni sforzo per partecipare all’Eucaristia almeno domenicale, spostandosi anche da paese a paese e,
quando è celebrata, anche nei giorni feriali. Solo
se tale soluzione non è praticabile, il Consiglio
Pastorale Decanale potrà valutare se chiedere
al Vescovo di poter stabilire una celebrazione
domenicale in attesa di presbitero (CAP) con
un orario prefissato, lasciando a lui piena libertà di decidere; un consenso non comporta au
- Promuovere l’incontro periodico fra i
fedeli impegnati nei diversi settori pastorali (annuncio, carità, liturgia), favorendo anche la possibilità che i fedeli
impegnati nelle attività pastorali possano prestare il proprio servizio anche
in altre Parrocchie dell’UP;
- Valorizzare le strutture presenti sul territorio dell’UP (es. santuari, conventi,
case di riposo, scuole materne, orato-
Foto Sai
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 10
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 11
tomaticamente l’autorizzazione alla distribuzione della Santa Comunione durante queste celebrazioni. In queste situazioni è particolarmente
raccomandata anche la celebrazione delle Lodi
e dei Vespri (ma al massimo si potrà distribuire
la Santa Comunione una volta in settimana, se
non c’è la Messa), come di devozioni comunitarie approvate quali il Rosario, la Via Crucis,
ecc. con il consenso del Parroco.
Orientamenti di carattere organizzativo:
- Prevedere la costituzione del Consiglio Pastorale di UP, formato da rappresentanti delle singole comunità parrocchiali e da altri membri,
preferibilmente eletti da tutto il territorio; potranno essere tenuti presenti gli ambiti della
missione della Chiesa (annuncio ai ragazzi e
adulti, celebrazione, carità), ma ancor più la
testimonianza nella vita quotidiana e l’attenzione per la vita della comunità cristiana;
- Il Consiglio Pastorale ha il compito di discernere la situazione e le problematiche del territorio ed elaborare anzitutto il programma pastorale unitario e le iniziative connesse, in comunione con la Diocesi e il Decanato ed è presieduto da Parroco moderatore della stessa UP,
promuovendo il coinvolgimento e la collaborazione di tutte le forze (persone e associazioni)
presenti nelle varie comunità; esso dovrà incontrarsi almeno alcune volte all’anno;
- Istituire una segreteria di UP, cosicché, in orari
stabiliti, vi sia un luogo a cui tutti i fedeli possa-
no rivolgersi per presentare le loro esigenze;
- Costituire, nelle singole Parrocchie dell’UP,
un Comitato parrocchiale, preferibilmente con
elezione e a tempo determinato, (che si potrà
chiamare anche équipe o team), , cioè un gruppo ristretto di persone, con compiti prevalentemente operativi, come quelli organizzativi,
informativi e burocratici; l’attività del Comitato
prevede per quanto possibile la presenza del
Parroco, ma è importante che in ogni caso
venga coordinato da un referente e che si stabilisca un numero minimo di incontri ogni anno;
- Curare che in ogni Parrocchia non manchi
mai almeno un referente che segua e segnali al
Parroco gli ammalati, le persone ai margini della
comunità, le necessità della catechesi, le tradizioni religiose esistenti e quanto giova al bene
e alla coesione della comunità stessa;
- Convocare all’inizio dell’anno pastorale un’assemblea di UP per condividere il programma
pastorale, raccogliere suggerimenti, favorire la
conoscenza reciproca, offrire testimonianze di
fede;
- Assicurare che in ogni UP vi sia un percorso
di catechesi, da concordare con il decanato, un
servizio di carità (possibilmente una Caritas); i
ministri straordinari della Comunione e di visita a malati e anziani, il coro per le celebrazioni,
i chierichetti, i lettori, le persone che si dedicano al decoro della chiesa dovranno articolare il
loro servizio fra la loro comunità parrocchiale,
ma anche a livello di eventuali celebrazioni promosse dall’Unità Pastorale.
- Provvedere, in collaborazione con il decanato, per
la pastorale giovanile, la formazione al matrimonio, i
gruppi famiglia, gli incontri
di
spiritualità,
il
catecumenato… e quanto
non si riesce a fare localmente, secondo un sano
principio di sussidiarietà e di
comunione ecclesiale;
Foto Sai
- Ogni Parrocchia resta titolare dei suoi beni materiali
e insieme con il Parroco vi
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 12
provvede il Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici, nel rispetto delle norme e tenendo prioritaria la solidarietà tra parrocchie
dell’UP;
- I resoconti annuali delle varie Parrocchie vanno presentati per ognuna, mentre per le Collette diocesane prescritte potranno essere unificati i versamenti;
- Ogni parrocchia prosegue con i registri previsti dal diritto;
- E’ necessario che gli Archivi parrocchiali siano accessibili al Parroco e ben custoditi, mentre per quelli storici si deve considerare se siano in sicurezza o vadano depositati presso l’Archivio diocesano conservandone la proprietà
alla Parrocchia.
III. DA APPROFONDIRE IN FUTURO
Il presente documento, frutto dell’esperienza più che decennale maturata in diocesi e
ultimamente dell’Assemblea Sinodale, segna un
punto nel percorso di ripensamento pastorale
della nostra Chiesa particolare, ma certo non
pretende di risolvere tutti i problemi ed i nodi
che attorno alle UP si stanno evidenziando. La
stessa organizzazione in UP non è detto che
costituirà un assetto definitivo e stabile o se
questa costituirà solo un passaggio verso altre
soluzioni; qualcuno l’ha definita un cantiere
aperto, che sa anche apportare le giuste modifiche in corso d’opera. Tuttavia, queste esperienze di approccio sinodale alle questioni costituiscono lo stile con cui affrontare anche sfide future.
Tra gli aspetti che si dovranno definire
con il tempo, ricorrendo alla preghiera e alla
riflessione, sono stati segnalati i seguenti.
- Finora l’istituzione di UP ha riguardato in
modo eminente i paesi delle nostre vallate, ma
ci si trova ora a dover pensare a UP che coinvolgono grosse borgate o Parrocchie cittadine.
Tali UP però dovranno avere caratteristiche
diverse rispetto alle esperienze finora fatte e
perciò sarà inevitabile dover sperimentare nuove vie, per le quali occorre la pazienza del pellegrino.
Anche le zone ad altissima presenza turistica propongono sfide inedite alle UP pensate
e sperimentate fino ad oggi.
- Spesso le comunità fanno fatica a rivolgere
attenzione alle proposte decanali e tendono a
giudicarsi autosufficienti; ovviamente una nuova relazione si pone tra quante compongono
una UP. Tale difficoltà, non interamente nuova, appare ora accentuata. Si dovranno
presumibilmente rivedere dimensioni e competenze dei Decanati, anche in rapporto alle Zone
Pastorali.
- La pianificazione dell’utilizzo dei beni, attualmente gestita in prevalenza
a livello parrocchiale, non
potrà evitare di essere oggetto di una più ampia
condivisione all’interno
dell’UP. Ciò richiede una
maturazione nelle comunità per una fraterna comunione nel rispetto delle norme e procedure.
- Alcune Parrocchie del
Trentino sembrano veramente troppo piccole per il
numero di abitanti (e quindi
di partecipanti) per giustificare ancora una struttura
parrocchiale, salvo sempre
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 13
l’essere comunità locale: quindi il Consiglio
Presbiterale sarà chiamato a esprimere il suo
parere al riguardo.
- Sembra si renda necessario un regolamentoguida per i Comitati parrocchiali.
- Nell’Arcidiocesi ci sono vari laici formati in
esperienze missionarie, nella scuola diocesana
di teologia e in quella di musica sacra, in corsi
sulla dottrina sociale della Chiesa, in corsi di
liturgia e un buon numero allo STAT o all’ISSR:
come associarli più attivamente nelle parrocchie e come provvedere una formazione specifica per i laici disponibili per ministeri particolari? Tra essi vi è il costante aggiornamento da
assicurare ai Catechisti.
- Quali sussidi provvedere per la liturgia, le celebrazioni devozionali, gli incontri di preghiera, l’iniziazione cristiana?
- Come sgravare i presbiteri da varie incombenze di natura amministrativa?
- Come far crescere la circolarità di buone pratiche e le testimonianze della missionarietà della nostra Chiesa locale?
cario Generale, il Comitato per la preparazione dell’Assemblea sinodale e i Delegati
degli Uffici Diocesani, che generosamente
sono a disposizione delle Parrocchie e delle
Unità Pastorali. Sono certo che il Signore,
con la nostra preghiera e dedizione, susciterà nuove e inattese risorse, e che uno Spirito
nuovo potrà soffiare anche sulla pastorale
diocesana suscitando entusiasmo e creatività per dilatare i confini delle nostre comunità per andare realmente nelle periferie delle
nostre città e paesi e far giungere anche lì la
gioia del sapere che c’è un Dio che ama ognuno di noi e nel Figlio suo ci offre la pienezza
di vita.
Via Crucis a Storo
La via Crucis del Venerdì Santo, “come la facevano i nostri padri”, quest’anno è stata ripetuta in
pieno con il coinvolgimento
dei figuranti e dei Batedùr
de bore.
Foto Sai
Con la mia benedizione su tutte le persone che hanno collaborato in questo percorso sinodale e su tutte le nostre comunità
e sulle Unità Pastorali costituite o in via di
formazione.
Dopo gli inconvenienti e gli scherzi del tempo
dell’anno scorso che aveva indispettito (parola
buona) più d’uno, grazie al paziente lavoro di
ricucitura di alcune persone, tutti hanno potuto
partecipare al rito con piena partecipazione.
Trento, Cattedrale di San Vigilio
28 febbraio 2015
+ Luigi Bressan
Arcivescovo di Trento
Ringraziamo tutti quei giovani e meno giovani che hanno
saputo andare oltre le polemiche e hanno collaborato con entusiasmo affinché le nostre comunità possano godere anche
nel futuro delle emozioni legate
alla Passione di Cristo, alle bore,
È con riconoscenza al Signore che ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a
tracciare e a percorrere questo tratto di strada significativa e, per alcuni aspetti, del tutto nuova, per la nostra Chiesa trentina; molti hanno lavorato insieme con Monsignor Vi-
alle rappresentazioni dei
quadri viventi. Grazie anche
a tutti gli animatori parrocchiali ed ai cori.
Tutti insieme siamo riusciti a fare veramente qualcosa di grande.
Foto Sai
Foto Sai
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 14
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 15
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
anniversari
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
26.06.1990 – 26.06.2015
25° Sacerdozio di don Renato
Domenica 05 Luglio 2015 l’Unità Pastorale Madonna dell’aiuto ed in particolare la
comunità di Lodrone hanno avuto il piacere di
accogliere Don Renato per la celebrazione del
suo 25 anno di sacerdozio.
Era una promessa fatta ancora prima di
lasciare le nostre comunità e noi lo abbiamo
aspettato con affetto.
La cerimonia solenne celebrata da Don
Renato e da Don Andrea, resa ancora più solenne dalle Corali parrocchiali che hanno saputo coronare con i canti questo momento importante ed emozionante.
Parole profonde pronunciate da Don
Renato durante l’omelia:
“Rendo grazie a colui che mi ha
dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di
fiducia chiamandomi al ministero”.
(1Tm 1,12).
Anche oggi Dio si sta
manifestando all’umanità
disorientata, magari in
modi nuovi e imprevedibili… ANCHE NELLA VITA E
TESTIMONIANZA DI UN POVERO PRETE, COME MI
SONO SEMPRE SENTITO
ANCH’IO. Il prete. Un uomo
debole e forte a un tempo.
Un uomo segregato da Dio.
Di Dio. Un uomo buttato tra
gli uomini. Degli uomini. Il
prete di Dio e degli uomini.
Il prete, uomo che corre ma
non senza una mèta. Corre da Dio per
parlargli della gente. Corre dalla gente per parlare di Dio. Lo fa. Bene o
male. Molto. Poco. Con garbo. Con
sgarbo. Convinto, senza entusiasmo,
rinnovando, ripetendo. E’ difficile trattare con i preti, ma non impossibile!
QUALUNQUE SIA LA LORO CARROZZERIA PRENDETEVI CURA DEI VOSTRI
PRETI!
Il prete ha bisogno di affetto. Di
sentirsi amato, stimato, capito. Aiutateci ad essere pienamente e autenticamente uomini. Arricchite la nostra con
la vostra umanità.Amate, i preti, come
sono, senza pretendere o aspettare o
suggerire che diventino come li vorreste. Amateli tutti i preti, simpatici o
no, in gamba o no, fedeli o no. Se sono
incostanti, amateli. Se sono burberi,
amateli. Se sono in crisi di identità,
amateli. Il vostro sguardo sia sempre
uno sguardo buono. La vostra lingua
usi solo parole benevole e dolci.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 16
Cari parrocchiani, perché ancora
così vi sento, siate per i vostri preti affettuosi come lo sono i nonni, indulgenti come sono le mamme, concreti
come lo sono i papà, focosi come l’innamorato, pudichi come le innamorate, con il cuore in mano come gli adolescenti, semplici e affettuosi come lo
sono i bambini. Se non vi riesce di
amarli per la loro carrozzeria, amateli
così, PERCHÉ IN ESSI C’È CRISTO!
CARISSIMI, VI VOGLIO BENE E VI
PORTERO’ SEMPRE NEL CUORE!
La festa è proseguita poi preso il Ristorante Miralago per un ottimo pranzo in compagnia.
E questo sotto è l’augurio che abbiamo
voluto fare a don Renato perché possa “non
trattenersi mai” nel proseguire sul cammino con
Dio e per Dio.
Ringraziandolo per non averci lasciati mai
soli ed essere stato un buon pastore al nostro
fianco sapendo vegliare ed indirizzare i nostri
passi, portando aiuto nei momenti difficili e condividendo quelli felici.
Continua con gioia e impegno a servire il
Signore, per tanti anni ancora don Renato!
E sappi che qui nelle nostre comunità ti
ricordiamo nella preghiera e sei sempre il benvenuto!
Tieni sempre presente
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
I capelli diventano bianchi,
I giorni si trasformano in anni …
Però ciò che è importante non cambia;
La tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c‘è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c‘è un’altra delusione.
Fino a quando sei vivo, sentiti vivo.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite …
Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce;
Quando non potrai camminare veloce, cammina;
Quando non potrai camminare, usa il bastone;
Però non trattenerti mai.
Erica Cosi
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 17
50° di sacerdozio
per don Bruno Armanini
E chissà cos’altro
ancora il Signore ha tenuto in riserbo per te.
In vista del Giubileo
della misericordia, possa essere questo il nostro augurio.
Quest’anno poi, non essendo di domenica hanno potuto partecipare davvero
tutti, compreso don
Costantino trovandosi a
Storo per un breve periodo di riposo.
Che questa parola, “misericordia”, sia
come la punta di un iceberg: affiori di certo
sulle tue labbra, sulla tua bocca, ma soprattutto
sia una presenza d’amore incastrata nel profondo del tuo cuore.
Solo così le persone si potranno ancora
stupire, sentendoci parlare.
Saluto del Consiglio
a don Bruno Armanini
Oggi con te, nostro compaesano, nella
festa di San Lorenzo, diacono e martire, nostro compatrono, desideriamo ricordare il tuo
cinquantesimo anniversario di Ordinazione
Presbiterale.
Ci uniamo a te, esprimendoti la nostra
vicinanza e il nostro affetto in questo giorno
speciale, certamente il più caro e significativo
per la vita di un sacerdote.
Il Signore benedica i cinquant’anni che
hai vissuto in fedeltà, come espressione della
sua fedeltà e ti doni ancora energia, entusiasmo, gioia per continuare a rendere testimonianza all’amore di Dio, e quindi per continuare a “illuminare” un po’ questo mondo.
il ricordo va’ sicuramente al giorno del tuo “sì”,
pronunciato 50 anni fa’.
Tanto stupore sarà
presente in te: “Davvero sono riuscito ad arrivare fin qui? Davvero ho
fatto tutto questo? Davvero sono riuscito a superare così tanti ostacoli?”
Nella splendida cornice della festa del
compatrono san Lorenzo si
è deciso di festeggiare don
Bruno per i 50 anni di ordinazione sacerdotale, in
occasione della messa delle 10,30 concelebrata nella chiesetta al colle come da
tradizione da tutti i sacerdoti e religiosi di Storo.
Caro don Bruno, benvenuto fra noi!
Caro don Bruno,
Partecipiamo raccolti a questa Eucarestia, invocando l’intercessione di San Lorenzo, e chiedendo al Signore che continui ad accompagnarti
e infondere su te la Sua Grazia.
A nome del Consiglio dell’Unità Pastorale l’augurio vivo e sincero per questo significativo traguardo raggiunto nella tua vita di sacerdote.
Auguri, don Bruno e buon cammino!
E di persone tu ne vedi molte, grazie ai
tuoi innumerevoli viaggi e pellegrinaggi verso
molti luoghi di preghiera, che ti danno la possibilità di incontrare volti
sempre nuovi, per offrire
una buona parola.
E un sacerdote, si
porta nel cuore le solide
amicizie costruite giorno
dopo giorno. Solo così, la
nostra vita, può diventare
storia della salvezza.
A fine celebrazione è stato donato dalla
comunità parrocchiale una riproduzione del
quadro della Madonna del Perdono con una
dedica e preghiera a Maria molto apprezzata
da don Bruno.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 18
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 19
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
dalle comunità parrocchiali
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Notizie dall’assemblea decanale
di primavera
Venerdì 29 maggio 2015 presso la Sala
Teatro dell’Oratorio di Storo è si è tenuta l’Assemblea Decanale di primavera per riflettere
sul tema delle “Unità Pastorali e la realtà”
alla presenza di don Roberto Ghetta, parroco
di Besenello e Calliano, segretario del Sinodo
speciale sulle Unità Pastorali.
Don Roberto Ghetta, con semplicità e
umiltà si è prestato volentieri per una riflessione sulle Unità Pastorali alla luce del recente
Sinodo Diocesano, non tanto però per una lettura del documento finale “Orientamenti
Diocesani sulle Unità Pastorali”.
Certamente le Unità Pastorali non sono
nate per virtù, ma per necessità; non per desiderio, ma per forza. La vera motivazione, ha
ricordato don Roberto, è il grave calo di vocazioni. E senza preti la Chiesa soffre molto. È
avvenuto un grave calo delle vocazioni. Di tutte le vocazioni. Il calo dei sacerdoti non è la
malattia, ma il sintomo di una comunità che è
diventata sterile, dove sono in calo le vocazioni
sacerdotali e non solo.
È tempo di cambiare il nostro modo di
essere Chiesa. Per questo basta guardare la
realtà.
Quando nasce un’Unità Pastorale tutto
sommato se ne preoccupa una minoranza, eccetto i più coinvolti. Per chi è più vicino ciò
significa lavorare di più, soffrire di più; per chi
è più lontano, invece, la cosa non tocca. Solo
quando sono coinvolti in prima persona allora
ci si preoccupa o ci si lamenta.
Fondamentalmente fino ad oggi tutti i
servizi pastorali essenziali sono garantiti (obiti,
sacramenti, catechesi, …).
Cosa veramente scalda il cuore delle nostre
comunità? Fondamentalmente: gli orari delle
Messe… “il parroco vuol più bene a loro che
a noi”…”il parroco è mio”…
Cosa ci scalda il cuore veramente? Su
questo tutti dobbiamo meditare. Con l’Unità
Pastorale alcune esperienze che prima non
avevano solidità muoiono. In diverse situazioni
è necessario puntare all’essenziale. Con l’Unità Pastorale la nostalgia del passato non fa bene;
per questo non dobbiamo soffrirne troppo.
Diventa sempre più importante fare insieme,
anche se faticoso, è, in realtà, molto virtuoso!
Nel documento finale del Sinodo
Diocesano compaiono spesse volte i termini
“comunione… comunità”. L’Unità Pastorale
potremmo immaginarla come “FAMIGLIA DI
PARROCCHIE”, dove tutti i membri sono importanti, ma non sono tutti uguali. Come avviene in una famiglia, così nell’Unità Pastorale
ci si ascolta, rispetta, confronta, discute con
desiderio, ci si vuol bene, ci si perdona, ci si
aspetta, ci si comprende.
I Consigli Pastorali sono importanti per
aiutare il parroco sia nelle scelte facili che in
quelle più difficili.
Nel 2020 si prevedono 75 parroci nella
Diocesi di Trento. È difficile riuscire a guardare
avanti, annunciare le cose prima. Una cosa è
sicura: l’Unità Pastorale è chiamata a crescere,
a rafforzarsi e diffondersi; bisogna saper lottare, dire anche dei “NO!” sapendoli motivare!
Un grazie di cuore a don Roberto per aver
dato delle motivazioni su come continuare il
nostro cammino pastorale. Un anno è passato. Ci ritroveremo a settembre per riprendere
il cammino con più vigore, grazie anche al suo
contributo!
Per la Segreteria Decanale
Elisabetta Pelizzari
C’è un adagio nel mondo clericale che
dice “Le cose necessarie sono secondarie rispetto a quelle urgenti”. Ogni tanto dobbiamo fermarci e chiederci quali siano le cose necessarie per la nostra pastorale.
Al Sinodo le persone più entusiaste e più
convinte delle Unità Pastorali erano quelle che
vivevano già l’esperienza di pastorale d’insieme! La pastorale d’insieme favorisce la scoperta e la nascita di nuove relazioni, amicizie, occasioni, collaborazioni e l’esperienza di cogliere quanto sia reale il passo biblico “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
L’Unità Pastorale si costituisce non tanto
per decreto del Vescovo o per impegno del parroco; l’UP nasce se noi ci crediamo e per questo lavoriamo con fede nel Signore. Se non ci
crederemo noi tutti, non la farà nessun altro.
Sarà la storia a imporre il cambiamento.
Uno dei rischi maggiori che potrebbe manifestarsi è quello delle “lotte di potere” tra
persone o gruppi. Purtroppo è sempre in agguato questo rischio, la tentazione di qualcuno
che voglia prevalere. L’importante è interrogarsi sul “PER CHI LAVORIAMO? PER COSA
LAVORIAMO?” Se a queste domande diamo
per risposta “Per il Signore e per la sua Chiesa” allora siamo sulla buona strada!
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 20
4 maggio 2015 Festa di San Floriano, la comunità
tutta raccolta per la processione accompagnati dai
Merecani e dai Vigili del fuoco
17 gennaio 2015 dopo la processione di San
Antonioi soci della “Società Americana” ripongono a
posto la statua del Santo.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 21
Festa delle famiglie 2015
“Famiglia in cammino”
Domenica 15 marzo scorso, presso il
Centro Polivalente “Carlo Maffei” di Darzo
si è tenuta la nona edizione della Festa delle
famiglie.
Quest’anno il tema proposto era ispirato alla “pastorale dei piedi” e cosi “Famiglia in cammino” è stato il titolo dato a questa domenica speciale, di incontro e di festa
per la nostra Unità Pastorale giunta al suo
sesto compleanno!
Visto il successo dell’edizione scorsa don
Andrea e il Consiglio Pastorale, insieme al Comitato della festa, hanno concordato di proporre un programma simile.
Così, alle 10.30 è stata celebrata la solenne Santa Messa, animata dai cori parrocchiali e giovanili dell’Unità Pastorale, cui è seguito l’aperitivo all’aperto e il pasto sociale a
base di “polenta carbonera”.
Durante la celebrazione, nell’omelia, don
Andrea ha ringraziato di cuore tutti i presenti
per la numerosa partecipazione a questo momento che ci unisce ancor più nella fede e nella vita.
Poi, alla luce della Parola della Quarta Domenica di Quaresima, ha sottolineato come la
Bibbia sia affascinante e capace di operare grandi trasformazioni. Oggi viviamo un tempo di
grandi cambiamenti; l’esperienza del peccato,
tante, tante persone, gruppi e associazioni, parrocchiali e non che di anno in
anno dimostrano di credere nell’importanza di ritrovarsi e stare insieme per vivere un’esperienza che ci fa
crescere nel cammino di
Chiesa locale e ci fa sentire parte di una grande famiglia!
Arrivederci al prossimo appuntamento!!
Elisabetta Pelizzari
segno della fragilità di ogni uomo, può divenire
occasione per ricominciare da capo. Nel nostro cuore tutto si crea e si trasforma.
La Festa delle famiglie può essere considerata festa per tutti, la festa dell’apertura, dell’accoglienza e dell’incontro. Tutti siamo in cammino verso la croce, non come luogo di dolore, ma come luogo della trasformazione, nel
quale portiamo le nostre battaglie, i nostri giorni belli e tristi, le nostre attese e speranze. Siamo tutti sulla via della trasformazione, sotto la
luce della Croce che salva.
Dio sulla Croce ci ama e ci salva. Anche
noi dovremmo amare con gratuità, ci ha ricordato don Andrea. Il luogo della Croce è grande! Trasforma ogni uomo. Portiamo ai piedi
della Croce le nostre relazioni. Morti con Cristo, risorgiamo anche noi in questa Santa Pasqua per accendere il cuore degli altri!
Una festa possibile grazie alla sinergia di
TU SEI LA MIA LUCE
Signore, tu sei la mia luce;
senza di te cammino nelle tenebre,
senza di te non posso
neppure fare un passo,
senza di te non so dove vado,
sono un cieco
che pretende di guidare un altro cieco.
Se tu mi apri gli occhi, Signore,
io vedrò la tua luce,
i miei piedi cammineranno
nella via della vita.
Signore, se tu mi illuminerai
io potrò illuminare:
tu fai noi
luce nel mondo.
Carlo Maria Martini
Alcune foto della Festa delle famiglie 2015, la
partecipazione alla Messa, al pranzo comunitario
preparato dai volontari e dai polenter e
l’animazione per i più piccoli.
Un grazie a tutti.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 22
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 23
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
i Sacramenti in U.P.
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Confermazione
Domenica 1 marzo, nella chiesa di San
Floriano Martire in Storo i nostri ragazzi hanno ricevuto in dono lo Spirito Santo, per imposizione del Vicario del Vescovo, Mons. Lauro Tisi.
Lo speciale dono dello Spirito, come per
gli Apostoli nel giorno di Pentecoste, li ha uniti
più saldamente a Cristo. Questo dono rinforzerà il loro legame con la Chiesa, della quale
saranno costituiti membri adulti, tenuti a diffondere e a difendere con la parola e con l’azione il nome di Cristo e donerà loro la forza di
Della comunità di Darzo:
Donati Lorenzo - Marini Alessandro - Michela Marini - Piccinelli Nicolò – Rinaldi
Elena - Rinaldi Federico - Salvadori Pietro Salvadori Simone - Luca Brugnoni
Della comunità di Lodrone:
testimoniare la propria fede.
Il Signore li aiuti a crescere, grazie ai doni
dello Spirito Santo, li guidi e accompagni per
scegliere la strada giusta e lasciare le tracce sul
sentiero della vita! Buon cammino!
Salvadori Martina - Salvadori Martina
- Marotto Erika - Zorzi Giorgia Cimarolli Jenni - Ferretti Veronica Stagnoli Eva - Elena Cosi - Iniguez
Virginia - Cimarolli Alessia - Zucchelli
Heidi - Zanetti Thomas - Cadamuro
Marco - Scalvini Mattia - Melzani Marco - Korff Nicolò - Grassi Giulio Nicolini Christian - Bolandini Andrea
- Prandini Luca - Zanetti Sara - Ferliga
Jessica -
Delle comunità di Bondone/
Baitoni:
Brisson Gaia - Scalmazzi Paola - Scalmazzi
Paola - Scalmazzini Agnese - Coppola
Valentina - Ferrari Nicolas
Della comunità di Storo
Beltramolli Enrica - Donati Viola - Giovanelli Camilla – Melzani Elisa – Zontini Irene – Puzzella
Salvatore - Fasoli Simone - Lovato Michele - Ghezzi Alessandro - Giovanelli Michele - Lorenzi
Claudio - Ferretti Alice - Bonomini Claudia - Grassi Denise - Melzani Alessandra - Cimarolli
Lorenzo - Tonini Marco Giuseppe - Ferretti Alessandro - Masè Max - Bonomini Lorenzo Lazzaroni Matteo -
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 24
Foto Sai
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 25
Prime Comunioni
Della parrocchia di Lodrone:
Domenica 26 aprile scorso 35 bambini
della nostra Unità Pastorale hanno ricevuto per
la prima volta Gesù nel loro cuore, nella umile
specie del Pane Eucaristico. A questo atteso
giorno si è giunti dopo un anno di cammino di
preparazione al quale i bambini hanno partecipato con gioia e con desiderio di ben prepararsi alla Prima Comunione, accompagnati dai
catechisti, dal parroco, dalle famiglie e con la
preghiera della comunità. Seguendo le tappe
fondamentali dell’anno liturgico, le proposte
decanali di Avvento e di Quaresima, la religiosità
popolare locale, hanno compiuto un cammino
nel quale la preghiera, la Parola e la vita si intrecciano con la scoperta di Gesù e del suo
mistero pasquale.
Una festa grande per le nostre comunità
che, nel giorno del Signore, hanno ringraziato
Dio per questi bambini che per la prima volta
hanno partecipato all’Eucarestia in modo completo. Il Signore li ha condotti con mano all’incontro con Suo Figlio, Gesù, che si è donato
loro come Pane di Vita. A tutti questi piccoli il
sincero augurio che nel loro cammino continuino a scegliere il Pane Eucaristico come Cibo
che nutre e come Fonte che disseta, accostandosi con fede e amore, così come hanno fatto
nella loro Prima Comunione. Un momento indimenticabile. Commovente, nel quale si è celebrato e compiuto il loro primo incontro con
Gesù, attraverso le umili, ma benedette mani
del sacerdote, mediatore tra Dio e gli uomini.
Sofia Cimarolli - Lisa Melzani - Enrico
Salvadori - Ilaria Scalmazzi -Tobia Danieli Pietro Luzzani - Marta Salvotelli - Michela
Marotto
Foto Sai
Della parrocchia di Storo:
Della parrocchia di Bondone/
Baitoni
Alessandra Bonomini - Brian Bonomini - Nicola Bonomini - Arianna Brugnoni - Anna Carluccio
- Mattia Cassinelli - Daniele Guizzardi - Dennis Ferretti - Sara Ferretti - Emily Fusi - Simone Mezzi
- Mattia Panzeri - Nadia Pasi - Alessandro Piardi - Daniele Pizzini - Elisa Salvadori - Sabrina
Rizzonelli - Jacopo Stagnoli - Robin Smalzi - Federico Zontini - Federico Tonini
Isabel Cimarolli - Martina Malcotti - Vanessa
Valerio
Foto Sai
Della parrocchia di Darzo:
Alessia Donati - Giovanna Marini - Valentina
Zanetti
Foto Sai
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 26
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 27
La prima Confessione
Domenica 10 maggio presso la Chiesa di
Darzo i bambini di terza elementare della nostra Unità Pastorale hanno celebrato il sacramento della Prima Riconciliazione. Il percorso
che ha portato i piccoli ad accostarsi al loro
primo sacramento “cosciente” ha permesso
loro di conoscere il significato della Misericordia di Dio Padre e comprendere che, qualunque cosa facciano, Dio non li abbandona mai
ed è sempre pronto a perdonarli. Durante la
preparazione alla prima confessione i bambini
hanno imparato che sono sempre chiamati a
fare delle scelte; ci sono scelte giuste e scelte
sbagliate; per fare le scelte giuste basta seguire
il comandamento dell’amore (ama Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e ama il prossimo come te stesso), che racchiude in sé tutti gli altri, e comportarsi secondo la volontà di Dio; quando si è fatta una scelta sbagliata è importante pentirsi e chiedere
perdono; l’esame di coscienza è il modo migliore per rendersi conto di tutte le scelte sbagliate compiute; la confessione è il sacramento
per eccellenza per chiedere perdono.
Durante tutto il percorso di preparazione, per far meglio comprendere ai bambini il
significato di ogni singolo momento, sono state illustrate alcune delle principali parabole di
Gesù, sono stati letti passi evangelici che narrano alcuni incontri da Lui vissuti.
Il momento della celebrazione è stato
molto sentito dai piccoli ed ha visto una nutrita
partecipazione da parte dei famigliari. I bambini si sono accostati al sacramento con emozione e trepidazione per poter finalmente ricevere il Perdono e vivere la Misericordia di Dio
Padre.
Comunità di Storo:
Andreoli Aurora - Armanini
Ingrid - Beltramolli Jessica Beltramolli Lorenzo -Berti
Mattia - Bonomini Anna Bonomini Rossella Calderone Michele - Cucic
Samuele - Damonti Valeria
- Eni Pietro - Ferretti Siro
Fernando - Fusi Alex Giovanelli Alice - Giovanelli
Federico -Iacomella Gabriele - Malcotti Giorgia -Mattei
Cristian - Melzani Oliver Mezzi Matteo - Moneghini
Paola - Noris Andrea - Noris Hanna - Pasi Aurora - Pasi Evan - Zocchi Eva
Al termine della celebrazione presso il
campetto si è svolto un rinfresco per far capire
ai bambini che quando ci riconciliamo con Dio
e con il prossimo ci sentiamo felici ed è un
momento di festa da vivere tutti insieme. Anche il cielo ci sorrideva con una splendida giornata, baciata dal sole!
Comunità di Bondone:
Cimarolli Entoni - Cimarolli Nico
Comunità di Darzo:
Beltrami Cristian - Bindo Mattia - Filippini Cristina- Masiero Chiara - Pasi Massimo - Piccinelli
Vanessa - Romele Irene - Romele Lorenzo Simonetti Alessandra
Comunità di Lodrone:
Bazzani Iris - Berardi Angelica - Cherubini
Mara - Cominotti Laura - Fusi Letizia Manzoni Elia - Manzoni Emanuele - Mezzi
Elisa -Pelizzari Francesco - Perri Alessandro Perri Lorenzo - Scaglia Laura - Vicari Riccardo
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 28
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 29
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
da gruppi ed associazioni
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Non vi ho parlato né di Boko-Aram né di
ebola perché qui non si fanno sentire. Le guerre di Nigeria e Centrafica fanno sì che il prezzo
delle arachidi e del sesamo siano mediocri e
questo influisce negativamente sul rendimento
del lavoro dei contadini, ma non danno problemi di sicurezza. Una cosa è certa e non mi stacco di ripeterla: non è per la fede che combattono, ma per petrolio e miniere di diamanti.
Gruppo missionario
lettere giunte al gruppo giovani
PASQUA 2015
Carissimi,
lo so è da ottobre che non scrivo e qualcuno mi
ha chiesto se sono ancora vivo, ma quando le
attività sono molte anche in Africa il tempo
passa velocemente come in Europa ed è già
Pasqua; ed è già il 4’ anno di Ciad ed in agosto
sarò in vacanza a Storo.
In questo momento sono in veranda a godermi il fresco del mattino (nel senso che non
ha ancora superato i 30’) e nel pomeriggio
parto per N’Djamena per accogliere 2 italiani
dell’ACCRI che vengono per la seconda parte
di un progetto di sostegno all’agricoltura che
durerà 3 anni. Il progetto è stato pensato da
un agronomo locale in vista dei bisogni dei locali, tenendo conto della possibilità di cambiamento della cultura locale. Il “Trentino” aggiunge la cultura del passaggio dalle buone idee alle
buone pratiche, la serietà nella gestione contabile e i mezzi finanziari necessari. Se vorrete
saperne di più i volontari dell’Accri saranno ben
contenti di venire a presentarvelo nei detttagli.
Quest’anno pastorale è stato segnato dal
giubileo diocesano. La diocesi di Pala è stata
istitutita ufficialmente l’1 maggio 1964 e per i
suoi 50 anni di vita abbiamo scelto di riflettere
sul come ci sentiamo chiesa, popolo di Dio in
cammino, riguardare la storia per comprendere il presente e accogliere con fiducia nello
Spirito Santo le sfide per il futuro. La chiesa a
Pala è in piena crescita. L’esplosione
demografica ha come consequenza anche un
esplosione del numero dei cristiani e se anche
il cammino per arrivare al battesimo è esigente
a Pasqua la parrocchia di Keuni con meno di
2000 cristiani avrà 209 battezzati.
Le sfide per il futuro partono, come per
la chiesa universale, dalla famiglia. Il pensiero
unico mondiale dell’individualismo arriva anche
nelle savana africana e anche l’istituzione più
bella della cultura tradizionale, (la famiglia) ne
viene corrosa come da un “blob” che tutto copre e soffoca.
La “canonica” di Salamata è ora
abitabile e da aprile comincerò a passarvi un
giorno alla settimana per essere più vicino alla
parte ovest della parrocchia.
La sensibilizzazione sui diritti dei contadini rispetto alle grandi compagnie estrattrici del
petrolio continua seppure lentamente.
Ricevo da parte di mia mamma i tanti saluti che inviate e vi ringrazio per la vicinanza e
l’affetto. Un grande grazie anche per tutti gli
aiuti concreti che mi sostengono e che cerco di
usare al meglio per la parrocchia e il miglioramento della vita concreta delle persone.
Vi auguro una buona Pasqua con l’augurio di morire al peccato per risorgere in Cristo
a vita nuova.
Mbay si sesi. Don Tino
Il crescente numero dei cristiani ci sfida
perché è fortemente presente il rischio del passaggio da piccole comunità con intense relazioni umane che sostengono il comune cammino con Gesù nella costruzione del Regno a
grandi assemblee anonime alle quali si chiedono servizi religiosi senza impegno morale e senza unità nello Spirito Santo.
Anche se il lavoro del laicato è vitale per
la chiesa di Pala, rimane, per la natura stessa
della chiesa cattolica, la sfida di far crescere il
numero dei sacerdoti locali in proporzione al
crescente numero di cristiani.
Queste le tre chiamate speciali che lo
Spirito ci ha indicato in quest’anno giubilare
senza dimenticare la quotidianità della formazione dei catechisti, dell’accompagnamento dei
giovani, della pastorale dei bambini, della liturgia come culmine e fonte della vita spirituale,
dell’approfondimento della Parola di Dio, della
carità come virtù che non avrà mai fine.
Rispetto a cio che vi scrivevo in ottobre
posso dirvi che il progetto di costruire 2 nuove
aule scolastiche per la scuola cattolica è ben
avanzato e siamo arrivati al tetto. In più grazie
al contributo annuale dal Vanoi anche quest’anno abbiamo fatto il corso di sostegno scolastico pomeridiano con soddisfazione di tutti.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 30
Festa di Jubileo per i 25 anni
della diocesi di Pala
Il battesimo dei nuovi cristiani dopo il
cammino di formazione di tre anni.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 31
Cammino
Quaresima-Pasqua
Ministri Straordinari della Comunione e
Guide Liturgiche
Darzo 2015
giornata di formazione a Condino
Anche quest’anno è arrivato un Tempo
speciale, in cui ci viene data la possibilità di
fermarci a riflettere su noi stessi, nella continua ricerca di migliorarci sempre di più; un tempo proficuo per preparare i nostri cuori all’amore e alla fraternità, alla gioia e alla speranza: è
il tempo della Quaresima.
Come Comunità di Darzo abbiamo pensato di ripensare all’importante momento della
Via Crucis, scegliendo di coinvolgere per la
prima volta i vari gruppi e associazioni lungo il
cammino quaresimale.
Questa particolare forma di preghiera è
stata animata, nei quaranta giorni che ci hanno preparato alla grande festa della Pasqua,
dalle catechiste, dal coro giovanile di Darzo,
dal coro parrocchiale di Darzo e Lodrone, dai
bambini delle elementari, dai ragazzi delle medie e delle superiori e, ultimi ma certamente
non per importanza, dagli anziani della comunità.
ordinari dell’eucarestia nella visita agli anziani
e agli ammalati per la Comunione pasquale,
donando a loro un gesto importante: un sorriso, una speranza.
La Domenica di Pasqua abbiamo avuto
modo come comunità parrocchiale di ringraziare don Andrea per il servizio svolto in mezzo a noi.
Speriamo che il nostro impegno possa
proseguire per il meglio per tutto il Tempo di
Pasqua, sostenuti da tutte le persone che quotidianamente ci danno una mano e ci fanno
capire che quello che facciamo, pur trattandosi
di pochi e piccoli gesti, ha la sua importanza.
Alla prossima!
Ci siamo poi impegnati nel collaborare
alla riuscita della bella Festa delle Famiglie svoltasi al Centro Polivalente domenica 15 marzo
e abbiamo cercato di partecipare i più numerosi possibili alla Via Crucis per i giovani tenutasi a Lodrone il 27 marzo.
Momento importante
è stata anche l’annuale Festa degli Anziani di Darzo
e Lodrone presso il Centro
Polivalente.
Abbiamo cercato di
predisporre per il meglio i
riti della Settimana Santa,
in cui oltre alle celebrazioni religiose il gruppo dei ragazzi delle medie e delle superiori si è impegnato di accompagnare i ministri straComunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 32
Gianmarco Donati
Domenica 31 maggio, festa della Santissima Trinità, i ministri straordinari e le guide
liturgiche del nostro decanato, si sono trovati
per una mezza giornata di formazione e aggiornamento con mons. Cesare Sebastiani delegato vescovile per la liturgia ed i sacerdoti del
decanato. Nonostante i molti impegni e la giornata festiva una trentina di persone, già impegnate da anni in questo servizio alle nostre comunità parrocchiali, hanno apprezzato le indicazioni e gli stimoli proposti per migliorarsi e
migliorare la loro presenza nelle celebrazioni.
La figura del ministro, istituita già nel
1973 dal beato Paolo VI, è diventata più importante in questi ultimi anni, con la carenza di
sacerdoti. I compiti che si devono svolgere nella
liturgia e per le comunità sono tanti e per essere svolti al meglio possibile, si devono comprendere le caratteristiche e le regole, che vanno
seguite. Per questo, i ministri e le guide, che
danno la loro disponibilità personale, devono
anche prepararsi per svolgere, con l’aiuto dei
sacerdoti e della “Grazia” un servizio che tocca
l’eucarestia, uno dei punti centrali della vita cristiana.
aperta, come chiede anche Papa Francesco,
dobbiamo partire da questo incontro personale e vero con il Signore.
Portare il Signore agli ammalati e darlo
ai fratelli nelle celebrazioni, sarà una naturale
conseguenza del nostro incontro con Lui e della crescita della nostra persona e della padronanza degli strumenti adatti. La giornata di formazione, vissuta in clima di amicizia e di festa,
si è conclusa con i vespri solenni cantati nella
Pieve di Santa Maria Assunta di Condino. La
sua ricchezza artistica e la bellezza della cerimonia ci hanno dato un esempio dell’efficacia
e forza della preghiera.
I ministri straordinari e le guide liturgiche
Questa crescita non è
solo un fatto culturale, che
si puo’ imparare con una
lezione o sui libri, ma richiede il coinvolgimento di tutta la vita e dura per tutta la
vita. Per migliorare la propria testimonianza e il servizio serve prima di tutto
l’aiuto del Signore, e passa
anche dalla riscoperta della preghiera e dell’adorazione. Essa cambia noi e il
nostro rapporto con gli altri.
Per costruire una comunità viva e una Chiesa
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 33
L’appuntamento
con la Via Crucis di
Lodrone
Martedì 27 marzo alle 20.30 ha avuto
luogo l’ormai annuale appuntamento della Via
Crucis organizzata dal Gruppo Giovani di
Lodrone. Come tutti gli anni l’interesse da parte della popolazione è stato testimoniato dal
gran numero di partecipanti giunti da tutta l’unità pastorale per prendere parte al momento di
preghiera, gratificando l’impegno di organizzatori, lettori e cori dell’unità pastorale Madonna dell’Aiuto.
Il tempo passa è vero, ma gli appuntamenti importanti all’interno della comunità continuano a rinnovarsi; ciò a prima vista può sembrare scontato ma pensandoci bene forse scontato non è.
Gita chierichetti
Crucis, ovvero la contemplazione dell’immagine di Dio che non resta a guardare ma, calandosi nella scomoda e dolorosa esistenza terrena, sceglie di morire per noi, per liberarci dal
male, per darci una luce di speranza.
Al termine della Via Crucis, gli organizzatori dell’oratorio di Lodrone hanno accolto
tutti i partecipanti presso la casetta della Pro
Loco al Prà di Berti, per concludere in compagnia ed in allegria il prezioso momento di preghiera.
Mercoledì 10 giugno 184 bambini e ragazzi del Decanato, insieme ai parroci don
Andrea, don Vincenzo e Padre Artemio e alcuni collaboratori, hanno trascorso la tradizionale gita.
Meta della mattinata era la visita guidata
e la Santa Messa al Santuario di San Luigi
Gonzaga, patrono dei giovani, a Castiglione
delle Stiviere, in provincia di Mantova.
In conclusione, ringraziando tutti coloro
che hanno partecipato donando il loro tempo
e il loro impegno, ci lasciamo nella attesa del
prossimo incontro di preghiera.
Durante l’omelia don Andrea ha ricordato il giovane san Luigi Gonzaga che nella vita
ha presto scoperto quale fosse la sua vera vocazione. Certamente ciò che il padre aveva stabilito per lui: specializzarsi nelle armi. Lui aveva scoperto che non c’era arma migliore dell’amore, della fraternità; egli aveva scavato nel
profondo del cuore di tante persone per trovare i grandi tesori che sono nascosti in loro, compiendo tanto bene al prossimo, fino a sacrificare la vita per il bene degli altri.
Matteo Sembenotti
Questa è un po’ la vocazione che può
Basta guardare la vita di tutti i giorni, com’è cambiata da quella di un tempo. Questo
pensiero non vuol essere un triste ripensamento
reclinato verso il passato e nemmeno vuol
mettere in cattiva luce il progresso, ma semplicemente vorrebbe essere uno spunto per farci
riflettere per esempio su cosa sia per noi il progresso e su quali valori lasciamo scivolare in
secondo piano a favore delle tante novità che
ci circondano e quasi ci soffocano, novità che
spesso, col passare del tempo non diverranno
altro che soprammobili della quotidianità, senza ricordi e senza significato. È per questo
motivo che il rinnovarsi anno dopo anno di
tali appuntamenti non è affatto scontato.
spingere anche i giovani di oggi alla ricerca di
tesori, alla ricerca di cose belle che sono nascoste nel cuore degli altri.
Al termine di questo bel momento di preghiera raccolta attorno al Banchetto Eucaristico,
siamo partiti in direzione Capriate, per trascorrere un pomeriggio al parco dei divertimenti di
Minitalia, tra giochi, spettacoli, visita allo zoo,
alla fattoria, all’acquario e rettilario e diverse
altre attrazioni!
Una giornata vissuta in amicizia e nella
gioia di stare insieme!
Al rientro non poteva mancare la recita
del Santo Rosario, per rendere grazie a Dio,
per mezzo di Maria, meditando i Misteri Gloriosi di Suo Figlio Gesù.
Come di consueto, la fiabesca strada che
dal Prà di Berti porta al Dos dala Crus, ha accolto il momento di preghiera accompagnando i partecipanti sotto le luci del tramonto e
mostrando loro i favolosi bassorilievi lignei donati al paese di Lodrone nel 2010 da Bruno
Manzoni.
Lungo la salita don Andrea ha guidato le
letture delle 14 stazioni e la riflessione finale,
facendoci riflettere sul significato della Via
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 34
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 35
SAN LUIGI GONZAGA
Riceviamo e pubblichiamo...
Figlio del marchese Ferrante Gonzaga,
nato il 19 marzo del 1568, fin dall’infanzia il
padre lo educò alle armi, tanto che a 5 anni già
indossava una mini corazza ed un elmo e rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. Ma a 10 anni Luigi aveva
deciso che la sua strada era un’altra: quella che
attraverso l’umiltà, il voto di castità e una vita
dedicata al prossimo l’avrebbe condotto a Dio.
A 12 anni ricevette la prima comunione da san
Carlo Borromeo, venuto in visita a Brescia.
Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù
e per riuscirci dovette sostenere due anni di
lotte contro il padre. Libero ormai di seguire
Cristo, rinunciò al titolo e all’eredità ed entrò
nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi
agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l’epidemia di peste che colpì
Roma nel 1590.
In quell’occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era
il 1591, aveva solo 23 anni.
San Luigi, povero in spirito, a te con
fiducia ci rivolgiamo, benedicendo il Padre
celeste, perché in te ci ha offerto una prova
eloquente del suo amore misericordioso.
Umile e confidente adoratore dei disegni del Cuore divino, ti sei spogliato sin da
adolescente di ogni onore mondano e di ogni
terrena fortuna.
Hai rivestito il cilicio della perfetta
castità,hai percorso la strada dell’obbedienza, ti sei fatto povero per servire Dio,
tutto a lui offrendo per amore.
Tu, “puro di cuore” rendici liberi da ogni
mondana schiavitù.
Non permettere che i giovani cadano
vittime dell’odio e della violenza;
non lasciare che essi cedano alle lusinghe
di facili e fallaci miraggi edonistici.
I bambini aiutano i
bambini
Si stava avvicinando il Natale, un momento magico per i bambini e per le famiglie, ricco
anche di segni di aiuto e fratellanza.
Con i bambini della scuola dell’infanzia di
Darzo, abbiamo affrontato il tema della solidarietà per sensibilizzare i bambini verso coloro
che sono meno fortunati di noi e vivono in paesi disagiati.
Aiutali a liberarsi da ogni sentimento
torbido, difendili dall’egoismo che acceca,
salvali dal potere del maligno.
Rendili testimoni della purezza del cuore.
Tu, eroico apostolo della carità, ottienici il dono della divina misericordia, che
smuova i cuori induriti dall’egoismo e tenga
desto in ciascuno l’anelito verso la santità.
Fa’ che anche l’odierna generazione
abbia il coraggio di andare contro corrente,
quando si tratta di spendere la vita, per costruire il Regno di Cristo;
sappia anch’essa condividere la tua stessa
passione per l’uomo, riconoscendo in lui,
chiunque egli sia, la divina presenza di Cristo.
Con te invochiamo Maria, la Madre del
Redentore.
A lei affidiamo l’anima e il corpo, ogni miseria e angustia, la vita e la morte, perché tutti
noi, come avvenne in te, si compia a gloria
di Dio, che vive e regna per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
Preghiera composta dal Santo Padre Giovanni
Paolo II
(Santuario di Castiglione delle Stiviere, 22 giugno 1991)
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 36
A scuola viene invitato il presidente dell’associazione trentina “aiutiamoli a vivere”, che
ci ha proiettato un filmato e che ci ha fatto
vedere il lavoro dei volontari per realizzare in
Bielorussia il reparto di pediatria. Quest’opera
è stata realizzata da persone, come il signor
Negri che è venuto a scuola con Ermanno Sant,
che hanno rinunciato alle loro vacanze per aiutare a rimodernare questo ospedale.
Da questa testimonianza noi insegnanti
abbiamo creato delle attività per far riflettere i
bambini sul significato del rinunciare a qualcosa per donarlo agli altri. I bambini ci hanno
stupiti con la loro sensibilità e con la forza con
cui hanno portato questo messaggio nelle loro
case. Attraverso i loro disegni hanno espresso
quello che maggiormente li ha emozionati.
Il presidente Ermanno Sant ci ha parlato
del progetto “un gioco per un sorriso” chiedendo ai bambini se volevano portare un gioco
in buono stato e pulito da mandare a questi
bambini del reparto di pediatria a Slavgorod
(Bielorussia).
Nei giorni seguenti ai piedi dell’albero di
Natale è stato messo un grande scatolone tappezzato con le foto dei bambini Bielorussi nel
quale i nostri bambini hanno messo i giochi da
regalargli.
Prima delle vacanze di Natale i giochi erano veramente tanti e i bambini erano felici e
avevano capito che la vera gioia sta nel donare. I bambini hanno accolto il presidente e gli
hanno consegnato orgogliosi il pacco da spedire in Bielorussia.
Al rientro dalle vacanze a scuola è arrivata una lettera per i bambini, genitori e le insegnanti che testimoniava l’arrivo del nostro
scatolone a destinazione e la gratitudine dell’associazione e della signora Fursova.
La nostra collaborazione con l’associazione “Aiutiamoli a Vivere” non si è fermata al
periodo natalizio, ma è continuata per la festa
di carnevale.
Alla scuola dell’infanzia di Darzo è arrivata una ventata di allegria con 4 clown del gruppo “Cuore per un sorriso”.
Pallala,Trilli, Giaggia ed Ella hanno intrattenuto nel pomeriggio del “giovedì grasso” i
bambini mascherati.
Così i bambini hanno conosciuto un’altra
realtà del volontariato trentino, di persone che
spendono il loro tempo per far sorridere gli altri.
È bello avere sul nostro territorio tante
persone altruiste, speriamo di aver “seminato”
nei nostri piccoli alunni la voglia di aiutare gli
altri, entrando quando saranno grandi in qualche associazione di volontariato, chissà magari
qualcuno tra loro seguirà le vostre orme.
Ringraziando per la proficua collaborazione chiudiamo questo breve articolo con una
frase di Sofocle: “L’opera umana più bella è di
essere utile al prossimo”.
Le insegnanti della scuola dell’infanzia di Darzo.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 37
Aiutiamoli a
Vivere
Carnevale dei
ragazzi
Unione fra i Comitati di
Storo e condino quest’anno per
la tradizionale accoglienza dei
bambini bielorussi.
Bellissimo e coinvolgente come
tutti gli anni il carnevale dei ragazzi
promosso dall’oratorio di Storo,
gruppo mamme sala giochi, nell’ambito del gran carnevale di Storo della
pro Loco di Storo Mati 2.
Le famiglie accoglienti
sono salite così a 11, 5 di
condino e 6 di Storo. Il mese di
settembre è volato via velocemente. Abbiamo iniziato a
Idroland con la scuola mattino e
pomeriggioe varie attività di gioco in riva al lago.
Quella domenica purtroppo il
tempo si è messo al peggio ma presso il capannone della Pro Loco la manifestazione è
riuscita benissimo ugualmente. Molte le famiglie con i bambini che hanno apprezzato e
applaudito il tema proposto dalle mamme e
bambini dell’oratorio: “Viaggia con noi”, attraverso gruppi di ballerini da varie parti del
mondo, Russia, Mexico, Cina, Africa e...
storesi. Con Gaia e Simone nei panni dei due
Siamo stati ospitati anche dal gestore di Malga
Caino a Cimego per una bella domenica assieme con pranzo e tanti canti animati dall’amico
Dapreda alla fisarmonica e Mariella alla chitarra.
Siamo stati ospitati poi una settimana presso
una famiglia di albergatori di Lignano
Sabbiadoro, così i bambini ed alcuni di noi hanno trascorso una splendida settimana in spiaggia e facendo anche dei bagni e tanti giochi e
passeggiate all’aria aperta.
A scuola poi si andava a Condino, con la mensa, e così le ultime settimane sono volate. Ringraziamo anche gli amici dell’oratorio di Bersone che ci hanno
ospitato una domenica pomeriggio con vari giochi sul prato e
un’ottima merenda per tutti.
bravi presentatori delle varie esibizioni.
Il complimento e ringraziamento va
quindi alle mamme, agli animatori e a tutti i
bambini e ragazzi che nelle domeniche all’oratorio, e anche in alcune serate..., hanno preparato costumi, tempi, prove di ballo, ecc.
ecc. con un clima gioioso e coinvolgente di
genitori e figli molto positivo.
Oltre alle famiglie accoglienti sono state invitate alle feste
anche le famiglie d’appoggio che
ringraziamo e che abbiamo rivisto volentiere alla serata di
“Dasvidanja” con spettacolo dei
bambini presso il Veliero con pizza per tutti. Ringraziamo tutti
quanti nelle due comunità ci hanno appoggiato e sostenuto in questo importante compito di dare
una speranza ai bambini.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 38
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 39
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Resoconti di bilancio
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
I Consigli Parrocchiali degli Affari Economici delle 4 Parrocchie (Storo, Darzo,
Lodrone e Bondone) si sono incontrati a fine
primavera per iniziare un primo confronto di
“Unità Pastorale” anche dal punto di vista finanziario e di bilancio. Molti i punti trattati per
migliorare la partecipazione della comunità
anche alla gestione delle risorse.
Un punto su cui tutti concordavamo però
è stato quello della necessità di informare circa
le entrate e uscite delle varie Parrocchie, amministrativamente mai decadute - in modo
da rendere piu “unito” anche il nostro lavoro.
Presentiamo quindi un rendiconto dell’ordinario e qualche nota sullo straodinario. Sul prossimo bollettino altri numeri sui lavori alle chiese.
BILANCI 2014
Entrate
STORO
DARZO
LODRONE
BONDONE
Elemosine e candele
12.675,11
7.511,46
12.167,52
11.816,89
Offerte ai sacramenti e altre celebrazioni
13.425,55
1.619,15
1.631,04
4.563,83
6.112,13
191,40
5.056,70
493,47
Contributi (Pat/Comune/Asuc)
5.700,00
100.392,64
850,00
7.477,61
Rimborsi Unità Pastorale
3.139,00
109.714,65
19.705,26
24.351,80
Offerte con destinazione specifica
41.051,79
TOTALE Entrate
Uscite
Parroco, Sacrista e collaboratori
1.800,00
Spese culto
1.637,84
48,87
2.558,51
1.018,71
Spese elettricità, acqua, rifiuti, ecc.
3.615,60
1.826,30
2.258,65
2.234,04
Spese riscaldamento
3.687,48
3.957,08
6.741,35
8.398,24
Spese d’ufficio -cancelleria
5.227,10
249,32
112,62
652,14
14.312,18
718,68
1.343,65
2.885,42
Spese manutenzione ordinaria
600,00
Spese assicurazioni
1.143,81
949,44
341,44
1.720,00
Spese attività pastorali
2.459,81
236,00
740,85
492,00
Contributo diocesano
127,00
10,00
213,35
269,00
Spese Unità Pastorale
600,00
3.639,00
Altre spese
Totale gestione ordinaria
3.050,00
310,80
380,82
3.731,40
37.660,82
12.545,49
14.691,24
21.400,95
Alcune Note:
Per Darzo:
I lavori della chiesa di San Michele sono
stati ultimati.
Per Storo:
Come si può notare dal bilancio della Parrocchia di Storo le spese per la gestione sono
sempre molte e a malapena vengono coperte
dalle offerte dei fedeli, offerte raccolte durante
le celebrazioni che purtroppo non sono molto
cospicue, un introito maggiore viene dalle offerte libere in occasione di funerali, battesimi e
simili.
Le spese maggiori riguardano il riscaldamento e il funzionamento dell’ufficio-canonica
ma sopratutto le spese di manutenzione ordinaria delle nostre chiese (S. Floriano, S.andrea,
S. Lorenzo, S.Rita).
Abbiamo in corso due mutui:
- Mutuo per il primo lotto di lavori che si estinguerà nel dicembre 2015 con rata di euro
67.689,00
- Mutuo per il secondo lotto di lavori coperto
da mutuo che si estinguerà nel gennaio 2019
con rate annuali di euro 37.914,00
I mutui di cui sopra sono coperti da contributi
provinciali.
Nel 2014 abbiamo dovuto tra l’altro riparare l’impianto audio della chiesa di S.
Floriano per un costo di 5.490 euro, in parte
coperti dall’assicurazione, e abbiamo dovuto
intervenire per sistemare il tetto della chiesa di
S. Lorenzo, oltre a tanti altri piccoli lavori.
Per Lodrone:
Per quanto riguarda invece la manutenzione straordinaria di cui sono state oggetto le
chiese di S. Floriano e di S. Andrea negli anni
passati possiamo dire che pian piano stiamo
pagando i debiti, rimangono ancora da rimborsare circa 15.000 euro.
Le spese di riscaldamento 2014 comprendono anche il costo di allacciamento alla rete
del metano per la nuova chiesa parrocchiale.
Per quanto riguarda il lavoro di restauro
della chiesa parrocchiale nel prossimo bollettino verrà illustrato dettagliatamente il bilancio
complessivo.
A questo proposito disideriamo ringraziare di cuore tutte le persone che con il loro generoso contributo e offerte ci hanno aiutato a
far fronte agli impegni”
Gestioni straordinarie:
Lavori chiesa S. Michele
13.643,78
SPESE: per quote di capitale dei mutui
63.804,24
Interessi sui mutui e spese bancarie
TOTALE Uscite
4.574,79
4.188,69
37.660,82
94.182,20
14.691,24
25.975,74
OFFERTE raccolte in giornate a destinazione specifica: Carità del Papa, Seminario, Giornata
Missionaria, Solidarietà tra parrocchie, Avvento di Fraternità, Quaresima-pane per amor di Dio
TOTALE offerte girate in Diocesi
2.531,04
195,00
866,01
619,27
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 40
Feste con i genitori in Casa Alpina nell’estate 2015
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 41
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
Restauri, storia, archivi...
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
L’esterno della chiesa di Lodrone
prima e dopo il restauro
Relazione finale riguardante i lavori di
restauro della chiesa parrocchiale di
Lodrone
Domenica 5 aprile 2015 in occasione
della Pasqua di resurrezione, la chiesa parrocchiale di Lodrone ha riaperto le porte per accogliere i fedeli dopo quasi 18 mesi di chiusura
necessaria per effettuare i lavori di consolidamento e restauro di tutto l’edificio.
Per chi è rientrato in chiesa dopo la chiusura del settembre 2013, grande è stata la soddisfazione per l’esito del restauro, e molti hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per
il risultato del lavoro eseguito.
Da domenica 11 ottobre sarà possibile
vedere anche la piastra funeraria trovata sotto
il pavimento della chiesa durante i lavori, la lastra di marmo che era posta sopra la tomba di
Maria, moglie del conte Paride Lodron, morta
il 17 marzo 1422, (all’interno della quale è
ancora presente la cassa in legno contenente
le ossa in ottimo stato di conservazione dopo
quasi 600 anni dalla sepoltura) è stata ripulita
e ricollocata nel punto esatto del ritrovamento,
coperta con una lastra di vetro per renderne
possibile la visione a tutti gli interessati.
Prima di presentare il rendiconto economico del restauro, desidero ringraziare l’architetto progettista e direttore dei lavori Gianni
Cimarolli, per la competenza, la precisione, e
la passione che ha profuso durante tutto il lavoro, garantendo il regolare processo di restauro, nel rispetto di tutti gli elementi storici e artistici vecchi e ritrovati che sono stati conservati
e recuperati attraverso un restauro minuzioso
e fedele operato dai tecnici della ditta Effeffe.
hanno lavorato con competenza e capacità sia
per quanto riguarda le opere murarie e di restauro, sia per l’impianto termosanitario sia per
l’impianto elettrico.
Alla ditta Effeffe Restauri sono stati liquidati 430.100,00 Euro una buona parte di
questa spesa è stata necessaria per la realizzazione di 18 micropali a sostegno della
sottofondazione del muro perimetrale verso la
strada statale, e il consolidamento dell’arco santo.
L’impianto termoidraulico è stato realizzato dalla ditta Pelizzari Firmo con un costo
complessivo di 35.750,00 Euro
Per il rifacimento e la messa a norma dell’impianto elettrico sono stati liquidati alla ditta
Ecoenerg 33.246,40 Euro
L’interno della chiesa di Lodrone
prima e dopo il restauro
Il costo per la progettazione, direzione
lavori, compreso gli oneri per la sicurezza, i
calcoli per le sottofondazioni e il consolidamento dell’Arco Santo, è stato di 48.474,40 euro
+ le ritenute di acconto pari ad 9.143,13
euro per un totale di 57.617,53 Euro.
Alcune spese non ammesse a contributo sono state finanziate grazie alle
offerte raccolte dalla popolazione di
Lodrone per un totale di 12.512,92 Euro
Un ringraziamento và anche alle ditte che
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 42
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 43
Riassunto delle spese sostenute per il restauro della chiesa
parrocchiale di Lodrone
Un’occhiata
all’organo
Importi in Euro
ditta Effeffe Restauri
ditta Pelizzari Firmo
ditta Ecoenerg
Progettista e direzione lavori
Altre spese
430.100,00
35.750,00
33.246,40
57.617,53
12.512,92
Totale fatture liquidatedalla
parrocchia al 10/10/2015
569.226,85
Un po’ per curiosità un po’
per passione, un po’ su pressione di comuni amici, ci siamo interessati delle condizioni dell’organo di Storo. A dir la verità si
sente ad orecchio che ha qualche problema, oltre ad alcune
scordature lo scorso anno ha iniziato ad emetteva un fischietto fastidioso -dalle pelli dei
somieri, ci hanno spiegato chi se ne intende-.
così a fine maggio siamo andati a Cimego all’inaugurazione del nuovo organo testé comprato e installato.
Entrate:
Contributo Provincia Autonoma di Trento
( 75% della spesa ammessa di 556.509,00)
417.381,75
Contributo Comune di Storo
( 13,5% della spesa ammessa di 556.509,00)
75.000,00
Parrocchia di Lodrone
( 13,5% delle spese sostenute 569.226,85)
76.845,10
Costo finale del restauro
569.226,85
In attesa della quota a saldo del contributo provinciale, il pagamento delle
fatture è stato possibile grazie all’anticipazione di cassa fatta da un privato di Lodrone
che ringraziamo per la sua generosa disponibilità.
l’amministratore
Luzzani Giovanni
Guardandolo dall’interno la differenza con
il nostro è risultata abissale. Così ci siamo messi di ramazza ed abbiamo dato una prima sommaria ripulita dalle ragnatele. Abbiamo poi fatto fare un sopralluogo alla ditta Mascioni, i discendenti di quelli che nel 1952 l’hanno costruito e installato a Storo nel 1953. Bisognava
avere però anche un parere “tecnico-liturgico”
così abbiamo sentito il dott. Paolo Delama della
Curia di Trento che con un sopralluogo ci ha
dato alcuni consigli: preoccuparsi al più presto
di risanare l’organo di Storo prima che sia troppo tardi, farsi fare un preventivo dalla Mascioni,
sentire e darsi da fare per trovare i fondi necessari al restauro, ripensare la ricollocazione della
consolle.
Dopo vari incontri e sopralluoghi, in una
riunione del CPAE si è deciso di iniziare ad intervenire, approvando il preventivo di poco oltre i 50.000
euro per il restauro e iniziare ad inoltrare le domande
autorizzative e di finanziamento.
La cifra è importante ma comporta lo
smontaggio di tutto il complesso strumento composto
da 1882 canne, 1134 valvoline in pelle contenute nei
somieri, rifacimento di tutti i contatti elettrici, trattamento antitarlo, pulizia, sostituzione delle parti usurate,
sistemazione dei mantici, sistemazione dei bassi -canne in legno- pulitura delle canne metalliche, ecc. ecc.
un’intervento importante che durerà due mesi. Sul
prossimo bollettino daremo qualche dato in più.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 44
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 45
A fianco le canne nuove
dell’organo di Cimego e in
alto le canne polverose del
nostro organo.
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
corrispondenze
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
1234567890123456789012345678901212345678901234
“Storo in …
Russia”
Credo sia significativo far conoscere il fatto importante che ci è accaduto
nei giorni dal 29 ottobre al 3 novembre
scorso. Io, mia moglie e due ragazzi che sono
stati delle Comunità de L’Imprevisto, Marigona
ed Enrico, siamo stati invitati dal noto filosofo
Alexander Filonenko in Ucraina, precisamente nella città di kharkov.
Il mio primo libro, “Torniamo a casa,
L’Imprevisto: storia di un pericolante e dei suoi
ragazzi”, editato quattro anni or sono per i tipi
di Itaca, è stato tradotto in lingua russa.
Alcuni professori universitari di Mosca e
di Kharkov due anni fa hanno effettuato un viaggio in Italia ed hanno visitato e conosciuto L’Imprevisto, apprendendo tra l’altro che della nostra storia, del nostro metodo avevamo scritto
un libro. Tornati nel loro paese ad alcuni amici
russi che conoscevano l’italiano hanno chiesto
di tradurre alcuni brani che hanno poi divulgato a colleghi ed amici, anche a personalità e
intellettuali della Chiesa ortodossa. Appurato a detta loro – il gradimento, il valore e l’importanza del contenuto del libro hanno proposto
ed insistito perché la casa editrice SAVCHOOK
O.O. ([email protected]) lo traducesse
e pubblicasse in russo.
21/07/2015: inaugurazione
della “Baracca del Cras”
intitolata ora a don Ezio
Marinconzacon la presenza di
Don Mauro, nipote del
compianto don Ezio e delle
sorelle salite a Faserno a
conoscere la Casa Alpina...
contro con giovani universitari e
delle scuole superiori; un incontro con adulti, famiglie e sacerdoti della Chiesa ortodossa; un incontro pubblico per tutta la città.
In tutti abbiamo ricevuto apprezzamento, sentito tanto interessamento per l’esperienza
di accoglienza, cura e reinserimento che svolgiamo a l’Imprevisto. Soprattutto ci è stata testimoniata la grave situazione di degrado, di
abbruttimento, di abbandono che tantissimi giovani vivono in questi paesi e quanto possa rappresentare un esempio utile, un riferimento interessante la nostra storia.
Nel libro oltre la storia delle Comunità, lo
spirito che anima gli operatori, il rapporto che
nasce tra essi ed i ragazzi, si racconta anche di
Storo, dei miei genitori, della mia infanzia e
giovinezza, si nominano persone e fatti, si dice
della tradizione cristiana del “nos paes” … in
Russia!
In quelle giornate oltre che conoscere e
un poco partecipare alla vita di questi nuovi
amici ucraini e russi, abbiamo dunque effettuato quattro presentazioni del libro. Un incontro
con due opere sociali molto conosciute nella
città di Kharkov, nel teatro Timur, dove peraltro si svolge un’interessante attività teatrale con
ragazzi difficili e nel Centro Emmaus; un inComunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 46
Silvio Cattarina
Alcuni momenti dai campeggi estivi a Faserno
e qui a fianco la battaglia dei Lanzichenecchi
all’assalto del Castello di Santa Barbara rievocazione del settembre scorso.
Comunità in cammino - U.P. Madonna dell’Aiuto - Pag. 47
Unità Pastorale
Madonna dell’Aiuto
“Comunità in cammino”
Periodico semestrale dell’Unità Pastorale “Madonna dell’Aiuto”
Iscrizione al Tribunale di Trento n° 1274 del 10/01/2006
Redazione: Via San Floriano, 1 - 38089 Storo (TN) tel. 0465 296046
Redatto in proprio a cura del Circolo oratorio parr. Storo e stampato a cura della
Tipografia Antolini di Tione di Trento (TN)
Proprietario: don Andrea Fava - via San Floriano, 1 - 38089 Storo (TN)
Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - D.L.353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, D.C.B Trento