Rialzati: per te Dio si è fatto uomo
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Rialzati: per te Dio si è fatto uomo
La Scintilla all’interno L’uomo di vetro pag 3 La croce: il volto etico della bontà infinita di Dio pag 3 Speciale convegno diocesano dei catechisti pagg 4-5 Offerte per il sostentamento dei sacerdoti pag 6 Atroce sospetto pag 7 editoriale Il muro Gioia incontenibile sul volto solare di uomini e donne di qualsiasi età. Incontro vivace di gente a lungo separata. Abbraccio stretto di familiari, parenti ed amici. Sguardo sereno su nuovi orizzonti di vita. Cammino atteso per sentieri di pace, di libertà, di legalità e di giustizia. Inizio certo di nuove speranze. E canti. E danze. E desideri. E sogni… Imprevisto scenario di vita il 9 novembre del 1989, a Berlino, per il muro che cade. Il muro della contrapposizione e della divisione, della cortina di ferro e della guerra fredda, della sofferenza e della morte. Il muro dell’impossibile speranza. Segno della spartizione dell’Europa fatta dai vincitori della seconda guerra mondiale (Stati Uniti e Gran Bretagna da una parte, Unione Sovietica dall’altra). •Capi di Stato e di governo, ministri ed uomini di cultura, giovani e ragazzi si sono trovati a Berlino, davanti alla Porta di Brandeburgo, per celebrare il ventesimo anniversario della caduta del muro. Occasione privilegiata per ricordare volti ed esperienze di chi, pagando di persona, ha messo nuovi mattoni di pace e di futuro nel solco che furore ideologico aveva scavato per soffocare il grido sofferto della libertà e della democrazia. Occasione privilegiata per mettere a fuoco esperienze di incontro, di pacificazione, di collaborazione e di solidarietà. Per fare dell’Europa la casa comune di cittadini che condividono valori umani e cristiani. Patrimonio culturale trasmesso di generazione in generazione. •La celebrazione del ventesimo anniversario della caduta del muro ha messo a nudo ideali traditi e speranze disattese. Tante le difficoltà di integrazione sul piano sociale, di corresponsabilità sul piano morale, di condivisione sul piano spirituale. Il cammino appare (ed è) minacciato da fenomeni che sembrano allontanare da radici che costituiscono la ragion d’essere dell’Europa. Inascoltato il grido ripetuto di Giovanni Paolo II. Disattesa la richiesta di inserire nella Carta costituzionale europea il richiamo ai valori cristiani. • Senza radici l’albero cade. Pietro Aliquò Anno XXVI - 22 novembre 2009 - Sped. in a. p. - Art. 2 Comma 20/C L. n. 662/96 20 Rialzati: per te Dio si è fatto uomo “Amore zuccarato”. È il titolo del recital che, il 31 ottobre scorso, la filodrammatica San Gabriele dell’Addolorata (Messina), in continuità ideale con l’Anno Eustochiano (2008-2009), ha rappresentato nella chiesa di S. Eustochia. Con competenza e bravura gli attori, diretti da Rosalia D’Aliberti, sceneggiatrice e regista, hanno fatto rivivere la vicenda umana e spirituale di Eustochia Smeralda Calafato, fondatrice del monastero di Montevergine. Il 19 novembre scorso, nei locali del seminario arcivescovile, dalle 10.00 alle 12.30, si è riunito il consiglio presbiterale per discutere il seguente ordine del giorno: riflessione sulla opportunità di lasciare un segno nel territorio devastato dalla recente alluvione; ripresa della riflessione riguardante la casa del clero e della riflessione sulla verifica del cammino pastorale della diocesi nell’ultimo decennio: che cosa verificare, come fare la verifica (criteri e modalità), dove fare la verifica… Ancora qualche giorno e sarà tempo di avvento. Tempo di preparazione alla solennità del natale del Signore Gesù. La Caritas italiana propone che sia tempo di fraternità. Tempo al quale ha dato un tema: “Rialzati: per te Dio si è fatto uomo” (S. Agostino). Per non dimenticare la tragedia del 1° ottobre la Caritas diocesana ha pensato di istituire borse di studio intitolate ai bambini deceduti nell’alluvione di Giampilieri: Ilaria, Francesco e Lorenzo. La scintilla S e t t i m a n al e d e lla d i o c e si d i M e ssi n a L i p a r i S a n t a L u cia d e l M e la Con sano realismo “Piuttosto che questo clima continuamente polemico sarebbe opportuno che si discutesse in maniera costruttiva di problemi e prospettive che riguardano la gente”. “Se il dibattito pubblico si riduce a uno scambio di accuse reciproche insistite, con un continuo rimbalzo senza fine, non si fa un buon servizio al Paese, che invece ha bisogno di essere guidato e governato”. Lo ha detto il 10 novembre scorso ad Assisi il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, durante la conferenza stampa alla fine della mattinata di lavori della 60ª assemblea generale dei vescovi ita- liani. “Piuttosto che questo clima continuamente polemico sarebbe opportuno che si discutesse in maniera costruttiva di problemi e prospettive che riguardano la gente. E anche i mass media dovrebbero assumere questo metodo, orientando costruttivamente l’attenzione al merito dei problemi del Paese, vale a dire a tutte quelle realtà che toccano la vita del popolo”. Alla domanda se i vescovi reputino che l’Italia stia vi- vendo un periodo di “declino”, ha risposto così: “Mi sembra esagerato parlare di declino. È vero che ci sono delle difficoltà, ma dall’altra parte ci sono anche notevoli potenzialità di carattere materiale, economico, culturale e morale. Quindi non mi pare sia opportuno emettere pronunciamenti catastrofistici. Bisogna invece che tutti s’impegnino per valorizzare le potenzialità presenti nel Paese, evitando giudizi unilaterali”. Un grave “no” culturale Vedendolo… gli disse… alzati! Tema del 26° convegno diocesano che i catechisti, l’8 novembre scorso, hanno celebrato nel padiglione 7b della Fiera di Messina, dalle 9.00 alle 16.30. In sintonia con la lettera pastorale che l’arcivescovo mons. Calogero La Piana ha consegnato alle comunità parrocchiali per l’anno 20092010. Perché il convegno? Più di una le ragioni. La prima è l’esigenza di pensarsi e di mettersi in cammino. La vita è cammino. La Chiesa è cammino. La formazione è cammino. La vita spirituale è cammino. La pastorale è cammino. La catechesi è cammino. Cammino che ha il suo inizio nel disegno salvifico di Dio e la sua fine nella Gerusalemme del cielo. Che è fatto di tappe piccole e grandi. Che coinvol- E adesso arriva anche la Corte europea dei diritti dell’uomo. L’organismo di Strasburgo ha stabilito che la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni, una violazione, anche, della libertà di religione, una situazione anomala e incompatibile con la laicità dello Stato. La Corte argomenta su diversi piani accogliendo il ricorso di una cittadina italiana che aveva già interpellato la magistratura del nostro Paese contestando l’esposizione del crocifisso nelle aule frequentate dai suoi figli, in una scuola di Abano Terme. In Italia la questione si era risolta, in sostanza, ribadendo il valore del crocifisso come simbolo culturale, oltre che religioso, segno di identità e di principi che fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, in nessun modo “obbligante” ad una fede. Un simbolo, in qualche modo, della stessa laicità che si vorrebbe invece violata. Adesso la Corte europea ribalta la questione e vede nell’esposizione del crocifisso un pericolo per la libertà religiosa, un segno di maggiore vicinanza dello Stato ad una religione particolare rispetto ad altre, un segue a pag. 2 segue a pag. 2 Contro la criminalità impegno educativo “È vero che nel Mezzogiorno si registra la presenza della criminalità organizzata, segue a pag. 2 Ragioni del convenire La vita è cammino. La Chiesa è cammino. La formazione è cammino. La vita spirituale è cammino. La pastorale è cammino. La catechesi è cammino. Crocifisso a scuola