soluzioni 1 - Facoltà di Medicina e Chirurgia

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soluzioni 1 - Facoltà di Medicina e Chirurgia
QUANTITA’ E COMPOSIZIONE
DEI LIQUIDI CORPOREI
SOMMINISTRAZIONE DI
TERAPIA ENDOVENOSA
IL 60% del peso corporeo di un adulto è costituito
da liquidi. I fattori che influenzano la quantità di
liquidi presenti nell’organismo umano sono:
• Età – i giovani hanno una percentuale maggiore
rispetto agli anziani
• Sesso – uomini > donne
• Contenuto corporeo di grassi – i soggetti obesi
hanno meno liquidi rispetto alle persone magre,
in quanto le cellule adipose contengono meno
acqua
A cura di: Dott.ssa R. Fiorentini Dott.ssa E. Palma
QUANTITA’ E COMPOSIZIONE DEI
LIQUIDI CORPOREI
I liquidi corporei sono localizzati in due
compartimenti:
• Spazio intracellulare
• Spazio extra cellulare
I liquidi corporei passano normalmente fra i
due principali compartimenti corporei, nel
tentativo di mantenerli in equilibrio
OSMOSI = il processo attraverso cui i
liquidi si muovono attraverso una
membrana semipermeabile da un’area a
bassa concentrazione di soluti verso una a
più alta concentrazione; il processo
continua fino a che la concentrazione è
uguale ai due lati della membrana
Diffusione = il processo attraverso cui i
soluti si muovono da un’area ad alta
concentrazione verso una a
concentrazione minore
Pressione idrostatica = la pressione creata dal
peso di un liquido contro le pareti del
contenitore. Nell’organismo, la pressione
idrostatica nei vasi sanguigni risulta dal peso del
liquido stesso e dalla forza derivante dalla
contrazione del cuore
L’osmolarità esprime la concentrazione delle
soluzioni ed è misurata in milliosmoli per
litro(mOsm/L). L’osmolarità sierica normale è
intorno a 300mOsm/l compresa circa tra
275/295 mOsm/l
TIPI DI SOLUZIONI ENDOVENOSE
Le soluzioni sono classificate come :
ISOTONICHE,
IPOTONICHE,
IPERTONICHE
CRISTALLOIDI
(sol fisiologica 0,9%)
Sono formate da acqua
come solvente e da sostanze
a basso peso molecolare
come soluti, elettroliti,
glucosio o entrambi
Utilizzate a scopo idratante o
come veicolo di farmaci o
come ripristino elettrolitico
COLLOIDI
Rimangono
prevalentemente nel
letto vascolare
Le proteine contenute
ad elevato peso
molecolare, passano
con difficoltà la
membrana capillare
Favoriscono
l’espansione del
compartimento
intravascolare
Soluzioni isotoniche
I LIQUIDI ISOTONICI HANNO UNA OSMOLARITA’
TRA 250 mOsm/L E 375 mOsm/L, OVVERO UNA
PRESSIONE OSMOTICA DELLO STESSO VALORE A
QUELLA PRESENTE NEL SIERO
I LIQUIDI ISOTONICI SONO UTILIZZATI PER
ESPANDERE LA COMPONENTE INTRAVASCOLARE
ED AUMENTARE IL VOLUME CIRCOLANTE.
Soluzione di cloruro di sodio allo
0,9%
Soluzione di Ringer lattato
Componenti del sangue – abumina al
5% - plasma
Destrosio ( glucosio ) al 5% in acqua
Soluzioni ipotoniche
I LIQUIDI IPOTONICI HANNO UNA
OSMOLARITA’ INFERIORE A 250
mOsm/L, OVVERO UNA PRESSIONE
OSMOTICA INFERIORE A QUELLA
CELLULARE
PERMETTE AI LIQUIDI CORPOREI DI
PASSARE DAI VASI SANGUIGNI ALLE
CELLULE E ALLO SPAZIO
INTERSTIZIALE
PER UN SOGGETTO CHE NECESSITA
DI IDRATAZIONE CELLULARE
ALCUNI TIPI di SOLUZIONI
Soluzione fisiologica (NaCl 0,9%) isotonica
308mOsm/l è una soluzione salina utilizzata per il
reintegro di liquidi extracellulari per espandere il volume
o per trattare stati ipovolemici
Glucosata 5% leggermente ipotonica 278 mOsm/l usata
come terapia reidratante, fornisce acqua libera e calorie,
non contiene elettroliti. In 500 ml vi sono 25 gr di
glucosio; ogni grammo fornisce 3,7 Kcal. Non va
utilizzata da sola per il trattamento del deficit di volume
dei liquidi perché diluisce la concentrazione degli
elettroliti. Controindicata nei traumi cranici, perché può
aumentare la pressione intracranica
Soluzioni ipertoniche
I LIQUIDI IPERTONICI HANNO UNA
OSMOLARITA’ 375 mOsm/L, OVVERO UNA
PRESSIONE OSMOTICA DI MAGGIOR
VALORE A QUELLA PRESENTE NELLE
CELLULE
I LIQUIDI IPERTONICI AUMENTANO
L’OSMOLARITA’ SIERICA E PORTANO I
LIQUIDI DALLE CELLULE E DALLO SPAZIO
INTERSTIZIALE, ALL’INTERNO DELLO
SPAZIO INTRAVASCOLARE.
(INTRODUZIONE CAUTA)
Elettrolitica reidratante con o senza glucosio
isotonica 306mOsm/l simile al plasma e ai liquidi
interstiziali. Utilizzata per il mantenimento
dell’equilibrio idroelettrolitico
Bicarbonato 1,4% isotonica 334 mOsm/l
indicata per la correzione dell’acidosi metabolica
Soluzione fisiologica NaCl 3% fortemente
ipertonica 1028 mOsm/l usata solo per gravi
situazioni di iponatriemia e ipocloremia
Bicarbonato 8,4% fortemente ipertonica 2000
mOsm/l utilizzata negli stati di grave acidosi
metabolica
SOLUZIONI NUTRITIVE
Glucosata 10% 20% 33% 50% ipertoniche utilizzate
come fonti nutritive in pazienti che non possono
alimentarsi per via enterica. Solo la soluzione al 10%
può essere infusa per via periferica, le altre attraverso
vena centrale
Isopuramin®, fremine® ipertonici utilizzati per trattare
deficit proteici e da ridotto apporto o da aumento delle
perdite es. post operatorio
Soluzioni di lipidi intralipid® 10% 20% isotoniche
utilizzate per aumentare l’apporto energetico.
Richiedono un tempo di infusione minimo di 4-6 ore
SOLUZIONI COLLOIDALI UMANE E
SINTETICHE
Abumina 5% isotonica
Albumina 20% iperoncotica
Si utilizzano nell’ipovolemia e nell’ipoalbuminemia
PPS® isotonica soluzione di proteine plasmatiche isoncotica, simile
al plasma
Voluven® 6% isotonica preparati sintetici a struttura colloidale;
trattengono acqua ed espandono il volume. Funge da sostituto del
plasma. Soluzione chiara o leggermente opalescente; i primi 10-20
ml devono essere infusi lentamente per rischio di reazioni
anafilattiche
Emagel® 3% isotonica sostituto del plasma, si usa come terapia e
profilassi dell’ipovolemia e dello shock
DIURETICI OSMOTICI
Mannitolo 18% glicerolo10% ipertoniche
soluzioni indicate per ridurre l’edema
interstiziale ed intracellulare es. edema
cerebrale
SOLUZIONI ENDOVENOSE
Tutti i liquidi endovenoso vanno
somministrati accuratamente, in particolar
modo le soluzioni ipertoniche, in quanto
queste richiamano liquidi nello spazio
vascolare per osmosi , causando un
aumento del volume ematico che potrebbe
dar luogo a un edema polmonare. Il tipo e
la quantità di soluzioni prescritte sono
determinate dal valore degli elettroliti
sierici e dal bilancio dei liquidi
BILANCIO IDRICO
BILANCIO IDRICO
SCOPO: quantificare e registrare la totalità delle
Nell’organismo il bilancio idrico dipende
dall’equilibrio tra le entrate e le uscite di
acqua. Il disordine idrico esiste quando
l’assunzione di acqua e la sua
eliminazione non sono regolari, quando le
entrate superano le uscite o viceversa. In
presenza di un disordine idrico, le persone
possono essere soggette sia ad un
sovraccarico di acqua che ad una
disidratazione
Si effettua il bilancio idrico in caso di:
il paziente è affetto da problemi clinici che
costituiscono fattori di rischio per un’alterazione
del bilancio idroelettrolitico, come lo scompenso
cardiaco, l’insufficienza renale, gravi ustioni,
febbre persistente
Il paziente è clinicamente instabile, come a
seguito di un intervento chirurgico maggiore o di
un trauma
In pazienti ad alto rischio di squilibri idroelettrolitici
il monitoraggio del bilancio idrico deve essere
sistematico ogni 6-12-24 ore
entrate e delle uscite dei liquidi durante le 24
ore.
L’unità in uso per misurare le entrate e le uscite è il
milliletro (ml) o il centrimetro cubo (cc)
BILANCIO IDRICO
Per entrate si intendono tutti i liquidi assunti per bocca,
introdotti tramite l’alimentazione con SNG /PEG,
somministrati per via endovenosa e infine l’acqua
metabolica, quantificata in circa 300 ml nelle 24 ore e
derivante da processi metabolici
Le uscite sono rappresentate dalle urine, dalle feci,
dalla perspiratio sensibilis e insensibilis ; vanno
considerate anche perdite per diarrea, vomito, liquidi
fuoriusciti dai drenaggi dal SNG.
BILANCIO IDRICO
Bilancio idrico
Se il paziente presenta febbre deve essere
quantificata una perdita aggiuntiva di 250
ml nella 24 ore
entrate
entrate
uscite
uscite
Liquidi assunti con
bevande o
endovena
1000-1200
urine
1200-1500
cibo
1000
feci
100-200
Acqua
metabolica o di
ossid.
300
Perspiratio sens
e insens.
Cute 500-600
Polmoni 400-500
Liquidi organ.
Vomito diarrea
Tot entrate
2500 circa
Totale uscite
2500 circa
Peso paziente…..
Vene superficiali dell’arto
superiore
In situazioni di normalità il bilancio dovrebbe
essere pari .
Bilancio idrico positivo quando le entrate
sono maggiori delle uscite può essere
indice di eccesso di volume di liquidi
Bilancio idrico negativo dove le uscite
sono maggiori alle entrate indice di deficit
di volume di liquidi