programmazione_scienze_ naturali 15-16 - liceo-lioy
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LICEO SCIENTIFICO STATALE Paolo Lioy VICENZA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DIPARTIMENTO DI SCIENZE NATURALI A.S.2015/2016 Il dipartimento di Scienze naturali è composto da sette docenti, due dei quali supplenti. La presente programmazione viene approvata e sottoscritta da tutti i componenti, anche se la sua stesura è stata curata dai docenti di ruolo: Prof.ssa Nicoletta Manzolini (coordinatrice) Prof.ssa Mariangela Paganelli (responsabile di laboratorio) Prof. Gianbattista Frescura Prof.ssa Valeria Iseppi Prof.ssa Lucia Zamberlan I ND I CE Premessa………………………………………………………………………………………………………………… .…………pag.2 L i ne e G e ne r a l i … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … … . . p a g . 2 C o nt e n ut i d i s c i p l i na r i e o b b i e t t i v i s p e c i fi c i d i a p p r e nd i m e nt o … … … … … … … … … . … . … . . … p a g . 3 P r i m o b i e n ni o … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … . . … … p a g . 3 S e c o nd o b i e n ni o … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … … … … … … . . p a g . 3 Q ui nt o a nno … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . . … … … … … … . … . . p a g . 4 O r g a ni z z a z i o ne e s v i l up p o d e i c o nt e n ut i d i s c i p l i na r i … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 4 C l a s s i p r i m e - s c i e nt i f i c o … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … … … … … … … … … … … … … . p a g . 4 Classi prime-scienze applicate ………………….………………………………………………………… pag.5 C l a s s i s e c o nd e - s c i e nt i f i c o … … … … … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . . p a g . 5 C l a s s i s e c o nd e - s c i e n z e a p p l i c a t e … … … … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . p a g . 5 C l a s s i t e r z e - s c i e nt i f i c o … … … … … … … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 6 C l a s s i t e r z e - s c i e nt i f i c o c o n s e c o nd a l i ng u a … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 7 Classi terze -scienze applicate……………………………………………………………………………..pag.7 C l a s s i q u a r t e - s c i e nt i f i c o … … … … … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . . p a g . 8 Classi quarte-scienze applicate …………………………………………………………………………..pag.9 C l a s s i q ui nt e - s c i e nt i f i c o … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 9 C l a s s i q ui nt e - s c i e n z e a p p l i c a t e … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … . p a g . 9 S c e l t e m e t o d o l o g i c he c o m u ni … … … … … … … … … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . . p a g . 1 0 S t r a t e g i e p e r i l r e c up e r o … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … … . . p a g . 1 0 V a l ut a z i o ne … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … … … p a g . 1 1 S t r um e nt i d i v a l ut a z i o ne … … … … … … … … … … … . … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . . p a g . 1 1 N u m e r o m i ni m o d i v a l ut a z i o ni … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 1 1 C r i t e r i d i v a l ut a z i o ne … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 1 1 V a l ut a z i o ne e c e r t i f i c a z i o ne d e l l e c o m p e t e n z e … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . . p a g . 1 1 G r i g l i e e t a b e l l e p e r l a v a l ut a z i o n e … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … p a g . 1 2 G r i g l i a p e r p r o v e o r a l i e p r o v e s c r i t t e no n s t r ut t ur a t e … … … … … … … … … … … … . … p a g . 1 2 T a b e l l a d i c o nv e r s i o ne p e r p r o ve s t r ut t ur a t e … … … … … … . … … … … … … … … … … … … . . p a g . 1 3 T a b e l l a d i c o nv e r s i o ne p e r p r o ve d i r e c up e r o d e b i t o … … … … … … … … … … … … … . … p a g . 1 4 G r i g l i a d i v a l ut a z i o ne t e r z a p r o va ( t i p o l o g i a B ) … … … … … … … … … … … … … … … … . … . p a g . 1 5 S c he d a d e l l e no r m e d i s i c u r e z z a i n l a b o r a t o r i o … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . … p a g . 1 6 PRE MES S A Dal 2013, anno in cui il Liceo Lioy è stato scelto come scuola polo per la provincia di Vicenza del progetto ministeriale nazionale LS OSA Lab, il dipartimento ha partecipato a numerosi incontri/seminari (l’ultimo dei quali si è tenuto dal 1° al 3 ottobre 2015 a Rovereto) con le seguenti finalità: sostegno e accompagnamento nell’interpretazione delle indicazioni ministeriali per l’attuazione della riforma; elaborazione di un curricolo nazionale condiviso; elaborazione di materiale didattico con costruzione di nuclei interdisciplinari; condivisione delle esperienze e del materiale didattico prodotto da ciascuna scuola polo; elaborazione del syllabus per la seconda prova all’esame di Stato. Inoltre, tramite la piattaforma informatica LS OSA, operante dall’ottobre 2013, tutti i docenti del dipartimento possono restare in contatto con i colleghi delle altre scuole polo d’Italia (tramite forum tematici di discussione e lo scambio di materiale didattico), con i referenti del Ministero e con docenti dell’Università Roma Tre. Questa esperienza, che dovrebbe concludersi nel 2018 e che ha coinvolto, anche se a diversi livelli, tutti i componenti del dipartimento, è stata fondamentale nelle scelte operate durante la stesura di questo documento. LINEE GENERALI Nel percorso liceale lo studio delle Scienze naturali non segue una logica lineare, ma piuttosto una scansione ispirata a criteri di gradualità, di ricorsività e di connessione tra i vari temi e argomenti 2 trattati. Questa scansione favorisce una sinergia tra le diverse discipline che affluiscono in quest’ambito, permettendo di svilupparle in modo armonico e coordinato, pur nel pieno rispetto della loro specificità. Nell’attuale percorso formativo viene inoltre dato spazio allo sviluppo storico e concettuale delle singole materie, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in cui si sono sviluppate. Infine, la dimensione sperimentale, aspetto irrinunciabile della formazione scientifica, rimane una guida, anche quando non siano possibili attività di laboratorio in senso stretto. La didattica laboratoriale, infatti, presuppone l’uso della metodologia della ricerca e pertanto intende il laboratorio non solo come uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini di una determinata produzione, ma come una situazione, come una modalità di lavoro, anche in aula, dove docenti e studenti, progettano, sperimentano, ricercano anche attraverso la discussione e l’elaborazione di dati sperimentali, l’utilizzo di filmati, di simulazioni ed esperimenti virtuali, o la presentazione di esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere scientifico. CO NTE N UT I D I SC I PL I N AR I E O B IETT I V I SP EC I F IC I D I AP PR E ND IME N TO Il dipartimento, in accordo con le indicazioni nazionali e con quanto è finora emerso nell’ambito del progetto LS OSA Lab, individua i seguenti contenuti disciplinari e obiettivi specifici di apprendimento. PRIMO BIENNIO Premettendo che nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e osservativo-descrittivo, i contenuti e gli obiettivi individuati si intendono comuni a tutte le diverse opzioni presenti nella scuola (scientifico, scientifico con seconda lingua e scienze applicate). Questo nasce dalla consapevolezza, maturata con l’esperienza, che la differenza tra i diversi corsi non risieda sul tipo di contenuti (dato che anche nelle indicazioni nazionali appare evidente la loro sostanziale somiglianza) ma sul loro livello di approfondimento e sulla maggiore dimensione sperimentale presente nell’opzione Scienze applicate. Scienze della Terra: si completano e approfondiscono contenuti già in parte acquisiti relativi allo studio della Terra nello spazio, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra e della Luna. Biologia: i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità. Chimica: lo studio comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; il modello particellare della materia; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev). Si introducono gli aspetti quantitativi. SECONDO BIENNIO Nel secondo biennio si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio, consentendo una spiegazione più approfondita dei fenomeni trattati. Nelle classi terze dello scientifico con seconda lingua, a causa delle diminuzione del monte ore settimanale (che da tre ore passa a due, con una diminuzione di 33 ore annuali), a seguito dell’introduzione dello studio della seconda lingua straniera, oltre a prevedere un minore approfondimento degli argomenti trattati, alcuni temi vengono considerati facoltativi e trattati solo in caso di disponibilità di tempo. Biologia: si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra i diversi sistemi sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda 3 la forma e le funzioni degli organismi, soprattutto con riferimento al corpo umano, trattandone gli aspetti anatomici e le funzioni metaboliche di base. Chimica: si studiano la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura, i modelli atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche, i legami chimici e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, le trasformazioni chimiche e le soluzioni con i relativi aspetti quantitativi (stechiometria). Inoltre, si trattano gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche, introducendo i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri. Adeguato spazio si darà agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni. Scienze della Terra: si introducono cenni di mineralogia, di petrologia e fenomeni come il vulcanismo e la sismicità. QUINTO ANNO Nel quinto anno si favorisce l’acquisizione di linguaggi e strumenti che consentono agli studenti di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari, approfondendo temi anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti. Chimica – Biologia: i contenuti si riferiscono principalmente allo studio della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di biologia s’intrecciano nella biochimica relativamente alla struttura e alle funzioni di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità, in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni. Scienze della Terra: si studiano i modelli della struttura interna della Terra e della tettonica globale. Nel secondo biennio e nel quinto anno la differenza del monte ore tra lo scientifico (anche con la seconda lingua) e l’opzione Scienze applicate si fa più sensibile. Quindi, pur restando valide le considerazioni fatte per il primo biennio, a causa della vastità del programma previsto in relazione al tempo disponibile, il dipartimento, in base all’esperienza acquisita, stabilisce di ridurre e spostare al quinto anno, nei corsi di liceo scientifico, gli argomenti di Scienze della Terra previsti nel secondo biennio. ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DEI CONTENUTI DISCIPLINARI Il dipartimento, pur consapevole che la scelta dei modi e dei tempi spetta, in base al livello della classe e ad altre variabili ai docenti interessati, ritiene utile concordare il seguente ordine con cui dovrebbero essere declinati, nelle diverse classi, i contenuti disciplinari stabiliti come irrinunciabili. Gli argomenti indicati come facoltativi potranno essere svolti solo in aggiunta ai precedenti, in caso di disponibilità di tempo, o come approfondimenti disciplinari da effettuare, ad esempio, durante la settimana dedicata al recupero. Nelle classi in cui manca tale indicazione, ciascun docente potrà compiere gli approfondimenti disciplinari e/o multidisciplinari che riterrà più opportuni, e sarà altresì libero di aggiungere altri temi e/o attività sperimentali, a quelli di seguito elencati. Gli eventuali percorsi supplementari effettuati saranno poi considerati, anche in base ai risultati ottenuti, nella stesura del prossimo piano di lavoro annuale. CL A SS I P R IME - LICEO SCIENTIFICO 1. Il Sistema solare: caratteristiche generali dei suoi componenti; il Sole; le leggi che regolano il moto dei pianeti; pianeti terrestri e gioviani; corpi minori. 2. Il Pianeta Terra: forma e dimensioni della Terra; il reticolato geografico e le coordinate geografiche; il moto di rotazione terrestre (principali prove e conseguenze); il moto di rivoluzione terrestre e l’alternanza delle stagioni; i fusi orari; i moti della Luna e le fasi lunari; le eclissi. 3. Dalla materia all’atomo: la materia e le sue caratteristiche; i sistemi omogenei ed eterogenei; le sostanze pure; i miscugli omogenei ed eterogenei; i passaggi di stato; trasformazioni fisiche e trasformazioni chimiche; elementi e composti; classificazione degli elementi e tavola periodica. 4 Argomenti facoltativi: caratteristiche generali dell’atmosfera; temperatura dell’aria ed effetto serra, pressione atmosferica e venti, umidità dell’aria e nuvole. Ciclo dell’acqua. Caratteristiche generali dell’idrosfera marina e continentale. CL A SS I P R IME – OPZIONE SCIENZE APPLICATE 1. L’Universo e il Sistema solare: le unità di misura usate in astronomia; le galassie; caratteristiche generali del Sistema solare; il Sole; le leggi che regolano il moto dei pianeti; pianeti terrestri e gioviani; corpi minori. 2. Il Pianeta Terra: forma e dimensioni della Terra; il reticolato geografico e le coordinate geografiche; il moto di rotazione terrestre (principali prove e conseguenze); il moto di rivoluzione terrestre e l’alternanza delle stagioni; i moti millenari; l’orientamento; i fusi orari; i moti della Luna e le fasi lunari; le eclissi. 3. Dalla materia all’atomo: la materia e le sue caratteristiche; i sistemi omogenei ed eterogenei; le sostanze pure; i miscugli omogenei ed eterogenei; i passaggi di stato; trasformazioni fisiche e trasformazioni chimiche; elementi e composti; classificazione degli elementi e tavola periodica; le leggi ponderali e la teoria atomica; la teoria atomica e le proprietà della materia; le formule chimiche. Argomenti facoltativi: caratteristiche generali dell’atmosfera; temperatura dell’aria ed effetto serra, pressione atmosferica e venti, umidità dell’aria e nuvole. Ciclo dell’acqua. Caratteristiche generali dell’idrosfera marina e continentale. CL A SS I S ECO N DE - LICEO SCIENTIFICO 1. Le teorie della materia e le reazioni chimiche: le leggi ponderali e il modello atomico di Dalton; la teoria atomica e le proprietà della materia; le trasformazioni chimiche e il loro bilanciamento. 2. La quantità chimica: la massa atomica e la massa molecolare; la mole e il numero di Avogadro; formule chimiche e composizione percentuale; formula minima e formula molecolare; la concentrazione molare delle soluzioni. 3. L’atomo: le particelle subatomiche; i modelli atomici di Thomson e Rutherford; numero atomico, numero di massa e isotopi. 4. Origine della vita e teorie evolutive: le caratteristiche dei viventi; le teorie sull’origine della vita; Pasteur e la generazione spontanea; la scoperta delle cellule e la teoria cellulare; cellule eucariote e procariote; organismi autotrofi ed eterotrofi; la storia della vita sulla Terra; la nascita del pensiero evoluzionista; le principali teorie evolutive. 5. I viventi e la biodiversità: la definizione di specie e la nomenclatura binomia; la classificazione gerarchica degli organismi viventi; le principali caratteristiche dei cinque regni. Argomenti facoltativi: flussi di energia tra i viventi. Cicli biogeochimici. CL A SS I S ECO N DE – OPZIONE SCIENZE APPLICATE 1. L’atomo: le particelle subatomiche; i modelli atomici di Thomson e Rutherford; numero atomico, numero di massa e isotopi; radioattività e tipi di decadimento radioattivo; reazioni nucleari (fissione e fusione). 2. La quantità chimica: la massa atomica e la massa molecolare; la mole e il numero di Avogadro; formule chimiche e composizione percentuale; formula minima e formula molecolare; la concentrazione molare delle soluzioni. 3. Dalle cellule agli organismi: le caratteristiche dei viventi; la scoperta delle cellule e la teoria cellulare; le caratteristiche delle cellule; i livelli gerarchici nei viventi; concetto di popolazione, comunità ed ecosistema; la varietà dei viventi: cellule procariotiche e cellule eucariotiche, organismi unicellulari, coloniali e pluricellulari, autotrofi ed eterotrofi; il metodo scientifico e la nascita di una teoria scientifica. 4. Le molecole della vita: la composizione chimica degli esseri viventi; la struttura e le proprietà dell'acqua; le proprietà delle soluzioni acquose; la scala del pH; le caratteristiche generali delle 5 biomolecole; i composti del carbonio; gruppi funzionali e isomeria di struttura; reazioni di condensazione e di idrolisi; i carboidrati (struttura e funzioni); le caratteristiche generali delle proteine; gli amminoacidi, il legame peptidico e le diverse strutture delle proteine; denaturazione e specificità delle proteine; i lipidi (struttura e funzioni); il DNA e l’RNA: composizione chimica dei nucleotidi, struttura e funzioni. 5. La cellula: le dimensioni delle cellule e l’uso del microscopio; i caratteri generali e le strutture specializzate delle cellule procariotiche; la teoria endosimbiontica; le caratteristiche delle cellule eucariotiche; le diverse strutture delle cellule eucariotiche; le strutture extracellulari. 6. La cellula al lavoro: organismi ed energia, reazioni esoergoniche e reazioni endoergoniche; il ruolo dell'ATP e dell’ADP; l’energia di attivazione; gli enzimi (caratteristiche e funzionamento); la struttura delle membrane biologiche (il modello a mosaico fluido); l'attraversamento delle membrane cellulari (la diffusione semplice, l'osmosi e l'equilibrio idrico tra le cellule e l'ambiente circostante, la diffusione facilitata, il trasporto attivo); endocitosi ed esocitosi. 7. La storia e l’evoluzione degli esseri viventi, la biodiversità: dal fissismo al modello evoluzionistico di Lamarck; le radici della teoria darwiniana e i concetti base della teoria dell'evoluzione di Darwin; prove a sostegno dell'ipotesi evolutiva; le teorie sull’origine della vita sulla Terra; dalle prime cellule procariotiche alla pluricellularità; la nomenclatura binomia e il sistema gerarchico di classificazione; le principali caratteristiche dei cinque regni. CL A SS I T E R ZE - LICEO SCIENTIFICO 1. La struttura dell’atomo: l’atomo di Bohr; la natura ondulatoria e corpuscolare della luce; la doppia natura dell'elettrone e il principio di indeterminazione di Heisenberg, concetto di orbitale; numeri quantici e tipi di orbitale; ordine di riempimento degli orbitali, configurazione elettronica totale ed esterna. 2. Il sistema periodico: struttura e lettura della moderna tavola periodica; elettroni di valenza e simbologia di Lewis; proprietà periodiche degli elementi; metalli, non metalli e semimetalli. 3. I legami chimici tra atomi e le forze intermolecolari: l’energia di legame; la regola dell'ottetto; il legame covalente puro; legami covalenti multipli; legame sigma e legame p-greco; il legame covalente polare, molecole polari e apolari; il legame covalente dativo; il legame ionico e i composti ionici; il legame metallico; ibridazione degli orbitali atomici; le forze ione-dipolo; le forze di Van der Waals; il legame idrogeno. 4. Classificazione e nomenclatura dei composti inorganici: valenza e numero di ossidazione, regole per la determinazione del numero di ossidazione; composti binari e composti ternari; nomenclatura dei composti binari e ternari. 5. Le molecole della vita: la struttura e le proprietà dell'acqua; le caratteristiche generali delle biomolecole; i carboidrati (struttura e funzioni); le proteine (struttura e funzioni); i lipidi (struttura e funzioni); gli acidi nucleici (struttura e funzioni); l’ATP (struttura e funzioni). 6. La cellula: le dimensioni delle cellule e l’uso del microscopio; i caratteri generali e le strutture specializzate delle cellule procariotiche; le caratteristiche e le diverse strutture delle cellule eucariotiche; la membrana cellulare degli eucarioti e il suo attraversamento (trasporto passivo, trasporto attivo, osmosi e trasporto mediato da vescicole); aspetti generali del metabolismo cellulare. 7. La divisione cellulare: la scissione binaria dei procarioti; il ciclo cellulare degli eucarioti; la mitosi e la citodieresi delle cellule animali e delle cellule vegetali; la riproduzione sessuata e la funzione dei gameti; cellule aploidi e cellule diploidi; cromosomi omologhi; fecondazione e formazione dello zigote; la meiosi e la variabilità genetica; confronto tra mitosi e meiosi; errori nel processo meiotico (trisomie autosomiche, alterazioni del numero dei cromosomi sessuali). 8. Da Mendel ai modelli di ereditarietà: Mendel e la nascita della genetica; le tre leggi di Mendel; genotipo, fenotipo; test cross; alberi genealogici e malattie dominanti e recessive; interazioni alleliche; interazioni geniche; l’associazione genica e il fenomeno della ricombinazione; la determinazione cromosomica del sesso; caratteri legati al sesso. 6 CL A SS I T E R ZE - LICEO SCIENTIFICO con SECONDA LINGUA STRANIERA 1. La struttura dell’atomo: l’atomo di Bohr; concetto di orbitale e modello atomico quanto-meccanico, numeri quantici e tipi di orbitale; ordine di riempimento degli orbitali, configurazione elettronica totale ed esterna. 2. Il sistema periodico: struttura e lettura della moderna tavola periodica; elettroni di valenza e simbologia di Lewis; proprietà periodiche degli elementi; metalli, non metalli e semimetalli. 3. I legami chimici tra atomi e le forze intermolecolari: l’energia di legame; la regola dell'ottetto; il legame covalente puro; legami covalenti multipli; legame sigma e legame p-greco; il legame covalente polare, molecole polari e apolari; il legame covalente dativo; il legame ionico e i composti ionici; il legame metallico; ibridazione degli orbitali atomici; le forze ione-dipolo; le forze di Van der Waals; il legame idrogeno. 4. Classificazione e nomenclatura dei composti inorganici: valenza e numero di ossidazione, regole per la determinazione del numero di ossidazione; composti binari e composti ternari; nomenclatura dei composti binari e ternari. 5. Le molecole della vita: la struttura e le proprietà dell'acqua; le caratteristiche generali delle biomolecole; i carboidrati (struttura e funzioni); le proteine (struttura e funzioni); i lipidi (struttura e funzioni); gli acidi nucleici (struttura e funzioni); l’ATP (struttura e funzioni). 6. La cellula: le dimensioni delle cellule e l’uso del microscopio; i caratteri generali e le strutture specializzate delle cellule procariotiche; le caratteristiche e le diverse strutture delle cellule eucariotiche; la membrana cellulare degli eucarioti e il suo attraversamento (trasporto passivo, trasporto attivo, osmosi e trasporto mediato da vescicole). 7. La divisione cellulare: la scissione binaria dei procarioti; il ciclo cellulare degli eucarioti; la mitosi e la citodieresi delle cellule animali e delle cellule vegetali; la riproduzione sessuata e la funzione dei gameti; cellule aploidi e cellule diploidi; cromosomi omologhi; fecondazione e formazione dello zigote; la meiosi e la variabilità genetica; confronto tra mitosi e meiosi; errori nel processo meiotico (trisomie autosomiche, alterazioni del numero dei cromosomi sessuali). 8. Da Mendel ai modelli di ereditarietà: Mendel e la nascita della genetica; le tre leggi di Mendel; genotipo, fenotipo; test cross; principali interazioni alleliche e geniche; la determinazione cromosomica del sesso; caratteri legati al sesso. Argomenti facoltativi: aspetti generali del metabolismo. Alberi genealogici e malattie dominanti e recessive; l’associazione genica e il fenomeno della ricombinazione. CL A SS I T E R ZE – OPZIONE SCIENZE APPLICATE 1. La struttura dell’atomo: l’atomo di Bohr; la natura ondulatoria e corpuscolare della luce; la doppia natura dell'elettrone e il principio di indeterminazione di Heisenberg, concetto di orbitale; numeri quantici e tipi di orbitale; ordine di riempimento degli orbitali, configurazione elettronica totale ed esterna. 2. Il sistema periodico: struttura e lettura della moderna tavola periodica; elettroni di valenza e simbologia di Lewis; proprietà periodiche degli elementi; metalli, non metalli e semimetalli. 3. I legami chimici tra atomi e le forze intermolecolari: l’energia di legame; la regola dell'ottetto; il legame covalente puro; legami covalenti multipli; legame sigma e legame p-greco; il legame covalente polare e la separazione di carica, molecole polari e apolari; il legame covalente dativo; il legame ionico e i composti ionici; il legame metallico e la conducibilità elettrica; la teoria VSEPR e la geometria delle molecole; ibridazione degli orbitali atomici; ibridazione e geometria molecolare; le forze ione-dipolo; le forze di Van der Waals; il legame idrogeno; legami a confronto; classificazione dei solidi e caratteristiche dei diversi tipi di solidi cristallini. 4. Classificazione e nomenclatura dei composti inorganici: valenza e numero di ossidazione, regole per la determinazione del numero di ossidazione; composti binari e composti ternari; nomenclatura dei composti binari e ternari. 7 5. Il metabolismo energetico: le caratteristiche del metabolismo energetico; aspetti generali del metabolismo del glucosio (glicolisi, fermentazioni e respirazione cellulare); aspetti generali del processo di fotosintesi. 6. La divisione cellulare e la riproduzione degli organismi: la divisione cellulare e la produzione di nuove cellule; la scissione binaria dei procarioti; il ciclo cellulare degli eucarioti; la mitosi e la citodieresi delle cellule animali e delle cellule vegetali; la mitosi e la riproduzione asessuata; la riproduzione sessuata e la funzione dei gameti; cellule aploidi e cellule diploidi; i cicli vitali degli organismi; cromosomi omologhi; fecondazione e formazione dello zigote; la meiosi e la variabilità genetica; confronto tra mitosi e meiosi. 7. Da Mendel ai modelli di ereditarietà: Mendel e la nascita della genetica; le tre leggi di Mendel; genotipo, fenotipo; test cross; alberi genealogici e malattie dominanti e recessive; interazioni alleliche; interazioni geniche; l’associazione genica e il fenomeno della ricombinazione; la determinazione cromosomica del sesso; caratteri legati al sesso. 8. Il linguaggio della vita: le basi molecolari dell’ereditarietà (fattore trasformante di Griffith, esperimento di Avery, esperimenti di Hersey e Chase); la struttura del DNA (composizione chimica, modello a doppia elica, struttura delle catene); il meccanismo di duplicazione del DNA; errori di duplicazione e meccanismi di riparazione. 9. Il genoma in azione: i geni guidano la costruzione delle proteine; il codice genetico e l'RNA; la sintesi delle proteine: trascrizione e sintesi dell'm-RNA, traduzione e t-RNA; il ruolo dei ribosomi nel processo di traduzione; r-RNA e struttura del ribosoma; le tappe della traduzione; definizione di mutazione, tipi di mutazioni; mutazioni puntiformi; mutazioni cromosomiche (trisomie autosomiche, alterazioni del numero dei cromosomi sessuali). CL A SS I Q U A RTE - LICEO SCIENTIFICO 1. Le Proprietà delle soluzioni: soluzioni acquose ed elettroliti; metodi per esprimere la concentrazione delle soluzioni (esercizi stechiometrici); le proprietà colligative (esercizi stechiometrici); solubilità e soluzioni sature, influenza di temperatura e pressione; colloidi e sospensioni. 2. Le reazioni chimiche: le equazioni di reazione; bilanciamento e coefficienti stechiometrici; il rapporto di reazione; stechiometria delle equazioni chimiche, reagente limitante e reagente in eccesso, la resa di reazione; tipi di reazione. 3. L’energia si trasferisce: reazioni esotermiche ed endotermiche; reazioni e variazione dell'energia chimica del sistema; entalpia di formazione ed entalpia di reazione; trasformazioni spontanee e non spontanee; entropia ed energia libera di Gibbs. 4. La velocità di reazione e l’equilibrio chimico: definizione di velocità di reazione; l’equazione cinetica e l’ordine di reazione; fattori che influenzano la velocità di reazione; l'energia di attivazione e i catalizzatori; reazioni reversibili e reazioni irreversibili; concetto di equilibrio chimico e costante di equilibrio; la legge dell'azione di massa; principio di Le Chatelier. 5. Acidi e basi: le teorie sugli acidi e sulle basi; la ionizzazione dell’acqua e il pH. 6. Il linguaggio della vita: la struttura del DNA (composizione chimica, modello a doppia elica, struttura delle catene); il meccanismo di duplicazione del DNA; errori di duplicazione e meccanismi di riparazione. 7. Il genoma in azione: il codice genetico e l'RNA; la sintesi delle proteine: trascrizione e sintesi dell'mRNA, traduzione e t-RNA; il ruolo dei ribosomi nel processo di traduzione; r-RNA e struttura del ribosoma; le tappe della traduzione; definizione di mutazione, mutazioni puntiformi; genetica di virus e batteri (aspetti generali). 8. L’organizzazione del corpo umano: l'organizzazione gerarchica del corpo umano; definizione di tessuto: tessuto epiteliale, tessuto muscolare, tessuti connettivi, tessuto nervoso; rigenerazione dei tessuti e cellule staminali; omeostasi e meccanismi omeostatici; anatomia e fisiologia degli apparati digerente, respiratorio e cardiovascolare. Argomenti facoltativi: i minerali (struttura, proprietà fisiche e classificazione); le rocce e i processi litogenetici; i fenomeni vulcanici (aspetti generali); i fenomeni sismici (aspetti generali). 8 CL A SS I Q U A RT E – OPZIONE SCIENZE APPLICATE 1. Le Proprietà delle soluzioni: soluzioni acquose ed elettroliti; metodi per esprimere la concentrazione delle soluzioni (esercizi stechiometrici); le proprietà colligative (esercizi stechiometrici); solubilità e soluzioni sature, influenza di temperatura e pressione; colloidi e sospensioni. 2. Le reazioni chimiche: le equazioni di reazione; bilanciamento e coefficienti stechiometrici; il rapporto di reazione; stechiometria delle equazioni chimiche, reagente limitante e reagente in eccesso, la resa di reazione; tipi di reazione. 3. L’energia si trasferisce: reazioni esotermiche ed endotermiche; reazioni e variazione dell'energia chimica del sistema; entalpia di formazione ed entalpia di reazione; trasformazioni spontanee e non spontanee; entropia ed energia libera di Gibbs. 4. La velocità di reazione e l’equilibrio chimico: definizione di velocità di reazione; l’equazione cinetica e l’ordine di reazione; fattori che influenzano la velocità di reazione; l'energia di attivazione e i catalizzatori; reazioni reversibili e reazioni irreversibili; concetto di equilibrio chimico e costante di equilibrio; la legge dell'azione di massa; principio di Le Chatelier. 5. Acidi e basi: le teorie sugli acidi e sulle basi; la ionizzazione dell’acqua e il pH; idrolisi salina; titolazioni; soluzioni tampone. 6. Ossido-Riduzioni: le reazioni redox e il loro bilanciamento; cenni di elettrochimica (pile ed elettrolisi). 7. La regolazione genica: la genetica di virus e batteri; il controllo dell’espressione genica nei procarioti e negli eucarioti. 8. L’organizzazione del corpo umano: l'organizzazione gerarchica del corpo umano; definizione di tessuto: tessuto epiteliale, tessuto muscolare, tessuti connettivi, tessuto nervoso; rigenerazione dei tessuti e cellule staminali; omeostasi e meccanismi omeostatici; anatomia e fisiologia dei principali apparati. 9. Il pianeta Terra: i minerali (struttura, proprietà fisiche e classificazione); le rocce e i processi litogenetici; i fenomeni vulcanici (aspetti generali); i fenomeni sismici (aspetti generali). CL A SS I Q U I NTE - LICEO SCIENTIFICO 1. Il mondo del carbonio: ripasso legami chimici e ibridazione; gli idrocarburi saturi; gli isomeri; gli idrocarburi insaturi e gli idrocarburi aromatici; gruppi funzionali; polimeri. 2. Il metabolismo: ripasso biomolecole ed enzimi; le trasformazioni chimiche nella cellula; il metabolismo dei carboidrati e controllo della glicemia; aspetti generali del metabolismo dei lipidi e degli amminoacidi, la produzione di energia nelle cellule; 4. Le biotecnologie e la loro applicazione: visione d’insieme sulle biotecnologie; la tecnologia delle colture cellulari; la tecnologia del DNA ricombinante; clonaggio e clonazione; ingegneria genetica e OGM; aspetti generali delle principali biotecnologie mediche, agrarie e ambientali. 5. La tettonica delle placche: la struttura interna della Terra, il calore terrestre interno; il campo magnetico terrestre; la struttura della crosta; l’espansione dei fondi oceanici e le anomalie magnetiche; il modello globale della tettonica delle placche. CL A SS I Q U I NT E – OPZIONE SCIENZE APPLICATE 1. Dal carbonio agli idrocarburi: ripasso legami chimici e ibridazione; gli idrocarburi saturi; l’isomeria; la nomenclatura degli idrocarburi saturi e la loro reattività; gli idrocarburi insaturi, la nomenclatura degli idrocarburi insaturi e la loro reattività; gli idrocarburi aromatici e la loro reattività. 2. Dai gruppi funzionali ai polimeri: gruppi funzionali; gli alogenoderivati; alcoli, fenoli ed eteri; le reazioni di alcoli e fenoli; aldeidi e chetoni; gli acidi carbossilici e i loro derivati; esteri e saponi; le ammine. 9 3. Il metabolismo: ripasso biomolecole ed enzimi; le trasformazioni chimiche nella cellula; il metabolismo dei carboidrati e controllo della glicemia; metabolismo dei lipidi, metabolismo degli amminoacidi, la produzione di energia nelle cellule; 4. Le biotecnologie: visione d’insieme sulle biotecnologie; la tecnologia delle colture cellulari; la tecnologia del DNA ricombinante; clonaggio e clonazione; ingegneria genetica e OGM. 5. Le applicazioni delle biotecnologie: le biotecnologie mediche; le biotecnologie agrarie; le biotecnologie ambientali. 6. La tettonica delle placche: la struttura interna della Terra, il calore terrestre interno; il campo magnetico terrestre; la struttura della crosta; l’espansione dei fondi oceanici e le anomalie magnetiche; il modello globale della tettonica delle placche. 7. Il modellamento del rilievo terrestre: ripasso di atmosfera e idrosfera terrestre; la degradazione meteorica; l’azione morfologica del vento e delle acque correnti superficiali; il carsismo; l’azione morfologica del mare e dei ghiacciai. SCE LTE M ET O DO L O G I CH E C O M U N I Per sviluppare processi di apprendimento diversi e più autonomi e per promuovere e/o consolidare l’interesse e la motivazione degli studenti, si concordano le seguenti metodologie di insegnamento: la lezione, nelle sue diverse accezioni (lezione frontale, lezione con impiego della LIM o altri mezzi audiovisivi o informatici, lezione partecipata e/o dialogata) per l’acquisizione delle conoscenze teoriche; il laboratorio (metodo operativo) per lo svolgimento di specifiche attività formative (esperienze progettate e collaudate, corredate di schede descrittive, in osservanza della normativa in tema di sicurezza negli ambienti di lavoro); il problem solving (metodo investigativo) per analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche; il lavoro di gruppo per stimolare il confronto delle competenze; le simulazioni in aula, utili per creare esperienze di apprendimento efficaci; le uscite didattiche presso Musei della Scienza, Università e Enti di ricerca pubblici o privati, per offrire stimoli culturali e motivazioni importanti, e collegare l’esperienza scolastica alla realtà culturale e produttiva del territorio. Il dipartimento, consapevole delle nuove norme sulla sicurezza, vede l’obbligo di trattare il tema della sicurezza in laboratorio (di chimica/biologia) effettuando, in ciascuna classe, una lezione ad inizio anno nel corso della quale verrà distribuita ad ogni studente una scheda con le norme di sicurezza a cui dovrà attenersi durante le ore di laboratorio. La scheda è allegata alla presente programmazione. Il dipartimento stabilisce altresì che ciascun docente per poter svolgere un’esperienza di laboratorio con le proprie classi, deve prendere preventivamente accordi con l’assistente tecnico sig. Paolo Giacon e successivamente registrare l’attività svolta in un apposito calendario accessibile dal sito della scuola. STR AT E GI E PE R I L R EC U PER O Pur considerando che ciascun docente, per salvaguardare il raggiungimento degli obiettivi disciplinari minimi, agirà in modo flessibile sul percorso didattico generale, in relazione alle esigenze del gruppo classe, potrà essere proposta un’attività di recupero in itinere con le seguenti modalità: attività di ripasso, utilizzando l’errore come punto di partenza per il recupero degli obiettivi disciplinari minimi non raggiunti; esercitazioni aggiuntive e individualizzate per potenziare le capacità di applicazione e recuperare specifiche abilità. Inoltre, alcuni docenti del dipartimento danno la loro disponibilità a effettuare un recupero extra curricolare in forma di sportello, la cui organizzazione è a cura all’ufficio di vicepresidenza. 10 V AL U T A ZI O NE Premesso che la procedura di valutazione, ritenuta fondamentale per il suo valore formativo nell’ambito del percorso educativo-didattico, ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico degli studenti, si definiscono i seguenti criteri comuni al fine di assicurare la massima omogeneità, equità e trasparenza, pur nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Strumenti di valutazione Per rispondere alla specifica identità delle diverse discipline, le prove di verifica devono essere di varia natura: PROVE SCRITTE (valide per l’orale): strutturate e semi-strutturate (vero/falso, completamento, scelta multipla , ecc.), questionari a risposta aperta, relazioni, soluzioni di problemi, esercizi di vario tipo, prove autentiche per la valutazione di competenze (primo biennio), simulazioni di terza prova (secondo biennio e classi quinte). PROVE ORALI: colloqui, interrogazioni, interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte a scuola o in ambiente domestico. Pur evidenziando le difficoltà di svolgere di concerto il programma in classi parallele, il dipartimento ritiene che allo scopo di misurare l’efficacia della programmazione didattica e per un più efficiente monitoraggio degli apprendimenti, sia utile, quanto possibile, pianificare prove comuni per classi parallele. Numero minimo di valutazioni Il dipartimento ritiene congruo il seguente numero minimo di valutazioni: Classi del liceo scientifico: due valutazioni per periodo. Classi dell’opzione scienze applicate: Primo Biennio: due valutazioni nel primo periodo e tre nel secondo. Secondo biennio: tre valutazioni per periodo. Quinto anno: due valutazioni nel primo periodo e tre nel secondo. Criteri di valutazione Nel valutare si tiene conto: dell’impegno dimostrato in base ai progressi raggiunti rispetto alla situazione di partenza; della partecipazione alle attività proposte; della correttezza espositiva con l’uso di un linguaggio appropriato; della capacità di esporre i contenuti in modo pertinente; della capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei contenuti; della capacità di operare collegamenti all’interno della stessa disciplina e tra discipline diverse dello stesso ambito. CERTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine del secondo anno si deve procedere alla certificazione delle competenze per tutti gli studenti ammessi alla classe terza. Nella tabella riportata di seguito sono indicati gli obiettivi specifici di apprendimento che declinano le conoscenze e le abilità proprie delle competenze dell’asse scientificotecnologico che dovranno essere raggiunte dagli studenti al termine del primo biennio. Nell’opzione Scienze applicate, dove la dimensione sperimentale assume particolare rilevanza, il dipartimento ritiene di non dover aggiungere altri temi a quelli indicati, ma piuttosto di adattarli e ampliarli per includere l’attività sperimentale richiesta. Per quanto riguarda le prove di accertamento, il dipartimento propone le seguenti modalità: prove scritte valide per l’orale, destinate in parte (con quesiti supplementari) o solamente all’accertamento delle competenze; verifica di abilità specifiche durante le interrogazioni. Nelle classi seconde è prevista una prova comune per la verifica delle competenze che verrà programmata e svolta nel secondo periodo dell’anno scolastico. Il raggiungimento del livello base in ciascuna competenza corrisponderà al saper svolgere semplici compiti in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. 11 ABILITA’ COMPETENZE Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta o la simulazione di fenomeni geologici, biologici o chimici o la consultazione di testi o articoli. Osservare i fenomeni naturali anche attraverso tecniche sperimentali di base e l’osservazione microscopica. Descrivere varianti e invarianti dei fenomeni naturali con un corretto linguaggio specifico di base, con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana. Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale da un punto di vista energetico, distinguendo le varie trasformazioni di energia, in rapporto alle leggi studiate. Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano. Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società. Adottare semplici progetti per la risoluzione dei problemi pratici. GRIGLIE E TABELLE PER LA VALUTAZIONE La valutazione delle verifiche avverrà attraverso l’utilizzo completo di una fascia di voti da due a dieci (con possibilità di utilizzare anche i mezzi punti) da interpretare come collegati alle griglie e tabelle riportate di seguito in questo documento. Nelle prove di verifica il punteggio attribuito a ogni domanda o item sarà dichiarato, poiché le risposte potranno essere valutate con punteggi diversi in base alla loro difficoltà. Nei test a risposta multipla e nei vero/falso verranno penalizzate le risposte errate, attribuendovi un valore negativo che verrà calcolato in base al punteggio attribuito alla risposta esatta e al numero di scelte possibili (Es. risposta corretta: 1 punto; risposta non data: 0 punti; risposta errata con quattro possibili risposte – 0,25 punti, con cinque possibili risposte - 0,20 punti). Griglia per prove orali e prove scritte non strutturate Voto Descrittore Due Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio e/o contenuti totalmente scorretti. Tre Scarsissima conoscenza anche dei contenuti fondamentali. Incapacità di applicare. Confusione nell’esposizione con gravi e numerosi errori. Conoscenza vaga o frammentaria dei contenuti significativi. Evidente difficoltà nell’applicare. Difficoltà di Quattro esposizione con numerosi errori. 12 Cinque Conoscenza incompleta, superficiale e/o nozionistica dei principali contenuti. Incertezze o limitata autonomia nell’applicare. Esposizione impacciata con qualche errore. Sei Conoscenza dei contenuti fondamentali e capacità di applicarli alle problematiche più semplici. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Esposizione con qualche inesattezza ma sostanzialmente corretta. Sette Conoscenza abbastanza sicura dei contenuti, applicazione corretta degli argomenti richiesti. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati e di esemplificare in modo pertinente. Esposizione chiara e corretta. Otto Conoscenza estesa dei contenuti, applicazione corretta e autonoma degli argomenti richiesti. Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Nove Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di applicazioni complesse. Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti anche interdisciplinari. Capacità di comunicare con proprietà e ricchezza lessicale. Dieci Conoscenza estesa e approfondita dei contenuti con capacità di applicazioni complesse. Elevate capacità di analisi, sintesi, rielaborazione autonoma. Capacità di formulare problematiche originali e di organizzare le conoscenze operando opportuni collegamenti interdisciplinari. Capacità di comunicare con proprietà, ricchezza lessicale e padronanza di altri mezzi espressivi (es. grafici e tabelle). Tabella di conversione per prove strutturate Punteggio % Voto in decimi 0% - 20% 2 21% - 30% 3 31% - 37% 3,5 38% - 44% 4 45% - 50% 4,5 51% - 56% 5 57% - 61% 5,5 62% - 66% 6 67% - 71% 6,5 72% - 76% 7 77% -80% 7,5 81% - 84% 8 85% - 88% 8,5 89% - 92% 9 93% - 96% 9,5 97% - 100% 10 13 Le prove di verifica scritte per il recupero del debito, a differenza di quelle somministrate ordinariamente durante l’anno scolastico, sono tarate sugli obiettivi disciplinari minimi, pertanto, per la loro valutazione si adottata, in sostituzione della tabella normalmente utilizzata e riportata qui sopra, la seguente tabella di conversione: Punteggio % Voto in decimi 0% - 31% 3 32% - 38% 3,5 39% - 50% 4 51% - 58% 4,5 59% - 66% 5 67% - 76% 6 77% - 80% 6,5 80% - 100% 7 14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA - TIPOLOGIA B Quesito 1. Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti OTTIMO 8 BUONO 7 DISCRETO 6.5 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 5-4 GRAV. INSUFF. 3-1 1 2 3 Ha capito la consegna e rivela una approfondita e articolata conoscenza dell’argomento. Ha capito la consegna e rivela una sicura conoscenza dell’argomento. Ha capito la consegna e rivela una conoscenza dei contenuti fondamentali richiesti. Ha capito la consegna e rivela una conoscenza dei contenuti minimi richiesti. Non ha compreso appieno la consegna e/o rivela una conoscenza vaga e approssimativa dell’argomento. Non ha capito la consegna e/o non conosce l’argomento. Quesito 2. Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione 1 2 3 Costruisce un discorso coerente che collega in modo efficace le premesse alle conseguenze senza alcuna omissione. OTTIMO 4 BUONO 3.5 DISCRETO 3 SUFFICIENTE 2.5 INSUFFICIENTE 2 Non organizza il discorso in modo ordinato. GRAV. INSUFF. 1 Non organizza il discorso in modo ordinato e/o manifesta delle evidenti contraddizioni. Costruisce un discorso ordinato e logicamente coerente. Costruisce un discorso abbastanza ordinato ma non sempre logicamente collegato. Si limita a elencare le informazioni senza un chiaro collegamento logico. Quesito 3. Uso di terminologia e correttezza del linguaggio OTTIMO 3 BUONO 2.5 DISCRETO 2 SUFFICIENTE 1.5 INSUFFICIENTE 1 GRAV. INSUFFI. 0.5 1 Si esprime con ricchezza lessicale e usa la simbologia in modo appropriato e rigoroso. Si esprime e usa la simbologia in modo sempre pertinente. Si esprime e usa la simbologia in modo abbastanza appropriato. Si esprime e usa la simbologia in modo sostanzialmente corretto. Si esprime e usa la simbologia in modo superficiale e impreciso e/o commette errori di ortografia non gravi. Si esprime e usa la simbologia in modo improprio o scorretto e/o commette gravi errori di ortografia. Totali Punteggio complessivo ______/15 15 2 3 LABORATORIO DI CHIMICA/BIOLOGIA NORME DI SICUREZZA PER EVITARE INCIDENTI, INFORTUNI O DANNI ALLE ATTREZZATURE, IN LABORATORIO È NECESSARIO RISPETTARE SEMPRE ALCUNE PRECISE NORME DI SICUREZZA. UNA PROCEDURA NON CORRETTA PUÒ CREARE UN POTENZIALE PERICOLO OLTRE CHE ALTERARE GLI ESITI DEL LAVORO. 1. NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO In laboratorio il comportamento deve sempre essere corretto e disciplinato. E’ vietato fare scherzi di qualsiasi natura ai compagni. E’ vietato disturbate i compagni impegnati nel lavoro. E’ vietato muoversi tra i banchi senza un reale motivo e intralciare gli spazi intorno a questi; Ogni alunno deve rimanere al proprio posto di lavoro. E’ vietato mangiare e bere. I vestiti vanno sempre abbottonati e non devono presentare appendici libere. Non vanno indossate sciarpe o foulard. I capelli lunghi devono essere sempre raccolti e/o legati dietro la nuca. 2. TAVOLO DA LAVORO • • • Il banco di laboratorio va mantenuto pulito ed in ordine. Sul banco di laboratorio devono esserci soltanto il quaderno di laboratorio ed il materiale necessario per l’esercitazione. Zaini, cappotti e gli altri oggetti ingombranti vanno sempre depositati al di fuori della zona di lavoro o lasciati in classe. 3. ESPERIMENTI NON AUTORIZZATI • • • In laboratorio vanno eseguite esclusivamente le esperienze proposte dall’insegnante, seguendone scrupolosamente le indicazioni. Non si devono mai sperimentare autonomamente procedure non autorizzate e/o non contemplate nella scheda di esercitazione. E’ vietato toccare materiali e/o strumenti che si trovino già predisposti sui banchi, fino a che non si è autorizzati a farlo; questi devono essere maneggiati con cura in modo da non danneggiare gli stessi o le persone. 4. COME COMPORTARSI CON LE SOSTANZE CHIMICHE Le sostanze chimiche non vanno mai prelevate con le mani, ma con appositi strumenti (spatole o cucchiaini per i reagenti solidi, cilindri o pipette munita di propipetta per quelli liquidi): se ciò accadesse per errore è importante lavarsi immediatamente le mani per evitare che sostanze nocive vengano a contatto con le mucose. Per alcune esperienze sarà obbligatorio l’uso dei guanti (indicazione scritta nella scheda didattica dell’attività di laboratorio). Nel caso in cui si rovescino reagenti sul piano di lavoro, chiedere subito all'insegnante come procedere per bonificare le superfici dei banchi e dei pavimenti su cui siano cadute sostanze chimiche di qualsiasi genere. Per verificare l'odore di una sostanza non è consigliabile inspirare sopra il recipiente che la contiene. Si deve muovere la mano a ventaglio, spingendo i vapori verso il naso. La maggior parte delle sostanze che si incontrano in laboratorio non ha odori caratteristici, mentre alcune sviluppano vapori irritanti per le mucose. Quando si diluisce un acido forte bisogna aggiungere sempre l'acido all'acqua e non viceversa. 5. SICUREZZA NELL’USO DEL BECCO BUNSEN E NEL RISCALDAMENTO DELLE SOSTANZE Prima di accendere la fiamma del becco bunsen, accertarsi che non vi siano sostanze infiammabili nelle vicinanze (ad esempio alcol, acetone, etere). Accendere il becco bunsen con prudenza tenendo la testa lontano dalla canna del bruciatore. Il bunsen deve essere tenuto acceso solo per il tempo necessario all’uso. Se occorre sospendere momentaneamente utilizzo del bunsen, occorre rendere la fiamma visibile e luminosa (fiamma riducente) chiudendo i fori per l’entrata dell’aria. 16 Riscaldare soltanto vetreria idonea al riscaldamento (vetro Pirex) : il vetro caldo non si distingue alla vista da quello freddo ma, se toccato, può provocare ustioni dolorose. Gli oggetti di vetro o di ceramica molto caldi non devono essere appoggiati direttamente sul piano di lavoro perché potrebbero subire sbalzi termici e rompersi. Non scaldare mai un recipiente chiuso. Quando si scalda una sostanza contenuta in una provetta, assicurarsi che la sua imboccatura non sia diretta verso di voi o verso un compagno. Non guardare mai all’interno di un recipiente mentre viene scaldato. Servirsi delle apposite pinze per sostenere i contenitori da scaldare o da spostare dopo il riscaldamento. Se il liquido da scaldare è contenuto in una provetta, questa deve essere riempita per meno di un quarto del suo volume e deve essere agitata continuamente sopra la fiamma perché il surriscaldamento di una zona del recipiente in vetro può provocarne una dilatazione non omogenea e quindi la rottura. A fine esercitazione bisogna sempre accertarsi che i rubinetti del gas siano stati richiusi. La responsabile del laboratorio Prof.ssa Mariangela Paganelli L’assistente tecnico Sig. Paolo Giacon 17