fast and furious forever? veloci e furenti con gli anti

FAST AND FURIOUS FOREVER? VELOCI E FURENTI
CON GLI ANTI-MALATTIA.
Corriamo sempre, indaffarati, trafelati, fieri di quante cose riusciamo fare in una giornata, sempre più veloci ed
efficienti, come i computer di quarta, quinta generazione, ed oltre. Siamo così assuefatti all'adrenalina che bruciamo
la vita a ritmo sempre più accelerato, alla velocità della luce, anzi, della tecnologia (telefoni, pad, computer,
navigatori, wi-fi) che ci viene “imposta” ad ogni aggiornamento, ad ogni download. La più grande sciagura che ci
possa capitare è lo "stop", il doversi fermare. Anche il più piccolo imprevisto o rallentamento sul nostro cammino fa
esplodere in noi l'aggressività primordiale della belva uomo, che può trasformare una dolce mammina che
accompagna i figli a scuola in una tigre feroce che impreca mostrando zanne ed artigli a chi si attarda al semaforo,
o l'innocuo pensionato in fila in banca in un leone pronto a sbranare chi gli passa davanti nella fila indiana. Lo
stesso atteggiamento aggressivo e psicotico lo abbiamo nei confronti dei segnali corporei che il nostro corpo ci
invia.
"Victor sfreccia in autostrada con il suo nuovo SUV, quando una luce led sul suo fantascientifico cruscotto in stile
aeronautico si accende e la voce suadente del navigatore lo invita a rallentare e verificare alcuni parametri del
viaggio. Anziché ascoltarlo Victor, uomo deciso, pigia sul pedale. Poco dopo si accende una seconda luce di
emergenza, ma nemmeno questa viene considerata, né tanto meno le continue allerte che il computer di bordo
segnala, anzi, egli spegne l’audio ed accelera felice: niente potrà né dovrà rovinare il suo meritato week-end al
mare."
Questa storiella, apparentemente banale, mi sembra in realtà molto utile per capire il nostro comportamento nei
confronti della malattia. Non ci preoccupiamo mai di noi, e abusiamo del nostro corpo costringendolo a ritmi
impossibili, vantandoci delle fatiche erculee superate senza mai ammalarci né fermarci, allo stesso modo in cui
andiamo fieri della nostra auto che dopo tre anni e 200.000 km non ha mai fatto nemmeno un tagliando. Non
siamo più abituati ad ascoltare i messaggi di affaticamento che ci arrivano sotto forma di piccoli acciacchi,
indisposizioni, fastidi ciclici che si cronicizzano, perché siamo dopati dalla nostra nuova droga: la velocità. Nel
nostro delirio di onnipotenza, non abbiamo tempo né voglia di ascoltare i sintomi che ci arrivano dai nostri organi,
anzi, impariamo a controllarli ed a vincerli con la nostra forza di volontà e ne andiamo fieri, finanche a camminare
sui carboni ardenti, per dimostrare al nostro corpo chi comanda!
La gastrite la curiamo con gli anti-acidi, il mal di testa con gli anti-dolorifici, l'insonnia con gli anti-ansia, la colite con
gli anti-spastici e l'allergia con gli anti-istaminici. Abbiamo trovato un esercito di anti-malattia, perchè non
sopportiamo la malattia. Ci fa imbestialire il fatto che proprio sul più bello un virus, un fungo o chissà quale folletto
che alberga dentro di noi possa rovinare come un temporale a ferragosto la nostra deliziosa ma folle corsa. Per
fortuna che il nostro meccanico di fiducia (medico di famiglia) ci ha insegnato una miriade di efficacissimi trucchetti
per spegnere le lucine rosse e continuare a correre. L'importante è stroncare il sintomo sul nascere: cortisonici,
antibiotici, ormoni, tutto purché ci si liberi presto dall’handicap della malattia, per non perdere velocità, per non
fermarsi ai box. Abbiano finalmente imparato a distruggere i segnali corporei che ci indicano al momento giusto che
dobbiamo fermarci e proseguiamo indefessi lungo un'autostrada deserta, serrando con decisione il volante della
nostra vita tra le mani.
Auguri!!!
Roberto Cavagna
www.dermatologiaolistica.com