- Comitato provinciale per le comunicazioni
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- Comitato provinciale per le comunicazioni
Giancarlo Innocenzi Botti Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Kommissär der Aufsichtsbehörde für das Kommunikationswesen Più che portare il saluto dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, se me lo consentite, vorrei portare il piacere di ritornare a casa. Quando il Presidente Corrado Calabrò mi ha chiesto di sostituirlo a questo convegno, ne sono stato molto contento. Mai come in queste occasioni il privilegio di conoscere il luogo all’interno del quale si svolge un convegno così importante è gratificante, anche perché io in questa terra ho vissuto fino a poco tempo fa. In questa terra ho incominciato il mio percorso professionale, proprio nella televisione, ed in questa terra ho avuto anche altre esperienze dal punto di vista istituzionale. E qui, oggi, cerco di dare un contributo affinché anche questa provincia, superando tutta una serie di aspetti organizzativi, faccia parte in futuro di questo disegno più ampio, quello dei Comitati regionali o, in questo caso provinciali per le comunicazioni, nel rapporto con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Io mi auguro che questo processo si possa avviare velocemente. Ritengo che il tema del convegno sia estremamente importante, perché conoscendo le problematiche di questa provincia, che sono state sempre elemento faro dal punto di vista del rapporto, della convivenza e dello sviluppo, esse possono essere punto di riferimento anche per altre situazioni, per altre entità italiane, dove, oltre alla tematica della comunicazione, si devono affrontare anche problematiche legate al rapporto col territorio. Al di là delle considerazioni che verranno fatte dopo il mio intervento si apre uno scenario che presenta tre punti fondamentali. Il contributo che volevo dare è questo: la prima struttura portante è sicuramente l’evoluzione tecnologica. Cosa è avvenuto e che cosa sta avvenendo dal punto di vista della comunicazione radiotelevisiva sullo sviluppo tecnologico? Questo è uno scenario completamente nuovo, che si sta evolvendo con una rapidità impressionante e che mette a nostro servizio, proprio per dare uno sguardo oltre le frontiere, una realtà nuova, neanche comparabile con quella che potevamo immaginare. Il secondo aspetto importante è il ruolo del servizio pubblico, un ruolo fondamentale e ribadito ovunque, dal trattato di Amsterdam in poi. Oggi non vi sono più dubbi sulla centralità della comunicazione radiotelevisiva e sul ruolo del servizio pubblico, soprattutto nei contesti di frontiera. E la terza struttura portante è la realtà locale, sono le strutture che sul territorio si confrontano quotidianamente con essa. Credo che una valutazione stimolata dal tema del convegno debba tener conto di queste tre funzioni collegate, che sono inscindibilmente e necessariamente portate a convivere. Ritengo che, oltre alle considerazioni fondamentali, bisogna mettere a fuoco proprio questi tre importanti aspetti. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è il primo esempio di convergenza di questi tre fattori, perché contiene al suo interno proprio l’evoluzione tecnologica (la nostra è stata la prima autorità a livello europeo che riassume le competenze sia dal punto di vista delle telecomunicazioni, sia dal punto di vista della comunicazione radiotelevisiva) ed è anche la prima autorità che, grazie a competenze specifiche, consente di armonizzare il ruolo del servizio pubblico proprio attraverso i Comitati provinciali e regionali per le comunicazioni. Un incontro con tutti i comitati regionali e provinciali per le comunicazioni, convocato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per il 13 dicembre 2006, permetterà un confronto proprio per dare una nuova impostazione a questo grande strumento presente sul territorio. Mi è stato inoltre affidato l’incarico di concludere il convegno e di disegnare quello che sarà, in futuro, il programma dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la quale è stata chiamata a presiedere l’ERG (l’Organismo Europeo delle Autorità delle Regolamentazioni), ma mi auguro, ancor prima delle conclusioni, di poter sottolineare che i tre aspetti da me menzionati sono stati appieno interiorizzati, proprio per la disponibilità che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni offre allo sviluppo di questo tema importante che oggi viene discusso qui a Bolzano. Grazie.