sette monti della bibbia
Transcript
sette monti della bibbia
SETTE MONTI DELLA BIBBIA Nell'antichità, tra i vari popoli, si dava ai monti un carattere sacro, perché erano considerati dimora della divinità o, secondo qualche indicazione biblica, come posti di maggiore vicinanza a Dio, perciò, nella Bibbia, abbiamo molti monti che hanno un importante significato spirituale. Di questi monti della Bibbia, in questo studio, vogliamo vederne in particolare sette, credo i più importanti, e cosa essi significano. IL SINAI. Chiamato anche Oreb e circondato da una vasta zona desertica, Israele vi si fermò quando fu tratto dall'Egitto (Es 3: 1,12; 19: 1,2,11,12) Lì, Dio richiese santità a tutti (Es 19: 13-25) e dette i dieci comandamenti (Es 20): Non avere altri dei... Non ti fare sculture, né immagine... Non pronunciare il nome del Signore invano... Ricordati del giorno del riposo... Onora tuo padre e tua madre... Non uccidere... Non commettere adulterio... Non rubare… Non attestare il falso… Non desiderare la moglie o le cose del tuo prossimo… Il Sinai parla di un primo incontro con la volontà di Dio, che é molto ardua o impossibile da praticare. IL NEBO. A 13 km circa ad est dalla foce del Giordano, Mosè vi vide 1a terra promessa, senza potervi entrare (De 34: 1-5) Potrebbe indicare la triste situazione spirituale di chi conosce il piano di Dio, sa delle Sue grandi promesse e benedizioni, ma purtroppo non ne fa poi l'esperienza personale. IL SION. Il colle più alto della città, conquistato da Davide che vi costruì Gerusalemme (1Cr 11: 4-8) Su esse, dimorò per un tempo l'arca di Dio (1Cr 15: 1; 2Cr 5: 2) Gerusalemme terrena e il monte Sion parlano del culto e delle cerimonie, spiritualmente significative, ma per se stesse vuote, formali, esteriori e incapaci a salvare o a rigenerare le persone che vi partecipano. IL MONTE DELLE BEATITUDINI. Mt 5: 1-9; Lu 6: 12-20 ... una delle alture o colline a poca distanza dalla riva del lago di Gennesaret o mare di Galilea, a nord della Palestina Gesù, su quel monte, non annulla la legge, ma le da un nuovo senso e uno spirito nuovo "Voi avete udito che fu detto agli antichi… ma io vi dico...” "Beati…": l'insegnamento del vero Maestro, che è il Signore Gesù Cristo, se l’accettiamo e penetra nel nostro cuore e mira a renderci tutti felici. IL MONTE TABOR. Nell'Antico Testamento (Gc 4: 6-14; Sl 89: 12...), il monte Tabor parla di collaborazione e di vittoria sui nemici e di lode a Dio. Nel Nuovo Testamento, dagli studiosi della Bibbia, è identificato con “il monte della trasfigurazione” a 10 Km a sud - est di Nazareth (Mr 9: 2-13) Il monte Tabor, in questo speciale brano, parla della trasfigurazione mediante la preghiera, di nuove rivelazioni su Cristo e di alcune premesse spirituali necessarie per l'impegno cristiano. IL CALVARIO. In ebraico “Golgota” (“Teschio” o cranio, avendo il colle quell’aspetto particolare o anche perché c’erano dei crani, essendo stato usato come luogo d’esecuzioni), tradotto poi Calvario È una piccola collina, vicinissima a Gerusalemme, sulla quale fu crocifisso Gesù (Gv 19: 17,18) Esso parla della potentissima opera redentrice di Gesù Cristo per ciascuno di noi (Eb 13: 10-12) ed anche del suo perfetto esempio d’umiliazione per la salvezza degli altri e nel servizio a Dio (Mt 16: 24,25) IL MONTE DEGLI ULIVI. Mr 13: 3-7… e At 1: 9-12 ricordano questo monte come il luogo del discorso profetico di Cristo, della sua risurrezione, della sua vittoria e della sua gloriosa ascensione. Il monte degli Ulivi parla anche della certezza della speranza del ritorno del Signor Gesù Cristo (At 1: 11) e del Suo regno (Za 14: 4,5) Anche se siamo passati sui primi tre monti (SINAI, la legge, NEBO, l’amarezza e SION, le cerimonie), trasferiamoci ora sugli ultimi quattro e dimoriamovi! Trasferiamoci sul MONTE DELLE BEATITUDINI, in ascolto dell’insegnamento di Gesù. Sul TABOR, in preghiera impegnata insieme a Gesù. Al CALVARIO, ai piedi della croce di Gesù e cosparsi dal suo prezioso sangue. Sul MONTE DEGLI ULIVI, nell'attesa di Gesù che ritorni per tutti noi! (P. Lombardo)