piano triennale dell`offerta formativa ex art. 1, comma 14, legge n

Transcript

piano triennale dell`offerta formativa ex art. 1, comma 14, legge n
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
CONVITTO NAZIONALE “REGINA MARGHERITA”
SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO,
LICEO LINGUISTICO, LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Tel. 0775727007 Fax 0775726953
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
www.convittoreginamargherita.it
Piazza Ruggero Bonghi, 2 03012 ANAGNI (FR)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE N. 107/2015
appr vat da C
issari per ’a
i istra i
e stra rdi aria i 14 01 2016
INDICE
Premessa
pag.
3
Priorità, traguardi e obiettivi
pag.
4
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
pag.
6
Scelte organizzative e gestionali
pag.
11
Alternanza scuola lavoro
pag.
14
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
pag.
19
Formazione del personale
pag.
22
Progetti e attività
pag.
Fabbisogno di personale
pag.
Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali
pag.
Il Convitto
pag.
Spazi
pag.
Servizi
pag.
Risorse esterne
pag.
Gestione
pag.
Principi e finalità
pag.
L’offerta formativa
pag.
2
PREMESSA
-
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al Convitto Nazionale “Regina Margherita”
di Anagni (FR), è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
-
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo
prot.
7721/A16
del
21/09/2015
(LINK:
http://www.convittoreginamargherita.it/wpcontent/uploads/2015/09/ATTO-DI-INDIRIZZO.pdf)
-
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 13/01/2016 ;
-
il piano è stato approvato dal Commissario per l’amministrazione straordinaria il 14/01/2016;
-
-
il piano, dopo l’approvazione, viene inviato all’USR competente per le verifiche di legge e in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
3
PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/FRVC040009/convitto-nazionale-rmargherita/valutazione/sintesi
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle
risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli
studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi
del RAV e cioè: Priorità, Traguardi, Obiettivi di processo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
Risultati scolastici
PRIORITA'
Miglioramento delle competenze dell'area logico-matematica.
TRAGUARDO
Didattica articolata per classi di livello. Corsi di recupero pomeridiani. Verifiche scritte uguali per classi parallele.
Aggiornamento docenti.
PRIORITA'
Incremento delle competenze relative alle lingue straniere.
TRAGUARDO
Potenziamento dei corsi pomeridiani finalizzati all'acquisizione delle certificazioni linguistiche.
PRIORITA'
Potenziare la comprensione di testi argomentativi ed espositivi.
TRAGUARDO
Progetti di lettura da effettuarsi in orario extra-scolastico.
PRIORITA'
Acquisizione della consapevolezza del sé e della propria fisicità.
TRAGUARDO
Potenziamento delle discipline motorie e di educazione alimentare.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
PRIORITA'
Miglioramento dei livelli di matematica.
TRAGUARDO
Didattica per classi di livello. Corsi di aggiornamento per i docenti dell'area logico-matematica.
PRIORITA'
Miglioramento dell'area linguistica.
4
TRAGUARDO
Potenziamento della lettura. Creazione di circoli letterari di istituto. Partecipazione a convegni e seminari.
Competenze chiave e di cittadinanza
PRIORITA'
Cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.
TRAGUARDO
Educare al corretto smaltimento dei rifiuti. Individuare e valorizzare i beni artistici e paesaggistici locali.
PRIORITA'
Intercultura e educazione alla pace
TRAGUARDO
Favorire incontri con rappresentanti delle comunità straniere locali. Organizzare incontri con testimoni di
conflitti passati e presenti.
PRIORITA'
Consapevolezza dei propri diritti e doveri anche nel contesto web.
TRAGUARDO
Organizzare incontri con settori specializzati delle forze dell'ordine, personalità e figure istituzionali.
PRIORITA'
Alfabetizzazione all'arte e alla musica. Alfabetizzazione informatica.
TRAGUARDO
Potenziamento laboratori musicali e artistici. Implementazione di laboratori informatici nella primaria.
MOTIVAZIONE SCELTA PRIORITA'
Il miglioramento delle competenze dell'area logico-matematica risulta essere una priorità, poiché gli scrutini di
giugno hanno evidenziato una percentuale importante di "debiti formativi" in matematica. Per quanto riguarda il
liceo linguistico è fondamentale che gli studenti acquisiscano un ottimo livello di conoscenza delle lingue
studiate. Tuttavia è altresì fondamentale che la padronanza della lingua straniera (inglese) appartenga anche agli
alunni del liceo delle scienze umane. Infine, è fondamentale conoscere bene le strutture della lingua italiana per
poter interpretare i diversi messaggi della società per poter formare cittadini consapevoli.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento dei traguardi sono:
Curricolo, progettazione e valutazione
Riduzione della percentuale di debiti formativi in matematica. Sensibile miglioramento delle competenze logicomatematiche.
Incremento delle certificazioni linguistiche. Sensibile miglioramento delle competenze linguistiche.
Fornire strumenti di "lettura" adeguata per comprendere la società.
Realizzazione di un curricolo verticale per favorire l'acquisizione di saperi minimi comuni.
Ambiente di apprendimento
Classi omogenee per livelli di competenza.
Implementazione della rete wi-fi. Ammodernamento dei supporti informatici con LIM in ogni classe.
5
Creazione e cura di spazi e materiali per gli alunni con disabilità.
Inclusione e differenziazione
Potenziamento delle attività finalizzate all'inclusione degli studenti con disabilità.
Incremento di tutte quelle attività finalizzate alla valorizzazione delle eccellenze.
Didattica inclusiva (cooperative-learning).
Continuità e orientamento
Promuovere progetti interni atti a creare maggiore relazione fra le diverse componenti l'Istituzione scolastica.
Realizzazione di open-day con attività teoriche e pratiche e il coinvolgimento di docenti e studenti.
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Didattica inclusiva.
Didattica multimediale.
Creazione di un piano sinottico delle attività formative dei vari settori dell'istituzione per favorire una
programmazione didattica ragionata.
Istituzione di un comitato tecnico-scientifico formato dai coordinatori di settore, funzioni strumentali e referenti
del sostegno con riunioni mensili
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Corsi di aggiornamento per i docenti di didattica disciplinare, anche multimediale.
Corsi di aggiornamento su disabilità, DSA e BES.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Disponibilità a collaborare con gli Enti territoriali a tutte quelle iniziative in linea con il PTOF.
Stage formativi per gli studenti del triennio del Liceo.
Contributo degli obiettivi di processo nel raggiungimento delle priorità
Ci si augura che una didattica aggiornata, l'uso sistematico delle nuove tecnologie e un ambiente di
apprendimento più rispondente ai bisogni educativi degli studenti, possano favorire un maggior successo
formativo e scolastico.
PROPOSTE E
DALL’UTENZA
PARERI
PROVENIENTI
DAL
TERRITORIO
E
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del
territorio e dell’utenza come di seguito specificati:
Associazione “Si Può Fare” - Anagni
Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:
Attivazione, in aggiunta alla sezione già presente, di una sezione di Scuola Primaria con Metodologia
Montessoriana
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la
scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano il seguenti punto integrativo:
6
PROGETTO “MONTESSORI”:
1. IDENTITÀ
1.1 BREVE STORIA DEL PROGETTO “MONTESSORI”
Il progetto “Montessori – Anagni” nasce dalla collaborazione del Convitto con l’A.P.S. “Si Può fare!” che ha operato
affinché venga attivata nel Convitto, a partire dall’anno scolastico 2016/17, la prima sezione con differenziazione didattica
Montessori della provincia di Frosinone, con l’avvio di un'unica classe primaria che sperimenterà il “Metodo”.
Da questa singola esperienza si passerà ad avere un corso completa dalla I alla V in cinque anni. Gli insegnanti, che abbiano
avuto esperienza di almeno un ciclo scolastico completo con il metodo, verranno individuati secondo i criteri della
convenzione stipulata tra il M.I.U.R. e l’Opera Nazionale Montessori, ai sensi dell’art. 142 D.L.vo 16 aprile 1994 n. 297
(ultima convenzione del 01/08/2013, con scadenza 01/08/2016); l’Istituto, inoltre, assicurerà una continuità didattica per
almeno un ciclo scolastico completo.
1.2 SPAZI
Gli spazi destinati a ospitare le classi che sperimenteranno il “Metodo” si trovano al primo piano: le aule, che si aprono su
ampi spazi, consentono l'accesso di ogni classe al giardino, completamente ristrutturato, che circonda l'edificio. Lo spazio è
raccolto e tranquillo e favorisce la concentrazione e la capacità di attenzione; inoltre, essendo privo di barriere
architettoniche, permette agli alunni di muoversi, sin dai primi giorni di scuola, in modo autonomo e sicuro.
2. ORGANIZZAZIONE
2.1 FUNZIONAMENTO
La scuola Montessori adotta il modulo del tempo pieno (ore 40) suddiviso in cinque giorni settimanali.
Le classi sono a sezione unica, con un docente per l’ambito linguistico e uno per l’ambito matematico. Sono previsti: un
docente per la Religione Cattolica e uno per la lingua inglese nel caso in cui l’insegnante di classe non abbia la
specializzazione. A questi docenti si aggiunge l’insegnante di sostegno nel caso in cui siano presenti alunni con disabilità.
Durante il “lavoro libero” i docenti seguono i bambini indipendentemente dalla “materia” svolta. L'attività di musica è svolta
col supporto di uno specialista.
2.2 LABORATORI
Nella scuola esistono: un laboratorio multimediale con collegamento ad Internet, un’aula polifunzionale, una biblioteca, un
ampio salone (tutti gli spazi vengono utilizzati anche per il lavoro libero o a piccoli gruppi).
Nella scuola, viene, inoltre, data una grande importanza alla conoscenza e al rispetto dell'ambiente attraverso la cura dell'orto
(per il quale è riservata una zona del giardino interno alla scuola).
Particolare attenzione viene rivolta all’attività motoria.
3. PRESENTAZIONE DELLA METODOLOGIA MONTESSORIANA
3.1 IL METODO MONTESSORI
Il Metodo Montessori è un insieme di azioni e di idee: non solo, quindi, una diversa tecnica di insegnamentoapprendimento, ma un modo diverso di affrontare la vita e le esperienze scolastiche. La stessa Maria Montessori non voleva
che si chiamasse Metodo.
"Dite piuttosto che è una via da percorrere insieme ai bambini per offrire loro il mondo della conoscenza".
Ha come principale finalità (nel quadro delle profonde trasformazioni che i recenti avvenimenti hanno introdotto nella
nostra vita) quella di offrire ai bambini un aiuto a costruirsi uomini di pace in un mondo di pace. A questo scopo, stimola
l'educazione:
• alla piena autonomia fisica e intellettuale
• alla capacità di concentrazione
7
• alla perseveranza nel lavoro
• alla cura e al rispetto della persona e dell'ambiente.
Il bambino, perno di tutta la metodologia montessoriana, è visto come un costruttore di consapevolezze proprie, che
vengono suscitate sì dal mondo esterno, ma confermate e interiorizzate dalla sua capacità di manipolarle, farle proprie e
astrarne autonomamente i concetti.
Egli è sollecitato a utilizzare nel miglior modo l'ambiente educativo, per edificare la propria personalità in piena autonomia.
Questo significa che egli è spronato a rendersi autosufficiente fin dall'inizio della sua esperienza scolastica, attraverso
l'esperienza personale, ed è stimolato a osservare, sperimentare, manipolare, a fare da solo, senza che l'adulto si sostituisca a
lui. Così, egli potrà raggiungere uno sviluppo più completo ed equilibrato della sua personalità di uomo: “Il bambino è padre
dell’uomo”.
3.2 LO SVILUPPO SOCIALE
La socialità si realizza costantemente nella conduzione corresponsabile dell'ambiente, nel provvedere collettivamente al suo
buon funzionamento e al suo allestimento per qualsiasi attività, dalla recita al pranzo.
Proprio il pranzo riveste un momento particolarmente significativo in una scuola Montessori. Sono i bambini stessi,
camerieri a rotazione, che provvedono ad apparecchiare per sé e per i compagni, a servire le pietanze e a riordinare
minuziosamente la classe al termine del pranzo.
Il bambino ha assoluto bisogno di comprendere anche gli altri, di organizzare quindi con loro lavori e giochi, che si
alterneranno con l'attività strettamente individuale, relativa alla comprensione e all'astrazione di concetti che vengono fatti
propri in maniera del tutto personale, creando così lo stile di apprendimento.
Maria Montessori, attraverso la sua esperienza, ha fondato l’impostazione metodologica ed ha chiarito l'idea guida del
Metodo: “Ogni bambino è una mente a sé, che ha il diritto di svilupparsi in armonia con se stessa”.
E' fondamentale, pertanto, il rispetto del patrimonio socio – culturale – linguistico di appartenenza. Nell'ambiente scuola,
ogni bambino si rivela diverso dall'altro, e questa sua diversità, se valorizzata, lo rende ricco di interesse per gli altri,
estremamente laborioso, osservatore, non distruttore, incredibilmente capace di un’attività concentrata per lunghi periodi, di
controllare i propri movimenti. Amante in modo speciale del silenzio, con tale fine, tutta l'attività scolastica cerca di
rispettare i ritmi di sviluppo e la capacità di apprendimento di ciascun alunno, attraverso strategie individualizzate per
ognuno, tale da non livellare il gruppo – classe, ma di stimolare al meglio le potenzialità di ciascuno.
L'educazione è rivolta sì alla crescita del singolo individuo, ma per porlo in condizione di agire correttamente e
proficuamente nell'ambito del gruppo e poi della società.
3.3 L’AMBIENTE
Si è parlato ricorrentemente di un ambiente intenzionale: quindi, non solo arredi a misura di bambino, ma anche indumenti
da poter gestire autonomamente e attività di vita pratica concrete (non far finta di...), dal momento che, per realizzare
l'indipendenza, è necessario che l'ambiente offra l'opportunità di sperimentare personalmente ogni attività.
Bisogna ricordare, qui, con la Montessori, che “chi è servito invece di essere aiutato” in un certo modo è leso nella sua
indipendenza. “Non voglio essere servito, perché non sono un impotente, ma dobbiamo aiutarci l'un l'altro, perché siamo
esseri socievoli”.
Concetti chiari di tolleranza e collaborazione reciproca.
Dunque, un ambiente in cui siano garantite democrazia (ogni oggetto è unico, e devo saper attendere se utilizzato da un
altro bambino, che lo rimetterà al suo posto prima che io possa utilizzarlo) e libertà (posso utilizzare quello che scelgo, per
quanto tempo lo desidero), che non blocchi la spontaneità, che non spenga l'interesse, che non frustri, ma sostenga
l’intelligenza e l'interesse.
All'interno di questo ambiente, che promuove la conoscenza, lo studio e il lavoro, il bambino rafforza la sua personalità,
imparando a valorizzare se stesso e gli altri e a godere in pace quei beni che è riuscito a produrre.
3.4 Il LAVORO LIBERO
E’ indispensabile fare una rilevazione della situazione di partenza di ciascun bambino, al fine di predisporre nell'ambiente gli
stimoli adeguati a favorire le potenzialità di ciascuno.
8
Il bambino è capace di interessarsi con serietà e rigore già da piccolo a concetti scientifici di grado elevato. E', soprattutto, il
lavoro di un certo livello, svolto con grande impegno personale, che porta il bambino ad un'applicazione sempre più attenta
e concentrata, alla capacità di superare difficoltà sempre maggiori e di ricercare inconsapevolmente un miglioramento
costante.
Nella scuola si sollecitano e si tengono presenti le sue preferenze: non si richiedono scelte “qualsiasi”, cosa che rischierebbe
di far nascere un senso di indecisione, a volte difficile da gestire. Al contrario, il far sentire al bambino che le sue preferenze
hanno una valenza importante, lo rassicura e gli fa capire che la sua opinione conta e viene tenuta in considerazione
dall'insegnante. Con questa disponibilità si realizzano: collaborazione contro competizione, amore contro possesso e
consumismo, essere contro avere, divenire e trasformazione contro chiusura e repressione.
Il bambino, fin dai primi giorni del suo ingresso nella scuola elementare, esprime le sue preferenze attraverso il “lavoro
libero” (che comprende le attività con il materiale strutturato, le ricerche, gli esercizi suggeriti dai comandi, la lettura...),
attività dominante in una scuola di Metodo Montessori. “Lavoro libero” che è individuale, paziente, ripetuto, finché il
bambino stesso non si sente competente: è, infatti, nella ripetizione ragionata di un lavoro che si prova il piacere della
comprensione.
Gradatamente, passando dal concreto all'astratto, e avendo costruito all'interno di sé il concetto, egli abbandonerà il
materiale, preferendone un altro che ne stimoli l'interesse per un nuovo passaggio verso l'astrazione.
I bambini sono liberi di scegliere le attività in un ambiente intenzionalmente preparato; contemporaneamente, si assumono
la responsabilità del riordino degli oggetti utilizzati. La libertà ha confini precisi, chiari e uguali per tutti. Il fatto che i
bambini vengano trattati con rispetto dagli adulti li induce a rispettarsi tra loro.
“Rispetto” non è solo evitare la sopraffazione e la violenza, ma è anche non interrompere il lavoro di un altro, non
disturbare un ambiente concentrato; rispetto è non giudicare, non imporre la propria volontà, ma avere interesse a trovare
strategie per integrarla a quella degli altri. In questo senso, si realizza non “l'educazione in libertà” ma “l'educazione alla
libertà”.
Quanto, poi, al rapporto tra autorità e libertà, la Montessori non vuole interventi autoritari, premi o castighi, che sono
espressione di una disciplina esteriore: per il superamento di questa antinomia, propone, invece, l'insorgere di quel senso di
fiducia reciproca, fra insegnanti e bambini, che nasce nel cooperare in una scuola organizzata a garanzia delle libere attività di
ciascuno.
Quindi, non un'assenza di leggi, ma libertà sapientemente promossa e organizzata, incanalata in un ambiente preparato
scientificamente a tale fine.
La frase della Montessori “aiutami a fare da solo” rispecchia proprio il concetto che il bambino va aiutato, non servito: se ci
si riuscirà, si aiuterà nella strada verso l'autonomia e la libertà.
Il bambino, lavorando da sé, in un'attività individualizzata, in libertà di tempo, conquista e fa propria la disciplina, lo
sviluppo intellettuale, l'indipendenza.
3.5 IL MATERIALE
In ogni classe è presente e a portata dei bambini una vasta gamma di materiali di sviluppo, il “materiale strutturato”, che
parte dallo sviluppo delle capacità sensoriali e motorie del bambino, ed ha l'obiettivo di farlo agire in modo che si perfezioni
e progredisca, sviluppando autonomamente la conoscenza. Il materiale contiene in sé il controllo dell'errore, che consente
l'autocorrezione.
L'errore diviene una presenza importantissima nella Scuola Montessori: assume la dignità di “Signor Errore”, perché,
quando viene scoperto dal bambino, favorisce i suoi processi logici; egli deve ripercorrere, in una rappresentazione mentale,
le tappe del suo operare, ricostruirle, per poi procedere a nuove strategie di soluzione, che lo aiutino a concentrarsi con
maggior attenzione, a sviluppare meglio le sue capacità mentali, in una ripetizione dell'esperienza che lo aiuta ad
autocontrollarsi e ad autodisciplinarsi.
Oltre al materiale strutturato, il bambino trova predisposte all'interno della classe, e sempre alla sua portata, una serie di
proposte di lavoro e di testi cui attingere liberamente, secondo un ordine che i suoi interessi e le sue motivazioni gli
propongono.
3.6 IL RUOLO DELL'INSEGNANTE
Dovrebbe apparire chiaramente come l'insegnante perda il suo ruolo centrale nell'educazione del bambino, per porre
proprio lui come interprete del processo educativo. E' infatti il bambino stesso, con i suoi tempi e i suoi ritmi, a determinare
9
e ampliare le sue conoscenze. L'insegnante riveste un ruolo propositivo, stimolante, tanto da incuriosire ogni singolo alunno
alla conoscenza, per poi fornirgli i mezzi per gli approfondimenti che egli, via via, richiede.
In questo senso, l'insegnante, privata del ruolo dogmatico – autoritario, affianca il bambino nella sua crescita culturale, senza
mai sostituirsi a lui, né giudicarlo, ma sempre sostenendolo e incitandolo nel suo sforzo di lavorare e imparare, secondo le
specifiche possibilità.
Fra ambiente, materiale e bambino, l'insegnante ha un ruolo di mediatore, prudente e discreto, osserva e guida il bambino
nel corretto uso del materiale, nell'affinamento dell'espressione, orale e scritta, nel suo equilibrio interiore, aiutandolo ad
avanzare verso l'indipendenza.
Limita il suo intervento al minimo indispensabile, senza interrompere il bambino nel suo sforzo autonomo di apprendere,
perdendo il suo ruolo centrale nell'educazione comunemente intesa.
All'insegnante viene richiesta la grande capacità dello scienziato, che osserva e comprende i diversi processi di maturazione;
che sostiene individualmente la crescita intellettuale di ciascuno, facilitando e chiarendo ai bambini le strategie adatte al
lavoro che intendono intraprendere; che dirige e coordina le differenti attività; che impedisce le perdite di energia e raddrizza
lo squilibrio eventuale.
L'umiltà di chi insegna è una dote fondamentale, intesa qui come antiprotagonismo, come non direttività: “invece della
parola ella deve imparare il silenzio”, ricordando che il massimo successo della sua classe è collegato al suo minimo
intervento.
Educare il bambino significa anzitutto insegnargli a non avere bisogno di noi.
Devono essere ben chiari i momenti distinti del processo di apprendimento:
• la presentazione del materiale, con cui se ne spiega al bambino il corretto uso, senza anticipargli i concetti astratti che lui,
lavorando, interiorizzerà;
• la lezione collettiva, caratterizzata da brevità, semplicità, obiettività: “la lezione è perfetta quanto maggiore è il numero delle
parole che riusciamo a risparmiare”;
• l'esercizio individuale, compito del bambino, che, avendo bisogno di mezzi esterni per esercitarsi, deve essere iniziato a
conoscerli e ad usarli.
3.7 LA VALUTAZIONE
Nello Scuola Montessori (dove ogni alunno lavora, per gran parte del tempo, individualmente, secondo i propri tempi e i
propri ritmi di apprendimento e dove il momento della valutazione è intrinseco al lavoro stesso del bambino - controllo
dell'errore-), il processo valutativo non deve assolutamente mortificare e incrinare il senso di autostima, ma, al contrario,
tendere a valorizzare le capacità di ciascuno e, soprattutto, servire all'insegnante per verificare la validità del proprio percorso
educativo – didattico. Non esistono “premi o castighi” per punire o incentivare, perché ogni alunno si impegna nel lavoro
secondo le proprie capacità.
Assume, invece, un ruolo importante l'osservazione. Attraverso l'osservazione dei propri alunni, infatti, l’insegnante è in
grado di rilevare la loro capacità di organizzazione nel lavoro, il loro livello di autonomia, di interesse, di concentrazione e di
attenzione e, di conseguenza, di intervenire nel modo adatto.
10
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI:
• COLLABORATORI DEL RETTORE – DIRIGENTE SCOLASTICO
RECCHI (vicario)
SCANDORCIA
• COORDINATORI DI SETTORE
BIANCHI (Settore Semiconvitto)
COPPOLA (Settore Convitto)
SCARPELLINI (Scuola Primaria)
• UNITA’ DI VALUTAZIONE
BIANCHI, DE SANTIS, PASSA, RECCHI, ROSA
• REFERENTE PER L’INDIRIZZO MUSICALE
TRULLI
• REFERENTE PER L’ORIENTAMENTO (LICEO)
AGLITTI
• REFERENTI PER L’INCLUSIONE
D’ALESSANDRO, POMPEO, TORTORA
• ANIMATORE DIGITALE
CUTINI
•
COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE (SCUOLA SECONDARIA)
COORDINATORI - LICEO
1A RENZI
2A RENZI
3A RECCHI
4A AGLITTI
5A PATRIZI
1B CELLETTI
2B FORTUNA
3B CASADONTE
4B FANCIULLI
5B CITTADINI
1C SUGAMOSTO
2C IAZZETTA
3C BOTTINI
4C CONCA
11
5C PANETTA G.
1D SUGAMOSTO
2D ROSA
3D ROSSI
4D MAROCCO
5D AFFINATI
5E MEAZZA
1F CONTI
COORDINATORI E SEGRETARI - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
1A PARMENTOLA - MANCINELLI
2A GINNICI - NAREZZI
3A LUCISANO - ORLANDINI
1B POLLETTA - NAREZZI
2B PASSA - MALDESE
3B TERRAMAGRA - ORLANDINI
1C STIRPE – D’ALESSANDRO
2C PICCIRILLI - PARIS
3C GRAZIANI – SARRA
1D MARINI – D’ARPINO
• COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI (COMPONENTE DOCENTI)
BELLINI, MARINI, RENZI
•
ORGANO DI GARANZIA PER I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI (COMPONENTE
DOCENTI)
PERRI
• TUTOR PER DOCENTI NEOASSUNTI
AGLITTI (PER STIRPE G. - A037)
CITTADINI (PER VALLONE - A036)
FRATTALE (PER NORO - A049)
GINNICI (PER GIUFFRIDA - A059)
NAPOLITANO (PER CERRO – PRIMARIA)
PANETTA A. R. (PER SCALIOTI – A246)
PESSIA (PER MANCINELLI - SOSTEGNO SECONDARIA I GRADO)
SCARCHILLI (PER RENNA - A025)
SCARPELLINI (PER SANNA – PRIMARIA)
TORTORA (PER D’ALESSANDRO - SOSTEGNO SECONDARIA I GRADO)
12
• FUNZIONI STRUMENTALI
1. PTOF
DE SANTIS, PASSA, SARLO
2. MULTIMEDIALITA’
CUTINI, STIRPE
3. SERVIZI CULTURALI E BIBLIOTECA
MARINI, MEAZZA
4. SCAMBI CULTURALI – VISITE DIDATTICHE – VIAGGI D’ISTRUZIONE – PROGETTI
EUROPEI
FORTUNA, MALDESE
5. RAPPORTI CON IL TERRITORIO – SCUOLE APERTE – CONTINUITA’
GINNICI, LANZI, PANETTA G., ROSA, TURRIZIANI
13
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (LICEO)
1. TITOLO DEL PROGETTO: ESSERE E SAPERE PER FARE
2. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA RETE:
•
CONVITTO NAZIONALE REGINA MARGHERITA FRVC040009;
•
I.C. ANAGNI 2° CIRCOLO FRIC84500P;
•
I.C. FERENTINO 1° CIRCOLO FRIC83900B;
•
I.C. “O. BOTTINI” PIGLIO FRIC80700X;
•
I.C. SERRONE FRIC806004.
3. IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E TERZO
SETTORE:
•
SCUOLA PRIMARIA DEL CONVITTO “REGINA MARGHERITA” - PIAZZA RUGGERO
BONGHI, 2 - 03012- ANAGNI
•
I.C. ANAGNI 2° - VIA SAN GIORGETTO - 03012-ANAGNI
•
I.C. FERENTINO 1° - VIA CIRCONVALLAZIONE, 03013- FERENTINO
•
I.C. PIGLIO “O. BOTTINI”- VIA PIAGGE, 03013- PIGLIO
•
I.C. SERRONE - VIA MONTE SCALAMBRA – 03010 – SERRONE
•
ATAMA ONLUS - VIA G. GIMINIANI, 161 – 03012 - ANAGNI
•
ASILO NIDO “ZUCCHERO FILATO” - VIA DELLA SANITA’, 80 - 03012 – ANAGNI
•
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI ANAGNI - VIA VITTORIO EMANUELE, 101 – 03012ANAGNI
•
PRO LOCO DI ANAGNI - LARGO TOMMASO GISMONDI – 03012 – ANAGNI
•
“ISUPU” ANAGNI - PIAZZA RUGGERO BONGHI, 2 – 03012 – ANAGNI
•
MUSEO ARCHEOLOGICO - VIA LAURI, 1 – 00037 - SEGNI
14
•
HOTEL “LA PACE” - VIA CAPPUCCINI, 9 – 00037 – SEGNI
4. ALTRI PARTNER ESTERNI:
L’Istituzione Scolastica si avvarrà della consulenza di esperti qualificati per la formazione degli alunni
nell’ambito della sicurezza.
5. CONTESTO DI PARTENZA, OBIETTIVI E FINALITA’ IN COERENZA CON I BISOGNI
FORMATIVI DEL TERRITORIO, DESTINATARI, ATTIVITA’, RISULTATI E IMPATTO:
La scuola parte da un contesto culturale medio e da una situazione economica in leggera ripresa dopo un periodo
di recessione. La mission dell’Istituto è sempre stata quella di favorire il benessere dell’alunno a scuola e di fargli
acquisire esperienza lavorativa, renderlo consapevole del mondo del lavoro attraverso stage di tirocinio formativo
che, su base volontaria, sono stati una realtà più che decennale della nostra realtà scolastica; anche per questo
motivo lo studente diventa il protagonista sia del processo insegnamento-apprendimento, sia delle proprie scelte
di vita.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Acquisire competenze spendibili sul mondo del lavoro;
Collegare i due mondi formativi: scuola e azienda;
Favorire l’orientamento dei giovani, per valorizzare le vocazioni personali e gli interessi;
Confrontare le nozioni apprese con lo studio delle discipline scolastiche e l’esperienza di lavoro;
Rendere gli alunni più consapevoli delle risorse e della situazione economico-sociale del proprio
territorio, correlando l’offerta formativa alle esigenze dello stesso;
Sviluppare e favorire la socializzazione in un nuovo ambiente;
Promuovere il senso di responsabilità e il rispetto delle regole, anche al di fuori del contesto
scolastico;
Motivare e rimotivare allo studio;
Favorire l’autostima e l’autonomia degli alunni;
Far acquisire agli studenti una visione dei compiti e delle conoscenze richieste dal mondo del lavoro.
6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI
a) STUDENTI DELLE CLASSI IIIA E IIIB DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE; STUDENTI
DELLE CLASSI IIIC E IIID DEL LICEO LINGUISTICO (A. S. 2015/16).
b) COMPOSIZIONE DEL CS: DS, docenti individuati in seguito all’interno dell’istituto e i dipartimenti
dell’area umanistica e linguistica.
c) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I CONSIGLI DI CLASSE
INTERESSATI:
elaborare percorsi individualizzati dell’allievo; programmare le attività didattiche sia a scuola sia in
azienda; controllare i processi e valutare i risultati.
7. COMPITI, INIZIATIVE, ATTIVITÀ CHE I TUTOR
SVOLGERANNO IN RELAZIONE AL PROGETTO:
INTERNI
ED ESTERNI
TUTOR INTERNI:
•
•
•
•
•
•
contatto iniziale con l’azienda;
consegna documentazione necessaria;
coordinamento con il tutor aziendale circa le modalità dell’attività di alternanza;
visita in azienda per verifica in itinere;
eventuali contatti con lo studente e le famiglie;
valutazione concertata con il tutor esterno.
15
TUTOR ESTERNI:
•
•
•
•
•
accoglienza dello studente;
colloquio iniziale con lo stesso per definire regole e orari;
assistenza in itinere per favorire il lavoro in autonomia;
compilazione della documentazione consegnata dal tutor scolastico e della documentazione relativa
allo stage;
valutazione concertata con il tutor interno.
8. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI NELLA FASE DI PROGETTAZIONE E DI
REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE DALLE CONVENZIONI:
•
•
•
•
incontro a scuola con i partner aziendali per la spiegazione dell’offerta dello stage;
accogliere lo studente nella struttura;
favorire il benessere dello studente durante la permanenza all’interno della struttura stessa;
rapporto sinergico con l’Istituzione Scolastica per il monitoraggio.
9. RISULTATI ATTESI DALL’ESPERIENZA DI ALTERNANZA IN COERENZA CON I
BISOGNI DEL CONTESTO:
•
•
•
•
•
•
superare il distacco tra la teoria (“il pensare”) e la pratica (“il fare”);
acquisizione da parte dello studente di specifiche competenze spendibili nel mondo del lavoro;
crescita dell’autostima e dell’autonomia dello studente;
maggiore motivazione nel percorso scolastico grazie all’esperienza fattiva di lavoro sul campo;
consolidare maggiori strumenti per orientare il progetto di vita (da parte dello studente);
ripensamento del curricolo di studio (anche da parte dell’Istituzione Scolastica), anche attraverso una
didattica di tipo orientativo.
10. AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL’INTERVENTO PROGETTUALE:
Le ore in azienda saranno svolte in parte durante l’orario curricolare e in parte in orario extra-curricolare
•
•
•
FASE 1-START: studio del territorio per analizzare i bisogni e le richieste del mondo del lavoro;
relative visite aziendali; formazione sull’etica professionale e sulle norme che regolano la sicurezza
aziendale;
FASE 2-ORGANIZZAZIONE STAGE IN AZIENDA: individuazione partner e convenzione
con gli stessi; visita tutor scolastico in azienda per monitorare l’attività in itinere e modulare gli
interventi in base alle criticità riscontrate; individuazione attività, in base agli obiettivi prefissati;
informazione alle famiglie e feed-back.
FASE 3-POST STAGE: somministrazione del questionario agli studenti per rilevazione del
gradimento; prove di valutazione concertate tra tutor interno e tutor esterno, con relativa
presentazione del lavoro finale degli studenti del quinto anno per il conseguimento dell’apposita
certificazione:
11. DEFINIZIONE DEI TEMPI E DEI LUOGHI:
•
•
•
10h/anno di teoria presso il Liceo annesso al Convitto Nazionale “R. Margherita”
55h/anno di pratica presso le aziende e i partner di cui al punto 4
2h/anno di valutazione finale presso il Liceo
16
12. INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO:
Attività previste: gli studenti all’interno delle 200 ore, previste dal progetto, avranno la possibilità d conoscere le
diverse realtà dei partner aziendali, riuscendo successivamente ad acquisire consapevolezza per operare una scelta
ragionata del percorso universitario e/o professionale.
Modalità di svolgimento: l’individuazione del percorso terrà contro delle reali attitudini dell’allievo per orientarlo
verso una scelta ragionata e consapevole del suo percorso di vita.
13. PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI:
Le discipline coinvolte (sia dell’area linguistica sia umanistica) adotteranno di volta in volta il curricolo alle
esigenze del progetto di alternanza.
14. ATTIVITÀ LABORATORIALI:
Attività creative e ricreative all’interno delle strutture ospitanti.
15. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, STRUMENTAZIONI INFORMATICHE,
NETWORKING:
•
•
Utilizzo dei Social Network;
Utilizzo sito web.
16. MONITORAGGIO DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO:
•
•
•
•
•
Monitoraggio a metà percorso;
Contatti telefonici e telematici tra tutor interno e tutor esterno;
Somministrazione questionario di soddisfazione in itinere, sia alla componente studentesca sia alla
componente genitoriale;
Contatti con il tutor esterno per monitorare l’avanzamento dell’attività di alternanza relativamente
alla risposta degli alunni e al feed-back con l’azienda ospitante, al fine di superare le eventuali criticità
e individuare la strategia per il superamento delle stesse, potenziando le competenze acquisite dagli
allievi;
Distribuzione di griglie di monitoraggio alle strutture ospitanti.
17. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO:
• Somministrazione test di verifica al termine dell’attività di alternanza;
• Relazione finale con valutazione da parte del tutor esterno;
• Griglie per valutare le strutture ospitanti.
18. MODALITÀ CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE (ScuolaStruttura ospitante) (TUTOR struttura ospitante, TUTOR scolastico, STUDENTE, DOCENTI
DISCIPLINE COINVOLTE, CONSIGLIO DI CLASSE):
•
•
•
Cooperative-learning;
Problem-solving;
Brain-storming;
17
•
•
•
•
Studio e operatività guidata;
Trasferimento in ambito pratico delle conoscenze acquisite;
Discipline dell’area linguistica e umanistica;
C.d.C. della IIIA/IIIB/IIIC/IIID.
19. COMPETENZE DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO
RIFERIMENTO ALL’EQF:
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Individuare le strategie appropriate Capacità
di
adattamento Conoscenza
per la soluzione dei problemi, all’ambiente scolastico e di lavoro
fondamentali.
adattandole ai diversi contesti.
Duttilità
e
flessibilità
comunicazione.
nella Capacità di dialogo e interazione Conoscenza
nelle attività proposte.
comunicativi
comunitarie.
Acquisizione di una metodologia Capacità di lavorare in team.
razionale e di gruppo nei vari
contesti.
delle
dei
e
Conoscenza
aziendale.
vari
delle
strategie
registri
lingue
organigramma
Saper trasferire la conoscenza Capacità di applicazione delle Conoscenza di base delle discipline
teorica in ambito pratico.
conoscenze nel contesto aziendale. del curricolo.
Imparare ad imparare
Flessibilità nell’apprendimento.
Conoscenza degli elementi base
della psicologia e pedagogia.
Cittadinanza attiva
Capacità di sentirsi cittadino Conoscenza degli elementi fondanti
italiano ed europeo nel rispetto la Costituzione Italiana ed Europea.
dell’altro.
20. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE
(FORMALI, INFORMALI E NON FORMALI):
DELLE
COMPETENZE
Produzione di un certificato formale attestante le competenze raggiunte dall’allievo al termine del triennio, si
utilizzerà il modello allegato ali decreti attuativi dell’alternanza scuola-lavoro
21. DIFFUSIONE/ COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI:
•
•
•
•
“Circolari” e “Comunicati” nel sito web della scuola;
Coinvolgimento del C.d.C. (allargato alla componente genitori e all’alunni);
Informazione al Collegio dei Docenti;
Presentazione all’Open Day di Istituto dell’attività di alternanza.
18
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Si dà conto di quanto segue:
- avvenuta individuazione e nomina dell’animatore digitale, il quale metterà in atto iniziative di sensibilizzazione
nei riguardi dell’utilizzo delle nuove tecnologie, con ricadute sulla didattica, e promuoverà la formazione dei
colleghi;
- richiesta di finanziamento alla Fondazione Roma per iniziative finalizzate a favorire l’innovazione tecnologica in
ambito didattico – Scuola secondaria di II grado:
“L’Istituto, già da diversi anni, nell’elaborazione della propria offerta formativa ha dato centralità allo sviluppo
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come strumento indispensabile per l’acquisizione delle
conoscenze e competenze necessarie per un mondo tecnologicamente avanzato.
Inoltre già da più di un ventennio al tradizionale Istituto Magistrale, oggi abolito, si sono aggiunti due corsi liceali,
quello socio-psico-pedagogico (ora Liceo delle Scienze Umane) e quello linguistico.
Queste scelte pedagogiche hanno indotto ad operare scelte formative e didattiche innovative che negli strumenti
multimediali avessero il loro supporto.
Negli anni si è realizzato un laboratorio linguistico, sono state installate alcune LIM e, grazie a un precedente
finanziamento da parte della Fondazione Roma, un laboratorio informatico.
Il progetto è dunque mirato ad avere dei finanziamenti che consentano di ampliare le possibilità per gli studenti,
in particolare quelli che frequentano il biennio iniziale, di avere a disposizione strumenti didattici innovativi
supportati dalle più avanzate TIC.
La cablatura dell’istituto e la rete, già in funzione, possono essere finalizzate ad ampliare la fruibilità degli
strumenti da parte di un numero sempre più numeroso di studenti.
Esigenze:
•
•
•
•
•
Dotazione di videoproiettori interattivi multimediali in almeno 9 aule della scuola
Dotazione di schermi interattivi multimediali all’interno delle suddette aule
Dotazione di monitor interattivi
Dotazione di adattatori wireless
Attività di formazione da erogare da personale qualificato e certificato per l’uso dei
videoproiettori e schermi interattivi
ELENCO ANALITICO
N. 9 Videoproiettori interattivi a ottica corta tipo Epson EB-585Wi
Caratteristiche tecniche:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
sistema di proiezione a tecnologia LCD con 3 pannelli da 0,55”
risoluzione nativa XGA (1024x768) 4:3
luminosità 3300 ANSI Lumens
rapporto di contrasto 10.000:1 (Full on / Full off)
rapporto di proiezione 0.31:1
software proprietario di gestione Via-LAN denominato EasyMP
altoparlante integrato da 16W
deve prevedere l’opzione per il collegamento Wireless al computer
durata lampada di 3000 / 4000 / 6500 ore (Normal / Economic mode)
deve avere I seguenti input PC: LAN, USB - A/V: S-Video, HDMI, Composite Video
3 anni di garanzia
3 anni di garanzia per la lampada (max. 5000 ore in modalità Eco-Mode)
19
•
•
•
Il videoproiettore deve essere completo di staffa a parete omologata dallo stesso produttore del proiettore
Il videoproiettore deve essere di una marca nota presente a livello nazionale e
internazionale nel mondo dell'elettronica di consumo e della didattica
Il videoproiettore deve essere interattivo con l’uso simultaneo di due penne
N. 9 Lavagne Magnetiche Bianche 88”
• Lavagna magnetica in acciaio smaltato/porcellanato bianco opaco lavorata a 800° ideale per la proiezione
utilizzabile anche per la scrittura con penne a feltro, cancellabile con panno umido
• Superficie magnetica e cornice in alluminio anodizzato argento, sezione mm 20x10
• Angoli arrotondati in moplen grigio chiaro RAL 7035
• Vaschetta porta pennarelli in alluminio anodizzato grigio inseribile a scatto, con paracolpi laterali in
moplen
• Kit montaggio a parete costituito da 4 supporti metallici che distanziano la lavagna dal muro di 2 cm per
permettere il passaggio nascosto dei cavi e da tasselli a espansione utilizzabili su parete
• Prodotte rispettando i requisiti ergonomici, tecnici e di sicurezza, in conformità alla normativa UNI EN
14434/2005
• Superficie garantita 25 anni
N. 2 MONITOR INTERATTIVI SMART BOARD 4065 completi di staffa a parete
Progettato appositamente per applicazioni Education, 65” in diagonale, elevata risoluzione visiva (Full HD), lunga durata,
basso consumo elettrico e 8 tocchi simultanei. Completo del software SMART Notebook
Caratteristiche Tecniche
• deve essere a tecnologia LED, a basso consumo
• deve essere prodotto da azienda conosciuta e diffusa a livello nazionale ed internazionale nel settore Education
• risoluzione nativa 1920x1080 pixels, ovvero Full-HD 1080p
• diagonale pari a 65” (177,8cm) in fomrato 16:9
• peso meno di 70Kg
• connessioni: 3 x HDMI, 1xRGB, 1xComponent, 1xOptical out; 1xaudio input, 1 x USB (touch)
• fornito a corredo di 2 penne e completo di pen tray
• durata di 50.000 ore, dichiarate e certificate dal produttore
• tecnologia infrarossi, in grado di riconoscere 4 punti di contatto (dito o penna) contemporaneamente
• deve essere dotato di tecnologia Silktouch applicata sul vetro, per renderlo anti-riflesso e più scorrevole al tocco
• deve avere un range di frequenza verticale compresa tra 50 e 85 Hz
• deve avere un range di frequenza orizzontale compresa tra 30 e 91 kHz
• deve essere dotato di audio integrato da 20W
• deve avere un pixel pitch da 0.807 mm
• deve avere un consumo in standby inferiore a 0.5W
• certificazioni: REACH, RoHS,WEEE, Battery, Packaging and ErP Standby, FCC, IC, CE
• bordo di colore bianco, senza pulsanti frontali di gestione per evitare l’attivazione accidentale di funzoni del menu.
Il monitor deve essere dotato di Software autore per la gestione di tutte le funzionalità della LIM: disegno,
importazione/esportazione di file, immagini, file multimediali; registratore, riconoscimento forme e testo, etc. Gestione di
documenti in formato .IWB (formato universale di interscambio tra LIM diverse). Registratore video e lettore video
interattivo incorporato. SMART Gallery - archivio multimediale di contenuti con funzione di ricerca, comprendendo oltre
8000 risorse basate sui programmi di studio. Banca widget – archivio di mini-applicazioni aggiornabile via web
comprendente, ad es., calcolatrice, orologio, tavola periodica, goniometro, compasso, righello, tendina, dado, sudoku, carte
parole, tangram etc. ; Portale SMART Exchange – accesso GRATUITO (www.smartexchange.com) dedicato a tutti gli
utilizzatori di LIM SMART Board, per la condivisione di lezioni, tutorial di apprendimento, risorse grafiche e didattiche
realizzate da docenti. Deve contenere lo strumento per gestione di oggetti 3D virtuali (file Collada). Deve prevedere un
20
pulsante per l’attivazione della document camera, di uguale marca della lavagna, per favorire l’inserimento di risorse testuali
e/o grafiche all’interno della pagina di lezione appena creata
N. 9 ADATTATORI Wireless LAN b/g/n
Caratteristiche tecniche
Interfaccia Hardware - USB 2.0
Caratteristiche addizionali - Interfaccia host (USB)
Velocità di trasferimento dati - 130 megabits_per_second
Tipo wireless - 802.11B, 802.11G, 802.11n
Descrizione interfaccia di rete - Wireless
Tipo di connettori - USB 2.0
Fattore di forma - Scheda di rete
•
•
•
•
•
•
•
Il progetto si propone la finalità di dotare la scuola di strumenti multimediali didattici innovativi idonei a:
- influenzare positivamente l'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento dei discenti;
- migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una
varietà di contenuti multimediali (testi, immagini, video, ecc.);
- favorire la pratica dell'apprendimento collaborativo;
-
creare, attraverso le tecnologie di comunicazione in rete, contesti collettivi di apprendimento e di
ricerca;
- attuare anche in aula una pratica didattica di tipo laboratoriale;
- attuare migliori strategie didattiche per alunni con specifiche difficoltà;
-
introdurre nuove pratiche di valutazione, sia sommativa sia formativa, ampliando gli indicatori.
Benefici attesi
•
Arricchimento della capacità di comunicare, interagire, collaborare, sia per gli allievi sia per gli
insegnanti;
• acquisizione di nuove tecniche di insegnamento;
• declinazione di curricoli sempre più personalizzati;
• integrazione di alunni con specifiche difficoltà;
• solida acquisizione di competenze disciplinari.”
- bandi cui la scuola ha partecipato per finanziare specifiche attività:
FSE – PON 2014-2020 - 1 - 9035 del 13/07/2015 - FESR - Realizzazione/ampliamento rete LanWLan (vedi
allegato)
FSE – PON 2014-2020 - 2 - 12810 del 15/10/2015 - FESR – Realizzazione AMBIENTI DIGITALI (vedi
allegato)
Ci si riserva di partecipare a tutti i bandi futuri.
21
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Docenti:
-
Priorità di formazione per tutti i docenti:
Inclusione (con particolare riguardo a BES e DSA);
Progettazione didattica e valutazione omogenee.
-
Tematiche specifiche emergenti dal RAV:
Miglioramento esiti in alcune discipline, in particolare per quanto riguarda l’area logico-matematica;
-
misura minima di formazione che ciascun docente deve certificare a fine anno: 20 ore, oppure, al fine di
consentire oscillazioni annuali, 60 ore complessive nel triennio, salvo diverse indicazioni del Piano Nazionale
di Formazione. La formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR.
Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono
riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.
ATA:
…
Risorse occorrenti:
…
22
PROGETTI E ATTIVITA’
#LAMIASCUOLACCOGLIENTE (IN ATTESA DI FINANZIAMENTO MIUR)
ACCOGLIENZA - PREVENZIONE - CITTADINANZA ATTIVA (LICEO)
ANDIAMO A TEATRO! (LICEO)
BARRIER FREE (SECONDARIA DI I GRADO)
CERTIFICAZIONE DELE (LICEO E SECONDARIA DI I GRADO)
CERTIFICAZIONE DELF (LICEO)
CINEMA/CINEMA (LICEO)
CLASSI IN GIOCO (SECONDARIA DI I GRADO)
CORSO DI TEDESCO (LICEO)
CYBERBULLISMO - SBULLONIAMO IL BULLO (IN ATTESA DI FINANZIAMENTO MIUR) (LICEO)
FAVOLANDO CON I LINGUAGGI (PRIMARIA)
GIOCHI MOROSINI (SECONDARIA DI I GRADO)
IL PARCO DELLA RIMEMBRANZA (IN ATTESA DI FINANZIAMENTO MIUR)
LA MUSICA NEL CONVITTO TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE (IN ATTESA DI
FINANZIAMENTO MIUR)
LETTURA (SECONDARIA DI I GRADO)
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA (SECONDARIA DI I GRADO)
PROGETTO IN RETE – I WORK (INCLUSIONE SCOLASTICA) (IN ATTESA DI FINANZIAMENTO
MIUR)
PROGETTO IN RETE – PIANO NAZIONALE PER LA CITTADINANZA ATTIVA E L’EDUCAZIONE
ALLA LEGALITA’ (IN ATTESA DI FINANZIAMENTO MIUR)
PROGETTO IN RETE - PRODUZIONE DI MATERIALI DIGITALI FINALIZZATI ALLA
SENSIBILIZZAZIONE E DIFFUSIONE DELLA METODOLOGIA CLIL (IN ATTESA DI
FINANZIAMENTO MIUR)
PROGETTO IN RETE – PROMOZIONE DEL TEATRO NELLE CLASSI A. S. 2015/16 (IN ATTESA DI
FINANZIAMENTO MIUR)
PROGETTO IN RETE – STUDIANDO LAVORANDO (ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO) (IN
ATTESA DI FINANZIAMENTO MIUR)
PROGETTO IN RETE – SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN ITALIANO E SULLO STUDIO
DEGLI AUTORI DEL NOVECENTO (IN ATTESA DI FINANZIAMENTO MIUR)
RECITAR… CANTANDO (SECONDARIA DI I GRADO E LICEO)
23
SCAMBIO CULTURALE ITALIA-FRANCIA (LICEO)
24
Denominazione progetto
Denominazione breve o acronimo
Priorità cui si riferisce
Quelle del RAV, se il progetto si riferisce ad una di esse
Traguardo di risultato (event.)
Nel caso ricorra, a quale traguardo di risultato del RAV (sezione V)
Obiettivo di processo (event.)
Idem, nel caso di obiettivi di processo a breve termine
Altre priorità (eventuale)
Nel caso si tratti di priorità di istituto non desunte dal RAV
Situazione su cui interviene
Descrizione accurata, ma sintetica, della situazione su cui si vuole intervenire per
modificarla in meglio. Indicare in particolare i valori che si vogliono migliorare o gli aspetti
che si vogliono sviluppare o eliminare. Fare riferimento ad indicatori quantitativi (numeri,
grandezze, percentuali) o qualitativi (situazioni del tipo si/no, presente/assente, ecc.)
Attività previste
Descrizione accurata, ma sintetica, delle attività che ci si propone di svolgere.
Risorse finanziarie necessarie
Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti, o qualunque altra cosa che richieda
pagamenti o rimborsi, escluse le spese di personale.
Risorse umane (ore) / area
Indicare il numero di ore/uomo prevedibilmente necessarie e l’area di competenza richiesta
(classe di concorso o simili). Fare particolare attenzione quando si attinge al budget
dell’organico di potenziamento: non sforare la disponibilità complessiva
Altre risorse necessarie
Altre risorse eventualmente necessarie (laboratori, …)
Indicatori utilizzati
Quali indicatori si propongono per misurare il livello di raggiungimento dei risultati alla
fine del processo.
Se il progetto è su più anni, indicare il punto di sviluppo intermedio atteso alla fine di
ciascun anno
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso
25
FABBISOGNO DI PERSONALE (PROIEZIONI DA ORGANICO DI FATTO
A. S. 2015/16)
Primaria:
N. 9 docenti posto comune, di cui almeno 2 con specializzazione Metodo Montessori
N. 1 docente di sostegno (+ eventuali posti in deroga)
N. 1 docente di Religione
N. 1 docente di Lingua inglese
Secondaria di I grado:
COD. CLASSE DI CONCORSO
N. DOCENTI
A043
6
A059
4
A345
1
A445
1
A028
1
A033
1
A032
1
A030
1
A077
4
SOSTEGNO
2
RELIGIONE
1
NOTE
+ eventuali posti in deroga
Secondaria di II grado:
COD. CLASSE DI CONCORSO
N. DOCENTI
A019
1
A025
1
A029
3
A036
5
A246
2
A346
4
A446
2
A049
5
NOTE
26
A050
6
A051
5
A060
3
C031
1
C032
1
C033
1
SOSTEGNO
6
RELIGIONE
1
+ eventuali posti in deroga
Personale educativo: n. 8
Personale ATA:
PROFILO
N. POSTI
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
9
ASSISTENTE TECNICO
1
COLLABORATORE SCOLASTICO
22
CUOCO
3
DSGA
1
GUARDAROBIERE
3
INFERMIERE
1
27
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO
Unità di personale in organico di potenziamento: 10
Cod. Classe
di concorso /
posto
Ore da
prestare
Esonero
vicario
Supplenze
brevi
Recupero/
Sostegno/Potenziamento
Progetti
Programmazione
Totale
ore di
utilizzo
POSTO
COMUNE
PRIMARIA
792
330
330
66
A019
594
450
80
64
594
A042
594
370
160
64
594
A049
594
330
200
64
594
A050
594
170
160
A051
594
370
160
64
594
A060
594
450
80
64
594
A346
594
370
160
64
594
SOSTEGNO
I CICLO
594
370
160
64
594
SOSTEGNO
II CICLO
594
370
160
64
594
3580
1650
320
TOTALE
6138
264
264
66
792
594
66
6138
28
FABBISOGNO
MATERIALI
DI
INFRASTRUTTURE
E
DI
ATTREZZATURE
…
29
IL CONVITTO
Il Convitto Nazionale è intitolato alla Regina Margherita. Margherita di Savoia nasce a Torino nel 1815 da
Ferdinando di Savoia, duca di Genova e Maria Elisabetta di Sassonia. Il 22 Aprile 1868 Sposa Umberto I, figlio
di Vittorio Emanuele II, e dalle loro nozze nascerà Vittorio Emanuele III. Il 9 Gennaio 1878 Umberto I sale al
trono e Margherita diventa la prima regina d’Italia.
Margherita seppe raccogliere intorno alla monarchia l’élite culturale ed artistica del tempo e promosse molte
opere di assistenza e di beneficenza sociale finanziando diverse iniziative di fondazioni culturali, tra le quali il
Convitto.
L’iniziativa di costruire un grande Convitto per le orfane dei maestri elementari ad Anagni venne presa dall’allora
Sindaco Vincenzo Giminiani che chiese aiuto e consiglio a Ruggero Bonghi, allora Ministro della Pubblica
Istruzione. A seguito delle leggi del 1866 che sopprimevano le corporazioni religiose, lo Stato incamerò i beni, fu
così possibile acquistare l'ex Convento di S. Giacomo come sede per l’Istituto.
Grazie all’interessamento della Regina Margherita e delle sue nobili dame, attraverso balli, fiere e offerte di
beneficenza, si raggiunse una considerevole somma di denaro per la costruzione dell’edificio.
L'architetto Giulio De Angelis diresse gratuitamente i lavori di costruzione del Convitto che fu inaugurato dalla
stessa Regina il 25 maggio 1890.
Proprio in questa data il Consiglio Comunale di Anagni intitolò alla Regina Margherita il Convitto e la piazza
antistante l’edificio fu denominata piazza Ruggero Bonghi.
Il principio fondamentale che animava la concezione pedagogica del Ministro Bonghi era quello di "secondare la
curiosità naturale del fanciullo e lo spirito di osservazione e dirigerlo a fare piuttosto che dire come una cosa si fa ". I vasti spazi
verdi inoltre, sempre secondo il suo pensiero, "rendevano l'insegnamento della flora e della fauna, completo e razionale”.
L'istituzione oggi si articola in Convitto, Semiconvitto, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado, Scuola
Secondaria di II grado (liceo linguistico e liceo delle scienze umane).
Il Convitto si caratterizza e si diversifica rispetto a tutte le altre istituzioni educative presenti sul territorio per
alcuni aspetti che gli attribuiscono una dimensione unica nel suo genere: il prolungamento dell’offerta formativa
nelle ore pomeridiane con la possibilità di operare ed integrare il lavoro di insegnanti ed educatori; la possibilità
di fornire un’offerta formativa completa che comprende non solo l’istruzione ma anche la formazione sul piano
educativo più in generale; il completamento del processo educativo e formativo che, andando oltre il tempo
scuola, così come normalmente inteso, contribuisce a creare quella continuità educativa preziosa per la
formazione integrale dell’uomo e del cittadino.
Lettura del territorio e localizzazione del servizio scolastico:
Il Convitto fa parte del Distretto Scolastico di Anagni n. 50. Posto a settentrione della provincia di Frosinone, il
territorio del comune di Anagni occupa tutta l'area pianeggiante, mentre il centro storico è posto sopra una
collina tufacea a ridosso delle propaggini collinari dei monti Ernici.
Il nome dell'antica Anagnia, secondo l’Ambrosi De Magistris, uno dei maggiori storici locali, ha la sua radice nelle
lingue italiche. Secondo la leggenda diffusa nell’età moderna e fino all’Ottocento, Anagni avrebbe avuto i natali
da Saturno quando, ospite nel Lazio, fondò cinque città, tutte con la vocale iniziale “A”, simbolo di regalità:
Alatri, Anagni, Aquino, Arpino ed Atina.
Storicamente i primi abitanti di Anagni furono gli Ernici, una delle tante popolazioni italiche che occupava l’area
montana fra Anagni e Veroli.
Durante il XII secolo la città ernica divenne uno dei luoghi di residenza dei papi, i quali fuggivano da Roma in
estate a causa della malaria imperante alle porte della Città Eterna e per l’insicurezza stessa della città. Tale
consuetudine continuò per tutto il Duecento ed ebbe come corollario finale il cosiddetto “schiaffo d’Anagni”,
ovvero l’aggressione e la cattura di Bonifacio VIII da parte delle forze a lui avverse.
30
Con l’industrializzazione degli anni Sessanta, con la costruzione dell’autostrada del Sole e con il turismo di massa,
l’economia della città ha avuto momenti di notevole espansione in molti settori, in particolare nel campo
dell’urbanistica e dell’istruzione, con l’apertura di ogni ordine di scuola. Inoltre, con l’autostrada e con la politica
d’industrializzazione del Mezzogiorno, il polo di Anagni è stato il primo a svilupparsi e ad acquisire importanti
stabilimenti industriali (Ceat, Squibb, Videocolor e altri).
Il Convitto, immerso nel verde, è situato nel centro della città ed essendo inserito in un’area ricca di
testimonianze storiche, offre numerosi spunti per approfondimenti di carattere didattico ed educativo. Anagni
può vantare tracce di un prestigioso passato, testimoniate dai tesori custoditi nei suoi musei e dai monumenti di
grande valore storico ed artistico come la Cattedrale del IX sec., gli Arcazzi di Piscina, il Palazzo Comunale,
Palazzo Bonifacio VIII; può contare anche sulla presenza di una fornita Biblioteca comunale e su una
manifestazione artistica di grande richiamo quale il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale, sull’offerta di
molti servizi di pubblica utilità e sulla particolare posizione geografica della città, collocata a 60 Km da Roma.
SPAZI
Il Convitto dispone di diversi ambienti: una sala conferenze, una sala polifunzionale (palestra/teatro), un
refettorio con una moderna cucina, un’infermeria, un ampio parco esterno attrezzato per le attività ludicodidattiche ed un parcheggio privato. Inoltre, lo storico istituto possiede: una biblioteca antica, un archivio storico,
un guardaroba, una lavanderia, dei locali per la segreteria e l’ufficio storico del Rettore. All’interno dell’edificio è
stato allestito un itinerario museale a testimonianza della vita ultracentenaria del Convitto.
La scuola primaria, posta al pian terreno, dispone dei seguenti locali: sette aule, tutte cablate per le attività
didattiche ed educative, un’aula docenti e due locali per i servizi igienici (maschi e femmine).
La scuola secondaria di I grado, posta al secondo piano, dispone di un’aula-docenti, undici aule e quattro
laboratori: il laboratorio d’informatica, l’aula video, il laboratorio di scienze, l’aula di musica, l’aula di arte, la
biblioteca e due gruppi di bagni (maschi e femmine).
Al seminterrato l’edificio ospita la sede dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana con laboratori per il restauro
e la conservazione di reperti.
La scuola secondaria di II grado (Liceo linguistico e Liceo delle scienze umane) è situato nell'edificio dell'ex
Istituto Magistrale. Dispone di Aula Magna, Laboratorio di Scienze e di Fisica, Biblioteca, Palestra, Laboratorio
linguistico, Laboratorio di informatica.
I suddetti spazi sono dotati di Lim, computer, rete wi-fi integrata, proiettori, sistemi audio-video.
SERVIZI
L’Istituto offre i seguenti servizi collegati alla realtà convittuale e semiconvittuale:
•
servizio di mensa: è attivo per tutti gli alunni delle scuole interne e prevede la distribuzione di
alimenti preparati sul posto, secondo un menù controllato, da personale apposito e distribuito da
altrettanto personale, favorendo in pieno il bisogno degli allievi di stare bene a scuola;
•
servizio di infermeria: è attivo per le convittrici interne, ma in caso di necessità viene garantito anche
per i semiconvittori e per gli alunni durante l’orario scolastico; il servizio viene svolto con la presenza
quotidiana di un infermiere specializzato;
•
•
servizio di guardaroba: è attivo prevalentemente per le convittrici residenti all’interno dell’Istituto.
servizio di portineria: è attivo 24 ore su 24 e garantisce il controllo e la sicurezza agli studenti, al
personale e agli oggetti di valore dell’Istituto.
31
RISORSE ESTERNE
La Città di Anagni offre molti servizi aggiuntivi nonché beni culturali, presenti sul territorio, di cui la scuola può
usufruire.
Sono presenti molti monumenti di valore storico ed artistico come Palazzo Bonifacio VIII Palazzo Jacopo
d’Iseo, la Cattedrale, l’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale, la Biblioteca Comunale, importanti per gli
approfondimenti dello studio e della ricerca. All’interno del Convitto sono presenti la sede dell’Istituto Italiano di
Paleontologia Umana e i relativi laboratori di restauro e di conservazione dei reperti rinvenuti nel territorio locale
e nazionale.
Le Associazioni degli artigiani, dei commercianti e degli imprenditori consentono di approfondire collaborazioni
in tema di mestieri e di orientamento.
Altre risorse sono rappresentate da gruppi, associazioni ed istituzioni sportive e culturali varie operanti sul
territorio.
GESTIONE
La gestione dell’Istituzione educativa, comprensiva della convittualità, semiconvittualità e delle scuole di ogni
ordine e grado ad esso annesse, è assicurata dalla figura dirigenziale del Capo d’Istituto che in questa Istituzione
dello Stato è assunta dal Rettore con la qualifica di Rettore-Dirigente Scolastico; a questo si aggiungono le figure
di un Vicario e un Collaboratore, che svolgono su sua delega incarichi di gestione organizzativa generale e di
rappresentanza dell’Istituto.
La funzione deliberante per l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività dell’Istituto è affidata al
Commissario Straordinario. La funzione di partecipazione e proposta all’azione educativo-organizzativa delle
singole classi è svolta dall’Organo Collegiale del Consiglio d’Interclasse per la primaria e del Consiglio di Classe,
composto dal Rettore, da insegnanti, educatori appartenenti alle classi e da rappresentanti dei genitori e degli
studenti liceali.
La funzione di progettazione, attuazione e verifica del Piano dell’Offerta Formativa, per quello che riguarda gli
aspetti pedagogico-didattici, è svolta dal Collegio Docenti per la Scuola Primaria e Secondaria di I e II grado, dal
Collegio degli Educatori per il Semiconvitto e Convitto; dal Collegio Docenti unificato per gli aspetti integrativi e
generali d’Istituto.
Gli aspetti riguardanti la gestione finanziaria dell’intera Istituzione Educativa sono affidati, in attesa del Nuovo
Regolamento di prossima emanazione da parte del Ministero, ai lavori del Consiglio di Amministrazione, istituito
con Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione, del quale fanno parte come componenti effettivi: il rettore,
presidente; due delegati, l'uno dal consiglio provinciale e l'altro dal consiglio comunale del luogo dove ha sede il
convitto, scelti dai consigli medesimi anche fuori del loro seno; due persone nominate dal ministro della Pubblica
Istruzione, una delle quali fra il personale direttivo e docente delle scuole medie frequentate dai convittori; un
funzionario dell'amministrazione finanziaria, designato dal direttore dell'ufficio corrispondente alle soppresse
intendenze di finanza; come componenti consultivi il Collaboratore educativo del Rettore e il Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi. Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di
autonomia, vengono incaricate dal Collegio Docenti Unificato specifiche figure chiamate Funzioni Strumentali.
PRINCIPI E FINALITÀ
Il valore dell’individuo
Il Convitto Regina Margherita ha come obiettivo principale quello di valorizzare l’individuo. Per realizzare tale
obiettivo, il Convitto e gli ordini di scuola che lo costituiscono, nella persona del Dirigente, degli educatori, dei
docenti, del personale tutto, si impegnano a creare le condizioni per ottenere uno sviluppo delle competenze
adeguato alle richieste della società e delle famiglie, avvalendosi della possibilità di verticalizzare la didattica
attraverso la ciclicità degli argomenti, poiché il Convitto è costituito da diversi ordini educativi: primaria,
secondaria di I grado, secondaria di II grado, semiconvitto.
32
Il processo di apprendimento, di cui gli studenti sono protagonisti, parte dalla singolarità dello studente stesso
che porta con sé delle abilità. Scopo del personale di questa istituzione educativa è quello di osservare ed
ascoltare lo studente, al fine di comprendere come intervenire in un processo educativo già avviato e portarlo
avanti nel modo migliore, trasformando in competenze tali abilità. Per completare il processo educativo, il
Convitto si impegna a creare le opportunità per sperimentare le competenze ormai acquisite dagli studenti e
trasformarle in un saper essere, uscendo dall’idea di un sistema educativo basato esclusivamente sulle abilità
accademiche.
I principi ispiratori del Convitto
L’erogazione del servizio scolastico alla comunità ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33, 34
della Costituzione Italiana.
Uguaglianza Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico viene compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e sociali. Le prestazioni
non sono uniformi, ma tengono conto delle diverse condizioni personali e sociali degli alunni al fine di
conseguire i risultati desiderati.
Imparzialità Il personale della scuola e gli Organi Collegiali ispirano i propri comportamenti e le proprie
decisioni a criteri di obiettività, giustizia e imparzialità.
Continuità La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in
situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge.
Diritto di scelta È garantita la facoltà degli alunni di iscriversi presso questo Istituto, nei limiti della sua
obiettiva capienza, e non sarà impedita l’iscrizione o il trasferimento presso altra scuola. In caso di eccedenza di
domande, verranno considerati i criteri deliberati dagli organi collegiali.
Partecipazione Per tutelare il diritto alla corretta erogazione del servizio e per favorire la collaborazione
necessaria a conseguire finalità istituzionali, la gestione della scuola avviene, nell’ambito delle norme vigenti,
attraverso la collaborazione e la partecipazione di tutte le componenti appartenenti alla comunità scolastica
(istituzioni, personale, genitori).
I genitori hanno, secondo le modalità disciplinate dalla legge n. 241/90, diritto di accesso alle informazioni che li
riguardano in possesso della scuola, e l’Istituto garantisce scelte organizzative che favoriscano il colloquio e la
collaborazione tra scuola e famiglia.
La scuola assicura la massima semplificazione delle procedure. Le famiglie potranno formulare proposte e
osservazioni per il miglioramento del servizio nei limiti e nei modi stabiliti dalle norme sull’autonomia scolastica.
Apertura, collaborazioni e accordi La scuola, nella dimensione dell’autonomia, si impegna a collaborare con gli
Enti Locali, le associazioni culturali, sportive e ricreative presenti sul territorio, a ricercare collaborazioni plurime
con singoli soggetti o istituzionali e ad attuare accordi di rete con le scuole e ordini di scuole del territorio
nazionale ed internazionale.
Efficienza ed efficacia L’attività scolastica e l’orario di servizio di tutto il personale si uniformano a criteri di
efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattico-educativa e
dell’offerta formativa integrativa.
La programmazione delle attività educative e didattiche assicura, nel rispetto della libertà di insegnamento dei
docenti, scelte formative che garantiscono il raggiungimento dei fini istituzionali, contribuendo ad uno sviluppo
armonico della personalità degli alunni.
La scuola si adopera per assicurare l’adempimento dell’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza,
garantendo interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica, in collaborazione
con le altre istituzioni territoriali, per sostenere le famiglie nella loro azione educativa.
Tutto il personale scolastico s’impegna a migliorare la propria professionalità. La scuola, nell’ambito delle risorse
finanziarie e delle linee d’indirizzo e delle strategie espresse nel PTOF, organizza e coordina, anche in
33
collaborazione con enti e associazioni culturali, università, reti di scuole, attività di aggiornamento e formazione
per tutto il personale.
L’accoglienza e l’orientamento
Per garantire la continuità del processo educativo (da intendersi come percorso formativo integrale e unitario) fra
Convitto, Scuola primaria, Scuola secondaria di I e II grado, Semiconvitto, nel pieno rispetto delle vigenti
disposizioni, il Convitto Regina Margherita favorisce l’accoglienza e l’orientamento degli alunni nella fase di
passaggio tra i vari ordini educativi; valorizza l’attitudine di ciascun allievo al fine di indirizzarlo correttamente
nelle future scelte professionali; pensa, progetta e costruisce curriculi verticali.
Tale processo si realizza attraverso la conoscenza e il confronto sui rispettivi intenti didattici ed educativi tra le
classi quinte della scuola primaria e prime della scuola secondaria di I grado; tra le classi terze della scuola
secondaria di I grado e le classi prime della scuola secondaria di II grado; l’elaborazione di piani d’intervento per
promuovere adeguatamente esperienze di continuità educativa e facilitare il passaggio di ciclo; la verifica e la
realizzazione degli obiettivi previsti per discipline o aree disciplinari.
Con la finalità di offrire agli alunni delle prime classi un adeguato inserimento nella nuova realtà scolastica, il
Liceo organizza, nei primi giorni dell’a.s., iniziative di accoglienza con la collaborazione degli studenti supporter
(progetto “Paesaggi futuri”), secondo le modalità elaborate annualmente. L’accoglienza prevede anche iniziative
didattiche volte all’accertamento dei pre-requisiti dei saperi scolastici ed attività extra scolastiche (visite culturali).
L’attività si sviluppa attraverso due percorsi: la continuità e l’orientamento.
Nell’ambito del percorso della continuità si realizzano:
• incontri di progettazione con gli insegnanti della scuola primaria;
• visita delle classi della scuola elementare alla scuola secondaria di I grado;
• visita delle classi del liceo degli studenti di scuola secondaria di I grado;
• attività da realizzare insieme per Natale/fine anno;
• Incontri insegnanti coordinatori classi terze scuola secondaria di I grado/ insegnanti coordinatori del
liceo
• Incontri insegnanti Primaria/Insegnanti coordinatori classi prime scuola secondaria di I grado
/Educatori;
• analisi dei bisogni attuali tra ordini di scuola;
• ricerca ed individuazione di momenti di esperienza comune;
• ampia discussione e confronto di obiettivi, metodologie e strumenti utilizzati.
Nell’ambito del percorso dell’orientamento si realizzano:
•
•
•
•
Somministrazione di questionari che hanno come obiettivo l’autovalutazione e la definizione di scelte
adeguate alle competenze acquisite;
incontri con docenti delle scuole secondarie di II grado esistenti sul territorio per illustrare agli allievi il
percorso formativo, le caratteristiche di ciascun Istituto, le possibilità di lavoro e gli sbocchi
professionali;
partecipazione a progetti di orientamento didattico in ingresso proposti dalle scuole superiori del
territorio;
visita delle scuole superiori e del centro residenziale del Convitto durante l’open-day;
La promozione di una cultura internazionale
L’insegnamento-apprendimento della lingua straniera, dell’inglese in particolare, sta assumendo in questi ultimi
anni una sempre maggiore rilevanza in quanto, come prevede la Commissione Europea, le sorti delle singole
persone e delle loro comunità saranno fortemente condizionate dalla capacità di stabilire relazioni in più lingue
europee. Numerosi, inoltre, sono i riferimenti normativi riguardanti le lingue (come per esempio quella che
34
riguarda l'attuazione della metodologia CLIL). Pertanto, per rispondere alle esigenze didattiche e di
apprendimento degli studenti, in aggiunta all’insegnamento delle lingue straniere (inglese, spagnolo, francese), il
Convitto Regina Margherita aderisce periodicamente al programma europeo Comenius.
Gli obiettivi specifici del programma sono:
sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore
aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze necessarie ai
fini dello sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea attiva.
formare i docenti al fine di acquisire le competenze per svolgere lezioni della propria materia in lingua
straniera.
•
•
•
Le attività attraverso cui si realizza il programma prevedono:
•
•
•
•
•
•
scambi di alunni e di personale della scuola;
la mobilità individuale degli alunni;
l'assistentato per futuri insegnanti;
la possibilità per il personale docente di effettuare tirocini presso istituti scolastici o imprese;
la formazione in servizio per il personale docente e le visite preparatorie per mobilità, partenariati,
progetti o reti.
preparazione al conseguimento dei prestigiosi riconoscimenti TRINITY e CAMBRIDGE per la
lingua inglese, DELF per la lingua francese e DELE per la lingua spagnola
Gli obiettivi della certificazione esterna sono:
•
•
•
•
sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo
valore;
promuovere lo studio delle lingue;
rendere possibile un tipo di valutazione certificata del livello delle capacità linguistiche raggiunto;
offrire un servizio aggiuntivo da parte della scuola in termini meno costosi per gli studenti.
Moduli didattici con metodologia “CLIL” ( Content and Language Integrated Learning)
La metodologia CLIL, prevista dal nuovo ordinamento per le classi terze, quarte e quinte del Liceo, prevede
l’utilizzo della lingua straniera per l’apprendimento di discipline non linguistiche (DNL), attraverso attività
didattica per moduli multidisciplinari in orario curricolare. Si tratta di una strategia per moduli di apprendimento
integrato, finalizzata a potenziare la competenza degli alunni nella lingua straniera, a sollecitarne la motivazione a
uno studio autonomo e a favorire una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari e un approccio
multidisciplinare e multiculturale al sapere.
La prevenzione del disagio
La Conferenza Mondiale sui diritti umani dell’ONU, i cui esiti sono resi noti nel 1993, precisa che “tutti i diritti
umani e le libertà fondamentali sono universali e includono senza riserve le persone disabili”.
A tale scopo il Convitto si è adoperato per assicurare alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio di tutti i
diritti umani e libertà fondamentali (Art. 2). Pertanto, l’ingresso per i disabili è posto sul retro dell’edificio ed è
accessibile tramite un ampio parcheggio; i corridoi di tutti i piani sono ampi e privi di barriere architettoniche;
l’edificio dispone di servizi igienici adeguati posti al piano terra.
Nella stessa conferenza è stato riconosciuto “il diritto all’istruzione delle persone con disabilità (...) senza
discriminazioni e su base di pari opportunità garantendo un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un
apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati:
35
• al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al rafforzamento del
rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana;
• allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità, dei talenti e della creatività,
come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro massime potenzialità;
• a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente a una società libera”.
Per raggiungere tali obiettivi, l’offerta formativa del Convitto è stata progettata ed attuata nell’ottica della
globalità dei soggetti. Gli alunni con disabilità partecipano all’attività didattica secondo gli accordi presi nel corso
dei consigli di classe dai docenti e confermati, nel corso dei GLH, dagli stessi docenti in presenza dei genitori
degli alunni disabili e degli specialisti delle A.S.L. di appartenenza.
Di particolare rilievo, per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, sono anche le attività sportive ed i
tornei studenteschi, sia d’istituto sia esterni (Convittiadi, giochi sportivi studenteschi, corsi vari) ed i viaggi
d’istruzione (sia in Italia sia all’estero) ai quali il Convitto favorisce ed assicura la regolare partecipazione di
studenti disabili.
Infine, a tali esperienze va aggiunta una serie di attività collaborative, quali ad esempio la preparazione di eventi e
spettacoli, che scandiscono l’anno scolastico in maniera evidente e significativa, risultando momenti eccezionali
perché carichi di significato per tutta la comunità discente e docente.
Come richiedere l’insegnante di sostegno Il diritto all'istruzione per degli alunni con disabilità viene garantito
nelle scuole di ogni ordine e grado con l'assegnazione di insegnanti specializzati per l'attività di sostegno
all'alunno con disabilità e all'intera classe.
L'insegnante di sostegno, la cui nomina è di competenza dell'amministrazione scolastica, viene assegnato alla
classe in cui è stato inserito almeno un alunno con disabilità (riconosciuto «in stato di handicap» o «in stato di
handicap in situazione di gravità» ai sensi della Legge n. 104/1992) e ha il compito di realizzare interventi
individualizzati a seconda delle esigenze dei singoli alunni con disabilità.
Durante le ore di lezione, l'insegnante di sostegno è compresente in aula con l'insegnante curriculare e assume la
cotitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera, collaborando quindi nella programmazione e nelle attività
educative e didattiche, favorendo l'autonomia dell'alunno e stimolandone la comunicazione personale.
Se gli insegnanti curriculari hanno il compito di valutare principalmente il profitto degli alunni, l'insegnante di
sostegno, essendo anch'egli un docente della classe, ha il compito di valutare il livello globale di crescita, e quindi
di inclusione, di tutti gli alunni, mediando tra l'alunno con disabilità e i suoi compagni.
Per la funzione che assume l'insegnante di sostegno nei confronti dell'alunno con disabilità, è essenziale il suo
coinvolgimento nella stesura dei principali strumenti che favoriscono l'integrazione scolastica: il Profilo
Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI). In tal modo, affinché l'inserimento
dell'alunno con disabilità si trasformi qualitativamente in inclusione, è necessario che il Gruppo di Lavoro
sull'Handicap (GLH), di cui fa parte l'insegnante di sostegno, ponga attenzione al fatto che ci sia una
correlazione tra la definizione degli obiettivi del PDF e la programmazione delle attività del PEI. Tale
correlazione ha due compiti: da un lato, deve valorizzare le caratteristiche personali e, dall'altro, deve coinvolgere
l'alunno nella programmazione e nelle attività di tutta la classe.
Al fine di garantire la continuità del percorso scolastico, nel passaggio tra i diversi gradi di scuola sono previste
forme di consultazione tra docenti di scuole di grado diverso, in modo da promuovere la massima integrazione
scolastica dell'alunno con disabilità.
Requisiti Possono beneficiare dell'insegnante di sostegno gli alunni con disabilità riconosciuti dalle Commissioni
Mediche della ASL in «stato di handicap» o «stato di handicap in situazione di gravità» (ai sensi della Legge n.
104/1992).
Dove rivolgersi Per ottenere maggiori informazioni sull'opportunità di avviare il procedimento per la richiesta
dell'insegnante di sostegno, i genitori dell'alunno con disabilità (o chi ne fa le veci) devono rivolgersi all'Unità
Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva della propria ASL di appartenenza.
36
Procedura Una volta che l'alunno ha ricevuto la Diagnosi funzionale da parte dell'ASL, i genitori devono recarsi
presso l'istituto scolastico presso il quale intendono iscrivere il proprio figlio per richiedere l'avvio della
procedura necessaria per avere l'insegnante di sostegno. Sulla base di ciò, il Dirigente Scolastico inoltra la
richiesta per l'insegnante di sostegno, indicando le ore di sostegno necessarie che risultano dalla Diagnosi
Funzionale e dal progetto formulato dal GLH.
Documentazione da presentare Alla domanda per richiedere l'attivazione del sostegno, è necessario allegare la
certificazione dello stato di handicap o dello stato di handicap in situazione di gravità (ai sensi della Legge n.
104/1992) e la diagnosi funzionale.
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
L’Istituto intende porre al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia i Bisogni
Educativi Speciali (BES), al fine di promuovere il diritto all’apprendimento di tutti gli studenti in situazione di
difficoltà. La Direttiva del 27 dicembre 2012, Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, e la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 estendono il campo di intervento e
di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali, comprendente:
“svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
Pertanto, l’Istituto si impegna a definire, cercare e riconoscere i Bisogni Educativi Speciali degli alunni, non per
considerarli diversi, ma per rispondere in modo adeguato alle loro difficoltà, con interventi tagliati accuratamente
su misura della loro situazione di disagio.
L’OFFERTA FORMATIVA
La personalizzazione dell’offerta formativa
La scuola è l’ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni alunno trova le occasioni per maturare
progressivamente le proprie capacità di autonomia, di relazioni umane, di progettazione e di verifica, di
esplorazione, di riflessione logico – critica e di studio individuale. Essa promuove, quindi, la formazione integrale
della personalità.
La scuola, nell’ambito dell’Autonomia, si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di
educazione, formazione ed istruzione adeguati al contesto, alla famiglia, all’ambiente di provenienza di ogni
singolo alunno.
Compito primario della scuola è la formazione e l’istruzione del futuro cittadino secondo i valori sanciti dalla
Costituzione italiana. Formazione e democrazia trovano nella cultura, intesa come mezzo di promozione dello
sviluppo umano, un referente comune. Il compito della scuola è quello di educare e formare un cittadino capace
di integrarsi attivamente nella società in cui vive con il compito di migliorarla, attraverso l’acquisizione di
competenze nell’ambito:
dell’identità e dell’autonomia per operare scelte personali e assumersi responsabilità;
dell’orientamento come capacità di accettare il proprio futuro attraverso la verifica e l’adattamento del
proprio progetto di vita;
• del possesso degli strumenti culturali necessari per leggere e governare l’esperienza;
• della convivenza civile per coesistere con gli altri.
Compito della scuola è quello di trasformare gli obiettivi specifici di apprendimento, che riportano le conoscenze
e le abilità da proporre, in competenze tramite la costruzione di obiettivi formativi adatti e significativi per i
singoli allievi.
•
•
Il nozionismo puro e astratto dei contenuti dovrà lasciare il posto agli strumenti del saper fare, del saper
interpretare, del saper creare e del saper essere, volti al raggiungimento di una dimensione integrale della crescita,
permettendo all’alunno di poter meglio utilizzare il suo sapere, al fine di agire autonomamente nella realtà.
37
Anche il tempo scuola assume in quest’ottica un significato notevole: il tempo della formazione viene ad
integrarsi con il tempo della didattica, ponendo in tal modo attenzione ai carichi cognitivi, di apprendimento e di
attenzione degli alunni.
La dimensione integrale istruzione–educazione–formazione mira a instaurare e favorire la conoscenza,
l'integrazione, la cooperazione, l'accettazione degli altri, il rispetto reciproco, la formazione dell’uomo e del
cittadino.
Il momento valutativo riguarderà non solo l’alunno, oggetto di valutazione, ma anche il docente e l’educatore
soggetti della valutazione, che dovranno dare un significato formativo, orientativo e regolativo e non fiscale alla
valutazione stessa.
La valutazione, quindi, non passerà unicamente attraverso il giudizio sull’apprendimento cognitivo, ma avrà in se
parametri che tengano conto della maturità complessivamente raggiunta attraverso competenze di carattere
comportamentale, disciplinare e progettuale che rispecchino complessivamente il grado di autonomia raggiunta
in un quadro di orientamento al sapersi gestire, comprensivo del sapere, saper fare e saper essere.
Una programmazione integrata
Le scuole annesse al Convitto, consapevoli della specificità dell’Istituzione nella quale operano, realizzano un
Progetto Formativo Integrato, vale a dire un processo educativo unitario fondato sul principio della continuità
educativa grazie all’interazione continua delle componenti che vi operano.
Pertanto, i docenti e gli educatori sviluppano le loro attività attraverso una programmazione integrata degli
obiettivi formativi comuni ed una partecipazione alle attività progettuali dell’Istituto in commissioni miste, per
conseguire obiettivi educativi comuni con la finalità di garantire il diritto degli alunni ad un percorso formativo
organico e completo, funzionale allo sviluppo della loro identità e delle loro potenzialità.
A partire dalla centralità della persona e dall’unicità dei suoi bisogni formativi si cerca di favorire il processo
formativo e la crescita dell’alunno cercando di aderire quanto più è possibile alla sua situazione, ai suoi bisogni,
motivazioni, interessi, progetti di vita.
In questa prospettiva non si legittima una scuola che prenda di mira solo ed esclusivamente gli aspetti formali
relativi alle diverse discipline e alle potenzialità cognitive dell’alunno, senza preoccuparsi di sollecitare il gusto
della scoperta, l’amore per la riflessione, per i segreti colloqui con se stessi, la ricerca dei significati, il bisogno di
andare oltre: ai docenti e agli educatori si chiede di saper personalizzare l’azione educativa e di predisporre
appositi itinerari di apprendimento con specifico riguardo alla storia di ciascuno e alla valorizzazione dei suoi
talenti unici ed irripetibili.
Le modalità del tempo-studio devono essere concordate dal gruppo che opera in team e dovranno rispettare le
esigenze psicologiche, pedagogiche e sociali (famiglia e territorio) dei nostri alunni che vivono un tempo – scuola
quotidiano di otto-dieci ore e, nel caso delle convittrici, 24 ore su 24.
Gli interventi dovranno essere calibrati secondo la gradualità degli obiettivi proposti in ogni classe, nel
convitto/semiconvitto, dovranno rispettare i tempi e i ritmi di apprendimento, di ogni nostro alunno e/o
convittrice /semiconvittore. In quest’ottica trovano validità formativa e didattica, attività di ricostruzione pratica
ed operativa delle informazioni che, specie nel primo ciclo della scuola elementare, si attuano con delle microapplicazioni fondate da un input e da un feedback di risposta immediati al fine di dare all’alunno una
gratificazione in situazione che gli permetta di mantenere viva la sua motivazione.
Nel primo ciclo il tempo-studio deve dare agli alunni gli strumenti per poter operare meglio nella realtà scolastica
ed extra-scolastica sviluppando competenze quali la riflessione, l’analisi critica, la sintesi, la verbalizzazione, la
rielaborazione delle conoscenze assimilate e la capacità di ricercare le informazioni. Tali competenze porteranno
l’alunno ad agire autonomamente, sapendosi organizzare nel suo successivo percorso scolastico della scuola
secondaria di II grado.
38
La programmazione degli educatori è un lavoro svolto su una doppia dimensione, sia una “front-office” con le
convittrici/semiconvittori, sia una “back- office” propria degli educatori, che si può suddividere nei tre
momenti ex ante, in itinere ed ex post.
L’area dell’integrazione viene ulteriormente consolidata ed ampliata introducendo modalità operative finalizzate
alla massima individualizzazione del percorso formativo. Pertanto, salvaguardando le specifiche competenze del
personale docente impiegato, vengono previsti tempi gestiti da insegnanti ed educatori insieme, secondo modalità
organizzative flessibili, rispondenti alle esigente formative degli alunni.
Le finalità e gli obiettivi educativi del Convitto e del Semiconvitto
Pre essa
L’attività educativa ha sempre svolto un ruolo di fondamentale importanza all’interno del Convitto Nazionale
“Regina Margherita”, e questo per un insieme di fattori che vanno dal contesto storico, alla configurazione
geografica, alla politica scolastica territoriale, ai diversi fabbisogni sociali del territorio e dalla necessità di percorsi
formativi integrati.
Nel nostro Istituto si è privilegiata la residenzialità delle convittrici e l’organizzazione del settore semiconvitto.
L'attività del settore Convitto garantisce un servizio esteso su 24 ore giornaliere per tutta la settimana, mentre il
servizio semiconvitto è assicurato per cinque giorni (dal lunedì al venerdì), salvo giorni prefestivi o festivi per i
quali il Rettore - dirigente scolastico deciderà di volta in volta, sentiti i propri Collaboratori per il personale
educativo.
La presenza annuale in convitto è collegata con gli impegni scolastici degli alunni e segue conseguentemente il
calendario stabilito dal MIUR, dalla Regione Lazio e dai singoli Istituti Scolastici circa l’inizio, la fine dell’anno
scolastico, la durata delle vacanze natalizie, pasquali ed estive, i periodi degli esami di licenza e di maturità.
Fi a it
Fine fondamentale delle convittrici e dei semiconvittori, accanto a quello della maturazione integrale della
personalità, è quello di frequentare con profitto i corsi degli indirizzi scolastici prescelti.
La funzione dell’Educatore nell’area docente
L’Educatore è la figura professionale caratteristica dei Convitti Nazionali, selezionata attraverso concorsi banditi
dal Ministero della Pubblica Istruzione. Nelle varie epoche ha rappresentato il punto di riferimento fondamentale
dei convittori e delle convittrici (in seguito anche dei semiconvittori) in qualsiasi momento della giornata.
Nella pratica quotidiana risulta fondamentale il suo ruolo di mediatore nei rapporti tra alunni e docenti, tra alunni
e genitori, tra genitori e docenti.
In generale l'opera degli Educatori si manifesta principalmente in:
•
•
•
Interventi di consulenza alle attività didattiche
Interventi educativi e formativi
Attività di accoglienza
Interventi di consulenza alle attività didattiche Mirano a fornire alle giovani convittrici e semiconvittori una
qualificata consulenza alle attività didattiche efficace nel processo di apprendimento delle diverse discipline
curricolari.
Gli obiettivi didattici individuati sono pertanto:
•
•
•
Acquisire un personale ed efficace metodo di studio, finalizzato al graduale raggiungimento
dell’autonomia nell’organizzazione, elaborazione ed espressione delle conoscenze disciplinari;
Acquisire motivazione allo studio nella prospettiva dell’educazione permanente della persona;
Interazione con il corpo docente e partecipazione attiva ai consigli di classe ed ai collegi docenti;
39
•
Comunicazioni alla famiglia sull’andamento didattico-educativo del proprio figlio/a.
Obiettivi educativi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Consolidare e/o far acquisire il rispetto per gli orari e la puntualità anche durante le ore serali e quelle del
risveglio e della colazione;
Promuovere la convivenza nel rispetto consapevole dell'altro;
Favorire la crescita dei giovani dal punto di vista psicofisico;
Consolidare e/o far acquisire il rispetto per l’ordine delle camere;
Stimolare la conoscenza dell'approfondimento della cultura europea a partire dagli aspetti ambientali,
culturali artistici storici del nostro territorio, locale e nazionale;
Promuovere la conoscenza e l'interiorizzazione delle regole di buona convivenza all'interno e all'esterno
del Convitto;
Promuovere il rispetto del personale operante nel Convitto;
Favorire la conoscenza e l'interiorizzazione delle norme del Galateo;
Promuovere il rispetto del regolamento (orari, cura e igiene personale, ordine della propria stanza e delle
proprie cose, rispetto della vita convittuale…).
Per il raggiungimento di questi obiettivi si propongono le seguenti attività e strategie che saranno gestite
dallo stesso personale educativo e, ove previsto, da specialisti esterni:
Attività di supporto e di approfondimento dello studio in fascia serale;
Uscite serali e/o fine settimana per conoscere il territorio e partecipare a manifestazioni culturali
(spettacoli teatrali, cinematografici, conferenze, concerti, mostre);
È prevista inoltre la rilevazione dei giochi preferiti dalle/dai convittrici/ semiconvittori per venire
incontro alle loro esigenze ludiche quotidiane, al di fuori delle attività di svago progettuali;
Annualmente è prevista la rilevazione delle preferenze alimentari, per venire incontro ai gusti e alle
esigenze specifiche degli alunni.
Interventi educativi:
Essi sono finalizzati ad indirizzare gli alunni verso il raggiungimento degli obiettivi generali di crescita, individuati
come segue:
•
•
•
•
•
•
Il rispetto del regolamento e del personale operante nel Convitto;
Il senso di responsabilità;
Il sapersi rapportare adeguatamente e correttamente con adulti e coetanei;
La crescita armonica nella sfera affettiva e cognitiva;
L’approfondimento culturale come premessa per una mentalità aperta verso le diversità;
La formazione verso una cultura europea e verso la creazione di una cittadinanza europea.
Attività di accoglienza
Per favorire l’orientamento e la conoscenza del Convitto e degli Istituti annessi, il personale educativo fornisce
informazioni non solo nell’ambito dell’iniziativa “Open Day”, ma in qualsiasi altro momento si richieda il
ricevimento e la visita presso la nostra sede.
Per rispondere alle concrete esigenze dell’utenza, le famiglie vengono invitate ad incontri preliminari. In
particolare, con le nuove convittrici/semiconvittori, si effettuerà una visita dell'edificio per una prima conoscenza
dei locali e delle attrezzature; si forniranno informazioni sul regolamento del convitto, semiconvitto, statuto delle
convittrici, progetto educativo d'istituto e piano dell’offerta formativa.
40
Fra gli aspetti rilevanti dell'accoglienza si considerano le attese e i timori verso la scuola, le motivazioni della
scelta, l'esperienza scolastica precedente, l'ambiente sociale di provenienza, tutto ciò soprattutto per conoscere
meglio i bisogni dell’utenza e per calibrare di conseguenza la programmazione.
L’incontro tra genitori e personale dell’istituzione, dirigente, docenti ed educatori, permette lo sviluppo di
sinergie e la creazione d’iniziative, proposte e progetti che favoriscano la reciproca conoscenza, e momenti in cui
si possano vivere insieme esperienze culturali, artistiche, gastronomiche, sportive, di viaggio e del tempo libero in
generale.
Il Convitto nel proprio Progetto di Offerta Formativa ha predisposto le seguenti iniziative per i familiari delle
convittrici e semiconvittori:
•
•
•
•
•
•
•
Nell’ambito dell’iniziativa “Open Day”, per favorire l’orientamento e la conoscenza del Convitto e degli
Istituti annessi il personale educativo fornisce informazioni e materiale illustrativo, con il ricevimento ed
accompagnamento presso la nostra sede in: aule, laboratori, biblioteca palestra ed impianti sportivi
esterni, refettori, cucine e stanze per le convittrici, con informazioni sui servizi amministrativi, didattici,
educativi, multimediali, ricreativi e sanitari;
Incontro col Rettore ad inizio anno scolastico per la presentazione ufficiale del PTOF;
Incontri programmati;
Contatti tramite telefono e Internet;
Colloqui personali per esigenze specifiche su prenotazione telefonica;
Convocazione da parte del personale dirigenziale, docente ed educativo;
Partecipazione dei genitori ad iniziative (conferenze, saggi, mostre, attività).
La funzione dell’educatore nell’area docente
La funzione del personale educativo racchiude in sé due momenti fondamentali:
Il momento educativo, che si sviluppa in differenti situazioni (tempo libero, tempo studio, refezione),
durante il quale l'educatore mira a favorire la consapevolezza di sé, la socializzazione, il rispetto
reciproco, attraverso varie iniziative, ludiche, ricreative, culturali (cineforum, laboratori, dibattiti, attività
teatrali, attività sportive);
• Il momento didattico, che vede l'educatore impegnato in interventi di consulenza, sostegno,
metodologia di studio, nell'ambito di un rapporto di interazione con il corpo docente. L'educatore, a
seconda delle esigenze, svolge attività di sostegno individuale o di gruppo, avvalendosi del proprio
bagaglio culturale e delle proprie competenze.
Gli educatori partecipano inoltre attivamente ai consigli di classe ed ai collegi docenti e avvertono la famiglia
sull’andamento didattico-educativo del proprio figlio/a.
•
In particolare nel convitto le educatrici insieme ai docenti assicurano alle convittrici un’offerta didattico
educativa continuata. L'educatrice accompagna le convittrici in tutte le fasi della giornata, presiede a una
corretta alimentazione e un'adeguata educazione, continua lo studio serale con eventuali approfondimenti.
Oltre a manifestare competenze di tipo psicopedagogico metodologico relazionale vigila, durante il servizio
notturno, sulla incolumità delle convittrici informando i genitori, mettendosi in contatto con il personale
infermieristico del convitto e in caso di necessità con personale medico. Svolge attività progettuali
programmate di anno in anno nel POF.
Nel semiconvitto gli educatori orientano, assistono ed indirizzano gli allievi convittrici e semiconvittori in
ogni momento delle attività programmate curando gli aspetti formativi ed educativi di ciascun allievo. Gli
educatori si prendono cura degli studenti della scuola primaria, della scuola secondaria di I grad , della scuola
secondaria di II grado e delle convittrici, coordinano le attività pomeridiane di pranzo, ricreazione, studio e
merenda. Allo studio pomeridiano, assistito sempre dal personale educativo, vengono affiancate attività
progettuali programmate di anno in anno nel POF.
41
Gli strumenti educativi
Il Collegio degli Educatori del settore Convitto programma le seguenti attività:
•
•
•
attività programmate
attività funzionali
attività aggiuntive
Attività programmate Attività di studio organizzate e tutte le altre attività complementari che vengono
elencate dettagliatamente nella programmazione delle varie attività di settore.
Attività funzionali (alcuni esempi)
1) visite di istruzione e gite;
2) attività ricreative specifiche quali: ping-pong, dama, scacchi, scacchiera vivente, calcio balilla, musica e
fotografia;
3) attività sportive come calcio, calcetto, basket, pallavolo, da effettuare all'aperto o in palestra;
4) attività culturali: cineforum, teatro, mostre, fiere e conferenze su tematiche riguardanti l’adolescenza;
5) organizzazione del tempo libero con possibilità di uscite anche di sabato e domenica;
6) avvenimenti speciali: castagnata, festa di carnevale, concerti interni;
7) piccolo orto (erbe aromatiche ed ortaggi);
8) esercitazioni di economia domestica;
9) rapporti tra educatori e docenti;
10) partecipazione ai collegi.
Attività aggiuntive Le attività aggiuntive sono svolte allo scopo di migliorare l’offerta formativa con progetti
intesi a definire un maggior raccordo tra Convitto, scuola e mondo del lavoro.
Piano attuativo
Il piano attuativo prevede:
1.
2.
3.
4.
Formazione dei gruppi
Calendario di ricevimento dei genitori (convitto e semiconvitto)
Calendario delle riunioni di settore
Programmazione oraria
1.Formazione dei gruppi Nella formazione dei gruppi si è tenuto conto delle esigenze operative cercando di
conciliarle con la continuità didattico - educativa. Si è cosi giunti alla formazione di tre squadre affidate ad
educatori del semiconvitto dal lunedì al venerdì, dalle ore12,45 alle ore18,00, un gruppo educatrici di cinque unità
affidate sul convitto dalle ore 18,00 alle ore 08,30 tutti i giorni di apertura.
2.Calendario di ricevimento dei genitori (convitto/semiconvitto) Al fine di mantenere dei rapporti stabili
con le famiglie e perfezionare il flusso delle informazioni vengono organizzati degli incontri settimanali con le
famiglie.
3.Riunioni del settore convitto/semiconvitto Gli educatori si riuniscono periodicamente secondo il calendario
definito annualmente.
4. Programmazione oraria La programmazione delle varie attività dovrà considerare un insieme di situazioni
che quotidianamente si verificano in una realtà complessa come il nostro Istituto.
Si è inoltre ritenuto indispensabile, al fine di mantenere il più efficacemente possibile uno stretto contatto
dell’Istituto con le famiglie delle convittrici, organizzare quanto segue:
42
1) Dirigente Scolastico con i coordinatori del settore semiconvitto/convitto e con gli educatori e le
educatrici, per informarsi sull'andamento scolastico ed educativo del proprio figlio/a, tutti i giorni,
previo appuntamento telefonico.
2) Possono altresì mettersi in contatto telefonico con le educatrici, per eventuali informazioni, ogni giorno
dalle ore 18.00 alle ore 19.00.
3) Gli stessi educatori o educatrici possono inoltre mettersi in contatto telefonico con le famiglie per
eventuali comunicazioni riguardanti l’andamento didattico educativo ogni qual volta si reputa necessario.
Calendario di ricevimento dei genitori (semiconvitto) Al fine di mantenere dei rapporti stabili con le famiglie
e per perfezionare il flusso delle informazioni vengono organizzati degli incontri settimanali con le famiglie. Il
calendario degli incontri è organizzato per un’ora alla settimana dal lunedì al venerdì dalle ore 18,00 alle ore
19,00.
Riunione di settore del Convitto femminile Le educatrici del settore Convitto Femminile si riuniranno
collegialmente dalle ore 9,00 alle ore 11,00 con possibilità di collegio integrato con il settore maschile.
Finalità e obiettivi educativi della Scuola Primaria
“NON RINUNCIATE MAI, per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, AD ESSERE VOI STESSI.
Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere…”
(Il maestro Alberto Manzi)
La scuola primaria si propone di formare gli alunni in modo completo in relazione agli obiettivi curricolari ed
educativi.
Intende sintetizzare i livelli di maturazione personale, di acquisizione di saperi e di capacità operative che bambini
e bambine devono conseguire per essere in futuro cittadini in grado di trasformare le conoscenze e le abilità
acquisite a scuola in situazioni informali ed extrascolastiche, in competenze interiorizzate ed esercitate in ogni
situazione esistenziale. Si articola in quattro direzioni formative:
L’IDENTITÀ’ E L’AUTONOMIA:
RESPONSABILITA’
OPERARE
SCELTE
PERSONALI
E
ASSUMERSI
Prendere coscienza della dinamica che porta all’affermazione della propria identità: ogni volta diversi eppure
sempre se stessi.
Interrogarsi sulle dimensioni e sulle difficoltà di questo processo interiore; scoprire l’importanza decisiva che, in
questo contesto, assume il conferimento di senso che ciascuno attribuisce all’insieme delle esperienze e dei
problemi di cui è protagonista.
Gestire l'irrequietezza emotiva e intellettuale spesso determinata dal processo di ricerca e d’affermazione
dell’identità, comunicandola a coetanei e adulti significativi, trovando con loro le modalità migliori per affrontarla
e poi scioglierla nell’autonomia personale.
Ampliare il punto di vista su di sé e sulla propria collocazione nel mondo, facendo ipotesi sul proprio futuro e
sulle proprie responsabilità a partire anche da situazioni non direttamente vissute, ma supposte o ricavate
dall’esperienza altrui o comunque evocate dalle varie forme culturali.
Porsi in modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali
esterne senza subirle, ma avendo appreso a qualificarle, decifrarle, riconoscerle fin nei messaggi impliciti che le
accompagnano, così da poterle giudicare autonomamente. Rafforzare l’identità e l’autonomia esercitando le
proprie competenze in compiti significativi. Individuare le relazioni esistenti tra la comprensione di fenomeni
scientifici e tecnologici, i valori etici, i processi sociali e le conseguenti scelte e responsabilità personali, allo scopo
di irrobustire l’identità e la consistenza del proprio esistere.
43
L’ORIENTAMENTO: FARE PIANI PER IL FUTURO, VERIFICARE E ADEGUARE IL
PROPRIO PROGETTO DI VITA
Elaborare ipotesi progettuali circa il proprio futuro.
Verificare l’adeguatezza delle proprie decisioni ed operare i cambiamenti di percorso più rispondenti alle proprie
capacità e attitudini.
LA CONVIVENZA CIVILE: COESISTERE, CONDIVIDERE, ESSERE CORRESPONSABILI
L’altro come occasione per riconoscersi e per sviluppare una positiva emulazione o contrapposizione; dare e
richiedere riconoscimento ai risultati concreti e apprezzabili del proprio lavoro.
Porsi problemi esistenziali, morali, sociali; coglierne la complessità e formulare risposte personali mantenendo
sempre aperta la disponibilità alla critica e al dialogo.
Mettersi in relazione con soggetti diversi da sé e dimostrarsi disponibili all’ascolto delle ragioni altrui, al rispetto,
alla tolleranza, alla cooperazione e alla solidarietà.
Interloquire con pertinenza e costruttività nelle situazioni comunitarie.
Controllare, in situazioni interpersonali conflittuali, gli impulsi alla contrapposizione verbale e fisica,
comprendendo che la ragione e la riflessione valgono più, e sono anche di solito più efficaci, della forza e
dell’invettiva.
Comportarsi in modo tale da promuovere, per sé e per gli altri, un benessere fisico strettamente connesso a
quello psicologico e morale; alimentarsi secondo
criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali che
rispondono più alle logiche del consumo e del commercio che a quelle della salute.
Comportarsi in modo da rispettare sempre gli altri e l’ambiente quindi, di riflesso, rispettare Codici e
Regolamenti stabiliti; comprendere e fare proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi
contengono.
Adottare i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui
si vive.
Confrontarsi con i valori della Costituzione ed essere consapevoli dell’importanza di impegnarsi a viverli nella
quotidianità.
STRUMENTI CULTURALI PER LEGGERE E GOVERNARE L’ESPERIENZA
Padroneggiare le conoscenze e le abilità che consentono l’attività motorio-espressiva, il gioco organizzato e la
pratica sportiva.
Leggere correttamente ad alta voce testi noti e non noti.
Possedere un vocabolario attivo e passivo adeguato agli scambi sociali.
Capire messaggi orali e visivi intuendone almeno in prima approssimazione gli aspetti impliciti; nell’orale e nello
scritto, riuscire a produrre testi brevi ragionevolmente ben costruiti e adatti alle varie situazioni interattive.
Avere un’ idea elementare ma precisa della natura e della funzione delle singole parole (analisi grammaticale) e
della struttura della frase semplice e complessa (analisi logica).
Riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi; servirsi dei principali strumenti
di consultazione (dizionari di vario tipo.....); possedere qualche semplice nozione sulla storia della lingua italiana,
sui rapporti tra italiano e dialetti e tra l’italiano e le principali lingue europee.
44
Conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese (o francese) comunicando efficacemente su vissuti
fondamentali; scrivendo semplici messaggi e rilevando diversità culturali.
Utilizzare per l’espressione di sé e per la comunicazione interpersonale anche codici non verbali tra loro integrati.
Conoscere, comprendere e soprattutto gustare sul piano estetico il linguaggio espressivo musicale.
Essere consapevoli delle proprie radici storiche e culturali e dell’identità nazionale ed europea.
Orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi tra realtà geografiche e storiche diverse.
Contare, eseguire semplici operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo; leggere
dati rappresentati in vario modo, misurare una grandezza.
Adoperare il linguaggio e la simbologia matematica per risolvere situazioni problematiche, per spiegarle e
rappresentarle.
Osservare la realtà per riconoscervi relazioni tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze, invarianze o
modificazioni nel tempo e nello spazio. Utilizzare le caratteristiche degli oggetti per stabilire confronti,
individuare relazioni qualitative e quantitative, arrivando alla descrizione- rappresentazione di fenomeni.
Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli,
tabelle, digrammi grafici, semplici simulazioni. Individuare grandezze significative relative ai singoli fenomeni e
processi e identificare le unità di misura opportune. Effettuare misurazioni di grandezze comuni usando
correttamente gli strumenti opportuni.
Esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico.
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, di attenzione e di rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie
esperienze, di interesse per l’indagine scientifica.
Finalità e obiettivi educativi della Scuola Secondaria di I grado
Finalità
•
•
•
•
Formare persone che sappiano operare, conoscere e comunicare;
Trasmettere valori come: solidarietà, libertà delle conoscenze, parità di diritti, rispetto delle diversità,
coscienza dei propri doveri, senso di responsabilità;
Creare situazioni relazionali positive in cui l’alunno/a stia bene e possa apprendere con successo;
Favorire lo sviluppo e l’armonica coesistenza delle dimensioni affettive, sociali e intellettuali nella
formazione personale degli/delle alunni/e,
Obiettivi educativi
•
•
•
•
Avere il controllo sui propri gesti ed atteggiamenti;
Instaurare rapporti positivi con i pari e gli adulti;
Intervenire nelle attività didattiche individuali e di gruppo in modo ordinato e pertinente;
Rispettare le consegne e gli impegni scolastici.
Obiettivi per aree disciplinari
ASSE DEI LINGUAGGI
•
•
Ascoltare ed interagire in semplici conversazioni in vari contesti
Leggere e comprendere testi scritti di vario genere
45
•
•
•
•
•
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Utilizzare le lingue straniere per i principali scopi comunicativi ed operativi
Iniziare a prendere coscienza del patrimonio artistico e letterario italiano ed europeo
Utilizzare i diversi linguaggi (verbali e non verbali)
Utilizzare prodotti multimediali
ASSE MATEMATICO
•
•
•
•
Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico
Analizzare semplici figure geometriche
Risolvere problemi sviluppando la deduzione e il ragionamento
Iniziare ad usare le rappresentazioni grafiche
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Osservare e descrivere i fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale
Riconoscere la complessità di tali fenomeni partendo dall’esperienza
Iniziare a comprendere le potenzialità e i limiti delle tecnologie
ASSE STORICO-SOCIALE
• Ricavare informazioni storico-geografiche da fonti di vario genere
• Leggere semplici dati geografici su cartine, grafici, tabelle e fotografie
• Stabilire semplici relazioni tra l’intervento dell’uomo e gli ambienti
• Riconoscere la propria esperienza personale all’interno di un sistema di regole fondato sul reciproco
rispetto
• Iniziare ad utilizzare il lessico specifico
Finalità e obiettivi educativi della Scuola Secondaria di II grado
Il liceo “Regina Margherita” annesso all'omonimo convitto, con indirizzo Scienze Umane e Linguistico, si pone
come fine primario la valorizzazione dell'alunno in quanto individuo, per questo accoglie gli alunni supportandoli
nel metodo di studio, affiancandoli durante il loro percorso e aiutandoli a superare problemi personali, di
inserimento e difficoltà di apprendimento.
Istituito già nel 1897 come parte integrante del Convitto Regionale Femminile “Regina Margherita” (con la
dizione di “Regia Scuola Normale Superiore”), l’Istituto Magistrale “Regina Margherita” prende tale
denominazione nel 1923 con la riforma Gentile e dall’a.s. 2009-2010 è nuovamente annesso al Convitto
Nazionale “Regina Margherita”.
Finalità educative e obiettivi di apprendimento comuni all’istruzione liceale
Finalità educative
L’Istituto persegue le seguenti finalità:
Fornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita e sistemica dei
temi legati alla persona e alla società nella realtà contemporanea, “affinché egli si ponga, con atteggiamento
razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca
conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli
studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro” (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89,
art. 2, c. 2);
46
Favorire la crescita e la valorizzazione della persona dello studente, quale elemento centrale del processo
educativo di istruzione e formazione;
Favorire il potenziamento delle capacità dell’alunno di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della
convivenza sociale;
Educare al rispetto delle regole e alla partecipazione responsabile alla vita della comunità scolastica, nonché al
rispetto delle cose come beni di fruizione comune;
Educare al dialogo e alla valorizzazione della diversità.
Obiettivi di apprendimento (espressi in termini di conoscenze, abilità e competenze)
I percorsi liceali previsti dal nuovo ordinamento hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi
biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare.
Il primo biennio è finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una
prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale, nonché
all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, di cui al Regolamento adottato con D.M. 22 agosto 2007, n. 139. Le
finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e
competenze al termine dell’obbligo di istruzione nell’intero sistema formativo, nella salvaguardia dell’identità di
ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l’eventuale integrazione delle conoscenze,
abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, art. 2, c. 4).
Il secondo biennio è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla
maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale (D.P.R. 15 marzo 2010, n.
89, art. 2, c. 5).
Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e
il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento; si consolida, inoltre, il percorso di
orientamento agli studi successivi e all’inserimento nel mondo del lavoro (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, art. 2, c.
6).
La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità e di maturare competenze,
acquisendo strumenti nelle aree di seguito indicate:
1. Area metodologica
Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti
personali, di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e
di aggiornarsi lungo l’intero arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i
criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad individuare possibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli
elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico,
anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
47
saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; curare
l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Acquisire, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti
almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e le altre lingue, moderne e
antiche.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
4. Area storico-umanistica
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con
riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia
inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione,
localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo) e strumenti (carte geografiche,
sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi
storici e per l’analisi della società contemporanea.  Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della
tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e
delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e
culture.
Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano,
nonché della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli
strumenti della tutela e della conservazione.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche
nell’ambito più vasto della storia delle idee.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti
visive.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero
matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della
realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della
terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel
campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di
approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione
dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
FINALITÀ
EDUCATIVE
E
OBIETTIVI
DI
ALL’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE
APPRENDIMENTO
RELATIVI
Finalità e obiettivi
48
L’Istituto intende perseguire nel biennio le finalità e gli obiettivi relativi all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione,
con particolare riferimento ai quattro assi culturali di cui all’Allegato tecnico del D.M. 22 agosto 2007, n. 139:
Asse dei i guaggi
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
Utilizzare più lingue straniere per i principali scopi comunicativi ed operativi;
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario;
Utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse
ate atic
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma
grafica;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni;
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scie tific tec
gic
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue
varie forme i concetti di sistema e di complessità;
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza;
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
Asse st ric s cia e
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto
fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali;
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti
dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del
proprio territorio.
Strategie funzionali all’adempimento dell’obbligo d’istruzione
Per favorire il raggiungimento degli obiettivi di cui al D.M. n. 139/2007 che disciplina l’adempimento
dell’obbligo d’istruzione, l’Istituto si propone, inoltre, di:
- promuovere iniziative di orientamento e ri-orientamento;
49
- garantire la dovuta attenzione agli alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali;
- favorire la conoscenza della lingua italiana degli studenti provenienti da altri Paesi;
- offrire consulenza psico-pedagogica per rimuovere situazioni di disagio;
- potenziare il dialogo scuola-famiglia
- programmare interventi di recupero e di sostegno;
- promuovere iniziative che favoriscano l’educazione alla salute.
Competenze chiave di cittadinanza
In linea con le Indicazioni nazionali, l’Istituto promuove l’acquisizione di competenze più ampie per la riuscita
nell’apprendimento, con particolare attenzione alle competenze chiave di cittadinanza, considerate come
essenziali per una piena partecipazione dell’individuo alla vita sociale e come base per la società della conoscenza:
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti
e modalità di informazione e di formazione anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
personale metodo di studio e di lavoro;
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,
utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i
vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti;
Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso; rappresentare eventi, concetti, fenomeni, utilizzando
linguaggi plurimi e diverse conoscenze disciplinari, mediante supporti di varia natura;
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le
altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle
attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri;
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far
valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole e le responsabilità;
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e
le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni ed utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi delle diverse discipline;
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e
lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica;
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare l’informazione ricevuta nei diversi ambiti e
attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità e distinguendo fatti e opinioni. La
formazione del buon cittadino, cui le competenze chiave di cittadinanza si riferiscono, è affidata, oltre che alla
preparazione nelle singole discipline, a percorsi trasversali e interdisciplinari di educazione civica, legati
all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, oltre che a momenti progettuali specifici.
Liceo delle Scienze Umane
“Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati
alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a
sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la
specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di
50
indagine nel campo delle scienze umane” (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, art. 9, c. 1). Gli studenti, a conclusione
del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
Aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e
interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
Aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e
contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura
occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i
rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;
Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare
attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non
formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;
Aver acquisito gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie
relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Liceo Linguistico
“Il percorso del Liceo Linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente
ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la
padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano, e per comprendere criticamente l’identità storica e
culturale di tradizioni e civiltà diverse” (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, art. 6, c. 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
Avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al
Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
Avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti
almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
Saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali, utilizzando diverse
forme testuali;
Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di
passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
Essere in grado di affrontare, in lingua diversa dall’italiano, specifici contenuti disciplinari;
Conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi
di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle
loro tradizioni;
Sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.
51
La valutazione e la verifica
I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La valutazione, nelle sue diverse fasi e modalità, consente il riesame critico del progetto educativo-didattico
nonché l’accertamento della validità e dell’efficacia delle strategie messe in atto dalla Scuola per il conseguimento
degli obiettivi prefissati.
Essa si articola in:
Valutazione diagnostica iniziale, finalizzata ad individuare punti di forza e aspetti problematici nel livello di
preparazione degli alunni prima della elaborazione della programmazione annuale del percorso di insegnamento.
Prevede l’osservazione sistematica e la somministrazione di prove d’ingresso.
Valutazione formativa in itinere, finalizzata a fornire informazioni sul processo di apprendimento degli alunni,
così da attivare in tempo reale eventuali correzioni nel percorso programmato e interventi individualizzati.
Valutazione sommativa finale, mirata a fare il bilancio dei risultati conseguiti al termine
dell’attività didattica. La valutazione finale tiene conto anche dei seguenti elementi:
Livelli di partenza
Progressi compiuti
Impegno, interessi dimostrati, attitudini evidenziate.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione scaturisce da un insieme di prove e di verifiche di diverso tipo. Gli strumenti valutativi utilizzati
sono:
Prove oggettive, a stimolo e risposta chiusa (del tipo v/f, a scelta multipla, completamenti e corrispondenze).
Sono le uniche prove che consentono un apprezzamento di tipo oggettivo sulla base di criteri definiti
preventivamente stabiliti.
Prove semi-strutturate, a stimolo chiuso e risposta aperta (domande strutturate, colloquio libero, riflessione
parlata).
Prove non strutturate, a stimolo e risposta aperta (colloqui, temi, lettere, articoli, conversazioni e discussioni).
La scelta del tipo di prova è di competenza del singolo docente.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DELLE DISCIPLINE
La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età
evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a
promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, ad eccezione di situazioni particolarmente gravi e
debitamente motivate.
Per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte viene introdotto il cinque. Inoltre, per situazioni eccezionali
particolarmente gravi e debitamente motivate, per le sole classi quinte, viene introdotto il quattro.
Il Collegio dei Docenti delibera i seguenti criteri per la valutazione finale che, a seguito della legge n. 169/2008,
viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici nelle singole discipline, e mediante l’attribuzione di un
giudizio nel comportamento.
CLASSI PRIME E SECONDE
52
Voto
Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di
contenuti e di abilità. Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione autonoma delle nozioni matematiche in
situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata.
10
Voto
Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in
situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e articolata.
9
Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di
Voto
rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via
via più complesse, esposizione chiara e precisa.
8
Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di
Voto
rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA. Abilità solide di lettura e scrittura, capacità
di comprensione e di analisi puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa.
7
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Abilità essenziali di lettura e scrittura,capacità di
comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza
gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.
Voto
6
53
CLASSI TERZE – QUARTE – QUINTE
10
Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di
contenuti e di abilità. Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori
di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e
autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben
articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma
organizzazione delle conoscenze acquisite.
Voto
Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze. Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura
e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle
nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi
appropriata con spunti creativi e originali.
Voto
9
Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di
Voto
8
rielaborazione delle conoscenze. Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di
comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più
complesse, esposizione chiara precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici
personali anche apprezzabili.
Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di
Voto
7
Voto
rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA. Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali
delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale,
applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e
note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici.
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza accettabile dei contenuti
disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare,
applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in
forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.
6
Voto
Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza parziale dei
minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e scrittura
ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di
comprensione scarsa e di analisi inconsistente, applicazione delle nozioni
5
54
CLASSI QUINTE - Voto 4
Corrisponde ad un NON raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza frammentaria e lacunosa anche
dei contenuti minimi disciplinari, abilità di scrittura e di lettura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e
di analisi inesistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori, esposizione gravemente
scorretta, frammentata e confusa, povertà lessicale.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione
che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile
in una comunità.
La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri:
Rapporti con l’altro
Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici
Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente
Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche
Rispetto delle regole di convivenza.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti giudizi analitici relativi al comportamento:
RESPONSABILE
CORRETTO
ADEGUATO
DA MIGLIORARE
SCORRETTO
CORRISPONDENZA TRA GIUDIZI E COMPORTAMENTO
Relazione
Relazione
con i
con l’adulto
compagni
Autocontrollo
Rispetto delle
Rispetto
cose proprie,
delle regole
Affidabilità
altrui e
dell’ambiente
55
RESPONSABILE
CORRETTO
Stabilisce
Manifesta
Sa sempre
Ha sempre cura
sempre
sempre
comportarsi in
dei beni
Rispetta le
Porta a
relazioni
rispetto e
modo corretto in
personali e altrui
regole della
termine
positive con
fiducia nei
classe, durante
scuola in ogni
puntualmente
i compagni
confronti
l’intervallo, la
situazione
gli impegni
dell’adulto
mensa, ecc.
Spesso
Manifesta
Quasi sempre sa
Ha cura dei beni
E’ quasi
Porta a
stabilisce
fiducia e
comportarsi in
personali ed
sempre
termine gli
relazioni
rispetto nei
modo corretto in
altrui
rispettoso
impegni
positive con
confronti
classe, durante
delle regole
i compagni
dell’adulto
l’intervallo, in
della scuola
mensa, ecc.
Cerca di
Quasi sempre
Solitamente si
Di solito ha cura
Solitamente
Porta a
stabilire
riesce a
comporta in
dei beni
cerca di
termine gli
relazioni
stabilire una
modo corretto in
personali ed
rispettare le
impegni quasi
positive con
relazione
classe, durante
altrui
regole della
sempre
i compagni
positiva con
l’intervallo, in
l’adulto
mensa, ecc.
Spesso si
Fatica a
Fatica a
Ha cura dei beni
Ha difficoltà
Raramente
relaziona con
stabilire una
comportarsi in
personali ed
nel rispettare
porta a
DA
i compagni
relazione
modo corretto
altrui solo se
le regole della
termine gli
MIGLIORARE
in modo
positiva con
nell’ambiente
sollecitato
scuola
impegni
inadeguato
l’adulto
scolastico
Si relaziona
Presenta gravi
Si comporta
Quasi mai ha
Raramente
Quasi mai
in modo
difficoltà a
sempre in modo
cura dei beni
rispetta le
porta a
inadeguato
stabilire
scorretto nei
personali ed
regole della
termine gli
con i
relazioni
diversi contesti
altrui
scuola
impegni
compagni
positivi con
scolastici.
ADEGUATO
SCORRETTO
scuola
scolastici
l’adulto
56
I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC
I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica vengono trascritti su una speciale nota da consegnare
unitamente alla scheda di valutazione, così come previsto dalla normativa vigente. I giudizi sono:
1. Non Sufficiente
2. Sufficiente
3. Buono
4. Distinto
5. Ottimo
I GIUDIZI RELATIVI ALLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e che scelgono di avvalersi delle
attività alternative, è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. I giudizi sono:
1. Non Sufficiente
2. Sufficiente
3. Buono
4. Distinto
5. Ottimo
Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione.
CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Nella Scuola Primaria la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione.
L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline o comunque nella maggior parte delle
discipline una votazione di insufficienza piena, unita ad una valutazione negativa sul comportamento e/o sul
processo di maturazione.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre e ha anche valore
certificativo rispetto ai traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno. La valutazione finale quadrimestrale
viene registrata sul Documento di valutazione, predisposto dalla Scuola, composto da tre parti: una con i dati
anagrafici dell’alunno, una con i voti numerici riportati in lettere relativi alle singole discipline e con il giudizio
relativo al comportamento, ed un’ultima parte con il giudizio globale. Il Documento di valutazione è visibile e
scaricabile da parte delle famiglie attraverso il registro elettronico e viene illustrato e consegnato alle famiglie in
appositi incontri individuali alla fine di ogni quadrimestre.
METODOLOGIE – VALUTAZIONE DISCIPLINARE - CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL
CREDITO SCOLASTICO - SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
Metodi
•
•
•
•
Lezione frontale/metodo verbale
Studio individuale autonomo
Apprendimento cooperativo
Gruppi di approfondimento e discussione
57
•
•
•
Lezioni dialogate
Discussione guidata
Procedimenti per la ricerca metodologica
Strumenti didattici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Manuali e testi consigliati
Testi e opere di autori
Brani antologici degli autori
Testi di critica
Audiovisivi e CD Rom
Episcopio
Videoregistratore - DVD
Computer
Internet
Lim
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Classe
Aula Magna
Laboratorio Scienze e Fisica
Biblioteca
Palestra
Laboratorio linguistico
Laboratorio di informatica
Laboratorio musicale
Aula audiovisivi
Teatro
Parco del Convitto
Spazi
Tempi
Distribuzione dell’orario curriculare di 27 ore del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico riformato in cinque
giorni con 5 unità orarie giornaliere tre volte a settimana e con 6 unità orarie giornaliere per due volte a
settimana.
Distribuzione dell’orario del curricolo nazionale per classi parallele, su 6 unità orarie giornaliere (30 ore
settimanali dal lunedì al venerdì) con non più di 4 materie al giorno.
I consigli di classe progettano il curricolo locale sulla base di attività di recupero e sostegno, attività pomeridiane
in forma laboratoriale, viaggi d’istruzione, visite guidate, attività sportive.
Tutte le fasi dell'attività didattica sono finalizzate al consolidamento/potenziamento di abilità e competenze,
anche attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, al fine di velocizzare i tempi dell’apprendimento e di
arricchire gli strumenti di indagine.
Va uta i
e
Sulla base delle attività proposte nel piano dell’offerta formativa annuale, s’intende procedere alla verifica e alla
valutazione per dare trasparenza alle azioni progettate ed effettuate.
58
La valutazione si esplica come forma di autovalutazione e di valutazione e ad essa sono interessati tutti i soggetti
che operano nella scuola, sia gli erogatori del servizio sia i fruitori.
I criteri adottati nella messa in atto delle procedure di valutazione sono:
•
•
•
Responsabilità- corresponsabilità
Affidabilità
Rendicontabilità
L’oggetto della valutazione sarà in primo luogo la progettazione di classe.
Gli elementi da monitorare sono i seguenti:
−
−
−
attivazione di quanto progettato nei termini di analisi della situazione di partenza, definizione degli
obiettivi meta cognitivi e cognitivi, scelta dei contenuti, procedure metodologiche, tempi, verifiche e
valutazioni
coinvolgimento e corresponsabilità nella progettazione e nella sua realizzazione
rendicontazione interna ed esterna
Per il monitoraggio dei processi sopra indicati verranno predisposte apposite schede che verranno consegnate ai
docenti e ad un campione di alunni.
L’analisi dei risultati verrà sottoposta a controllo e a quantificazione statistica.
Inoltre verranno fatti oggetto di monitoraggio periodico e di verifica puntuale i Progetti inseriti nel PTOF e nella
progettazione didattica.
Scrutinio finale e di ammissione all’esame di Stato
Sono ammessi alla classe successiva e all’esame di Stato gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento, con la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale d’Istituto, secondo le norme vigenti per la valutazione degli alunni (D.P.R. n. 122 del 22
giugno 2009, artt. 4, 5, 6, 14, c. 7). L’Istituto stabilisce nel proprio Regolamento motivate e straordinarie deroghe
al suddetto limite, in caso di assenze documentate e continuative, purché sussistano le condizioni per procedere
alla valutazione degli alunni interessati (“Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo
delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva
e all’esame di Stato”; D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, art. 14, c. 7). Nello scrutinio finale il consiglio di classe
può sospendere il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, secondo
criteri deliberati dal Collegio dei docenti, comunicando alle famiglie l’esito relativo a tutte le discipline (D.P.R. n.
122 del 22 giugno 2009, art. 4, c. 6). A conclusione delle iniziative di recupero per le carenze rilevate, il Consiglio
di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la fine dello stesso anno scolastico e,
comunque, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’a.s. successivo, procede alla formulazione del giudizio
finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla classe successiva e l’attribuzione del credito
scolastico.
Inoltre, a richiesta, sono ammessi direttamente agli esami conclusivi del secondo ciclo gli studenti: a) che hanno
riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di 8 decimi in ciascuna disciplina e nel
comportamento; b) negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, una votazione non inferiore a 7
decimi in ciascuna disciplina e non inferiore a 8 decimi nel comportamento; c) hanno seguito un regolare corso
di studi di istruzione secondaria di secondo grado, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti (D.P.R.
n. 122 del 22 giugno 2009, art. 6, c. 2).
59
Criteri per l’attribuzione del credito scolastico (secondo biennio e monoennio finale)
(D.M. n. 99/2009: sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così
come modificata dal D.M. n. 42/2007) - CANDIDATI INTERNI
MEDIA DEI VOTI
CREDITO SCOLASTICO (Punti)
Classe I
Classe II
Classe III
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M<8
5-6
5-6
6-7
8<M<9
6-7
6-7
7-8
9<M<10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione,
nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe
successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non
può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità
della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non
può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
All'alunno ammesso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi, dopo il superamento delle prove
relative al/ai debito/i formativo/i, viene attribuito il credito spettante (minimo o massimo della banda di
oscillazione) qualora abbia ottenuto la piena sufficienza nella/e materia/e oggetto del/i debito/i. Nel caso in cui,
diversamente, nello scrutinio integrativo ottenga la sufficienza anche solo in una materia per voto di consiglio,
allo studente viene attribuito il punteggio minimo della fascia di appartenenza (eventuali deroghe a quanto sopra
detto sono valutate e motivate dai consigli di classe).
Per l'attribuzione del punteggio si tiene conto del complesso degli elementi valutativi di cui all’art. 11, c. 2 del
D.P.R. n. 323/98: assiduità della frequenza scolastica; interesse e impegno nella partecipazione al dialogo
educativo; interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative; crediti formativi.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione periodica e finale del comportamento è espressa in decimi. Il voto di comportamento è unico ed è
attribuito dal Consiglio di classe su proposta del docente con maggior numero di ore d’insegnamento, sulla base
dei parametri di seguito indicati. Gli elementi presi in considerazione per l’attribuzione del voto di
comportamento sono:
• Interesse e partecipazione
60
- l’alunno si dimostra partecipe e interessato, con interventi e proposte pertinenti;
- l’alunno collabora con i docenti ed i compagni, in modo attivo e costruttivo (evitando note disciplinari apposte
sul registro di classe, assenze non giustificate, ritardi e uscite anticipate ed ogni comportamento negativo per la
frequenza e la partecipazione proficua all’attività didattica ed educativa).
• Impegno
- l’alunno frequenta regolarmente ed assolve assiduamente agli impegni di studio;
- l’alunno rispetta gli impegni assunti (consegna puntuale dei compiti, presentazione regolare nei tempi e nelle
modalità delle giustificazioni, restituzione entro i termini stabiliti dei libri della biblioteca ecc.).
• Socialità e comportamento
- l’alunno rispetta le strutture e ha cura dell’ambiente scolastico;
- l’alunno esprime, verso tutte le componenti della comunità scolastica, lo stesso rispetto che chiede per se stesso;
- l’alunno rispetta le disposizioni del Regolamento d’Istituto e gli impegni del Patto di corresponsabilità; l’alunno
partecipa in modo responsabile alla vita della comunità scolastica e risponde in modo positivo alle sollecitazioni
didattiche ed educative.
Nell’assegnazione del voto di comportamento sono considerati tutti i livelli di valutazione, dall’1 al 10. Sono
considerate valutazioni positive del comportamento i voti sei, sette, otto, nove e dieci. La valutazione con voto
sei, pur essendo considerata non negativa e comunque tale da non pregiudicare il proseguimento regolare degli
studi, segnala una situazione problematica. Di conseguenza, si attribuisce solo se preceduta da provvedimenti
disciplinari (sospensioni brevi, ripetuti richiami del Dirigente scolastico) o da note reiterate sul registro di classe
e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie degli alunni (sia minorenni sia maggiorenni), o da
comportamenti di particolare gravità (autogestioni, occupazioni degli studenti ecc.), comportamenti per i quali è
comunque possibile prevedere anche l’attribuzione di un voto inferiore al sei. La valutazione del comportamento
con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è deliberata dal Consiglio di classe nei
confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente applicata una sanzione disciplinare.
L’insufficienza nel voto di comportamento, motivata e verbalizzata, comporta in sede di scrutinio finale la non
ammissione all’anno scolastico successivo o agli esami di Stato (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, art. 6, c. 1).
I provvedimenti disciplinari hanno principalmente finalità educativa.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Eccellente interesse e partecipazione alla vita della comunità scolastica, con assiduo e
costruttivo contributo all’attività di ricerca, di dialogo e di esperienza sociale
Voto 10
Regolare e rigoroso svolgimento delle consegne scolastiche
Pieno rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Atteggiamento altamente propositivo all’interno della classe, con funzione tutoriale nei
confronti dei compagni
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico
Frequenza scolastica
Per l’attribuzione del voto 10 devono essere individuati tutti i parametri
61
Buona attenzione e partecipazione alle lezioni e alle attività scolastiche
Voto 9
Costante adempimento dei doveri scolastici
Buon equilibrio nei rapporti interpersonali
Rispetto costante e consapevole delle norme disciplinari d’Istituto
Ruolo positivo e propositivo nel gruppo classe
Per l’attribuzione del voto 9 devono essere individuati almeno i primi tre parametri
Soddisfacente attenzione e partecipazione alle attività scolastiche
Voto 8
Accettabile svolgimento dei compiti assegnati
Adeguata osservazione delle norme relative alla vita scolastica
Partecipazione per lo più collaborativa al funzionamento del gruppo classe
Per l’attribuzione del voto 8 devono essere individuati almeno due parametri su quattro
Sufficiente interesse per le discipline
Voto 7
Saltuario svolgimento dei compiti, con assenze strategiche
Rapporti talvolta problematici con gli altri
Parziale ed occasionale disturbo dell’attività didattica
Rispetto non sempre costante del regolamento scolastico
Per l’attribuzione del voto 7 devono essere individuati almeno quattro parametri su cinque
Mediocre interesse per le attività didattiche, evidenziato da frequenti assenze strategiche
Voto 6
Comportamento non sempre corretto nel rapporto con tutte le componenti della comunità
scolastica
Assiduo disturbo delle lezioni, segnalato da note disciplinari
Ripetuti episodi di non rispetto del regolamento scolastico (es.: falsificazione della firma dei
genitori, sistematici ritardi e/o uscite anticipate ecc.)
Per l’attribuzione del voto 6 devono essere individuati tutti i parametri
62
Atteggiamento totalmente negativo nei confronti delle attività didattiche, con ritardi e/o uscite
anticipate non autorizzati/e
Voto 1-5
Comportamento molto scorretto, espresso in modo anche offensivo nei confronti degli
insegnanti, dei compagni e di tutte le componenti della comunità scolastica
Funzione negativa nel gruppo classe, con comportamento che alimenta situazioni di disagio di
compagni in difficoltà
Assiduo disturbo delle lezioni e del regolare svolgimento del processo didattico-educativo,
segnalato da sanzione disciplinare
Atti di bullismo e/o di vandalismo e in generale di non rispetto di cose e persone
Atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità, tale da provocare un
elevato allarme sociale
Per l’attribuzione dei voti dall’1 al 5 devono essere individuati tutti i parametri
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I professori ricevono per appuntamento i genitori un’ora a settimana in giorni indicati all’inizio dell’anno
scolastico.
Due incontri generali sono dedicati all’informazione alle famiglie dei risultati scolastici (dicembremarzo).
FLESSIBILITÀ, ORARIO SETTIMANALE E SCANSIONE DELLA DIDATTICA
F essibi it
L’Istituto adotta, dall’a.s. 2011-2012, un modello organizzativo flessibile, nel rispetto del Regolamento
dell’autonomia scolastica (D.P.R. n. 275/99), con l’obiettivo di migliorare l’offerta formativa, rendendo
l’articolazione delle lezioni più rispondente ai bisogni formativi degli allievi. Dall’a.s. 2012/2013 l’Istituto, per le
classi del nuovo ordinamento, ha strutturato il curricolo in cinque giorni di attività didattica (settimana corta; La
flessibilità organizzativa e didattica prevede la riduzione delle ore di lezione a 50/55 minuti, con accantonamento
di una quota orario da restituire alle classi del primo e del secondo biennio sotto forma di attività
aggiuntive,inserite in orario pomeridiano e finalizzate al recupero, al sostegno e all’approfondimento. In molti
casi l'attività pomeridiana è in forma laboratoriale.L’Istituto adotta chiare e trasparenti modalità di recupero da
parte dei docenti delle frazioni orarie decurtate per la flessibilità.
Pertanto le lezioni nei vari indirizzi liceali sono così articolate, in base all’istituto della flessibilità:
- primo biennio : di norma due giorni con sei unità orarie, tre giorni con cinque unità orarie e un rientro
pomeridiano di due ore (14.00-16.00 per le classi prime e 14:20-16:20 per le classi seconde) una volta al mese, di
venerdì, per nove mesi.
- secondo biennio e classi quinte : cinque giorni con sei unità orarie e un rientro pomeridiano di due ore (14:2016:20) una volta al mese, di venerdì, per nove mesi.
#rari setti a a e
Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì (“settimana corta”), secondo la seguente scansione:
63
LICEO LINGUISTICO E DELLE SCIENZE UMANE
08:10 Ingresso studenti
I 08:15 – 09:10
II 09:10 – 10:05
III 10:05 – 10:55
10:55 – 11:05 pausa di socializzazione
IV 11:05 – 12:00
V 12:00 – 12:55
VI 12:55 – 13:50
Scansione della didattica
Le lezioni nel corrente a.s. si articolano in due periodi: un trimestre e un pentamestre. La fase iniziale dell’anno
scolastico sarà dedicato all’accoglienza degli studenti e all’accertamento dei livelli di partenza, ai fini della
programmazione delle attività curricolari.
64
QUADRI ORARI
LICEO LINGUISTICO
Discipline
I anno
II anno
III anno
IV anno
V anno
ITALIANO
4
4
4
4
4
LATINO
2
2
INGLESE
4
4
3
3
3
FRANCESE
3
3
4
4
4
SPAGNOLO
3
3
4
4
4
STORIA e
3
3
STORIA
2
2
2
FILOSOFIA
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
MATEMATICA
3
3
FISICA
SCIENZE
NATURALI
2
2
STORIA
dell'ARTE
SCIENZE
MOTORIE
2
2
2
2
2
RELIGIONE
1
1
1
1
1
Ore settimanali
27
27
30
30
30
65
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Discipline
I anno
II anno
III anno
IV anno
V anno
ITALIANO
4
4
4
4
4
LATINO
3
3
2
2
2
STORIA e
3
3
STORIA
2
2
2
FILOSOFIA
3
3
3
5
5
5
GEOGRAFIA
SCIENZE
UMANE
4
4
DIRITTO /
ECONOMIA
2
2
INGLESE
3
3
3
3
3
MATEMATICA
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
FISICA
SCIENZE
NATURALI
2
2
STORIA
dell'ARTE
SCIENZE
MOTORIE
2
2
2
2
2
RELIGIONE
1
1
1
1
1
Ore settimanali
27
27
30
30
30
66