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50 DOMENICA 15 GENNAIO 2012 GIORNALE DI BRESCIA ECONOMIA Arriva anche la taxe-soda? Gli italiani l’approvano RECORD ALMENO 200 MILIARDI DI $ I disoccupati spagnoli sono 5,4 milioni Sondaggio Coldiretti sull’ipotesi di un’addizionale su bibite gassate e zuccherate e i panini fast-food PIÙ 5% Ryanair, 76 milioni di passeggeri nel 2011 ■ Ryanair ha annunciato una crescita del traffico del 5% nel 2011, con oltre 76 milioni di passeggeri, al di sopra dei 72 milioni del 2010. La compagnia ha fatto segnare un nuovo record di 8,1 milioni di passeggeri ad agosto (+6% rispetto al 2010), mentre il giorno più trafficato è stato venerdì 12 agosto, quando più di 280.000 passeggeri hanno volato su oltre 1.600 voli Ryanair. MARCIA INDIETRO Frecciarossa, al bar anche con la Standard ■ Il bar dei treni Frecciarossa è aperto a tutti, anche ai clienti con biglietto Standard. Lo rendo noto l’Adoc sottolineando che «l’amministratore delegato Moretti ha deciso di fare marcia indietro». Per Carlo Pileri, presidente dell’associazione consumatori, «impedire l’accesso al ristorante era una follia ed un’offesa ai viaggiatori. Sarebbe stato controproducente anche per la stessa azienda, in quanto avrebbe dimezzato gli introiti del servizio ristorante». I SINDACI PD «La Manodori fuori da Unicredit» ■ «La Fondazione Manodori deve cessare di essere fondazione bancaria e diventare realmente Fondazione di Comunità» con la «progressiva, rapida e costante dismissione di quote significative della partecipazione dal titolo azionario di Unicredit». Lo chiedono i 40 sindaci Pd della provincia di Reggio Emilia. ROMA L’Italia si conferma sulle bibite gassate.La taxe sotra i Paesi europei dove è più da, che pesa per 2 centesimi alto il peso di tasse e contribudi euro a lattina, porterà in toti sul Pil. Infatti, nonostante tale circa 280 milioni di euro la pressione fiscale nel 2010 nelle casse dell’Eliseo, che sasia calata al 42,6%, dal 43,1% ranno utilizzati per tagliare il del 2009, la posizione ricopercosto del lavoro in agricoltuta nella classifica europea è rira e sostenere così la produmasta immutata. La Penisola zione locale di frutta e verducontinua a piazzarsi quarta ra. Da notare, sottolinea l’orin Eurozona, alle spalle di Belganizzazione agricola, che gio (46,4%), Francia (44,5%) e «sciroppi, succhi di frutta naAustria (43,7%). Se si guarda turali, frullati, yogurt, latte all’intera Unione europea, per l’infanzia e prodotti destil’Italia scende al sesto posto, nati all’esportazione, non sovisto che comunque resta anno toccati dalla nuova misucora lontana dal livello della ra». Danimarca (48,5%), salda sul L’iniziativa francese segue di gradino più alto del podio, e qualche mese una analoga in della Svezia (46,3%). Danimarca che ha introdotto Non di meno, e nonostante una tassa sul cibo spazzatura quindi questi livelli di tassariccodi grassi saturi come mezione, c’è chi vorrendine, patatine rebbe introdurre e snack con un auuna nuova tassa. mento di 16 coroIN EUROPA Il Governo non ne (2,15 euro) al La Francia l’ha c’entra (almeno chilo. per ora, anche se «Non c’è tempo recentemente qualche pensiero da perdere nell’afintrodotta per pare ci sia). Pare frontare un’emercontrastare c’entrino gli italiagenza che sta metl’obesità, ni: addirittura 8 su tendo a rischio il 10. La Coldiretti futuro delle nuosoprattutto ha infatti condotvegenerazioni -difra i giovani to un sondaggio ce il presidente onlinecirca la posdella Coldiretti sibilità che venga Sergio Marini -, biintrodotta anche in Italia la tasogna scoraggiare il consuxe sode e una addizionale sul mo di cibo-spazzatura, mencosiddetto cibo-spazzatura tre deve essere contestual(come peraltro accade in mente sostenuto il cibo genuqualche Paese), ovvero una ino e locale, a partire dalle tassa sui cibi fast food e le bescuole». vande gassate e zuccherate La Coldiretti definisce «dram(tipo Coca Cola). matica» la situazione in ItaIl risultato è stato un sì quasi lia, «proprio a causa del proplebiscitario, l’81%, purché gressivo allontanamento soperò l’introito sia destinato alprattutto dei più giovani, dalla produzione di cibi sani e gela dieta mediterranea, di cui il nuini nel territorio. nostro è il Paese bandiera, a Di fronte alla dilagante obesifavore invece di cibi grassi e tà giovanile, agli effetti negatiricchi di zucchero». Ben il vi sulla salute e al conseguen34% dei piccoli italiani sotto i te lievitare della spesa sanita10 anni è lontano dal peso forria, i governi europei corrono ma: oltre un milione è sovrapai ripari. Così la scelta di tassapeso (22,1%), gli obesi sono re un tipo di alimentazione 400mila (11,1%). Inoltre il che danneggia la salute dei 23% dei genitori ammette cittadini è stata già adottata che i propri figli non consuin Francia - ricorda la mano quotidianamente frutColdiretti - dove è appena enta e verdura mentre il 48% astrata in vigore, dal primo gensume quotidianamente benaio, la "taxe soda" balzello vande zuccherate e gassate. Alta Velocità, il Brasile accellera sulla rete RIODE JANEIRO Tra le misure di stimolo alla crescita del Pil nel 2012, la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha chiesto ai suoi ministri di «accelerare» gli investimenti nel settore delle infrastrutture. Tra le priorità - ha rivelato il quotidiano O Globo - ci sarebbe la privatizzazione parziale degli aeroporti. Altri obiettivi considerati essenziali per recuperare il terreno perso nel 2011, a giudizio di Brasilia, sarebbero poi la costruzione del treno ad Alta velocità che legherà Rio de Janeiro a San Paolo - oltre ad impulsi nei settori delle miniere e del petrolio. Secondo l’Associazione brasiliana dell’infrastrutture e industria di base, tuttavia, gli investimenti avanzano lentamente e sono insufficienti a garantire le necessità di un Paese che crescerà tra il 3,5 e il 5% nel corso dell’anno. Servirebbero 100 miliardi $, ma sono disponibili solo la metà. Cina, fuga di capitali Gli spalloni a Hong Kong HONG KONG I cinesi stanno portando i soldi fuori dai confini, verso Hong Kong in particolare. Secondo una stima si tratterebbe di circa 200 miliardi di dollari. Questa fuga di capitali sarebbe da mettere in relazione al fatto che c’è la percezione che la rivalutazione dello yuan non possa proseguire e stanno diminuendo le opportunità di investimento (immobiliare congelato, Borsa in calo, tassi di interesse sono negativi). Con un avanzo commerciale dell’ordine di 160 miliardi di dollari e investimenti diretti per un centinaio di miliardi anche sottraendo i circa 70 miliardi di investimenti in uscita le riserve avrebbero dovuto crescere a circa 3.400 miliardi, invece sono calate (prima flessione dal 1998) a 3.181 miliardi. MALAGA I disoccupati in Spagna volano all’astronomica cifra di 5,4 milioni di unità alla fine dell’anno scorso. Lo rivela il premier, Mariano Rajoy (nella foto), secondo il quale negli ultimi tre mesi del 2011 i disoccupati salgono di 400mila unità rispetto al terzo trimestre. In Spagna nel 2011 il tasso di disoccupazione è salito al 21,5%, il livello più alto tra i Paesi avanzati. Nel 2011 - dice Rajoy chiuderemo con 5,4 milioni di persone che vorrebbero lavorare ma non possono». «Si tratta di una cifra astronomica», ammette, nel corso di un incontro a Malaga con gli iscritti del Partito popolare. La lotta alla disoccupazione, dice Rajoy, «rappresenta la nostra sfida, per vincere la quale concentreremo tutti i nostri sforzi e le nostre politiche». I DATI 2011 DELLA CGIL Sono mezzo milione gli italiani in cassa integrazione ROMA Mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione a zero ore, costretti a rinunciare a 8mila euro in busta paga, pari a un taglio complessivo di 3 miliardi e 650 milioni. La Cgil fa un bilancio sull’utilizzo della cassa integrazione nel 2011 e lancia l’allarme: il numero complessivo di ore di cassa registrate nel 2011 (950 milioni di ore) e la mole di lavoratori coinvolti «ci dicono che - sottolinea il segretario confederale Vincenzo Scudiere - siamo arrivati ad un punto limite della tenuta del sistema rispetto all’andamento della crisi». Le persone che lo scorso anno hanno percepito a vario titolo ammortizzatori sociali, secondo il rapporto dell’Osservatorio Cig della Cgil, sono state oltre 4 milioni su 12 milioni e mezzo di assicurati Inps, pari a un terzo dei lavoratori. In particolare le ore di cig complessive registrano una flessione (-20,78% rispetto al 2010), che però - osserva la Cgil - «non è dovuta ad una ripresa del sistema ma ad un progressivo scivolamento dei lavoratori verso la disoccupazione». Ben oltre la metà della cig accumulata lo scorso anno è stata richiesta nelle regioni del Nord (in testa la Lombardia). Le aziende che fanno ricorso alla cassa (+15,39%) lo fanno soprattutto per crisi aziendale (58,53%); in crescita i contratti di solidarietà (21,52%), così come il ricorso al fallimento e al concordato preventivo. Restano invece inconsistenti gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell’impresa (appena il 7,86%), segno della «mancanza di scelte sullo sviluppo e sulla prospettiva». Complessivamente negli ultimi tre anni, il triennio della crisi, rileva la Uil nel 36˚ rapporto sulla cig, le imprese hanno complessivamente richiesto oltre 3 miliardi di ore di cassa. E-commerce, la UE punta al raddoppio Obiettivo 2015: 1 posto di lavoro su 5 deve nascere dalle vendite on line E-commerce, l’Europa deve recuperare terreno BRUXELLES La Commissione europea punta a raddoppiare il volume del commercio elettronico nella Ue entro il 2015. È questo l’obiettivo dell’esecutivo comunitario illustrato ieri dalla commissaria alla strategia digitale, Neelie Kroes, e dal collega responsabile per la Politica dei consumatori, John Dalli. «Lo sviluppo del commercio elettronico e dei servizi online rappresenta un notevole potenziale portatore di benefici economici, sociali e societari - ha detto la Kroes -. L’economia di Internet crea 2,6 posti di lavoro per ogni lavoro "off line" perso e offre una maggiore scelta ai consumatori anche nelle zone rurali e remote». Anche per questo, la Commissione ha adottato una comunicazione che definisce 16 azioni concrete volte a raddoppiare entro il 2015 la quota di e-commerce delle vendite al dettaglio - oggi al 3,4% - oltre alla quota dell’economia online sul Pil europeo complessivo, che oggi è inferiore al 3%. Il commercio ed i servizi online potrebbero rappresentare entro il 2015, secondo la Commissione Ue, più del 20% della crescita e della creazione di occupazione netta in alcuni Stati membri, come la Francia, la Germania, il Regno Unito o la Svezia. «Considerate le difficili circostanze che l’Europa sta affrontando, dobbiamo sfruttare tutte le fonti di possibili nuove attività e di creazione di occupazione - ha proseguito la commissaria Kroes nel presentare il piano».