Tornire il Legno

Transcript

Tornire il Legno
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
Il tornio
Il tornio, per metalli o per legno, viene definito tecnicamente macchina utensile ad asportazione
di truciolo , e permette la realizzazione di superfici tonde, cilindri, coni, sfere, e chi più ne ha più
ne metta.
Nella versione per legno la macchina e molto semplice, è costituita da una testa motrice ed una banchin
La testa motrice è collocata nella parte sinistra della macchina, ed è costituita dal motore, che, (normalm
In alcune macchine la testa può essere ruotata di 90 gradi, in modo da poter lavorare
trasversalmente pezzi di diametro molto elevato, potenzialmente limitato solo dall'altezza della
macchina da terra o dall'altezza del soffitto, ma molto più realisticamente intorno al metro.
1 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
Il portautensile serve da appoggio per l'utensile, di norma è di norma una barra, sorretta da un supporto,
In alcuni casi può essere utilizzato un portautensile più lungo, che permette di lavorare un pezzo su tutta
La contropunta è semplicemente una punta coassiale all'albero, può spostarsi longitudinalmente sulla ba
Su alcune macchine è possibile smontare la contropunta, montata su un cono morse, e montate al posto
Gli utensili
2 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
Gli utensili per tornire il legno sono costruiti in acciaio al carbonio oppure in acciaio HSS, questi
ultimi derivano direttamente dagli utensili per metallo, e sono migliori sia come resa che come
durata dell'affilatura, ma costano circa il doppio rispetto ai corrispondenti al carbonio.
C' è poi la possibilità di autocostruirseli, se si ha un poco di pratica sulla mola non è poi così
complicato, io ne ho molti fatti partendo da vecchie lime, come materiale è ottimo, solo, se si
sporge molto dal poggiautensile, è facile che si spezzino.
Gli angoli di affilatura sono abbastanza elastici, in quanto l'utensile verrà manovrato a mano,
l'importante e non averli troppo acuti, perchè, avendo poco materiale sul tagliente, aumenta il
ridchio di surriscaldamento e di rottura.
Gli utensili si possono dividere in cinque faniglie: scalpelli, sgorbie, intagliatori, bedani ed
alesatori.
Scalpello
Gli scalpelli sono utensili a profilo rettangolare, possono avere il tagliente solo frontalmente oppure anch
dal catalogo Stubai
Sgorbia
Le sgorbie sono utensili a profilo curvo, il tagliente può essere dritto oppure curvo (come in
figura), sono disponibili in varie misure e curvature.
3 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
drittoStubai
viene usato normalmente per sgrossare il pezzo, mentre il tagliente curvo si presta meg
dal catalogo
Il tagliente
A sgrossare.
Possono avere il fronte del filo diritto o ad unghia con la cima rotondeggiante. L estremità alte
dei fianchi sono leggermente smussati, giusto per non far grippare il ferro nel legno quando
taglia di fianco. La curvatura del ferro è abbastanza pronunciata.
Lo smusso è corto, 30° di pendenza.
La misura fondamentale è di 20 o 25 mm.
A sagomare
Il fronte del filo è ad unghia (praticamente metà ellisse) ma l'estremità alta dei fianchi è
notevolmente stondata per non creare indentature nel legno quando si fanno spallature o
insenature.
E la sgorbia di impiego generale da usare sempre salvo per la sbozzatura, tagliatura o quando
si rendono indispensabili gli altri tipi di ferri.
Le misure fondamentali sono: 6, 10 e 16 mm.
Intagliatore
Gli intagliatori sono caratterizzati da un marcato profilo a V rovesciata, e sono utilizzati, normalmente, pe
4 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
dal catalogo Stubai
Bedano
I bedani sono utensili a sezione rettangolare e tagliente obliquo, vengono utilizzati per creare incisioni, a
dal catalogo Stubai
Alesatore
5 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
Gli alesatori, data la loro particolare forma, si prestano per lavorare l'interno di vasi, coppe. ciotole ecc
dal catalogo Stubai
L' affilatura degli utensili
Gli utensili, per lavorare al meglio delle loro possibilità, vanno tenuti costantemente affilati.
L'affilatura consiste nel ripristinare il tagliente, cioè lo spigolo vivo dell'utensile che lavora a
contatto con il legno, che viene smussato dal calore e dall'attrito prodotti dalla lavorazione.
Per effettuare questa operazione l'ideale sarebbe di disporre di una mola ad acqua, la quale,
ruotando a bassa velocità ed essendo costantemente bagnata dall'acqua, non provoca
surriscaldamenti dell' acciaio, con conseguente perdita delle caratteristiche dell'acciaio derivanti
dai trattamenti termici a cui è stato sottoposto in fae di fabbricazione.
Purtroppo non tutti dispongono della mola ad acqua, allora si può ovviare con il seguente
procedimento:
Con una mola a secco (almeno questa bisogna averla) si riprende il tagliente, lavorando sempre
contromola, cioè come se dovessimo tornire la mola, avendo cura di dare passate leggere e di
6 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
tenere a portata di mano un contenitore con un poco di acqua per bagnare l'utensile dopo ogni
passata, per raffreddarlo.
Nel caso che l'utensile si riscaldi troppo, la parte bruciata diventa scura, dal violaceo al nero a
seconda del tipo di acciaio e della temperatura a cui è arrivato, in questo caso bisognerà aver
pazienza e togliere la parte scura, e ricominciare l'operazione con più calma.
Dopo aver ripreso il tagliente alla mola, anche utilizzando mole a grana molto fine, questo tende
sempre a rimanere rigato dalla mola stessa, per cui è necessario passare il tagliente con una
pietra ad olio o ad acqua (io utilizzo quella che si usa per la lama delle falci) in modo di renderlo
il più possibile liscia.
Questa operazione è molto più importante di quel che si creda, perchè da una buona affilatura
dipende il grado di finitura che riusciremo a dare al legno.
Personalmente, io tra due affilature alla mola eseguo acune affilature solo con la pietra, utilizzo
la mola solo quando non riesco più a far tagliare l'utensile in altro modo, in questo modo gli
utensili durano molto di più.
(vai all' approfondimento )
L' autocostruzione degli utensili
Gli utensili,da tornio hanno il difetto di essere difficilmente reperibili (almeno dalle mie parti) e
anche abbastanza cari, allora vale la pena di cimentarsi nell'autocostruzione.
Io ho utilizzato due sistemi differenti, il primo sistema è quello più classico, ho recuperato delle
vecchie lime, che sul ferro oramai scivolavano, producendo tanta fatica e poco risultato, e le ho
promosse ad utensili da legno, semplicemente affilandole nella forma che mi serviva, tra l'altro
gli unici alesatori che ho sono fatti proprio in questo modo.
7 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
IlQuesti
grandi
meccanica,
liscio
degli
difetto
bisogna
proiettili.
secondo
Utensili
utensili
per
però
soddisfazioni;
utensili
utilizzarli
edilizia),
sistema
autocostruiti
di
sono
con
essere
vanno
una
in
con
dopodichè
che
ottimo
ho
durata
estremamente
la
abbastanza
ho
con
recuperato
massima
acciaio
usato
gambi
eccezzionale
li hoper
cura,
molati
HSS,
bene,
didei
fragili
costruirmi
maschi
gambi
anche
etengono
nella
lienel
ho
che
di
forma
punto
perchè
saldati
glimaschi
lasciano
anche
utensili
desiderata,
inquando
su
cui
bene
rotti,
un
una
èsono
più
pezzo
utilizzati
finitura
ilsimacchinoso,
filo
saldati,
in
spezzano
questo
di
pertondino
davvero
per
molto
per
la
modo
diventano
cui
filettatura
ma
tempo,
(ottimo
ottima,
anche
mi
ho stà
ottenuto
l'unico
quello
veri
con
qui
dando
il problema è la
Tipi di tornitura
Vi sono due tipi di tornitura, a seconda di cosa si vuole ottenere possiamo tornire un pezzo
longitudinalmente per ottenere pezzi lunghi e sottili, per esempio per fare una colonnina, oppure
trasversalmente per ottenere pezzi di ampio diametro, per esempio per fare un piatto,
naturalmente i due tipi di tornitura possono venir combinati, per esempio per fare un portafrutta
dovremo tornire trasversalmente due ciotole di misura diversa, e longitudinalmente faremo
invece la colonnina che li unisce.
Il legno
Il legno da tornire andrà scelto con una certa cura, cercando di evitare i pezzi che presentano
evidenti fessurazioni o nodi morti, per evitare che, per effetto della forza centrifuga, si stacchino
dei pezzi durante la lavorazione.
Tornitura longitudinale
Generalmente per tornire un pezzo longitudinalmente lo si deve montare sul tornio tra punta e
contropunta, bisognerà quindi cercare il centro delle due estremità e marcarlo con un punzone o
facendo un forellino di diametro leggermente minore del diametro della contropunta e della
punta di trascinamento, dopodichè potremo piantare la punta di trascinamento con un martello
8 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
di legno o di gomma, fino a quando vedremo che i dentini della stessa marcano decisamente il
pezzo, poi potremo montare la punta di trascinamento, montare il pezzo, e stringere
decisamente la contropunta verso la punta, fino a quando sentiremo il pezzo ben saldo sulla
macchina.
Sgrossatura
La sgrossatura consiste nel portare il pezzo grezzo (che può essere un pezzo di ramo, oppure
un listello, o un pezzo di asse) ad una forma regolare, da cui si potrà quindi ricavare il
particolare che abbiamo in mente.
Una volta fissato il pezzo sul tornio, bisogna avvicinare il più possibile il poggiaferri al
pezzo,tenendolo leggermente più in alto del centro dello stesso, controllando, facendo ruotare a
mano il pezzo stesso, che non inteferisca con le eventuali irregolarità dello stesso, poi si può
avviare il tornio alla velocità più bassa possibile.
Come primo utensile si usa la sgorbia a sgrossare. Le prime passate devono essere eseguite
con il manico basso e la punta appena a sfiorare le sporgenze del legno poi, mano a mano che
il tondo prende forma, si alza il manico e si affonda di più la punta. L inclinazione sul piano
verticale del ferro va trovata sperimentalmente in modo da attenuare il più possibile gli urti.
La passata è bene farla in due tempi: da un estremità verso il centro e ripartire dall'altra
estremità dando maggiore spazio a quella che si sente sforza meno il legno e produce meno
vibrazioni.
Sul piano orizzontale l'inclinazione deve essere tale che la punta guardi in avanti rispetto
all'avanzamento specialmente quando le fibre del legno sono perpendicolari all'asse del tornio,
quando sono parallele la punta può stare anche diritta.
Nella passata da destra a sinistra la mano sinistra afferra il fondo dell'utensile, la mano destra
tiene il ferro in prossimità della punta e la guida nella passata. Nella passata da sinistra a destra
s invertono le mani e ci si gira sul fianco opposto a quello di prima.
Se il pezzo grezzo è un listello, sarà bene smussare il più possibile gli spigoli, altrimenti il pezzo
può subire forti colpi o scheggiature che compromettono l'integrità del pezzo stesso.
Quando si sgrossa un listello le cui vene sono perpendicolari all'asse del tornio e magari il legno
è duro e scontroso la sgorbia tende a dare forti colpi del tutto imprevedibili che possono causare
grosse infossature, scheggiature e se si è sfortunati al distacco del pezzo dal mandrino; questo
perché si lavora di testa alle vene. Appena è possibile conviene lasciare la sgorbia e prendere il
bedano largo ben affilato usato di testa o leggermente di spigolo a secondo di come va il taglio;
in aggiunta lascia una superficie molto rifinita rispetto a quella della sgorbia.
In linea generale quando si lavora di testa su pezzi irregolari conviene lavorare di spigolo con il
ferro leggermente inclinato sul piano orizzontale.
9 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
Sagomatura
Alla fine della fase di sgrossatura dovremmo aver ottenuto un cilindro più o meno regolare, la
prossima operazione consiste nel portare questo pezzo anonimo alla forma ed alle dimensioni
che avevamo in mente, per fare questo conviene, per prima cosa, se abbiamo delle misure
precise da rispettare, segnare con una matita i punti più importanti sul pezzo, facendolo ruotare
lentamente a mano, in modo che, anche durante la rotazione, avremo una traccia ben visibile.
A questo punto possiamo avviare il tornio, ad una velocità superiore a quella che avevamo
utilizzato per la sgrossatura, poi si può cominciare a dar forma al pezzo, utilizzando di volta in
volta gli utensili più adatti allo scopo, avendo cura di tenerli ben affilati, in modo di ottenere una
finitura il più possibile liscia. Conviene tenere per ultimi i particolari più minuti, ed i pezzi con
diametro minore, per evitare che durante la tornitura di altre parti il pezzo si metta a vibrare o si
spezzi.
Durante la tornitura dei particolari con diametro molto piccolo conviene aumentare ulteriormente
la velocità.
Levigatura e finitura.
Adesso il nostro pezzo è quasi finito, la forma è quella definitiva, manca solo più il tocco finale,
per togliere gli ultimi segni degli utensili e rifinirlo al meglio. Tra l'altro il tornio è l'unica macchina
che consente di partire da un pezzo grezzo e di ottenere un pezzo completamente finito senza
toglierlo dalla macchina.
Il poggiaferri non serve più, quindi conviene toglierlo, o portarlo il più lontano possibile dal
pezzo, poi avviamo il tornio alla velocità più alta possibile, e cominciamo a passare la carta
abrasiva, partendo da una grana abbastanza grossa, facendo attenzione a non calcare troppo,
per non asportare i particolari più piccoli, poi passeremo ad una grana media e ad una fine,
facendo sempre atenzione a non calcare troppo, perchè l'attrito può produrre bruciature sul
pezzo stesso. Per questo motivo è preferibile utilizzare la carta abrasiva, rispetto alla tela,
perchè quando comincia a scaldare si sente sulle mani, ed è quindi più difficile arrivare a
bruciare il pezzo.
Quando abbiamo finito con la carta, passiamo alla paglietta d acciaio (va bene anche quella per
lavare le pentole), questo toglie anche le ultime righette prodotte dalla carta.
Adesso, se il pezzo deve essere ulteriormente lavorato (dipinto, pirografato, intagliato od altro) o
se deve essere utilizzato a fini alimentari, lo possiamo smontare dal tornio, altrimenti possiamo,
10 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
durante la rotazione, applicare con un panno un leggero strato di cera neutra, poi lasciarlo
fermo per una decina di minuti, e successivamente, sempre in rotazione, passare un panno
pulito e morbido, meglio se di lana, questo darà al nostro pezzo un ottima finitura semilucida.
Sicurezza e salute
Introduzione
La tornitura del legno, tra le lavorazioni di falegnameria non è certo tra le più pericolose, non
essendoci, come su pialle, toupie o seghe circolari, degli utensili rotanti (e taglienti) ad alta
velocità, comunque sarà bene, prima di accendere il tornio, riflettere su alcuni punti.
L' ambiente di lavoro
Per tornire il legno non serve certo un locale particolare, un normalissimo garage va più che
bene, l'unico problema è che si producono delle notevoli quantità di trucioli e polvere
(specialmente durante la finitura), per cui conviene cercare di proteggere ciò che si trova
all'interno del locale.
Io ho tirato una corda tra due pilastri, dietro al tornio, ed ho appeso uno di quei teli che si
trovano nei magazzini per il far da sè, in questo modo trucioli e polvere rimangono vicino al
tornio, e evito di sporcare troppo gran parte dal resto del locale.
L' abbigliamento
11 / 12
Tornire il Legno
Scritto da AA.VV.
Durante la tornitura saremo molto vicini ad un pezzo di legno che gira ad una discreta velocità,
e che, specialmente durante le prime fasi di sgrossatura, ha delle sporgenze e degli appigli che
possono agganciare i nostri indumenti o quanto altro di svolazzante abbiamo addosso, con
conseguenze spiacevoli.
Di conseguenza conviene fare in modo di non avere addosso collane, braccialetti od altro, di
non avere maniche molto ampie o grembiuli svolazzanti, e di tenere legati i capelli se sono
molto lunghi, sarebbe utile evitare anche i guanti, se non sono più che attillati.
Per completare la dotazione individuale consiglio un paio di occhiali antinfortunistici (o uno
schermo di quelli che si utilizzano con il decespugliatore), per proteggere gli occhi dai trucioli
sparati durante la lavorazione, ed una mascherina antipolvere, specialmente quando si leviga il
pezzo, perche la polvere del legno, oltre ad essere fastidiosa, può provocare allergia.
Personalmente utilizzo una di quelle tute bianche, in un solo pezzo, che si trovano nei
magazzini per il far da sè, che, oltre a essere ben chiusa sulle maniche, evita anche di sporcare
il resto dell' abbigliamento, e alla fine del lavoro si pulisce facilmente con aria compressa.
12 / 12