Comunicato Stampa Lo zombi del Gran Perù di Pierre
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Comunicato Stampa Lo zombi del Gran Perù di Pierre
Comunicato Stampa con preghiera di diffusione Lo zombi del Gran Perù di Pierre-Corneille de Blessebois © 2011 Associazione LibriPerduti Traduzione: Vittorio Fincati Prefazione: Andrea Romanazzi Cura editoriale: Gabriele Ferrero Copertina: GretaEta Dicembre 2012 - 94 pagine, 11 euro - ISBN 978-88-905823-2-5 Collana: La controra Il primo romanzo di ambientazione coloniale mai pubblicato narra una vicenda di “fantasmi e sesso ai Tropici”, con un riferimento alla figura degli zombi, creature che sperimentano l'ultraterreno. Protagonisti sono la contessa di Cocagne, donna creola, e tale Monsieur de C… presunto stregone (sotto questo nome si cela il nome dell'autore del libro). Scritto nel XVII secolo, è un romanzo alquanto rilevante nel panorama editoriale non solo per ciò che riguarda il genere – romanzo coloniale, ambientato ai Tropici – ma anche per la valenza culturale della figura protagonista, lo zombi. Non zombie come li conosciamo attualmente, dai film horror americani, bensì spiriti arerei, persone in grado di avere esperienze extracorporee, di proiettare fuori dal proprio corpo un fantasma animato e intelligente, oltre che di compiere azioni straordinarie. Il romanzo è preceduto da una prefazione, Zombi e voodoo, di Andrea Romanazzi, e da un'introduzione del traduttore Vittorio Fincati, in cui si parla della genesi, autobiografica, del romanzo. Blessebois, dopo essere stato inviato in esilio a Guadalupa per aver usato violenza su due donne, si spaccia per stregone e ottiene le attenzioni della contessa Félicité de Lespinay, ovvero la contessa di Cocagne, nome che in francese significa “ninfomane”. La donna vuole sposare il figlio della possidente di una piantagione di canna da zucchero locale, utilizzando i poteri di Blessebois. Vuole inviare una fattura al figlio e far morire la madre. Ma tutto questo arriva all'orecchio del Governatore che fa arrestare lo “stregone”. Il quale, pena la morte, deve fare ammenda dei suoi peccati. Il romanzo, probabilmente, venne scritto subito dopo la condanna come memoria autobiografica dei fatti. È il primo volume di LibriPerduti pubblicato nella collana La Controra, che si propone di presentare “piccoli incubi”, testi che per la loro esiguità non possono trovare posto nella collana madre, spesso di genere fantastico, che si affiancano ai saggi della collana Il Sonno della Ragione, come a corollario di un discorso più organico. Pierre-Corneille de Blessebois (Verneuil-sur-Havre, 1646 – Caraibi?, 1700) è lo pseudonimo di Paul-Alexis Blessebois. Soprannominato poète galèrien (poeta galeotto) e Casanova du dixseptième siècle è stato autore di tragedie, commedie, poesie, opere satiriche e licenziose, tutte dal sapore autobiografico. Per informazioni: www.libriperduti.it Ufficio stampa: Anna Castellari Telefono 3479615675 e-mail [email protected] Incipit «Un anello d'oro al naso di un porco, tale è la donna bella ma priva di senno». Queste parole di Salomone si confanno perfettamente alla contessa di Cocagne. Tutti sanno che, pur essendo creola, è piena di attrattive; ma la sua bellezza nasce dall'ornamento della castità, del pudore e della modestia. Ha un odio così profondo per la saggezza che disprezza quegli uom,ini che ne sono anche di poco dotati. È una troia adorna dell'oro della propria bellezza e si compiace solo nel fango dell'indegnità delle sue azioni; è sempre pronta a prostituire il proprio onore per le lascivie, e tutti quelli che le danno credito sono strumenti delle sue dissolutezze quotidiane. Sarebbe vano se questa giovane donna Volesse mascherare il proprio ardore. La sua follia è legata al suo debole cuore. Il cuore le trasmette all'anima sventurata; L'anima le versa a grossi fiotti all'esterno, E ne forgia spade per il suo pericoloso corpo; Il corpo obbedisce servile, Schiavo oltremodo brutale, Verso Dio, che odia e oltraggia, E godendone si fa del male.