Velocissimo! - BCC Agrobresciano
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Velocissimo! - BCC Agrobresciano
Agrobresciano Periodico di economia e cultura locale della Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano Dicembre 2009 01 Anno IV • numero 1 Aprile 2011 spedizione in abb. postale 70% Filiale di Brescia In caso di mancato recapito, si prega di restituire al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa. Leasing Agrobresciano? Velocissimo! Un’estate insieme, tra mare e cultura Al Richiedei di Gussago installata la DEXA Il progetto Microcredito www.agrobresciano.it Agrobresciano 01 Anno IV • numero 1 Aprile 2011 Per scriverci: [email protected] oppure, via posta a: BCC Agrobresciano Redazione Agrobresciano Informa p.zza Roma, 17 - 25016 Ghedi (Bs) SOMMARIO 3 A fianco di famiglie e imprese 4 Iccrea Banca: risultati positivi per bilancio 2010 5 Gastione del rischio: l'imprevisto, la crisi e l'emergenza 6 Assicurarsi sulla vita, facile e utile 7 Leasing Agrobresciano? Velocissimo! Agrobresciano Informa Periodico della BCC Agrobresciano Soc. Coop. 9 10 Agrobresciano Informa: IL SOCIO Incontro con i nuovi Soci 11 Incontri in Auditorium 12 Un’estate insieme, tra mare e cultura Direttore Responsabile Eugenio Travanini 13 In giro in bici: Gussago, al santuario della Madonna della stella Progetto grafico e editing MacVirgo Associati 13 Iniziative culturali in Triumplina 14 Il Richiedei di Gussago va a gonfie vele con la DEXA 16 8 12 Tutti i diritti riservati. Riproduzione di testi e foto possibile solo dietro autorizzazione dell’Editore fede ed arte ad Alfianello La ricerca che combatte il cancro 20 L’esperienza del microcredito: dare credito alle relazioni 21 Un libro al giorno: Anselmo Palini 22 L’Italia e il locale: eventi al Castello di Padernello 23 Aiuti in breve Stampa Litografia Gandinelli - Ghedi (Bs) Autorizzazione Tribunale di Brescia n. 26/2008 del 24 maggio 2008 San Rocco e la peste: un commovente percorso tra 18 Sede, direzione e amministrazione BCC Agrobresciano Ghedi (Bs) - Piazza Roma, 17 Tel. 03090441 16 Stampato su carta ecologica 20 EDITORIALE l’ EDITORIALE A fianco di famiglie e imprese Carlo Ruggeri Presidente na banca a fianco delle famiglie e delle imprese, dei Soci e dei Clienti. Uno slogan per alcuni, una realtà concreta per altri. La nostra Banca ha deciso di sostenere i propri Soci e Clienti in questo momento difficile per l'economia, in coerenza ai propri principi ispiratori e all’insegnamento mediato dalla nostra storia. Noi siamo una Banca del territorio, una realtà che nasce dal territorio, opera per il territorio e ha come fine il dare conto al territorio, cosa che le altre banche non fanno. Nel corso del biennio 2009/2010 la Banca ha avviato una serie di iniziative per agevolare quanto più possibile la clientela, privati e aziende. E’ continuata anche nel 2010 l’attività finalizzata a sospendere il pagamento delle rate dei mutui destinati all’acquisto della casa d’abitazione, per le famiglie che hanno visto contrarsi significativamente le proprie fonti di reddito a seguito della perdita del posto di lavoro o a causa della cassa-integrazione. Sono stati numerosi anche gli interventi nei confronti delle aziende sia per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui sia per la proroga delle anticipazioni concesse a fronte dei crediti da incassare. Tali iniziative sono state prevalente- U mente poste in essere nell’ambito dell’avviso comune e Accordo per il credito alle Pmi e del Piano famiglie. Non sono però mancati interventi anche a favore di soggetti che, pur non presentando i requisiti previsti dagli accordi ABI, meritavano comunque il nostro sostegno. Gli interventi descritti hanno riguardato oltre 560 tra Soci e Clienti per un controvalore di oltre 126 milioni di euro. La crescita dei volumi registrata nel 2010 è stata abbastanza contenuta, in sintonia con l’atteggiamento generalmente prudente dell’economia bresciana. Pur in presenza della riduzione dello spread tra tassi dare e tassi avere (ossia tra i tassi di interesse rispettivamente richiesti e pagati alla clientela) per motivi per lo più riconducibili alla situazione monetaria internazionale, nel corso del 2010 il Consiglio ha deciso di intervenire in misura molto limitata sul prezzo dei servizi offerti a Soci e Clienti, proprio per permettere a famiglie e imprese di superare la peggiore crisi degli ultimi cinquant’anni. Tale scelta ha però dei costi e l’ulteriore necessità di registrare perdite su crediti valutati inesigibili per l’avvio di procedure concorsuali di alcuni clienti, ci porta a chiudere il bilancio 2010 con una Fabio Codeluppi Direttore Generale (continua a pag. 4) BCC Agrobresciano 3 L’ Editoriale (da pag. 3) DAL MONDO COOPERATIVO perdita. Una situazione che, pur generando insoddisfazione, non desta particolari preoccupazioni in quanto è determinata dagli effetti negativi della contingenza economica della dinamica dei tassi di interesse, ed è strettamente monitorata dal Consiglio di Amministrazione e dall’intera struttura. È opportuno inoltre precisare che la BCC Agrobresciano può contare su un patrimonio di vigilanza di 121 milioni di euro e con parametri patrimoniali di qualità (core TIER1 13,55%; avanzo patrimoniale 50 milioni di euro). Negli ultimi 10 anni sono stati portati a patrimonio 73 milioni di euro che oggi ci permettono di guardare più sereni al futuro. Oggi, pur con la consapevolezza di una situazione come quella odierna, rimane essenziale tutelare e continuare a promuovere tutti quei principi legati alla mutualità e alle esigenze specifiche della nostra clientela. La nostra è una Banca di Credito Cooperativo, il cui interesse è essere al fianco dei Soci, e “non creare plusvalore per staccare cedole”, favorendo la centralità della persona, in alternativa alla remunerazione del capitale Il nostro futuro è legato alle strategie seguite nel passato, cioè essere al fianco delle persone e dell'economia del nostro territorio. Valori di solidarietà e di efficienza legata alla volontà di uscire dall’ambito strettamente personale per rispondere ad esigenze comuni, sono questi i valori che hanno condotto la nostra attività sin dalle origini e sono di riferimento per l’oggi e il domani della nostra BCC. Fabio Codeluppi Direttore Generale Carlo Ruggeri Presidente TERRITORIO ED ECOLOGIA La nostra Banca per la bonifica dell’amianto Siglata una convenzione tra la nostra Banca e il Comune di Ghedi Una convenzione per incentivare l’eliminazione dell’amianto è stata sottoscritta a Ghedi fra l’assessorato all’Ambiente, la nostra BCC e la ditta Olivini coperture di Pompiano. L’intesa offre una piattaforma di tariffe agevolate e scaglionate a seconda delle dimensioni della superficie da bonificare. Se il privato lo ritiene opportuno ed economicamente più vantaggioso, potrà affidare i lavori ad un’altra impresa senza tuttavia perdere l’opportunità di usufruire del plafond di finanziamenti agevolati stanziati dalla BCC Agrobresciano. L’affidamento sarà garantito attraverso un mutuo chirografario fino ad un massimo di 4 mila euro per 5 anni, ad un tasso applicato su base annua del 2,99%. 4 BCC Agrobresciano Iccrea Banca: risultati positivi per il bilancio 2010 L’Assemblea degli Azionisti di Iccrea Banca Spa - l’Istituto Centrale del Credito Cooperativo controllato da Iccrea Holding e presieduto da Francesco Carri - ha approvato il Bilancio 2010. In un contesto di mercato che ha continuato ad essere caratterizzato da forti elementi di incertezza ed elevata volatilità, la Banca ha raggiunto risultati ampiamente positivi. In particolare, il risultato lordo di gestione si è attestato a 44,5 milioni di euro; l’utile ante imposte è risultato di 31,3 milioni di euro, l’utile netto è stato pari a 20,3 milioni di euro. Nel contempo Iccrea Banca ha rafforzato la propria funzione istituzionale di supporto alle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, al fine di favorire il consolidamento del ruolo che queste svolgono quali banche di sviluppo del territorio. In effetti, nel 2010 è stata ulteriormente accentuata la centralità delle BCC, attraverso una più elevata attenzione alle loro reali esigenze, in modo da rendere più efficace e fruibile la funzione di servizio. In prospettiva, in linea con gli orientamenti strategici del Gruppo bancario Iccrea, la Banca tenderà a modificare la propria funzione da "fabbrica-prodotto" a partner attivo al fianco delle Banche di Credito Cooperativo. Il rafforzamento delle relazioni operative con le BCC – CR trova espressione di sintesi, sia nei ricavi totali che si sono attestati a 187,5 milioni di euro, al netto delle commissioni retrocesse alle BCC pari nel 2010 a 170 milioni di euro (su un totale di 192,7 milioni di euro di commissioni passive), sia nel totale delle attività intermediate che ha raggiunto 10,7 miliardi di euro. Nel 2009 le retrocessioni alle BCC erano state pari a 145 milioni di euro su un totale di 160 milioni di euro. Al 31 dicembre 2010 la solidità della Banca trova espressione anzitutto nel patrimonio netto, pari a 318,3 milioni di euro, nel Tier 1 pari al 9,5% e nel Total capital ratio pari all’11%. Sotto tale profilo, la Banca si è inoltre caratterizzata per aver sempre adottato, in tema di rischio, politiche ancorate a criteri prudenziali, accompagnate dalla costante attenzione al corretto dimensionamento dei mezzi propri. VITA IN BANCA Gestione del rischio: l'imprevisto, la crisi e l'emergenza Avrei bisogno di un libro … non solo di una pagina … cercherò comunque di fare del mio meglio nella speranza che si crei presto un'occasione per approfondire un argomento sempre di grandissima attualità ed importanza, magari in un incontro presso l'Auditorium della nostra BCC Agrobresciano. di Massimo Tammaro ebbraio 2008, crisi economica iniziata da poco; ricevo un telefonata, una delle tante. SDA Bocconi mi chiede se, considerato il momento di crisi, posso incontrare una platea di manager provenienti da diverse parti del mondo per parlare della gestione dell’imprevisto. Relatore, oltre al sottoscritto, il Dott. Bertolaso, allora Responsabile della Protezione Civile. Devo essere sincero, all’inizio pensavo che avessero commesso un errore a chiamare me per parlare di gestione di crisi in un momento tra i più difficili dell’economia mondiale. Pur essendo consapevole che il mondo del volo, soprattutto quello delle Frecce Tricolori per la sua peculiarità ed unicità, viva di una cultura molto forte riguardo la sicurezza, la gestione del rischio, dell’imprevisto e dell’emergenza, mi sembrava strano avessero pensato proprio a me. Sicuramente mi avevano già sentito e quindi dovevo andare per riuscire a rendere chiari i concetti fondamentali, quelli che fanno la differenza. In estrema sintesi dobbiamo essere tutti coscienti che il fattore rischio, l’imprevisto e l'eventuale emergenza che ne deriva fanno parte della nostra vita. Nella vita spesso si rischia ma dobbiamo sapere come farlo per ridurre al minimo gli eventuali danni. Lo stesso "progresso" seppur necessario, è stato e può essere pericoloso. Chi più, chi meno, tutti rischiamo. Le aziende rischiano, le persone rischiano … rischiamo se partiamo in auto per un viaggio lungo, stanchi, di sera, con il tempo brutto, rischiamo se usciamo in barca sottovalutando il meteo, rischiamo in chissà quante altre circostanze. Ma a F questo punto devono scattare alcune considerazioni. Abbiamo fatto una attenta analisi dei fattori di rischio dell’azione che ci prestiamo a compiere? Abbiamo fatto una comparazione costo/beneficio? Ne vale veramente la pena? Nel caso si decida di rischiare, ci siamo preparati con delle procedure di emergenza? Questi sono passaggi fondamentali da cui non dovremmo mai prescindere anche nel quotidiano: nella professione, in famiglia, nel tempo libero. Per prepararmi a quella mia relazione la prima cosa che decisi di fare fu prendere un vocabolario e vedere cosa riporta alla voce “imprevisto”. Senza grande sorpresa imprevisto vuol dire “non-previsto”. Allora domandiamoci quanto di ciò che ci succede è realmente imprevedibile. Alcuni eventi probabilmente lo sono e se anche non lo fossero non vi potremmo fare nulla; peraltro, purtroppo, fanno da alibi anche a quelli che invece sono chiaramente prevedibili quindi evitabili o quanto meno affrontabili in maniera migliore. La realtà è che spesso avremmo po-tuto prevedere eventi anche catastrofici ma siamo stati distolti a causa di fuorvianti interessi, piuttosto che per una cattiva analisi, scarsa valutazione del rischio connesso, una mancata comparazione del costo-beneficio e quindi assente preparazione ad affrontare il problema con la stesura di appropriate procedure. Spesso ci limitiamo a fare valutazioni dopo che il danno si è consumato: SBAGLIATO! Non rassegniamoci a quanto A. Schopenhauer diceva: “L’errore nasce sempre dalla tendenza dell’uomo a dedurre la causa dalla conseguenza” BCC Agrobresciano 5 ASSICURAZIONI Assicurarsi sulla vita, facile e utile Assicurarsi sulla vita è molto semplice, basta porre attenzione alle domande del questionario da compilare e valutare bene, insieme all’assicuratore, la durata del contratto di Mauro Carrozza a copertura assicurativa più diffusa, dopo l’obbligatoria Rcauto, è sicuramente la polizza sulla vita. Negli ultimi anni si è “evoluta”, ha acquisito anche caratteristiche fortemente finanziarie con le versioni legate ai cosiddetti indici (index link e unit linked) diventando una vera e propria forma di investimento. Ma la polizza vita tradizionale è rimasta solo una: quella che garantisce agli eredi un capitale predeterminato in caso di “prematura dipartita” dell’assicurato. Tecnicamente si chiama “temporanea caso morte” e rappresenta quindi la copertura assicurativa per antonomasia: si versa un premio a fondo perduto, a fronte del quale la Compagnia si impegna a pagare un capitale predeterminato in caso di morte dell’assicurato per qualsiasi causa (infortunio e malattia). In tal senso è pure la polizza più chiara di tutte: una semplice scommessa, che l’assicurato ha tutto l’interesse di perdere. Se al termine del contratto è ancora in vita, sarà L 6 BCC Agrobresciano infatti ben felice di aver pagato dei premi assicurativi inutilmente per alcuni anni. Non per questo non è importante conoscere alcune regole fondamentali. Innanzitutto che la durata della polizza, concordata inizialmente al momento della stipula, è vincolante solo per la Compagnia Assicuratrice. Chi la sottoscrive è invece obbligato solo per il primo anno. La Compagnia inoltre non può rescindere il contratto neppure qualora, nel corso degli anni, l’assicurato venga colto da gravi malattie. Ne consegue una prima indicazione: è bene sottoscrivere la polizza quando si è giovani e sani e per lunghe durate. Anche perché, altro elemento tutt’altro che secondario, in questo modo il premio da versare annualmente risulterà assai contenuto, essendo sostanzialmente determinato dall’età dell’assicurato al momento della stipula. Oggi in realtà anche il sesso determina l’entità del premio; le donne infatti, destinate in base alle statistiche a vivere più a lungo degli uomini, spendono meno a parità di massimale assicurato. Per poco ancora però, perché una recente indicazione comunitaria ha invitato le Compagnie Assicuratrici ad eliminare dalle loro tariffe le differenziazioni determinate dal sesso. Sul costo della polizza possono intervenire altri fattori, quali lo stato di salute e l’attività, principale, accessoria o anche sportiva, dell’assicurato. Questi dati vengono raccolti in un questionario che si compila prima della stipula della polizza e ne costituisce parte integrante. Quindi, ed è questa la seconda indicazione, attenzione alle risposte che si formulano; devono essere corrette e complete, pena il mancato indennizzo agli eredi in caso di morte dell’assicurato (come dire, in altre parole, che si è pagata la polizza inutilmente). Quando si superano determinati massimali (in genere oltre i 200.000 Euro) le Compagnie richiedono anche specifici accertamenti sanitari (visite, esami ecc); se inizialmente possono apparire come un ulteriore appesantimento burocratico, in realtà si tramutano poi in un elemento di certezza a favore dell’assicurato stesso, che in questo modo ha rappresentato alla Compagnia la sua corretta situazione sanitaria a scanso di possibili future contestazioni. Come anticipato, il premio da pagare è legato innanzitutto all’età dell’assicurato al momento dell’accensione della polizza. Si può partire anche da poche decine di euro l’anno. Inoltre la somma versata è fiscalmente detraibile fino ad un massimo di Euro 1291 l’anno (per l’esatta applicazione della detraibilità è comunque bene chiedere con precisione al proprio consulente) ed è totalmente a fondo perduto (non è prevista cioè alcuna forma di restituzione al termine del contratto). Per offrire la migliore soluzione ad ogni assicurato la nostra Banca ha selezionato ed offre ai propri clienti le polizze sulla vita di Assimoco Vita Spa ed Allianz Spa, in quanto economiche, complete e vantaggiose. Bastano pochi minuti per ottenere un preventivo personalizzato ed eventualmente stipulare anche la polizza, garantendo così un capitale ai propri cari. Un atto di previdenza che nessuno dovrebbe mai dimenticare. Le nostre Filiali ed i nostri Subagenti sono a disposizione per ogni ulteriore informazione e consulenza. PER SAPERNE DI PIU’ Servizi Bancassicurazione via Cavour, 1 - Ghedi Tel. 030 9032009 - Fax. 030 9058592 [email protected] NOVITA’ IN BANCA Leasing Agrobresciano? Velocissimo! Grazie al “Progetto Autonomia” stipulare un contratto di Leasing presso i nostri sportelle è ora molto più facile e veloce di Bruno Galleri a BCC Agrobresciano ha recentemente avviato il Progetto "autonomia" che permette al cliente che si reca presso i nostri sportelli di ricevere un’offerta finanziaria veloce e semplificata attraverso un nuovo sistema informatico “PAF” ed una modulistica contrattuale più snella. Dal punto di vista tecnico con il contratto di leasing un soggetto (locatore) concede ad un altro (utilizzatore) il diritto di godere di un bene a fronte del pagamento di un canone periodico; alla scadenza del contratto è prevista per l'utilizzatore la facoltà di acquistare il bene stesso con l'esercizio dell'opzione di acquisto (comunemente chiamata riscatto) e il pagamento del prezzo prestabilito. Per l'utilizzatore il contratto di leasing rientra nelle operazioni di straordinaria amministrazione ed è una forma di locazione che può concretizzarsi in tre modalità: leasing finanziario, leasing operativo e lease back. Per il locatore è importante valutare oltre al merito creditizio del richiedente anche il bene acquistato considerando la congruità del prezzo, le sue caratteristiche di utilizzo e di profitto produttivo, la L sua ricollocabilità sul mercato e la sua rispondenza alle normative vigenti. La valutazione di un'azienda nella scelta del leasing deve tenere conto di alcuni Qui sotto la tabella delaspetti tra cui il fatto che il bene rimal’erogato in leasing in ne di proprietà della società di leasing provincia di Brescia per fino al riscatto quindi non compare in tipologia di prodotto a (continua a pag. successiva) “noleggio” BCC Agrobresciano 7 ... IN FAMIGLIA bilancio tra le immobilizzazioni ad eccezione delle società che compilano il bilancio con i criteri IAS secondo cui il bene va inserito fra le immobilizzazioni e il debito residuo nel passivo. Ricorrendo alla locazione finanziaria (leasing) i clienti possono usufruire del bene beneficiando anche di alcuni vantaggi: Continua la Campagna Viviparchi 2011 Invitiamo tutti gli affezionati di Viviparchi a richiedere GRATUITAMENTE presso il proprio sportello la nuova card per l’anno 2011. Ricordiamo infatti che il 30 di novembre scorso sono scadute le vecchie tessere. Da molti anni la nostra banca aderisce alla bellissima iniziativa Viviparchi, un circuito di strutture per il tempo libero e la vacanza dedicato a tutti e in particolare alle famiglie con figli. Il circuito Viviparchi è costituito da oltre 250 strutture comprese tra i più importanti parchi tematici (divertimento, botanici, acquatici, naturalistici...), siti UNESCO (patrimonio mondiale dell'umanità), castelli, agriturismi, impianti di risalita, hotel, musei, foresterie, cascine... che rappresentano itinerari turistici per un giorno, un week end o una vacanza. I possessori della tessera Viviparchi godono di numerosissime agevolazioni e di sconti all’interno delle strutture ed inoltre i ragazzi fino a tredici anni hanno l’ingresso gratuito. Insieme alla tessera verrà consegnata la preziosa guida Viviparchi, con l’elenco delle innumerevoli possibilità e occasioni per trascorrere il tempo libero insieme a tutta la famiglia, divertendosi e risparmiando. Chi ancora non conoscesse Viviparchi può visitare il sito www.viviparchi.eu >>> Per informazioni e per ritirare GRATUITAMENTE la card e la guida (fino ad esaurimento delle scorte) rivolgersi al proprio sportello. 8 BCC Agrobresciano • deducibilità anche totale dell’intero canone in tempi più ristretti; • finanziamento fino al 100% del costo del bene; • dilazione dell’IVA nei canoni periodici BCC Agrobresciano, tramite il prodotto leasing strumentale, targato, nautico e immobiliare offre l’opportunità alla propria clientela di acquisire una gamma di prodotti ampia e completa. I finanziamenti sono rivolti a privati, professionisti e aziende del territorio. BCC Agrobresciano per lo sviluppo di tale attività si avvale della collaborazione di Banca Agrileasing (società del movimento cooperativo) votata allo sviluppo delle imprese nostre clienti e presidia tutte le aree del leasing: strumentale, targato, nautico e immobiliare. Con il Leasing Strumentale garantisce la possibilità di acquistare macchinari e attrezzature di ogni genere necessarie alle nostre aziende clienti per svolgere e incrementare la propria attività. Con il Leasing "targato" rende più sem- plice e veloce l’acquisto di autovetture, veicoli commerciali e industriali tra cui autocarri e pullman. BCC Agrobresciano fornisce inoltre sull’argomento assistenza tecnica, consulenza fiscale ed agevolativa. Con il leasing e i finanziamenti BCC Agrobresciano sostiene i progetti di crescita delle imprese, anche agricole, ed assiste gli imprenditori con servizi e consulenza nel campo della finanza straordinaria e nel comparto estero con attività di sostegno all’import/export ed all’internazionalizzazione. La missione di BCC Agrobresciano in collaborazione con Banca Agrileasing è quella di supportare le piccole e medie imprese presenti sul territorio con un’ampia offerta che copra tutte le esigenze degli imprenditori. Una rete di gestori d’impresa e di specialisti su ogni area di affari è a disposizione del cliente per ricercare e offrire tutte le soluzioni finanziarie ritagliate su misura. PER SAPERNE DI PIU’ Presso le filiali è possibile trovare tutta la consulenza e le informazioni utili alle Vostre esigenze. A fianco la classifica della Lombardia per gli erogatori di servizi di Leasing. La nostra società, l’Agrileasing è nelle prime posizioni, in una classifica che comprende decine di società Agrobresciano ASSEMBLEA DEI SOCI 2011 Ricordiamo ai nostri Soci che l’Assemblea ordinaria delle nostra Banca è fissata per il giorno Domenica 8 maggio 2011 alle ore 9.30 presso il Cinema Teatro "Gabbiano" Via Lapapasini, 28 – Ghedi BCC Agrobresciano 9 IL SOCIO Incontro con i nuovi Soci Lo scorso 14 aprile si è svolta per la prima volta un incontro tra i vertici della banca e i nuovi Soci entrati. Un’occasione per conoscersi e scambiare desideri e idee. 2108 1999 2222 2000 2512 2001 Nel grafico lo sviluppo dei Soci dal 1998 al 2010 2849 2002 3109 2003 L’ 2004 3485 2005 3638 2006 3962 2007 TOTALE SOCI di Giorgio Merigo incontro con i Soci della nostra Banca, entrati nella compagine sociale nel 2010, che si è tenuto il 14 aprile in Auditorium BCC, è stato fortemente voluto dagli Organi Istituzionali con l’intento di dare un benvenuto ai Soci entrati nella Compagine Sociale dal 2010 e soprattutto di porre l’accento sulla centralità del Socio in una Banca Cooperativa. L’obiettivo della serata è stato di 3320 rimarcare le fondamentali differenze tra le BCC e gli altri istituti di credito soprattutto nella visione della persona/cliente/Socio non colto solo dal lato del mero conto, ma visto nella sua complessità di figura interattiva e sociale, intrecciata con la comunità e quindi anche con le azioni della Banca, vista appunto come elemento motore della comunità locale. Durante l’incontro la Banca è stata introdotta 4266 2008 4718 2009 ENTRATI 4915 2010 USCITI sotto molti aspetti: si è dato ampio spazio alle radici storiche della nostra BCC, risalenti al lontano 1897 e a quei pionieri, don Maggini in testa, che hanno rivoluzionato l’idea di banca partendo dai principi di solidarietà cristiana; si è poi parlato delle normative del tutto particolari che regolano il nostro agire in relazione alla responsabilità sociale d’impresa, alla struttura e alle relazioni esterne, all’impegno profuso nel territorio per sostenere innumerevoli associazioni di volontariato. Ad ascoltare, molti dei Soci entrati di recente nella compagine. In totale nel 2010 abbiamo avuto 320 nuovi Soci, 186 uomini (di cui 90 sotto i 40 anni), 76 donne (di cui 41 sotto i 40 anni) e 58 aziende. A far gli onori di casa, oltre al Presidente Carlo Ruggeri, il Direttore generale Fabio Codeluppi, la Sig.ra Daniela Arrigoni del Comitato Soci e Cultura e il Responsabile delle Relazioni Esterne e Soci Giorgio Merigo. Un’esperienza utile, sia per capire le reali necessità della base societaria, sia per far comprendere appieno le grandi eccellenze del fare Banca delle BCC: un modo veramente differente. ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER LO STATUTO CHE SI RINNOVA Uno statuto rinnovato, per una migliore rappresentanza Ad ottobre una Assemblea Straordinaria per presentare le modifiche nello Statuto delle Banche di Credito Cooperativo 10 BCC Agrobresciano Durante l’incontro con i Soci che si svolgerà nel prossimo ottobre, si terrà anche una Assemblea Straordinaria che avrà come oggetto la presentazione delle variazioni statutarie volute da Federcasse su stimolo delle Federazioni locali e delle BCC e dopo un confronto con Banca d’Italia. Le modifiche si sono rese necessarie per adeguare l’operatività delle Banche di Credito Cooperativo ai tempi, rendendole anche capaci di prevenire crisi e tensioni economiche che possono gravemente incidere anche a livello reputazionale. Le integrazioni allo Statuto consentiranno tra l’altro di: • garantire un graduale rinnovamento delle cariche di governo • favorire ulteriormente la partecipazione dei Soci alla vita della cooperativa • ridurre il rischio di conflitti di interesse, anche con l’incompatibilità tra aministratore e cariche politiche e ruoli amministrativi pubblici • limitare la misura dei fidi concedibili • porre vincoli all’affidamento di appalti a parti correlate di amministratori e direttori • prevedere l’ineggibilità di coloro che hanno contribuito a creare crisi aziendale • rafforzare il monitoraggio sull’autonomia dei componenti dell’organo di controllo • incoraggiare la creazione di Comitati tecnici indipendenti nel CDA. La data dell’Assemblea Straordinaria, che coinciderà con la tradizionale Festa del Socio che come tutti gli anni si svolgerà dopo l’estate, verrà comunicata nei prossimi mesi. INCONTRI IN AUDITORIUM L’11 febbraio scorso, organizzato dal gruppo Lambda di Ghedi, si è tenuto un incontro con il fotografo naturalista Juza, alias Emanuele Affaticati. Il grande fotografo italiano sta prepotentemente emergendo in campo internazionale e in occasione della serata ha presentato le straordinarie foto dei suoi viaggi e ha spiegato le sue tecniche di ripresa. Juza infatti oltre alle eccezionali capacità tecniche e artistiche, ha il grande dono dell’umiltà, cosa rara in campo artistico, che gli consente di svelare i “retroscena” delle sue foto, senza nascondere trucchi o tecniche. Il 6 marzo, in occasione della serie di incontri “Orizzonti... essere donna” si è inaugurata la mostra pittorica del Gruppo Artisti Bresciani “Vincere Pandora”, presentata da Silvia Jacobelli. Una riflessione sulla femminilità mediante l’analisi artistica della “madre” di tutte le simbologie occidentali. L’11 marzo, sempre in occasione della serie di incontri “Orizzonti... essere donna” si è tenuto un incontro teatral-musicale con il cantautore bresciano Charlie Cinelli. Un incontro che come solitamente accade nei suoi turbinosi spettacoli, si ride, si pensa e si riflette sulle nostre origini. Il 14 marzo si è avuto l’incontro con Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta e scrittrice, da anni in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, denunciando gli attacchi maschilisti, gli insulti, le offese e le violenze che nella nostra “moderna civiltà” ancora le donne subiscono. L’incontro aveva titolo l’“Invidia del grembo”, incentrato sulla cosidetta “invidia del maschio” per la procreazione femminile. Un eterno problema scandagliato da millenni di pensiero filosofico e da innumerevoli saggi di psicologia e psicanalisi che ancora una volta ha puntato il dito sul “difetto di comunicazione” tra uomo e donna. Il 17 marzo, con l’organizzazione del gruppo Lambda di Ghedi si è avuto un incontro con Maurizio Galimberti, guru mondiale della fotografia, che dall'inizio degli anni novanta ha legato il suo nome all'uso delle pellicole a sviluppo istantaneo, Polaroid prima e Fuji in seguito, con la creazione di foto-mosaici sempre più complessi e articolati. Nell’occasione ha raccontato della sua vita, la sua tecnica e i suoi ultimi lavori nel mondo hollywoodiano. EVENTI IN SMS La tua banca in un SMS Vuoi essere sempre informato sulle nostre iniziative? Su come risparmiare, divertirti e sentirti partecipe della tua banca? Compila il coupon qui sotto e consegnalo in filiale, riceverai gratuitamente sul tuo cellulare, SMS con notizie, eventi e opportunità della tua banca. Il Sottoscritto nag SOCIO BCC, con la presente richiesta CHIEDE Di aderire al servizio gratuito di ricezione messaggi ”SMS Eventi Soci BCC”. A tal proposito, dichiara, sotto la propria responsabilità, di voler ricevere gli sms, che verranno inviati al numero di telefono: Segnalo inoltre la mail: Con la presente, AUTORIZZO al trattamento dei dati personali da parte della BCC Agrobresciano, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 196/03. IN FEDE (firma) BCC Agrobresciano 11 IN VIAGGIO CON NOI Un’ estate insieme, tra mare e cultura La nostra banca propone per Soci e Clienti due soggiorni mare in altrettante splendide cornici, e, a maggio, da non perdere la visita alla mostra La Bella Italia a Torino a cura del Comitato Soci e cultura er i nostri Soci e Clienti si prospetta un’estate all’insegna della scoperta di nuovi paesaggi e del divertimento. Sono infatti aperte le iscrizioni a due soggiorni in altrettante magnifiche località marittime del nostro sud: la prima in Sardegna e la seconda a fine estate in Puglia. P Dal 25 giugno al 2 luglio ci aspetta l’IGV Club Santagiusta a Castidas, a circa 60 km a nord di Cagliari. L'IGV Club Santagiusta, sorge su una spiaggia di rara bellezza. È una struttura perfettamente inserita nell'ambiente, elegante, confortevole. L’architettura del club è tipicamente mediterranea, con forme e colori che si accordano magnificamente con l’ambiente che lo circonda. Un’ampia zona protetta con ginepri secolari e gigli selvatici fa da cornice alla splendida baia che si affaccia su un mare dall’acqua limpida e cristallina. Si potranno godere colori e profumi in suggestive calette e su una bianca spiaggia di sabbia, attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio e dotata di bar. 12 BCC Agrobresciano Il club offre un ristorante nel quale vengono serviti prima colazione, pranzo e cena con servizio a buffet; tre bar, piano-bar, discoteca, anfiteatro, cinema, piscina (con acqua dolce), bazaar, boutique, nursery, mini club, junior club, servizio medico e pediatrico ambulatoriale. Inoltre: centro benessere, noleggio auto, biciclette e motorini, teli mare, servizio lavanderia, Wi-Fi zone e Internet point. Nelle vicinanze del Club si trova anche un centro subacqueo, che oltre a corsi propone immersioni all’interno dell’area marina protetta di Capo Carbonara con splendidi fondali ricchi di fantastiche gorgonie. Quota di partecipazione: Socio BCC Euro 1150,00 Cliente Euro 1250,00 La Puglia ci aspetta invece dal 04 al 11 settembre 2011 al Grand Hotel Club Daniela, un 4 stelle completamente ristrutturato nel corso del 2010, che sorge nel cuore del Salento, a pochi passi da Otranto. L’Hotel è immerso in una verdissima pineta secolare, poco distante dalla spiaggia di sabbia bianca, riservata agli ospiti del Grand Hotel Daniela e totalmente rinnovata nei servizi, ampia e attrezzata con ombrelloni e sdraio, che si può raggiungere comodamente con il simpatico trenino navetta messo a disposizione. Tutte le camere dell'Hotel sono dotate di servizi privati con doccia , aria condizionata, telefono, tv e terrazzo arredato con tavolino e due sedie, frigobar. La struttura dispone di due sale ristorante con servizio a buffet, un suggestivo bar situato a bordo piscina e, in spiaggia, un nuovissimo bar ristoro dove sorseggiare una bibita fresca e gustare un invitante spuntino. Quota di partecipazione: Socio BCC Euro 600,00 Cliente Euro 655,00 Ma prima dell’estate invitiamo Soci e Clienti il 29 maggio prossimo ad una gita alla Reggia di Venaria a Torino, per visitare, nell’imponente cornice delle Scuderie Juvarriane della Reggia, oltre 350 opere che tracciano un percorso che va dall’antichità alla vigilia del 1861 attraverso le principali “capitali culturali” pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo. La mostra, appunto intitolata “La bella Italia” propone l’immagine delle diverse città - culture, tradizioni e ricchezze storico-artistiche viste da grandi artisti che hanno fatto la storia: Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino,Velazquez, Bernini e tanti altri. PER SAPERNE DI PIU’ Per informazioni complete e prenotazioni rivolgersi presso i nostri sportelli. www.agrobresciano.it IN GIRO IN BICI Gussago: al santuario della Madonna della stella In questa bella primavera vi suggeriamo un percorso da fare in mountain bike tra le colline dei Campiani, del Monte Peso e del Picastello, che segnano il confine tra Brescia, Collebeato e Cellatica. Il percorso parte da Collebeato, attraversa il Parco delle Colline di Collebeato, raggiunge il santuario della Madonna della Stella e ritorna al punto di partenza. Si parte da Collebeato dove consigliamo la visita del Palazzo Panciera di Zoppola, di Villa Martinengo, del complesso di Santo Stefano, e del santuario quattro-cinquecentesco della Madonna della Calvarola. Dal Municipio, punto di partenza, ci si dirige verso la chiesa dove si svolta a destra in direzione Cellatica, da questo punto ci si imbatte in piccoli strappi di salita, ma il passo dei Campiani è a meno di 2 km, quindi non ci si deve spaventare. Giunti al passo possiamo rinfrescarci un pò prima di prendere la discesa a destra in direzione Cellatica (il paese offre da vedere alcune belle residenze nobili) per 200 metri, poi si svolta a destra in via Stella. Si percorre in salita prima un ripido tratto asfaltato, poi uno sterrato dalla pendenza sempre più dolce. Arrivati al santuario ci si porta al parcheggio dei pullman posto sotto la scalinata di accesso, e da qui si scende a sinistra su sterrato verso Gussago (a Gussago meritano una visita le interessanti opere d’arte nella parrocchiale di S. Maria Assunta). In fondo a via S. Rocco si gira a destra superando il ponte e poi a sinistra all’incrocio; si prosegue diritti per la località Croce e alla fine della strettoia tra le case si imbocca via Pianette che è la prima strada a sinistra. Al termine di quest’ultima si percorre uno sterrato finché ricompare l’asfalto e, proseguendo nella stessa direzione, si arriva ad un incrocio con le prime case di Fantasina di Cellatica. Da qui ci si riporta sulla provinciale verso Brescia, si arriva ad Urago Mella e, prima del ponte sul fiume, si svolta a sinistra in via Don Vender e quindi si prosegue sempre diritti fino a Collebeato. Il percorso è poco impegnativo ed è per tutti; complessivamente ha una lunghezza di 17 km. Iniziative culturali in triumplina Tutto esurito per la presentazione della mostra “Un’altra immagine della femminilità” presso la sala espositiva della nostra filiale di brescia triumplina Mostre d’arte e incontri In aprile si è svolta presso la Sala Conferenze della nostra filiale di via Triumplina a Brescia una splendida mostra d’arte, “Un’altra immagine della femminilità”con la presenza di numerosi grandi artisti bresciani. La mostra è stata promossa dal Centro Studi Cultura Uomo Territorio, con la collaborazione del Centro Artistico-culturale Giovan Pietro da Cemmo e il patrocinio della Circoscrizione Nord del Comune di Brescia. Erano presenti sessanta opere di artisti bresciani del Novecento e contemporanei. Al centro dell’attenzione la figura della donna dalla concezione alla visione della “donna oggetto”. In apertura della mostra un omaggio al Novecento, con due artisti del secolo scorso recentemente scomparsi: l’inedita Elisabetta Rossi (Rovato 1908-2009) l’allieva prediletta di Gerolamo Calca, che presenta una serie di ritratti di donne rappresentate nella loro tranquilla intimità domestica e borghese, e il notissimo Oscar di Prata (Brescia 1910-2006) con la sua visione drammatica della vita. Seguono artisti bresciani contemporanei, ognuno con la propria lettura del “femminile” attuata con ampia gamma di interpretazioni stilistiche, dalla figurazione moderna (E.Archetti, P.A.Arbosti, L.Melina, G.L Magri, M. Furri, C.Beschi, L. Zani, R.Zipponi, M Bianchi) a certi approcci tra il figurativo e l’informale (E. Brizzi, P.Nicolosi) arrivando alle soglie dell’astrattismo (K.Sellini, M.Rimon). Per conoscere il territorio La mostra fa parte di una serie di attività promosse dal Centro Studi “Cultura Uomo Territorio” e sostenute dalla nostra Banca volte a far conoscere il patrimonio storico artistico del nostro territorio. In questo ambito Mercoledì 20 aprile scorso si è avuta una visita guidata della chiesetta della “disciplina” San Cristoforo a Mompiano, presso la vecchia parrocchiale di S. Antonio. La chiesa presenta un interessante ciclo di affreschi tra la fine Quattro ed inizio del Cinquecento con Storie della Passione di Cristo, tipica delle “discipline”, oratori e cappelle delle confraternite dei “disciplini” che tra il Trecento e il Settecento ebbero grande diffusione: essi praticavano la penitenza corporale, ad imitazione delle sofferenze patite da Cristo durante la sua Passione (fino alla pratica della flagellazione) ed opere caritative e di pietà. Quella di Mompiano, è l’unica “disciplina” che in città ha conservato pressoché integralmente il ciclo illustrativo tipico di queste chiese. Una visita sempre consigliabile. Appuntamenti con la storia dell’arte Sempre presso la Sala di via Triumplina, sono in programma poi degli appuntamenti di storia dell’arte, fissati per: Lunedi 2 maggio ore 20,15: Introduzione storica, l’arte nel comprensorio dalla romanità al primo Medioevo. Lunedì 9 dal maggio, ore 20,15 – L’arte medievale dal 1300 al primi Quattrocento Lunedì 16 maggio ore 17,45 – visita presso la Pieve della Mitria a Nave: Paolo da Caylina il Vecchio tardogotico e i maestri tardogotico-rinascimentali (Maestro di Nave e di Gardone) Lunedì 23 maggio ore 20,15 – Agli albori del Rinascimento tra Foppa, primo Romanino ed altri maestri. BCC Agrobresciano 13 INTERVENTI SUL TERRITORIO Il Richiedei di Gussago va a gonfie vele con la DEXA Da un anno a questa parte, grazie al nostro intervento, in particolare della filiale di Gussago, il reparto di radiologia della Fondazione Richiedei di Gussago si è arricchita di un’apparecchiatura tra le più avanzate per la misurazione dei tessuti a cura del Comitato Soci e Cultura el reparto di Radiologia della Fondazione Richiedei a Gussago è in funzione, dal maggio 2010, un'apparecchiatura DEXA della ditta Hologic donata dalla nostra Banca. La macchina sfrutta il principio attraverso il quale i Raggi X (in dose minima, non pericolosa per la salute) attraversando i diversi tessuti subiscono una attenuazione che è maggiore quanto è più densa la parte del corpo attraversata. Questa metodica permette di valutare diver- N 14 BCC Agrobresciano si tessuti, come la matrice ossea, la massa muscolare ed il grasso. Inoltre riesce ad elaborare dati per ogni distretto corporeo, come braccia, tronco e gambe. La DEXA consente quindi di diagnosticare principalmente le malattie in cui vi è una riduzione della densità minerale ossea, permettendo così di fare una diagnosi precoce di osteoporosi prima che avvengano le fratture. L’esame è semplice: il paziente è disteso sul lettino e in pochi minuti la macchina attraverso un braccio mobile effettua la scannerizza- zione del corpo o della parte interessata. Il test è importante perché attraverso il risultato della DEXA e la valutazione clinica del paziente, il medico è in grado di formulare una diagnosi precisa e proporre un eventuale piano terapeutico appropriato. Oltre allo studio dell'osteoporosi la DEXA è utilizzata anche in campo nutrizionale - nei soggetti obesi e anoressici - e sportivo - negli atleti che vogliono valutare al meglio il rapporto fra massa corporea magra e grassa. La Fondazione Richiedei dispone di un repar- LA BANCA E LA COMUNITA’ Nella pagina a fianco il nuovo densitometro. Qui sotto un momento dell’inaugurazione. In basso da sinistra il presidente della Fondazione Fausto Gardoni con il nostro Presidente Carlo Ruggeri e il nostro Direttore generale Fabio Codeluppi to di Radiologia che si compone di due centri cooperanti: il primo, in attività da lungo tempo, a Gussago, l'altro a Palazzolo S/O. L'attività della struttura è divisa tra "interna", in collaborazione con le atre Unità Operative della Fondazione, ed attività esterna, in regime di accreditamento con il SSN e in libera professione, con spazi dedicati. Servizi diagnostici offerti: Radiologia Convenzionale per l’indagine radiografica sia tradizionale (scheletro e torace) che contrastografica (esami del tratto gastro-enterico, urografie). Ecografia dotata di apparecchiature di ultima genarazione. Si eseguono studi di tutti i distretti anatomici, delle strutture superficiali e del circolo vascolare addominale. È possibi- le eseguire prelievi cito-istologici ecoguidati e (in casi selezionati) esami ecografici con somministrazione di mezzo di contrasto. Tomografia Computerizzata (TAC) con apparecchiature multistrato sia a Gussago che a Palazzolo che consentono lo studio di tutti i distretti corporei e l'effettuazione delle biopsie Tc guidate. Risonanza Magnetica (RMN) con apparecchiatura “aperta” a Gussago che. rispetto alla risonanza chiusa, a tunnel, presenta il vantaggio di un maggior comfort per il paziente, con una diminuzione delle reazioni claustrofobiche; a Palazzolo si dispone di un'apparecchiatura dedicata all'esclusivo studio osteoarticolare (del ginocchio, caviglia, piede, gomito, polso e mano). Densitometria Ossea che consente principalmente la diagnosi di osteoporosi , dotata di dispositivi per l’analisi quantitativa della massa ossea, con le più affidabili tecniche (DEXA densitometra a raggi x a doppia energiaQTC Tomografia Computerizzata Quantitativa, QUS Ultrasonografia Quantitativa). Senologia clinica con la disponibilità di due mammografi e due ecografi dedicati allo studio elettivo delle parti molli. Si attuano anche esami con prelievi bioptici. LA FONDAZIONE RICHIEDEI Nell’aprile del 1860 il nobile Paolo Richiedei (Gussago, 17 ottobre 1795 – 16 ottobre 1869) dispose per testamento che il proprio patrimonio fosse destinato per la costituzione di un “Ospitale e Casa di Ricovero” per assistere gli ammalati poveri del comune di Gussago. Tale era il legame con la comunità gussaghese che le stesse tavole di fondazione auspicavano che “cittadini capaci ed estimati” venissero chiamati alla sua amministrazione. Da allora le attività di questa istituzione si sono progressivamente ampliate, in particolare negli ultimi tre decenni, fino all’attuale complesso di servizi socio-sanitari. Dal 1° gennaio 2004 il Richiedei è una Fondazione che intende continuare nell’impegno assistenziale della propria secolare tradizione che ha visto il Richiedei modificare la sua struttura, l’organizzazione ed i propri fini in relazione al modificarsi della società civile. L’ospedale nato per i malati ed i vecchi poveri oggi è un Polo Socio-Sanitario in Gussago e un Centro Medico in Palazzolo sull’Oglio che continua a rispondere alle richieste di salute dei cittadini dell’intera Provincia di Brescia e, per taluni servizi, della Regione. www.richiedei.it BCC Agrobresciano 15 CULTURA LOCALE San Rocco e la peste: un commovente percorso tra fede ed arte ad Alfianello Una semplice chiesa racchiude pregevoli dipinti che meritano una visita di Matteo Ferrari ffacciata sulla via Francesca che anticamente attraversava l’abitato di Alfianello, la chiesa di San Rocco ci appare schiacciata tra brutti edifici moderni, sormontata dalla minacciosa sagoma della cisterna dell’acquedotto comunale. L’infelice situazione, frutto del lungo abbandono in cui ha versato tanta parte del patrimonio monumentale della penisola, non rende onore all’antico sacello ed ai dipinti che questo contiene. Rinvenute e restaurate nei primi anni Sessanta del Novecento, le pitture parietali della chiesetta sono state recentemente interessate da un nuovo intervento conservativo ed offrono una preziosa testimonianza della cultura figurativa che percorreva le campagne tra Brescia e Cremona tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento. La chiesa fu costruita sul finire del XV secolo, quando l’endemica presenza della peste contribuì al clamoroso sviluppo del culto di san Rocco nel nord Italia: il santo di Montpellier, infatti, era ritenuto il miglior protettore dal terribile morbo da cui egli stesso era miracolosamente guarito. Per quanto non siano note le circostanze esatte dell’impresa, sappiamo che l’edificio fu eretto per volontà dell’autorità municipale, che ne detenne il patronato, con il diretto concorso dei cittadini che assicurarono le rendite necessarie al sostegno delle attività assistenziali e caritative. La chiesa presenta forme semplici, tipiche dei tanti edifici ecclesiastici che nello stesso giro d’anni venivano eretti nelle campagne lombarde. L’aula unica è scandita da due grandi archi dal profilo leggermente ad ogiva e si chiude nell’unica abside a terminazione rettilinea, dove si dispiega un ciclo di tema eucaristico, forse ancora di tardo Quattrocento e di mano d’un maestro prossimo a Paolo da Cayilina il Vecchio. Al centro della volta la colomba dello Spirito Santo fa da perno alla figurazione delle vele che, spartite da cornici A 1 16 BCC Agrobresciano CULTURA LOCALE 1. San Rocco, particolare della pala. Abside. 2. San Rocco ad Alfianello, facciata. 3. Veduta dell’interno verso l’abside. 4. San Cristoforo, particolare. Parete settentrionale, prima campata. 5. Trinità ed Evangelista. Abside, particolare della parete di fondo e della volta. 6. San Girolamo e Simbolo di san Marco. Volta del presbiterio, particolare. 5 2 decorate secondo il gusto del tempo, presentano gli evangelisti intenti a redigere i loro racconti, comodamente assisi in fantasiosi troni lignei, ricchi di modanature e pinnacoli. Ai loro piedi troviamo i consueti simboli evangelici e i quattro padri della Chiesa occidentale, tra i quali è un san Girolamo che con il raschietto tiene fermo il rotolo di pergamena su cui sta scrivendo. Sulla parete di fondo oggi troneggia la pala d’altare tardo-cinquecentesca con i santi Rocco e Sebastiano che, rivolti alla Vergine, ne invocano l’intercessione presso il Figlio in difesa del piccolo paese che si staglia sul fondo di montagne azzurrognole, evidente allusione allo stesso Alfianello. La tela fu realizzata accogliendo le prescrizioni di Domenico Bollani, vescovo di Brescia, e di Carlo Borromeo a dotare l’altare maggiore di un’adeguata pala e di imbiancare le antiche pitture absidali. È probabile che l’ancona recuperasse proprio il soggetto in origine dipinto sulla parete di fondo dell’abside. Qui, infatti, doveva trovarsi la Madonna col Bambino strappata negli anni Sessanta e collocata nella finestra tamponata a sinistra dell’altare; ai suoi fianchi erano due santi di cui oggi restano pochi frammenti, comunque sufficienti a farci riconoscere sulla destra la figura di san Rocco, di cui spunta un lembo del mantello e l’immancabile bastone da viandante. Nella parte alta della parete, in una mandorla di cherubini, è la Trinità, col Padre ormai irrimediabilmente decapitato che regge la croce su cui è inchiodato il Cristo esanime. Alla stessa fase, ma probabilmente ad una mano diversa, risalgono anche le lunette sulle pareti laterali dell’abside, dove si allineano le figure protettrici dei santi invocati in occasione di epidemie o di altre calamità: san Rocco, san Sebastiano e sant’Antonio. Le effigi dei tre santi si ripetono ossessivamen- 6 3 4 VISITE La chiesa è aperta in occasione delle celebrazioni liturgiche. Per prenotare la visita rivolgersi alla parrocchia di Alfianello, telefonando allo 030/9305928 o attraverso il sito www.parrocchialfianello.it (al link contattaci). te anche sulle pareti dell’aula, in una serie di dipinti votivi che le iscrizioni datano tra il 1514 ed il 1529, periodo infausto per le terre bresciane, più volte colpite dalle pestilenze e dalle devastanti scorrerie dei soldati germanici. I santi compaiono ora isolati ora ai lati dell’immancabile Vergine col Bambino; così è sulla parete meridionale, dove la sacra schiera dai volti stereotipati e ripetitivi è però collocata in una ridente e popolata veduta campestre. Non manca neppure la gigantesca effige di San Cristoforo, santo protettore di ogni viaggio e di ogni passaggio, molto venerato dal XII secolo come amuleto contro la temutissima “mala morte”, che colpiva all’improvviso senza concedere il tempo di ottenere l’assoluzione dai peccati. «La vista della mano di Cristoforo è nemica del dolore» recita in lettere latine il cartiglio che l’immensa figura tiene nelle mani, auspicio di salvezza per i fedeli di un tempo e spunto d’interesse per il curioso visitatore moderno. PER SAPERNE DI PIU’ F. MAFFEIS, Dal Corallo alla Mandorla. Storia immagini simboli in San Rocco d’Alfianello, Roccafranca (Bs) 2005. P. PIETTA, Alfianello attraverso i secoli, Brescia 1980. www.parrocchialfianello.it (link gallerie fotografiche). BCC Agrobresciano 17 SALUTE La ricerca che combatte il cancro In queste pagine sulla salute ospitiamo con piacere il contributo del Prof. Magrini dell’Istituto del Radio degli Spedali Civili di Brescia, che ci illustra i vari campi in cui si articola la ricerca per combattere il cancro e l’attività svolta dall’Università e dagli Spedali Civili di Brescia di Prof. Stefano Maria Magrini Istituto del radio degli Spedali Civili di Brescia a Radioterapia Oncologica è una pratica clinica indispensabile, con vaste indicazioni di carattere radicale, palliativo, sintomatico e con importanti possibilità di associazione alla chirurgia e alla terapia medica. La Radioterapia Oncologica è, d’altra parte, una disciplina clinica in evoluzione sul piano delle acquisizioni dal punto di vista clinico, tecnologico e della ricerca “di base”. La ricerca scientifica è protagonista della lotta quotidiana per sconfiggere il cancro e in essa sono riposte le speranze di migliaia di pazienti. Darne una definizione sintetica e univoca non è affatto semplice, perché la ricerca, specie quella sul cancro, è composta di diverse aree, tutte strettamente collegate tra di loro e ognuna fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale: migliorare la terapia nel rispetto del paziente. In linea generale, fare ricerca in radioterapia - e più estensivamente in oncologia - significa raccogliere informazioni, fare esperimenti e interpretarne i risultati per aumentare le conoscenze degli effetti che le radiazioni hanno sulla malattia e sui tessuti sani circostanti. La ricerca scientifica non è una pratica approssimata e generica, ma un’attività che si basa su regole precise che consentono di arrivare, attraverso percorsi ben definiti, a un risultato concreto, oggettivo e riproducibile: in poche parole si basa sul metodo scientifico. Seguendo dunque le regole del metodo scientifico, i ricercatori lavorano per trovare nuove o migliori terapie per sconfiggere il cancro o per prevenirlo e per limitare gli effetti secondari che queste terapie possono avere. Dal laboratorio alla cura, il percorso di una scoperta non è però sempre lineare. La strada è lunga, composta da molte tappe, ognuna delle quali rappresentata da un particolare tipo di ricerca scientifica. Possiamo distinguere: la ricerca di base, la ricerca L 18 BCC Agrobresciano traslazionale, la ricerca pre-clinica e la ricerca clinica. La ricerca di base La ricerca di base è guidata soprattutto dalla curiosità del ricercatore che vuole conoscere, per esempio, il meccanismo molecolare che sta alla base di un particolare fenomeno biologico. È la ricerca portata avanti sui banconi del laboratorio, tra provette e reagenti chimici, che ci fa capire come funzionano geni e proteine all’interno delle nostre cellule. La ricerca di base potrebbe sembrare lontana dal paziente e dalla sua malattia, ma in realtà rappresenta il punto di partenza per tutte le successive scoperte anche cliniche. Per esempio, il ruolo di alcune proteine della membrana cellulare dette “recettori”, cioè in grado di captare i fattori di crescita, è di fondamentale importanza nella trasformazione e progressione delle cellule tumorali. L’attivazione costante di questi recettori ha come conseguenza l’attivazione di una serie complessa di “segnali” biochimici che vanno dalla membrana al nucleo cellulare. Questi segnali modificano l’espressione dei geni e l’attività delle proteine coinvolte nella regolazione della crescita, della differenziazione, della sopravvivenza cellulare. La posizione centrale di questi processi rende queste “vie di segnalazione” un bersaglio terapeutico particolarmente attraente e potenzialmente sfruttabile nella grande maggioranza dei tumori umani. La ricerca di base prelude anche, per quanto qui più ci interessa, allo studio degli effetti delle radiazioni (radiobiologia), dei farmaci o di entrambi su questi processi. La ricerca traslazionale (“from bench to bedside = dal bancone del laboratorio al letto del paziente”) In campo oncologico, la ricerca traslazionale verifica la possibilità di convertire le scoperte scientifiche che arrivano dal laboratorio in applicazioni cliniche per ridurre l’incidenza e la mortalità per cancro. La ricerca di base è incredibilmente veloce, mentre i tempi per portare questi risultati al paziente sono molto lunghi: a salvaguardia dei pazienti ci sono infatti precise normative di legge che regolamentano l'applicazione delle scoperte scientifiche (a volte però rendendone possibile l’applicazione solo dopo molti anni). Nei laboratori che si occupano di ricerca traslazionale lavorano persone capaci di “camminare in equilibrio” tra due ambiti: si tratta di ricercatori che conoscono la ricerca di base, ma che hanno anche un’attenzione particolare per il paziente e una grande capacità di comprendere le necessità di chi si prende cura dei malati ogni giorno nella pratica clinica. Il “ponte” che collega le scienze di base e la medicina clinica (anch’essa una scienza), è un ponte a due sensi di marcia. Il percorso tradizionale prevede che le informazioni che arrivano dal laboratorio vengano tradotte in strumenti utili da applicare alla pratica clinica di tutti i giorni, ma non è raro che, da informazioni che arrivano dall’osservazione dei pazienti, i ricercatori colgano spunti per nuovi esperimenti in laboratorio. La ricerca preclinica Prima di valutare gli effetti di una nuova cura sull’uomo, i ricercatori devono verificarne l’efficacia e soprattutto la sicurezza in modelli sperimentali. La “cura” può riguardare l’uso di farmaci o di radiazioni ionizzanti o della loro combinazione. Questo tipo di ricerca serve per valutare un nuovo farmaco, nuove strategie per la somministrazione dei farmaci, l’effetto delle radiazioni ma anche nuovi strumenti clinici o diagnostici etc. I ricercatori che si occupano di ricerca preclinica portano avanti esperimenti in vitro e in vivo, cioè basati sull’uso di cellule “coltivate” in laboratorio o di modelli animali. Ovviamente, tutti gli esperimenti condotti nelle fasi precliniche sono sottoposti a stretti controlli SALUTE e devono rispondere a rigorosi principi di economicità e anche “etici”. Non è possibile fare a meno della ricerca preclinica, poiché sulla base dei risultati ottenuti in questi studi vengono disegnati gli studi clinici cosiddetti di “fase I”, cioè le prime fasi della sperimentazione nell’uomo che porterà, dopo anni di attente osservazioni, all’approvazione della nuova terapia. La ricerca clinica L’ultima fase della ricerca scientifica prima della approvazione di un nuovo farmaco o di un nuovo tipo trattamento deve, per forza di cose, passare da quella branca della ricerca chiamata ricerca clinica. Si tratta di sperimentazioni che coinvolgono direttamente i pazienti per valutare l’efficacia di una nuova molecola o di un nuovo trattamento e che in genere sono divise in quattro fasi. Le prime tre fasi (studio della tossicità del farmaco, studio della sua efficacia, confronto con l’efficacia di farmaci o modalità terapeutiche consimili nell’uomo) sono necessarie per ottenere l’approvazione del nuovo trattamento e della sua commercializzazione, mentre la quarta viene effettuata quando la terapia ha già ricevuto tale approvazione, per osservarne gli effetti su larga scala. La ricerca clinica comprende gli studi che si occupano di identificare il trattamento o le modalità di trattamento più efficaci. Colpire il tumore in modo selettivo Un grande aiuto nella lotta contro numerosi tumori viene dalle recenti scoperte della biologia molecolare, che consentono di identificare, e in molti casi di colpire, in maniera selettiva e specifica, fattori (recettori, enzimi, fattori di crescita, etc.) responsabili della crescita e della diffusione incontrollata delle cellule tumorali all’interno dell’organismo, della loro capacità di sopravvivere alla radioterapia e alla chemioterapia e di stimolare la produzione di nuovi vasi sanguigni. In aggiunta quindi alla radioterapia e alla chemioterapia, un nuovo approccio terapeutico in oncologia è diretto verso i ‘sentieri molecolari’ che causano la trasformazione cellulare maligna. Queste terapie hanno cioè come bersaglio i recettori tumore-specifici della cellula e i segnali critici per la progressione della malattia, mentre la tossicità è ridotta per le cellule normali. Esse sono anche definite “target therapy” (“terapie bersaglio”) Una maggiore selettività, questa volta “fisica” è tipica anche della moderna radioterapia: l’avanzamento tecnologico permette di usufruire di macchine sempre più in grado di colpire il bersaglio tumorale limitando al minimo il coinvolgimento dei tessuti sani circostanti, consentendo inoltre di aumentare le dosi erogate. Come in alcuni casi già si verifica, è possibile che attraverso lo sviluppo e l'uso degli agenti biologici menzionati e delle tecniche d’irradiazione più all’avanguardia, i futuri regimi antineoplastici La nostra Banca e la BCC del Garda hanno donato lo scorso dicembre un cospicuo contributo per sostenere le attività del Centro Radioterapico degli Spedali Civili di Brescia. Nella foto insieme ai vertici degli Spedali Civili, la presidente dell’Associazione Amici Istituto del Radio Claudia Chincarini, il nostro Presidente Carlo Ruggeri e il Presidente Alessandro Azzi della BCC del Garda siano specificamente confezionati su misura del paziente, sulla base delle caratteristiche molecolari della malattia e della sua sede. Il successo clinico di questi nuovi approcci dipenderà in larga misura dalla possibilità di selezionare i pazienti potenzialmente più responsivi ad una specifica strategia terapeutica. Le nuove acquisizioni prefigurano un possibile importante miglioramento della aspettativa di vita e della qualità di vita dei pazienti malati di cancro. La ricerca e la clinica all’Istituto del Radio L’Istituto del Radio e la Cattedra di Radioterapia della Università degli Studi di Brescia sono stati da sempre attenti al percorso poc’anzi delineato, utilizzando i nuovi farmaci individuati dalla ricerca preclinica e integrandoli col trattamento radioterapico. La ricerca clinica ha consentito nell’ultimo decennio di documentare i risultati ottenuti a Brescia in molti settori della patologia neoplastica, dai tumori della testa e del collo a quelli dell’utero, dai linfomi ai tumori cerebrali. L’Istituto e la Cattedra partecipano anche ad importanti Progetti internazionali di ricerca clinica (ad esempio nel campo delle neoplasie cerebrali, di quelle dell’utero, dei linfomi) e hanno promosso e coordinato molti altri studi (ad esempio sui trattamenti radioterapici combinati con “target therapy” nei tumori della testa e del collo, ancora sui tumori cerebrali, etc). Da alcuni anni, in collaborazione con i Medici dei Dipartimenti di Oncologia e di Laboratorio, l’Istituto ha poi definito una proposta su attività di ricerca in radiobiologia. Questa proposta è poi stata inclusa nella più generale iniziativa della Azienda Spedali Civili, generosamente supportata da AIL, per la costruzione e l’allestimento di un Laboratorio, che sta finalmente vedendo la luce, anche dal punto di vista operativo, e che si occuperà anche dello studio delle cellule staminali. In questo contesto, la Cattedra di Radioterapia della Università di Brescia ha stabilito solide relazioni internazionali in ambito radiobiologico. Giovani medici in formazione e giovani specialisti hanno trascorso periodi di studio e di ricerca in radiobiologia in altri Centri europei di grande prestigio (ad esempio, il Laboratorio di Radiobiologia dell’Istituto “Gustave Roussy” – Università di Parigi, il Dipartimento di Radiobiologia dell’Università di Tubinga in Germania); altre “missioni” dello stesso tipo sono in programma (ad esempio in Danimarca, presso l’Università di Aahrus e il Centro clinico di Odensee). Si sono studiati settori molto diversi della radiobiologia e delle sue applicazioni e una Collega bresciana sta per completare un Dottorato di ricerca in cotutela con l’Università di Parigi su queste tematiche. Molte delle persone che hanno acquisito questa esperienza continueranno a collaborare con l’Istituto e con la Cattedra. Il contributo della BCC a queste attività è stato rilevante e desidero qui darne atto: tramite una donazione di questo Istituto bancario è stato possibile acquisire macchinari per la ricerca preclinica che saranno impiegati dalla Cattedra e dall’Istituto per proseguire a Brescia attività già documentate con pubblicazioni internazionali ed iniziate da giovani studiosi bresciani all’estero. Ci sembra questo un buon esempio del contributo della Comunità Bresciana al miglioramento dell’assistenza ai malati neoplastici, attraverso strumenti all’avanguardia. La collaborazione di BCC con l’Azienda Spedali Civili, con la nostra Università e con Associazioni del Terzo Settore, quali la benemerita “Associazione Amici Istituto del Radio”, per la realizzazione di Progetti come questo rende il contributo di questo Istituto bancario particolarmente significativo. BCC Agrobresciano 19 SOLIDARIETA’ E TERRITORIO L’esperienza del microcredito: dare credito alle relazioni Da tre anni la Caritas Diocesana di Brescia, coinvolgendo alcune BCC locali, tra cui la nostra che ne è stata la promotrice, ha attuato un progetto solidale grazie al quale quasi duecento persone in difficoltà finanziaria hanno trovato risposta ai loro problemi di Eugenio Travanini econdo i dati Istat del luglio 2010, la povertà relativa delle famiglie è diminuita dall’11,3% del 2008 al 10,8% del 2009 per un totale di 7 milioni 810 mila, pari al 13,1% dell’intera popolazione. In realtà, dal rapporto sulla povertà curato dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan, emerge che la povertà non è affatto diminuita, ma si è abbassata la soglia su cui si calcola la povertà relativa; infatti aggiornando la soglia rispetto alla variazione dei prezzi tra il 2008 e il 2009 (solo 25 euro), i poveri in Italia sono aumentati del 3,7% arrivando a 8 milioni e 370 mila persone. In Lombardia l’incidenza della povertà relativa è inferiore rispetto al resto dell’Italia, ma rimane comunque il fatto che il 24,3% delle famiglie lombarde non riesce a far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro, e nell’ultimo anno le persone che si sono rivolte ai centri d’ascolto delle Caritas sono aumentate del 25% e il 47,5% ha chiesto beni “s 20 BCC Agrobresciano e servizi materiali quali alimenti, vestiario e pagamento delle bollette. Per fronteggiare i bisogni espressi, accentuati dalla crisi degli ultimi anni la Caritas Diocesana di Brescia, tra i vari progetti e iniziative, ha attuato il progetto “Mano FraternaMicrocredito Sociale”. Il Microcrdito Sociale consiste nel proporre finanziamenti agevolati, fino a 3.000 euro rimborsabili in 36 mesi, a persone o nuclei famigliari la cui situazione rischia di essere definitivamente compromessa da fatti eccezionali e da imprevisti; in questo modo li si accompagna verso un credito responsabile e al recupero dell’autosufficienza economica. Nell’arco di questi tre anni, le persone con sofferenza finanziaria incontrate sono state 275 e 191 quelle che hanno beneficiato di un finanziamento agevolato, per un importo complessivo di 490.260 euro. I Soggetti convolti nel progetto sono la Fondazione Comunità Bresciana, l’Ass.ne Cuore Amico, la Congrega della Carità Apostolica, il Comune di Brescia, il Comune di Ghedi, il Comune di Gardone Riviera; mentre le banche convenzionate sono, oltre alla nostra Bcc Agrobresciano, la Bcc di Bedizzole Turano e Valvestino, la Bcc di Brescia, la Bcc Colli Morenici del Garda, la Cassa Padana, e la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Nove sono le Zone Pastorali, novantuno le parrocchie partner e nove gli sportelli di microcredito sparsi nella Diocesi Bresciana che vedono impeganti diciassette volontari. In un recente incontro avvenuto tra il vescovo mons. Monari e i presidenti delle Banche partner del progetto, il direttore della Caritas diocesana, Giorgio Cotelli si è così espresso: “ Oggi consegniamo nelle mani del Vescovo, a distanza di tre anni dalla sua ideazione, non un progetto, dei dati, dei risultati, pur significativi, ma un’esperienza: muovendo da un suo mandato, abbiamo condiviso con le Banche di Credito Cooperativo un cammino che ci ha permesso di intercettare la domanda di molte famiglie che fanno fatica”. Azzi, presidente Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo, ha sottolineato l’ispirazione che avvalora l’impegno delle BCC: la “testimonianza di un amore intelligente” finalizzato a “dare mercato” a valori quali la mutualità, la democrazia economica, la reciprocità; a integrare l’efficienza con i valori della persona, della relazione, della solidarietà. Proprio “il credito alle relazioni” è l’aspetto qualificante del microcredito. Così ha testimoniato Michele, uno dei volontari, molti dei UN LIBRO AL GIORNO Voci di pace e di libertà nel secolo delle guerre e dei genocidi di Anselmo Palini Un momento del recente incontro tra il Vescovo mons. Monari e i presidenti e i direttori delle Banche coinvolte nel progetto del microcredito (Foto Eden) quali ex bancari, che attualmente, in nove zone della diocesi, gestiscono gli sportelli di microcredito: “La cosa che ci preme di più è restare vicino alla persone, non essere dei semplici erogatori di prestiti, seppur prestiti a rischio, ma “dare credito alla fiducia”, non una fiducia determinata tanto da garanzie di tipo economico, quanto legata alla persona. Su questo abbiamo cercato di attivare anche chi ci segnala la situazione di difficoltà, il garante morale. La fiducia cioè viene accreditata anche dal fatto che dietro c’è un tessuto sociale che sostiene questa persona” Nel dar “credito alle relazioni”, ha poi sottolineato il diacono Giorgio Cotelli, “abbiamo investito insieme in un capitale inedito: le famiglie che fanno fatica. Abbiamo scommes- so sul fatto che queste famiglie siano una risorsa: restituendo il prestito ricevuto, esse stesse si fanno progetto e danno la possibilità ad altre famiglie di accedere a questi microprestiti”. Al di là dei crediti concessi, il monitoraggio delle richieste presentate agli sportelli di microcredito, nonché ai centri di ascolto, ha permesso di rilevare la necessità di un’ulteriore risposta alla sofferenza finanziaria: dal 4 aprile scorso è diventato operativo il Fondo “Briciole lucenti” finalizzato all’erogazione di piccole somme a fondo perduto. Coinvolte nell’attivazione dell’esperienza di microcredito in altre nove zone pastorali, le BCC hanno assicurato il loro contributo anche a questa iniziativa, attraverso un impegno di 30.000 euro. Il microcredito in numeri www.brescia.caritas.it Persone che hanno beneficiato del microcredito 2008-2010 Italiani 103 Stranieri 88 Zone di residenza Città Provincia Totale dei crediti disponibili ad oggi Totale dei finanziamenti erogati 2008-2010 N° dei prestiti concessi N° volontari impegnati agli sportelli N° BCC-CR provinciali convenzionate 98 93 783.900 490.260 191 23 6 Il libro di Anselmo Palini, scrittore e storico bresciano, si presenta essenzialmente come una raccolta di biografie, testi e testimonianze di uomini e donne che, durante il periodo dell’avvento del comunismo in Russia, del Fascismo in Italia, del Nazismo in Germania, hanno cercato di resistere al male, di affermare il proprio diritto alla libertà e di condannare la sopraffazione tramite l’affermazione del proprio messaggio di pace e opposizione. L’autore si interroga in particolare sul tema della Memoria, sulla necessità indiscussa di ricordare tutte quelle situazioni in cui la dignità umana è stata offesa e calpestata, di non dimenticare i milioni di morti causati dai totalitarismi del novecento; tuttavia a suo parere risulta al tempo stesso ancora più importante non dimenticare tutti coloro che, pur non essendo “né eroi, né santi e nemmeno delle incarnazioni del bene […] non si sono fatti attanagliare dalla paura o ingannare da una propaganda martellante”, ma hanno saputo resistere al male supremo, al dolore straziante che il genere umano è in grado di infliggere ciecamente a sé stesso, alle assurde imposizioni dei governi autoritari. Il testo si propone perciò, e riuscendovi, lo scopo di trasmettere la memoria storica e biografica di alcune tra queste grandi, ma spesso dimenticate voci che nel buio dello straziato secolo scorso, si sono innalzate a difesa di un dovere morale più alto e dei valori che questo imponeva. Una lettura intensa e commovente. Acquistabile su www.ibs.it BCC Agrobresciano 21 CASTELLO DI PADERNELLO L’Italia e il locale Al castello di Padernello due progetti culturali che valorizzano l’unità d’Italia in occasione del 150° anniversario e al contempo le eccellenze culturali locali www.castellodipadernello.it Promessi... in prova” è il titolo della mostra molto particolare proposta in castello dal 7 maggio al 10 luglio 2011 in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. I “Promessi Sposi”manzoniani sono infatti “raccontati” attraverso le marionette e le scenografie storiche della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli. La mostra si snoda nelle scene che rappresentano i capitoli e nei momenti salienti del romanzo attraverso la ricostruzione scenografica delle marionette che portano in se una tradizione artigianale ed artistica centenaria: i grandi intagliatori e le scene dei maggiori scenografi ottocenteschi ripropongono la magia del teatro di figura ricomposti al castello di Padernello. •••• La Fondazione Castello di Padernello propone per la primavera estate una serie di escursioni e visite guidate ad alcune eccellenze storico-artistiche di questa parte della pianura Bresciana. Il progetto della Fondazione castello di Padernello ha l’obiettivo di promuovere in concreto, attraverso la creazione di circuiti turistici, una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni della bassa pianura Bresciana e la tutela di un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità Si comincia l’8 Maggio con Villa Negroboni ora Feltrinelli di Gerolanuova in Pompiano. Stupendo esempio di villa signorile di campagna tipica delle grandi monarchie europee. Realizzata dall' arch. Marchetti nel 1700. Il parco che la circonda le dona importanza e sul retro apre una prospettiva all'infinito che un tempo si concludeva con esedra alberata.Visita ore 15.00. Quota di partecipazione € 6,00. “I 22 BCC Agrobresciano Il 5 Giugno si va alle Terre di San Marco (itinerario di una giornata) Visita ad alcuni dei castelli più belli appartenuti ai Martinengo lungo i territori di confine tra la Repubblica Veneta ed il ducato di Milano, per conoscere l'affascinante storia dell'ascesa al potere dei Martinengo. Ritrovo a Orzinuovi nella piazza principale di fronte alla parrocchiale. Partenza ore 9.15. Percorso: Orzinuovi, Urago d'Oglio, Pumenengo, Torrepallavicina, Soncino, Barco, Villachiara, Villagana, Padernello. Quota di partecipazione: € 30,00 (pranzo compreso); per famiglie € 25,00 a persona. Il 26 Giugno si visita il Laghetto di Scarpizzolo, a San Paolo. Visita naturalistica al laghetto e al parco circostante. Il laghetto, in origine zona paludosa, oggi riceve l'acqua da 22 affluenti tra rogge, fossi, canali, dugali, acquatori colatori. All'ingresso il Chiavicone Vecchio, un importante manufatto irriguo dell'ottocento, che ha il compito di regolare le acque dello Stronello. Visita ore 15.00. Quota di partecipazione € 6,00. Il 10 Luglio infine si va nel Palazzo Maggi di Cadignano di Verolanuova. Il Palazzo, all'esterno austero ed affiancato dalle corti rustiche, riconoscibile per l'elegante torretta con passaggio arcuato che apre la vista alla campagna. All'interno conserva i preziosi affreschi di Lattanzio Gambara.Visita ore 15.00. Quota di partecipazione € 6,00. Concerti “VIVA V.E.R.D.I.” NOTE DI UN’ITALIA UNITA E’ questo il titolo di un concerto in due atti per voce recitante, tenore, coro e band diretto dal Maestro Francesco Andreoli, con la partecipazione del tenore Paolo Antognetti, del narratore Luciano Bertoli, del Brixia Camera Chorus e del Corpo Musicale Cittadino di Ghedi. I 150 anni dell’unità d’Italia verranno raccontati attraverso la musica di quegli anni: dagli intensi cori verdiani pieni di ardore rivoluzionario, ai canti popolari che rappresentavano le speranze e i desideri di una nazione ancora da divenire. Una voce narrante introdurrà - attraverso la lettura di poesie, racconti, cronache dell’epoca, frammenti di lettere e manifesti murali - direttamente nei contesti storici del tempo e consentirà di approfondire l’ascolto della “colonna sonora” del Risorgimento Italiano. La prima parte del concerto sarà interamente dedicata alla musica operistica, ed in particolare a Giuseppe Verdi, con l’interpretazione dei celebri cori tratti dalle opere I Lombardi alla prima crociata (“O signore dal tetto natio”) , Ernani (“Si ridesti il leon di Castiglia”), Nabucco (“Va pensiero”) e l’inno, scritto su testo di Goffredo Mameli, “Suona la tromba”. Verranno proposte anche pagine significative di Saverio Mercadante (il celebre coro “Chi per la patria muor, vissuto è assai” dall’opera Caritea, Regina di Spagna) e di Gioacchino Rossini. La seconda parte sarà invece incentrata sui canti popolari (“Addio, mia bella, addio”, “La bella Gigogin”, “Io vorrei che a Metternicche”) e agli inni del Risorgimento (“l’Inno di Garibaldi”, “la Bandiera dei tre colori”) per chiudere doverosamente questo percorso con “Il canto degli italiani” (composto da Michele Novaro su testo di Goffredo Mameli). L’appuntamento è, dunque, per SABATO 4 GIUGNO alle ore 21 al Largo della Pace a Ghedi. Ricordiamo che in caso maltempo il concerto si terrà nella sala consiliare di Ghedi. PER SAPERNE DI PIU’ Per ulteriori informazioni e prenotazioni: 030 9408766 www.castellodipadernello.it [email protected] Festa della Mamma La Corale Gaydum in occasione della Festa della Mamma si esibirà SABATO 7 MAGGIO alle ore 21 nel nostro Auditorium di Ghedi. AIUTI IN BREVE Caionvico Un campo tutto nuovo per l’Oratorio E’ con piacere che abbiamo contribuito alla realizzazione del nuovo campo di calcio sintetico dell’oratorio di Caionvico. Ora tocca a voi ragazzi... divertitevi, crescete, appassionatevi al gioco di squadra e in bocca al lupo per le tante partite che giocherete! Mompiano San Zeno Le tigri di Mompiano ancora verso la vittoria La Sindrome di Angelman e l’Ass. Orsa, per combatterla Ancora sport e ancora Volley, la squadra di cui siamo sponsor, vittoriosa lo scorso anno del titolo provinciale Top Junior di Volley, anche quest’anno sembra imbattibile. Forza ragazze e in bocca al lupo per le ultime partite di campionato! Nel gennaio scorso a Brescia presso il Teatro Sociale si è tenuta un’importante rassegna di danza Jazz dal titolo “Insieme per un sogno” promossa dall’Organizzazione Sindrome di Angelman, O.r.S.A., e patrocinata tra gli altri anche dalla nostra Banca e in particolare dallo sportello di San Zeno. Ben 150 ragazzi si sono esibiti a ritmo di jazz, per dare sun momento di serenità ai bambini affetti dalla sindrome di Angelman e alle loro famiglie. Quella di Angelman è una patologa genetica che colpisce un neonato su 15 mila ed è caratterizzata da grave ritardo mentale, perdita della parola, atassia e crisi epilettiche. L’Organizzazione O.r.S.A. riunisce le famiglie dei bambini affetti da questa grave patologia e opera per dare loro la possibilità di una vita qualitativamente migliore al malato e fa da supporto ai genitori. Il lavoro svolto e il sostegno economico elargito in occasione della serata al Sociale è servito a finanziare il progetto di ricerca del dr.Ype Elgersma, che da anni lavora per combattere questa grave malattia. Per chi volesse contribuire alla ricerca o conoscere meglio la malattia: www.sindromediangelman.org Ghedi Il Più Volley Ghedi under 16 è campione! Brave ragazze!!! La squadra di Volley femminile di Ghedi di cui siamo sponsor ha vinto il campionato provinciale under 16 2010-2011. Erogazioni solidali Tipo di associazione Associazioni di Categoria Associazioni culturali Associazioni medico-terapiche Associazioni ricreative Associazioni sportive Associazioni di volontariato Enti Comuni Oratori e Parrocchie Scuole n° interventi contributo in euro 5 6 3 8 29 11 1 5 20 9 6.350 13.150 3.150 10.540 42.650 6.350 3.500 7.300 31.850 14.080 La nostra banca sempre in prima fila Nonostante il momento economico particolarmente difficile che sta incidendo profondamente sulla comunità, la nostra Banca ha voluto continuare la sua opera di sostegno alle numerose associazioni che da sempre rendono vivo e efficiente il tessuto sociale. Qui a fianco sono elencati per tipologia di intervento gli aiuti erogati nel primo trimestre di quest’anno. In totale abbiamo compiuto 97 erogazioni per un totale di 138.920 euro. BCC Agrobresciano 23