Velocissimo! - BCC Agrobresciano

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Velocissimo! - BCC Agrobresciano
Agrobresciano
Periodico di economia e cultura locale della Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano
Dicembre 2009
01
Anno IV • numero 1
Aprile 2011
spedizione in abb. postale
70% Filiale di Brescia
In caso di mancato recapito,
si prega di restituire al
mittente, che si impegna a
pagare la relativa tariffa.
Leasing Agrobresciano?
Velocissimo!
Un’estate insieme, tra mare e
cultura
Al Richiedei di Gussago
installata la DEXA
Il progetto Microcredito
www.agrobresciano.it
Agrobresciano
01
Anno IV • numero 1
Aprile 2011
Per scriverci:
[email protected]
oppure, via posta a:
BCC Agrobresciano
Redazione Agrobresciano Informa
p.zza Roma, 17 - 25016 Ghedi (Bs)
SOMMARIO
3
A fianco di famiglie e imprese
4
Iccrea Banca: risultati positivi per bilancio 2010
5
Gastione del rischio: l'imprevisto, la crisi e l'emergenza
6
Assicurarsi sulla vita, facile e utile
7
Leasing Agrobresciano? Velocissimo!
Agrobresciano Informa
Periodico della BCC Agrobresciano
Soc. Coop.
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Agrobresciano Informa: IL SOCIO
Incontro con i nuovi Soci
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Incontri in Auditorium
12
Un’estate insieme, tra mare e cultura
Direttore Responsabile
Eugenio Travanini
13
In giro in bici: Gussago, al santuario della Madonna della stella
Progetto grafico e editing
MacVirgo Associati
13
Iniziative culturali in Triumplina
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Il Richiedei di Gussago va a gonfie vele con la DEXA
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8
12
Tutti i diritti riservati. Riproduzione di testi
e foto possibile solo dietro autorizzazione dell’Editore
fede ed arte ad Alfianello
La ricerca che combatte il cancro
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L’esperienza del microcredito: dare credito alle relazioni
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Un libro al giorno: Anselmo Palini
22
L’Italia e il locale: eventi al Castello di Padernello
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Aiuti in breve
Stampa
Litografia Gandinelli - Ghedi (Bs)
Autorizzazione Tribunale di Brescia
n. 26/2008 del 24 maggio 2008
San Rocco e la peste: un commovente percorso tra
18
Sede, direzione e amministrazione
BCC Agrobresciano
Ghedi (Bs) - Piazza Roma, 17
Tel. 03090441
16
Stampato su carta ecologica
20
EDITORIALE
l’ EDITORIALE
A fianco di famiglie
e imprese
Carlo Ruggeri
Presidente
na banca a fianco delle famiglie e
delle imprese, dei Soci e dei
Clienti. Uno slogan per alcuni, una
realtà concreta per altri. La nostra Banca ha
deciso di sostenere i propri Soci e Clienti
in questo momento difficile per l'economia, in coerenza ai propri principi ispiratori e all’insegnamento mediato dalla nostra
storia. Noi siamo una Banca del territorio,
una realtà che nasce dal territorio, opera
per il territorio e ha come fine il dare
conto al territorio, cosa che le altre banche
non fanno. Nel corso del biennio
2009/2010 la Banca ha avviato una serie di
iniziative per agevolare quanto più possibile la clientela, privati e aziende.
E’ continuata anche nel 2010 l’attività finalizzata a sospendere il pagamento delle rate
dei mutui destinati all’acquisto della casa
d’abitazione, per le famiglie che hanno
visto contrarsi significativamente le proprie
fonti di reddito a seguito della perdita del
posto di lavoro o a causa della cassa-integrazione. Sono stati numerosi anche gli
interventi nei confronti delle aziende sia
per la sospensione del pagamento delle rate
dei mutui sia per la proroga delle anticipazioni concesse a fronte dei crediti da incassare. Tali iniziative sono state prevalente-
U
mente poste in essere nell’ambito dell’avviso comune e Accordo per il credito alle Pmi
e del Piano famiglie. Non sono però mancati interventi anche a favore di soggetti
che, pur non presentando i requisiti previsti
dagli accordi ABI, meritavano comunque il
nostro sostegno.
Gli interventi descritti hanno riguardato
oltre 560 tra Soci e Clienti per un controvalore di oltre 126 milioni di euro.
La crescita dei volumi registrata nel 2010 è
stata abbastanza contenuta, in sintonia con
l’atteggiamento generalmente prudente dell’economia bresciana.
Pur in presenza della riduzione dello spread
tra tassi dare e tassi avere (ossia tra i tassi di
interesse rispettivamente richiesti e pagati
alla clientela) per motivi per lo più riconducibili alla situazione monetaria internazionale, nel corso del 2010 il Consiglio ha
deciso di intervenire in misura molto limitata sul prezzo dei servizi offerti a Soci e
Clienti, proprio per permettere a famiglie e
imprese di superare la peggiore crisi degli
ultimi cinquant’anni. Tale scelta ha però dei
costi e l’ulteriore necessità di registrare perdite su crediti valutati inesigibili per l’avvio
di procedure concorsuali di alcuni clienti,
ci porta a chiudere il bilancio 2010 con una
Fabio Codeluppi
Direttore Generale
(continua a pag. 4)
BCC Agrobresciano
3
L’ Editoriale
(da pag. 3)
DAL MONDO COOPERATIVO
perdita. Una situazione che, pur generando insoddisfazione, non desta particolari preoccupazioni in quanto è determinata dagli effetti negativi della contingenza economica
della dinamica dei tassi di interesse, ed è strettamente
monitorata dal Consiglio di Amministrazione e dall’intera
struttura. È opportuno inoltre precisare che la BCC Agrobresciano può contare su un patrimonio di vigilanza di 121
milioni di euro e con parametri patrimoniali di qualità
(core TIER1 13,55%; avanzo patrimoniale 50 milioni di
euro).
Negli ultimi 10 anni sono stati portati a patrimonio 73
milioni di euro che oggi ci permettono di guardare più
sereni al futuro. Oggi, pur con la consapevolezza di una
situazione come quella odierna, rimane essenziale tutelare
e continuare a promuovere tutti quei principi legati alla
mutualità e alle esigenze specifiche della nostra clientela.
La nostra è una Banca di Credito Cooperativo, il cui interesse è essere al fianco dei Soci, e “non creare plusvalore
per staccare cedole”, favorendo la centralità della persona,
in alternativa alla remunerazione del capitale
Il nostro futuro è legato alle strategie seguite nel passato,
cioè essere al fianco delle persone e dell'economia del
nostro territorio. Valori di solidarietà e di efficienza legata
alla volontà di uscire dall’ambito strettamente personale per
rispondere ad esigenze comuni, sono questi i valori che
hanno condotto la nostra attività sin dalle origini e sono
di riferimento per l’oggi e il domani della nostra BCC.
Fabio Codeluppi
Direttore Generale
Carlo Ruggeri
Presidente
TERRITORIO ED ECOLOGIA
La nostra Banca
per la bonifica
dell’amianto
Siglata una convenzione
tra la nostra Banca e il
Comune di Ghedi
Una convenzione per incentivare l’eliminazione dell’amianto è stata sottoscritta a Ghedi fra l’assessorato
all’Ambiente, la nostra BCC e la ditta Olivini coperture
di Pompiano. L’intesa offre una piattaforma di tariffe agevolate e scaglionate a seconda delle dimensioni della
superficie da bonificare.
Se il privato lo ritiene opportuno ed economicamente
più vantaggioso, potrà affidare i lavori ad un’altra impresa senza tuttavia perdere l’opportunità di usufruire del
plafond di finanziamenti agevolati stanziati dalla BCC
Agrobresciano.
L’affidamento sarà garantito attraverso un mutuo chirografario fino ad un massimo di 4 mila euro per 5 anni, ad
un tasso applicato su base annua del 2,99%.
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BCC Agrobresciano
Iccrea Banca: risultati positivi per il
bilancio 2010
L’Assemblea degli Azionisti di Iccrea Banca Spa - l’Istituto
Centrale del Credito Cooperativo controllato da Iccrea
Holding e presieduto da Francesco Carri - ha approvato il
Bilancio 2010.
In un contesto di mercato che ha continuato ad essere
caratterizzato da forti elementi di incertezza ed elevata
volatilità, la Banca ha raggiunto risultati ampiamente positivi. In particolare, il risultato lordo di gestione si è attestato a 44,5 milioni di euro; l’utile ante imposte è risultato di
31,3 milioni di euro, l’utile netto è stato pari a 20,3 milioni di euro.
Nel contempo Iccrea Banca ha rafforzato la propria funzione istituzionale di supporto alle Banche di Credito
Cooperativo e Casse Rurali italiane, al fine di favorire il
consolidamento del ruolo che queste svolgono quali banche di sviluppo del territorio. In effetti, nel 2010 è stata
ulteriormente accentuata la centralità delle BCC, attraverso una più elevata attenzione alle loro reali esigenze, in
modo da rendere più efficace e fruibile la funzione di servizio. In prospettiva, in linea con gli orientamenti strategici del Gruppo bancario Iccrea, la Banca tenderà a modificare la propria funzione da "fabbrica-prodotto" a partner
attivo al fianco delle Banche di Credito Cooperativo. Il rafforzamento delle relazioni operative con le BCC – CR
trova espressione di sintesi, sia nei ricavi totali che si sono
attestati a 187,5 milioni di euro, al netto delle commissioni retrocesse alle BCC pari nel 2010 a 170 milioni di euro
(su un totale di 192,7 milioni di euro di commissioni passive), sia nel totale delle attività intermediate che ha raggiunto 10,7 miliardi di euro. Nel 2009 le retrocessioni alle
BCC erano state pari a 145 milioni di euro su un totale di
160 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2010 la solidità della Banca trova espressione anzitutto nel patrimonio netto, pari a 318,3 milioni di
euro, nel Tier 1 pari al 9,5% e nel Total capital ratio pari
all’11%. Sotto tale profilo, la Banca si è inoltre caratterizzata per aver sempre adottato, in tema di rischio, politiche
ancorate a criteri prudenziali, accompagnate dalla costante
attenzione al corretto dimensionamento dei mezzi propri.
VITA IN BANCA
Gestione del rischio:
l'imprevisto, la crisi e l'emergenza
Avrei bisogno di un libro … non solo di una pagina … cercherò comunque di fare del
mio meglio nella speranza che si crei presto un'occasione per approfondire un argomento sempre di grandissima attualità ed importanza, magari in un incontro presso
l'Auditorium della nostra BCC Agrobresciano.
di Massimo Tammaro
ebbraio 2008, crisi economica iniziata da poco; ricevo un telefonata, una
delle tante. SDA Bocconi mi chiede
se, considerato il momento di crisi, posso
incontrare una platea di manager provenienti
da diverse parti del mondo per parlare della
gestione dell’imprevisto. Relatore, oltre al
sottoscritto, il Dott. Bertolaso, allora
Responsabile della Protezione Civile. Devo
essere sincero, all’inizio pensavo che avessero
commesso un errore a chiamare me per parlare di gestione di crisi in un momento tra i
più difficili dell’economia mondiale. Pur
essendo consapevole che il mondo del volo,
soprattutto quello delle Frecce Tricolori per la
sua peculiarità ed unicità, viva di una cultura
molto forte riguardo la sicurezza, la gestione
del rischio, dell’imprevisto e dell’emergenza,
mi sembrava strano avessero pensato proprio a
me. Sicuramente mi avevano già sentito e
quindi dovevo andare per riuscire a rendere
chiari i concetti fondamentali, quelli che
fanno la differenza. In estrema sintesi dobbiamo essere tutti coscienti che il fattore rischio,
l’imprevisto e l'eventuale emergenza che ne
deriva fanno parte della nostra vita. Nella vita
spesso si rischia ma dobbiamo sapere come
farlo per ridurre al minimo gli eventuali
danni. Lo stesso "progresso" seppur necessario, è stato e può essere pericoloso. Chi più,
chi meno, tutti rischiamo. Le aziende rischiano, le persone rischiano … rischiamo se partiamo in auto per un viaggio lungo, stanchi, di
sera, con il tempo brutto, rischiamo se usciamo in barca sottovalutando il meteo, rischiamo in chissà quante altre circostanze. Ma a
F
questo punto devono scattare alcune considerazioni. Abbiamo fatto una attenta analisi dei
fattori di rischio dell’azione che ci prestiamo
a compiere? Abbiamo fatto una comparazione costo/beneficio? Ne vale veramente la
pena? Nel caso si decida di rischiare, ci siamo
preparati con delle procedure di emergenza?
Questi sono passaggi fondamentali da cui non
dovremmo mai prescindere anche nel quotidiano: nella professione, in famiglia, nel tempo
libero. Per prepararmi a quella mia relazione
la prima cosa che decisi di fare fu prendere un
vocabolario e vedere cosa riporta alla voce
“imprevisto”. Senza grande sorpresa imprevisto vuol dire “non-previsto”. Allora domandiamoci quanto di ciò che ci succede è realmente imprevedibile. Alcuni eventi probabilmente lo sono e se anche non lo fossero non
vi potremmo fare nulla; peraltro, purtroppo,
fanno da alibi anche a quelli che invece sono
chiaramente prevedibili quindi evitabili o
quanto meno affrontabili in maniera migliore. La realtà è che spesso avremmo po-tuto
prevedere eventi anche catastrofici ma siamo
stati distolti a causa di fuorvianti interessi,
piuttosto che per una cattiva analisi, scarsa
valutazione del rischio connesso, una mancata comparazione del costo-beneficio e quindi
assente preparazione ad affrontare il problema
con la stesura di appropriate procedure.
Spesso ci limitiamo a fare valutazioni dopo
che il danno si è consumato: SBAGLIATO!
Non rassegniamoci a quanto A. Schopenhauer diceva: “L’errore nasce sempre dalla tendenza dell’uomo a dedurre la causa dalla conseguenza”
BCC Agrobresciano
5
ASSICURAZIONI
Assicurarsi sulla vita,
facile e utile
Assicurarsi sulla vita è molto semplice, basta porre attenzione alle domande del questionario da compilare e valutare bene, insieme all’assicuratore, la durata del contratto
di Mauro Carrozza
a copertura assicurativa più diffusa,
dopo l’obbligatoria Rcauto, è sicuramente la polizza sulla vita. Negli
ultimi anni si è “evoluta”, ha acquisito anche
caratteristiche fortemente finanziarie con le versioni legate ai cosiddetti indici (index link e unit
linked) diventando una vera e propria forma di
investimento. Ma la polizza vita tradizionale è
rimasta solo una: quella che garantisce agli eredi
un capitale predeterminato in caso di “prematura dipartita” dell’assicurato.
Tecnicamente si chiama “temporanea caso
morte” e rappresenta quindi la copertura
assicurativa per antonomasia: si versa un
premio a fondo perduto, a fronte del quale la
Compagnia si impegna a pagare un capitale predeterminato in caso di morte dell’assicurato per
qualsiasi causa (infortunio e malattia).
In tal senso è pure la polizza più chiara di
tutte: una semplice scommessa, che l’assicurato
ha tutto l’interesse di perdere.
Se al termine del contratto è ancora in vita, sarà
L
6
BCC Agrobresciano
infatti ben felice di aver pagato dei premi assicurativi inutilmente per alcuni anni.
Non per questo non è importante conoscere
alcune regole fondamentali.
Innanzitutto che la durata della polizza, concordata inizialmente al momento della stipula, è
vincolante solo per la Compagnia Assicuratrice.
Chi la sottoscrive è invece obbligato solo per il
primo anno.
La Compagnia inoltre non può rescindere il
contratto neppure qualora, nel corso degli anni,
l’assicurato venga colto da gravi malattie.
Ne consegue una prima indicazione: è bene
sottoscrivere la polizza quando si è giovani e sani e per lunghe durate. Anche perché,
altro elemento tutt’altro che secondario, in questo modo il premio da versare annualmente
risulterà assai contenuto, essendo sostanzialmente determinato dall’età dell’assicurato
al momento della stipula.
Oggi in realtà anche il sesso determina l’entità
del premio; le donne infatti, destinate in base alle
statistiche a vivere più a lungo degli uomini,
spendono meno a parità di massimale assicurato. Per poco ancora però, perché una recente
indicazione comunitaria ha invitato le
Compagnie Assicuratrici ad eliminare dalle loro
tariffe le differenziazioni determinate dal sesso.
Sul costo della polizza possono intervenire altri
fattori, quali lo stato di salute e l’attività, principale, accessoria o anche sportiva, dell’assicurato.
Questi dati vengono raccolti in un questionario che si compila prima della stipula della
polizza e ne costituisce parte integrante. Quindi,
ed è questa la seconda indicazione, attenzione
alle risposte che si formulano; devono essere corrette e complete, pena il mancato indennizzo agli eredi in caso di morte dell’assicurato
(come dire, in altre parole, che si è pagata la
polizza inutilmente).
Quando si superano determinati massimali (in
genere oltre i 200.000 Euro) le Compagnie
richiedono anche specifici accertamenti sanitari
(visite, esami ecc); se inizialmente possono apparire come un ulteriore appesantimento burocratico, in realtà si tramutano poi in un elemento
di certezza a favore dell’assicurato stesso,
che in questo modo ha rappresentato alla
Compagnia la sua corretta situazione sanitaria a
scanso di possibili future contestazioni.
Come anticipato, il premio da pagare è legato
innanzitutto all’età dell’assicurato al momento
dell’accensione della polizza. Si può partire
anche da poche decine di euro l’anno. Inoltre la
somma versata è fiscalmente detraibile fino
ad un massimo di Euro 1291 l’anno (per l’esatta applicazione della detraibilità è comunque
bene chiedere con precisione al proprio consulente) ed è totalmente a fondo perduto (non è
prevista cioè alcuna forma di restituzione al termine del contratto).
Per offrire la migliore soluzione ad ogni assicurato la nostra Banca ha selezionato ed offre ai
propri clienti le polizze sulla vita di Assimoco
Vita Spa ed Allianz Spa, in quanto economiche,
complete e vantaggiose.
Bastano pochi minuti per ottenere un preventivo personalizzato ed eventualmente stipulare
anche la polizza, garantendo così un capitale ai
propri cari. Un atto di previdenza che nessuno
dovrebbe mai dimenticare.
Le nostre Filiali ed i nostri Subagenti sono a
disposizione per ogni ulteriore informazione e
consulenza.
PER SAPERNE DI PIU’
Servizi Bancassicurazione
via Cavour, 1 - Ghedi
Tel. 030 9032009 - Fax. 030 9058592
[email protected]
NOVITA’ IN BANCA
Leasing Agrobresciano?
Velocissimo!
Grazie al “Progetto Autonomia” stipulare un contratto di Leasing presso i nostri sportelle è ora molto più facile e veloce
di Bruno Galleri
a BCC Agrobresciano ha recentemente avviato il Progetto
"autonomia" che permette al
cliente che si reca presso i nostri sportelli di ricevere un’offerta finanziaria veloce e semplificata attraverso un nuovo
sistema informatico “PAF” ed una
modulistica contrattuale più snella.
Dal punto di vista tecnico con il contratto di leasing un soggetto (locatore)
concede ad un altro (utilizzatore) il
diritto di godere di un bene a fronte del
pagamento di un canone periodico; alla
scadenza del contratto è prevista per
l'utilizzatore la facoltà di acquistare il
bene stesso con l'esercizio dell'opzione
di acquisto (comunemente chiamata
riscatto) e il pagamento del prezzo prestabilito.
Per l'utilizzatore il contratto di leasing
rientra nelle operazioni di straordinaria
amministrazione ed è una forma di locazione che può concretizzarsi in tre
modalità: leasing finanziario, leasing
operativo e lease back.
Per il locatore è importante valutare
oltre al merito creditizio del richiedente
anche il bene acquistato considerando la
congruità del prezzo, le sue caratteristiche di utilizzo e di profitto produttivo, la
L
sua ricollocabilità sul mercato e la sua
rispondenza alle normative vigenti.
La valutazione di un'azienda nella scelta
del leasing deve tenere conto di alcuni Qui sotto la tabella delaspetti tra cui il fatto che il bene rimal’erogato in leasing in
ne di proprietà della società di leasing provincia di Brescia per
fino al riscatto quindi non compare in tipologia di prodotto a
(continua a pag. successiva)
“noleggio”
BCC Agrobresciano
7
... IN FAMIGLIA
bilancio tra le immobilizzazioni ad eccezione delle società che compilano il bilancio con i criteri IAS secondo cui il bene
va inserito fra le immobilizzazioni e il
debito residuo nel passivo.
Ricorrendo alla locazione finanziaria (leasing) i clienti possono usufruire del bene
beneficiando anche di alcuni vantaggi:
Continua la Campagna
Viviparchi 2011
Invitiamo tutti gli affezionati di Viviparchi a
richiedere GRATUITAMENTE presso il proprio
sportello la nuova card per l’anno 2011.
Ricordiamo infatti che il 30 di novembre scorso sono scadute le vecchie tessere.
Da molti anni la nostra banca aderisce alla
bellissima iniziativa Viviparchi, un circuito di
strutture per il tempo libero e la vacanza
dedicato a tutti e in particolare alle famiglie
con figli.
Il circuito Viviparchi è costituito da oltre 250
strutture comprese tra i più importanti parchi tematici (divertimento, botanici, acquatici, naturalistici...), siti UNESCO (patrimonio
mondiale dell'umanità), castelli, agriturismi,
impianti di risalita, hotel, musei, foresterie,
cascine... che rappresentano itinerari turistici per un giorno, un week end o una vacanza. I possessori della tessera Viviparchi
godono di numerosissime agevolazioni e di
sconti all’interno delle strutture ed inoltre i
ragazzi fino a tredici anni hanno
l’ingresso gratuito.
Insieme alla tessera verrà consegnata la preziosa guida
Viviparchi, con l’elenco delle
innumerevoli possibilità e
occasioni per trascorrere il
tempo libero insieme a
tutta la famiglia, divertendosi e risparmiando.
Chi ancora non conoscesse Viviparchi può
visitare
il
sito
www.viviparchi.eu
>>> Per informazioni e per ritirare
GRATUITAMENTE la card e la guida
(fino ad esaurimento delle scorte) rivolgersi al proprio sportello.
8
BCC Agrobresciano
• deducibilità anche totale dell’intero
canone in tempi più ristretti;
• finanziamento fino al 100% del costo
del bene;
• dilazione dell’IVA nei canoni periodici
BCC Agrobresciano, tramite il prodotto
leasing strumentale, targato, nautico e
immobiliare offre l’opportunità alla propria clientela di acquisire una gamma di
prodotti ampia e completa.
I finanziamenti sono rivolti a privati, professionisti e aziende del territorio.
BCC Agrobresciano per lo sviluppo di
tale attività si avvale della collaborazione
di Banca Agrileasing (società del movimento cooperativo) votata allo sviluppo
delle imprese nostre clienti e presidia tutte
le aree del leasing: strumentale, targato,
nautico e immobiliare.
Con il Leasing Strumentale garantisce la
possibilità di acquistare macchinari e
attrezzature di ogni genere necessarie alle
nostre aziende clienti per svolgere e incrementare la propria attività.
Con il Leasing "targato" rende più sem-
plice e veloce l’acquisto di autovetture,
veicoli commerciali e industriali tra cui
autocarri e pullman.
BCC Agrobresciano fornisce inoltre sull’argomento assistenza tecnica, consulenza
fiscale ed agevolativa.
Con il leasing e i finanziamenti BCC
Agrobresciano sostiene i progetti di crescita delle imprese, anche agricole, ed assiste gli imprenditori con servizi e consulenza nel campo della finanza straordinaria e nel comparto estero con attività
di sostegno all’import/export ed all’internazionalizzazione.
La missione di BCC Agrobresciano in
collaborazione con Banca Agrileasing è
quella di supportare le piccole e
medie imprese presenti sul territorio
con un’ampia offerta che copra tutte le
esigenze degli imprenditori.
Una rete di gestori d’impresa e di specialisti su ogni area di affari è a disposizione del cliente per ricercare e offrire
tutte le soluzioni finanziarie ritagliate su
misura.
PER SAPERNE DI PIU’
Presso le filiali è possibile trovare
tutta la consulenza e le informazioni
utili alle Vostre esigenze.
A fianco la classifica della
Lombardia per gli
erogatori di servizi di Leasing. La
nostra società,
l’Agrileasing è
nelle prime posizioni, in una
classifica che comprende decine di
società
Agrobresciano
ASSEMBLEA DEI SOCI 2011
Ricordiamo ai nostri Soci che l’Assemblea ordinaria
delle nostra Banca è fissata
per il giorno
Domenica 8 maggio 2011
alle ore 9.30
presso il Cinema Teatro "Gabbiano" Via Lapapasini, 28 – Ghedi
BCC Agrobresciano
9
IL SOCIO
Incontro con i
nuovi Soci
Lo scorso 14 aprile si è svolta per la prima volta un
incontro tra i vertici della banca e i nuovi Soci entrati.
Un’occasione per conoscersi e scambiare desideri e idee.
2108
1999
2222
2000
2512
2001
Nel grafico lo
sviluppo dei Soci
dal 1998 al 2010
2849
2002
3109
2003
L’
2004
3485
2005
3638
2006
3962
2007
TOTALE SOCI
di Giorgio Merigo
incontro con i Soci della nostra Banca,
entrati nella compagine sociale nel
2010, che si è tenuto il 14 aprile in
Auditorium BCC, è stato fortemente voluto
dagli Organi Istituzionali con l’intento di dare
un benvenuto ai Soci entrati nella Compagine
Sociale dal 2010 e soprattutto di porre l’accento sulla centralità del Socio in una Banca
Cooperativa. L’obiettivo della serata è stato di
3320
rimarcare le fondamentali differenze tra le BCC
e gli altri istituti di credito soprattutto nella
visione della persona/cliente/Socio non colto
solo dal lato del mero conto, ma visto nella sua
complessità di figura interattiva e sociale, intrecciata con la comunità e quindi anche con le
azioni della Banca, vista appunto come elemento motore della comunità locale.
Durante l’incontro la Banca è stata introdotta
4266
2008
4718
2009
ENTRATI
4915
2010
USCITI
sotto molti aspetti: si è dato ampio spazio alle
radici storiche della nostra BCC, risalenti al lontano 1897 e a quei pionieri, don Maggini in
testa, che hanno rivoluzionato l’idea di banca
partendo dai principi di solidarietà cristiana; si è
poi parlato delle normative del tutto particolari
che regolano il nostro agire in relazione alla
responsabilità sociale d’impresa, alla struttura e
alle relazioni esterne, all’impegno profuso nel
territorio per sostenere innumerevoli associazioni di volontariato. Ad ascoltare, molti dei
Soci entrati di recente nella compagine. In totale nel 2010 abbiamo avuto 320 nuovi Soci, 186
uomini (di cui 90 sotto i 40 anni), 76 donne (di
cui 41 sotto i 40 anni) e 58 aziende.
A far gli onori di casa, oltre al Presidente Carlo
Ruggeri, il Direttore generale Fabio Codeluppi, la Sig.ra Daniela Arrigoni del Comitato
Soci e Cultura e il Responsabile delle Relazioni
Esterne e Soci Giorgio Merigo.
Un’esperienza utile, sia per capire le reali necessità della base societaria, sia per far comprendere appieno le grandi eccellenze del fare Banca
delle BCC: un modo veramente differente.
ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER LO STATUTO CHE SI RINNOVA
Uno statuto
rinnovato, per
una migliore
rappresentanza
Ad ottobre una Assemblea
Straordinaria per presentare
le modifiche nello Statuto
delle Banche di Credito
Cooperativo
10
BCC Agrobresciano
Durante l’incontro con i Soci che si svolgerà
nel prossimo ottobre, si terrà anche una
Assemblea Straordinaria che avrà come oggetto
la presentazione delle variazioni statutarie volute da Federcasse su stimolo delle Federazioni
locali e delle BCC e dopo un confronto con
Banca d’Italia. Le modifiche si sono rese necessarie per adeguare l’operatività delle Banche di
Credito Cooperativo ai tempi, rendendole
anche capaci di prevenire crisi e tensioni economiche che possono gravemente incidere
anche a livello reputazionale. Le integrazioni
allo Statuto consentiranno tra l’altro di:
• garantire un graduale rinnovamento delle
cariche di governo
• favorire ulteriormente la partecipazione dei
Soci alla vita della cooperativa
• ridurre il rischio di conflitti di interesse,
anche con l’incompatibilità tra aministratore e
cariche politiche e ruoli amministrativi pubblici
• limitare la misura dei fidi concedibili
• porre vincoli all’affidamento di appalti a parti
correlate di amministratori e direttori
• prevedere l’ineggibilità di coloro che hanno
contribuito a creare crisi aziendale
• rafforzare il monitoraggio sull’autonomia dei
componenti dell’organo di controllo
• incoraggiare la creazione di Comitati tecnici
indipendenti nel CDA.
La data dell’Assemblea Straordinaria, che coinciderà con la tradizionale Festa del Socio che
come tutti gli anni si svolgerà dopo l’estate,
verrà comunicata nei prossimi mesi.
INCONTRI IN AUDITORIUM
L’11 febbraio scorso, organizzato dal
gruppo Lambda di Ghedi, si è tenuto un
incontro con il fotografo naturalista Juza,
alias Emanuele Affaticati. Il grande fotografo italiano sta prepotentemente emergendo
in campo internazionale e in occasione
della serata ha presentato le straordinarie
foto dei suoi viaggi e ha spiegato le sue
tecniche di ripresa. Juza infatti oltre alle
eccezionali capacità tecniche e artistiche,
ha il grande dono dell’umiltà, cosa rara in
campo artistico, che gli consente di svelare
i “retroscena” delle sue foto, senza nascondere trucchi o tecniche.
Il 6 marzo, in occasione della serie di
incontri “Orizzonti... essere donna” si è inaugurata la mostra pittorica del Gruppo Artisti
Bresciani “Vincere Pandora”, presentata da
Silvia Jacobelli. Una riflessione sulla femminilità mediante l’analisi artistica della
“madre” di tutte le simbologie occidentali.
L’11 marzo, sempre in occasione della serie
di incontri “Orizzonti... essere donna” si è
tenuto un incontro teatral-musicale con il
cantautore bresciano Charlie Cinelli. Un
incontro che come solitamente accade nei
suoi turbinosi spettacoli, si ride, si pensa e si
riflette sulle nostre origini.
Il 14 marzo si è avuto l’incontro con Maria
Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta e scrittrice, da anni in prima linea nella difesa dei
diritti delle donne, denunciando gli attacchi
maschilisti, gli insulti, le offese e le violenze
che nella nostra “moderna civiltà” ancora le
donne subiscono. L’incontro aveva titolo
l’“Invidia del grembo”, incentrato sulla cosidetta “invidia del maschio” per la procreazione femminile. Un eterno problema scandagliato da millenni di pensiero filosofico e
da innumerevoli saggi di psicologia e psicanalisi che ancora una volta ha puntato il dito
sul “difetto di comunicazione” tra uomo e
donna.
Il 17 marzo, con l’organizzazione del
gruppo Lambda di Ghedi si è avuto un
incontro con Maurizio Galimberti, guru
mondiale della fotografia, che dall'inizio
degli anni novanta ha legato il suo nome
all'uso delle pellicole a sviluppo istantaneo,
Polaroid prima e Fuji in seguito, con la
creazione di foto-mosaici sempre più complessi e articolati. Nell’occasione ha raccontato della sua vita, la sua tecnica e i suoi
ultimi lavori nel mondo hollywoodiano.
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IN FEDE (firma)
BCC Agrobresciano
11
IN VIAGGIO CON NOI
Un’ estate insieme,
tra mare e cultura
La nostra banca propone per Soci e Clienti due soggiorni mare in altrettante splendide cornici, e, a maggio, da non perdere la visita alla mostra La Bella Italia a Torino
a cura del Comitato Soci e cultura
er i nostri Soci e Clienti si prospetta
un’estate all’insegna della scoperta di
nuovi paesaggi e del divertimento.
Sono infatti aperte le iscrizioni a due soggiorni in altrettante magnifiche località marittime
del nostro sud: la prima in Sardegna e la
seconda a fine estate in Puglia.
P
Dal 25 giugno al 2 luglio ci aspetta
l’IGV Club Santagiusta a Castidas, a circa 60
km a nord di Cagliari.
L'IGV Club Santagiusta, sorge su una spiaggia
di rara bellezza. È una struttura perfettamente
inserita nell'ambiente, elegante, confortevole.
L’architettura del club è tipicamente mediterranea, con forme e colori che si accordano
magnificamente con l’ambiente che lo circonda. Un’ampia zona protetta con ginepri
secolari e gigli selvatici fa da cornice alla
splendida baia che si affaccia su un mare dall’acqua limpida e cristallina. Si potranno
godere colori e profumi in suggestive calette
e su una bianca spiaggia di sabbia, attrezzata
con ombrelloni, lettini e sdraio e dotata di bar.
12
BCC Agrobresciano
Il club offre un ristorante nel quale vengono
serviti prima colazione, pranzo e cena con
servizio a buffet; tre bar, piano-bar, discoteca,
anfiteatro, cinema, piscina (con acqua dolce),
bazaar, boutique, nursery, mini club, junior
club, servizio medico e pediatrico ambulatoriale. Inoltre: centro benessere, noleggio auto,
biciclette e motorini, teli mare, servizio lavanderia, Wi-Fi zone e Internet point. Nelle
vicinanze del Club si trova anche un centro
subacqueo, che oltre a corsi propone immersioni all’interno dell’area marina protetta di
Capo Carbonara con splendidi fondali ricchi
di fantastiche gorgonie.
Quota di partecipazione:
Socio BCC Euro 1150,00
Cliente Euro 1250,00
La Puglia ci aspetta invece dal 04 al 11 settembre 2011 al Grand Hotel Club Daniela,
un 4 stelle completamente ristrutturato nel
corso del 2010, che sorge nel cuore del
Salento, a pochi passi da Otranto.
L’Hotel è immerso in una verdissima pineta
secolare, poco distante dalla spiaggia di sabbia
bianca, riservata agli ospiti del Grand Hotel
Daniela e totalmente rinnovata nei servizi,
ampia e attrezzata con ombrelloni e sdraio,
che si può raggiungere comodamente con il
simpatico trenino navetta messo a disposizione.
Tutte le camere dell'Hotel sono dotate di servizi privati con doccia , aria condizionata,
telefono, tv e terrazzo arredato con tavolino e
due sedie, frigobar.
La struttura dispone di due sale ristorante con
servizio a buffet, un suggestivo bar situato a
bordo piscina e, in spiaggia, un nuovissimo
bar ristoro dove sorseggiare una bibita fresca
e gustare un invitante spuntino. Quota di partecipazione:
Socio BCC Euro 600,00
Cliente Euro 655,00
Ma prima dell’estate invitiamo Soci e Clienti
il 29 maggio prossimo ad una gita alla
Reggia di Venaria a Torino, per visitare, nell’imponente cornice delle Scuderie
Juvarriane della Reggia, oltre 350 opere che
tracciano un percorso che va dall’antichità
alla vigilia del 1861 attraverso le principali
“capitali culturali” pre-unitarie: Torino,
Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova,
Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo.
La mostra, appunto intitolata “La bella Italia”
propone l’immagine delle diverse città - culture, tradizioni e ricchezze storico-artistiche viste da grandi artisti che hanno fatto la storia: Giotto, Beato Angelico, Donatello,
Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo,
Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese,
Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino,Velazquez, Bernini e tanti altri.
PER SAPERNE DI PIU’
Per informazioni complete e prenotazioni rivolgersi presso i nostri
sportelli.
www.agrobresciano.it
IN GIRO IN BICI
Gussago: al santuario della
Madonna della stella
In questa bella primavera vi suggeriamo un
percorso da fare in mountain bike tra le colline dei Campiani, del Monte Peso e del
Picastello, che segnano il confine tra Brescia,
Collebeato e Cellatica. Il percorso parte da
Collebeato, attraversa il Parco delle Colline di
Collebeato, raggiunge il santuario della
Madonna della Stella e ritorna al punto di partenza.
Si parte da Collebeato dove consigliamo la
visita del Palazzo Panciera di Zoppola, di Villa
Martinengo, del complesso di Santo Stefano,
e del santuario quattro-cinquecentesco della
Madonna della Calvarola.
Dal Municipio, punto di partenza, ci si dirige
verso la chiesa dove si svolta a destra in direzione Cellatica, da questo punto ci si imbatte
in piccoli strappi di salita, ma il passo dei
Campiani è a meno di 2 km, quindi non ci si
deve spaventare. Giunti al passo possiamo
rinfrescarci un pò prima di prendere la discesa
a destra in direzione Cellatica (il paese offre
da vedere alcune belle residenze nobili) per
200 metri, poi si svolta a destra in via Stella.
Si percorre in salita prima un ripido tratto
asfaltato, poi uno sterrato dalla pendenza
sempre più dolce. Arrivati al santuario ci si
porta al parcheggio dei pullman posto sotto la
scalinata di accesso, e da qui si scende a sinistra su sterrato verso Gussago (a Gussago
meritano una visita le interessanti opere d’arte nella parrocchiale di S. Maria Assunta). In
fondo a via S. Rocco si gira a destra superando il ponte e poi a sinistra all’incrocio; si prosegue diritti per la località Croce e alla fine
della strettoia tra le case si imbocca via
Pianette che è la prima strada a sinistra. Al
termine di quest’ultima si percorre uno sterrato finché ricompare l’asfalto e, proseguendo
nella stessa direzione, si arriva ad un incrocio
con le prime case di Fantasina di Cellatica. Da
qui ci si riporta sulla provinciale verso Brescia,
si arriva ad Urago Mella e, prima del ponte sul
fiume, si svolta a sinistra in via Don Vender e
quindi si prosegue sempre diritti fino a
Collebeato.
Il percorso è poco impegnativo ed è per tutti;
complessivamente ha una lunghezza di 17
km.
Iniziative culturali in triumplina
Tutto esurito per la presentazione della mostra
“Un’altra immagine della
femminilità” presso la sala
espositiva della nostra filiale
di brescia triumplina
Mostre d’arte e incontri
In aprile si è svolta presso la Sala Conferenze della nostra filiale di via Triumplina
a Brescia una splendida mostra d’arte, “Un’altra immagine della femminilità”con
la presenza di numerosi grandi artisti bresciani. La mostra è stata promossa dal
Centro Studi Cultura Uomo Territorio, con la collaborazione del Centro
Artistico-culturale Giovan Pietro da Cemmo e il patrocinio della Circoscrizione
Nord del Comune di Brescia. Erano presenti sessanta opere di artisti bresciani
del Novecento e contemporanei. Al centro dell’attenzione la figura della donna
dalla concezione alla visione della “donna oggetto”. In apertura della mostra un
omaggio al Novecento, con due artisti del secolo scorso recentemente scomparsi: l’inedita Elisabetta Rossi (Rovato 1908-2009) l’allieva prediletta di Gerolamo
Calca, che presenta una serie di ritratti di donne rappresentate nella loro tranquilla intimità domestica e borghese, e il notissimo Oscar di Prata (Brescia
1910-2006) con la sua visione drammatica della vita. Seguono artisti bresciani
contemporanei, ognuno con la propria lettura del “femminile” attuata con ampia
gamma di interpretazioni stilistiche, dalla figurazione moderna (E.Archetti,
P.A.Arbosti, L.Melina, G.L Magri, M. Furri, C.Beschi, L. Zani, R.Zipponi, M
Bianchi) a certi approcci tra il figurativo e l’informale (E. Brizzi, P.Nicolosi) arrivando alle soglie dell’astrattismo (K.Sellini, M.Rimon).
Per conoscere il territorio
La mostra fa parte di una serie di attività promosse dal Centro Studi “Cultura
Uomo Territorio” e sostenute dalla nostra Banca volte a far conoscere il patrimonio storico artistico del nostro territorio. In questo ambito Mercoledì 20
aprile scorso si è avuta una visita guidata della chiesetta della “disciplina” San
Cristoforo a Mompiano, presso la vecchia parrocchiale di S. Antonio.
La chiesa presenta un interessante ciclo di affreschi tra la fine Quattro ed inizio del Cinquecento con Storie della Passione di Cristo, tipica delle “discipline”,
oratori e cappelle delle confraternite dei “disciplini” che tra il Trecento e il
Settecento ebbero grande diffusione: essi praticavano la penitenza corporale, ad
imitazione delle sofferenze patite da Cristo durante la sua Passione (fino alla pratica della flagellazione) ed opere caritative e di pietà. Quella di Mompiano, è
l’unica “disciplina” che in città ha conservato pressoché integralmente il ciclo
illustrativo tipico di queste chiese. Una visita sempre consigliabile.
Appuntamenti con la storia dell’arte
Sempre presso la Sala di via Triumplina, sono in programma poi degli appuntamenti di storia dell’arte, fissati per:
Lunedi 2 maggio ore 20,15: Introduzione storica, l’arte nel comprensorio dalla
romanità al primo Medioevo.
Lunedì 9 dal maggio, ore 20,15 – L’arte medievale dal 1300 al primi
Quattrocento
Lunedì 16 maggio ore 17,45 – visita presso la Pieve della Mitria a Nave:
Paolo da Caylina il Vecchio tardogotico e i maestri tardogotico-rinascimentali (Maestro di
Nave e di Gardone)
Lunedì 23 maggio ore 20,15 – Agli albori del Rinascimento tra Foppa, primo
Romanino ed altri maestri.
BCC Agrobresciano
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INTERVENTI SUL TERRITORIO
Il Richiedei di Gussago va
a gonfie vele con la DEXA
Da un anno a questa parte, grazie al nostro intervento, in particolare della filiale di Gussago, il reparto di radiologia della Fondazione
Richiedei di Gussago si è arricchita di un’apparecchiatura tra le più avanzate per la misurazione dei tessuti
a cura del Comitato Soci e Cultura
el reparto di Radiologia della
Fondazione Richiedei a Gussago è in
funzione, dal maggio 2010, un'apparecchiatura DEXA della ditta Hologic donata
dalla nostra Banca.
La macchina sfrutta il principio attraverso il
quale i Raggi X (in dose minima, non pericolosa per la salute) attraversando i diversi tessuti subiscono una attenuazione che è maggiore quanto è più densa la parte del corpo
attraversata.
Questa metodica permette di valutare diver-
N
14
BCC Agrobresciano
si tessuti, come la matrice ossea, la massa
muscolare ed il grasso. Inoltre riesce ad elaborare dati per ogni distretto corporeo, come
braccia, tronco e gambe.
La DEXA consente quindi di diagnosticare
principalmente le malattie in cui vi è una
riduzione della densità minerale ossea, permettendo così di fare una diagnosi precoce di
osteoporosi prima che avvengano le fratture.
L’esame è semplice: il paziente è disteso sul
lettino e in pochi minuti la macchina attraverso un braccio mobile effettua la scannerizza-
zione del corpo o della parte interessata.
Il test è importante perché attraverso il risultato della DEXA e la valutazione clinica del
paziente, il medico è in grado di formulare
una diagnosi precisa e proporre un eventuale
piano terapeutico appropriato.
Oltre allo studio dell'osteoporosi la DEXA è
utilizzata anche in campo nutrizionale - nei
soggetti obesi e anoressici - e sportivo - negli
atleti che vogliono valutare al meglio il rapporto fra massa corporea magra e grassa.
La Fondazione Richiedei dispone di un repar-
LA BANCA E LA COMUNITA’
Nella pagina a fianco il nuovo densitometro. Qui
sotto un momento dell’inaugurazione. In basso
da sinistra il presidente della Fondazione Fausto
Gardoni con il nostro Presidente Carlo Ruggeri e
il nostro Direttore generale Fabio Codeluppi
to di Radiologia che si compone di due centri cooperanti: il primo, in attività da lungo
tempo, a Gussago, l'altro a Palazzolo S/O.
L'attività della struttura è divisa tra "interna",
in collaborazione con le atre Unità Operative
della Fondazione, ed attività esterna, in regime di accreditamento con il SSN e in libera
professione, con spazi dedicati.
Servizi diagnostici offerti:
Radiologia Convenzionale per l’indagine
radiografica sia tradizionale (scheletro e torace) che contrastografica (esami del tratto
gastro-enterico, urografie).
Ecografia dotata di apparecchiature di ultima genarazione. Si eseguono studi di tutti i
distretti anatomici, delle strutture superficiali
e del circolo vascolare addominale. È possibi-
le eseguire prelievi cito-istologici ecoguidati
e (in casi selezionati) esami ecografici con
somministrazione di mezzo di contrasto.
Tomografia Computerizzata (TAC) con
apparecchiature multistrato sia a Gussago che
a Palazzolo che consentono lo studio di tutti
i distretti corporei e l'effettuazione delle
biopsie Tc guidate.
Risonanza Magnetica (RMN) con apparecchiatura “aperta” a Gussago che. rispetto
alla risonanza chiusa, a tunnel, presenta il vantaggio di un maggior comfort per il paziente,
con una diminuzione delle reazioni claustrofobiche; a Palazzolo si dispone di un'apparecchiatura dedicata all'esclusivo studio osteoarticolare (del ginocchio, caviglia, piede, gomito, polso e mano).
Densitometria Ossea che consente principalmente la diagnosi di osteoporosi , dotata di
dispositivi per l’analisi quantitativa della massa
ossea, con le più affidabili tecniche (DEXA
densitometra a raggi x a doppia energiaQTC Tomografia Computerizzata Quantitativa, QUS Ultrasonografia Quantitativa).
Senologia clinica con la disponibilità di due
mammografi e due ecografi dedicati allo studio elettivo delle parti molli. Si attuano anche
esami con prelievi bioptici.
LA FONDAZIONE RICHIEDEI
Nell’aprile del 1860 il nobile Paolo Richiedei
(Gussago, 17 ottobre 1795 – 16 ottobre 1869)
dispose per testamento che il proprio patrimonio fosse destinato per la costituzione di
un “Ospitale e Casa di Ricovero” per assistere
gli ammalati poveri del comune di Gussago.
Tale era il legame con la comunità gussaghese
che le stesse tavole di fondazione auspicavano
che “cittadini capaci ed estimati” venissero
chiamati alla sua amministrazione.
Da allora le attività di questa istituzione si
sono progressivamente ampliate, in particolare
negli ultimi tre decenni, fino all’attuale complesso di servizi socio-sanitari. Dal 1° gennaio
2004 il Richiedei è una Fondazione che
intende continuare nell’impegno assistenziale
della propria secolare tradizione che ha visto
il Richiedei modificare la sua struttura, l’organizzazione ed i propri fini in relazione al
modificarsi della società civile.
L’ospedale nato per i malati ed i vecchi poveri
oggi è un Polo Socio-Sanitario in Gussago e
un Centro Medico in Palazzolo sull’Oglio
che continua a rispondere alle richieste di
salute dei cittadini dell’intera Provincia di
Brescia e, per taluni servizi, della Regione.
www.richiedei.it
BCC Agrobresciano
15
CULTURA LOCALE
San Rocco e la peste:
un commovente percorso tra
fede ed arte ad Alfianello
Una semplice chiesa racchiude pregevoli
dipinti che meritano una visita
di Matteo Ferrari
ffacciata sulla via Francesca che anticamente attraversava l’abitato di Alfianello,
la chiesa di San Rocco ci appare schiacciata tra brutti edifici moderni, sormontata dalla
minacciosa sagoma della cisterna dell’acquedotto
comunale. L’infelice situazione, frutto del lungo
abbandono in cui ha versato tanta parte del patrimonio monumentale della penisola, non rende
onore all’antico sacello ed ai dipinti che questo
contiene. Rinvenute e restaurate nei primi anni
Sessanta del Novecento, le pitture parietali della
chiesetta sono state recentemente interessate da
un nuovo intervento conservativo ed offrono una
preziosa testimonianza della cultura figurativa che
percorreva le campagne tra Brescia e Cremona tra
la fine del Quattrocento e i primi decenni del
Cinquecento.
La chiesa fu costruita sul finire del XV secolo,
quando l’endemica presenza della peste contribuì
al clamoroso sviluppo del culto di san Rocco nel
nord Italia: il santo di Montpellier, infatti, era ritenuto il miglior protettore dal terribile morbo da
cui egli stesso era miracolosamente guarito. Per
quanto non siano note le circostanze esatte dell’impresa, sappiamo che l’edificio fu eretto per
volontà dell’autorità municipale, che ne detenne il
patronato, con il diretto concorso dei cittadini che
assicurarono le rendite necessarie al sostegno delle
attività assistenziali e caritative.
La chiesa presenta forme semplici, tipiche dei tanti
edifici ecclesiastici che nello stesso giro d’anni
venivano eretti nelle campagne lombarde. L’aula
unica è scandita da due grandi archi dal profilo
leggermente ad ogiva e si chiude nell’unica abside a terminazione rettilinea, dove si dispiega un
ciclo di tema eucaristico, forse ancora di tardo
Quattrocento e di mano d’un maestro prossimo a
Paolo da Cayilina il Vecchio. Al centro della volta
la colomba dello Spirito Santo fa da perno alla
figurazione delle vele che, spartite da cornici
A
1
16
BCC Agrobresciano
CULTURA LOCALE
1. San Rocco, particolare della pala. Abside.
2. San Rocco ad Alfianello, facciata.
3. Veduta dell’interno verso l’abside.
4. San Cristoforo, particolare.
Parete settentrionale, prima campata.
5. Trinità ed Evangelista. Abside,
particolare della parete di fondo e della volta.
6. San Girolamo e Simbolo di san Marco.
Volta del presbiterio, particolare.
5
2
decorate secondo il gusto del tempo, presentano gli evangelisti intenti a redigere i loro racconti, comodamente assisi in fantasiosi troni
lignei, ricchi di modanature e pinnacoli. Ai loro
piedi troviamo i consueti simboli evangelici e i
quattro padri della Chiesa occidentale, tra i
quali è un san Girolamo che con il raschietto
tiene fermo il rotolo di pergamena su cui sta
scrivendo.
Sulla parete di fondo oggi troneggia la pala d’altare tardo-cinquecentesca con i santi Rocco e
Sebastiano che, rivolti alla Vergine, ne invocano
l’intercessione presso il Figlio in difesa del piccolo paese che si staglia sul fondo di montagne
azzurrognole, evidente allusione allo stesso
Alfianello. La tela fu realizzata accogliendo le
prescrizioni di Domenico Bollani, vescovo di
Brescia, e di Carlo Borromeo a dotare l’altare
maggiore di un’adeguata pala e di imbiancare le
antiche pitture absidali. È probabile che l’ancona recuperasse proprio il soggetto in origine
dipinto sulla parete di fondo dell’abside. Qui,
infatti, doveva trovarsi la Madonna col Bambino
strappata negli anni Sessanta e collocata nella
finestra tamponata a sinistra dell’altare; ai suoi
fianchi erano due santi di cui oggi restano
pochi frammenti, comunque sufficienti a farci
riconoscere sulla destra la figura di san Rocco,
di cui spunta un lembo del mantello e l’immancabile bastone da viandante. Nella parte alta
della parete, in una mandorla di cherubini, è la
Trinità, col Padre ormai irrimediabilmente
decapitato che regge la croce su cui è inchiodato il Cristo esanime. Alla stessa fase, ma probabilmente ad una mano diversa, risalgono anche
le lunette sulle pareti laterali dell’abside, dove si
allineano le figure protettrici dei santi invocati
in occasione di epidemie o di altre calamità: san
Rocco, san Sebastiano e sant’Antonio.
Le effigi dei tre santi si ripetono ossessivamen-
6
3
4
VISITE
La chiesa è aperta in occasione delle celebrazioni liturgiche. Per prenotare la visita
rivolgersi alla parrocchia di Alfianello,
telefonando allo 030/9305928 o attraverso il
sito www.parrocchialfianello.it (al link
contattaci).
te anche sulle pareti dell’aula, in una serie di
dipinti votivi che le iscrizioni datano tra il 1514
ed il 1529, periodo infausto per le terre bresciane, più volte colpite dalle pestilenze e dalle
devastanti scorrerie dei soldati germanici. I santi
compaiono ora isolati ora ai lati dell’immancabile Vergine col Bambino; così è sulla parete meridionale, dove la sacra schiera dai volti stereotipati e ripetitivi è però collocata in una ridente
e popolata veduta campestre.
Non manca neppure la gigantesca effige di San
Cristoforo, santo protettore di ogni viaggio e di
ogni passaggio, molto venerato dal XII secolo
come amuleto contro la temutissima “mala
morte”, che colpiva all’improvviso senza concedere il tempo di ottenere l’assoluzione dai peccati. «La vista della mano di Cristoforo è nemica del dolore» recita in lettere latine il cartiglio
che l’immensa figura tiene nelle mani, auspicio
di salvezza per i fedeli di un tempo e spunto
d’interesse per il curioso visitatore moderno.
PER SAPERNE DI PIU’
F. MAFFEIS, Dal Corallo alla Mandorla. Storia
immagini simboli in San Rocco d’Alfianello,
Roccafranca (Bs) 2005.
P. PIETTA, Alfianello attraverso i secoli, Brescia
1980.
www.parrocchialfianello.it (link gallerie fotografiche).
BCC Agrobresciano
17
SALUTE
La ricerca che
combatte il cancro
In queste pagine sulla salute ospitiamo con piacere il contributo del Prof. Magrini dell’Istituto del
Radio degli Spedali Civili di Brescia, che ci illustra i vari campi in cui si articola la ricerca per combattere il cancro e l’attività svolta dall’Università e dagli Spedali Civili di Brescia
di Prof. Stefano Maria Magrini
Istituto del radio degli Spedali Civili di Brescia
a Radioterapia Oncologica è una pratica clinica indispensabile, con vaste indicazioni di carattere radicale, palliativo,
sintomatico e con importanti possibilità di associazione alla chirurgia e alla terapia medica. La
Radioterapia Oncologica è, d’altra parte, una
disciplina clinica in evoluzione sul piano delle
acquisizioni dal punto di vista clinico, tecnologico e della ricerca “di base”.
La ricerca scientifica è protagonista della lotta
quotidiana per sconfiggere il cancro e in essa
sono riposte le speranze di migliaia di pazienti.
Darne una definizione sintetica e univoca non è
affatto semplice, perché la ricerca, specie quella
sul cancro, è composta di diverse aree, tutte strettamente collegate tra di loro e ognuna fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale:
migliorare la terapia nel rispetto del paziente.
In linea generale, fare ricerca in radioterapia - e
più estensivamente in oncologia - significa raccogliere informazioni, fare esperimenti e interpretarne i risultati per aumentare le conoscenze
degli effetti che le radiazioni hanno sulla malattia
e sui tessuti sani circostanti. La ricerca scientifica
non è una pratica approssimata e generica, ma
un’attività che si basa su regole precise che consentono di arrivare, attraverso percorsi ben definiti, a un risultato concreto, oggettivo e riproducibile: in poche parole si basa sul metodo scientifico.
Seguendo dunque le regole del metodo scientifico, i ricercatori lavorano per trovare nuove o
migliori terapie per sconfiggere il cancro o per
prevenirlo e per limitare gli effetti secondari che
queste terapie possono avere. Dal laboratorio alla
cura, il percorso di una scoperta non è però sempre lineare.
La strada è lunga, composta da molte tappe,
ognuna delle quali rappresentata da un particolare tipo di ricerca scientifica.
Possiamo distinguere: la ricerca di base, la ricerca
L
18
BCC Agrobresciano
traslazionale, la ricerca
pre-clinica e la ricerca
clinica.
La ricerca di base
La ricerca di base è guidata soprattutto dalla
curiosità del ricercatore che vuole conoscere, per
esempio, il meccanismo molecolare che sta alla
base di un particolare fenomeno biologico. È la
ricerca portata avanti sui banconi del laboratorio,
tra provette e reagenti chimici, che ci fa capire
come funzionano geni e proteine all’interno
delle nostre cellule.
La ricerca di base potrebbe sembrare lontana dal
paziente e dalla sua malattia, ma in realtà rappresenta il punto di partenza per tutte le successive
scoperte anche cliniche.
Per esempio, il ruolo di alcune proteine della
membrana cellulare dette “recettori”, cioè in
grado di captare i fattori di crescita, è di fondamentale importanza nella trasformazione e progressione delle cellule tumorali. L’attivazione
costante di questi recettori ha come conseguenza l’attivazione di una serie complessa di “segnali” biochimici che vanno dalla membrana al
nucleo cellulare. Questi segnali modificano
l’espressione dei geni e l’attività delle proteine
coinvolte nella regolazione della crescita, della
differenziazione, della sopravvivenza cellulare. La
posizione centrale di questi processi rende queste
“vie di segnalazione” un bersaglio terapeutico
particolarmente attraente e potenzialmente sfruttabile nella grande maggioranza dei tumori
umani. La ricerca di base prelude anche, per
quanto qui più ci interessa, allo studio degli effetti delle radiazioni (radiobiologia), dei farmaci o di
entrambi su questi processi.
La ricerca traslazionale (“from bench to bedside = dal bancone del laboratorio al letto del
paziente”)
In campo oncologico, la ricerca traslazionale
verifica la possibilità di convertire le scoperte
scientifiche che arrivano dal laboratorio in applicazioni cliniche per ridurre l’incidenza e la mortalità per cancro. La ricerca di base è incredibilmente veloce, mentre i tempi per portare questi
risultati al paziente sono molto lunghi: a salvaguardia dei pazienti ci sono infatti precise normative di legge che regolamentano l'applicazione
delle scoperte scientifiche (a volte però rendendone possibile l’applicazione solo dopo molti
anni).
Nei laboratori che si occupano di ricerca traslazionale lavorano persone capaci di “camminare
in equilibrio” tra due ambiti: si tratta di ricercatori che conoscono la ricerca di base, ma che
hanno anche un’attenzione particolare per il
paziente e una grande capacità di comprendere le
necessità di chi si prende cura dei malati ogni
giorno nella pratica clinica.
Il “ponte” che collega le scienze di base e la
medicina clinica (anch’essa una scienza), è un
ponte a due sensi di marcia. Il percorso tradizionale prevede che le informazioni che arrivano dal
laboratorio vengano tradotte in strumenti utili da
applicare alla pratica clinica di tutti i giorni, ma
non è raro che, da informazioni che arrivano dall’osservazione dei pazienti, i ricercatori colgano
spunti per nuovi esperimenti in laboratorio.
La ricerca preclinica
Prima di valutare gli effetti di una nuova cura sull’uomo, i ricercatori devono verificarne l’efficacia
e soprattutto la sicurezza in modelli sperimentali. La “cura” può riguardare l’uso di farmaci o di
radiazioni ionizzanti o della loro combinazione.
Questo tipo di ricerca serve per valutare un
nuovo farmaco, nuove strategie per la somministrazione dei farmaci, l’effetto delle radiazioni ma
anche nuovi strumenti clinici o diagnostici etc. I
ricercatori che si occupano di ricerca preclinica
portano avanti esperimenti in vitro e in vivo, cioè
basati sull’uso di cellule “coltivate” in laboratorio
o di modelli animali.
Ovviamente, tutti gli esperimenti condotti nelle
fasi precliniche sono sottoposti a stretti controlli
SALUTE
e devono rispondere a rigorosi principi di economicità e anche “etici”. Non è possibile fare a
meno della ricerca preclinica, poiché sulla base
dei risultati ottenuti in questi studi vengono disegnati gli studi clinici cosiddetti di “fase I”, cioè le
prime fasi della sperimentazione nell’uomo che
porterà, dopo anni di attente osservazioni, all’approvazione della nuova terapia.
La ricerca clinica
L’ultima fase della ricerca scientifica prima della
approvazione di un nuovo farmaco o di un
nuovo tipo trattamento deve, per forza di cose,
passare da quella branca della ricerca chiamata
ricerca clinica. Si tratta di sperimentazioni che
coinvolgono direttamente i pazienti per valutare
l’efficacia di una nuova molecola o di un nuovo
trattamento e che in genere sono divise in quattro fasi. Le prime tre fasi (studio della tossicità del
farmaco, studio della sua efficacia, confronto con
l’efficacia di farmaci o modalità terapeutiche
consimili nell’uomo) sono necessarie per ottenere l’approvazione del nuovo trattamento e della
sua commercializzazione, mentre la quarta viene
effettuata quando la terapia ha già ricevuto tale
approvazione, per osservarne gli effetti su larga
scala. La ricerca clinica comprende gli studi che si
occupano di identificare il trattamento o le
modalità di trattamento più efficaci.
Colpire il tumore in modo selettivo
Un grande aiuto nella lotta contro numerosi
tumori viene dalle recenti scoperte della biologia
molecolare, che consentono di identificare, e in
molti casi di colpire, in maniera selettiva e specifica, fattori (recettori, enzimi, fattori di crescita,
etc.) responsabili della crescita e della diffusione
incontrollata delle cellule tumorali all’interno
dell’organismo, della loro capacità di sopravvivere alla radioterapia e alla chemioterapia e di stimolare la produzione di nuovi vasi sanguigni. In
aggiunta quindi alla radioterapia e alla chemioterapia, un nuovo approccio terapeutico in oncologia è diretto verso i ‘sentieri molecolari’ che causano la trasformazione cellulare maligna. Queste
terapie hanno cioè come bersaglio i recettori
tumore-specifici della cellula e i segnali critici per
la progressione della malattia, mentre la tossicità è
ridotta per le cellule normali. Esse sono anche
definite “target therapy” (“terapie bersaglio”)
Una maggiore selettività, questa volta “fisica” è
tipica anche della moderna radioterapia: l’avanzamento tecnologico permette di usufruire di macchine sempre più in grado di colpire il bersaglio
tumorale limitando al minimo il coinvolgimento
dei tessuti sani circostanti, consentendo inoltre di
aumentare le dosi erogate.
Come in alcuni casi già si verifica, è possibile che
attraverso lo sviluppo e l'uso degli agenti biologici menzionati e delle tecniche d’irradiazione più
all’avanguardia, i futuri regimi antineoplastici
La nostra Banca e la BCC del Garda hanno donato lo scorso dicembre un cospicuo contributo per sostenere le attività del Centro
Radioterapico degli Spedali Civili di Brescia. Nella foto insieme ai vertici degli Spedali Civili, la presidente dell’Associazione Amici
Istituto del Radio Claudia Chincarini, il nostro Presidente Carlo Ruggeri e il Presidente Alessandro Azzi della BCC del Garda
siano specificamente confezionati su misura del
paziente, sulla base delle caratteristiche molecolari della malattia e della sua sede. Il successo clinico di questi nuovi approcci dipenderà in larga
misura dalla possibilità di selezionare i pazienti
potenzialmente più responsivi ad una specifica
strategia terapeutica. Le nuove acquisizioni prefigurano un possibile importante miglioramento
della aspettativa di vita e della qualità di vita dei
pazienti malati di cancro.
La ricerca e la clinica all’Istituto del Radio
L’Istituto del Radio e la Cattedra di Radioterapia
della Università degli Studi di Brescia sono stati
da sempre attenti al percorso poc’anzi delineato,
utilizzando i nuovi farmaci individuati dalla
ricerca preclinica e integrandoli col trattamento
radioterapico. La ricerca clinica ha consentito
nell’ultimo decennio di documentare i risultati
ottenuti a Brescia in molti settori della patologia
neoplastica, dai tumori della testa e del collo a
quelli dell’utero, dai linfomi ai tumori cerebrali.
L’Istituto e la Cattedra partecipano anche ad
importanti Progetti internazionali di ricerca clinica (ad esempio nel campo delle neoplasie cerebrali, di quelle dell’utero, dei linfomi) e hanno
promosso e coordinato molti altri studi (ad esempio sui trattamenti radioterapici combinati con
“target therapy” nei tumori della testa e del collo,
ancora sui tumori cerebrali, etc).
Da alcuni anni, in collaborazione con i Medici
dei Dipartimenti di Oncologia e di Laboratorio,
l’Istituto ha poi definito una proposta su attività
di ricerca in radiobiologia. Questa proposta è poi
stata inclusa nella più generale iniziativa della
Azienda Spedali Civili, generosamente supportata da AIL, per la costruzione e l’allestimento di un
Laboratorio, che sta finalmente vedendo la luce,
anche dal punto di vista operativo, e che si occuperà anche dello studio delle cellule staminali.
In questo contesto, la Cattedra di Radioterapia
della Università di Brescia ha stabilito solide relazioni internazionali in ambito radiobiologico.
Giovani medici in formazione e giovani specialisti hanno trascorso periodi di studio e di ricerca
in radiobiologia in altri Centri europei di grande
prestigio (ad esempio, il Laboratorio di
Radiobiologia dell’Istituto “Gustave Roussy” –
Università di Parigi, il Dipartimento di
Radiobiologia dell’Università di Tubinga in
Germania); altre “missioni” dello stesso tipo sono
in programma (ad esempio in Danimarca, presso
l’Università di Aahrus e il Centro clinico di
Odensee). Si sono studiati settori molto diversi
della radiobiologia e delle sue applicazioni e una
Collega bresciana sta per completare un
Dottorato di ricerca in cotutela con l’Università
di Parigi su queste tematiche. Molte delle persone che hanno acquisito questa esperienza continueranno a collaborare con l’Istituto e con la
Cattedra.
Il contributo della BCC a queste attività è stato
rilevante e desidero qui darne atto: tramite una
donazione di questo Istituto bancario è stato possibile acquisire macchinari per la ricerca preclinica che saranno impiegati dalla Cattedra e
dall’Istituto per proseguire a Brescia attività già
documentate con pubblicazioni internazionali ed
iniziate da giovani studiosi bresciani all’estero.
Ci sembra questo un buon esempio del contributo della Comunità Bresciana al miglioramento
dell’assistenza ai malati neoplastici, attraverso
strumenti all’avanguardia. La collaborazione di
BCC con l’Azienda Spedali Civili, con la nostra
Università e con Associazioni del Terzo Settore,
quali la benemerita “Associazione Amici Istituto
del Radio”, per la realizzazione di Progetti come
questo rende il contributo di questo Istituto bancario particolarmente significativo.
BCC Agrobresciano
19
SOLIDARIETA’ E TERRITORIO
L’esperienza del microcredito:
dare credito alle relazioni
Da tre anni la Caritas Diocesana di Brescia, coinvolgendo alcune BCC locali, tra cui la
nostra che ne è stata la promotrice, ha attuato un progetto solidale grazie al quale
quasi duecento persone in difficoltà finanziaria hanno trovato risposta ai loro problemi
di Eugenio Travanini
econdo i dati Istat del luglio 2010, la
povertà relativa delle famiglie è diminuita dall’11,3% del 2008 al 10,8%
del 2009 per un totale di 7 milioni 810 mila,
pari al 13,1% dell’intera popolazione. In realtà, dal rapporto sulla povertà curato dalla
Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan,
emerge che la povertà non è affatto diminuita, ma si è abbassata la soglia su cui si calcola la
povertà relativa; infatti aggiornando la soglia
rispetto alla variazione dei prezzi tra il 2008 e
il 2009 (solo 25 euro), i poveri in Italia sono
aumentati del 3,7% arrivando a 8 milioni e
370 mila persone. In Lombardia l’incidenza
della povertà relativa è inferiore rispetto al
resto dell’Italia, ma rimane comunque il fatto
che il 24,3% delle famiglie lombarde non riesce a far fronte ad una spesa imprevista di 700
euro, e nell’ultimo anno le persone che si sono
rivolte ai centri d’ascolto delle Caritas sono
aumentate del 25% e il 47,5% ha chiesto beni
“s
20
BCC Agrobresciano
e servizi materiali quali alimenti, vestiario e
pagamento delle bollette.
Per fronteggiare i bisogni espressi, accentuati
dalla crisi degli ultimi anni la Caritas
Diocesana di Brescia, tra i vari progetti e iniziative, ha attuato il progetto “Mano FraternaMicrocredito Sociale”.
Il Microcrdito Sociale consiste nel proporre
finanziamenti agevolati, fino a 3.000 euro
rimborsabili in 36 mesi, a persone o nuclei
famigliari la cui situazione rischia di essere
definitivamente compromessa da fatti eccezionali e da imprevisti; in questo modo li si
accompagna verso un credito responsabile e al
recupero dell’autosufficienza economica.
Nell’arco di questi tre anni, le persone con
sofferenza finanziaria incontrate sono state
275 e 191 quelle che hanno beneficiato di un
finanziamento agevolato, per un importo
complessivo di 490.260 euro.
I Soggetti convolti nel progetto sono la
Fondazione Comunità Bresciana, l’Ass.ne
Cuore Amico, la Congrega della Carità
Apostolica, il Comune di Brescia, il Comune
di Ghedi, il Comune di Gardone Riviera;
mentre le banche convenzionate sono, oltre
alla nostra Bcc Agrobresciano, la Bcc di
Bedizzole Turano e Valvestino, la Bcc di
Brescia, la Bcc Colli Morenici del Garda, la
Cassa Padana, e la Cassa Rurale Giudicarie
Valsabbia Paganella.
Nove sono le Zone Pastorali, novantuno le
parrocchie partner e nove gli sportelli di
microcredito sparsi nella Diocesi Bresciana
che vedono impeganti diciassette volontari.
In un recente incontro avvenuto tra il vescovo mons. Monari e i presidenti delle Banche
partner del progetto, il direttore della Caritas
diocesana, Giorgio Cotelli si è così espresso: “
Oggi consegniamo nelle mani del Vescovo, a
distanza di tre anni dalla sua ideazione, non un
progetto, dei dati, dei risultati, pur significativi, ma un’esperienza: muovendo da un suo
mandato, abbiamo condiviso con le Banche di
Credito Cooperativo un cammino che ci ha
permesso di intercettare la domanda di molte
famiglie che fanno fatica”. Azzi, presidente
Federazione Italiana Banche di Credito
Cooperativo, ha sottolineato l’ispirazione che
avvalora l’impegno delle BCC: la “testimonianza di un amore intelligente” finalizzato a
“dare mercato” a valori quali la mutualità, la
democrazia economica, la reciprocità; a integrare l’efficienza con i valori della persona,
della relazione, della solidarietà.
Proprio “il credito alle relazioni” è l’aspetto
qualificante del microcredito. Così ha testimoniato Michele, uno dei volontari, molti dei
UN LIBRO AL GIORNO
Voci di pace e di libertà
nel secolo delle guerre e dei
genocidi
di Anselmo Palini
Un momento del recente incontro tra il Vescovo mons. Monari e i presidenti e
i direttori delle Banche coinvolte nel progetto del microcredito (Foto Eden)
quali ex bancari, che attualmente, in nove
zone della diocesi, gestiscono gli sportelli di
microcredito: “La cosa che ci preme di più è
restare vicino alla persone, non essere dei semplici erogatori di prestiti, seppur prestiti a
rischio, ma “dare credito alla fiducia”, non una
fiducia determinata tanto da garanzie di tipo
economico, quanto legata alla persona. Su
questo abbiamo cercato di attivare anche chi
ci segnala la situazione di difficoltà, il garante
morale. La fiducia cioè viene accreditata anche
dal fatto che dietro c’è un tessuto sociale che
sostiene questa persona”
Nel dar “credito alle relazioni”, ha poi sottolineato il diacono Giorgio Cotelli, “abbiamo
investito insieme in un capitale inedito: le
famiglie che fanno fatica. Abbiamo scommes-
so sul fatto che queste famiglie siano una
risorsa: restituendo il prestito ricevuto, esse
stesse si fanno progetto e danno la possibilità
ad altre famiglie di accedere a questi microprestiti”.
Al di là dei crediti concessi, il monitoraggio
delle richieste presentate agli sportelli di microcredito, nonché ai centri di ascolto, ha permesso di rilevare la necessità di un’ulteriore risposta alla sofferenza finanziaria: dal 4 aprile scorso
è diventato operativo il Fondo “Briciole lucenti” finalizzato all’erogazione di piccole somme a
fondo perduto. Coinvolte nell’attivazione dell’esperienza di microcredito in altre nove zone
pastorali, le BCC hanno assicurato il loro contributo anche a questa iniziativa, attraverso un
impegno di 30.000 euro.
Il microcredito in numeri
www.brescia.caritas.it
Persone che hanno beneficiato del microcredito 2008-2010
Italiani
103
Stranieri
88
Zone di residenza
Città
Provincia
Totale dei crediti disponibili ad oggi
Totale dei finanziamenti erogati 2008-2010
N° dei prestiti concessi
N° volontari impegnati agli sportelli
N° BCC-CR provinciali convenzionate
98
93
783.900
490.260
191
23
6
Il libro di Anselmo Palini, scrittore e storico
bresciano, si presenta essenzialmente come una raccolta di biografie, testi e testimonianze di uomini e donne che, durante il
periodo dell’avvento del comunismo in
Russia, del Fascismo in Italia, del Nazismo
in Germania, hanno cercato di resistere al
male, di affermare il proprio diritto alla
libertà e di condannare la sopraffazione
tramite l’affermazione del proprio messaggio di pace e opposizione.
L’autore si interroga in particolare sul tema
della Memoria, sulla necessità indiscussa
di ricordare tutte quelle situazioni in cui la
dignità umana è stata offesa e calpestata,
di non dimenticare i milioni di morti causati dai totalitarismi del novecento; tuttavia
a suo parere risulta al tempo stesso ancora più importante non dimenticare tutti
coloro che, pur non essendo “né eroi, né
santi e nemmeno delle incarnazioni del
bene […] non si sono fatti attanagliare
dalla paura o ingannare da una propaganda martellante”, ma hanno saputo resistere al male supremo, al dolore straziante
che il genere umano è in grado di infliggere ciecamente a sé stesso, alle assurde
imposizioni dei governi autoritari.
Il testo si propone perciò, e riuscendovi, lo
scopo di trasmettere la memoria storica e
biografica di alcune tra queste grandi, ma
spesso dimenticate voci che nel buio dello
straziato secolo scorso, si sono innalzate a
difesa di un dovere morale più alto e dei
valori che questo imponeva. Una lettura
intensa e commovente.
Acquistabile su www.ibs.it
BCC Agrobresciano
21
CASTELLO DI PADERNELLO
L’Italia e il locale
Al castello di Padernello due progetti culturali che valorizzano l’unità d’Italia in
occasione del 150° anniversario e al contempo le eccellenze culturali locali
www.castellodipadernello.it
Promessi... in prova” è il titolo
della mostra molto particolare proposta in castello dal 7 maggio al 10 luglio
2011 in occasione del 150° anniversario
dell'Unità d'Italia. I “Promessi Sposi”manzoniani sono infatti “raccontati” attraverso le
marionette e le scenografie storiche della
Compagnia Marionettistica Carlo Colla e
Figli. La mostra si snoda nelle scene che rappresentano i capitoli e nei momenti salienti del
romanzo attraverso la ricostruzione scenografica delle marionette che portano in se una tradizione artigianale ed artistica centenaria: i
grandi intagliatori e le scene dei maggiori scenografi ottocenteschi ripropongono la magia
del teatro di figura ricomposti al castello di
Padernello.
••••
La Fondazione Castello di Padernello propone
per la primavera estate una serie di escursioni e
visite guidate ad alcune eccellenze storico-artistiche di questa parte della pianura Bresciana.
Il progetto della Fondazione castello di
Padernello ha l’obiettivo di promuovere in
concreto, attraverso la creazione di circuiti turistici, una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni della bassa pianura Bresciana e la tutela di un patrimonio che
è parte fondamentale delle nostre radici e della
nostra identità
Si comincia l’8 Maggio con Villa Negroboni
ora Feltrinelli di Gerolanuova in Pompiano.
Stupendo esempio di villa signorile di campagna tipica delle grandi monarchie europee.
Realizzata dall' arch. Marchetti nel 1700. Il
parco che la circonda le dona importanza e sul
retro apre una prospettiva all'infinito che un
tempo si concludeva con esedra alberata.Visita
ore 15.00. Quota di partecipazione € 6,00.
“I
22
BCC Agrobresciano
Il 5 Giugno si va alle Terre di San Marco
(itinerario di una giornata)
Visita ad alcuni dei castelli più belli appartenuti ai Martinengo lungo i territori di
confine tra la Repubblica Veneta ed il
ducato di Milano, per conoscere l'affascinante storia dell'ascesa al potere dei
Martinengo. Ritrovo a Orzinuovi nella
piazza principale di fronte alla parrocchiale. Partenza ore 9.15.
Percorso: Orzinuovi, Urago d'Oglio,
Pumenengo, Torrepallavicina, Soncino,
Barco, Villachiara, Villagana, Padernello.
Quota di partecipazione: € 30,00 (pranzo compreso); per famiglie € 25,00 a
persona.
Il 26 Giugno si visita il Laghetto di
Scarpizzolo, a San Paolo.
Visita naturalistica al laghetto e al parco
circostante. Il laghetto, in origine zona
paludosa, oggi riceve l'acqua da 22 affluenti tra rogge, fossi, canali, dugali, acquatori
colatori. All'ingresso il Chiavicone
Vecchio, un importante manufatto irriguo
dell'ottocento, che ha il compito di regolare le acque dello Stronello. Visita ore
15.00. Quota di partecipazione € 6,00.
Il 10 Luglio infine si va nel Palazzo
Maggi di Cadignano di Verolanuova.
Il Palazzo, all'esterno austero ed affiancato
dalle corti rustiche, riconoscibile per l'elegante torretta con passaggio arcuato che
apre la vista alla campagna. All'interno
conserva i preziosi affreschi di Lattanzio
Gambara.Visita ore 15.00. Quota di partecipazione € 6,00.
Concerti
“VIVA V.E.R.D.I.”
NOTE DI UN’ITALIA UNITA
E’ questo il titolo di un concerto in due atti per
voce recitante, tenore, coro e band diretto dal
Maestro Francesco Andreoli, con la partecipazione del tenore Paolo Antognetti, del narratore
Luciano Bertoli, del Brixia Camera Chorus e del
Corpo Musicale Cittadino di Ghedi.
I 150 anni dell’unità d’Italia verranno raccontati
attraverso la musica di quegli anni: dagli intensi
cori verdiani pieni di ardore rivoluzionario, ai
canti popolari che rappresentavano le speranze e
i desideri di una nazione ancora da divenire.
Una voce narrante introdurrà - attraverso la lettura di poesie, racconti, cronache dell’epoca,
frammenti di lettere e manifesti murali - direttamente nei contesti storici del tempo e consentirà di approfondire l’ascolto della “colonna sonora” del Risorgimento Italiano.
La prima parte del concerto sarà interamente
dedicata alla musica operistica, ed in particolare a
Giuseppe Verdi, con l’interpretazione dei celebri
cori tratti dalle opere I Lombardi alla prima crociata (“O signore dal tetto natio”) , Ernani (“Si
ridesti il leon di Castiglia”), Nabucco (“Va pensiero”) e l’inno, scritto su testo di Goffredo
Mameli, “Suona la tromba”. Verranno proposte
anche pagine significative di Saverio Mercadante
(il celebre coro “Chi per la patria muor, vissuto è
assai” dall’opera Caritea, Regina di Spagna) e di
Gioacchino Rossini.
La seconda parte sarà invece incentrata sui canti
popolari (“Addio, mia bella, addio”, “La bella
Gigogin”, “Io vorrei che a Metternicche”) e agli
inni del Risorgimento (“l’Inno di Garibaldi”, “la
Bandiera dei tre colori”) per chiudere doverosamente questo percorso con “Il canto degli italiani” (composto da Michele Novaro su testo di
Goffredo Mameli).
L’appuntamento è, dunque, per SABATO 4
GIUGNO alle ore 21 al Largo della Pace a
Ghedi.
Ricordiamo che in caso maltempo il concerto si
terrà nella sala consiliare di Ghedi.
PER SAPERNE DI PIU’
Per ulteriori informazioni e
prenotazioni:
030 9408766
www.castellodipadernello.it
[email protected]
Festa della Mamma
La Corale Gaydum in occasione della Festa
della Mamma si esibirà SABATO 7 MAGGIO
alle ore 21 nel nostro Auditorium di Ghedi.
AIUTI IN BREVE
Caionvico
Un campo tutto nuovo per
l’Oratorio
E’ con piacere che abbiamo contribuito alla
realizzazione del nuovo campo di calcio sintetico dell’oratorio di Caionvico.
Ora tocca a voi ragazzi... divertitevi, crescete,
appassionatevi al gioco di squadra e in bocca
al lupo per le tante partite che giocherete!
Mompiano
San Zeno
Le tigri di Mompiano ancora verso
la vittoria
La Sindrome di Angelman e l’Ass.
Orsa, per combatterla
Ancora sport e ancora Volley, la squadra di
cui siamo sponsor, vittoriosa lo scorso anno
del titolo provinciale Top Junior di Volley,
anche quest’anno sembra imbattibile.
Forza ragazze e in bocca al lupo per le ultime partite di campionato!
Nel gennaio scorso a Brescia presso il Teatro
Sociale si è tenuta un’importante rassegna di
danza Jazz dal titolo “Insieme per un sogno” promossa dall’Organizzazione Sindrome di
Angelman, O.r.S.A., e patrocinata tra gli altri
anche dalla nostra Banca e in particolare dallo
sportello di San Zeno. Ben 150 ragazzi si sono
esibiti a ritmo di jazz, per dare sun momento
di serenità ai bambini affetti dalla sindrome di
Angelman e alle loro famiglie.
Quella di Angelman è una patologa genetica
che colpisce un neonato su 15 mila ed è caratterizzata da grave ritardo mentale, perdita della
parola, atassia e crisi epilettiche. L’Organizzazione O.r.S.A. riunisce le famiglie dei bambini affetti da questa grave patologia e opera per
dare loro la possibilità di una vita qualitativamente migliore al malato e fa da supporto ai
genitori. Il lavoro svolto e il sostegno economico elargito in occasione della serata al
Sociale è servito a finanziare il progetto di
ricerca del dr.Ype Elgersma, che da anni lavora per combattere questa grave malattia.
Per chi volesse contribuire alla ricerca o conoscere meglio la malattia:
www.sindromediangelman.org
Ghedi
Il Più Volley
Ghedi under 16
è campione!
Brave ragazze!!!
La squadra di Volley
femminile di Ghedi di
cui siamo sponsor ha
vinto il campionato
provinciale under 16
2010-2011.
Erogazioni solidali
Tipo di associazione
Associazioni di Categoria
Associazioni culturali
Associazioni medico-terapiche
Associazioni ricreative
Associazioni sportive
Associazioni di volontariato
Enti
Comuni
Oratori e Parrocchie
Scuole
n° interventi
contributo in euro
5
6
3
8
29
11
1
5
20
9
6.350
13.150
3.150
10.540
42.650
6.350
3.500
7.300
31.850
14.080
La nostra banca sempre in prima fila
Nonostante il momento economico particolarmente difficile che sta incidendo profondamente sulla comunità, la nostra Banca ha
voluto continuare la sua opera di sostegno
alle numerose associazioni che da sempre
rendono vivo e efficiente il tessuto sociale.
Qui a fianco sono elencati per tipologia di
intervento gli aiuti erogati nel primo trimestre di quest’anno. In totale abbiamo compiuto 97 erogazioni per un totale di 138.920
euro.
BCC Agrobresciano
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