INDICE DI MASSA CORPOREA E RISCHIO DI DEMENZA, DATI

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INDICE DI MASSA CORPOREA E RISCHIO DI DEMENZA, DATI
S.I.G.G.
Società
Italiana
di Gerontologia
e Geriatria
49° CONGRESSO
NAZIONALE S.I.G.G.
Firenze 3-10 Novembre 2004
INDICE DI MASSA
CORPOREA E RISCHIO DI DEMENZA,
DATI DAL KUNGSHOLMEN PROJECT
A.R. Atti 1,2, S. Volpato 1, M. Kivipelto 2, G. Zuliani 1,
T. Anttila 2, K.Palmer 2, R. Fellin 1, L. Fratiglioni 2
1 Istituto di Medicina Interna,
Geriatria e Gerontologia,Università
degli Studi di Ferrara
Relatore:
Specializzando:
Prof. Renato Fellin
Dr.ssa Anna Rita Atti
2 Aging Research Center and Karolinska Institute Stoccolma,
Svezia
MIGG Fe
Indice di massa corporea (IMC) e
rischio di demenza
!
un IMC elevato durante la vita adulta si associa
allo sviluppo di demenza 25 anni più tardi
(Kalmjin S. 2000)
!
obesità ed ipertensione arteriosa hanno effetto
indipendente e cumulativo sulle performance
cognitive di soggetti di sesso maschile misurate
dopo 4-6 anni di follow-up
(Elias MF.2003)
!
sovrappeso, anche nelle età più avanzate, quale
fattore di rischio per demenza e malattia di
Alzheimer in una popolazione di sesso femminile
(Gustafson D. 2003)
MIGG Fe
Demenza ed IMC
!
la demenza si caratterizza per uno stato catabolico
(Sandman P. 1987)
!
perdita di peso → criteri diagnostici del National
Institute of Neurological and Comunicative Disorders
on Alzheimer’s Disease
(McKhann G. 1986)
!
un IMC inferiore a 21 Kg/m2 aumenta il rischio di
sviluppare demenza ad 8 anni; rimossi dall’analisi i
soggetti diagnosticati come dementi nelle prime fasi
del follow-up, l’associazione non è più significativa
(Nourhashemi F. 2003)
MIGG Fe
! studio di popolazione
lungitudinale
! durata 14 anni, follow-up
triennali
! soggetti di età ≥75 anni
residenti nell’ isola di
Kungsholmen, Stoccolma
! studiare il processo di
invecchiamento e la demenza
!diagnosi in doppio
(criteri DSM III-R)
Disegno dello studio
Tempo zero (1987- ’89)
!
!
I follow up (1991-’93)
!
1429 soggetti
non dementi
1253 (87.5%)
IMCdisponibile
!
II follow up (1994-’96)
!
1053 soggetti
non dementi
762 (72.4%)
IMCdisponibile
!
Demenza
n=126 (20.5%)
109 vivi, 17 morti
Demenza
n=207(16.4%)
189 vivi, 18 morti
Drop out
n=170 (11.8%)
Morti
n=291(20.3%)
719 soggetti (646 no dem, 73 dem) disponibile il
dato riguardo la perdita % di IMC
833 soggetti non
dementi
494 (59,4 %) IMC
disponibile
Drop out
n=45 (5.7%)
Morti
n=174 (22.2%)
MIGG Fe
Materiali e Metodi
!2256 soggetti elegibili
!1810 partecipanti (valutazione clinicolaboratoristica e neuro-psicologica)
!Peso e altezza misurati con strumenti standard
!337 (18,8%) dementi (DSM III-R)
!Dei 1473 non dementi 44 esclusi (età >95,
MMSE<20; variazioni dell’ IMC oltre il 95
percentile)
MIGG Fe
Scopo dello Studio
investigare la relazione esistente tra IMC e
sviluppo di demenza:
ICM (unica misura nel tempo) ed incidenza di
demenza
variazioni di IMC tra tempo zero e primo follow-up e
sviluppo di demenza al secondo follow-up
disordini cognitivi, sintomi depressivi
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Analisi statistica
Analisi Descrittiva
!Chi-quadrato per il confronto di
frequenze
!T di student per il confronto di medie
Analisi Multivariata
! Regressione di Cox
MIGG Fe
Descrizione delle caratteristiche dei partecipanti
Età (anni)
(media ± DS)
81,3 ± 4,8
IMC (Kg/m2 )
(media ± DS)
23,6 ± 3,5
Perdita % media IMC (media ± DS) (- 3,2 ± 7,5)
(equivalente a 0,7 ± 3,4 punti di IMC)
MMSE
(media ± DS)
Sesso femminile
(n; %)
Scolarità ≤ 8 anni
(n; %)
Sintomi depressivi
(n; %)
26,9 ± 1,9
1076 (75,3)
838 (58,6)
486 (34,0)
MIGG Fe
Distribuzione della popolazione per cut-off di IMC
ed incidenza di demenza
%di soggetti
17 %
p=0,395
75
21 %
13,5 %
47,4
50
13 %
23,9
25
0
12,1
< = 20
4,5
> 20 e < 25
> = 25 e < 30
> = 30
IMC (Kg/ m2)
MIGG Fe
Incidenza di demenza al secondo follow-up
per terzili di IMC
%di soggetti con
demenza
75
p= 0,257
50
p= 0,360
25
17,9
17,1
13,8
0
I
II
III
terzili
di IMC
MIGG Fe
Variazione percentuale di IMC
60
52,4%
% di soggetti
45
30
21,8%
14,9%
6,8%
15
4,1%
0
Aumento > Aumento 510%
10%
Stabilità
Riduzione Riduzione >
5-10%
10%
MIGG Fe
Rischio relativo di demenza al secondo follow-up
per variazioni percentuali di IMC
Modifiche
IMC
Modello 1
Modello 2
Modello 3
>10%
2,17 (1,30-3,64)
2,23 (1,33-3,75)
2,20 (1,31 –3,69)
5-10%
0,65 (0,35-1,21)
0,65-(0,35-1,22)
0,67 (0,36-1,25)
1
1
1
5-10%
1,25 (0,56-2,78)
1,23 (0,55-2,75)
1,30(0,59-2,92)
>10%
2,14 (0,90-5,06)
1,89 (0,80-4,48)
2,04 (0,86-4,84)
Sesso
0,99 (0,62-1,60)
0,96 (0,59-1,54)
0,92 (0,57-1,45)
Età
1,11(1,06-1,16)
1,11 (1,06-1,16)
1,11(1,06-1,16)
Scolarità
0,72 (0,47-1,10)
0,76 (0,50-1,15)
0,83 (0,54-1,28)
2,30 (1,51-3,51)
2,24(1,47-3,41)
Riduzione %
Stabile
Aumento %
Sintomi depressivi
Punteggio MMSE
0,88(0,77-1,00)
MIGG Fe
Riassumendo…
!
Un rischio doppio dopo 6 anni di follow-up
per i soggetti che, nel corso dei primi 3 anni,
siano andati incontro ad una netta riduzione
percentuale del proprio IMC
!
Il risultato appare indipendente dalla
presenza di sintomi depressivi e cognitivi
!
Tale riduzione comincia già prima che
siano soddisfatti i criteri per porre diagnosi di
demenza
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Interpretazione
È plausibile che valori elevati di IMC durante l’ età adulta
possano costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di
demenza ma che, durante l’ età geriatria l’essere
soprappeso non costituisca più un elemento di rischio:
! già dimostrato per la pressione arteriosa (Qiu CX. 2003)
! la dislipidemia
(Notkola IL.1998)
" l’ invecchiamento per se
" le condizioni morbose sottostanti
" o un processo neuro-degenerativo già in atto ma non
ancora diagnosticabile, abbiano avviato la perdita di peso
MIGG Fe
Limitazioni
Mancanza di dati circa:
! stato socio-economico
! performance nelle Instrumental Activities of
Daily Living
! l’ utilizzo di farmaci psicotropi
Durata del follow-up
Validità dell’ IMC nell’anziano
MIGG Fe
Conclusioni
Una perdita di peso
non intenzionale in un anziano….
individuare eventuali
quadri di malnutrizione
escludere malattie somatiche
avviare un approfondimento cognitivo
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