Anno 2016 maggio - L7bis_Futuristi

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Anno 2016 maggio - L7bis_Futuristi
I Futuristi: la rottura con il passato
I Futuristi e il loro manifesto
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Si rivolge a tutte le arti, comprendendo sia poeti che pittori, scultori, musicisti, ecc.
Atteggiamento d’impeto artisti stravaganti, aggressivi, provocatori, ribelli
Rottura con il passato e la tradizione
Esaltazione della modernità ed esaltazione della macchina e la tecnologia
Importanza della velocità, dell’audacia e della violenza (rif. guerra)
Libertà di linguaggio => linguaggio e contenuti nuovi
Il Futurismo ha una data di nascita precisa: il 20 febbraio 1909. In quel giorno, infatti, Marinetti
pubblicò sul «Figaro», giornale parigino, il Manifesto del Futurismo. In questo scritto sono già
contenuti tutti i caratteri del nuovo movimento. Dopo una parte introduttiva, Marinetti sintetizza in
undici punti i principi del nuovo movimento.
1. Noi vogliamo cantar l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.
2. Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3. La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il
movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno.
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della
velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito
esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di
Samotracia.
5. Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata
a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6. Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e mugnificenza, per aumentare l’entusiastico
fervore degli elementi primordiali.
7. Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può
essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze
ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!… Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo
sfondare le misteriose porte dell’Impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già
nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto
distruttore dei libertarî, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
10.
Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere
contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica.
11.
Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le
maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore
notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde,
divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti
simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi
avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come
enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al
vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
Parole in libertà o
Paroliberismo è uno
stile letterario
introdotto dal
Futurismo in cui le
parole che
compongono il testo
non hanno alcun
legame sintatticogrammaticale fra loro e
non sono organizzate
in frasi e periodi. Viene
abolita la
punteggiatura, gli
accenti e gli apostrofi. I
principi e le regole di
questa tecnica
letteraria sono state
individuate e scritte da
Marinetti nel "Manifesto
tecnico della
letteratura futurista"
dell'11 maggio 1912 e
riprese anche nel
Filippo Tommaso Marinetti DOMINARE
Dominare
straripare d'azzurro e di silenzio 2 minuti
strada scendere
scendere
scendere
scendere
scendere
salire
scendere scendere
pianerottolo d'un torrente
scendere ancora
ancora fuga dalle colline e vallate
subitaneo ottenebrarsi dei contrafforti dei
Rodopi
a picco sotto i piedi dell' aviatore tra 2
chiarori di fiumi.
successivo "Distruzione della sintassi/Immaginazione senza fili/Parole
in libertà" dell'11 maggio 1913.
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
ALL’AUTOMOBILE DA CORSA
15 luglio
Veemente dio d’una razza d’acciaio,
Automobile ebbrrra di spazio,
che scalpiti e frrremi d’angoscia
rodendo il morso con striduli denti...
Formidabile mostro giapponese,
dagli occhi di fucina,
nutrito di fiamma
e d’olî minerali,
avido d’orizzonti e di prede siderali...
io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente,
scateno i tuoi giganteschi pneumatici,
per la danza che tu sai danzare
via per le bianche strade di tutto il mondo!...
Allento finalmente
le tue metalliche redini,
e tu con voluttà ti slanci
nell’Infinito liberatore!
All’abbaiare della tua grande voce
ecco il sol che tramonta inseguirti veloce
accelerando il suo sanguinolento
palpito, all’orizzonte... […]
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
ZANG TUMB TUMB
ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare
spazio con un accordo tam-tuuumb
ammutinamento di 500 echi per azzannarlo
sminuzzarlo sparpagliarlo all´infinito
nel centro di quei tam-tuuumb
spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati)
balzare scoppi tagli
pugni
batterie tiro
rapido violenza
ferocia
regolarità questo
basso grave scandere gli strani folli agitatissimi
acuti della
battaglia
furia affanno
orecchie
occhi
narici
aperti
attenti
forza che gioia vedere udire fiutare tutto
tutto taratatatata delle mitragliatrici strillare
a perdifiato sotto morsi shiafffffi traak-traak
frustate
pic-pac-pum-tumb
bizzzzarrie
salti
altezza
200
m.
della
fucileria
Giù giù in fondo all'orchestra stagni
diguazzare
buoi
buffali
pungoli carri
pluff plaff
impen
narsi di cavalli flic flac zing zing sciaaack
ilari
nitriti
iiiiiii... scalpiccii
tintinnii
3
battaglioni bulgari in marcia croooc-craaac
[ LENTO DUE TEMPI ]
Sciumi
Maritza
o Karvavena croooc-craaac grida delgli
ufficiali sbataccccchiare come piatttti d'otttttone
pan di qua paack di là cing buuum
cing ciak [ PRESTO ]
ciaciaciaciaciaak
su giù là
là intorno in alto attenzione
sulla testa
ciaack bello
Vampe
vampe
vampe
vampe
vampe
vampe
vampe
vampe
vampe