relazione di fine mandato 2005-2015

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relazione di fine mandato 2005-2015
COMUNE DI OSSI
Via Roma 48 – 07045 – OSSI – (SS) tel. (Centralino) 079-3403100 –– sindaco – 079-3403119 – fax 079-3403135
Ufficio del Sindaco
Prot. N° 2.599
Ossi lì 31-3-2015
Alla cittadinanza di Ossi
Ai componenti della Giunta Comunale
Ai Consiglieri Comunali
Al Messo comunale
per la pubblicazione sul sito internet istituzionale
SEDE
Oggetto: Relazione di fine mandato – nota amministrativa
La presente relazione accompagna i dati tecnici della relazione di fine mandato prevista dalla normativa vigente, allo
scopo di integrare le informazioni ivi contenute e renderle pienamente intelligibili. Le relazioni di fine mandato ed inizio
mandato non sono solo adempimenti (moduli da riempire) ma sono una opportunità, relazioni per comunicare ai cittadini cosa
si è fatto e/o cosa si intende fare per poi fare dei “bilanci socio-politici”.
Per questo la relazione costituisce un “sistema di dati” (validi, certificati, veri) utili al governo, alla direzione, alla
gestione, al controllo “democratico” delle decisioni da parte dei cittadini.
Il contesto normativo generale è il seguente:
• Art. 10 del TUEL: diritto di accesso e di informazione;
• Statuto e regolamenti comunali sulla trasparenza, sulla partecipazione;
• Legge 241/90;
• Dlgs 150/2009: accessibilità totale e piano di trasparenza;
• Legge 69/2009, art. 32 pubblicazione atti sui siti;
• Dlgs 33/2013: piano triennale di trasparenza, accesso civico, requisiti della informazione;
• Dlgs 82/2005: codice dell’Amministrazione digitale;
Il contesto normativo particolare è il seguente:
• Art.4 dlgs 149/2011: relazione fine mandato (con la modifica della legge 213/2012)
• Art.4 bis dlgs 149/2011: relazione inizio mandato (con la legge 213/2012)
• Dlgs 149/2011: meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province, comuni (legge 42/2009)
• Il 4bis è stato introdotto con legge 213/2012 (conversione del DL 10 ottobre 2012,n.174) e la modifica dell’art. 4bis
con legge 124/2013 (conversione del DL 102/2013)
In particolare l’Art. 4: relazione fine mandato
• 1. Al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell'unità economica e giuridica della
Repubblica, il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa, le province e i comuni sono tenuti a
redigere una relazione di fine mandato.
• 2. La relazione di fine mandato (redatta dal responsabile del servizio finanziario o dal segretario generale,) è
sottoscritta dal sindaco non oltre il sessantesimo giorno antecedente la data di scadenza del mandato.
• Entro e non oltre dieci giorni dopo la sottoscrizione della relazione, essa deve risultare certificata dall'organo di
revisione dell'ente locale.
• (3-bis). La relazione di cui ai commi 2 e 3 è trasmessa, entro dieci giorni dalla sottoscrizione del sindaco, alla sezione
regionale di controllo della Corte dei conti).
Contenuti della relazione:
• 4. La relazione di fine mandato contiene la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative
svolte durante il mandato, con specifico riferimento a:
• a) sistema ed esiti dei controlli interni;
• b) eventuali rilievi della Corte dei conti;
• c) azioni intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati;
• d) situazione finanziaria e patrimoniale;
• e) azioni intraprese per contenere la spesa e stato del percorso di convergenza ai fabbisogni standard;
• f) quantificazione della misura dell'indebitamento comunale.
Scopi della relazione:
• Art. 1 della legge 42/2009: “1. La presente legge costituisce attuazione dell'articolo 119 della Costituzione,
assicurando autonomia di entrata e di spesa di comuni, province, citta' metropolitane e regioni e garantendo i
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principi di solidarieta' e di coesione sociale, in maniera da sostituire gradualmente, per tutti i livelli di governo, il
criterio della spesa storica e da garantire la loro massima responsabilizzazione e l'effettivita' e la trasparenza del
controllo democratico nei confronti degli eletti.” /………/
• Aspetti politico-istituzionali: rendicontazione sociale di ciò che si è fatto in 5 anni;
• Aspetti amministrativi: compilare i moduli della relazione di fine mandato;
• Aspetti informativi: creare un sistema di dati aperti da consultare e pubblicare sui siti;
Rilevanza politico-istituzionale della relazione:
• Rendicontare ai cittadini;
• Fornire dati validati e certificati;
• 60 giorni prima della chiusura della legislatura locale
• Tutti i cittadini possono conoscere cosa è stato fatto e come (diritto di sapere)
• I cittadini che si candidano per la nuova legislatura devono fare riferimento alla relazione di fine mandato, ai suoi dati,
alle risorse disponibili effettive
Cambia la campagna elettorale:
• si deve ragionare e fare programmi “solo” sulla base delle relazioni e dei relativi dati e questi devono essere validati,
certificati dal settore finanziario (dati certi ed oggettivi). I diversi candidati hanno l’obbligo di fare programmi solo
sulla base di risorse certe e disponibili.
• Ai cittadini non si possono e non si devono presentare programmi di fantasia.
• Le relazioni fine/inizio mandato devono permettere di comunicare con semplicità, efficacia, conoscibilità effettiva
quanto il governo locale ha fatto e fa per i cittadini.
• Tutta la struttura comunale deve operare in modalità trasparente, nel rispetto dei requisiti della informazione e dei dati
stabiliti dal Codice dell’Amministrazione Digitale (art. 50 e ss.) e dal Dlgs 33/2013 (art. 9).
La relazione integrativa qui allegata riporta un resoconto del lavoro amministrativo svolto per la cittadinanza di Ossi dalla
mia prima elezione a sindaco (10 maggio 2005) fino alla conclusione del secondo mandato (31 maggio 2015).
Con la presente intendo salutare e ringraziare i dipendenti comunali, soprattutto quelli, la stragrande maggioranza, che
hanno svolto con serietà e impegno il loro lavoro che si sono resi partecipi, ognuno per le sue competenze, della realizzazione
del mio programma amministrativo.
Un ringraziamento particolare al Segretario Comunale, Dott.ssa Gala ed all’Ufficio di supporto degli Organi di Direzione
Politica, la Dott.ssa Cherchi, che in questi dieci anni non hanno mai lavorato con l’orologio in mano, prodigandosi con zelo
oltre i doveri istituzionali e professionali.
Infine un saluto a tutta la cittadinanza di Ossi.
Quando sono stato eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1995, dopo poche settimane ebbi modo di incontrare
uno dei più grandi Presidenti della Regione, Mario Melis, il quale, avendo saputo della mia elezione e vedendo la mia giovane
età mi disse che “il tempo è un galantuomo” e che il bene che viene fatto, l’onestà, l’impegno disinteressato, prima o poi
saranno evidenti a tutti.
Cordiali saluti
Ossi 31 marzo 2015
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
Ai sensi dell’art. 3, comma 2, D.lvo 39/93
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COMUNE DI OSSI
Ufficio del Sindaco
RELAZIONE DI FINE MANDATO
Attività amministrativa dal 10 maggio 2005 al 31 maggio 2015
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PROGETTI INTERCOMUNALI
La rete comunale del gas
Un importante finanziamento ha reso possibile la realizzazione della rete che ha portato il gas nelle case. L’accordo quadro
Governo-Regione per la metanizzazione dell’isola dell’aprile 1999 (D’Alema-Palomba) portò risorse per 129 milioni di euro
rendendo possibile il piano per la metanizzazione della Sardegna articolato in due direttrici: la prima, coordinata direttamente
dalla Regione, prevedeva la realizzazione di un metanodotto dall’Africa (Algeria) e dalla dorsale ad alta e media pressione
Cagliari - Porto Torres - Olbia per poi giungere, tramite la Corsica, con due diramazioni, nel nord d’Italia e in Francia. Tale
progetto pare sia definitivamente arenato.
La seconda direttrice, coordinata dai Comuni, ha diviso la Sardegna in 31 bacini composti da raggruppamenti di Comuni i
quali hanno gestito direttamente tramite consorzi la realizzazione delle reti cittadine che poi sono state affidate in appalto per la
durata di anni 12 alle ditte che hanno partecipato con proprie risorse per la copertura di una percentuale dei costi di
realizzazione.
Il Comune di Ossi ha partecipato al bando regionale del 2006. Nel 2008 è entrato a far parte del Consorzio per la
metanizzazione del bacino n°7, insieme ai Comuni di Ittiri, Cargeghe, Muros, Putifigari, Tissi, Uri, Usini e Villanova
Monteleone. I due principali azionisti sono il Comune di Ittiri che detiene il 30% ed il Comune di Ossi che detiene il 22%. Alla
presidenza dell’Assemblea Consortile è stato eletto il sindaco di Ossi, mentre alla presidenza del Cda il sindaco di Ittiri con i
sindaci di Uri e Usini come consiglieri.
Il Consorzio ha proceduto ad appaltare i lavori con una gara pubblica di costruzione e gestione della rete per un importo di
euro 17.188.406,96, A vincere la gara d’appalto è stata una ATI (associazione temporanea d’impresa) composta da: CPL
Concordia Società Cooperativa con sede in Concordia (MO), Capogruppo - mandataria, l’Impresa di Costruzioni ing. Raffaello
Pellegrini s.r.l. (mandante) e P.E.A. - Progetto Energia Ambiente s.r.l. (mandante); la convenzione ha una durata di anni 12.
Il primo rione ad essere dotato del servizio è stato quello di Litterai. Appena costruita le rete, dal deposito di stoccaggio
realizzato a Su padru, è stato immesso nelle condotte del gas GPL che ha consentito di iniziare a utilizzare la rete.
I lavori principali sono stati eseguiti realizzando senza modifiche il progetto approvato dalla Regione, che ha stabilito a suo
tempo per ogni Comune un limite ai metri lineari di rete da realizzare.
Avendo un numero di allacci fisso previsto in progetto, la diramazione della rete è stata fatta in corrispondenza di tutte le case
del Centro storico dove è presente il basolato ed il lastricato nella pavimentazione attuale, mentre per le altre utenze che
dichiarino l'immediata disponibilità ad allacciarsi il costo di allaccio sarà fissato in 89 euro più IVA. Il Concessionario è
obbligato ad allacciare chiunque ne faccia richiesta.
Un'opportunità di lavoro è data dalla realizzazione degli allacci domestici interni alle case. CPL Concordia, infatti, per ragioni
di trust può gestire la rete pubblica del gas ma non può realizzare gli impianti domestici interni, si deve fermare al contatore.
Ciò significa che le reti nelle case verranno realizzate da installatori locali idoneamente formati. Considerato che il risparmio
sul gas può raggiungere il 30% sul prezzo delle bombole e che vi è la comodità di non esaurire mai il gas, si presume che nei
prossimi anni ci possa essere lavoro anche nel settore degli allacci domestici.
Con questa grande opera usciremo dal sottosviluppo energetico nei confronti del resto d’Italia e soprattutto il costo della vita
diminuirà perché avere il gas della rete consentirà un notevole risparmio.
Trattandosi di una infrastrutturazione complessa servirà del tempo per il completo allaccio alla rete che è stata attivata a moduli
dal 2010 partendo dal deposito di stoccaggio del gas di Su Padru fino a collegare tutto il centro urbano. L'Amministrazione
Comunale ha segnalato al Consorzio i punti affinchè si proceda con il progetto per l’estensione della rete a nuove zone o a
nuove lottizzazioni che si realizzeranno e che dovrà computare almeno 16 utenze ogni cento metri di rete, anche se tale criterio
non verrà applicato in maniera rigida.
L’interreg IIIA - Cultura tradizione identità
Con il termine «Interreg» l’Unione Europea definisce i progetti di interscambio e cooperazione che vengono realizzati da più
regioni di almeno due Stati membri. Il nome ufficiale del nostro progetto è: Interreg IIIA - Sardegna, Corsica, Toscana:
Itinerario dell’identità «L’altra isola» Asse 2, misura 2.2 sviluppo e promozione turistica della zona transfrontaliera. Il Comune
di Ossi, unitamente ad alcuni Comuni del Coros-Logudoro (Tissi, Usini, Uri, Codrongianos, Putifigari, Osilo, Romana), alla
Communautè du Cap Corse (18 Comuni), alla Communautè de la Costa Verde (14 Comuni) della Corsica, alla Comunità
Montana dell’Elba e Capraia ed all’Agenzia per il turismo dell’arcipelago toscano, ha ricevuto un finanziamento di Euro
1.380.000 così ripartito: Sardegna Euro 555.000 - Corsica Euro 500.000 - Toscana Euro 325.000.
Per la parte relativa ai Comuni del Coros il progetto ha previsto 315.000 euro da gestire unitariamente ed una somma pari a
240.000 euro ripartita in parti uguali fra i Comuni e finalizzata alla creazione di un Centro informativo turistico. Il Centro è
stato realizzato nei locali de Sa Funtana Noa situato all’ingresso del paese. Con la somma da gestire unitariamente è stato
creato un sito internet, sono stati pubblicati degli opuscoli ed una guida sui percorsi culturali ed enogastronomici per la
promozione turistica dei Comuni del Coros, i cosiddetti “itinerari dell’identità”, percorsi attraverso la storia, la cultura, le
tradizioni ed i prodotti tipici.
Queste pubblicazioni sono state tradotte in 3 lingue (italiano, inglese e francese); si è realizzato infine un documentario della
durata di 35 minuti che contiene una documentazione fotografica dei principali monumenti, usi e costumi di questa parte del
territorio sardo.
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APPUNTI PER IL FUTURO
La promozione del territorio passa certamente per la realizzazione di brochures, depliant, manifesti pubblicitari, video, siti
internet, segnaletica stradale, il tutto in almeno due – tre lingue comunitarie. Tuttavia il vero punto debole del territorio del
Coros è la parte ricettiva (alberghi e/o altre strutture) e la parte gestionale (gestione dei siti di interesse, guide, mappe
multimediali, Gps, ecc.). Lo sforzo da fare per il futuro è quello di unire le forze nel territorio per offrire servizi turistici
integrati e di qualità.
L’unione dei Comuni del «COROS»
Il Comune di Ossi in linea con lo spirito di cooperazione fra enti pubblici, dal 2007, quasi otto anni prima che una proposta di
legge regionale lo rendesse obbligatorio, ha promosso una serie di incontri che hanno portato alla costituzione di una Unione
dei Comuni nell’area storica del «Coros» così come delineata dalla legge regionale 12/2005. l'Unione dei Comuni del Coros è
composta dai Comuni di Ossi, Ittiri, Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Muros, Olmedo, Putifigari, Tissi, Uri, e Usini. Come
sede legale dell’Unione è stato scelto il Comune di Ossi. L’Unione ha approvato lo Statuto nel 2008 ed avviato sempre in
quell'anno la delega delle prime funzioni (formazione del personale, Nucleo di Valutazione, Protezione Civile e Compagnie
Barracellari). Oggi l'Unione gestisce una serie di servizi ai Comuni tramite l’istituzione di alcuni organismi a valenza
intercomunale quali il Comitato Unico di Garanzia, la Camera di Conciliazone, l’Ufficio Unico Intercomunale per la gestione
delle funzioni paesaggistiche, l’attuazione di un Piano di Protezione Civile Intercomunale, la Centrale Unica di Committenza.
PER IL FUTURO
Compito principale dell’Unione sarà quello di promuovere l’integrazione tra i Comuni che la costituiscono gestendo con
efficienza ed efficacia l’intero territorio e mantenendo in capo ai singoli Comuni le funzioni amministrative riguardanti le
specifiche peculiarità e creando, se possibile, economie gestionali e di scala.
L’Unione dei Comuni del Coros, fortemente voluta dalla Giunta Lubinu cui si deve l’ubicazione della sede dell’Unione proprio
ad Ossi, è una iniziativa certamente degna di nota che persegue l’autogoverno del territorio e la promozione dello sviluppo
delle diverse realtà comunali. Concorre inoltre a determinare gli obiettivi contenuti nei programmi comunali, provinciali e
regionali nonché in quelli nazionali e dell’Unione Europea e provvede, nei limiti delle proprie competenze, alla loro attuazione
sempre nella prospettiva dello sviluppo delle specificità di ciascun Comune.
Sotto la Presidenza del Comune di Ossi, durante la fase di avvio delle attività, sono state presentate in Regione le domande di
finanziamento previste per la costituzione in Unione che hanno portato nelle casse dell’Ente Euro 281.000 per l’anno 2008 ed
Euro 709.000 per il 2009. Questi fondi sono stati utilizzati per la sede dell’Unione, istituita al primo piano dell’ex casa
comunale di Via Marconi, dotata di arredi e uffici cui sono state assegnate le prime tre unità lavorative più un ingegnere (art.
110) e un architetto (master & back). Durante il primo anno di vita dell’Unione sono state attivate le prime tre funzioni gestite
in forma associata e relative alla Formazione del Personale, al Nucleo di valutazione e Controllo di Gestione, alle funzioni
della Protezione Civile e delle Compagnie Barracellari. Le Compagnie Barracellari già dal 2009 stanno operando sotto la guida
del Comandante intercomunale.
Il Centro Servizi IOL (CESIL)
Si tratta di un aiuto per i soggetti svantaggiati (misura 3.4 POR Sardegna 2000-2006) che cercano lavoro. Il Centro Servizi
IOL, nato in seno ai Servizi Sociali di Tissi, Ossi, Muros e Cargeghe, comprende oggi dieci Comuni. Si tratta di uno sportello
che si pone come obiettivo quello di orientare ed inserire nel mercato del lavoro tutti quei soggetti che per cause psico-fisiche e
sociali vivono situazioni di svantaggio che li relegano ai margini della società precludendo loro la possibilità di accedere ad
una occupazione. Gli operatori del C.S. IOL sono disponibili presso il Comune di Ossi tutti i martedì dalle 9,30 alle 12,30.
Presso questo sportello è possibile consultare l’operatore per l’informativa su Bandi e Concorsi, Corsi di formazione, Percorsi
di orientamento, Consulenza per l’auto-imprenditorialità, Supporto per l’invio di domande e iscrizioni on line (in tema di
lavoro es: sussidi straordinari, programma garanzia giovani), Assistenza categorie svantaggiate (invio autocandidature e
verifica graduatorie), Supporto per l’apertura di caselle di posta elettronica e disponibilità alla verifica settimanale del
contenuto dell’e-mail, Assistenza telefonica per offerte di lavoro sul territorio regionale e nazionale, Redazione ed invio
curriculum. Nel periodo considerato sono state promosse ed attivate le istanze per il Microcredito per il sostegno alle nuove
imprese e le Informazioni sugli strumenti per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali gestite da Invitalia. Si è svolta una
capillare attività di promozione attraverso l’invio degli sms, dei corsi di formazione promossi dalla regione e dagli enti
accreditati. Lo sportello ad oggi conta circa 350 iscritti.
Su casu frazzigu
Il Comitato Promotore DOP formaggio marcio di Sardegna, guidato come capofila dal Comune di Ossi, ha ottenuto dalla
Regione un finanziamento di 100.000 euro a valere sulla misura 4.11 del POR 2000-2006 - per la commercializzazione dei
prodotti agricoli di qualità. Un risultato che presenta l’Associazione di Comuni che costituiscono il comitato con un
finanziamento concreto con cui sono stati svolti gli studi ed è stata costruita una metodologia di lavorazione che consente di
commercializzare un prodotto che ancora oggi viaggia nella clandestinità, ma che, una volta stabilito un protocollo di
produzione unico, può ottenere la DOP, ossia la denominazione di origine protetta.
Lo studio è stato redatto dall’Università di Sassari, con la supervisione dell’Ersat. Il progetto per la commercializzazione e
denominazione protetta del formaggio marcio DOP si è concluso con l’approvazione definitiva da parte del Ministero. Spetta
ora agli operatori locali attrezzarsi ed usufruire di questa opportunità dotandosi di quanto necessario per il rispetto del
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disciplinare di produzione. La somma necessaria per produrre e commercializzare regolarmente il formaggio marcio è stimata
attorno ai 20.000,00 euro.
PROGETTI COMUNALI
Parco Verde di «Fundone»
Per capire la particolarità e la bellezza del parco di Fundone è sufficiente fare questa riflessione: ogni paese potrebbe avere un parco
verde nel proprio territorio, ma quanti di questi paesi possono averlo nel centro storico? In quanti paesi è possibile, aprendo un
cancello in una via del centro storico, trovarsi dopo pochi passi immersi nel verde? La vallata dove scorre il Riu e s'Adde, che ormai
siamo abituati a chiamare Fundone, è un polmone naturalistico e sarà parte integrante del centro storico e del tessuto urbano, dove i
giovani e le famiglie potranno passare il tempo libero. Si tratta di un’area di circa tredici ettari nella quale è stato realizzato un
anfiteatro, una pista ciclabile, panchine, giochi e spazi per passare il tempo libero, una fattoria didattica; il parco potrà offrire una
risposta in termini di spazi di incontro e socializzazione. Avrà più ingressi, uno da Sos Pianos, due dal Centro Storico e uno da Badde,
sarà facilmente raggiungibile a piedi. L’intervento che l’Amministrazione ha effettuato è minimale, non ci sono stati fiumi di
calcestruzzo ma solo modifiche coerenti col paesaggio e la valorizzazione naturalistica del sito. Il sogno di realizzare un parco nella
vallata di Fundone durava da oltre tre decenni e il suo punto di forza consisteva fondamentalmente nella unicità della situazione che si
è venuta a creare nel corso dei decenni. L’Amministrazione comunale fin dal 2006 ha scelto di credere nella valorizzazione di questo
polmone verde, e pertanto il Comune di Ossi ha presentato in un progetto pilota di qualità ai sensi del bando regionale «CIVIS»
avanzando un’idea progettuale che puntasse sul parco urbano da realizzare a Fundone con i suoi percorsi naturalistici. Il Consiglio
Comunale nel luglio 2007 ha deliberato sulle acquisizioni patrimoniali approvando una variante al PUC nella quale ha stabilito i
confini del parco creando un vincolo paesaggistico che rimarrà per sempre a salvaguardia ambientale della vallata.
I lavori di realizzazione del parco sono stati così finanziati:
Euro 400.000 – Comune di Ossi – bilancio anno 2007
Euro 180.000 – Regione Autonoma della Sardegna
Euro 721.000 – Unione Europea P.O.R. misura 5.1 "Politiche per le aree urbane" - azione 5.1.C Rafforzamento dei centri
urbani minori.
Parco di Fundone: Ossi Leader del Coros
Il 23 febbraio 2011 i Sindaci dei Comuni di Ossi (capofila), Putifigari, Tissi e Usini hanno incontrato i funzionari
dell'Assessorato regionale degli Enti Locali per firmare l'avvio delle procedure di spesa dei fondi relativi al progetto "CivisCoros" finanziato dai fondi europei (POR) misura 5.1 "Politiche per le aree urbane" - azione 5.1.C - Rafforzamento dei centri
urbani minori.Scopo del progetto è quello di migliorare la qualità della vita con interventi infrastrutturali coerenti proposti, non
da singoli Comuni, ma da reti di Comuni. Dopo un lunghissimo iter politico-burocratico è arrivato infine il disco verde
regionale. Dei 7 Comuni aderenti alla rete tre sono stati esclusi. Gli interventi ammessi a finanziamento sono i seguenti:
COMUNE DI OSSI - CAPOFILA: euro 721.725,95 - programmati in un unico intervento: Realizzazione del Parco verde
urbano "Rio e s'adde" (Fundone).
COMUNE DI PUTIFIGARI: euro 721.725,95 - programmati in tre interventi 1) Riqualificazione e valorizzazione del centro
storico: 2) Realizzazione di sentieri natura, orto botanico 3) Completamento dell'Area Sosta-Camper.
COMUNE DI TISSI: euro 721.725,95 - Riqualificazione e valorizzazione del centro storico lungo l'asse viario che collega le
due chiese di S. Anastasia e S. Vittoria.
COMUNE DI USINI: euro 478.528,33 - programmati in due interventi 1) Completamento centro per le produzioni tipiche (ex
mattatoio) 2) Riqualificazione del patrimonio architettonico nel centro storico Via Garibaldi e Via dei Regoli.
La rete di Comuni ha complessivamente ottenuto fondi per euro 2.643.706,18 euro che dovranno essere spesi e rendicontati
entro il 31/12/2015. Il Parco di Fundone (finanziato con nota ufficiale del luglio 2010), dopo l’approvazione dei progetto
definitivo ed esecutivo e l’espletamento della gara d’appalto è stato aggiudicato il 22 ottobre 2012 ad un’impresa di Ossi.
La spesa dei fondi europei in Italia è purtroppo una delle pagine più vergognose per il sistema istituzionale e amministrativo.
Ogni anno ingenti risorse, messe a disposizione per investimenti, sviluppo e per le più disparate iniziative, ritornano
inesorabilmente indietro senza essere state utilizzate. L'Unione Europea su questo aspetto è giustamente inflessibile, ritiene che
sei anni siano un tempo sufficiente per spendere le risorse assegnate e scaduto tale termine non concede più proroghe ma
dirotta le risorse verso quei paesi che le spendono. In Italia, da un lato per scarsa capacità di programmazione, dall'altro per una
burocrazia soffocante, sei anni passano molto velocemente e di soldi se ne perdono tanti. I progetti del bando "Civis" 20072013, tra i quali è inserito il parco urbano di Fundone, sono realizzati con i fondi dell'Unione Europea.
Nell'ottica di una efficiente spesa delle risorse l'assessorato regionale agli Enti Locali e Urbanistica ha emanato un avviso con
in quale ha concesso una "premialità" a tutti quei Comuni che alla data del 30 giugno 2014 avrebbero realizzato almeno il 50%
dei lavori ed il 40% di rendicontazione della spesa. Il Comune di Ossi a quella data era al 62% di realizzazione dei lavori per
una spesa certificata al 19 marzo di € 337.125,41.
La Giunta Comunale ha approvato il progetto per la realizzazione di un "Centro polifunzionale di educazione ambientale" da
realizzare dentro il parco entro il 2015. Si tratta di una struttura di circa 80 mq immersa nel verde che sarà a disposizione degli
utenti del parco, delle scuole, ecc. Tutto ciò si realizza con fondi europei spesi per davvero e non ritornati indietro.
Dalla realizzazione del Parco al Recupero dell’antica Sorgente de Su Puttu Nou
“Sa funtana noa” che tutti conoscono è in realtà il punto terminale di un sistema acquedottistico antico che ha la sua origine nel
Rio e s'adde nella vallata di Fundone, precisamente in un’antica sorgente che si trova a “Su puttu nou”. In passato in Via
Sassari, c’era un pozzo che poi fu chiuso perché pericoloso. Poco più avanti alla fine di via Colombo (chiamata in sardo
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“s’arcada” perché vi passa un canalone fatto con la volta a botte in cantoni di tufo) c’è un altro spiazzo nel quale ora è visibile,
oltre il cancello, l’antica fonte che alimenta la fontana nuova.
Con la sistemazione de “Su puttu nou” ritorna alla luce l’antico acquedotto comunale. Anche se oggi in parte quel sistema non
é piú attivo ed alcune fonti non esistono piú, tuttavia, sono visibili molte delle opere realizzate due secoli fa, a cominciare da
una serie di briglie nel corso del fiume a monte del paese per poi arrivare al manufatto chiamato "Su puttu nou" del quale in
molti ignoravano perfino l'esistenza, essendo stato chiuso dentro i cortili privati agli inizi della seconda metá del Novecento.
Oltre quest'antica fonte, proseguendo verso valle, vi era un altro pozzo, situato tra la Via Sassari, Via Colombo e Via Turritana,
un pozzo che fu chiuso in quanto pericoloso e nel quale vi aveva perso la vita una persona. Dopo Via Colombo (chiamata
"s'arcada") vi era una fonte pubblica (oggi non esistente) nella attuale Piazza del Popolo che all'epoca aveva al centro un serie
di case demolite nel 1958 le quali avevano due stradine laterali (Via Buiosa e Via Frades P.). Proseguendo, il corso d'acqua
giungeva, passando per vicolo Serra, alla "Fontana nuova", che raccoglieva anche le acque provenienti da Via S. Teresa delle
Rose e da Via Angioy, e poi poco piú a valle l'abbeveratoio, quindi infine un grande lavatoio pubblico comunale che si trova
ora sepolto da tonnellate di detriti nel terrapieno su cui sono stati realizzati i giardini pubblici di Piazza Gramsci.
L'Amministrazione ha voluto recuperare nel suo complesso questo antico percorso dell'acqua pubblica con una serie di
interventi che hanno riguardato da un lato il restauro de "sa funtana noa" e dell'abbeveratoio, e dall’altro soprattutto il recupero
dell'antica fonte "su puttu nou" che é stata liberata da muri e recinzioni ed attorno alla quale é stata realizzata un'area che sará
fruibile e costituirá uno degli ingressi al parco comunale di Fundone.
Ristrutturazione della Fontana Nuova
Nel 1874 veniva approvato il progetto che modernizzava e razionalizzava l’approvvigionamento idrico del centro abitato di
Ossi. Il paese veniva alimentato dal “Riu e s’adde”, il fiumicello che scorre all’interno del parco di Fundone e prevedeva una
nuova fonte che è l’attuale “Fontana Nuova” ed il lavatoio comunale (su poju). Con il recupero della fonte de Su puttu nou e il
restauro de sa funtana noa e delle pertinenze si è valorizzato un percorso storico di notevole bellezza e valore. I lavori di
ristrutturazione hanno incluso anche la sostituzione dell'illuminazione con una più consona e suggestiva che ne ha messo in
evidenza la geometria attraverso proiettori che la illuminano dal basso e lampade segna passo che la mettono in relazione
all'abbeveratoio. I lavori sono stati completati con a ritinteggiatura del muro di cinta che ne delimita l'area, la cupola e la
pulizia dei cantonetti di tufo con i quali è realizzata.
Recupero Antico Abbeveratoio
Nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’ingresso principale del centro abitato di Ossi sono stati ultimati anche i lavori di
recupero del vecchio abbeveratoio che un tempo, quando si viaggiava a cavallo, aveva la funzione di dissetare gli animali e
non solo e che oggi è utilizzato per prelevare l’acqua. Ultimati anche i lavori di sistemazione del viale alberato che dal bivio
della circonvallazione per Litterai conduce verso il paese.
CENTRO STORICO
Il Centro Storico nei paesi rappresenta da sempre, non solo il nucleo urbanistico ed insediativo più antico, ma anche il cuore della
vita sociale della comunità, pertanto l’attenzione rivolta alla parte antica del paese è giustamente da considerarsi un’attenzione rivolta
a tutto il paese. Sono queste le ragioni che hanno spinto l'Amministrazione ad intervenire con un programma organico di investimenti
che ha trasformato il volto del nostro centro abitato.
Erano circa 5.000 i mq delle superfici lastricate in pietra realizzate fra la fine degli anni quaranta e la fine degli anni cinquanta
durante i mandati dei sindaci Leonardo Tilocca (1947-1950), Salvatore Lubinu (1950-1952) e Gianuario Carta Mantiglia (1952-1961).
Con l’avvento del conglomerato bituminoso, le strade non furono più realizzate con lastre di basalto ma furono, con minor spesa e di
certo minore bellezza, semplicemente “asfaltate”. Dagli anni sessanta ad Ossi non si realizzano più pavimentazioni di pregio con
l’antica arte degli scalpellini e posatori e tutte le vie sono state omologate e coperte da un manto nero.
Dopo quasi cinquant’anni, con la sola eccezione del rifacimento de “Sa pigada ‘e s’iscala” nel 1999, il Comune di Ossi ha investito
di nuovo nel suo Centro Storico e si è trattato del più grande intervento di riqualificazione urbana che ad Ossi sia mai stato fatto. Oltre
6.000 mq di superficie viaria sono stati interessati dal rifacimento di tutte le sottostrutture, dalla rete idrica collegata a tutte le case
(comprese quelle disabitate) alla rete del gas, le caditoie stradali, un basamento di cemento armato con la rete elettro saldata ed infine
il pavimento di pregio (in basalto ed andesite), le fioriere, le panchine, i dissuasori stradali e la sostituzione dei vecchi lampioni con
nuove lampade. Un intervento completo e qualificante che ha visto un investimento totale di 1,5 milioni di euro finanziati grazie a
maggiori entrate a valere sul c.d “fondo unico” di cui alla finanziaria regionale del 2007. Il Centro storico di Ossi, a lavori conclusi, è
diventato più vivibile rispetto al passato e può rinascere davvero dal punto di vista sociale e culturale. Un progetto imponente di
riqualificazione che porta a 12.000 mq la superficie realizzata in lastricato e basolato su una superficie stradale della parte antica di
Ossi di circa 24.000 mq.
I lavori di riqualificazione urbana sono stati divisi in due lotti, indicati schematicamente come “parte alta” e “parte bassa” del
centro storico. Due imprese si sono aggiudicate le gare d’appalto: una in Via Marconi, Via Angioy (fino all’angolo con Via S.ta
Cagliari) e Via Vittorio Veneto; l'altra in Via Luzzati, Via B. Sassari, Via Statuto, Via delle frasche, Via Sassari, Via Iosto, Via
Colombo, Largo Diaz, Via Trieste, Via S. Vittoria e Via P. Umberto (solo pavimentazione).
Acquedotto
In tutte le vie oggetto dell’intervento la vecchia rete in polietilene con funzione di portante è stata sostituita con tubi in ghisa
sferoidale che è al giorno d’oggi la tecnologia migliore; sono stati rifatti tutti gli allacci, i pozzetti, e le opere connesse con la posa di
nuove saracinesche in ghisa sferoidale installate entro pozzetti o semplicemente con apparecchio sottosuolo. Gli scavi del tipo “a
sezione ristretta” hanno comportato profondità massime di 1,30 m; i riempimenti dei cavi sono stati effettuati con materiale di cava
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vagliato e con misto cementato. Sono state realizzate inoltre opere per una maggiore efficienza nella raccolta delle acque piovane.
Rete fognaria
Sono state risolte alcune criticità relative all’inefficienza di alcune tratte e dei relativi allacci e alla contemporanea mancanza di una
linea di raccolta delle acque piovane indipendente da quella delle acque nere. Sono state posate in opera tubazioni in gres ceramico e
relativi allacci con il rifacimento degli allacciamenti con pozzetti sifonati e inserite nuove caditoie stradali per la raccolta delle acque
piovane.
Illuminazione pubblica
Sono stati sostituiti i vecchi pali installati negli anni settanta con lampioni in stile, coerenti anche con un altro progetto finanziato
dalla Regione Sardegna per l'efficientamento della rete di illuminazione pubblica.
Reti elettriche e telematiche
Come da progetto è stata realizzata la posa interrata di cavidotti per linee elettriche e telefoniche destinate agli impianti pubblici e
alle dorsali per gli impianti privati. Si è privilegiata tale modalità di realizzazione sia per eliminare i cavi “a vista” presenti nei
prospetti di numerosi fabbricati e causa deturpante del paesaggio urbano, sia per agevolare la gestione e gli interventi di manutenzione
da parte degli enti preposti.
Pavimentazione stradale
Dal punto di vista del decoro e dell’arredo urbano le pavimentazioni in asfalto o calcestruzzo sono state sostituite con nuove
realizzate in pietra proveniente esclusivamente dalla Sardegna. Nel rifacimento delle pavimentazioni è stato previsto lo scavo e la
rimozione dell’asfalto; il sottofondo è stato costituito da misto naturale, rete elettrosaldata, massetto in calcestruzzo e massetto di
sabbia e cemento per allettamento della pavimentazione secondo le seguenti tipologie:
a) lastre di andesite;
b) tozzetti di granito con elementi cubici;
c) lastre di granito o basalto analoghe a quelle esistenti nelle strade già pavimentate in tal modo.
Le superfici complessive interessate sono state per la “Parte alta” 3.306 mq e per la “Parte bassa” 2.908 mq.
Dopo due anni di lavori che hanno interessato in diversi tempi Piazza del Popolo, Largo Diaz, Via Colombo, Via Sassari, Via
Iosto, Via delle Frasche, Via Statuto, Via Pio X, Via Luzzati, Via Volta, Via Brigata Sassari, Via Marconi, Piazza dei Caduti,
Piazza M. Sole, Via Angioy, Via P. Umberto e Via Vittorio Veneto, il Centro Storico di Ossi è uscito notevolmente migliorato
dal grande programma di riqualificazione urbana realizzato. Oltre 6.000 mq di superficie viaria sono stati oggetto non di un
semplice intervento di abbellimento ma di un vero e proprio rifacimento, dalle sottostrutture alla rete idrica con i tubi in ghisa
sferoidale, il migliore materiale sul mercato, ai pozzetti sifonati in tutti gli allacci di tutte le case, comprese quelle disabitate
dove in futuro non si dovrà riaprire la strada; e poi la rete del gas, le caditoie stradali, un basamento di cemento armato con la
rete elettro saldata ed infine il pavimento di pregio in basalto ed andesite, le fioriere, le panchine, i dissuasori e la sostituzione
dei vecchi lampioni con nuove lampade. Insomma si tratta di un intervento completo e qualificante che ha visto un
investimento totale di 1,5 milioni di euro.
Il Centro storico di Ossi oggi è vivibile come da tanti anni ormai lo erano i centri di molti altri paesi della Sardegna mentre noi
eravamo indietro. Non si poteva pensare di valorizzare il paese, anche per finalità turistiche, lasciando nella parte più antica le
strade sconnesse, la rete idrica come un colabrodo ed i vecchi pali arrugginiti. Il centro di Ossi è rinato davvero dal punto di
vista sociale e culturale, lo hanno dimostrato per primi i ragazzi della Consulta con Musicarte e tutte le altre manifestazioni
realizzate. La Giunta comunale per venire incontro alle attività commerciali più penalizzate dal blocco totale del traffico ha
concesso uno sgravio sulle tasse comunali del 2010.
Da contorno alla riqualificazione del Centro storico hanno fatto 1) il Museo etnografico, che è stato aperto nel 2007 ed offre ai
visitatori ed alle scuole la bellezza delle nostre tradizioni e della memoria storica avviando ad un percorso per conoscere il
territorio ed i suoi beni archeologici, culturali e paesaggistici; 2) il progetto di edilizia a Canone Moderato, in fase di
ultimazione, che ha previsto il recupero di alcune abitazioni fatiscenti, e quindi la disponibilità di case a prezzo agevolato, ed
infine 3) il Parco di Fundone, il grande polmone verde di Ossi dove le famiglie, i giovani e gli anziani potranno trovarsi e
passare i pomeriggi immersi nel verde senza aver fatto che poche decine di metri dal centro abitato.
Rimangono ora da completare con i prossimi finanziamenti Via Amsicora, Via Dante, Via Monte Dolis, Via Trento, Via Iosto
fino a Via Turritana, Via S. Vittoria. Se poi si volesse davvero far coincidere il Centro storico con il centro di prima e antica
formazione, sarebbe auspicabile inserire anche Via Vittorio Emanuele, Via Manzoni e Via Salita Cagliari fino alla chiesa di S.
Croce. In questo modo tutta la parte antica del paese sarebbe valorizzata e rifatta a nuovo.
Riqualificazione del Centro Storico - Patrimonio Immobiliare Privato
Dopo la fase 1, avviata nel 2008 e conclusasi nel 2010 che ha previsto la riqualificazione delle superfici pubbliche nell'ambito
del centro matrice comprendente il centro storico e la parte antica del paese edificata al 1934, dopo la sistemazione delle
infrastrutture (rete idrica, fognaria, illuminazione pubblica e decoro urbano), nel 2011 è stata avviata la cosiddetta “fase 2”
ossia quella relativa agli edifici di proprietà dei privati che giacevano in stato di abbandono. Il centro abitato del Comune di
Ossi risultava avere infatti al suo interno un numero consistente di edifici pericolanti. Codesti immobili, un tempo luogo di vita
e lavoro da parte degli abitanti, hanno perso il loro ruolo originario; infatti la fatiscenza, congiunta alla pericolosità statica,
scoraggia i cittadini ad abitare e creare opportunità di lavoro e sviluppo nelle aree storiche. Questi immobili in disuso ed
inutilizzati inoltre sono infestati da animali nocivi, con conseguenti problemi igienico-sanitari. Le innumerevoli segnalazioni
dei cittadini hanno portato l'Amministrazione Comunale a redigere un primo censimento da cui sono scaturiti una serie di
solleciti e di ordinanze affinché i proprietari intervenissero per sistemare le situazioni di disagio e di pericolo esistenti. Visti i
risultati positivi di questa prima fase avviata nel 2009 e considerate le ulteriori segnalazioni per nuovi edifici nel 2011, il
Comune ha proceduto ad un ulteriore censimento di tali immobili presenti nel Centro di prima e antica formazione. Tale
indagine ha rivelato l’esistenza di 44 edifici fatiscenti di cui 23 (detti di “categoria” gialla) risultano non abitati da molto
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tempo, presentano solo lievi o modesti danni come primi segni di cedimento degli intonaci o problemi con strati vegetativi, atti
vandalici sugli infissi ma che comunque presentano ancora capacità strutturale portante. I restanti 21 edifici (“categoria rossa”)
risultano del tutto abbandonati con tetti ormai crollati parzialmente o totalmente, evidenti strati vegetativi e segni di cedimento
statico delle strutture portanti. Si è proceduto immediatamente a sollecitare i proprietari per ripristinare le condizioni di
degrado e pericolo
Ad oggi su un totale di 62 edifici ne sono stati ripristinati o posti in sicurezza 36; ne rimangono ancora 23 abbandonati ma non
pericolanti ed 8 a rischio di crollo a disposizione per interventi pubblici o privati. Questi ultimi sono stati interessati da otto interventi
di recupero di edilizia residenziale pubblica, promossi dal Comune di Ossi e finanziati dalla R.A.S. attraverso il programma
denominato "canone moderato"
SCHEDA RIASSUNTIVA
RIQUALIFICAZIONE EDIFICI
PRIVATI DEL CENTRO MATRICE
EDIFICI IN STATO DI ABBANDONO CENSITI
EDIFICI DEGRADATI A BASSO RISCHIO (cat. “gialla”)
Non sussiste al momento pericolo di crollo
EDIFICI DEGRADATI AD ALTO RISCHIO (cat. “rossa”)
Edifici restaurati con interventi eseguiti da privati n. 11
Edifici non restaurati
Edifici espropriati dal Comune e venduti all’asta
EDIFICI OGGETTO DI INTERVENTO PUBBLICO
EDIFICI OGGETTO DI INTERVENTI MANUTENTIVI MINORI
n. 62
n. 23
n. 22
n.
n.
n.
n.
9
3
9
8
Un intervento come quello realizzato ad Ossi negli ultimi cinque anni non era mai stato realizzato prima. Dal 2008 al 2013 sono
stati realizzati interventi pubblici sui sottoservizi ed infrastrutture per 1,4 milioni di euro, sugli edifici per 1,1 milioni di euro più tutti
gli interventi risanativi e/o manutentivi da parte dei privati.
2° Programma straordinario di edilizia per la locazione a canone moderato
Il «Secondo programma straordinario di edilizia per la locazione a canone moderato» è un progetto che ha previsto l’acquisto
di case disabitate, la loro ristrutturazione e l’affitto a nuclei familiari con redditi medi. L’Amministrazione Comunale ha
partecipato al bando di gara approvato con deliberazione di Giunta Regionale n.47/10 del 16/11/2006 per la cui realizzazione
sono stati messi a disposizione 13 milioni di euro. In particolare l’iniziativa del Comune è stata finalizzata alla riqualificazione
urbana ed edilizia ed al recupero del Centro di Ossi interessato da numerose iniziative pubbliche mediante l’adeguamento e lo
sviluppo delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. A tal fine l’Amministrazione si è attivata diramando un avviso
pubblico con il quale sono stati invitati tutti gli interessati a manifestare la volontà di cedere al Comune fabbricati di proprietà
da recuperare per le finalità predette. Gli immobili interessati acquisiti sono sette per i quali Il Comune di Ossi ha ottenuto un
finanziamento di 841.849 euro cui andrà sommato un co-finanziamento comunale fino ad arrivare a 1.051.908 euro per un
programma integrato di costruzione e recupero di alloggi da attribuire prioritariamente in locazione a canone moderato. Un
ottavo alloggio, già di proprietà del Comune, la vecchia sede ONMI in Via Marconi, è stato integrato nel progetto.
Si tratta di un progetto che ha consentito al Comune di riprendere dopo tanti anni una politica di edilizia residenziale
pubblica perseguendo diversi risultati quali il recupero di case disabitate, la lotta contro lo spopolamento del Centro Storico, il
contenimento dell’ingrandimento delle periferie e, cosa più importante, l’aumento dell’offerta di case a prezzo agevolato. Il
tutto con il contributo dell’80 per cento a carico della Regione e con solo il 20% a carico del Comune che verrà coperto dai
canoni d’affitto.
Il Comune di Ossi, con un’importante innovazione rispetto al passato, anzichè la tradizionale politica ghettizzante della
concentrazione in palazzine delle "case popolari" ha attuato una politica di recupero del patrimonio esistente di case singole. Il
progetto ha previsto la realizzazione di abitazioni con elevate caratteristiche qualitative, innovative e prestazionali con
soluzioni progettuali adeguate ed attuali in tema di "sostenibilità edilizia" e di "qualità morfologica", ossia raggiungimento di
soddisfacenti livelli qualitativi dal punto di vista architettonico, relazionale, percettivo e della riqualificazione urbana. Dopo un
lungo e complicato iter burocratico i lavori sono stati appaltati e sono attualmente in corso. Gli edifici disponibili sono stati
assegnati con un bando pubblico che la Giunta Comunale ha approvato nel marzo 2012. Il bando ha creato due graduatorie,
una per 4 case in affitto permanente (un affitto di circa 2 euro al mq al mese) e la seconda graduatoria per i 4 alloggi che
potranno essere riscattati dopo 15 anni. La Regione ha previsto che il Comune pagherà il mutuo relativo alla quota del 20%
con i proventi degli affitti.
La consegna dei lavori è in ritardo di tre anni in quanto un anno di tempo è stato richiesto dall'Agenzia del territorio per fornire
la stima del valore dei fabbricati da acquisire; un anno di tempo è stato richiesto dalla Soprintendenza per esprimere il parere
sulla necessità o meno di sottoporre a vincolo gli immobili suddetti. Infine, di oltre un anno è il ritardo con cui la Regione sta
pagando l'impresa appaltatrice che vanta un credito di 196 mila euro di lavori eseguiti alla data del novembre 2013. Alla data di
redazione della presente pubblicazione l’impresa non ha ancora percepito quanto spettante.
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Legge 179/92 - Edilizia abitativa
Sono stati assegnati dal Comune di Ossi dei contributi a fondo perduto fino a un massimo di 25.000 euro a progetto per
l'acquisto e/o ristrutturazione di case costruite prima del 1975. Lo stanziamento di fondi regionali, pari a 470.000 euro, deriva
dalla legge nazionale 179/92 (edilizia abitativa) ed è stato ottenuto dal Comune concordando con l’Assessorato Regionale ai
Lavori Pubblici la riapertura del bando. La graduatoria dei contributi da erogare a fondo perduto è stata pubblicata nel 2009;
sono pervenute 35 domande di cui 19 finanziabili in base alle risorse disponibili in misura pari al 35% del costo del progetto.
Una commissione tecnica del Comune ha attribuito i punteggi sulla base del Regolamento Regionale e della documentazione
prodotta. Anche in questo caso enormi difficoltà sono derivate dalla lentezza della Regione nel pagamento delle somme
anticipate dai privati e in parte dal Comune. Tale intervento è stato possibile grazie ai Piani Particolareggiati delle zone B
approvati a partire dal 2006.
Efficientamento della rete di illuminazione pubblica
Il comune di Ossi ha partecipato ai programmi promossi dalla R.A.S. per l’ammodernamento del sistema di pubblica
illuminazione con la sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchiature a basso consumo e senza inquinamento luminoso.
L’area prescelta per il primo intervento finanziato nel 2008 è stata quella della 167 di “Littos Longos”. L’impianto esistente,
realizzato negli anni ’80, necessitava di un ammodernamento soprattutto per la parte ottica.
Il progetto ha previsto la sostituzione di 150 punti a vapori di mercurio da 250 watt con lampade ai vapori di Sodio che
hanno notoriamente un flusso superiore a quelle di mercurio e una durata nel tempo maggiore. Il risparmio medio annuo è pari
a circa il 52% stabilito su calcoli prestazionali indicati dal fornitore. A questo va aggiunto un risparmio prodotto dalla maggiore
durata e dalla minore manutenzione della nuova lampada; in oltre si ipotizza un minore costo totale del 40%.
Il bando è stato poi ripetuto nel 2009; questa volta l’area prescelta è quella del Centro Matrice dove è stata prevista la
sostituzione di 140 punti luce. In questo caso il risparmio medio annuo previsto è di circa il 44,76 %. Solo 17 Comuni sardi su
377 hanno concorso per la linea di intervento 5.2 B, ossia “adeguamento di impianti di illuminazione pubblica di proprietà dei
Comuni ricadenti all’interno di centri matrice dotati di Piano Particolareggiato conforme al PPR”; La Regione infatti ha voluto
premiare quei Comuni che dal punto di vista urbanistico hanno adeguato i loro piani particolareggiati del centro matrice (zona
A e B), ossia la parte antica del paese, e li hanno resi conformi al Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
A seguito di economie di gara, le unità iniziali previste sono divenute 247 con una maggiore area di intervento.
Complessivamente i parametri di risparmio di circa il 45 % sono stati rispettati e pertanto sono state perseguite le finalità
previste inizialmente con la riduzione dei costi in termini di minor energia consumata e riduzione dell’inquinamento in termini
di minore quantità di anidride carbonica (meno 26 mila tonnellate annue di CO2 non prodotte) emessa nell’aria.
Nuova scuola elementare
Era l’8 marzo del 2006 quando, durante la ricreazione nella scuola elementare di Via Roma, si staccò una parte dell’intonaco
della volta che cadendo sui banchi ferì quattro bambine della prima elementare. Il Sindaco, in carica da appena dieci mesi, nel
vedere delle bambine indifese affidate dai genitori ad un luogo come la scuola che, dopo la famiglia e le mura di casa, deve
essere il luogo più sicuro, fu molto turbato e riflettendo sul da farsi, su questo evento improvviso, prese una decisione drastica:
andava realizzata una nuova scuola!
Per prima cosa a tempo di record furono resi sicuri gli intonaci e nel settembre 2006 le lezioni ripresero normalmente anche
se appariva chiaro che il caseggiato di Via Roma non poteva più essere una scuola. l’Amministrazione Comunale decise che la
realizzazione di una nuova scuola elementare non era più rinviabile e con un piano finanziario articolato in tre lotti investì le
seguenti risorse:
Anno 2007 – lotto 1: € 650.000,00
Anno 2009 – lotto 2: € 460.000,00
Anno 2011 – lotto 3: € 135.000,00
Totale: € 1.245.000,00
La scelta di realizzare un edificio adiacente alle scuole medie di Via Europa, anziché in una delle zone S individuate
dal PUC nel rione Sos Pianos era motivata non solo dall'assenza di oneri di esproprio ma dal fatto che sarebbe stato possibile
usufruire delle strutture accessorie (palestra e campo di calcetto) già esistenti nelle scuole medie. Il nuovo caseggiato scolastico
di 1.400 mq è stato quindi dimensionato sulla base delle reali esigenze della popolazione scolastica e si compone di dieci aule
molto spaziose delle quali una destinata a biblioteca, una ad aula informatica, una a laboratorio per gli alunni portatori di
handicap e sette ad accogliere le classi presenti in Via Roma. Sia al piano terra che al primo piano sono presenti due ampi spazi
che possono accogliere tutti i bambini per le iniziative collegiali nei quali, qualora la popolazione scolastica crescesse, sarebbe
possibile ricavare ulteriori cinque aule con dei semplici muri divisori in mattoni forati. All’interno del cortile è stato inoltre
creato uno spazio dove possono esser svolte attività all’aperto nelle belle giornate. La scuola rispetta tutti gli standard di
sicurezza, non ha barriere architettoniche e dispone di spazi ampi, luminosi; insomma è una scuola moderna. L’ingresso da
Piazza Matteotti, inoltre, consente ai genitori di accompagnare i bambini a scuola e lasciarli scendere dall’auto in tutta
sicurezza, senza problemi per il traffico, a differenza della vecchia sede di Via Roma, meno sicura e congestionata dal punto di
vista sia del traffico che dei parcheggi. La scuola è intitolata a Salvatore Demontis (1930-1959)
Lavori nei caseggiati scolastici
Oltre la costruzione della nuova scuola l'attenzione all’edilizia scolastica non è mai venuta meno da parte
dell’Amministrazione comunale. Sono stati spesi, a partire dal triennio 2005-2007, oltre mezzo milione di euro con interventi
nelle scuole elementari in particolare: nel caseggiato di Via Tevere, con l’impermeabilizzazione del tetto, la predisposizione
dell’elevatore, il rifacimento completo dell’impianto elettrico, la realizzazione delle scale antincendio e delle porte di
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sicurezza, la sistemazione di una bussola all’ingresso e di una reception per il personale Ata, il rifacimento degli infissi della
sala mensa più varie manutenzioni ordinarie. Nel caseggiato di via Roma sono stati realizzati i bagni per i disabili, gli elevatori
per raggiungere i piani non serviti e abbattute le barriere architettoniche per l’accesso all’asilo. Ulteriori somme, sempre da
destinare alla sicurezza, sono state utilizzate per sostituire la caldaia di Litterai, infine il rifacimento di tutti i soffitti nel
caseggiato di Via Roma. Da ultimo il Comune di Ossi ha ricevuto un finanziamento di 80 mila euro per interventi urgenti di
messa in sicurezza degli edifici scolastici. Le somme sono state ripartite in parti uguali tra il caseggiato scolastico di Via
Europa e quello di Via Tevere. Nel primo edificio si è realizzato il rifacimento dell’impermeabilizzazione di quella porzione
del tetto su cui non si era intervenuti l’ultima volta e per la sostituzione di finestre porte e avvolgibili. In Via Tevere si è
intervenuti per la messa in sicurezza degli esterni. L’edilizia scolastica a Ossi è stata tutta sviluppata prima degli anni ottanta la
scuola di Via Roma, dove ora ha sede il municipio, è stata finanziata nel 1952 e realizzata nell’arco di una decina d’anni, le
scuole di Via Europa realizzate all’inizio degli anni sessanta sono state poi ampliate, la scuola materna di Litterai nel 1964 e le
scuole elementari di Via Tevere nella metà degli anni settanta.
URBANISTICA
Adeguamento strumenti urbanistici al P.P.R. (Piano Paesaggistico Regionale)
Il 18/10/2007 con Delibera di Consiglio Comunale n.65 è stata approvata la nuova perimetrazione del Centro di antica e
prima formazione che precedentemente, sotto indicazione della Regione, si estendeva a tutto il rione di Litterai escludendo
parte del Centro storico (zona A).
La copianificazione tra Comune e Regione è servita a ridurre la zona del Centro Matrice; la scelta si basa su una cartina
storica del 1882 anziché sulla cartografia risalente al 1934 come era stato indicato dalla Regione Sardegna.
Il secondo passaggio per l’adeguamento dei nostri strumenti urbanistici al P.P.R. è stata la verifica di conformità dei Piani
Particolareggiati ricadenti nel centro di antica e prima formazione, ovvero il Piano Particolareggiato della zona A e parte del
Piano Particolareggiato della zona B1 di Litterai che ha permesso, con Delibera di Consiglio Comunale n.75 del 30/11/08,
interventi di nuova costruzione e ristrutturazione edilizia, prima esclusi.
Piani Particolareggiati: 1°, 2° e 3° intervento “Sos Pianos e Litterai”
Il 20/12/2007 con Delibera di Consiglio Comunale n.83 è stato approvato il Piano Particolareggiato zona B2 – rione Sos
Pianos - 1° intervento che comprende la Via Europa, Via Italia, Via Sardegna per un totale di 17 comparti (pari a circa
52.849,75 mq) che permette 69 sopraelevazioni, 3 ampliamenti con un incremento di abitanti pari a 300 e un incremento di
volume pari a 36.650,73 mc.
Il 17/07/2008 con Delibere di Consiglio Comunale 49/56 è stato approvato il Piano Particolareggiato zona B2 - 2° intervento
che completa la zona B2 del rione di Sos Pianos e la zona di Via Roma limitrofa al Centro di antica e prima formazione, per
un totale di 39 comparti (pari a circa 185.656,93 mq) che permette 92 sopraelevazioni, 122 ampliamenti con un incremento di
abitanti pari a 1.400 e un incremento di volume pari a 139.871,31 mc.
Il 30/04/2009 con Delibera di Consiglio Comunale n.10 è stato approvato il Piano Particolareggiato zona B1 - 3° intervento
che comprende la zona del rione di Litterai esclusa dal primo Piano Particolareggiato delle zone B1 del 2002 e i comparti
compresi tra Via Amsicora, Via Grazia Deledda e Via Santa Vittoria per un totale di 98 comparti (pari a circa 94.085,57 mq)
che permette 98 sopraelevazioni, 66 ampliamenti con un incremento di abitanti pari a 641 e un incremento di volume pari a
64.126,81 mc.
Quello dei Piani Particolareggiati rappresenta il primo esempio di Progettazione Partecipata del Comune di Ossi, infatti tutti
gli interventi sono stati preceduti da Assemblee Popolari che hanno coinvolto i diretti interessati consentendo di mettere nella
giusta condizione i cittadini per formulare proposte e richieste personali inserite in una visione a largo respiro che tutela
l’interesse generale.
Piano Particolareggiato zona B inclusa centro matrice
La perimetrazione originaria del centro matrice includeva la zona A dotata dei Piani Particolareggiati approvati
precedentemente e 14 comparti residui di zona B senza piano attuativo. L’assenza di piano attuattivo di fatto congelava la
situazione esistente impedendo qualunque intervento edilizio. Con Delibera n.69 del 23/09/2013 l’Amministrazione ha
colmato questa lacuna dotando anche questi ultimi comparti del piano e quindi rendendo possibili gli interventi di recupero e
risanamento. Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Particolareggiato comprendente gli ultimi 14 comparti che ne erano
sprovvisti relativi a circa 250 immobili. Il Centro matrice di Ossi dal punto di vista urbanistico era diviso in due zone, la zona
A (centro storico) già dotata di Piano Particolareggiato, la zona B che ne era dotata in parte. Con l’approvazione dei 14
comparti che ne rimanevano fuori, è possibile rendere coerente tutto il centro matrice con il PPR (Piano Paesaggistico
Regionale).
Piano Particolareggiato del centro storico in adeguamento al PPR
Con deliberazione di C.C. n°13 del 08/05/2014 l’Amministrazione ha provveduto a riordinare tutti gli strumenti urbanistici
che interessano il centro storico e li ha concentrati in un unico provvedimento che include tutte le diverse disposizioni. In
questo modo finalmente si potrà disporre di norme uniche e certe estese a tutto il centro storico. L’adeguamento al PPR, (Piano
Paesaggistico Regionale), predisposto dal Comune e sottoposto ad approvazione regionale nel novembre 2014, renderà molto
più snelle le procedure di approvazione e le possibilità edificative negli edifici esistenti. La Regione ha concesso un
finanziamento ad hoc di 43 mila euro. Questo discorso può apparire molto tecnico, ma dal punto di vista del cittadino ha il
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seguente vantaggio: per poter ristrutturare una casa nel centro matrice è necessario che il progetto sia vagliato da tre diversi
uffici, uno comunale (ufficio tecnico), uno regionale (tutela del paesaggio) è uno statale (Ministero B.A.C.). Con i Piani
Particolareggiati coerenti al PPR i livelli di esame dei progetti diventano solo due anziché i tre attuali.
Importanza dei Piani Particolareggiati e il P.P.R.
I Piani Particolareggiati possono apparire come “scartoffie”, come dei faldoni di documenti chiusi dentro gli armadi
dell’ufficio tecnico comunale. In realtà si tratta di uno strumento formidabile di pianificazione urbanistica che richiede un
lavoro lungo e noioso di catalogazione ma che una volta ultimato consente ai cittadini di ampliare le abitazioni e di migliorare
la vivibilità del paese. Un lavoro cominciato nel 2006 con la creazione di un ufficio staff che in cinque successivi interventi ha
realizzato un lavoro enorme che, se affidato a professionisti esterni, sarebbe costato alle casse comunali il 70% in più di quanto
è realmente costato, utilizzando in larga parte fondi regionali ed in minima parte fondi comunali. Tutte le case inserite nei Piani
Particolareggiati sono state censite; per ogni casa vi è una scheda descrittiva che comprende, oltre la fotografia, tutti i dati
urbanistici, in particolare la cubatura utilizzata e la cubatura residua. A questo punto entra in gioco il Piano Particolareggiato
che caso per caso valuta se è possibile aggiungere nuova cubatura, portare il parametro, per esempio, da 3,5 metricubi a
metroquadro fino a 5 mc/mq consentendo in moltissimi casi la realizzazione di un secondo piano o di una mansarda che
altrimenti non sarebbero possibili. Il “Piano Casa” a Ossi è stato fatto prima e meglio della Regione. Creare migliaia di schede
è stato un lavoro molto lungo, i comparti sono stati tutti approvati dal Consiglio Comunale ognuno con due deliberazioni.
L’urbanistica ad Ossi ha fatto un notevole passo avanti rispetto al passato quando furono approvati solo due interventi uno nel
1984 e uno nel 2002 che coprivano una minima parte del centro urbano. Fin qui l’aspetto tecnico, c'è però anche un aspetto
politico - amministrativo relativo a questa enorme mole di lavoro. La prima considerazione riguarda la validità della scelta
compiuta a prescindere da quello che è il tornaconto in termini di consenso elettorale ed è il motivo per cui a livello nazionale
si parla da decenni di riforma del catasto senza che nessuno l'abbia mai fatta. In Italia siamo abituati a legislatori che non
pianificano a medio termine.
PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA B CENTRO STORICO
4° intervento
sopraelevazioni
ampliamenti
Incremento
abitanti
Incremento
volume
Area
interessata
Zona
urbanistica
63
2
90
9.773,00
20.648,00
B1
CENTRO MATRICE IN ADEGUAMENTO AL PPR (TUTTI I COMPARTI)
sopraelevazioni
intervento ppr 163
ampliamenti
Incremento
abitanti
Incremento
volume
Area
interessata
Zona
urbanistica
8
290
29.070,00
72.043,00
A-B1
Variante al PUC
Il 28 giugno del 1997 con la pubblicazione sul B.U.R.A.S. entrava in vigore il vecchio Piano Urbanistico Comunale di Ossi,
strumento fondamentale attraverso il quale il Comune disegnava il proprio sviluppo urbano.
Dalla sua prima approvazione ad oggi il Piano Urbanistico ha avuto diverse modifiche di variante, tutte parziali, approvate al
fine di attuare progetti comunali (come ad esempio la zona H per il parco di Fundone nel 2007) oppure approvate su richiesta
dei cittadini (ad esempio la riclassificazione di alcune zone C in agro nel 2004).
A distanza di quasi 17 anni dall’approvazione, l’Amministrazione Comunale ha avviato una discussione che ha coinvolto i
Consiglieri Comunali e le forze politiche, i cittadini in forma singola o associata, le associazioni e i tecnici che operano in
prima linea, per una valutazione dei risultati conseguiti rispetto alla programmazione del 1997 e per apportare le correzioni
necessarie per disegnare lo sviluppo urbano presente e futuro .
Con questa scelta non si è inteso “rifare” da capo il Piano Urbanistico quanto piuttosto fare una valutazione approfondita che
si è conclusa con una variante generale che non è solo la somma di tante modifiche episodiche ma comprende una visione di
sviluppo strategica di medio periodo per il nostro Comune.
Il metodo che si è seguito è quello partecipativo, ossia, l’Amministrazione comunale, oltre le proprie proposte di variante, ha
chiesto direttamente ai cittadini di avanzare delle proposte di modifica al P.U.C. che sono state vagliate dal punto di vista
tecnico e politico secondo le linee guida approvate il 30 Aprile 2009. Queste hanno contribuito con pari dignità, assieme alle
proposte dei Consiglieri Comunali, alla discussione generale ed alle modifiche.
Tale procedura si è conclusa con l’approvazione della delibera di Consiglio Comunale n°99 del 19/12/2013, il parere di
coerenza positivo della Regione e la conseguente pubblicazione sul BURAS in data 07/08/2014.
Master Plan Su Padru
La variante al PUC approvata comprendeva, tra le tante cose, la scelta di programmare le linee generali per lo sviluppo delle
lottizzazioni laddove l’estensione delle zone C è talmente grande da rendere molto probabile uno sviluppo caotico e non
coordinato. Il rischio, infatti, era quello di avere tante piccole lottizzazioni da 1,2 ettari, ognuna delle quali pur progettata
regolarmente non si sarebbe relazionata con le altre adiacenti e avrebbe generato uno sviluppo non armonioso. Con il “Master
Plan” di Su padru il Comune ha deciso di programmare uno sviluppo ordinato tracciando riferimenti certi. Il primo obiettivo, il
più semplice, era quello di programmare la viabilità e l’accorpamento degli standards sia di piano che di lottizzazione (gli spazi
che si cedono al Comune quando si lottizza). L’esempio è quello di Piazza Sardegna a Sos Pianos. In quel rione, se esiste
questa grande piazza, non è perché essa sia stata programmata, ma perché vi era un campo di calcio poi dismesso e superato
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dallo stadio “W. Frau”, solo per questo esiste una piazza. Se fosse stato per lo sviluppo urbano (non programmato prima dal
Comune), la piazza non sarebbe mai sorta. Se a Su padru il Comune si comportasse come a partire dal 1956 si fece a Sos
Pianos, nascerebbero tante traverse con piccoli spazi verdi relegati a tanti piccoli quadrettini sparsi qua e là. Nel master plan è
indicata tutta la viabilità generale e particolare, gli spazi verdi sono accorpati in una grande piazza rotonda che non è una
semplice “rotatoria” ma un gigantesco spazio verde grande il doppio dell’attuale Piazza Sardegna di Sos Pianos.
L’Amministrazione comunale nel 2009 ha convocato tutti i proprietari dei terreni racchiusi nel quadrato delimitato dalle strade
(Via S. Leonardo, Cartamantiglia, Provinciale Sp3) e dal centro urbano per studiare un’unica lottizzazione da proporre ad un
unico referente per la realizzazione di appartamenti. L'idea era quella di un bando a livello nazionale per individuare investitori
che avrebbero lottizzato tutta l’area contemporaneamente costruendo le 250 case con economie di scala ed immettendole sul
mercato dell’area vasta di Sassari a prezzi competitivi. I proprietari di quei terreni avrebbero ricevuto il valore delle zone C
pagato sotto forma di appartamenti senza spendere nemmeno un euro in lottizzazione. Il sopraggiungere della crisi finanziaria
e del conseguente collasso dell'edilizia ha imposto lo stop alla fase due. Una volta fuori dalla crisi le opportunità offerte dal
Master Plan saranno di nuovo attuali.
PAES
La strategia generale del Piano di Azione delle Energie Sostenibili del Comune di Ossi si colloca nel più ampio quadro
strategico dell’Unione Europea, dell’Italia e della Sardegna, i cui indirizzi ed obiettivi sono fatti propri attraverso l’autonomo
impegno programmatico, l’adesione al Patto dei Sindaci e l’approvazione del PAES da parte del Consiglio Comunale con la
delibera n°9 del 26/02/2013. L’Unione Europea è la più grande organizzazione politica del mondo: 27 stati, 500 milioni di
abitanti, decine di lingue; le principali potenze economiche del mondo, insomma, una complessità che non ha precedenti nel
mondo moderno. L’UE ogni anno finanzia gli Stati, le Regioni ed i Comuni. Tuttavia per un piccolo Comune è impossibile
competere con Roma, Milano, Manchester, Sarajevo, Barcellona ed i tanti Comuni che presentano richieste di finanziamento.
L’idea della Provincia di Sassari è stata quella di unire tutti i Comuni e riuscire a partecipare assieme al cosiddetto “Patto dei
Sindaci”, ossia l’impegno a ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni inquinanti. Uniti assieme i Comuni della Provincia
superano i 300 mila abitanti, possono quindi essere considerati come una città europea. 7 Miliardi di euro è la cifra messa a
disposizione per interventi sulle energie rinnovabili e non inquinanti. Detti interventi devono essere sostenibili
economicamente, cioè devono produrre risparmi da cui finanziare il rimborso del prestito agevolato. In questo modo l’Europa
ha sempre risorse disponibili. Dopo la firma del 29 novembre 2011 i Comuni hanno avuto un anno di tempo per proporre il
loro Piano energetico comunale. Ossi lo ha realizzato e trasmesso nel 2013.
Esame Lottizzazioni Zone C
Da un esame attento sulle zone C del Comune di Ossi è risultato che la maggior parte delle aree destinate a nuova espansione
non sono state lottizzate; le cause sono molteplici:
• l’incapacità di consorziarsi dei proprietari al fine di raggiungere il comparto minimo (i comparti sono divisi in molti
proprietari);
• la mancata disponibilità, da parte di alcuni proprietari, di liquidità per la realizzazione delle opere inerenti le lottizzazioni;
• scelte morfologiche non sempre ideali nell’identificazione delle zone C-CRU, che comporterebbero la realizzazione di
stazioni di pompaggio e altre opere civili troppo onerose a carico dei proprietari.
L’Amministrazione comunale, resasi conto della difficoltà incontrata dai privati, ha deciso di predisporre d’ufficio i piani
attuativi di alcune Zone C, e sono stati esaminati i comparti:
Zona C1, Via P. Demartis
Zona C2, Via Angioy
Zona C2, Via Corte ‘e Lottene
Zona C2, Borgu Massesu
Zona C1, Su padru
Considerato che la Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45, art. 3, comma 1-3 prevede una procedura che consente a uno o
più proprietari, qualora dimostrino l’impossibilità per mancanza di assenso degli altri proprietari, di predisporre un piano
attuativo previa autorizzazione del Comune, l’Amministrazione ha predisposto lo studio di lottizzazione all’intera area che
potrà essere attuato per stralci funzionali convenzionabili separatamente.
Un piano di recupero in zona “Su Padru”
L’Italia è un paese dove spesso il rispetto delle regole viene meno, poi però arriva il condono edilizio a premiare chi non
rispetta le leggi. Da una parte ci sono i cittadini che rispettano le leggi urbanistiche e non commettono abusi, dall’altra ci sono
cittadini che, invece, gli abusi li commettono, (per necessità o per convenienza, poco importa). Con il condono, tutti coloro che
hanno costruito abusivamente, pagando una multa e le tasse relative, vedono diventare l'abuso regolare ed il Comune non solo
non può obbiettare nulla ma deve costruire fognature, strade, marciapiedi, illuminazione pubblica, ecc. I due condoni edilizi
risalgono al 1984 e al 1994. Ad Ossi c’era una situazione particolare a Su Padru, nel prolungamento di Via Litterai, una
situazione per cui ad un certo punto la continuità delle case si interrompe, finisce il paese, ma continuando verso la campagna è
come se ci fosse un altro pezzo di paese staccato dal primo. Chi a suo tempo non ha costruito perchè non poteva si trova oggi
con un prato verde, chi ha costruito abusivamente ed ha sanato col condono, abita regolarmente nella sua casa. I cittadini che si
trovano in mezzo a queste due situazioni, da un lato il centro abitato, dall’altro le case condonate, sono un esempio da manuale
di come il rispetto delle leggi in Italia sia messo a dura prova proprio da chi fa le leggi stesse. Nel corso degli ultimi trent’anni
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ben tre Sindaci hanno provato a “risarcire” di questa ingiustizia i cittadini con tre distinti tentativi dal 1994 al 2011; il
Consiglio Comunale ha provato a creare una zona B ma la risposta della Regione è sempre stata negativa. Non essendoci il
10% della cubatura possibile a seguito di nuova zonizzazione già realizzata, non è possibile creare una zona B. Il Consiglio
Comunale ha approvato le linee guida e le distanze che i progettisti della lottizzazione dovranno seguire per consentire di
convenzionarsi singolarmente, non si tratta di una zona B, tuttavia, il Comune ha posto rimedio a un’ingiustizia storica nei
confronti dei cittadini che a suo tempo hanno rispettato le leggi.
Piano stralcio di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)
La pianificazione del territorio sotto il profilo della sicurezza è diventata nel corso degli anni una delle questioni più
importanti. Le immagini di paesi allagati, di versanti collinari che sotto forma di fango scivolano sulle case provocando
distruzione e morte, hanno fatto il giro della Sardegna e dell’Italia.
La Regione Sarda ha approvato un Piano che disciplina le zone in cui vi è il rischio di alluvioni o frane approvando un
documento (PAI) che ha censito tutta l’isola dividendola in 7 bacini idrografici. Tale pianificazione regionale aveva tuttavia
imposto erroneamente dei vincoli di inedificabilità coinvolgendo diverse zone B e alcune zone C nel territorio di Ossi già
lottizzate.
Il Comune ha perciò predisposto uno studio geologico particolareggiato che ha rimodulato la carta delle pericolosità
inizialmente approvata dalla Regione rimuovendo praticamente quasi tutti i vincoli nelle aree fabbricabili.
Per prima cosa si è riportato i vincoli del PAI regionale alla scala del PUC (Piano Urbanistico Comunale) cioè da una scala
1:10 mila si è passati ad una scala 1:4 mila, cosa che è stata fatta nel 2006. L'affidamento ad un equipe tecnica composta da un
ingegnere ed un geologo per lo studio della reale pericolosità di frana del territorio avviava intanto le procedure di variante. Il 6
maggio 2008 c'è stata la presentazione alla cittadinanza in una assemblea popolare del lavoro svolto, che poi una volta
approvato dal Consiglio Comunale è stato inviato al Genio Civile che si è espresso con parere favorevole. Il Genio Civile
stesso ha trasmesso la documentazione al Distretto Idrografico Regionale per l'approvazione, tuttavia, a causa del trasloco la
pratica è andata smarrita. Anziché ammettere subito l'errore gli uffici regionali per alcuni mesi hanno perso tempo finché dopo
l'ennesimo sollecito lo hanno ammesso e la documentazione è stata ritrasmessa. Il 6 aprile 2010 si è svolta la Conferenza dei
Servizi con gli Assessorati Regionali competenti, la Provincia e tutti gli Enti coinvolti conclusasi con parere favorevole cui è
seguita la pubblicazione all'albo pretorio del Comune per i ricorsi. Preso atto dell'assenza di ricorsi c'è stata la trasmissione alla
Giunta Regionale che ha deliberato. Infine il Decreto del Presidente della Regione e l’approvazione definitiva che è arrivata nel
2011. L'Iter si è concluso con la pubblicazione nel B.U.R.A.S. (bollettino Ufficiale della Regione) il 31 ottobre 2011.
Lo studio idraulico e geologico del Riu e S'adde e del canale tombato
“S’arcada” e “sa Bonifica” coprono il tratto sotterraneo del “Riu e s’adde”. Il ruscello che scorre proveniente da Badde
(chiamato appunto Riu e s’adde) in antichità scorreva a cielo aperto; oggi, invece, scorre interrato dalla parte bassa della Via
Amsicora, passando per Via Colombo (“s’arcada”), attraversando Via Roma (a lato del Caffè Roma) per poi proseguire in
vicolo G.L. Serra e giungere fino a Piazza Gramsci (“su poju”) per poi riaffiorare all’uscita del paese e continuare a scorrere
verso Sassari nella vallata de S’Erimu. Non si tratta di un fiume, ma di un corso d’acqua che per più di sei mesi all’anno è
asciutto e nel quale confluiscono anche le fognature. Il canale tombato realizzato in cantoni di tufo si dirama tra Piazza del
Popolo e Vicolo G.L. Serra e Via G.L. Serra con una serie di diramazioni che non è possibile percorrere stando in piedi, regno
di topi (anche aggressivi) e con dentro i detriti dei vari collegamenti fognari mai rimossi dopo l’esecuzione dei lavori. Che
capacità di raccolta hanno i canali realizzati alla fine dell’Ottocento quando è stato bonificato il paese di Ossi? Questa
domanda è stata posta ad un ingegnere idraulico che ha calcolato il livello di piena supportato da questo cunicolo che è pari a
3,5 mc/sec con un periodo di ritorno di 50 anni ed una pericolosità pari al livello massimo (Hi4). Il canale tombato è già
censito e si stima una spesa di 58 mila euro per la manutenzione e pulizia; si tratta ora di filmare per intero il percorso
sotterraneo e poi chiedere al Genio Civile Regionale un intervento straordinario di manutenzione. Nel 1978 Ossi ha già visto
“esplodere” su poju, e con i cambiamenti climatici che rendono sempre più repentini e violenti i temporali è bene verificare.
Catasto aree percorse dagli incendi
Un decreto legge nazionale prevede che in ogni Comune sia fatto il censimento delle aree che sono state percorse da
incendio negli ultimi cinque anni.
Tale disposizione servirà per conoscere la mappa dettagliata con i relativi dati catastali in vista dell’applicazione delle leggi
vigenti, quali ad esempio la legge Galasso.
Raccolte tutte le informazioni necessarie sull’argomento il Consiglio Comunale con Delibera n. 42 del 26.06.2008 ha
approvato la cartografia definitiva che verrà aggiornata periodicamente
Piano di Localizzazione delle S.R.B. (Antenne Per Cellulari)
Il Consiglio Comunale il 2 febbraio 2012 ha approvato il Piano di localizzazione delle SRB (Stazioni Radio Base) o antenne
per cellulari. Dopo un iter lunghissimo, assemblee pubbliche e riunioni di Consiglio Comunale, si è posto finalmente fine al far
west: le antenne per cellulari potranno essere installate solo dove indicato dal Comune e non in qualsiasi sito; il fatto di avere
indicato sei possibili siti, nei quali è consentito installare impianti di telefonia, e quindi di vietarne contestualmente
l'installazione su tutto il rimanente territorio comunale, non significa affatto che verranno installate obbligatoriamente sei
antenne per cellulare ma soltanto che è possibile da parte dei gestori, qualora lo ritengano, scegliere fra siti ben determinati. I
siti approvati dal Consiglio Comunale sono stati scelti da una Commissione composta dai rappresentanti dei Comitati Cittadini
e da tecnici da loro indicati al Comune. È facile osservare che delle sei antenne attualmente esistenti ad Ossi solo due sono su
proprietà comunale, ora se i canoni di locazione vengono incassati dal Comune vengono utilizzati per finalità pubbliche a
beneficio di tutti, mentre se li incassa il privato, la cittadinanza non ne avrà alcun beneficio. Una convinzione errata, ma
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difficile da correggere, è quella secondo cui più le antenne sono lontane meno rischi ci sono per la salute. Basterebbe osservare
che più le antenne sono lontane e più sono potenti per poter far funzionare i telefoni, per capire che in realtà non cambia nulla.
Il telefono cellulare per funzionare ha bisogno di una quantità minima di "campo" in assenza del quale non solo non funziona
ma emette onde e si potenzia per poter agganciare la linea. Normalmente un cellulare con un campo di 0,2 volt/metro può
telefonare (la legge prevede per le antenne un massimo di 6 volt/metro) mentre il telefonino che abbiamo in tasca quando
siamo in conversazione arriva a 9 volt/metro. Quindi più è buono il segnale nel centro abitato, più il telefonino funzionerà
meglio con minor emissione di onde elettromagnetiche.
IMPIANTI ESISTENTI
1) TIM - GSM (extraurbana) Monte istoccu (zona S2)
2) VODAFONE - GSM (extraurbana) Via San Leonardo (zona E)
3) WIND - GSM (extraurbana) Via San Leonardo (zona E)
4) TIM - UMTS (urbana) Via Demartis (zona S3)
5) VODAFONE - UMTS (urbana) Via Roma (zona S2-4)
6) H3G - UMTS (urbana) Via Monte Dolis (zona S3)
NUOVI SITI INDIVIDUATI
1) Piazza Sardegna (zona S3)
2) Via Montale (zona S3)
3) Piazza Bande (standard zona C3)
4) Cimitero (pertinenza zona G3)
5) Campo Litterai (zona S3-S4)
6) Badde Othieri (zona H1)
Sistema Geografico Informativo (G.I.S.)
C’è voluto quasi un anno e mezzo di lavoro ma il sistema di cui il Comune di Ossi si è dotato (con queste caratteristiche tra i
primi in Sardegna!) rappresenta per la gestione del territorio e dell’edilizia un passaggio davvero epocale come se si passasse
dalla macchina da scrivere al personal computer. Si tratta infatti della creazione di una gigantesca banca-dati che contiene su
diversi livelli tutte le informazioni relative al Catasto, al Piano Urbanistico (PUC), al Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI),
ai Piani Particolareggiati cui andranno aggiunti il censimento IMU, Tari, Tasi, Anagrafe e tutte le informazioni utili che
successivamente si vorranno aggiungere. Una novità assoluta che rivoluziona il rapporto fra Comune e cittadino sotto numerosi
aspetti. In parole semplici è come una planimetria di tutto il territorio comunale che alla base contiene, in un primo livello, il
catasto; semplicemente collegandosi al computer, anche comodamente dal pc di casa, è possibile visualizzare i dati catastali e
le proprietà di tutti gli immobili del territorio comunale. In un secondo livello è inserito il PAI (Piano per l'Assetto
Idrogeologico), cioè l’indicazione dei luoghi in cui è possibile o meno costruire per il pericolo frane. In un altro livello è
inserito il PUC, con le norme di attuazione, per cui ogni cittadino potrà verificare da casa la destinazione urbanistica di un
qualsiasi terreno e stampare il certificato, , risparmiando code e tempo. La cosa più importante e fondamentale è che il sistema
è implementabile all’infinito, in quanto in livelli superiori si possono inserire il database dell’IMU, della tassa rifiuti, e tutta
un’altra serie di informazioni visualizzabili sullo schermo del pc. Ovviamente ci saranno gli opportuni filtri per garantire la
privacy per tutti quei dati cosiddetti sensibili, mentre si potranno verificare liberamente i dati catastali e urbanistici di tutti i
terreni. Tale sistema sarà anche utilissimo agli studi tecnici che avranno a disposizione tutte le informazioni con un semplice
click! Tutto il sistema è georeferenziato, ossia, è rilevato secondo un sistema identificativo satellitare (del tipo di quelli usati
dai navigatori delle automobili) e collega uno spazio fisico con dei dati informatici (ad esempio sarà possibile aggiungere
l’archivio edilizio dal 1971 ad oggi, con tutti i progetti approvati visualizzabili nel computer). Nel Nord Italia sono molti i
Comuni che si sono dotati di questa moderna tecnologia, mentre in Sardegna, per quanto risulta alla Regione, il Comune di
Ossi è il primo ed è stato indicato come modello ad altri Comuni dagli esperti dall’Agenzia Regionale “Sardegna.it. che si
occupa della informatizzazione della Regione.
Il Piano di Protezione Civile
La legge 24/02/1992 n.225 ha istituito la Protezione Civile nazionale ed ha individuato nel Sindaco l’Autorità comunale di
Protezione Civile stabilendo che, al verificarsi dell’emergenza, assuma la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso
e assistenza alle popolazioni colpite, gli interventi necessari per il superamento dell’emergenza, il ripristino delle normali
condizioni di vita. Per questo motivo era necessario (oltre che obbligatorio) un Piano Comunale di protezione civile che
censisse le potenziali situazioni di pericolo indicando i comportamenti, i mezzi, le strutture e le azioni da porre in essere.
Questo lavoro di pianificazione è stato demandato all’Unione dei Comuni del Coros che con la deliberazione del Consiglio
dell’Unione n.7 del 30.03.2009 ha provveduto ad assumere la funzione di Protezione Civile per gli undici Comuni facenti parte
dell’Unione dei Comuni del Coros. In data 27 maggio 2013 il Consiglio dell’Unione ha approvato il Piano di Protezione Civile
e lo ha inviato ai Consigli Comunali per la ratifica. Il lavoro verrà completato con un sito internet e con un opuscolo da inviare
alle famiglie.
“Progetto Giovani”
La scelta di far lavorare nei cantieri comunali oltre agli operai anche giovani ossesi diplomati e laureati fu voluta fortemente
dal Sindaco nel 2006 ed ha fino ad oggi consentito a 15 tecnici locali di maturare un anno di esperienza lavorativa in Comune.
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Nel dettaglio hanno fatto parte del progetto: 8 Geometri: R.Casula, G.Derudas, M.Carboni, F.Pittalis, P.P.Pinna, A.Cacciotto,
A.Sechi, G.Belleddu; 5 Architetti: A.Deidda, V.Spanu, C.Muresu, D.Mureddu, G.Pintore. 2 Ingegneri: M.Merella, R.Gavini.
Master & Back
Nel 2006 il Comune, oltre ai soliti cantieri regionali, bandiva una selezione pubblica per giovani ingegneri, architetti e
geometri. Tale scelta ha consentito di far maturare un’importante esperienza professionale a questi ragazzi. Tra gli idonei in
graduatoria c’era D.Mureddu, appena laureata in architettura col massimo dei voti, che entrò ai primi posti. Dopo aver
collaborato col Comune di Ossi sui Piani Particolareggiati, le lottizzazioni, l’Urbanistica in generale, ma anche altri progetti
relativi a bandi regionali, D.Mureddu nel 2010 ha vinto la selezione di Master & back che le ha consentito di trascorrere un
periodo di lavoro in uno studio di architettura in Spagna finanziato dalla Regione Sardegna. La giovane architetta ossese è
riuscita a vincere anche il “back” ossia il percorso di rientro finanziato al 65% dalla Regione ed al 35% dal Comune di Ossi.
Due anni di lavoro che consentiranno da un lato al Comune di avere una figura professionale a tempo pieno con un costo pari
al 35%, dall’altro a lei di maturare esperienza.
URBANIZZAZIONI – CENTRO URBANO – AREE VERDI
Urbanizzazioni IACP
Il Comune ha realizzato i lavori per la sistemazione della viabilità d’accesso alle nuove case (Area ex Iacp) realizzate in Via
Tilocca. I lavori hanno previsto la realizzazione di una nuova strada, con relativi servizi, il collegamento di acqua e fogna e la
collocazione dei lampioni dell’illuminazione pubblica.
Urbanizzazioni nel rione Litterai
Aperta al traffico la nuova strada di Litterai che unisce le Vie Rosselli, Tilocca, Fosse Ardeatine, Flumendosa, Coghinas e
San Leonardo. Un’opera importante finanziata dal Comune di Ossi al fine di programmare l’armoniosa urbanizzazione nelle
zone C comprese fra la strada provinciale SP3 (Su Tuvu - Corte e Lottene) ed il rione Litterai che rappresenta certamente
buona parte dello sviluppo futuro del paese di Ossi. La strada si sviluppa per circa 280 metri con larghezza 11 metri e
comprende le due file di marciapiedi ai lati, due corsie di marcia, una fila di parcheggi con ben 35 posti auto, l’illuminazione
pubblica, la raccolta delle acque piovane con relativi pozzetti e la rete fognaria a cui sono stati collegati alcuni seminterrati di
case che per ragioni di quote non potevano essere servite.
Discesa pedonale Via Leopardi – Via Angioj
Ultimata la discesa pedonale che collegherà Via Leopardi con Via Angioy passando per Via M. Polo, una scalinata attraverso
la quale transitano a piedi tante persone dirette a Su Padru che evitano così di passare per la zona di Santa Croce e Via Lunga
Litterai con un percorso molto più lungo. E’ stato realizzato un tratto carrabile che si innesta nella parte alta di Via Leopardi la
quale poi diventa pedonale e si collega con l’altro ramo. Finite le scalinate è stato realizzato un tratto di strada in cemento che
si collega col tratto asfaltato del prolungamento di Via Marco Polo e con Via Angioy.
Bitumatura strade interne
L'Amministrazione Comunale ha stanziato complessivamente 250.000 euro finalizzati alla sistemazione della viabilità
interna ed esterna al centro abitato. Nel dettaglio le somme sono così articolate: 135.000 euro per una serie di interventi con
asfalto e realizzazione di muri nelle strade dell'agro. A questi si sommano altri 15.000 euro per interventi di acquisto di
calcestruzzo fornito direttamente ai frontisti per la sistemazione di altre strade a servizio dell'agro. Altri 100.000 euro sono stati
utilizzati per la sistemazione di alcune vie del centro abitato a Monte Dolis nelle vecchie strade in cemento ad esclusione della
salita (per ragioni di ripidità); a Litterai in Via San Leonardo, Via sa Niera (davanti al cimitero), Via Rio Mascari, Via Mazzini;
a Sos Pianos in Via Tissi, Via Bologna, Via Palermo, Via Monte Istoccu. Oltre i tratti principali si sommano una serie di
ripristini minori in altre vie. Contemporaneamente sono state attivate squadre di operai che hanno lavorato per la sistemazione
della segnaletica orizzontale, della segnaletica verticale, in attuazione degli interventi previsti nel Piano del traffico approvato
dal Consiglio Comunale. Una novità importante sopraggiunta nel corso degli ultimi anni riguarda le nuove normative sugli
asfalti relativamente alla cosiddetta “fresatura”. Prima quando si asfaltava un tratto di strada “fresata”, ossia raschiata per
evitare che il tappeto di 3 cm di asfalto sollevi il livello stradale, il materiale raschiato veniva riutilizzato nelle strade di
campagna o per tappare buche. Oggi è considerato un rifiuto speciale da portare in discarica con costi elevati che arrivano a
ridurre del 50% il lavoro sviluppabile rispetto al passato. Ecco uno dei problemi che in parte renderà insufficienti le cifre
stanziate ed il motivo perchè molti punti non verranno fresati.
Sistemazione via Turritana
E’ stata asfaltata Via Turritana, praticamente una delle ultime vie pubbliche del centro abitato di Ossi ad essere ancora senza
manto d’asfalto. L’intervento ha riguardato il rifacimento delle rete idrica, il completamento di quella fognaria, la sistemazione
del manto stradale con la realizzazione degli stalli per i parcheggi. In cemento rimangono solo Via Monte Dolis e Via Costa
smeralda che sono inserite nei lavori in fase di appalto e così si completerà la bitumatura stradale.
Sistemazione di Piazza del Popolo e demolizione vecchio immobile
Il Comune ha acquisito e demolito un immobile situato in Piazza del Popolo al fine di migliorare la viabilità sia del Centro
Storico, sia indirettamente quella di tutto il paese. Con la demolizione si è già avuto un miglioramento della viabilità.
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Piazza del Popolo è stata oggetto di un altro intervento che ne ha migliorato la vivibilità adeguandola ai tempi; si è rifatta la
pavimentazione con i fondi della legge 29 partendo dall’incrocio con Via Serra fino al Palazzo Baronale. Con l’installazione
dei nuovi lampioni, delle panchine e delle fioriere Piazza del Popolo è diventata oggi un biglietto da visita importante per
coloro che arrivano da fuori.
Acquisizione gratuita di un immobile nella Via G.L. Serra
In Via G.L. Serra l’immobile distinto al catasto al foglio n°8, mappale 530 sub.4 della consistenza di sei vani, che da anni
giaceva in condizioni di precarietà ed abbandono, grazie all’interessamento dell’Amministrazione è stato acquisito a titolo
gratuito dal Comune di Ossi, ristrutturato con fondi regionali ed europei e destinato inizialmente a ospitare gli uffici della
Polizia Municipale e attualmente la Scuola Civica di musica “Ischelios”.
Si tratta di un’importante acquisizione patrimoniale per l’Ente in quanto realizzata a costo zero su un bene di pregio che
mette a disposizione del Comune nella via principale del paese un locale ampio, luminoso che fa fronte su due strade.
Costruzione di un nuovo immobile per finalità culturali
Nel 2009 è stato approvato il progetto ed appaltati i lavori per la costruzione di una struttura polifunzionale nel rione Litterai,
adiacente alle nuove case popolari, nella quale hanno sede le compagnie teatrali «Sa Cuvva» e «Introidda», entrambe
associazioni che operano da tanti anni e cui va oggi questo riconoscimento. La struttura di oltre 120 mq è stata progettata e
costruita in modo da poter essere ampliata con successivi moduli su un lotto di terreno di circa 1.400 mq; la struttura è stata
ultimata alla fine del 2009 con fondi comunali. Con il completamento della viabilità d’accesso e la posa dell’asfalto, prevista
grazie ad uno specifico accordo approvato dal Consiglio Comunale nel 2014, si renderà l'area pienamente fruibile.
Bonifica delle periferie
L’Assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna ha concesso un finanziamento al Comune di Ossi per il «recupero
ambientale di aree degradate dall’abbandono dei rifiuti». A questo finanziamento va sommato un cofinanziamento comunale
per una somma complessiva di 80.000 euro. Il progetto ha consentito un intervento di bonifica a partire da Noeddale (in cui
insiste una vasta area archeologica) e nelle diverse periferie del paese con la rimozione di rifiuti di vario genere ed il loro
conferimento in discarica, in particolare, pneumatici, apparecchiature fuori uso (lavatrici, frigoriferi, ecc.), rifiuti ingombranti,
materiale ferroso, rifiuti da attività di costruzione. Il progetto è uno dei pochi finanziati in Sardegna (complessivamente 19).
Con questo intervento sono state migliorate notevolmente alcune aree degradate della periferia urbana del paese dando risposta
anche alle numerose segnalazioni sollevate dai cittadini.
Miglioramento del verde pubblico
Sono stati fatti interventi di piantumazione di alberi e migliorie in diverse zone del paese, in particolare la messa a dimora di
nuovi alberi in diverse zone e vie cittadine, con l’inserimento di nuove essenze in zone che ne sono sprovviste quali Monte
Dolis e zona «Sa Mandra ‘e Sa Giua»; inoltre in alcune Vie quali il tratto di strada con marciapiede all’ingresso del paese, la
Via Santa Teresa delle Rose, la Via Litterai e la Via G. Deledda sono stati sostituiti quegli alberi che, per particolari situazioni
ambientali, presentavano condizioni fitosanitarie non ottimali.
Progetto “Un milione di alberi”
Sempre in linea con gli interventi per il miglioramento del verde pubblico, il Comune di Ossi ha aderito al progetto “Un
milione di alberi” in collaborazione con l’Assessorato Regionale all’Ambiente e l’Ente Foreste con l’obbiettivo di riqualificare
l’ambiente e il verde cittadino; grazie a questo progetto sono stati messi a dimora in tutta la Sardegna un milione di alberi.
Anche Ossi ha dedicato una giornata didattica di educazione ambientale coinvolgendo nell’iniziativa i ragazzi delle scuole
elementari e medie che hanno messo a dimora decine di alberi nelle zone verdi del Comune.
Piazza Sardegna
I lavori hanno previsto la sistemazione dei giardini di Piazza Sardegna, il completamento dei lavori negli impianti sportivi, il
potenziamento dell’illuminazione pubblica, la pavimentazione a lato delle tribune e il potenziamento del verde:
Area verde Zona “167”
Con il progetto “Sistemazione aree verdi 167” si è provveduto alla sistemazione delle aree verdi con la creazione di un
percorso che attraversa l’intera area, l’ampliamento del parcheggio in Via S. Pertini con la realizzazione di parcheggi e il
rifacimento dei marciapiedi;
Il progetto è stato completato con la realizzazione della strada di collegamento tra la Via Togliatti e il piazzale dei parcheggi
di Via Littos Longos, la realizzazione di una strada asfaltata che collega la Via Berlinguer alla strada sopra citata con la
sistemazione dei marciapiedi e la creazione di undici parcheggi posti a spina di pesce, la realizzazione della strada di
collegamento tra Via Sandro Pertini e Via Grazia Deledda, il tracciamento dei parcheggi di Via Zaccagnini e la realizzazione di
un’area verde che dà sulla medesima Via.
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Giochi per i bambini
Sono stati installati nei giardini pubblici di Piazza Sardegna un gruppo di giochi per i bambini dai 3 ai 13 anni. Solitamente
le risorse disponibili vanno alle emergenze e per queste cose non ne avanzano mai, tuttavia, nell’ambito degli interventi sociali
rivolti ai ragazzi, si è ritagliata una cifra per il progetto «Ludoteca all’aperto» che, oltre a comprendere le tradizionali piscine,
mette a disposizione alcuni giochi. Altri fondi sono serviti per installare dei giochi nelle scuole materne di Via Tevere e Via
Roma e per il rinnovo degli arredi.
Giardini Via Angioy
Nel 2011 sono stati stanziati 126.000 euro per la sistemazione dei giardini pubblici di Via Angioy – Via Spinoza. Un
intervento di manutenzione straordinaria che ha riqualificato i giardini pubblici realizzati nella seconda metà degli anni
settanta. Quell’area comunale nel corso degli anni ha cambiato destinazione d’uso, infatti originariamente avrebbe dovuto
ospitare il mercato civico coperto, successivamente, quando entrò in vigore il divieto di tenere i cavalli dentro il centro abitato,
alcuni la proposero come stalla comunale, infine fu sistemata a giardino. A distanza di trent’anni un intervento di manutenzione
era necessario. Il problema principale appariva quello delle radici degli alberi che avevano reso il pavimento una trappola
micidiale per le persone anziane che si recavano dai medici di base. Il Comune nel corso degli anni ha provveduto diverse
volte a rimuovere i mattoni, tagliare le radici e rimettere a posto il pavimento, ma ogni due - tre anni il problema si ripresentava
uguale. Inoltre i pini sono alberi poco sicuri in quanto sviluppano una chioma molto grande ed un apparato di radici non
sufficiente e non è raro il caso che cadano.
Una delle cose fatte fu quindi quella di eliminare i pini e sostituirli con altri alberi con meno radici, già di medie dimensioni,
dopo di che è stata sistemata la pavimentazione interna, il manto erboso, l’impianto di irrigazione. Rimaneva il problema della
chiusura notturna su modello Piazza Gramsci, ma si è optato per provare a lasciare una recinzione bassa.
Piazza Gramsci
Piazza Gramsci è l’unico ampio bacino di parcheggi del Centro storico che serve uffici, ma, all’occasione, tutte le iniziative
in cui vi è afflusso dall’esterno. Il Comune con due piccoli interventi ha raddoppiato i posti disponibili; infatti, eliminando la
barriera centrale e restringendo l’aiuola sotto il muro delle scuole è stato possibile riordinare la circolazione e definire i
parcheggi portandoli ad oltre 50 posti. Un secondo intervento ha interessato invece la sistemazione dei giardini pubblici
potendo godere così di una rinnovata fruibilità. Con un finanziamento di 80.000 si è proceduto ad installare una cancellata
perimetrale che ha permesso la chiusura notturna dei giardini. Questo ha reso possibile intervenire per la sistemazione
dell’illuminazione pubblica con la sostituzione dei vecchi punti luce e dei giochi per bambini. I giardini così abbelliti potranno
mantenersi più puliti ed ordinati grazie alla chiusura notturna che li preserverà da eventuali azioni di vandalismo.
Sistemazione dell'ingresso del Paese e Manutenzioni
Nel 2012 il Consiglio Comunale ha approvato una variazione al bilancio con diversi stanziamenti tra i quali euro 109.764,51
per interventi di manutenzione straordinaria. Tra questi in particolare un intervento ha previsto il completamento
dell’abbellimento dell’ingresso del paese. Dei quattro ingressi quello più noto storicamente è “le Vallon d’Ossì” raffigurato in
una stampa di fine Ottocento. Oggi quel vallone che incantò il viaggiatore francese Gaston Vuilier è molto diverso, non c’è più
“Sa Rocca Manna”; la stradina che si arrampicava tortuosa ha un tracciato diverso, c’è il depuratore e la Provinciale per
Litterai. Non tutto è perduto e l’Amministrazione ha predisposto un progetto diviso in nove interventi per riqualificare
l’ingresso del paese. Dopo i lavori di prolungamento del marciapiede con le risorse stanziate l'Amministrazione è intervenuta
sul lato opposto della strada, sulla Fontana nuova e sull’abbeveratoio della circonvallazione. 16.579,68 euro sono serviti per la
sostituzione dell'illuminazione presente nella Fontana Nuova con una più consona e suggestiva che ne mette in evidenza la
perfetta geometria attraverso i proiettori che la illuminano dal basso e le lampade segnapasso che la mettono in relazione
all'abbeveratoio. La ritinteggiatura del muro di cinta che ne delimita l'area e la cupola che la sovrasta e la sostituzione delle
fioriere hanno completato il tutto. 12.597,28 euro sono stati investiti per la sistemazione dell’abbeveratoio che si trova
all’ingresso della circonvallazione per Litterai. Tale fonte è costituita da tre vasche comunicanti; nell'immediata vicinanza vi è
un bellissimo frassino. Le esigenze prioritarie soddisfatte con l'intervento sono quelle di tener pulita l'area, approvvigionarsi
agevolmente dell'acqua e garantire un luogo di sosta. A tale scopo si è realizzata una pavimentazione in basalto a raso,
demolendo l'asfalto ammalorato in prossimità dell'abbeveratoio; sono state rivestite le vasche in pietra, realizzato un muretto,
sempre rivestito in pietra, per evitare che le piante infestanti si riversassero sulle vasche e, infine, un piano d'appoggio per i
bidoni d'acqua. 19.088,60 euro si sono utilizzati per sistemare lo spazio che intercorre tra i giardini esistenti sulla SP3 e
l'imbocco della circonvallazione per Litterai. Il progetto ha previsto la realizzazione di una fioriera con muretti rivestiti in
pietra, la piantumazione di specie arbustive aventi carattere decorativo e di essenze della macchia mediterranea con la
creazione di vasche orizzontali degradanti. Le essenze arboree ed arbustive scelte sono autoctone con un elevato valore
decorativo e ridotte esigenze di manutenzione. Di questi interventi restano da realizzare, se saranno finanziati dalla Regione
nelle opere cantierabili, una terrazza panoramica verso la vallata per un costo di euro 40.964, una gradinata fino a sa tregonaja
per euro 80.586, la sistemazione delle due strade d’accesso a sa tregonaja per euro 82.457 ed infine la sistemazione del costone
roccioso per euro 15.000
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Una discesa pedonale da Sa Tregonaja a Don Micheli
Potrebbe realizzarsi grazie all'acquisizione dell'area da parte del Comune senza esborso di danaro ma come compensazione
degli oneri di costruzione da parte del proprietario del terreno. Il finanziamento per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi
dell’abitato ha riguardato, tra le altre, le rocce da sa Rocca Manna fino all’ingresso del paese. Oltre al posizionamento delle reti
si è proceduto a fissare i massi pericolanti, oppure quando non possibile, a “disgaggiarli”, ossia, farli rotolare giù, come
appunto nel caso del costone sopra l’ultima semicurva prima di entrare in paese. Quando un masso si stacca, fosse anche dopo
un milione di anni, il Comune, che lo voglia o no, risponde degli eventuali danni. Il terreno in questione d’altronde era già
attraversato dalla rete delle acque bianche di Litterai, realizzata alla fine degli anni Novanta e da una vecchia fogna “a canala”
degli anni Cinquanta che sopra la copertina raccoglie le acque de Sa Tregonaja e, quando tracima, anche l’acqua che esce dalla
grotta “Sa Cuada”. Insomma un terreno già largamente compromesso coperto da un gigantesco tappeto d’edera lasciata
crescere per evitare il dilavamento delle acque meteoriche fra alberi di ulivo e mimosa. Anzichè lo scontro le parti hanno
cercato l’accordo e la soluzione si è raggiunta con questa novità interessante. Da un lato il Comune è diventato proprietario di
una porzione di terreno che consente di collegare la fonte Sa Tregonaja con il giardino pubblico sottostante, dall’altro lato il
proprietario ha avuto risarciti i danni con la compensazione sulla Bucalossi a titolo di risarcimento danni.
Rifacimento Collettore
Dopo il collasso del fognone che collega il rione Litterai al depuratore il Comune è intervenuto in aggiunta ai lavori fatti
dalla Provincia di Sassari per il rifacimento della rete fognaria.
CENTRO URBANO
Messa in sicurezza dei costoni rocciosi
Sulla base dell’individuazione delle zone più a rischio la Regione ha accordato al Comune di Ossi un finanziamento di
700.000 euro per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi su tutta una serie di zone del paese. Sono stati realizzati lavori
relativi alle opere per la messa in sicurezza delle zone a rischio di frana dell’abitato. Quattro le zone di intervento: 1) versante
orientale di Monte Istoccu, 2) SP3 Scala di Giocca - Ossi - Circonvallazione, 3) SP3 Ossi-Tissi, 4) zona tra Monte Dolis e
Litterai.
Buona parte del versante di Monte Istoccu è stato interessato da interventi di bonifica con la chiodatura e l’ancoraggio dei
massi pericolanti nonché da pulizia e disgaggio del costone sottostante Via Belvedere. La superficie complessiva ha riguardato
un’area di circa 4500 mq. Analoghi interventi sono stati realizzati lungo il costone compreso tra Ossi e Tissi con un’area di
intervento di circa 4000 mq. Per quanto riguarda la SP3 Ossi-Scala di Giocca, sono stati messi in sicurezza i costoni sovrastanti
la strada provinciale. A queste fasi è seguito un imponente lavoro di protezione di tutte le superfici soprastanti la strada con
l’installazione di reti procedendo, nei tratti più pericolosi, al consolidamento con rete armata e pannelli in fune d’acciaio. Reti
di protezione sono state sistemate anche lungo le pareti della circonvallazione per Litterai. Un imponente lavoro di protezione
che ha interessato un’area veramente estesa di circa 23.000 mq.
Ampliamento del cimitero
Il Comune ha ottenuto nel 2007 un finanziamento di 150.000 euro per l’ampliamento del cimitero comunale. Con le somme
disponibili si è proceduto all’acquisizione dell’area, al frazionamento, alla realizzazione del livellamento dei gradoni, delle
fondazioni e dei muri perimetrali. Contestualmente è stato predisposto il Piano cimiteriale e le pratiche con la ASL per i
necessari permessi. Per completare l’ampliamento del Cimitero Comunale, tuttavia, servivano ulteriori 450 mila euro. Il
Comune ha partecipato a un apposito bando regionale con uno stanziamento di 4 milioni di euro che finanziava l’ampliamento
o la costruzione di nuovi cimiteri. Su 211 Comuni partecipanti Ossi è arrivato diciottesimo; la Regione, tuttavia, volendo
finanziare cinquanta domande ha frazionato ulteriormente lo stanziamento che a conti fatti ammonta a 100 mila euro cui andrà
aggiunto un cofinanziamento di 42 mila euro comunali. Verrà realizzato un lotto funzionale con la rimodulazione dei lavori che
su 142 mila euro, tolta l’iva e le spese generali, ammonteranno a 115/120 mila euro. La differenza verrà reperita con la vendita
delle aree cimiteriali sulla carta a coloro che potranno acquistarle subito ma potendo disporne solo una volta ultimati i lavori.
Non potendosi realizzare la rampa d’accesso dal vecchio cimitero, che da sola porterebbe via gran parte delle risorse, si
realizzerà un nuovo ingresso da Via Sa pedraia, adiacente all’ingresso esistente in Via San Leonardo, con un viale che porterà
all’area già di proprietà comunale che per un terzo verrà interessata dai lavori lasciando ai lotti futuri il completamento degli
spazi e il collegamento dall’interno con il vecchio cimitero.
Regolarizzazione dei loculi cimiteriali
La Regolarizzazione amministrativa dei contratti per i loculi cimiteriali è stata approvata dal Consiglio Comunale avendo
presenti due dati basilari: che le aree cimiteriali ed i loculi cimiteriali non sono “comprati” dai cittadini, ma vengono
“concessi” dal Comune rispettivamente per 99 anni e per 30 anni. Nessuno è proprietario delle aree fuorché il Comune che
affitta aree su cui vengono costruite le tombe (per 99 anni) e loculi prefabbricati (per 30 anni). Si tratta di una specie di
“affitto”. Le concessioni sono tutte rinnovabili per un periodo di pari durata pagando nuovamente la concessione. Per le aree
cimiteriali esisteva un regolare contratto, mentre per i loculi il guaio è nato quando da una ricerca è emerso che, fatta eccezione
per l’anno 1984, quasi nessun contratto di concessione è stato mai firmato fra Comune e cittadini. I loculi, cioè, venivano
assegnati dietro presentazione della ricevuta del versamento di quanto richiesto. In questo modo col passare degli anni si è
creata una situazione molto confusa che verrà risolta in modo definitivo con la sanatoria che ha fatto partire tutte le concessioni
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dal primo gennaio 2013 fino al 31 dicembre del 2042. Una durata trentennale ed un regolare contratto (da registrare solo in
caso di utilizzo) che consente di sanare la situazione con una spesa minima da parte del cittadino. I loculi attualmente presenti
nel cimitero sono 769, di questi 155 sono liberi. Per regolarizzare l’assegnazione si dovranno pagare 200 euro per i loculi
concessi prima del 1982, 150 euro per quelli 1982-1991, 100 euro per quelli 1992-2001 e 50 euro per quelli 2002-2012.
Ecocentro Comunale
E’ stato finanziato dalla Regione con 80.000 euro il progetto per la realizzazione di un nuovo ecocentro comunale cui si sono
aggiunti 90.000 euro da parte della COSIR concessionaria del servizio d’appalto della raccolta differenziata e 15.000 euro da
parte del Comune sotto forma di acquisto del terreno nel quale è stato realizzato l’ecocentro. Su una superficie di 7.400 mq si è
realizzato un piazzale impermeabilizzato dove sono stati collocati gli “scarrabili” e i cassoni per la raccolta di materiali da
riciclare.
L’ecocentro comunale ha sostituito quello precedentemente collocato a lato del cimitero ed ha consentito al Comune di avere
i rimborsi spettanti per lo smaltimento di elettrodomestici tecnologici (Rae) e frigoriferi secondo quanto stabilito dal consorzio
nazionale per lo smaltimento dei rifiuti. E’ stato inoltre firmato un protocollo d’intesa fra il Comune di Ossi e la Co.s.i.r. che
gestisce il servizio di igiene urbana che ha previsto il potenziamento dello spazzamento manuale delle strade con una unità in
più adibita alla pulizia delle strade, in particolare lo spazzamento e lo svuotamento dei cestini gettacarta.
L’Ecocentro Comunale, attivato per la prima volta nel 2006 è uno strumento molto utile a disposizione dei cittadini che
consente di sbarazzarsi dei rifiuti autonomamente senza dover telefonare e aspettare che la ditta incaricata venga a ritirarli a
casa. I nuovi spazi hanno consentito anche di potenziare il servizio con maggiore differenziazione dei rifiuti. Nella prima fase
era possibile conferire tutte le tipologie che già potevano essere conferite a Sa Pedraja mentre in seguito sono state aggiunte
nuove tipologie di rifiuti.
Oggi, viste le numerose richieste l’Ecocentro è aperto anche il mercoledì pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 18,00 mentre tutti
gli altri giorni è aperto dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
Una novità che è stata introdotta è la raccolta dell’olio da cucina usato che è inquinante ma anche riciclabile. Con delle
apposite comunicazioni la cittadinanza è stata informata di volta in volta quando i nuovi servizi erano attivi.
Ossi Comune Riciclone – Premio Legambiente
Il 6 luglio 2010 a Roma si è svolta la premiazione del concorso nazionale "Comuni Ricicloni" fondato da Lega Ambiente nel
1994. L'iniziativa, patrocinata dal Ministero per l'Ambiente, premia le comunità locali, amministatori e cittadini, che hanno
ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti: il requisito essenziale è quello di aver raggiunto almeno il 50% nella
raccolta differenziata, (Ossi era al 61,9%) fra i quali poi sono state scelte le eccellenze e assegnati i riconoscimenti. Sono tre le
categorie per l'aggiudicazione dei premi: miglior raccolta differenziata, maggior percentuale e miglior raccolta delle singole
frazioni merceologiche oggetto di raccolte separate. Il concorso si articola in sezioni su base geografica (Comuni del Nord, del
Centro e del Sud Italia) e sezioni su base demografica (Comuni oltre e sotto i 10.000 abitanti). La giuria di Comuni Ricicloni è
composta da Legambiente, Anci, Fise Assoambiente, FederAmbiente, Conai, Comieco, Coreve, Cial, Corepla, Rilegno,
Consorzio Italiano Compostatori, Centro di Coordinamento Raee, Achab group e Novamont. I Comuni di Ossi, Fonni e Ozieri,
hanno raggiunto l'eccellenza in tre categorie, Ossi e Fonni nella sezione RAEE (rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche)
nelle categorie rispettivamente R3-R4 in assoluto a livello nazionale mentre Ozieri nella raccolta differenziata del Legno nella
sezione Sud Italia.
Deposito di stoccaggio del gas
Nella stessa area acquistata per la realizzazione dell’ecocentro comunale è stato costruito un deposito di stoccaggio del gas
metano che servirà per il periodo intercorrente tra l’entrata in funzione della rete del gas comunale e l’arrivo della rete di alta
pressione Cagliari - Porto Torres.
Abbattimento barriere architettoniche negli edifici pubblici
L’Amministrazione comunale ha vinto una battaglia di civiltà con l’ottenimento di fondi regionali per l’abbattimento delle
barriere architettoniche negli edifici comunali. Nel dettaglio gli interventi hanno riguardato i caseggiati scolastici a cominciare
dalle elementari di Via Tevere dove è stata installata una piattaforma elevatrice ed un servo scala di collegamento tra il piano
rialzato e la palestra. Sempre in Via Tevere, nella scuola materna, è stato realizzato un servizio igienico per disabili. Nel
caseggiato delle scuole medie di Via Europa è stato adeguato, al piano terra, un servizio igienico per disabili; si è inoltre
realizzato uno scivolo per l’accesso diretto alla palestra interna alla scuola.
Questi interventi, unitamente alla rampa esterna in cemento e all’ascensore interno precedentemente realizzati, risolvono
compiutamente il problema delle barriere architettoniche. Una pedana montascale di collegamento tra i vari piani è stata
installata nel caseggiato di Via Roma che ospitano i nuovi uffici comunali. Anche la Biblioteca comunale è stata oggetto di
intervento con l’adeguamento dei servizi igienici presenti al piano terra. Presso il vecchio palazzo municipale di Via Marconi è
stata installata una pedana montascale, un servizio igienico e una porta per disabili. Altri interventi hanno interessato i locali de
Sa funtana noa con l’installazione anche qui di una pedana montascale di collegamento tra i due piani; per finire, nel Centro
sociale P. Derudas è stato installato un ascensore per permettere di raggiungere tutti e tre i piani della struttura. Anche il
Cinema comunale è stato messo a norma con diversi interventi. Tutti i lavori che hanno interessato gli edifici comunali citati
sono stati completati e collaudati.
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Domotica e abbattimento barriere architettoniche negli edifici privati
Il Comune ha ottenuto un finanziamento di circa 11.500 euro da assegnare per l’abbattimento delle barriere architettoniche
negli edifici privati. Con la delibera n°34/68 del 20 luglio sono stati ripartiti i fondi stanziati dalla legge n°13 del 1989 e dalla
legge 32 del 1991. Le domande da presentarsi agli uffici comunali entro il 2 marzo 2009 potevano essere fatte dai privati, con
precedenza per gli invalidi al 100%. Questo intervento è in sinergia con quello della domotica di cui al Bando “Progetti Pilota
finalizzati al miglioramento dei contesti abitativi delle persone con disabilità o in condizioni di non autosufficienza” che ha
permesso di dotare le abitazioni di 17 disabili di attrezzature tecnologiche atte a migliorare la qualità della vita. Su 103 Comuni
che hanno presentato le domande la Regione ne ha finanziato 28 ed il Comune di Ossi è arrivato quinto. L’importo ricevuto, a
fondo perduto, è di Euro132.000,00 ed è servito ad installare attrezzature quali: vasche da bagno apribili lateralmente, sensori
per lo spegnimento e l’accensione delle luci d’abitazione, computer, sedie e tavoli ergonomici e altri tipi di automazioni per
abitazione.
Barriere architettoniche Chiesa di San Bartolomeo
Il finanziamento regionale di 190.000 euro ottenuto dal Comune si rivolgeva agli edifici pubblici comunali per cui rimaneva
fuori dagli interventi sulle barriere architettoniche la chiesa parrocchiale perché non di proprietà comunale e perché era
difficile individuare una soluzione vista la conformazione architettonica delle scalinate e degli accessi. Il problema è stato
risolto con una perizia di variante dei lavori di pavimentazione in Via Marconi. Sia il Parroco che la Soprintendenza per i beni
culturali hanno condiviso l’impostazione progettuale proposta dal Comune che ha fatto realizzare una rampa con la quale è
possibile raggiungere agilmente il piazzale soprelevato, senza opere devastanti dal punto di vista estetico. Dalla piazzetta si
accede al cortile di “Zimidoriu” e si percorre il marciapiede interno dove occorre ora realizzare un’altra rampa in legno che
sale verso la base del campanile; da qui si accede direttamente alla cappella che sta a lato dell’altare.
Chiesa di Santa Croce
Un altro intervento ha interessato l’esterno della Chiesa dove sono stati ultimati i lavori di rifacimento del sagrato; la vecchia
pavimentazione è stata rimossa e sostituita con pezze di trachite. I gradini laterali sono stati ampliati rendendo così possibile la
realizzazione di uno scivolo per i portatori di handicap. A completamento dei lavori sono stati sistemati i sedili in pietra, è stato
predisposto un percorso luminoso che dalla scalinata centrale porta all’ingresso fino ad illuminare dal basso la facciata; sono
stati sistemati gli intonaci e sostituita la ringhiera lungo tutto il perimetro della piazza. Per la sistemazione del cortile interno i
fondi sono bloccati da diversi mesi. I lavori interni sono invece stati finanziati dalla Confraternita grazie alla raccolta di offerte
da parte dei cittadini di Ossi.
Arredi lignei
Il Comune di Ossi ha presentato un progetto alla Regione Sardegna per un finanziamento volto a restaurare gli arredi lignei
antichi presenti nella Chiesa di S. Croce. Detto progetto è stato finanziato coi fondi 2006 per la salvaguardia del patrimonio
culturale e delle chiese di particolare interesse storico artistico. Delle 193 istanze pervenute implicanti una spesa di 29 milioni
di euro, a fronte della limitata disponibilità finanziaria pari a 950.000 euro, la priorità è stata data agli interventi più urgenti fra
cui è risultato esservi quello di Ossi. Con questo primo intervento si è restaurato l’antico crocifisso di gran pregio che è stato
restituito alla originaria bellezza.
Chiesa di Santa Vittoria
I beni culturali hanno una duplice tutela: sono tutelati dalle leggi generali e dai regolamenti comunali. La tutela di carattere
generale avviene stabilendo dei limiti, delle distanze oltre le quali non si può costruire, mentre la tutela comunale avviene
tramite il Piano Urbanistico Comunale che delimita come zone di salvaguardia i pressi dei beni culturali. Le zone definite
come S sono naturalmente soggette ad acquisizione o esproprio da parte del Comune in modo che la tutela sia realizzata in
maniera definitiva. Il Consiglio Comunale nel luglio 2009 ha deciso di procedere all’acquisizione della zona S attorno alla
chiesa di S. Vittoria. Si tratta di un’area che urbanisticamante non ha nessuna possibilità edificatoria data la vicinanza con la
chiesa ma è interessante dal punto di vista paesaggistico in relazione alla chiesa in quanto consentirebbe di aprire uno spazio
importante attorno all’attuale sagrato adibendolo ad area pedonale. Tale progetto prevede dunque la disponibilità di nuovi
spazi, la fruibilità di una vista panoramica sulla vallata sottostante la chiesa e consentirebbe di creare un’area verde con alberi e
panchine. La somma complessiva stanziata è pari a 65.000 da utilizzare per l’acquisizione, tasse, spese di registrazione e lavori
minimi di sistemazione dell’area. Era da molti anni che il Comitato di Santa Vittoria ed il Comune di Ossi desideravano
acquisire la pertinenza della chiesa di Santa Vittoria de Plano, come i documenti storici la ricordano. Sono passati ventisette
anni dall’ultimo restauro della chiesa e quattrocentodue dalla data (1608) citata su un arco della navata. La Santa anticamente
ad Ossi era considerata copatrona insieme a San Bartolomeo, la chiesa sorge in una località il cui toponimo (de Plano)
giustifica storicamente quello odierno di Sos Pianos. Con i circa 3.000 mq acquisiti dal Comune si è creata un’area verde
attorno a questo bene culturale, e si sono poste le basi per una valorizzazione del sagrato che in futuro potrebbe diventare solo
pedonale sfruttando la possibilità di alternative viarie.
Museo
Il Palazzo Baronale è il punto di partenza di un percorso su cui confluiscono tutte le visite al territorio di Ossi. L’edificio più
prestigioso che possiede la comunità di Ossi si presta a meraviglia allo scopo. Il percorso espositivo del Museo si snoda su tre
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piani dove sono ricostruiti i diversi ambienti rurali del secolo scorso e dove sono esposti diversi strumenti e attrezzi per il
lavoro nei campi, nelle botteghe artigianali e per i lavori domestici.
Si possono così vedere al piano terra, nel corridoio che conduce al cortile, l’esposizione di alcuni attrezzi che servivano per
lavorare la terra, zappe, aratri, i finimenti degli animali da tiro e da soma e attrezzature per la caccia. Al pianterreno vi è
l’esposizione degli oggetti utilizzati per la lavorazione dei prodotti della campagna, antichi pesi e misure, attrezzi per la
produzione di formaggio, vino e olio. Al piano superiore, in quattro distinti locali la cucina, la camera da letto e una stanza di
disimpegno (s’apposentu) dove le massaie cucivano, ricamavano e ricevevano gli ospiti. In un quarto locale si passano in
rassegna gli attrezzi utilizzati dal falegname, dal fabbro e dal calzolaio che risultano essere i mestieri più attestati ad Ossi. Tre
mestieri che insieme a quelli del contadino, del pastore, del mugnaio, del muratore, del cestaio, rappresentavano una complessa
attività lavorativa che rendeva quasi del tutto autonoma la vita del paese. Il percorso termina con una sezione archeologica di
approfondimento dell’Età Prenuragica che occupa l’ultimo piano. Negli anni l’istituzione museale ha contato migliaia di
presenze, costituite da un target prevalentemente scolastico e turismo della terza età. Numerose le iniziative e le collaborazioni
atte a sensibilizzare il cittadino ai beni culturali archeologici ed immateriali: da quelle proposte dal Ministero dei Beni
Culturali a quelle organizzate dal Comune di Ossi. Per quanto riguarda le collezioni ed i beni etnografici esposti è da registrare
un aumento delle donazioni all’ente, grazie alla chiarezza della documentazione prodotta ed alle garanzie date al donatore.
Consolidata anche la collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, grazie a percorsi accuratamente studiati a seconda
delle fasce di età degli alunni, in tal proposito sono stati elaborati appositi quaderni didattici che comprendono visite e
laboratori che verranno presentati alle scuole.
Attualmente il Museo Etnografico è chiuso in quanto da un lato non si dispone più dei fondi necessari, e dall'altro le nuove
leggi regionali hanno reso proibitivi i costi per le figure professionali necessariamente obbligatorie per poter entrare nel
sistema regionale. Per questo si punta alla realizzazione di un sistema museale che comprenda non solo il territorio di Ossi, ma
si allarghi anche ai Comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni del Coros. Tale operazione garantirà una maggiore visibilità
e fruizione a livello turistico, inserendo il patrimonio archeologico e culturale in una rete più ampia. Tale sistema coinvolgerà
anche tutte le imprese e le aziende legate al settore turistico, garantendo una ricaduta economica che non si limiterà solo ai
biglietti di ingresso del museo ma avrà forti riscontri sulla comunità.
Antica “Suppressa”
La collezione di beni del Museo Etnografico comunale si è arricchita nel 2011 di un nuovo bellissimo pezzo donato dalla
famiglia di Pietro Demartis: si tratta di un’antico torchio in legno “Sa suppressa” che si è potuta ammirare durante le prime
edizioni di “Assazzende e buffende”. Il Museo possedeva già una antica suppressa in pietra e legno (sebbene non perfettamente
integra) ed una molto più recente. Con questa acquisizione databile tra la fine del settecento e l’ottocento, costruita a Firenze e
proveniente dalle cantine dei Malaspina di Osilo si arricchisce “sa chentina” e si offre un nuovo gioiello ai visitatori e alle
scuole.
Antico Calesse
Il Museo etnografico ha arricchito la sua collezione nel 2012 con uno splendido calesse databile ai primi del ‘900. Il mezzo
dotato di selleria, di freno (“sa meccanica”) è ben restaurato, e mostra un particolare che dice qualcosa sui tempi passati; La
legge 24 dicembre 1950 recava l’obbligo della “targa regolamentare” ed in effetti il calesse con la vidimazione 1951-1952
nella parte anteriore la possiede in metallo: un calesse targato “Ossi”.
Acquisizione tomba di Littos Longos
Fra le permute approvate dal Consiglio Comunale per acquisire i terreni del parco di Fundone rientra anche una superficie di
circa 3.400 mq sulla quale insiste la tomba di Littos Longos. Con questa operazione l’Amministrazione acquisisce al
patrimonio archeologico comunale un importante sito che divenendo di pubblica proprietà può essere più facilmente tutelato e
valorizzato.
Accessi ad alcuni siti archeologici
Con uno stanziamento di 75.000 euro il Comune di Ossi ha sistemato alcuni accessi ai siti archeologici. I lavori in oggetto
hanno previsto la sistemazione del piazzale di sosta per gli autobus a “Mesu e montes” e la strada di accesso all’area comunale,
ora facilmente transitabile. Un altro intervento ha riguardato il collegamento della strada che porta al nuraghe “Brunuzzu” e
all’ingresso del percorso verso il sito di “Badde Asile”. Considerevole l’intervento di demolizione del muro che circondava la
Casa del Pane, nel parco archeologico di Sa Mandra ‘e sa Giua. I lavori coordinati dall’archeologa Baffico hanno liberato lo
storico monumento simbolo del paese di Ossi da un inutile recinto costruito quando “Piazza Nuraghe” era attraversata dai tubi
dell’acqua e dalle automobili. Con questo intervento si è eliminata una barriera che non aveva più senso e si lascia intravedere
in tutta la sua bellezza questo gioiello di migliaia di anni. I lavori sono stati completati con la sistemazione dei giardini
adiacenti al parco.
Il ripristino di Monte Mamas
Nel gennaio 2009 a Cagliari è stato firmato il protocollo d’intesa fra Regione, Comune di Ossi e Sarda Silicati che porterà al
ripristino dello scempio compiuto nella seconda metà degli anni novanta sul versante del Monte Mamas affidato in concessione
ad una società che ha cessato l’attività senza effettuare il ripristino ambientale, lasciando gradoni con fronti non recuperabili
senza interventi complessi ed antieconomici. Dopo le ripetute segnalazioni alla Regione da parte del Comune e dei gruppi
ambientalisti, rimaste lettera morta per tanto tempo, finalmente, a distanza di 12 anni, qualcosa si è mosso; con l’avvio della
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procedura di valutazione ambientale del piano di coltivazione di cava della Sarda Silicati per gli anni 2008-2027 è cominciata a
maturare l’idea di subordinare l’autorizzazione al ripristino anche di quei terreni coltivati da altre società e lasciati in stato di
degrado. I termini sono stati fissati nero su bianco nel protocollo d’intesa con la Sarda Silicati che, oltre al ripristino ambientale
delle coltivazioni complete nella zona di Florinas, sta procedendo a riprofilare i gradoni sul versante del Monte Mamas in
modo che si possa naturalizzare la roccia consentendo all’erba di crescere. Inoltre la Sarda Silicati completerà l’oasi verde a
cavallo dei territori di Ossi e Florinas in località Bores ed un percorso archeologico nel territorio di Ossi che porterà all’area
archeologica dietro Monte Mannu. Queste due aree una volta ultimate verranno cedute in comodato d’uso gratuito ai Comuni
di Ossi e Florinas.
Viabilità rurale
Per la viabilità rurale il Comune dispone di 200 mila euro, (di cui 180 mila da un finanziamento dell’Unione Europea POR
misura 4.2b e altri 20 mila di cofinanziamento) per la sistemazione di una delle arterie più importanti dell’agro di Ossi.
Nella graduatoria che è stata pubblicata dalla Regione comprendente 344 domande, il Comune di Ossi si è classificato al
44esimo posto lasciandosi alle spalle 300 altri Comuni. Il finanziamento ha consentito di intervenire su due strade che in alcuni
tratti erano quasi impraticabili: a «S’isterridolzu» si è intervenuti con la livellazione del piano stradale e la realizzazione di un
manto di usura per una lunghezza di 534 metri lineari; a «Pascialzos» si è steso un sottofondo stradale di materiale secco ed un
manto di usura in terra stabilizzata per una lunghezza di 1.530 metri lineari.
In entrambe le strade sono state ripulite le banchine, sistemati o sostituiti i tombini per convogliare le acque, recuperati
alcuni muretti a secco.
Si è in questo modo resa pienamente fruibile una parte del nostro territorio comunale in particolare da parte delle 14 aziende
che vi operano.
A questo intervento se ne aggiungerà a breve un altro grazie allo stanziamento della Provincia di Sassari di Euro 110.000 per
sistemare un ulteriore tratto della strada di Corte ‘e Lottene partendo dal punto di interruzione dell’asfalto in direzione Ena ‘e
Muros. Per quelle strade rurali comunali i cui parametri non rientrano tra quelli indicati dalla Regione per poter accedere a
finanziamenti, il Comune ne ha deciso la sistemazione intervenendo con risorse proprie pari ad Euro 135.000.
I tratti interessati dall’intervento sono i seguenti: Pianu e Sues, Sos Molinalzos, S’Adde e su Puttu, Badde Tale, Su Littu
verso Molineddu, Pettu e Murtas, Monte Dolis, S’Ena e S’Adde, Sisini, Su Littigheddu, Piano Otulu, S’Adde e Santu Andria,
Nieddosu.
Questi, attualmente, presentano dei crolli dovuti principalmente al forte dilavamento delle acque.
Il progetto prevede, ove occorre, la demolizione totale o parziale di pavimentazione stradale ammalorata con conseguente
ripristino; oltre che alla cartellonistica relativa alla toponomastica in lingua Sarda, la realizzazione di cavalcafossi, la
configurazione di nuove cunette e la pulizia delle esistenti, la posa di rilevato e la sua costipazione e la messa in opera di
tombini. Il progetto è stato finanziato dalla Cassa DD.PP, i tempi di realizzazione sono imminenti.
La strada di Silvaru è una delle principali strade di penetrazione agraria del territorio di Ossi. Realizzata dalla Cassa per il
mezzogiorno è lunga quasi dieci chilometri misurati dal bivio al quinto chilometro della strada provinciale S.M. di Cea, fino a
“pianu marras” una fertile pianura tra Ossi e Ittiri. Lungo il percorso di questa strada, verso il quinto chilometro si incontra la
bellissima chiesa medievale di Silvaru, acquisita dal Comune e restaurata nei primi anni duemila. Nel 2014 è stato ottenuto un
finanziamento che consentirà di intervenire nei punti della strada in cui è più urgente un’opera di manutenzione.
In passato, fino a una decina di anni fa, quando il Comune otteneva un finanziamento per sistemare una strada agricola, era
sufficiente indicarne su una mappa l'ubicazione, lunghezza, larghezza, il tipo di intervento previsto e poi si procedeva ad
appaltare i lavori. Negli ultimi dieci anni le cose si sono notevolmente complicate, senza nessun vantaggio per i cittadini, per i
comuni, per la Regione e per gli agricoltori.
I primi problemi sono nati quando la Regione ha imposto che le strade da sistemare fossero larghe almeno quattro metri, di
cui 3,5 di carreggiata e mezzo metro di cunetta. Non tutte le strade agricole dei paesi hanno questa caratteristica, a volte anche
strade molto utilizzate.
Il secondo problema è nato quando la Regione ha stabilito che la pendenza delle strade non dovesse superare il 18%. A Ossi,
ad esempio, quasi tutte le strade hanno un tratto in cui la ripidità è superiore al 18%. Il paradosso è che quasi sempre i tratti che
richiedono interventi urgenti sono proprio quelli ripidi, per cui accadeva che il Comune facesse con fondi propri i pezzi che la
Regione non finanziava e coi fondi regionali si facessero i tratti pianeggianti dove l’intervento non era urgente o necessario!
A complicare le cose ci si è messa poi la politica agricola europea la quale considera l’agricoltura un lavoro e non un
passatempo. Per l’Europa un bidello che coltiva un vigneto non è un agricoltore, un infermiere che coltiva un oliveto non è un
agricoltore, un pensionato che coltiva un frutteto non è un agricoltore, perciò i finanziamenti vengono concessi solamente agli
agricoltori di professione.
A livello europeo questa norma è accettata ed in linea di massima è anche condivisibile, però si scontra con la nostra realtà
dove spesso l’agricoltura è praticata come secondo lavoro o passatempo da centinaia di persone che comunque tengono pulito
il territorio, lo preservano dalla desertificazione e dagli incendi.
Quando nel 2010 è stato presentato un progetto per la sistemazione della viabilità rurale, ci si è resi conto che le aziende
agricole “vere”, cioè dotate di partita iva, iscrizioni, ecc. sono pochissime, e che per avere qualche possibilità di ottenere i
finanziamenti, occorreva prevedere un intervento su strade in cui fossero presenti aziende agricole. Per questo la scelta è
ricaduta sulla strada di Silvaru che comunque aveva urgente bisogno di interventi e che ora verrà sistemata secondo le direttive
europee e regionali.
Sciolto il Consorzio S’Ae - Segapane
Il 15 marzo del 1956 la Regione Sardegna, Assessorato all’Agricoltura, comunicava la concessione di un finanziamento di
lire 20,5 milioni di cui il 92% a carico della Cassa per il Mezzogiorno e l’8% a carico della Regione, per la sistemazione della
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strada vicinale S’Ae - Segapane. La Giunta Comunale, con deliberazione n.28 del 23 giugno 1958 istituiva il Consorzio
volontario permanente per la strada vicinale S’ae Segapane. Il Consorzio fu costituito, fu approvato lo Statuto e vi aderirono
104 frontisti. Detto consorzio, dopo la conclusione dei lavori in alcune strade, ha cessato di operare, omettendo la
presentazione dei bilanci annuali ed è rimasto costituito pur senza operare per un periodo lunghissimo. Il Comune, che nel
frattempo ha curato la manutenzione delle strade utilizzando proprie risorse ben superiore alle 83 mila lire previste nel 1958,
ha deciso di utilizzare le somme rimaste ferme da anni a causa dell’inattività del consorzio, che sono giacenti presso la Banca
di Sassari S.p.A. su un conto corrente intestato al Consorzio. Si tratta di una somma residua mai utilizzata di oltre 18.000 euro.
Il Consiglio Comunale ha dato mandato al Sindaco per la nomina di un commissario liquidatore che ha proceduto alla chiusura
dei conti, allo scioglimento del consorzio ed all’incameramento dei 18 mila euro giacenti da molti anni al fine di utilizzarli per
la manutenzione di alcune strade.
Area artigianale “Sa Iddazza” - P.I.P. (Piano Insediamenti Produttivi)
Sono state assegnate le aree del Piano Insediamenti Produttivi (P.I.P.) del Comune di Ossi. I lotti disponibili erano 23, di
diversa dimensione, da un minimo di circa 1.500 mq a un massimo di circa 3.000 mq, la superficie copribile massima è pari al
50%. Il PIP può ospitare attività produttive oppure miste, sono escluse le imprese di vendita di largo e generale consumo e
quelle che destinino più del 40% della volumetria a locali commerciali. Fissando a livello competitivo il prezzo di prima
vendita delle aree ad euro 6,00 al mq, successivamente diventati euro 12,00 al mq, l’Amministrazione si è proposta lo scopo di
favorire l’ampliamento e la nascita di nuove attività. Per il Comune di Ossi si tratta di un fondamentale strumento urbanistico
al servizio delle attività produttive e dello sviluppo locale. L’esigenza di una «zona artigianale», come comunemente si
definisce il PIP, risaliva a oltre quarant’anni fa; oggi, superate alcune gravi difficoltà tecnico-amministrative, con il ricavato
della vendita delle aree l’Amministrazione ha proceduto ad aultimare le urbanizzazioni del PIP.
In particolare il Comune di Ossi ha ottenuto nel febbraio 2011 un finanziamento di 122.767,77 euro da parte dell'Assessorato
regionale all'Industria per il completamento del Piano Insediamenti Produttivi; su 74 domande presentate da tutta la Sardegna
ne sono state finanziate, sulla base delle risorse disponibili, appena 15, il Comune di Ossi si è collocato fra i primi dieci ed ha
quindi potuto accedere a questo finanziamento tanto atteso.
Il Piano Insediamenti Produttivi (P.i.p.) comunale è localizzato a "Sa iddazza" in territorio di Ossi lungo la strada provinciale
Ossi-Muros. A questo finanziamento si sono sommati circa 196.000 euro comunali disponibili dalla vendita dei lotti che
consentirà di portare il budget complessivo a circa 320.000,00 euro sufficienti per ultimare definitivamente gli interventi
infrastrutturali.
Per l'entrata in funzione del Pip sono stati realizzati sei interventi, nel dettaglio: 1) energia elettrica 2) acqua, 3) depuratore
fognario, 4) svincolo stradale, 5) illuminazione pubblica e privata, 6) linee telefono-dati. Per quanto riguarda l'energia elettrica,
dopo che nel novembre del 2006 il Comune versò all'Enel le somme richieste per l'allaccio ed il Consiglio Comunale nel
novembre del 2008 cedette l'area per la realizzazione della cabina elettrica, è stata infine posata in opera la cabina e fatta
l’elettrificazione dopo un lungo contenzioso con la Italcementi. Per quanto riguarda il depuratore esso è stato già realizzato e
collaudato. Si è realizzato lo svincolo di ingresso del P.i.p dalla strada provinciale per un costo complessivo stimato in circa
100.000 euro, comprensivi di opere murarie in calcestruzzo, illuminazione, segnaletica, marciapiedi e bitumatura. La viabilità
interna del Pip invece è completa: strade, marciapiedi, parcheggi, zone servizi e cavidotti vari; sono stati inoltre posati in opera
i lampioni fotovoltaici alimentati da pannelli solari .
Il Comune di Ossi ha stilato la graduatoria ed assegnato nel 2007 tutte le 23 aree. Oggi dei 23 lotti esistenti alcuni sono stati
restituiti a causa di difficoltà economiche conseguenti alla crisi e pertanto verranno riassegnati mentre quelli per cui è stato
stipulato il contratto sono 11.
L’acqua di “Su tuvu” alimenterà il P.I.P.
Correva l’anno 1973 quando il Genio Civile concesse alla Cementerie di Sardegna S.p.a. (poi diventata Italcementi) l’uso
dell’acqua della sorgente “Su tuvu” che si trova a lato della nuova circonvallazione per Litterai ai piedi delle rocce. Da quel
punto parte una condotta che giunge fino allo stabilimento di Scala di Giocca. A distanza di quasi quarantanni quell’acqua è
ritornata nella disponibilità del Comune di Ossi che grazie ad un accordo con Italcementi non ha dovuto costruirsi una propria
nuova rete ma ha potuto utilizzare per la lunghezza di 2,2 km quella esistente integrandola con una rete d’adduzione di 180
metri per portare l’acqua al P.i.p. (piano insediamenti produttivi) di “Sa iddazza”.
L’acqua de “Su tuvu” non è potabile in quanto contiene nitrati in eccesso, tuttavia miscelata al 50% con acqua potabile può
essere utilizzata. Inoltre nel Pip sono previste lavorazioni che richiedono acqua ad uso industriale che non necessariamente
deve essere potabile, (per rea'lizzare travi in cemento poco importa che l’acqua sia potabile).
Il Comune aliena reliquati
Il Consiglio Comunale con delibera n. 19 del 29.04.2013 ha approvato un Regolamento che consente l’alienazione di
proprietà comunali non ritenute strategiche, quali reliquati, parti di mappali, ecc. Compilato un elenco di queste proprietà con
l’approvazione del Consiglio Comunale, è ora possibile per l’Ufficio tecnico comunale procedere alla vendita all’asta secondo
le procedure previste. Molti di questi reliquati hanno una superficie di poche decine di metri e si trovano nelle vicinanze di
abitazioni private i cui proprietari potrebbero essere interessati ad ampliare il proprio cortile. Si tratta di aree che non hanno
cubatura da sviluppare o che si trovano in punti che rendono inutile ed antieconomico pensare alla realizzazione di giardini
pubblici. Oltre al censimento comunale è possibile anche per i privati cittadini proporre l’acquisto di proprietà comunali non
utilizzate direttamente all’Amministrazione che valuterà se il bene in oggetto è strategico per le finalità pubbliche oppure può
essere alienato. Le motivazioni di questa scelta sono dovute essenzialmente al fatto che il Comune ha interesse a liberarsi di
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proprietà inutili ed il privato può avere interesse ad acquistare con pochi soldi piccole porzioni di terreno da inglobare nel
proprio cortile per ingrandirlo. Inoltre, queste aree, spesso sono dei ricettacoli di erbacce o peggio di rifiuti, diventando private
saranno tenute pulite.
PIANO DEL TRAFFICO
Il “Piano Generale del Traffico” approvato con Delibera n.57 del 17/07/2009 prevede il miglioramento delle condizioni della
circolazione nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati e della sicurezza stradale. Il PUT è stato
elaborato attraverso indagini, studi e progetti finalizzati ad ottenere: il miglioramento delle condizioni di circolazione
(movimento e sosta), il miglioramento della sicurezza stradale (riduzione degli incidenti stradali), la riduzione degli inquinanti
atmosferico ed acustico, il risparmio energetico.
Rilievo stato attuale
La viabilità del Comune di Ossi comprende circa 39 km di strade divise tra strade provinciali e comunali.
Da un’analisi approfondita sullo stato delle strade si è rilevato che la viabilità principale (generalmente provinciale) è in
buono stato e che le strade secondarie (strade comunali) sono in condizioni abbastanza accettabile.
La viabilità principale comprende le vie di accesso all’abitato del Comune e le vie G.L. Serra, Via Roma, Via Tissi, Via
Europa, Via G. Deledda, Via del Popolo, Via G.M. Angioy, Salita Cagliari, Via G.Garibaldi, Via Litterai, Via Muros, Via Tevere,
Via Sa Niera, Circonvallazione.
Le problematiche dei flussi veicolari sono determinate dalla conformazione dell’abitato che, essendo costruito in zona
collinare, spesso si trova ad avere strade strette e tortuose.
Questo problema si trova per lo più nella parte storica del paese (centro matrice e una parte del rione di Litterai) mentre nel
rione di Sos Pianos e Littos Longos la situazione è più agevole in quanto le strade sono regolari e ampie. Al contempo però, il
problema del rallentamento dei flussi in questi due rioni è determinato dall’uso eccessivo di segnali di stop, scelta obbligata per
la presenza in ogni strada del doppio senso di marcia.
PROBLEMATICHE:
Viabilità principale
La viabilità principale presenta due importanti punti di conflitto che riguardano la fluidità dei flussi veicolari.
Il primo è costituito dall’ingresso al paese e precisamente l’incrocio tra via G.L.Serra e Via Santa Teresa delle Rose. Il punto
infatti crea notevoli disagi per chi da Via Santa Teresa delle Rose vuole immettersi nella strada principale perché non è
garantita la visuale sufficiente per attraversare l’incrocio in tutta sicurezza.
Il secondo problema si trova all’incrocio della Madonnina. In questo punto il flusso di traffico viene rallentato ogni qualvolta
il mezzo pubblico di linea effettua la fermata in prossimità dell’incrocio o ogni volta che deve immettersi dalla Via Roma alla
Via Europa; l’incrocio è infatti troppo stretto per la circolazione dei mezzi pesanti.
Aree di sosta
Un altro problema risulta essere quello delle aree di sosta che sono inferiori rispetto a quelle necessarie, calcolate su un
numero di circa 2000 famiglie residenti e sul numero di automobili esistenti.
I posti auto totali di tutte le aree di sosta ammontano a 692 contro un numero di auto pari a circa 3000. Si è tenuto conto
anche della presenza di numerosi passi carrabili censiti dal Comando di Polizia Municipale che ammontano a 850 ma, valutati
anche questi, le aree di sosta risultano comunque insufficienti.
Centro storico
Al centro storico si concentrano la maggior parte delle problematiche della viabilità per via di un’evoluzione insediativa
incontrollata che ha prodotto strade strette (spesso a doppio senso di circolazione) impossibili da percorre con i mezzi pubblici
e difficili da transitare con le auto. Un’altra problematica importante è quella relativa alla mancanza di aree di sosta. Infatti si
trova solo una grande area di sosta in Piazza Gramsci contenente 43 parcheggi di cui 2 riservati ai diversamente abili. Altre
aree di sosta sono state ricavate al lato della via G.L. Serra e in Piazza del Popolo oltre che in Via Brigata Sassari e Via
Marconi.
La presenza di vie strette ha portato alla riduzione anche della dimensione dei marciapiedi e in alcuni casi la necessità di
eliminarli del tutto, provocando così problemi di sicurezza per i cittadini.
Rione Litterai
Le problematiche risultano simili a quelle del Centro storico sia per conformazione territoriale che per la struttura
insediativa. È da considerare però che la presenza di lunghe vie e l’istituzione di sensi unici hanno dato luogo ad aree di sosta.
Infatti nel rione sono presenti circa 238 parcheggi con la possibilità di crearne altri 880 come previsti da P.U.C..
Sos Pianos e Littos Longos
I due rioni appaiono molto simili per struttura insediativa regolare con vie ampie e ortogonali tra loro, che tuttavia mancano
di adeguati marciapiedi per la circolazione dei pedoni. Anche in questo caso le aree di sosta risultano inferiori anche se la
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presenza di vie ampie consente di occupare abusivamente una parte della carreggiata e lasciare l’altra libera per la circolazione.
Il numero dei parcheggi esistenti ammonta a 244 e potrebbero arrivare a circa 775 (244+531). Inoltre vi si riscontrano
problemi di fluidità del traffico dovuti all’eccessivo uso di segnali di stop.
Sensi Unici - Regolamentazione del Traffico
L’attuazione del Piano del traffico (2009) è stata concretizzata con la creazione di nuovi sensi unici. Negli ultimi anni la Via
Tissi ha subito una notevole trasformazione dal punto di vista del traffico urbano, con l'apertura di alcune attività commerciali
e la conseguente maggiore necessità di parcheggi. Per rendere meno problematico il traffico ed aumentare i parcheggi, sono
stati istituiti dei sensi unici nelle prime cinque traverse tra via Tissi e Via Torino. Oltre il primo già esistente a lato del
distributore di carburanti, con un senso unico in entrata da Via Tissi verso Via Sardegna, ne vengono realizzati altri quattro in
Via Alghero, Via Nuoro, Via Tempio, Via Olbia, tutti alternativamente ad entrare e ad uscire, da e verso Via Tissi. In questo
modo è possibile tracciare i parcheggi in tutte queste traverse (tenendo conto dei passi carrabili) razionalizzando la
circolazione.Oltre queste modifiche ne è stata realizzata un’altra per la quale i cittadini si erano già espressi favorevolmente
tempo fa, la creazione di un senso unico in Via Domus Noas ed in Via Vittorio Emanuele fino all’incrocio con Via Mazzini per
cui si è creato un grande anello fra le seguenti Vie: Mazzini, Garibaldi, Domus Noas, Vittorio Emanuele consentendo di evitare
che le auto si incrocino nelle strettoie con evidenti difficoltà di circolazione. Infine i sensi unici delle Vie Firenze, Bari,
Genova, Cile e Italia.
Passaggi pedonali sicuri nelle scuole
L’Amministrazione comunale ha deciso di sperimentare i passaggi pedonali rialzati, come previsti dal Piano Comunale del
traffico; anziché in cemento, sono stati posizionati quelli in gomma. A differenza dei classici dossi (vietati dal codice della
strada), questi passaggi pedonali sono a norma di legge. I dossi precedenti, infatti, sono stati oggetto di diverse denunce da
parte di automobilisti ed erano consentiti solo in tratti di strade “residenziali”, ossia non a circolazione indiscriminata, come
può essere una strada pubblica, ma su strade interne, (ad esempio all’interno dei parcheggi di centri commerciali, ecc.). I nuovi
manufatti hanno un’altezza di 8 cm ed una lunghezza che va da un minimo di 3,5 metri fino a 5,5 metri. La scelta è stata di
posizionarli nelle vie più trafficate in corrispondenza di punti sensibili e scuole. La sperimentazione ha dato un risultato
positivo in termini di sicurezza e durata nel tempo, si può ora valutare la possibilità di estenderne la realizzazione in più punti.
CULTURA
La Biblioteca
La Biblioteca Comunale di Ossi negli ultimi anni è cresciuta sotto diversi punti di vista. Da semplice sala di lettura oggi le
biblioteche moderne sono centri di cultura più in generale. Il Comune di Ossi ha creduto in questa realtà e l’ha valorizzata
incrementando le risorse disponibili ed i risultati non sono tardati ad arrivare e sono contenuti in una relazione dettagliata
inviata alla Regione Sardegna.
Con il 2014 si è concluso il decimo anno di gestione coordinata affidata alla cooperativa Comes, all'interno del Sistema
Bibliotecario Coros Figulinas.
I dati statistici confermano una crescita del servizio, nonostante le gravissime difficoltà determinate dai tagli dei
finanziamenti da parte della Regione, che dal 2010 ha prima ridotto e poi completamente azzerato i fondi necessari per le
nuove acquisizioni di libri, dvd e periodici, per l'organizzazione di attività di animazione e promozione del servizio, per
l'acquisto di arredi e attrezzature: gli iscritti attivi, cioè le persone che nel corso dell'anno hanno preso almeno un libro in
prestito, sono passate da 512 del 2005 a 950 del 2014, gli iscritti totali sono passati da 512 a 2.200, le presenze da 2.872 a
11.054, i prestiti si sono più che quadruplicati passando da 3.113 a 13.404 (con un picco di quasi 15.000 nel 2012, prima
dei tagli) e l’indicatore di utilizzo dei computer è passato da 141 del 2005 a 4.500 del 2014.
L'obiettivo fondamentale della biblioteca di Ossi, in un periodo di crisi economica come quello attuale, è dunque quello di
provare ugualmente a mantenere elevato lo standard dei servizi offerti ai cittadini, che vedono in questa istituzione un punto di
riferimento insostituibile: un ambiente amichevole per bambini e adulti, che risponde a un bisogno informativo eterogeneo,
offre alternative culturali e supporta le categorie svantaggiate che non hanno gli strumenti per poter accedere autonomamente
alle informazioni.
2005
2014
Iscritti attivi
Iscritti totali
Presenze
Prestiti
Utilizzo PC
512
512
2.872
3.113
141
950
2200
11054
13404
4500 (compresi pc portatili wifi)
Patrimonio libri
7935
Patrimonio multimediale
20
14022 (tolto lo scarto di circa 1000 documenti, del
2006)
2422
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La biblioteca aperta a tempo pieno
Nel 2008 l’amministrazione ha inserito in bilancio le somme necessarie per potenziare l’apertura al pubblico della biblioteca
comunale “Emilio Lussu”. Con le somme disponibili, oltre all’apertura pomeridiana è stato possibile aprire anche al mattino,
consentendo così a studenti, pensionati e liberi cittadini di poter accedere alla lettura ed all’utilizzo di internet. A dicembre del
2014 le ore dell'operatrice comunale di ruolo sono state aumentate, garantendo una maggiore compresenza tra due operatori e
una naturale migliore organizzazione del servizio e delle attività.
Servizi informatici
Nel 2011 la Regione Sardegna ha fornito alla biblioteca 5 nuove postazioni informatiche, di cui una con ausili per
diversamente abili, nell'ambito del progetto @ll-in, nato con l'intento di ridurre e possibilmente superare il digital divide. La
Biblioteca Comunale di Ossi "Emilio Lussu", è entrata a far parte di un importante progetto (inserito nel programma operativo
regionale del Fondo Europeo Por Fesr), dell'Assessorato degli affari regionali e riforme della Regione Autonoma della
Sardegna, denominato @ll-in, che ha permesso l'attivazione di un centro di accesso, formato da cinque postazioni pc di cui una
riservata ai disabili. Il servizio, già attivo nella nostra biblioteca, ci ha permesso di attuare un piano per il superamento del
divario digitale esistente tra coloro che hanno accesso alle tecnologie digitali e i cittadini sino ad ora esclusi. Infatti le nuove
postazioni permettono ai nostri utenti meno giovani, ai diversamente abili e ai disoccupati, di utilizzare i pc completi di
stampanti multifunzione e di accedere gratuitamente per la prima mezz'ora ad internet. Una in particolare è completa di ausili
hardware e software per disabili, è dotata di tastiera braille, software di sintesi vocale, per i non udenti e software per
l'ingrandimento di testi e grafica, per gli ipovedenti. La realizzazione del progetto @ll-in è un importante obiettivo raggiunto
dall'amministrazione comunale perché rappresenta un ulteriore strumento di informazione offerto alla nostra comunità, ma la
novità principale è che l'utente potrà accedere ad un portale regionale e utilizzare il materiale didattico gratuito, facilmente
fruibile, attraverso dei moduli di autoformazione, grazie ai quali è possibile offrire a tutti la necessaria alfabetizzazione
informatica. Per quanto riguarda il superamento delle barriere architettoniche, trattandosi di un edificio storico, collocato per di
più in una strada altamente trafficata, a breve verrà approntata una soluzione idonea alle circostanze.
Internet gratis
In linea con le direttive del Manifesto Unesco in materia di biblioteche pubbliche che garantisce uguali condizioni di accesso
all’informazione per tutti, l’amministrazione comunale, accogliendo l’invito dell’Ufficio Beni Librari della Regione Sardegna,
si è attivata per istituire delle postazioni internet in biblioteca messe gratuitamente a disposizione degli utenti che possono così
consultare pagine web, accedere alla propria casella di posta elettronica, fare ricerca.
In continuità con quanto fatto nelle annualità precedenti anche le diverse iniziative culturali organizzate:
Mostre bibliografiche tematiche
Allestite in concomitanza con il periodo estivo, le festività più importanti, fatti di attualità e commemorazioni.
Stage formativi
Negli ultimi anni sono stati numerosi i ragazzi delle scuole superiori e dell'università coinvolti in stage formativi finalizzati
all'ottenimento di crediti formativi (“Oggi faccio il bibliotecario” stage di 25 ore rivolto a quattro ragazzi delle scuole medie
superiori e “Alternanza scuola-lavoro”, promosso dall’amministrazione Provinciale di Sassari e dedicato a studenti
meritevoli). A partire dal 2012 il progetto è stato esteso, con alcune differenze nella modalità di esecuzione, a tutti i cittadini,
bambini e adulti, che abbiano la curiosità di osservare da vicino alcuni aspetti della professione del bibliotecario. Nell'estate del
2014 le persone coinvolte in “Bibliotecario per un giorno” sono state oltre 50.
E' inoltre sempre attiva la collaborazione con il Tribunale di Sassari e i servizi sociali del Comune di Ossi, nell'ambito di
progetti di reinserimento sociale di soggetti svantaggiati.
Attività culturali
Dal 2010 al 2014 sono state innumerevoli le attività dedicate ad adulti e bambini, organizzate dalla biblioteca per promuovere
la lettura e la cultura: presentazioni di libri; laboratori di manualità, di scienze, di cinema, di fotografia e di scrittura creativa;
letture animate; proiezioni di film e documentari; mostre bibliografiche tematiche; il gruppo di lettura dedicato agli
appassionati lettori e molto altro. La pagina facebook della biblioteca, creata nel 2009, documenta con un ricchissimo archivio
fotografico le attività realizzate.
La biblioteca multimediale
Dal 2013 la biblioteca ha messo a disposizione dei suoi iscritti un servizio di biblioteca digitale tramite la piattaforma
MediaLibraryOnLine, che è consultabile comodamente da casa e che offre la possibilità di scaricare ebook in prestito, vedere
film, consultare quotidiani e numerose altre risorse remote disponibili.
La biblioteca utilizza inoltre numerosi canali di comunicazione alternativi a quelli tradizionali, per essere raggiungibile dai
propri iscritti in modo più semplice e amichevole: richieste di informazioni, prenotazioni dei documenti, rinnovi, iscrizioni alle
attività, possono essere effettuate anche tramite facebook, skype o la posta elettronica.
E-book da prendere in prestito e da leggere sul proprio tablet o su smartphone, e-book reader o pc; musica ed audiolibri da
scaricare sul proprio lettore gratuitamente ed in modo legale; giornali italiani e stranieri da sfogliare on line; accesso a
enciclopedie, dizionari, banche dati, video e immagini: questi sono solo alcuni dei nuovi servizi che la biblioteca di Ossi
attiverà entro fine luglio grazie all'adesione alla rete Media-Library-Online, da parte del Sistema Bibliotecario Coros Figulinas,
di cui il nostro comune fa parte ormai da anni. Media-Library-OnLine è la prima rete italiana di biblioteche pubbliche per la
gestione di contenuti digitali: sono ancora pochissime le realtà sarde ad aderire, ma il network comprende ad oggi più di 2.000
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comuni italiani e stranieri, e attraverso di esso si potrà accedere a una vera e propria biblioteca digitale, aperta 7 giorni su 7, 24
ore su 24, 365 giorni all'anno e consultabile da casa, dal lavoro, in biblioteca o durante un viaggio. Per accedere alla
piattaforma on line http://corosfigulinas.medialibrary.it, basterà richiedere username e password in biblioteca. Con il prestito
degli e-book sarà possibile scaricare e prendere in prestito fino a 2 e-book al mese, per un periodo di 14 giorni. L'e-book
scaricato potrà essere letto in piena libertà sul proprio dispositivo elettronico e dopo 14 giorni ritornerà disponibile per altri
lettori.
L'informazione in tutte le lingue del mondo: su MLOL sarà possibile consultare oltre 2.000 testate tra quotidiani e riviste
online, di 80 paesi, in 50 lingue diverse. Download gratuito di MP3: con il servizio "Free MP3 download" ogni iscritto potrà
scaricare gratuitamente fino a 3 brani musicali alla settimana, dall'intero catalogo Sony distribuito in Italia (circa 500.000
titoli). Con 3 brani in mp3 a settimana, 12 al mese e 144 all'anno, sarà possibile creare un vero archivio musicale in modo
facile, gratuito e legale. Collezione Open: su MLOL sono presenti anche oggetti digitali OPEN, cioè risorse che per diverse
ragioni (scadenza dei diritti d'autore, licenze speciali, ecc.) sono libere da copyright e per questo liberamente fruibili da
chiunque. Il loro download è gratuito e non soggetto a scadenza.
La biblioteca “sociale”
A partire dal 2012 la biblioteca si è posta l'obiettivo di dare un contributo concreto nel superamento del digital divide e
assistere i propri iscritti di fronte ai cambiamenti tecnologici, e non solo, imposti dalla nostra società, attraverso ad esempio
l'assistenza fornita ai genitori nell'iscrizione dei figli al primo anno delle scuole di ogni ordine e grado, le cui operazioni
devono essere svolte obbligatoriamente online, o attraverso l'aiuto a persone che si affacciano per la prima volta nel mondo del
lavoro, o che un lavoro lo hanno perso, nella redazione di un curriculum vitae e nell'utilizzo della posta elettronica.
Donazioni alla biblioteca
Dal 2010 al 2014 la Biblioteca Comunale di Ossi ha ricevuto in donazione diverse centinaia fra libri e Dvd. Numerosissimi i
donatori (molti dei quali hanno chiesto di rimanere anonimi) che in molti casi hanno acquistato libri e dvd nuovi, riducendo il
disagio provocato dai tagli che la Regione Sardegna ha apportato ai fondi destinati alle biblioteche per i nuovi acquisti.
Il Sindaco ha personalmente scritto a tutti i donatori per ringraziarli in forma ufficiale di questo gesto di amore verso la cultura
e verso i propri compaesani.
Fondo Fiorenzo Serra
Gli eredi di Fiorenzo Serra, importante regista ed intellettuale sassarese, grazie all’interessamento del Comune, hanno donato
alla biblioteca comunale "Emilio Lussu" di Ossi la sua intera collezione di libri. La consistenza del fondo, depositato in
biblioteca è di oltre 2000 volumi, che spaziano attraverso tutti i campi del sapere. Da una prima analisi è di particolare
rilevanza la parte dedicata alla Sardegna. Il trattamento tecnico del materiale ha richiesto alcuni mesi (timbratura,
inventariazione e catalogazione informatizzata), al termine dei quali i libri sono stati messi a disposizione del pubblico. Una
bella notizia per tutti gli iscritti alla biblioteca. L'Amministrazione Comunale ha istituito nella biblioteca un fondo intitolato
all'intellettuale sardo, che darà prestigio alla biblioteca stessa, ed ha organizzato una proiezione dei suoi lavori nel cinema
comunale.
Fiorenzo Serra è nato a Porto Torres nel 1921. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico prosegue gli studi nella Facoltà di
Scienze naturali a Firenze; appassionato di cinema francese e del documentarismo inglese partecipa all'attività del Cineguf di
Firenze cimentandosi nella scrittura di soggetti e sceneggiature. Con Antonio Simon Mossa compie le prime esperienze di
cinema e comincia a scrivere in versi e gira una pellicola a soggetto "La barca sul fiume" di ispirazione "preneorealista".
Ritorna in Sardegna da ufficiale in occasione della guerra, nel 1945 si laurea in Scienze naturali all'Università di Cagliari; tra il
1944 e il 1946 l'isola è colpita dal fragello delle cavallette, gira alcune pellicole acquistate in seguito dall'Istituto Luce. Dal
1949 al 1982 gira 58 cortometraggi con il desiderio di divulgare gli aspetti più tipici e pregnanti della cultura sarda, prossimi a
essere cancellati dai processi di modernizzazione in atto, curando progettazione, regia e montaggio, spesso in collaborazione
con la Regione Sardegna. La sua attività gli vale numerosi riconoscimenti - tra i quali il premio Agis al Festival dei Popoli del
1966 per "L'Ultimo Pugno di Terra" - e una vasta circuitazione delle sue opere all'estero, negli istituti di cultura, nelle rassegne
di antropologia visuale e nelle sale cinematografiche. Autonomo dalle strutture produttive del cinema professionale, Fiorenzo
Serra a partire dagli anni '60 alterna l'attività di regista a quella di preside dell'Istituto d'Arte di Nuoro e poi di Alghero e negli
anni '80 si dedica completamente all'attività etnocinematografica lavorando per conto di Enti e Istituzioni in particolare
all'Università di Sassari presso il Dipartimento di Scienze Antropodemologiche. Nel 1986, tramite concorso, che lo vede primo
in tutta Italia, diventa Ispettore scolastico e subito dopo Dirigente della Pubblica Istruzione. Per la realizzazione della sua opera
più conosciuta, “L’Ultimo Pugno di Terra" Serra si avvalse della collaborazione di alcuni tra i più importanti intellettuali del
'900 (consulenza artistica: Cesare Zavattini; collaborazione al soggetto: Antonio Pigliaru, Luca Pinna, Michelangelo Pira,
Giuseppe Zuri; collaborazione alla realizzazione: Giuseppe Pisanu, Elio Serra; commento parlato: Giuseppe Pisanu, Manlio
Brigaglia; testi: Salvatore Cambosu, Ignazio Delogu, Giuseppe Fiori, Benvenuto Lobina, Emilio Lussu, Antonio Pigliaru).
Lavora come interprete in diversi films: "E la nave va" Commedia Italia, 1983 di Fellini, "Non ci resta che piangere", Comico
Italia, 1984, "Mi manda Picone" Commedia Italia, 1983, "I cammelli" Commedia Italia, 1988, "I buchi neri" Fantastico Italia,
1995. Una volta andato in pensione si dedica al recupero di tutta la sua opera documentaristica che riesce a montare in 8 dvd, la
quale vedrà la pubblicazione imminente grazie alla casa editrice "Ilisso" di Nuoro. Fiorenzo Serra, certamente il più grande
documentarista della Sardegna, è morto nella sua casa di Sassari il 28 settembre 2005.
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Donazione Mons. Beniamino Sole
Oltre 1200 pezzi antichi dalla fine dell’Ottocento al 1978. Il fondo librario del Mons. Dott. Beniamino Sole comprende
un'importante patrimonio che documenta la condizione reale, lo sviluppo e le trasformazioni della nostra comunità, dagli anni
'30 sino agli anni '70 ma anche i momenti storici e politici più significativi che hanno caratterizzato la storia di Ossi. Si tratta,
per quanto riguarda le lettere e i manoscritti, di una miniera di informazioni sulle quali realizzare anche tesi di laurea e
pubblicazioni sulla storia di Ossi di quegli anni. Il fondo librario comprende: - 700 libri di carattere religioso e umanistico dalla
fine dell’800 sino agli anni settanta del 900; - 30 romanzi; - 50 testi di saggistica, filosofia e teologia;
- 2 enciclopedie di "Storia della Chiesa" risalenti agli anni ‘20;
- 3 collane di libri di carattere storico e religioso;
- 25 volumi di letteratura e diritto;
- 70 quaderni manoscritti della vita sociale e religiosa di Ossi;
- 50 opere manoscritte riguardanti la corrispondenza epistolare di Mons. Sole con autorità civili e religiose;
- 3 Bibbie;
- 20 breviari.
Beniamino Sole. Preferiva essere chiamato "Babbai" che vuol dire padre: padre spirituale di tutti gli ossesi affidati alla sua
cura pastorale per cinquant'anni. Nacque a Banari il 20 settembre 1899, terminate le scuole elementari, entrò nel Seminario
Arcivescovile di Sassari dove compì tutti gli studi fino alla laurea in Teologia. Ricevette il Diaconato il 3 agosto del 1924. Il 16
agosto 1925, nella chiesa parrocchiale di Banari, viene ordinato sacerdote da Mons. Cleto Cassani, Arcivescovo di Sassari e
inviato come vice-parroco ad Ossi. In seguito a regolare concorso, venne nominato Parroco di Ossi da mons. Maurilio Fossati,
con Bolla in data 1 maggio 1930. Prese possesso del Beneficio Parrocchiale di San Bartolomeo il 26 ottobre 1930. Nel 1950
venne nominato Canonico onorario della Primaziale. Il 20 settembre 1974 rinunziò alla parrocchia per motivi di salute, ma
rimase ad Ossi fino alla sua morte, avvenuta il 1 giugno 1978. Quando Mons. Sole nel 1925, arrivò ad Ossi come vice-parroco
trovò un paese povero; La stessa casa parrocchiale diventò casa di accoglienza per handicappati e persone sole, senza casa e
senza famiglia. Contemporaneamente si dedicò all'istruzione dei giovani insegnando loro a leggere e a scrivere, infatti molti di
essi poterono conseguire la licenza elementare e realizzare così il desiderio di una diversa sistemazione professionale. Era
molto scrupoloso nella preparazione degli argomenti da esporre alla comunità in particolare si ricordano le omelie in sardologudorese. L'impulso che diede alla vita religiosa e alle attività parrocchiali fu per quei tempi eccezionale: le vocazioni
religiose prosperavano come non mai, tanto che ancora oggi sono numerosi i sacerdoti e le suore che devono a lui la loro
scelta. Le associazioni parrocchiali si moltiplicarono, prima fra tutte l'Azione cattolica. Perno di questo fervore fu il cosiddetto
"circulu", una struttura che lui realizzò col contributo di tutta la popolazione e che divenne luogo di incontri e di molteplici
attività tra cui rappresentazioni filodrammatiche e proiezioni cinematografiche. La donazione alla biblioteca comunale "Emilio
Lussu" del fondo librario è di circa 1200 opere riferite a settori tematici quali la teologia, la storia, la filosofia, l'arte, la musica
e il teatro. Numerosissimi sono i manoscritti in limba sardo-logudorese e in latino, attraverso i quali è possibile ricostruire la
sua intensa attività sociale, culturale e politica. Sarà impegno dell'amministrazione comunale curare le operazioni di
catalogazione per favorire la conoscenza e la tutela dei preziosi volumi, non solo per garantire la conservazione fisica dei libri
ma per intraprendere percorsi di studio e di ricerca per arricchire il nostro patrimonio comune, di memoria e di consapevolezza
storica.
Letture in Musica
L'amministrazione comunale, in collaborazione con la Biblioteca "Emilio Lussu", con i docenti e i ragazzi del
Corso musicale della Scuola secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo di Ossi unitamente alla Scuola civica di
musica "Ischelios" e alla Consulta giovanile, ha organizzato un Concerto letterario dal titolo "Letture in musica" che ha avuto
luogo mercoledì 6 aprile 2011 presso la Biblioteca comunale "Emilio Lussu". I ragazzi preparati dai loro docenti, hanno
eseguito diversi brani musicali, tra i quali Bach, Mozart, Beethoven, Brams ed altri ancora per mostrare a tutto il pubblico la
passione, l'impegno e l'amore verso la musica. La stretta connessione tra due mondi apparentemente distanti tra loro come la
musica e la letteratura è stata proposta alternando delle letture tratte dal libro “Come un romanzo” di Daniel Pennac, in
particolare i “diritti del lettore” letti da Valentina Lubinu della Consulta giovanile ed alternati con i brani musicali. Questi
incontri all'interno della Biblioteca costituiscono un importante occasione per avvicinare bambini, ragazzi e adulti alla musica e
alla lettura attraverso le quali è possibile esprimere, comunicare e trasmettere emozioni.
Fabio Melis in Concerto
Si è svolto il 25 maggio 2012 presso la biblioteca comunale "Emilio Lussu", col patrocinio del Comune e del Sistema
interbibliotecario un concerto per launeddas tratto dal lavoro musicale di Fabio Melis “Ammentu”. L'evento nato con l'intento
di approfondire la conoscenza teorica delle launeddas, de sa trunfa e su littu, ha visto la partecipazione di Roberto Canu, autore
del libro "Antigas Armonias" dedicato alla musica popolare di Ossi che ha presentato la serata. Per l'occasione hanno
accompagnato Fabio Melis gli studenti del corso musicale della scuola media di Ossi che hanno intrattenuto il pubblico
presente con diversi brani musicali. Per due ore si è così potuto assaporare il suono ancestrale di strumenti che fanno parte
delle nostre radici accompagnato da quelli più recenti suonati dagli studenti.
Lo Sciamanesimo in Sardegna
Il 31 marzo 2012 presso la biblioteca "Emilio Lussu", la saggista ed etnologa Dolores Turchi ha presentato il libro "Lo
sciamanesimo in Sardegna". Autrice di numerose pubblicazioni, traduzioni, saggi, articoli e conferenze ha inoltre pubblicato "Il
culto dei morti in Sardegna e nel bacino del Mediterraneo". Tra gli ultimi testi che hanno suscitato particolare interesse il libro
"Ho visto agire s'accabbadora" e "L'intervista a Grazia Deledda e altri racconti". I suoi importanti lavori di ricerca hanno
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favorito la divulgazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari della nostra isola anche all'estero, rendendoci consapevoli
delle ragioni e delle origini dei nostri riti. La ricerca sul campo, supportata da una ricca documentazione bibliografica, ha
permesso al pubblico di comprendere le caratteristiche sciamaniche della cultura sarda attraverso una suggestiva indagine sui
rituali religiosi; un viaggio nei miti, nelle leggende, nelle credenze, nei modi di dire, che ancora oggi vivono nella memoria
collettiva. Dolores Turchi ha guidato il numeroso pubblico in un percorso inconsueto e affascinante attraverso conoscenze
magiche e misteriose, giunte sino a noi.
La Resistenza al femminile
Giovedì 24 Aprile 2012 la Biblioteca e l'amministrazione comunale di Ossi hanno dedicato una lunga e applaudita serata alla
storica sassarese Marina Addis Saba, la cui famiglia è originaria del nostro paese. Marina Saba si è laureata a Roma nel 1952.
Rientrata in Sardegna ha iniziato i suoi studi sul fascismo sotto la guida di Antonio Pigliaru. Dallo studio del regime e dal suo
impegno femminista è stata portata a specializzarsi in "Storia delle donne", campo che è diventato il suo principale ambito di
ricerca e di insegnamento. Ha concluso la sua carriera nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Sassari.
Ha scritto diversi libri, tra cui "Partigiane" e "La scelta: ragazze partigiane e ragazze di Salò”. Marina Saba, intervistata da
Emiliano di Nolfo della Società Umanitaria, brillante e ironica come sempre, ha raccontato, con grande abilità affabulatoria
episodi della sua infanzia vissuta sotto il regime, del dopoguerra, dei suoi studi, del femminismo e delle pari opportunità. Un
fiume di racconti, aneddoti, opinioni e battute che ha molto divertito e appassionato il centinaio di spettatori presenti. La serata
è proseguita con la proiezione del documentario “Bandite” di Alessia Proietti, produzione indipendente che racconta
l'esperienza delle donne che dal '43 al '45 hanno combattuto nelle formazioni partigiane, rivoluzionando il loro ruolo
tradizionale e divenendo protagoniste della storia. Le donne durante la Resistenza avevano più possibilità di muoversi
passando inosservate e il loro ruolo fu notevole nel trasporto di armi (nascoste sotto gli indumenti) e di messaggi. Tra le
intervistate del film compare anche Marina Addis Saba, tra le prime a studiare il fenomeno. Sono intervenuti anche Caterina
Mura dell'A.N.P.I., l'associazione partigiani, di cui Marina Saba è socio onoriario, e i referenti di Amnesty International di
Sassari. A introdurre il tutto gli studenti delle classi ad indirizzo musicale della scuola media di Ossi, guidati dai loro
insegnanti. All'organizzazione, curata direttamente dal personale della biblioteca, hanno collaborato la Co.Me.S. Cooperativa
Mediateche Sarde, la Società Umanitaria di Alghero e il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas.
Laboratorio di Manualità
Un nutrito gruppo di bambini tra i 6 e gli 8 anni, accompagnati dalle mamme e da qualche papà, ha partecipato al laboratorio
di manualità organizzato dalla biblioteca comunale in occasione della Pasqua 2011. Con forbici e pennelli in pugno i piccoli
artisti, seguiti dalle bibliotecarie e dalla animatrice, hanno realizzato decorazioni a tema e bellissimi biglietti di auguri,
utilizzando anche materiali di riciclo e personalizzando con la propria creatività le proposte fatte inizialmente. Obiettivo
dell'iniziativa era quello di regalare ai bambini e ai genitori un'occasione di incontro in biblioteca, e far trascorrere loro un
momento di divertimento attraverso attività ludiche e artistiche che insegnano a giocare in modo semplice e naturale, usando la
fantasia e la creatività. I libri, contorno naturale dell'ambiente in cui si è lavorato, hanno attirato l'attenzione. A chiusura della
serata molti hanno usufruito del prestito portando a casa le storie dei Piccoli Brividi, quelle di Geronimo Stilton e molto altro.
Alla fine del laboratorio tutti i partecipanti hanno ricevuto un coloratissimo attestato a ricordo della divertente esperienza.
La Nuova Biblioteca Comunale
Il 26 settembre la Giunta Comunale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di una biblioteca nella ex sede
comunale di Via Marconi. Il progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale prevede la creazione di un unico spazio al piano
terra con la demolizione di tutti i tramezzi. L’ex Municipio ospiterà al primo piano la sede dell’Unione dei Comuni del Coros,
mentre al piano terra, da una parte il centro di aggregazione per anziani e dall’altra la nuova sede della biblioteca “Emilio
Lussu” che avrà uno spazio doppio rispetto all’attuale sede con possibilità di utilizzo anche del cortile interno. I lavori appaltati
nel 2014 sono conclusi. Resta da effettuare il trasloco da Via Serra a Via Marconi
Il Centro Culturale diventa un cinema
Nel 2005 è stato inaugurato il Cineteatro comunale denominato «Casablanca» realizzato dal Comune riadattando il Centro
Culturale. Un paese di 6.000 abitanti come Ossi ha ormai da dieci anni un importante strumento di crescita culturale in cui
vengono proiettati sia film per bambini che per adulti, documentari, ma anche rappresentazioni teatrali. La gestione è stata
affidata tramite bando pubblico ed ha consentito di razionalizzare e migliorare la qualità dei servizi offerti.
Il Cineclub Casablanca è una risorsa culturale per il paese. Oltre 250 film in prima visione per un totale di 17.000 spettatori al
2014 - diventando un circolo Cinematografico ed entrando a far parte della direzione generale per il cinema di Roma per i beni
e le attività culturali. Proiezioni per le scuole ad alto valore culturale e sociale; mattinè per le visioni, incontri di
approfondimento sull’analisi del film, laboratori per diffondere e promuovere il cinema di qualità tra i giovani; seminari sul
cinema; proiezione di documentari ( Istituto Luce) diverse rassegne di film d’autore, festival del cortometraggio, rassegne
teatrali, corsi di cinema. Una struttura polifunzionale che ha ospitato diverse iniziative, convegni, giornate di studio, corsi di
aggiornamento, presentazione di libri, conferenze, numerose assemblee cittadine. Un ottimo risultato che conferma la bontà
della scelta di attribuire alla struttura una connotazione culturale e formativa come nell’intenzione dell’Amministrazione.
Corso di Cinema
Il Corso organizzato dal Cineteatro Casablanca è stato tenuto da esperti della materia, che hanno percorso le fasi di produzione
di un film, dalla sceneggiatura, alla regia, al montaggio, al casting, agli elementi di illuminotecnica e alla recitazione. Un corso
di cinema che partendo dall'idea iniziale percorre varie fasi fino alla copia campione: dieci settimane per cimentarsi con i
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mezzi tecnici in digitale, lavorando sul set del cortometraggio da realizzare di volta in volta, sperimentando ruoli diversi:
direttore della fotografia, montatore, regista, attore o attrice. I temi trattati: La Pre-produzione: 1) Fase letteraria: dal soggetto
alla sceneggiatura, 2) Fase produttiva. La troupe. Concetti generali dell'Opera La Produzione La grammatica del film:
inquadrature e utilizzo della MdP (esercitazioni pratiche e visione di film) Montaggio a priori in ripresa Direzione della
fotografia. Recitazione: direzione degli attori. Luce e formazione dell'immagine, l'esposizione, gli obiettivi da ripresa il calcolo
dell'esposizione, i filtri, le riprese in esterni, L'illuminazione artificiale, La Post-produzione, la grammatica dell’immagine le
Tecniche di montaggio, la gestione del tempo narrativo, Casting ed organizzazione della troupe, Piano di lavoro giornaliero
Storyboard, Esame finale.
Festival del cortometraggio
Il Cineteatro Casablanca affiliato FICC, Federazione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Ossi, Associazione Materia di
cinema sperimentale e VideoArte, organizzano da diversi anni il Festival del cortometraggio. Per rispondere alle richieste dei
partecipanti e del pubblico, col tempo è stata prolungata la durata della rassegna, sia per dare maggiori possibilità ad un
numero più alto di videomaker di presentare le proprie opere, sia per offrire un servizio migliore al pubblico.
I° Edizione Festival del Cortometraggio
La prima edizione del Festival del Cortometraggio si è svolta nel giugno 2007 al cinema Casablanca una rassegna che ad
Ossi risulta essere anche la prima in assoluto. Una sala colma di pubblico ha assistito alla proiezione di corti prodotti da diversi
giovani autori. Quindici autori per quindici opere hanno tenuto sospesi gli spettatori in un vortice di immagini, suoni, situazioni
paradossali, a tratti surreali, a tratti tremendamente reali ma ognuno con un proprio messaggio da trasmettere, una sua utopia
da realizzare.
II° Edizione Festival del Cortometraggio
Dopo il successo della prima edizione il Cineteatro Casablanca si è fatto promotore del 2° Festival del Cortometraggio nel
Dicembre 2009 cui hanno partecipato ben 16 video makers, sardi e non, che hanno presentato i propri lavori confrontandosi
con un folto pubblico che dopo la proiezione dei corti ha partecipato ad un interessante dibattito.
III° Edizione Festival del Cortometraggio
Come sempre, anche in questa edizione, il Festival mette a disposizione uno spazio per le realtà artistico-culturali che operano
e credono nel territorio e nelle sue potenzialità. Sono stati selezionati nell’Agosto 2013 ben 20 Cortometraggi dei quali 4
stranieri, provenienti da Spagna, Francia, Ungheria, Croazia, la migliore fotografia, sei menzioni speciali tra le quali quella
votata dal pubblico in sala, sempre particolarmente attento alle tematiche trattate nel festival; quattro Festival, amici, ospiti e
tante importanti realtà locali inserite nella sezione Risorse.
Anteprima del film “Sonetàula”
Grande evento culturale nell’Aprile 2008 la presentazione del film Sonetàula. Un’iniziativa resa ancor più interessante dalla
presenza dello stesso regista Salvatore Mereu che ha condotto un dibattito seguito alla proiezione del film. Un’opera
importante fortemente radicata nell’immaginario collettivo sardo che ha richiamato in sala un pubblico numeroso che ha
accolto con grande entusiasmo l’iniziativa.
Rassegna teatrale “Un Euro Festival”
Sempre il Cineteatro comunale ha organizzato una rassegna teatrale di sei commedie proposte simbolicamente al costo di un
euro per richiamare l’attenzione sulla funzione educativa del teatro. La rassegna organizzata con la collaborazione con
l’Assessorato alla cultura e con l’assistenza de “La Bottega dei Teatranti” ha visto susseguirsi sul palcoscenico diverse
compagnie teatrali sarde
Corso di Cinema
In collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, il Casablanca ha organizzato il primo corso di cinema rivolto ai ragazzi
delle scuole elementari e medie. Per quattro mesi 20 ragazzi si sono impegnati nella realizzazione di un cortometraggio
percorrendone le diverse fasi di preparazione: sceneggiatura, regia, produzione, casting, recitazione, illuminotecnica. Il
cortometraggio interamente girato nelle vie di Ossi, all’interno del museo e nei siti archeologici è stato presentato al pubblico
con grande soddisfazione dei genitori.
Il cineteatro “Casablanca” risorsa culturale
Dal 2005 a Marzo del 2012 ben 250 film in prima visione assoluta e 14.000 spettatori. Da Maggio 2012 a Gennaio 2015 Il
Cineteatro è diventato Cineclub, portando sul grande schermo solo ed esclusivamente film di alto contenuto culturale, anche in
lingua originale, con un ulteriore aumento di pubblico sino ad oggi, di quasi 3000 persone, raggiungendo 17.000 presenze in 10
anni di vita.
Sulla storia del cinema ed in particolare sulla storia delle sale cinematografiche ad Ossi si potrebbero scrivere tante cose, ciò
che si vuole qui rimarcare è il ruolo di risorsa culturale che il Cineclub “Casablanca” rappresenta per un paese come Ossi. Il
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cinema è anzitutto un’occasione per incontrarsi, ha quindi anche una funzione sociale. Oltre ai film natalizi, che colgono la
voglia di svago e divertimento, e che non sono di certo mancati, al Casablanca sono state organizzate anche proiezioni di alto
valore culturale.
Il cinema di oggi non è certo quello degli anni ‘60, ma può ancora svolgere una funzione culturale e sociale importante che
l’Amministrazione comunale ha colto e concretizzato con la realizzazione di questa sala cinematografica polifunzionale
Centro Sociale «Paolo Derudas» (1919-1988)
Nell’ottobre del 2005 è stato inaugurato ufficialmente il Centro Sociale intitolato alla memoria di «Paolo Derudas», rifondatore della banda Musicale «S. Cecilia» ed animatore della omonima sagra negli anni ‘60. Una moderna struttura a
disposizione della cittadinanza, di circa 800 mq con spazi per i giovani, per gli anziani, per le associazioni e per i servizi che
l’Amministrazione offre all’utenza. Il Centro Sociale è sede della Consulta Giovanile e offre a giovani ed anziani un ampio
spazio, la sala di aggregazione sociale, dove svolgere le attività sociali ed organizzative; ospita un laboratorio di psicomotricità
ed il servizio di logopedia, servizi sociali gestiti dalla Cooperativa Serenissima. Il piano seminterrato è sede di alcune
associazioni culturali, gruppi di ballo, la banda musicale e due sale musicali, una sala prove per i gruppi musicali di Ossi e una
sala di registrazione.
Sala prove
Si è concretizzato il progetto “Sonority creation”, con l'attività della sala prove musicale, realizzata nel piano interrato del
centro sociale “Paolo Derudas” di Sos Pianos. Grazie a questa struttura le bands del paese hanno a disposizione uno spazio in
cui poter accrescere le proprie capacità. La sala prove ha una superficie di circa 30 metri quadrati. Le pareti sono rivestite di
materiale insonorizzante, in modo da ottimizzare l'esperienza acustica e non disturbare chi si trova all'esterno. Al suo interno la
strumentazione di base: batteria, mixer, microfoni, amplificatori, monitor e una scheda d'acquisizione che sarà da supporto agli
strumenti che, di volta in volta, porteranno le varie band. La sala prove realizzata con contributo regionale e comunale (11 mila
euro in tutto) è stata costruita dai ragazzi dei gruppi musicali di Ossi e della Consulta Giovanile e conta numerose bands. Si
tratta del primo progetto realizzato in collaborazione fra la CGO ed il Comune di Ossi. La sala prove è autogestita dai gruppi
musicali. La musica è un fondamentale strumento di aggregazione sociale, oltre la scuola “Ischelios”, la Banda Musicale, il
Coro Boghes Noas, oggi c’è per i giovani anche questa sala prove.
Sala di registrazione
Dopo il successo della “sala prove comunale” l’Amministrazione ha deciso di creare anche una sala di registrazione dove sarà
possibile, per qualsiasi genere musicale, registrare le proprie composizioni con la presenza di un fonico esperto. La musica
come sempre è uno strumento fondamentale di socializzazione. Oggi ad Ossi è possibile studiare e divertirsi facendo musica
sia attraverso i canali formativi tradizionali (l’insegnamento impartito a scuola dall'Istituto comprensivo) sia attraverso la
Scuola civica di musica “Ischelios” che offre un ventaglio di corsi di strumento che vanno dai tradizionali pianoforte e violino
fino all’organetto, batteria, flauto e canto. La gestione della sala è a costo zero per il Comune ed è autofinanziata dal noleggio
delle attrezzature. In questo modo il centro sociale di Ossi si è arricchito di una nuova e interessante iniziativa di aggregazione
A Litterai e Introidda altri due Centri Sociali
Era uno dei punti qualificanti del programma elettorale. L’idea era nata dalla constatazione che il Centro Sociale di Sos
Pianos da solo non poteva soddisfare le esigenze di tutti gli anziani del paese molti dei quali avrebbero avuto difficoltà a
raggiungere a piedi quella struttura, o farsi accompagnare, ed allora sono state individuate altre due sedi facilmente
raggiungibili, quella di Introidda nella via principale del paese, e quella di via Muros che è a disposizione degli anziani di
Litterai e Santa Croce. Questa scelta è stata molto apprezzata dagli anziani perché hanno condiviso l’idea che è meglio avere
una sede vicina; ed in inverno, quando non sarà più possibile stare seduti nelle panchine, anziché chiusi a casa, gli anziani di
Introidda e Litterai avranno un luogo d’incontro. Il centro sociale di Introidda è stato trasferito dai locali per i quali il Comune
pagava l’affitto ai locali lasciati vuoti dal Medico di Igiene pubblica (ex ufficiale sanitario) in Via Marconi.
Centro Commerciale Naturale Buttegas de Ossi
Ad Ossi è stato costituito un Centro Commerciale Naturale dopo che la Regione ha deciso di porre un freno alla nascita di
mega strutture, e provare a rilanciare il commercio di vicinato. Da qui nasce l’idea dei Centri Commerciali Naturali. La
proposta di centro commerciale “Buttegas de Ossi” ha raccolto oltre 100 partners fra tutte le attività commerciali, artigianali e
di servizi. Questa scelta ha dato diverse possibilità: da un lato di ottenere finanziamenti al consorzio per organizzare attività di
promozione e valorizzazione commerciale, dall’altro lato, per le singole aziende, di poter fare domanda ai sensi della legge
regionale n.9, avendo un punteggio maggiore (appunto perchè inserite in un Centro Commerciale Naturale), partecipando a
finanziamenti a fondo morto in conto interessi o in conto capitale.
Buttegas de Ossi è un'Associazione pubblico - privata senza scopo di lucro, costituita in data 26/04/2007 tra micro e piccole
imprese esercenti il commercio al dettaglio, aziende di servizi e artigiani con lo scopo di operare per la crescita e qualificazione
delle imprese associate nonché per la valorizzazione del sistema economico locale, con particolare riferimento al commercio
tradizionale di vicinato, ai pubblici esercizi e all'artigianato tradizionale, artistico e di servizio, nell'ambito dell'identità storicoculturale e sociale della comunità. Nello specifico, essa nasce da un'iniziativa promossa dall'Amministrazione Comunale di
Ossi e da un nutrito gruppo di imprenditori ossesi - operanti nei settori del commercio (il 66%), dell'artigianato (11%) dei
servizi (24%), così come richiesto dalla L.R. 5/2006 - che hanno deciso di dare vita al presente Centro Commerciale Naturale
per restituire al cittadino (e non solo) il piacere di fare shopping in un ambiente familiare e non artificiale, il gusto di fare
acquisti all'aria aperta, con l'assistenza di tanti operatori capaci di dedicare a ciascun cliente adeguata attenzione, assistenza ed
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informazioni personalizzate. Questa iniziativa cerca di rivitalizzare le piccole imprese, finalmente riunite in un progetto
comune di marketing e rilancio delle produzioni locali. Riqualificare le piccole botteghe è il lodevole obiettivo di questo
progetto, affinché non si dimentichi mai quanto le realtà produttive indigene siano indispensabili per l'occupazione come per la
socialità. Con il Centro Commerciale Naturale "Buttegas de Ossi" si intendono promuovere tutta una serie di iniziative volte
alla conservazione, recupero e rivitalizzazione del Centro storico del paese, nel quale è riconosciuta la presenza di
considerevoli valori socio-culturali, storici, architettonici ed ambientali. L'aggregazione derivante dalla implementazione del
Centro Commerciale Naturale rappresenta una efficace risposta alla progressiva desertificazione commerciale delle imprese
più piccole, ovvia conseguenza delle strategie delle grandi strutture di vendita. La Giunta Regionale ha sovvenzionato diverse
volte il programma annuale di interventi “Buttegas de Ossi”. Nel 2012 sono state finanziate tre delle otto schede presentate per
un importo complessivo di 28.000 euro. Si è così proceduto alla realizzazione di un servizio fotografico degli esercizi
commerciali soci, un reportage fotografico con le immagini più suggestive di Ossi dal punto di vista turistico. Le foto sono
state inserite nel sito dell’associazione www.buttegasdeossi.it; Sono stati realizzati infine dei gadget e delle vetrofanie
distribuiti a tutti i soci per la loro promozione nel territorio.
Nel 2013 il Centro Commerciale Naturale di Ossi è nuovamente risultato fra i beneficiari dei finanziamenti regionali per i
programmi annuali di promozione. Il finanziamento accordato dalla RAS è di euro 38.336,20 a fronte di una spesa totale di
euro 54.766,00 divisi su due tipi di interventi: 1) infrastrutture: realizzazione di una rete wi-fi nel centro storico e acquisto
arredo urbano, 2) manifestazioni: “Assazzende e Buffende” e “Primavera d'Arte”.
La Consulta Giovanile di Ossi
Uno dei primi atti dell’Amministrazione Comunale è stato quello di coinvolgere i giovani del paese nella vita sociale e
culturale. Nel novembre del 2005 si è tenuta la prima assemblea della Consulta Giovanile, convocata dal Sindaco come
previsto dallo Statuto approvato dal Consiglio Comunale.
La CGO in piena autonomia ha coinvolto in questi anni tantissimi giovani di Ossi in iniziative culturali e sociali. E’ stata
presente in molte iniziative del paese ed ha collaborato con tante associazioni. Tra gli eventi più significativi, “Musicarte - Idee
al centro … Idee in movimento” è senza dubbio il fiore all’occhiello, il segno concreto del dinamismo di questo gruppo che ha
saputo stupire il paese con un carosello di spettacoli ed iniziative per le vie del centro storico attirando migliaia di persone e
coinvolgendole in serate davvero speciali.
Centro Giovanile, internet point e sala polivalente
Il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale a valere sui progetti di “centri giovanili” per un importo complessivo di
47.000 euro di cui l’80% a carico della RAS e la restante parte a carico del Comune. Il progetto ha previsto l'allestimento
presso il centro di Aggregazione Sociale P. Derudas di un internet point e la creazione di uno spazio polivalente e l’altro da
adibire ad internet point, entrambi completi di arredi e attrezzature messi a disposizione della collettività come spazi di
incontro per accogliere convegni, conferenze, attività aggregative. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alle
Politiche Giovanili del Comune di Ossi e la Consulta Giovanile che rappresenta un riferimento nel campo della progettazione
delle politiche giovanili del Comune, luogo privilegiato di confronto e dibattito democratico dove, da un lato, si raccolgono
sollecitazioni e proposte su tutto quello che investe il mondo giovanile, dall’altro, si pone quale momento di scelta sulla
ricaduta delle iniziative. Il Centro sarà totalmente autogestito dai giovani della Consulta in funzione delle specifiche esigenze.
In uno spazio ad hoc ricavato nel salone principale sono stati sistemati 8 computer con relativa postazione più il server per
l’amministratore, un videoproiettore, uno schermo motorizzato, un tavolo di presidenza con impianto di amplificazione, 30
poltroncine con il bracciolo, una parete vetrata per delimitare l’ambiente di lavoro e le tende ignifughe per oscurare la sala
qualora si debba proiettare. Insomma un vero gioiellino di funzionalità che è stato messo a disposizione della popolazione di
Ossi a costi agevolati. L’idea nata dalla collaborazione fra Comune di Ossi e Consulta giovanile è stata finanziata dalla regione
Sardegna al 90%. Oggi l'internet point è stato trasferito nella biblioteca comunale dove si trova un punto pubblico di accesso
realizzato con 5 postazioni nella biblioteca anch'esso interamente finanziato dalla Regione: un bel risultato per colmare il
digital divide, un bel risultato per il paese di Ossi.
Gioventù in azione, “We’ll be community”
Il Comune di Ossi si apre all'Europa con "We'll be community", programma gioventù in azione. Sbaragliando un'agguerrita
concorrenza, il Comune si è visto approvare dalla Commissione europea un progetto di scambio culturale tra i nostri giovani e
altri provenienti dalla Spagna e dalla Slovacchia. Era intenzione dell'amministrazione comunale e, in particolar modo
dell'assessorato alle politiche giovanili, offrire ai ragazzi di Ossi la chance di confrontarsi con diverse mentalità ed accrescere il
proprio bagaglio culturale e sociale. Con la collaborazione progettuale della Smeralda Consulting di Sassari, che ha seguito
anche le fasi esecutive, il progetto ha avuto il suo fulcro proprio nella diversità culturale, sulle tematiche dell'ambiente e del
lavoro, ha visto giovani ossesi, spagnoli e slovacchi protagonisti e promotori delle attività che si sono svolte a Ossi nel luglio
2014. “We’II be community” tradotto “Saremo una comunità” è un progetto Erasmus Plus. Un Progetto coinvolgente non solo
per i partecipanti ma anche per tanti ragazzi e persone del nostro paese. Ogni giorno vi era un’attività diversa, dalla scoperta
delle proprie origini culturali attraverso la gastronomia, la musica e la danza; l’immancabile visita del nostro territorio dal
museo etnografico al nuraghe di “Corte Lottene”, la conoscenza delle nostre tradizioni attraverso il costume sardo la
preparazione del pane; due giornate in spiaggia che per alcuni ragazzi Slovacchi era un qualcosa di inedito non avendo mai
visto il mare. Non sono mancati ovviamente momenti di confronto incentrati su determinate tematiche che risultavano essere il
motore del progetto stesso imperniato su Formazione, Occupazione, Ambiente e stili di vita sostenibili. Inoltre uno scambio è
spesso l’inizio di un’amicizia che si prolunga nel tempo e in ogni caso è un’esperienza indimenticabile. L’adesione a tale
progetto inizialmente non è stata copiosa da parte dei giovani ossesi, ma ciò è imputabile al fatto che si tratta di esperienze non
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note e conosciute. Il bilancio finale in sostanza è più che positivo per l’esperienza e il bagaglio culturale arricchito da ciascuno
dei partecipanti e per i legami di amicizia stretti con gli altri coetanei Europei.
Carta Giovani
Dal maggio 2009 presso la biblioteca comunale “Emilio Lussu” di Ossi è possibile ottenere la “Carta Giovani”, ossia la
tessera che l’Associazione Carta Giovani rilascia a tutti i propri Soci. L’Associazione Carta Giovani è una associazione senza
fine di lucro, il cui principale obiettivo è quello di incoraggiare la mobilità giovanile in Europa, favorendo i giovani nella
fruizione di servizi nei settori della cultura, dello sport e del tempo libero. La tessera è personale e nominativa e in Sardegna
può essere richiesta da tutti i giovani che hanno un’età compresa tra i 14 e i 25 anni. E’ valida in Italia e in 41 paesi in Europa
e permette di usufruire di sconti e agevolazioni in tutti i settori di interesse giovanile. In più con la Carta Giovani si può
partecipare alle iniziative italiane ed europee Carta Giovani. Per effettuare il tesseramento sarà sufficiente presentarsi in
biblioteca muniti di documento di riconoscimento e di una fototessera. Per i minorenni sarà necessaria la presenza di un
genitore.
TRADIZIONI E CULTURA
Lo sportello linguistico
È stato attivato presso il Comune di Ossi uno sportello linguistico che ha come finalità la possibilità di adeguare gli uffici
dell’Amministrazione Comunale in linea con la Legge Regionale 26 del 1997 per la promozione e valorizzazione della cultura
e della lingua della Sardegna.
Si tratta di un Servizio che si pone come scopo primario la salvaguardia, la promozione e la diffusione della lingua e della
cultura sarde anche attraverso gli atti più semplici come dare delle informazioni al cittadino. Tale progetto, predisposto in
collaborazione con l’Istituto di Studi e Ricerche «Camillo Bellieni» di Sassari, è stato approvato dalla Regione ed ha consentito
l’assunzione di 4 operatori da adibire allo sportello per la durata di sei mesi ciascuno.
Arvada – Progetto “A Giogamus?”
La consulta per la lingua e la cultura sarda «Arvada», che racchiude al suo interno i comuni di Cargeghe, Codrongianos,
Florinas, Muros, Olmedo, Ossi, Ploaghe, Putifigari, Tissi, Uri e Usini, ha messo in atto un interessante progetto che punta alla
tutela e salvaguardia della lingua e delle tradizioni della Sardegna. Il progetto in questione denominato «A giogamus? Giogos e
contos» - LR n. 26/97 art. 13 - è una ricerca di antiche pratiche del gioco dei bimbi e la valorizzazione di antichi detti e
racconti.
Questo lavoro è stato possibile grazie al supporto fondamentale dei nonni, che hanno il compito di trasmettere ai bimbi i
modi e gli usi dei giochi antichi. Il progetto ha coinvolto i bambini delle classi prime e seconde elementare guidate in questo
percorso da “Sa mastra de su giogu”, per la durata di sei settimane.
Lingua sarda e teatro itinerante
Il progetto, finanziato dalla Provincia di Sassari ( L.R. 26/97 art. 13), coordinato dalla Smeralda Consulting, si è sviluppato
attorno ad un circuito territoriale di animazione teatrale in lingua, rivolto ai ragazzi di età compresa tra 11 e 14 anni,
frequentanti gli istituti di istruzione secondaria di primo grado del territorio. Sono 9 i laboratori teatrali che sono stati attivati in
tutti i comuni che hanno aderito, coordinati da un team di animatori, con la collaborazione di varie figure di ciascuna comunità
che assisteranno i ragazzi dal punto di vista linguistico durante tutto il percorso laboratoriale. Il laboratorio di Ossi è stato
ospitato nei locali del Cinema Casablanca e ha visto la partecipazione di 18 ragazzi di Ossi, selezionati all'interno dell'Istituto
Comprensivo "Antonio Gamsci".
Sagre
L’Amministrazione Comunale ha dato il sostegno a decine di iniziative culturali. Lo stemma del Comune di Ossi è stato
presente in decine di manifesti. Per ragioni di spazio citiamo solo alcune di queste iniziative.
La sagra della lumaca
La sagra della Lumaca è fra le manifestazioni enogastronomiche più importanti che il Comune di Ossi con la collaborazione
della Pro Loco e delle associazioni locali organizza annualmente per celebrare un prodotto, le lumache, che rappresenta il
piatto tipico per eccellenza della cucina tradizionale Ossese. L’evento che riscuote il gradimento di un numeroso pubblico
contribuisce alla promozione del territorio e delle sue tradizioni. Il Consiglio Comunale ha approvato un Regolamento che
disciplina la raccolta degli elicidi e affini. Il regolamento tutela le lumache disciplinandone le modalità di ricerca in quanto il
dissennato sfruttamento di questa risorsa naturale sta portando alla scomparsa dall’elicicolo ed all’impoverimento del territorio.
Assazzende e buffende
Promosso dagli assessorati al Turismo e all’Agricoltura la manifestazione della produzione eno-gastronomica locale è ormai un
appuntamento consolidato. Protagonisti i viticoltori del paese insieme ai pregiati vini delle campagne ossesi. La manifestazione
si svolge nelle vie e negli angoli caratteristici del centro storico, in uno scenario apprezzato e ormai collaudato dalle felici
esperienze delle ultime edizioni, a conferma anche della lungimirante scelta di riqualificazione avviata nel 2008 dal Comune.
Numerosi come sempre i produttori locali che danno la propria adesione. I vini sono quelli ottenuti con la lavorazione dei
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vitigni tradizionali del territorio di Ossi, principalmente cagnulari e cannonau, ma anche pascale, girò, moscato sardo,
vermentino, compreso il mix tradizionale di uve abbinate secondo i vecchi canoni. Questi ottimi vini si accompagnano con gli
arrosti, la polenta, la trippa, pasta ai vari gusti, fave, salsiccia, gustosi formaggi, carciofi e altro che si possono gustare presso
gli stand sparsi nel Centro Storico.
Festa di S. Antonio
I Sindaci e i Parroci di Ossi e Florinas hanno stabilito di porre fine alla pessima usanza di festeggiare separati il giorno di S.
Antonio con due vespri, due messe, due fuochi, ecc. A partire dal 2007 c’è stato un comitato unico, composto da rappresentanti
di Ossi e Florinas, che ha organizzato una festa unica per tutte e due le comunità. La volontà delle Amministrazioni Comunali è
stata quella di superare i fraintendimenti del passato e recuperare lo spirito genuino della festa. Lo stesso spirito che ha
accompagnato i cittadini dei due Comuni anche nei festeggiamenti del gennaio 2015 dove la collaborazione dei parroci e
sindaci unitamente alla operosità delle rispettive consulte giovanili ha dato vita a due giorni di festeggiamenti coinvolgendo le
due comunità in un unico grande evento.
Molineddu - “Arte Evento Creazione”
Da oltre dieci anni l’amministrazione comunale promuove questo evento culturale che si svolge nel mese di luglio nelle
campagne di Molineddu. “Arte Evento Creazione”. Giunta alla XVIII edizione è la celebrazione dell’arte, della letteratura,
della musica che ogni anno si rinnova ritagliandosi uno spazio proprio nelle campagne di Ossi dove, per una settimana,
centinaia di artisti, intellettuali, letterati, semplici cultori provenienti da tutta l’isola espongono le proprie opere, organizzano
seminari, allestiscono spettacoli che rendono tale appuntamento annuale con la cultura un evento unico nel suo genere.
«Le voci dei senza voce»
Questo il titolo della serata multimediale organizzata per due anni consecutivi da ragazzi e ragazze della consulta giovanile
di Ossi presso il centro sociale «Derudas». Tutto ruota attorno all’antologia poetica «Poeti da morire», curata da Marco Cinque,
con prefazione di Margherita Hack e copertina illustrata da Lawrence Ferlinghetti, pubblicata dall’editore Giulio Perrone.
L’incontro è stato l’occasione per mettere in scena i testi dell’antologia scritti sia da condannati alla pena capitale che da autori
nazionali e internazionali contro la pena di morte. Sono stati utilizzati linguaggi come la poesia, la drammatizzazione, le
immagini video, le ritmiche delle innumerevoli percussioni proposte da Maurizio Carbone e gli strumenti etnici a fiato dello
stesso Cinque.
Serate di osservazione astronomica nei siti archeologici
Una singolare iniziativa con il patrocinio dell’amministrazione comunale è stata realizzata presso il sito archeologico di
Mesu ‘e Montes con la collaborazione del Museo Etnografico di Ossi che ha organizzato una serata di osservazione
astronomica coi telescopi della Società Astronomica Turritana; la presenza dei siti archeologici è stata un’occasione ideale per
integrare la serata con elementi di archeo-astronomia e scoprire le relazioni fra le antiche culture delle Domus de Janas e
l’osservazione delle stelle.
L’iniziativa si è ripetuta intorno all’area verde della Chiesa di Santa Vittoria con il titolo "Costellazioni tra Scienza e Mito"
lezione–spettacolo sul cielo e i miti. L'evento presentato dalla SAT (Società Astronomica Turritana) con la partecipazione della
compagnia teatrale La Botte e il Cilindro, ha proposto come di consueto uno spettacolo all'aperto in un sito di interesse
turistico, archeologico o naturalistico: l'area verde vicino alla Chiesa di Santa Vittoria. La manifestazione unisce varie
componenti comunicative, tematiche che hanno come filo conduttore il cielo, utilizzato come un vero e proprio planetario
naturale. Le costellazioni ed i loro caratteri astronomici peculiari sono stati indicati al pubblico con l'ausilio di un raggio laser,
sapientemente descritti ed illustrati sotto il profilo scientifico, con l'ausilio di un computer multimediale connesso con un
videoproiettore dal prof. Gian Nicola Cabitza. Quattro voci recitanti de “La Botte e il Cilindro”, con le loro coreografie ben
inserite nell'evento, hanno illustrato la mitologia classica connessa con le costellazioni e gli altri corpi celesti. Alla fine
dell'evento-spettacolo la serata è proseguita con la sessione guidata di osservazione astronomica ai telescopi. Un evento
interessante che ha richiamato l'attenzione di un folto pubblico e che, unendo l'utile al dilettevole, è riuscita nell'intento di
focalizzare l'attenzione sul problema dell'inquinamento luminoso, un fenomeno che interessa oggi vaste zone del territorio e
che deriva dagli impianti di illuminazione pubblica che oltre ad essere ad alto consumo energetico danno luogo anche a
problemi di tipo ambientale quale l'alterazione degli equilibri ecologici, la formazione di un velo luminoso che crea difficoltà
per l'osservazione astronomica e la visione delle stelle.
«... E il mare intorno»
Una mostra internazionale di fumetto, grafica e satira si è svolta a Ossi nel dicembre 2005. «...E il mare intorno».
Prodotta dall’Associazione Culturale Sardi in Toscana di Firenze, la mostra consta di tavole di illustratori di tutto il mondo
che hanno risposto all’invito a misurarsi sul tema «L’isola come mito».
É stato Giorgio Canu, nativo di Ossi, presidente del circolo sardo di Livorno e coordinatore della circoscrizione centro-sud
del circoli della FASI a presentare la mostra davanti a un folto pubblico di compaesani. Nello scambio di saluti tra residenti e
rappresentanza della FASI si è sottolineata la produttività di una reciproca collaborazione tra realtà sarde e circoli degli
emigrati.
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Giorgio Canu ha regalato al proprio paese natale una copia del progetto relativo alla «Fonte pubblica del paese di Ossi
(1874)», il cui originale, ritrovato a Livorno, sarà donato nell’estate al Comune di Ossi dalla proprietaria signora Mara
Macelloni ved. Serra.
Lo scrittore Niccolo’ Ammaniti ad Ossi
Niccolò Ammaniti ha incontrato i suoi lettori ad Ossi, al Cineteatro Casablanca. Lo ha accompagnato, nelle letture tratte dal
suo ultimo romanzo “Che la festa cominci”, l’attore, scrittore e sceneggiatore Antonio Manzini. Niccolò Ammaniti è un autore
tradotto ormai in più di 40 Paesi; dai suoi romanzi e racconti sono stati tratti quattro film, di cui due diretti da Gabriele
Salvatores. Il suo primo libro, “Branchie!”, è uscito nel 1994, ma è “Io non ho paura”, del 2001, a farlo conoscere al grande
pubblico. Nel 2007 ha vinto il premio strega con “Come Dio comanda” e negli ultimi anni è stato coinvolto in centinaia di
iniziative: collaborazioni a romanzi collettivi in rete, premi e onorificenze in tutto il mondo, interviste televisive e
radiofoniche, lezioni presso scuole di scrittura, prefazioni, postfazioni e molto altro. Del suo nuovo romanzo, “Che la festa
cominci” lo scrittore, accompagnato dal bravissimo Antonio Manzini, ha letto un passo che riporta a galla la vena satiricosurreale che ha caratterizzato i suoi primi romanzi e ammiccando a veri e propri fatti di cronaca riesce a cogliere i vizi e le
poche virtú della nostra epoca. L’evento è stato organizzato dalla Biblioteca Comunale di Ossi grazie alla sollecitudine di
Alessandra Fois, Responsabile del Servizio, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas, la Libreria Koinè,
l’Associazione culturale Coilibrì, il Cineteatro Casablanca e la cooperativa Comes di Sassari.
Maratonina dei 3 Comuni
La maratonina dei tre Comuni nasce nel 1998 per volere delle tre amministrazioni comunali di Ossi, Usini e Tissi che a turno
organizzano la manifestazione sportiva coinvolgendo centinaia di partecipanti. La Maratonina organizzata dal Comune di Ossi
si svolge lungo un percorso di 14 km tra Ossi, Usini e Tissi con una novità nella edizione del 2010 che ha visto l’inserimento
della manifestazione nel circuito denominato “running tour ” con lo svolgimento della “Sassari-Osilo” giunta alla 27°esima
edizione e la prima edizione di “Stintino corre”.
Mostra del tappeto orientale
Si è svolta presso la sala mostre Sa funtana noa, la Mostra del tappeto orientale, persiano e pachistano organizzata da
Vincenzo Pala che da anni lavora nel campo dell’importazione dei tappeti orientali. La sua attività ha la sede principale a
Vicenza e nelle intenzioni vi è quella di aprire una sede al centro della Sardegna che si occupi anche di restauro dei tappeti,
attività oggi non presente nell’isola. Al termine della mostra è stato donato al Sindaco un tappeto iraniano che a sua volta ha
donato al Comune collocandolo nella sala Giunta.
Sorres, contro la violenza sulle donne
La Biblioteca Comunale "Emilio Lussu" in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Coros - Figulinas, e la Cooperativa
Comes, ha organizzato l’evento "Sorres: scatti e parole di donne per le donne", il calendario contro la violenza sulle donne e il
femminicidio, curato dalla Rete delle Donne di Sassari e realizzato grazie alla generosità di 18 artiste, fotografe e scrittrici,
sarde di nascita o di adozione. Nel corso della serata si sono alternati gli interventi dei rappresentanti del Collettivo artistico
Sorres, del Centro antiviolenza Aurora e della Rete delle Donne di Sassari; è stato inoltre proiettato lo “Spot contro la violenza
sulle donne in favore del 1522”, introdotto dall'autrice, la regista sassarese Viola Ledda, e sono stati letti brani tratti dal libro
"Ferite a morte" di Serena Dandini.
Educare alla legalità
Al Centro di aggregazione sociale di Sos Pianos si è tenuto un incontro con gli studenti organizzato dall’Assessorato alle
politiche Sociali e Pubblica Istruzione, in collaborazione con la Scuola di Ossi, sull’Educazione alla Legalità, con il contributo
fondamentale del Presidente della Corte d’Appello di Sassari dott. Mariano Brianda, del Giudice del Tribunale dei Minori dott.
Antonio Minisola e del Gruppo Giuridico “Norberto Bobbio”. L’educazione alla legalità si fonda sulla partecipazione attiva e
diretta degli alunni; educare i ragazzi al raggiungimento della consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri è uno degli
obiettivi fondamentali della scuola e della famiglia che hanno il compito di coordinare gli interventi educativi e di creare per i
bambini un ambiente ricco di valori. E’ questa la linea del convegno svoltosi in due giornate, la prima seminariale, con la
partecipazione dei genitori e degli alunni al dibattito magistralmente condotto dai relatori che hanno coinvolto i ragazzi in un
dibattito volto alla conoscenza e comprensione della realtà circostante, elemento indispensabile per una giusta scelta dei valori
da proiettare nel futuro. La seconda giornata ha visto gli studenti della Scuola Media protagonisti, presso il Tribunale per
Minorenni di Sassari – Sezione Penale - di un processo simulato sul reato di stalking e atti di bullismo.
Concerti di musica classica e jazz
La Scuola Civica di Musica “Ischelios”, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Ossi, l’Associazione
culturale “Su Kérku”, Ossi Web TV e la collaborazione del musicista ossese Claudio Sanna, hanno organizzato sei concerti di
musica classica e jazz che si sono tenuti a Ossi nel giugno 2014. La prima serata, si è svolta al nuraghe “Sa Mandra e sa Giua”
ha visto protagonisti un gruppo di giovani musicisti, Diego Desole, Anita Cappuccinelli, Stefano Soggiu, Jacopo Pischedda,
riuniti nell’Akok ensemble percussionisti, cimentarsi con musiche di Zivkovic, Kopetzki, Jarvis, Glentworth, Stout, Rosauro,
Fink e Friedman. La seconda serata si è svolta al Cineteatro Casablanca, Silvia Puggioni al clarinetto e Claudio Sanna al
Pianoforte hanno suonato musiche di Weber, Poulenc e Copland. I concerti si sono poi tenuti a Molineddu, grazie all’ospitalità
di Bruno Petretto, con l’esibizione di un quartetto di clarinetti, Cristiana Nuvoli, Elena Ibba, Silvia Puggioni, Davide Milioto,
che hanno eseguito musiche di Bach, Mozart, Buttel, Bizet, Piazzolla, Weill, Bartok e Tomasi. Il 24 giugno al Casablanca,
Claudio Sanna al pianoforte e Fabio Lambroni al violoncello, hanno eseguito musiche di Valentini e Dvorak. La rassegna si è
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chiusa al nuraghe de Sa Mandra e sa giua con il duo di chitarre Stefano Marrosu e Giuseppe Murru con musiche di Tàrrega,
Puiol, De Falla, Downland, Villa-Lobos, Scarlatti, Bach.
Una serata per valorizzare la moda
Una splendida serata di moda, bellezza, arte e spettacolo, l'undici luglio 2014 in Piazza Sardegna. Una folla numerosa ha
seguito l’evento organizzato dal Comune di Ossi, assessorato alle politiche sociali e giovanili, in collaborazione con
l’associazione Caralas, che ha visto sfilare sul palco a conclusione di un progetto dedicato alla valorizzazione e promozione
dell’arte manifatturiera a Ossi finanziato della Regione Sardegna nell’ambito delle manifestazioni a latere de “Sa Die de sa
Sardigna”. Sul grande palco creato in piazza Sardegna, hanno sfilato pezzi unici, creazioni di donne e uomini più o meno
giovani, che si dedicano da anni all’antica arte sartoriale. Le indossatrici e modelle, molte delle quali di Ossi, hanno indossato
capi originali e interessanti, ciascuno portatore di una propria storia. Una rivisitazione che partendo dalla tradizione ha
rappresentato le nuove forme di innovazione del costume e del vestiario.
30 opere d’arte donate al Comune di Ossi
“Il Paese di Ossi è sempre rimasto nel mio cuore nonostante per tanti anni abbia vissuto lontano. Come sai ho manifestato il
desiderio di donare al Comune di Ossi, affinché entri a far parte del suo patrimonio indisponibile, una serie di opere d’arte da
me realizzate nel corso della mia lunga esperienza artistica.” Comincia così la lettera inviata dall’artista ossese Maria Murgia
al Sindaco con la quale esprime il desiderio di donare al Comune trenta quadri realizzati tra il 1959 ed il 2003 affinché siano
esposti in una mostra permanente da ospitare nel municipio. Il Sindaco ha ringraziato l’artista per il bel gesto verso il nostro
paese e ha proposto alla Giunta di accettare la donazione.
Maria Murgia nasce a Ossi nel 1935. Il padre Salvatore Murgia è un produttore di vini e la madre Gesuina, donna dinamica e
intelligente, immagine solida e profonda di storico matriarcato sardo, avrà un ruolo essenziale nella formazione culturale e
nelle scelte più importanti dell'artista. Maria Murgia, poco più che ragazzina, a Sassari alla Galleria "Il Cancello", ha occasione
di conoscere l'artista Aligi Sassu che, viste le prime opere della giovane, la incoraggia a proseguire gli studi artistici. Con Sassu
ci furono altri incontri e, in particolare molti anni dopo, a Thiesi nel 1989, in occasione dell'inaugurazione di un museo in cui è
esposto uno dei primi murales del Maestro che visitando una sua mostra oltre a complimentarsi per la carriera, la definì "la
pittrice del colore". Nel 1957 si sposa e si trasferisce a Venezia, città dove ha vissuto dieci anni, frequentandone gli ambienti
artistici e seguendo le lezioni di Virgilio Guidi, molto significative per il suo percorso di formazione. Per quattro anni torna a
vivere in Sardegna, a Cagliari e nell'isola della Maddalena. In quel periodo studia presso l'Istituto d'Arte di Sassari. Dal 1974
risiede nella città della Spezia e sino alla fine degli anni '70 intraprende l'insegnamento scolastico, come direttrice di una scuola
materna. Proprio in questi anni inizia con passione e convinzione la carriera artistica. La prima esposizione personale l'8
novembre 1975, presso lo "Studio 13" diretto da Andrea Occhipinti. Curatore della mostra e primo critico d'arte della Murgia
era, in quell'occasione, il professor Nicola Rilli, importante per i suoi studi storici sugli etruschi e per un'opera reinterpretativa
della figura di Pinocchio. Una tela della Murgia fa parte della collezione dedicata a Pinocchio e donata da Rilli al comune di
Collodi. Nel 1976 espone alla galleria "Sagittarius" di Terni e, in quel periodo, realizza molte mostre in Umbria, riscuotendo un
grande successo fra i collezionisti. Si ricorda, negli stessi anni, la frequentazione di vari artisti, fra i quali Manuel Campus e la
partecipazione a manifestazioni artistiche a Spoleto durante il Festival dei Due Mondi; l'incontro nel 1977, in occasione di una
personale a Terni, col grande artista Renato Guttuso, che nell’ammirare i colori delle opere della Murgia commentò la
particolare ricchezza e il fulgore dei talenti artistici nelle isole italiane. Altra data importante è il 1981, anno in cui apre a Porto
Cervo, per il periodo estivo, lo "Studio d'arte Maria Murgia", attivo sino agli inizi degli anni Novanta, le sue opere entrano a
far parte di collezioni di importanti personalità. Nel 1983, l'nvito speciale ad un concerto di Maria Carta presso l'hotel Cala di
Volpe: entrambe, nel canto e nella pittura, portavoce dell'arte in Sardegna. Nel 1985 arreda con le sue opere una delle due sale
ufficiali della nave "Zeffiro" della Marina Militare Italiana, insieme all'artista Remo Squillantini. Nel 1987 apre alla Spezia,
con la direzione della figlia Giusy, la galleria d'arte "Athena" con sede anche a Lerici. Successivamente nasce la galleria "Punto
Arte", diretta dal figlio Marco. Dagli anni Ottanta la Murgia partecipa a numerose fiere in Italia e all'estero e la sua intensa
attività prosegue non disdegnando mai di misurarsi con il panorama artistico generale e aprendosi alla sperimentazione di
nuovi mezzi e nuove tecniche espressive, che l'hanno portata oggi ad essere, nell'arte digitale, una delle artiste italiane più
all'avanguardia. Inoltre, vanta durante tutto il suo percorso artistico, l'esperienza di consulente di giovani artisti che, seguiti da
importanti critici d'arte quali Giorgio Segato, Pierre Restany, Tommaso Paloscia, ecc. si sono, in seguito, affermati nel mondo
dell'arte. Dal 18 ottobre 2010 la prima trasmissione sull'emittente televisiva Telemarket, con la presentazione al pubblico delle
opere digitali e tradizionali; da allora si sono susseguite numerose trasmissioni e speciali sull'opera di Maria Murgia.
La Donazione Maria Murgia
1 I colori della Spagna 70x70 olio su tela + collages 1995
2 La famiglia 100x140 olio su tela 1986
3 Confusione 80x80 olio su tela 1994
4 Caos di ombre 100x60 olio su tela 1998
5 Donna sarda 100x70 olio su tela 1984
6 Amanti 70x100 olio su tela 1974
7 Pensiero 70x100 olio su tela 1974
8 Incertezza 70x100 olio su tela 1982
9 La cattiva 70x50 olio su tela 1974
10 La sposa 70x50 olio su tela 1979
11 Figura 70x50 olio su tela 1974
12 La famiglia 70x50 olio su tela 1970
13 La coppia 70x50 olio su tela 1969
14 Donne sarde 70x50 olio su tela 1971
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15 Sa festa sarda 70x50 olio su tela 1971
16 Maternità 70x40 olio su tela 1969
17 Sposa 70x40 olio su tela 1978
18 Gioventù 100x60 olio su tela 1986
19 Maternità 70x50 olio su tela 1979
20 Maternità 70x50 olio su tela 1989
21 La coppia 70x50 olio su tela 1985
22 Per il re Juan Carlos I di Spagna 70x50 olio su tela 1982
23 La sposa 70x50 olio su tela 1986
24 Si sposa la bella Marisa 70x50 olio su tela 2003
25 Figura sarda 70x50 olio su tela 1984
26 Pastori sardi 50x70 olio su tela 1969
27 Piazza San Marco 40x50 olio su tela 1959
28 Festa in campagna 40x50 olio su tela 1971
29 Maternità 70x100 olio su tela 1987
30 La coppia 70x40 olio su tela 1978
Le trenta opere acquisite dal Comune sono oggi esposte nei corridoi del Palazzo Municipale di Via Roma in mostra
permanente. Il valore della donazione ai fini patrimoniali è di euro 122.500. Per volere dell’artista, i quadri faranno parte del
patrimonio indisponibile del Comune e come tali sono state registrate nell’inventario.
PUBBLICAZIONI
Valorizzata la cultura sarda
La cultura e la lingua sarda si possono valorizzare in molti modi, il principale tra questi è quello di utilizzarla, cioè di parlare e
scrivere in sardo. La Giunta Lubinu ha ottenuto diversi finanziamenti provinciali e regionali con i quali ha realizzato otto
pubblicazioni. Il primo fu la pubblicazione dal titolo «Ammentende» finanziato dai fondi per la valorizzazione della lingua e
delle tradizioni della Sardegna. È stato realizzato un libro più un DVD sulle usanze e tradizioni di Ossi. Un viaggio nel tempo
dalla festa di Sant’Antoni ‘e su fogu, su carrasegare, i riti della Pasqua, la festa Patrono e Tutti i Santi, eventi tradizionali sui
quali si sofferma il libro alla ricerca di tracce e simboli del passato presenti ancora oggi. “Fainas de feminas” è un volume sulle
tradizioni finanziato con Legge Regionale n.26/97, si focalizza sul tema della donna nella comunità, in particolare il ruolo che
ha svolto attraverso alcune competenze, conoscenze e saperi di cui ancora oggi è depositaria come i mestieri tradizionali di
competenza femminile, la filiera della panificazione, i rimedi e i saperi della medicina popolare. Poi è stata la volta
dell’Antologia del premio di poesia sarda “Antoniandria Cucca”. Un lavoro notevole, il volume raccoglie in 440 pagine le 180
poesie premiate nel corso delle diverse edizioni dal 1985; un’antologia munita di traduzione in italiano e testo originale a
fronte di tutti gli autori premiati in quello che oggi è il terzo concorso di poesia per longevità in Sardegna e certamente uno dei
migliori per la qualità dei componimenti. Il volume, dedicato alla memoria del più grande poeta ossese Antoni Andria Cucca, è
stato stampato in 2.000 copie distribuite a ciascun nucleo familiare di Ossi. Poi è stata la volta di una pubblicazione
istituzionale: lo Statuto Comunale in Sardo-Italiano. Grazie ad un finanziamento a valere sulla Legge regionale 26 del 1997
l’amministrazione ha pubblicato questa edizione bilingue italiano-sardo dello Statuto Comunale. Il testo, curato e tradotto in
lingua sarda dall’Istituto Bellieni di Sassari, in collaborazione con lo sportello linguistico comunale, è stato stampato in 2.200
copie ed è stato distribuito a tutte le famiglie di Ossi. “Raccontando Ossi” è stato pubblicato e presentato con il patrocinio del
Comune ed è un’antologia di testimonianze documentali fatta direttamente dagli abitanti di Ossi protagonisti della storia
sociale ed economica del nostro paese all’alba del Novecento. Un’indagine sociologica sulla vita quotidiana trascorsa a
lavorare nei campi, interrotta dalle guerre e poi recuperata progressivamente fino ad arrivare ai giorni nostri. Altra
pubblicazione di notevole impegno è stata “S’ultima pedrissa” un volume di 510 pagine che ha richiesto tre anni di lavoro.
S’ultima pedrissa, è il titolo dell’opera omnia del poeta ossese Pedru Muresu, un titolo tratto da uno dei versi più belli fra i tanti
della sua produzione poetica. L’Amministrazione Comunale, si è impegnata per l’edizione definitiva dell’opera che comprende
i due volumi “Ischelios e abizos” edito nel 1996 e “Modas e poesias” edito nel 2009, ma anche altri inediti, interviste, giudizi
di critica letteraria, un glossario, la traduzione in lingua italiana a cura dell’Istituto Camillo Bellieni, fotografie antiche ed un
dvd con dei video del poeta che recita alcuni componimenti. Il volume “Chirca su Diciu” è rivolto ai bambini, realizzato in
collaborazione con le insegnanti di lingua straniera dell’Istituto comprensivo “A. Gramsci” di Ossi ed è stato pubblicato nel
2012. Il libro “Bos lu naro in poesia” della poetessa ossese Luisa Masala realizzato con fondi regionali, nasce da una
collaborazione tra il Comune di Ossi e il Coro Boghes Noas è conclude degnamente l’impegno profuso in questi anni dalle
amministrazioni del Sindaco Lubinu.
Progetto «Ammentende»
Un progetto del Comune denominato «Ammentende» è stato finanziato dai fondi della valorizzazione della lingua e delle
tradizioni della Sardegna. Presso il cineteatro «Casablanca» c’è stata la presentazione del libro e del DVD frutto di un progetto
realizzato dal Comune di Ossi, con la collaborazione dell’Università di Sassari. «Ammentende» nasce con l’intento di creare
un ponte fra il presente ed il passato, un viaggio oltre quel lavorio del tempo che trasforma lentamente le usanze, le tradizioni
che tuttavia mantengono sempre qualcosa di antico. La festa di Sant’Antoni ‘e su fogu, il carnevale, i riti della Pasqua, la festa
del Santo Patrono e Tutti i Santi con il ricordo dei defunti, sono gli eventi tradizionali sui quali si sofferma questo libro
cercando, nei gesti del presente, le tracce, i simboli, i significati del passato, ciò che hanno di particolare per la nostra comunità
ma anche ciò che hanno di universale perché appartenenti all’animo umano in ogni tempo e in ogni luogo.
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“Fainas de feminas”
La pubblicazione “Fainas de Feminas” è un volume sulle tradizioni, nato da un progetto ideato e curato dalla Società
Cooperativa Anthemys, che l’Amministrazione Comunale di Ossi ha promosso e presentato alla comunità nella seconda metà
di gennaio. Il progetto, finanziato interamente grazie ai fondi stanziati dalla Legge Regionale n.26/97, ha come baricentro il
tema della donna nella comunità, in particolare il ruolo che ha svolto attraverso alcune competenze, conoscenze e saperi
specialistici, che ancora oggi la rendono depositaria di un patrimonio magico - simbolico ed empirico. In particolare sono tre
gli assi su cui si è mossa la ricerca sul campo: i mestieri tradizionali di competenza femminile, la donna nella filiera della
panificazione, i rimedi e i saperi della medicina popolare.
“Raccontando Ossi”
Pubblicato e presentato con il patrocinio del Comune di Ossi il libro “Raccontando Ossi” curato da Valentina Lubinu ed edito
dalla Documenta Edizioni. Un’antologia di testimonianze documentali degli abitanti di Ossi protagonisti della storia sociale ed
economica del nostro paese all’alba del Novecento. Un’indagine sociologica sulla vita quotidiana trascorsa a lavorare nei
campi, interrotta dalle guerre e poi recuperata progressivamente fino ad arrivare ai giorni nostri.
L’Antologia del premio di poesia sarda “Antoniandria Cucca”
Dopo tre anni di intenso lavoro è finalmente andata in stampa l’antologia del premio di poesia sarda intitolata al poeta ossese
Antoniandria Cucca. Il volume raccoglie in 440 pagine le 180 poesie premiate nel corso delle diverse edizioni dal 1985 ad
oggi; un’antologia con traduzione in italiano e testo originale a fronte dei premiati di quello che oggi in Sardegna è il terzo
concorso di poesia per longevità e certamente uno dei migliori per la qualità dei componimenti.
Il volume è dedicato alla memoria del più grande poeta ossese Antoni Andria Cucca, ne sono state stampate 2.000 copie che
sono state distribuite a ciascun nucleo familiare di Ossi.
Statuto Sardo-Italiano
Grazie ad un finanziamento a valere sulla Legge regionale 26 del 1997 l’amministrazione ha deciso di pubblicare
un’edizione bilingue italiano-sardo dello Statuto Comunale. Il testo, curato e tradotto in lingua sarda dall’Istituto Bellieni di
Sassari, in collaborazione con lo sportello linguistico comunale, è stato stampato in 2.200 copie ed è stato distribuito a tutte le
famiglie di Ossi.
Su calendariu Ossesu
L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Associazione Culturale «Su Kèrku», ha preparato Su calendariu
ossesu dedicando l’edizione di volta in volta alla riproposizione di fotografie antiche, oppure di scorci panoramici, oppure al
mondo dell’associazionismo locale, a quei gruppi culturali e di volontariato che con il loro impegno costante contribuiscono
fattivamente alla crescita culturale e sociale del nostro paese. Il Calendariu Ossesu, giunto alla settima edizione, è ormai un
appuntamento atteso che gli ossesi, sia residenti che migrati, mostrano di gradire ed apprezzare. A causa dei tagli che stanno
colpendo le Amministrazioni locali, non è stato possobile stampare l’edizione de Su calendariu Ossesu degli ultimi tre anni.
Chirca su Diciu
Pubblicato nel 2012 con il contributo della Provincia di Sassari e del Comune di Ossi, in collaborazione con l’Istituto camillo
Bellieni, “Chirca su Diciu” è un Progetto a valere sulla Legge regionale 26 del 1997, ed è un percorso didattico nell’ambito
della lingua e della cultura sarda eseguito dagli alunni della scuola media statale di Ossi. Oggetto dell’indagine, i proverbi
sardi, “sos dicios”, che i ragazzi hanno acquisito dai nonni di cui hanno fatto la traduzione in italiano e cercato poi il
correlativo in latino ed in lingua francese
Modas e Poesias
Nel luglio 2009 ci ha lasciato quasi centenario Pietro Muresu. Un comitato di amici e cultori si è subito attivato per
raccogliere e pubblicare un’opera postuma che raccogliesse composizioni inedite ma compiute. “Modas e Poesias” è il frutto di
questo lavoro e contiene 34 “Mode”, particolari opere che richiedono una grande abilità compositiva, 18 poesie con diverso
piede metrico ed alcune ottave. Il Comune ha patrocinato la pubblicazione e finanziato la stampa di cinquecento volumi.
S’ultima Pedrissa
Il 23 giugno 2012 in Piazza S. Croce si è onorata la figura del poeta ossese Pietro Muresu con la presentazione de "S'ultima
pedrissa", titolo tratto da una quartina nella quale il poeta esprime la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto e si dice
felice di riposare in s'ultima pedrissa, aspettando con serenità il tramonto della vita. Ossesi, persone provenienti da diversi
centri dell'isola, amministratori, poeti, artisti, studiosi e cultori della lingua e cultura sarda si sono riuniti nell’antica piazza S.
Croce, un luogo suggestivo, tanto amato dalla nostra comunità perché centro di momenti di incontro, di feste, nelle quali i
nostri avi ascoltavano le gare poetiche e sos cantadores a chiterra. Il progetto nato dalla volontà del Comune e della famiglia e
condiviso dalla Regione è stato portato avanti con passione e impegno da tante persone che hanno contribuito alla riuscita.
Durante l'evento la Biblioteca comunale ha curato la distribuzione del libro, mentre Poste Italiane era presente con un annullo
postale speciale che ha permesso di inviare ai numerosi ossesi, residenti nella penisola e all'estero, la cartolina-ricordo
dell'evento. Grande è stata la soddisfazione per l'importante e giusto riconoscimento culturale tributato al nostro poeta e per la
riuscita dell’evento "S'ultima pedrissa", inserito anche nel programma ufficiale della Regione Sardegna per le manifestazioni
celebrative di figure di protagonisti della storia della cultura sarda. E' nostro desiderio che i destinatari di quest’opera e dei testi
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degli altri illustri poeti del nostro paese, non siano solo gli appassionati e cultori della poesia, ma anche i bambini e i ragazzi,
che guidati dai loro insegnanti possano comprenderne il valore poetico e letterario.
‘Bos lu naro in poesia’ di Luisa Masala
“La famiglia e gli affetti, la sua e la nostra gente, il paese e la Sardegna. In questa raccolta - poesie e racconti di Luisa Masala ci sono le storie che scandiscono la vita di comunità: nascite, ricordi d'infanzia, sofferenze, gioie e addii. Storie di straordinaria
quotidianità, in apparenza frammentate e invece sempre unite da un filo che non si spezza mai, dalla prima all'ultima pagina:
"Bos lu naro…". Luisa dice. Anzi, proprio narra. Lo scorrere normale degli eventi si tramuta in originale e sempre sensibile
interpretazione per immagini ed emozioni. Ossi è ovunque presente, fin dalla prima poesia - espressamente dedicata al paese e in tante altre composizioni, nelle quali si parla di natura (sole, vento, ulivi, pascoli e melograni) e di persone: l'ambito
familiare e il cerchio vasto di figure che hanno lasciato il segno fra più generazioni. Ossi é il vissuto di Luisa, la Sardegna è il
contesto che definisce un senso più alto e compiuto di appartenenza. Negli scritti di presentazione alcuni apprezzati conoscitori
della lingua e della cultura sarde hanno più diffusamente sottolineato originalità e valore di questa opera. L'Amministrazione
ritenendo l’opera di particolare rilievo per la nostra comunità ne ha favorito la pubblicazione e la diffusione in collaborazione
col Coro Boghes Noas di Ossi.
Premio di poesia sarda “Antonandria Cucca”
Nato nel 1985 il Premio di poesia sarda sezioni “Rima” e “Senza Rima” intitolato ad Antoni Andria Cucca giunge questo
anno alla sua XXVIII edizione. Il concorso vede l’adesione ogni anno di numerosi partecipanti provenienti dall’isola, dalla
penisola e perfino dall’estero. La grande partecipazione che si registra annualmente testimonia il rilievo che col tempo ha
assunto tale premio che oggi si colloca tra i migliori e più longevi concorsi della Sardegna dopo il premio Ozieri che ci guarda
dall’alto dei suoi cinquant’anni.
Premio di pittura “Le Vallon d’Ossi”
La Giunta Comunale a partire dal 2007 ha deciso di riproporre due importanti concorsi di pittura che per alcuni anni si erano
interrotti ed ha bandito il 5° concorso di pittura contemporanea ed il 10° concorso di pittura estemporanea che si sono tenuti ad
Ossi nel 2007. Si tratta di un appuntamento culturale interessante per valorizzare il nostro paese che negli anni ha consentito al
Comune di avere un discreto patrimonio di opere. A partire dal il 2010 è diventato concorso biennale regionale di pittura “Le
Vallon d’Ossi” “Biennale d’Arte Estemporanea” e “Biennale d’Arte Contemporanea”.
Concessione di Badde Othieri alla Pro Loco e ricordo di Pietro Mundula
Il Consiglio Comunale ha approvato lo schema di convenzione per concedere in gestione alla Pro Loco di Ossi l’area comunale
di Badde Othieri nota anche come la “tanca delle orfanelle”. Un terreno di circa sei ettari che si trova a lato della nuova strada
di circonvallazione per Monte Dolis e che nelle intenzioni dell’associazione turistica ossese può essere valorizzato per finalità
di vario genere, tutte senza scopo di lucro. La durata della Concessione è prevista per anni 20 a decorrere dal giorno della
sottoscrizione ed è rinnovabile. Gli oneri a carico della Pro Loco per la concessione in uso dell'area per la realizzazione delle
attività progettuali che si intendono realizzare non sono quantificati in denaro ma la Pro Loco dovrà: a) Provvedere alla stipula
di una polizza assicurativa a copertura di responsabilità civili durante lo svolgimento di manifestazioni organizzate dalla Pro
Loco per utenti e visitatori del Bosco affidato in convenzione. b) Assicurare l'accesso gratuito per tutti i cittadini di Ossi; c)
Dare la disponibilità ad ospitare gratuitamente manifestazioni ed eventi organizzati e patrocinati dal Comune di Ossi. d)
Assicurare la manutenzione delle fasce taglia fuoco, da realizzarsi a cura del Comune, di tutta l'area ricevuta in concessione
riducendo così il rischio incendi; e) Assicurare la pulizia dell'area ricevuta in concessione; f) Assicurare il presidio e la
sorveglianza dell'area nel caso di manifestazioni organizzate dalla Pro Loco. g) Assicurare un miglioramento della fruizione
dell'area boschiva; h) Provvedere alla manutenzione ordinaria. Sono inoltre da ritenersi spese e opere di manutenzione
ordinaria: 1) Spese per i consumi di energia elettrica, compreso ogni onere per eventuali allacci materiali, beni di consumo e
quant'altro necessiti al normale funzionamento delle attività che la Pro Loco intende attuare all'interno dell'area. 2) Spese per
materiali e attrezzature tecniche necessarie al funzionamento delle attività. Non è consentita la sub-concessione dell'area e delle
attività autorizzate se non espressamente autorizzata dal Comune. Dovrà altresì essere autorizzata dal Comune ogni variazione
dell'intervento e delle attività contemplate nella presente convenzione. Per la localizzazione di eventuale punto ristoro la Pro
Loco dovrà munirsi dei provvedimenti autorizzativi secondo le norme in vigore. L'uso del Bosco di Badde Othieri e le relative
attività connesse si intendono effettuati con esclusione di ogni responsabilità a carico del Comune di Ossi. In caso di
comprovato inadempimento o violazioni gravi e reiterate, contestate e notificate per iscritto, il concedente potrà dichiarare,
mediante semplice notifica scritta la risoluzione della stessa e la decadenza del concessionario.
L’ultimo articolo della convenzione è un riconoscimento per il nostro compaesano Pietro Mundula antico proprietario di Badde
Othieri. Il benefattore ossese Pietro Mundula, scrisse di suo pugno il testamento in data 10 agosto 1878, con il quale disponeva
che alcuni suoi beni, venissero utilizzati permanentemente per costituire una rendita. Con la suddetta rendita si sarebbe
proceduto ad erogare "un'annua dote di maritaggio a favore di una povera orfana di anni 16 nativa di Ossi in provincia di
Sassari". La suddetta "opera pia" venne gestita da una apposita Commissione la quale inoltrò domanda "per ottenere la
costituzione del medesimo in ente morale e l'autorizzazione ad accettare gli accennati stabili". Il Re Umberto Primo, previo
parere del Consiglio di Stato decreta: "L'opera pia come sopra, fondata dal fu Pietro Mundula in Ossi col suo testamento 10
agosto 1878, è eretta in corpo morale, ed è autorizzata ad accettare i beni stabili assegnatile col testamento medesimo.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma addì 18 gennaio 1880." Il suddetto
decreto viene Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 3 marzo 1880, n.53 e controfirmato dal Presidente del Consiglio
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dei Ministri Depretis e dal Ministro Guardasigilli T. Villa. il Comune ha stabilito che nelle azioni intraprese per la
valorizzazione dell'Area di Badde Othieri, venga reso il giusto omaggio al benefattore ossese Pietro Mundula, con
l'apposizione di una targa all'ingresso e che le finalità sociali della sua donazione siano ispiratrici della promozione del luogo
per fini aggregativi e sociali.
Un mosaico con lo stemma di Ossi nella Piazza dei Caduti
Quando si stavano eseguendo i lavori di riqualificazione del centro storico giunti in Via Marconi all’altezza dello spazio
antistante il monumento dei Caduti sono state effettuate due modifiche in corso d’opera: la prima ha previsto la realizzazione
di uno scivolo per consentire ai disabili l’accesso a “Zimidoriu”, propedeutico all’accesso in Chiesa e nel salone parrocchiale
di Via S. Teresa delle Rose. Una seconda variante ha previsto la realizzazione di uno spazio di tre metri per due che è rimasto
senza pavimentazione per alcuni mesi. L’idea era quella di installare un mosaico realizzato con tessere in marmo grezzo da un
centimetro per due dall’artista ossese Giuseppe Sotgia che per la prima volta si cimentava in un lavoro di questo tipo con
l’aiuto di Elena Cherchi della cooperativa Shardana. Il lavoro durato alcuni mesi ha visto la realizzazione dello stemma
comunale di sei metri quadri con oltre tremila tessere di marmo con tutta la gamma di colori prevista araldicamente per il
nostro stemma. La Piazza dei Caduti che ricorda gli ossesi morti a causa delle due guerre viene ornata con lo stemma del
Comune. Dello stesso artista il mosaico rappresentante sempre lo stemma del Comune di Ossi realizzato nel piazzale antistante
l’ingresso al Municipio di Via Roma.
Laboratorio creativo per bambini
Grande successo nel 2011 per la mostra collettiva temporanea del Laboratorio Creativo allestita con i lavori prodotti durante il
corso dai bambini con la guida delle maestre Antonella Muresu e Cinzia Pinna. La mostra è stata allestita in uno scenario
perfetto e mozzafiato ovvero lo spazio espositivo permanente di Molineddu, spazio finora riservato ai "grandi" ma che ha
aperto le porte anche ai nostri piccoli artisti. I ragazzi partecipanti al laboratorio si sono confrontati con diversi temi artistici
elaborando così delle semplici opere pittoriche con l'ausilio di tecniche scelte in base ai gusti personali dei bambini stessi.
Grande partecipazione al laboratorio con ben 40 bambini, suddivisi in due gruppi e che per tutta la durata del progetto hanno
potuto sperimentare doti creative e di fantasia attraverso l'esperienza e la capacità del "saper fare" che si è concretizzata in
modo tangibile con la realizzazione di vere e proprie opere personali. Entusiasti dell’iniziativa sia i bambini che i loro genitori
che per il futuro si son detti pronti a ripetere e accogliere nuove e stimolanti proposte che l'amministrazione comunale vorrà
offrire ai più piccoli. Sull’evento è stata fatta una pubblicazione delle opere realizzate ed i quadri sono oggi esposti nella nuova
scuola elementare.
INTITOLAZIONE EDIFICI PIAZZE E VIE
L’amministrazione in questi anni ha curato un aspetto molto importante relativo all’intitolazione di edifici, piazze e vie in
memoria di illustri cittadini ossesi e non. La Giunta Comunale su indicazione del Consiglio ha intitolato una piazza di Ossi a
Francesco Bande, sposato ad Ossi, uno dei più grandi e famosi organettisti di tutti i tempi. Il Museo Bande ha ringraziato
ufficialmente l’Amministrazione per il gesto volto alla valorizzazione della musica popolare della Sardegna. La nuova traversa
di Via Litterai è stata intitolata a Maria Carta mentre la traversa di via Tilocca a Giovanni Mura, carabiniere di Ossi
medaglia d’argento al valore militare. Il centro di aggregazione sociale di Sos Pianos è stato intitolato a Paolo Derudas.
Inoltre è stato collocato in piazza del popolo un busto di Angioy, realizzato e donato al Comune da Tonino Piras, che ricorda
il passaggio dell’alternos alla guida dei moti feudali il 2-3 giugno 1796.
Intitolazione dei caseggiati scolastici
Con delibera del Consiglio d’Istituto dietro parere positivo della Prefettura di Sassari che ha firmato il Decreto di
intitolazione trasmesso al Ministero della Pubblica Istruzione ed al Comune, si è proceduto ad intitolare i quattro plessi
scolastici e l’istituto comprensivo Ossi-Tissi. La scelta è stata la seguente: la scuola Secondaria di Via Europa è stata intitolata
al Prof. Giovanni Pilo (nato ad Ossi il 6 settembre del 1917 è morto il 28 marzo 1994. E’ stato insegnante di lettere prima alla
Scuola di avviamento professionale e poi dal 1962 alla scuola media unificata in cui ha chiuso la carriera come Preside); la
scuola Primaria di Via Roma a Salvatore Demontis (nato a Ossi 12-5-1930 ha compiuto gli studi di base e si è poi diplomato
al Liceo “Azuni” di con una votazione eccezionale, si è iscritto all’Università di Cagliari dove si laureò in lettere classiche con
la votazione di 110/110 e lode. La sua tesi di laurea “Cattolicesimo e rivoluzione francese nel pensieri di Quinte” fu pubblicata
nella rivista Ichnusa diretta dal filosofo Antonio Pigliaru. Tenne per due anni la cattedra di Latino e Greco all’Azuni, morì a
soli 29 anni l’8-3-1959); la scuola Primaria di Via Tevere a Bruna Cuggia (nacque ad Ossi il 20 maggio 1944; diplomatasi
all’Istituto magistrale iniziò la carriera al Cres nel doposcuola. Sensibile alle problematiche giovanili si interessò alle questioni
adolescenziali. Fondatrice della squadra femminile di pallavolo, poi diventata “La Smeralda”, negli anni ’70 insegnò nella
scuola popolare per alfabetizzare gli adulti. Morì a soli 43 anni il 3 luglio del 1987); la scuola dell’Infanzia di Via Tevere a
Piera Fancellu (nata a Ossi il 29-6-1959 fu impegnata nel sociale nell’associazione “Stella Nascente” fondata nel 1996 e attiva
nella difesa dei diritti degli utenti di servizi sanitari; mediante la raccolta di fondi ha contribuito all’acquisto di apparecchiature
mediche donate a reparti ospedalieri. Sua l’idea del Centro Rosa: una casa di ospitalità per pazienti donne in regime di day
hospital presso le strutture ospedaliere algheresi. Muore il 21 novembre 2003).
Per l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo Ossi-Tissi si è scelto il nome di un sardo che ha dato lustro alla nostra terra in
tutto il mondo: Antonio Gramsci. Per l’occasione lo scultore ossese Tonino Piras ha realizzato un busto raffigurante il grande
politico e filosofo sardo che è stato donato all’I.C. di Via Europa e installato nell’androne della scuola al piano terra.
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All’Università si studia la Pasqua ossese
Si è tenuto nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo sassarese, il seminario «Antropologia e documentazioni
cinematografiche», presentato dal Prof. Felice Tiragallo, docente di Storia della cultura materiale presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia di Cagliari. L’incontro, promosso dal Dipartimento di Teorie e Ricerche dei Sistemi Culturali, ha richiamato la
partecipazione di relatori di spicco dell’Università degli Studi di Sassari. Al centro del dibattito, le possibilità di applicazione e
le problematiche epistemologiche nell’ambito della ricerca in tale settore, nella prospettiva dell’Antropologia Visuale. Fra le
varie discipline l’Antropologia Visuale attesta un uso precocissimo, che ha uno sviluppo autonomo ma parallelo alle discipline
ad essa affini, pur necessitando dell’utilizzo dei mezzi di registrazione visuale nella ricerca (fotografia, cinepresa, telecamera e
sistemi multimediali) quali «rivelatori» sociali e culturali. Fra questi filmati, ne è stato presentato uno, in cui sono stati
compattati per una durata di venti minuti circa, i momenti più caratterizzanti della giornata del Venerdì Santo di Ossi, la cui
Pasqua è stata oggetto di studio, insieme ad altre quattro festività del calendario tradizionale locale.
Vacanze Studio
Il Centro di Ricerche Filosofiche, Letterarie e Scienze Umane di Sassari ha patrocinato con un contributo in forma di Borse
di Studio una iniziativa della Summer School Inschibboleth dall’alto profilo culturale e scientifico grazie anche al contributo
dei Comuni di Ossi, Trinità d’Agultu e Badesi. Il Bando messo a concorso dal titolo “Il dono, il volto, la responsabilità”
tenutosi in luglio 2009 all’Isola Rossa, ha offerto15 Borse per la partecipazione alla Summer School. Le borse sono state
assegnate a laureandi, laureati, dottorandi e ricercatori delle discipline coinvolte residenti in Sardegna che hanno così potuto
partecipare a sei giornate di studio.
Convegno di studi su Antonio Gramsci
OSSI. «Considerazioni su Gramsci»: è il tema del convegno sul pensiero di Gramsci in programma per domani. L’iniziativa
è dei dipartimenti di Filosofia dell’Università di Sassari e di «Roma Tre», delle riviste Inschibboleth e Argomenti Umani,
dell’Associazione culturale Su Kerku, col patrocinio regionale, provinciale e del Comune di Ossi. La sessione mattutina sarà
aperta alle ore 10 nella sala del Palazzo Baronale dal presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu. Dopo il saluto del
sindaco Pasquale Lubinu interverranno i relatori Eugenio Orrù, presidente dell’Istituto Gramsci della Sardegna; Giancarlo
Schirru, ricercatore in Glottologia e Linguistica all’Università di Cassino; Claudia Mancina, professore associato di Etica
all’Università «La Sapienza» di Roma e Vittoria Franco, docente di Storia della Filosofia alla Scuola Normale di Pisa. La
sessione pomeridiana si terrà al Cineteatro Casablanca con inizio alle 16 e sarà presieduta dal preside della Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università di Sassari Aldo Maria Morace. Interverranno: Chiara Meta, dottoranda in Modelli di formazione
umana presso l’Università della Calabria; Elio Matassi, direttore del Dipartimento di Filosofia e ordinario di Filosofia morale
all’Università di «Roma Tre»; Derek Boothman, professore straordinario For English Language and Translation e Giorgio
Baratta, presidente della International Gramsci Society (Italia). A conclusione dei lavori «Dialogo tra Gramsci e la sua ombra»:
testi montati e commentati di Antonio Gramsci e Tania Schucht, musiche di Béla Bartòk, voce recitante Clara Murtas, al piano
Silvia Corda.
SPORT
Stadio Comunale “Walter Frau”
Nel 2006 il campo di calcio in erba naturale intitolato alla memoria di W.Frau era in pessime condizioni ed aveva dei costi di
mantenimento elevatissimi ormai insostenibili per le casse comunali. L'Amministrazione comunale ha deciso di realizzazione
un manto sintetico e di affidare la gestione della struttura mediante bando pubblico. I lavori distinti in due lotti da 500 e da 200
mila euro, hanno previsto rispettivamente nel primo lotto il rifacimento del rettangolo di gioco in erba sintetica dell’ultima
generazione, uno dei prodotti migliori oggi disponibili che offre garanzie di durata e di costi contenuti di manutenzione nel
tempo; nel secondo lotto la sistemazione di spogliatoi, pertinenze, tribune, recinzioni, senza trascurare una attenta
manutenzione generale alla struttura. Lo stadio comunale fu ideato e progettato tra la fine degli anni Settanta e i primi anni
Ottanta e realizzato alla periferia del quartiere di Sos Pianos a partire dal 1982 in diverse riprese. Il 30 agosto 2014, dopo un
anno di lavori, lo Stadio Comunale è stato ufficialmente riaperto al pubblico. Una cerimonia semplice com’era nelle intenzioni
dell’Amministrazione comunale, alla presenza dei familiari del carabiniere barbaramente ucciso il 16 agosto 1995 nella strage
di Chilivani, ed un nipote di nome Walter Frau che ha tirato il calcio d’inizio dell’amichevole tra le squadre Ossese - Ossi
2001. In quell'occasione il Sindaco ha voluto ricordare le ragioni per le quali l’amministrazione ha investito ingenti risorse per
ammodernare l’impianto, ovvero, il sostegno allo sport “sociale”. Infatti oltre lo sport “agonistico”, fatto di campionati,
classifiche, punti, campioni grandi e piccoli, esiste uno sport “sociale” che non è interessato prioritariamente ai campionati, ma
a trasmettere i valori di correttezza sportiva, di lealtà, nonchè badare alla salutare attività fisica e alla crescita armoniosa dei
ragazzi e delle ragazze. Il campo di calcio in erba naturale costava circa 40 mila euro all’anno solo di manutenzioni, per tutta
l’estate un operaio doveva innaffiare l'erba naturale alla mattina e alla sera, tutti i giorni, con il risultato che, anche qualora
fosse in condizioni ottimali poteva essere usato solo un giorno alla settimana, con la presenza di numerose squadre dai sei anni
in sù che manifestavano la necessità di un utilizzo quitidiano. Con i risparmi conseguiti dal 2006 ad oggi praticamente due terzi
del costo del manto sintetico sono già stati ammortizzati.
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La cooperativa Pegaso gestirà lo Stadio “W. Frau”
La gara d’appalto per la gestione dello Stadio comunale “Walter Frau” è stata vinta dalla cooperativa sociale “Pegaso” di
Ossi. Il progetto di gestione avanzato comprende un’ampia serie di attività a cominciare dal calcio e dalle società sportive
operanti in paese (Polisportiva Ossese e Ossi 2001). Volley, Basket e Tennis saranno praticati nella mezzaluna che si forma tra
la porta di calcio e la pista da corsa, sul lato Santa Vittoria, dove verrà realizzato un campo polivalente in cui si faranno sia
tornei (prevalentemente estivi) che corsi specifici di volley e basket, con la possibilità di ampliare le attività da svolgere nel
medesimo campo, come ad esempio pallamano ecc. Un ulteriore campo di calcio a 5 verrà appositamente realizzato nell’altra
mezza luna opposta a quella precedentemente descritta. Verrà creata una Scuola di calcio a 5 in collaborazione con la società
Futsal - San Bartolomeo, militante nel campionato nazionale FIGC di Calcio a 5 di Serie B, ed una scuola calcio (a 5) rivolta
alle categorie micro mini e pulcini delle società Ossi 2001 e Ossese. Per consentire a tutti la fruibilità dell’impianto è possibile
un’affiliazione per l'utilizzo delle strutture, è stata cioè aperta una campagna di tesseramento che, dietro il pagamento di un
canone mensile, garantisce l’assicurazione contro infortuni consentendo l’utilizzo degli spogliatoi (diversi rispetto a quelli
messi a disposizione per le società di calcio) per farsi una doccia. Le attività che gli affiliati possono svolgere nell'impianto
sono: Passeggiate, Percorsi Vita, Corsa, Bicicletta - Pattinaggio. Il gestore si occuperà inoltre di organizzazione di campi estivi
per bambini, con la possibilità di usufruire delle piscine mobili che verranno installate durante i mesi estivi. Centro massaggi e
riabilitazioni da trauma. Organizzazione di feste ed eventi: (di compleanno, diploma, laurea) sarà realizzato un club house che
aprirà appositamente per queste occasioni. Organizzazione di convegni e seminari su temi legati allo sport e all'importanza di
una vita salubre. Organizzazione di tornei internazionali di giovani in diverse attività sportive attraverso il programma europeo
Erasmus +, azione sport. Il gestore curerà tutte le manutenzioni ordinarie ed assumerà tutti gli oneri gestionali (luce, acqua,
gas, ecc.), inoltre investirà 57 mila euro per il miglioramento delle dotazioni sportive dell’impianto. La gestione è affidata per 9
anni e porterà finalmente il paese di Ossi ad avere un impianto nuovo e ben tenuto.
La tensostruttura è ora un palazzetto dello sport
Il Comune di Ossi non aveva un palazzetto dello sport, aveva una “tensostruttura”, oggi, dopo un radicale intervento il telone
non esiste più ed il tetto è composto da uno strato di legname lamellare, coperto da uno strato di catrame e chiuso con un
involucro di lamiera, mentre le parti laterali sono state chiuse con del policarbonato. Una muratura laterale delimita tutta l’area
ed il campo da gioco è stato ingrandito al massimo possibile rispetto a prima con anche la realizzazione di due nuove uscite; il
nuovo pavimento del campo da gioco, la tracciatura e l'adeguamento dell'impianto di illuminazione, il tutto per un importo di
247 mila euro dei quali 150 mila finanziati dalla Regione Sardegna. Dall’immagine riportata qui al centro della pagina si
capiscono le dimensioni della struttura e l’altezza rispetto alle persone che si trovano in basso nella foto. I lavori si sono
conclusi e la struttura,nuovamente disponibile, è stata inaugurata il 27 dcembre 2014. Oggi anche Ossi ha un suo palazzetto
dello sport nel ricordo delle pallavoliste Marinella Solinas e Carla Tilocca.
Sistemazione impianti sportivi Piazza Sardegna
I lavori di sistemazione in Piazza Sardegna contemplavano vari interventi: la sostituzione del manto sintetico del campo di
calcetto che, realizzato nel 1998, era ormai consumato e logoro, la sostituzione della recinzione, anch’essa danneggiata, ed il
rifacimento dell’illuminazione con sistemazione della parte elettrica (cavidotti in luogo di fili volanti). Inoltre la messa in opera
di una serie di pali di illuminazione pubblica, tutti interventi che hanno avuto un costo di circa 80.000 euro.
Il campo di calcetto è stato assegnato in gestione – prova per un anno e poi confermata per tre anni al bocciofilo. Il campo di
calcetto di Piazza Sardegna realizzato tra il 1994 e il 1996 ha sempre avuto vita difficile. Inizialmente era gestito dal Comune il
quale, dopo che nei mesi invernali rimaneva inutilizzato ogni estate spendeva diversi milioni di lire per aggiustare le reti e
riparare i danni. Dal 2001, rimesso a nuovo, fu affidato alla cooperativa Sequoia. Scaduto quel contratto e non rinnovato, anche
perché poco redditizio, il Comune ha affidato in gestione all’Unione sportiva ossese, che già gestisce il bocciofilo e il
bocciodromo, anche il campo di calcetto. Dopo il risultato positivo dell’esperimento del primo anno di gestione, la Giunta ha
deciso di accogliere anche la proposta di sistemazione del campetto adiacente che nel corso degli anni è stato utilizzato solo
per un mese all’anno per installarvi le piscine per poi rimanere abbandonato. Lo scopo è quello di realizzare un campo da
tennis che risponda alle esigenze di diversi atleti ossesi che vanno a giocare in altri paesi. Dai tecnici è stata stimata la somma
di circa 20 mila euro per rendere utilizzabile il campetto.
SERVIZI ALLA CITTADINANZA
Servizi Sociali
Un settore molto delicato fra quelli di intervento del Comune è quello dei Servizi Sociali. Le spese per gli interventi sociali
nel 2005 erano di Euro 311.126,27; nel 2009 ammontavano a Euro 927.523,91 pari a circa il 18% del bilancio comunale. Nel
2014 la spesa impegnata per i vari interventi ammonta a Euro 1.091.973,00. I settori di intervento sono indicati seguendo
l’ordine delle tabelle del Plus (Piano locale unitario dei servizi) che riporta le leggi di settore e gli interventi divisi in varie
categorie. Le leggi di settore riguardano finanziamenti obbligatori che la Regione ripartisce ai Comuni per determinate
patologie: nefropatici, talassemici, infermi di mente.
Altre leggi finanziano il rimborso delle spese di trasporto da e per strutture sanitarie. Quindi abbiamo i Piani personalizzati a
favore di persone con handicap grave che vengono finanziati dalla Regione sulla base della legge 162.
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A questo proposito è bene osservare che le domande a valere sulla legge 162 nel 2005 erano appena 5, nel 2009 sono
aumentate fino a 82 per un importo di 365.000 euro interamente a carico della Regione e per il 2010 sono state 109. Oggi i
piani personalizzati son diventati 162 per un finanziamento complessivo di Euro 507.949,87. Con questi fondi i beneficiari
hanno potuto assumere delle persone qualificate per l’assistenza a soggetti con handicap grave, quindi ciò ha creato maggiore
occupazione. Simili a questi sono gli interventi dell’ADI, (assistenza domiciliare integrata) che riguarda l’assistenza
domiciliare a persone anziane non rientranti nella legge 162.
Le povertà estreme sono finanziamenti relativi a soggetti in disagiate condizioni economiche che vengono erogati dalla
Regione in cambio di prestazioni lavorative minime. Poi ci sono i fondi a favore delle famiglie numerose.
Un altro settore di intervento riguarda l’Assistenza educativa, ossia, interventi a favore di bambini in età scolare cui si
aggiungono i contributi per gli affidi stabiliti dal tribunale dei minori.
Poi vi è il pagamento delle rette per l’inserimento in strutture socio - assistenziali specializzate. Altro servizio rivolto agli
anziani è quello della ginnastica dolce. Per i minori vi è invece il servizio di attività psicomotoria. Il progetto “Ritornare a
casa” come dice il nome stesso riguarda contributi a persone anziane ospitate in case di cura od ospedali affinché abbiano
l’assistenza che consenta il ritorno a casa.
Infine vi sono i contributi straordinari per persone in condizioni disagiate e le spese per gli specialisti esterni al Comune che
seguono particolari settori quali le pratiche col Tribunale dei minori e la legge 162.
La parte relativa alla prevenzione è costituita dagli interventi verso i minori.
Il bilancio dei servizi sociali è per l’80% concentrato su spese obbligatorie. Riportiamo di seguito una tabella di spesa per i
servizi continuativi ordinari oltre i quali, è bene ricordare, ve ne sono altri straordinari che non abbiamo citato.
ANNO 2014
COSTO (€)
Tipologia intervento
L.R.11/85 PROVVIDENZE A FAVORE DEI NEFROPATICI (E.
233/2)
35.489,14
L.R. 27/83 PROVVIDENZE A FAVORE DEI TALASSEMICI,
EMOFILICI, EMOLINFOPATICI MALIGNI
13.440,25
L.R. 15/92 E L.R. 20/97 PROVV. AGLI INFERMI DI MENTE E
MINORATI PSICHICI (E 233/3)
132.746,64
L.R. 12/85 CONTRIBUTI
TRASPORTO (E. 233/4)
DISABILI:
12.178,28
L. 162/98 PIANI PERSONALIZZATI PER PERSONE CON
HANDICAP GRAVE (E. 233/5)
507.949,87
L.R. 9/2004 CONTRIBUTO
NEOPLASIA MALIGNA
A
FAVORE
DEI
A CITTADINI
AFFETTI
DA
9.240,60
POVERTA'
33.264,35
QUOTA COMUNALE - POVERTA' ESTREME (RISPARMIO
IRAP)
57.196,99
CONTRIBUTO RAS -INIZIATIVE A FAVORE DI FAMIGLIE
NIMEROSE
12.224,84
SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE E DOMICILIARE
62.659,92
CONTRIBUTI A FAMIGLIE - CONTRASTO
ESTREME - FINAZIAMENTO R.A.S
AFFIDAMENTI FAMILIARI
400,00
INTERVENTI ASSISTENZIALI EX ONMI
982,00
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
CONTRIBUZIONE UTENZA (E. 310/2)
ANZIANI-
INTEGRAZIONE RETTA IN RSA E IN CASE DI RIPOSO
ATTIVITA' MOTORIA PER ANZIANI
46.666,62
10.026,57
5.711,17
QUOTA COMUNE "RITORNARE A CASA"
33.720,83
ASSISTENZA SCOLASTICA DISABILI
40.750,93
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ATTIVITA' PSICOMOTORIA
INTEGRAZIONE
RIABILITATIVA
CONTRIBUTI
DISAGIATE
RETTA
6.290,05
DIURNO
A VALENZA
ECONOMICI A PERSONE
E/O
SOCIO-
40.099,50
FAMIGLIE
30.934,45
COSTO TOTALE
€ 1.091.973,00
SPESA SOCIALE
Euro 311.126,27
Anno 2005
Euro 1.091.973,00
Anno 2014
+ 350,97%
Incremento
NUOVI SERVIZI SOCIALI
Assegno civico
Una delle novità che ha attuato l’Amministrazione Comunale nel campo dei Servizi Sociali è quella di trasformare il sussidio
comunale in assegno civico, ossia un contributo in denaro erogato sotto qualsiasi forma per aiutare delle persone in difficoltà
che dovrà essere accompagnato, da parte dei beneficiari, da alcune giornate di lavoro proporzionali all’importo ricevuto.
Le attività da effettuare mediante il Servizio Civico, accompagnate da una polizza assicurativa che garantisce dagli infortuni,
sono: servizi di custodia, vigilanza, pulizia e piccole manutenzioni di strutture pubbliche; servizi di sorveglianza e cura e
manutenzione del verde pubblico; attività di assistenza a persone disabili e/o anziane; pulizia di uffici comunali, supporto
refezione scolastica, pulizia del paese, ogni altra attività che l’Amministrazione comunale ritenga utile promuovere in base alle
esigenze del territorio, purché consenta l’inserimento sociale dei soggetti chiamati ad espletarla.
Si tratta di un’innovazione importante; il compenso è stabilito dalla Regione in 10 euro all’ora.
Sulla base delle richieste la Giunta Comunale ha articolato un programma di lavori valutando l’utilità sociale del progetto
con la spendita dei fondi.
Lotta ai falsi poveri
Il Comune ha firmato un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza per l’accertamento delle dichiarazioni fasulle al fine
di ottenere servizi comunali.
L’intento non è di carattere repressivo, ma preventivo, ossia, intende da un lato evitare le ingiustizie e dall’altro, vista
l’esiguità delle risorse, evitare la beffa di vedere persone realmente bisognose senza un aiuto. Il Consiglio Comunale ha
approvato un apposito regolamento.
Gestione Centro di Aggregazione Sociale P. Derudas
La gestione è stata affidata già dal luglio 2006 alla Cooperativa Serenissima. Si organizzano numerose iniziative durante
l’anno che coinvolgono gli utenti del Centro come tornei di mariglia, ping pong, risiko, escursioni, preparativi per il carnevale
e il natale e altro. La presenza media degli utenti che usufruiscono del Centro varia da 40 a 50 presenze ogni giorno su un
totale di 100 iscritti favorendo la socializzazione delle diverse fasce d’età.
Servizio Sociale Professionale
È stata inserita una nuova figura professionale per la gestione della legge 162 (relativa alle situazione di handicap). Un
servizio veramente importante per il quale si è passati da un’utenza di 5 piani personalizzati presentati per il 2005, a 25 nel
2006. Nel 2007 ci sono stati 48 progetti finanziati, per il 2008 ne sono stati presentati 70 fino ad arrivare a 82 nel 2009. Nel
2010 i piani personalizzati sono aumentati a 109. Nel 2014 ne sono stati finanziati ben 162
Servizio di attività psicomotoria
Il servizio è stato attivato nel 2006 e si svolge presso i locali del Centro Sociale a Sos Pianos per 6 ore la settimana. Gli
utenti partecipanti svolgono attività motoria, terapia e rieducazione cognitiva. Tali attività sono svolte in piccoli gruppi, ciò
consente la socializzazione, lo stimolo e il confronto con gli altri.
Equitazione ed ippoterapia
Si tratta di un progetto educativo che ha lo scopo di avvicinare i giovani diversamente abili agli sport equestri. Tale servizio,
gestito dal Centro Equitazione Gioscari di Sassari si è svolto presso l’Ippodromo Pinna e ha visto la partecipazione di una
decina di ragazzi che hanno seguito un corso di 2 ore settimanali per un totale di 20 ore. Bisogna ricordare che tale servizio ha
compreso anche l’erogazione per il trasporto e gli accompagnatori per gli utenti.
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Servizio Piscine
E’ stato attivato anche il corso di nuoto presso le piscine del Centro Le Querce che ha visto la partecipazione di oltre 80
bambini che per 3 mesi hanno frequentato le piscine, hanno imparato a nuotare e a relazionarsi con l’acqua, acquisendo
un’educazione motoria e una conoscenza dei movimenti fondamentali del nuoto. Anche questo servizio è stato erogato
prevedendo il trasporto degli utenti e la presenza fissa di due accompagnatori durante lo svolgimento delle lezioni.
Progetto adolescenti
Si tratta di un servizio offerto agli adolescenti che ne promuova i potenziali socio culturali, favorisca lo scambio tra
adolescenti di differenti realtà comunitarie, offra l’opportunità di espressione e di comunicazione. In tal senso sono state
organizzate diverse escursioni al Water Paradise e all’arcipelago della Maddalena, più l’organizzazione di un campo scuola di
una settimana presso il lago di Gusana che ha registrato l’alto gradimento dei ragazzi per le attività di treking nel Gennargentu
e ad Orgosolo e per il canottaggio sul lago.
Trasporto disabili e anziani
È stata stipulata una convenzione tra il Comune e la Croce Azzurra per l’attivazione di un servizio di trasporto rivolto agli
anziani e ai disabili che possono essere accompagnati presso strutture sanitarie per effettuare visite mediche e analisi.
Tale servizio è stato integrato con quello di accompagnamento per gli studenti disabili delle Scuole Medie Superiori che non
possono fruire del trasporto con un mezzo pubblico.
Sportello prevenzione bullismo
Il Comune di Ossi ha approvato un progetto per l’apertura di uno sportello di consulenza che si occupi del fenomeno del
bullismo. Lo sportello sarà un soggetto interattivo nel senso che dialogherà con il paese ed avrà relazioni di stretta
collaborazione con la Scuola e con il centro di aggregazione comunale.
Il progetto si svilupperà in varie fasi di cui la prima prevede la rilevazione della situazione presente nel territorio per
comprendere in che forma e in quale entità il nostro Paese è interessato dal fenomeno. Al progetto è seguita l’elaborazione e
l’analisi dei dati raccolti.
Allo sportello possono essere segnalati episodi di bullismo e tutte le operazioni relative al fenomeno saranno gestite nel
rispetto e nella tutela dell’anonimato delle persone coinvolte.
Lo sportello è aperto al pubblico una volta alla settimana per due ore pomeridiane in collaborazione con i Servizi Sociali del
Comune.
Un servizio rivolto alle mamme che lavorano
Il Comune di Ossi ha attivato un nuovo servizio rivolto alle mamme che lavorano e che hanno difficoltà a lasciare i propri
figli nel tempo prima che inizino le lezioni.
Si tratta di un servizio coordinato dal Comune in collaborazione con la Cooperativa Serenissima che avrà dei costi minimi
ripartiti sull’utenza. Come si vede è un’idea semplice e concreta che mostra come sia possibile risolvere un problema.
Il servizio sarà attivo la mattina dalle 7,30 fino all’inizio delle lezioni.
Servizio navetta per anziani gratuito
Il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento che disciplina il servizio navetta di trasporto degli anziani. Il servizio è
riservato ai residenti che hanno compiuto 60 anni ferma restando la possibilità, in caso di certificate difficoltà di
deambulazione, anche per un età inferiore. Il servizio viene erogato gratuitamente; sarà sufficiente iscriversi presso il Comune
e ritirare il tesserino personale. Il servizio è attivo 3 giorni alla settimana, il martedì, il giovedì e il sabato dalle ore 9,30 alle ore
12,30; le fermate sono 14 con partenza dal capolinea in Via Angioy secondo il seguente percorso:
VIA ANGIOY - CAPOLINEA
h. 09,30 10,15
11,00
11,45
SALITA CAGLIARI
h. 09,33 10,18
11,03
11,48
VIA LITTERAI (MACELLERIA)
h. 09,35 10,20
11,05
11,50
PIAZZA S’ARZOLEDDA
h. 09,37 10,22
11,07
11,52
VIA COGHINAS / DON MINZONI h. 09,39 10,24
11,09
11,54
VIA SAN LEONARDO(CIMITERO) h. 09,41 10,26
11,11
11,56
VIA SA NIERA (CIMITERO)
h. 09,43 10,28
11,13
11,58
VIA G.L. SERRA (FARMACIA)
h. 09,47 10,32
11,17
12,02
VIA OLBIA / VIA BOLOGNA
h. 09,51 10,36
11,21
12,06
VIA MILANO
h. 09,53 10,38
11,23
12,08
(CASA h. 09,55 10,40
11,25
12,10
VIA
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FIORDALISO
UFFICIO POSTALE
h. 09,57 10,42
11,27
12,12
MADONNINA ZONA 167
h. 10,00 10,45
11,30
12,15
PIAZZA DEL POPOLO
h. 10,04 10,49 11,34
12,19
MONTE DOLIS
h. 10,12 10,57 11,42
12,27
VIA ANGIOY - CAPOLINEA
h. 10,15 11,00 11,45
12,30
Era una richiesta che da molti anni gli anziani, soprattutto di Litterai rivolgevano al Comune, quella di un servizio di trasporto
interno al centro abitato. I costi di un “tram” interno al paese tuttavia erano proibitivi, così come era difficile un’estensione
della rete ATP verso Ossi. La soluzione è stata trovata con l’acquisto del nuovo autobus, infatti, dalle ore 7,30 alle ore 9,00 e
dalle ore 12,30 alle 14 lo scuolabus trasporta i bambini, mentre rimaneva fermo durante l’orario delle lezioni. Fatti salvi tre
giorni per le visite ai musei, sport e le altre attività didattiche, per i rimanenti tre giorni è stato attivato un servizio urbano di
trasporto delle persone over 60 anni che gratuitamente possono muoversi fra le 14 fermate che coprono tutti i rioni del paese.
Nuova edicola-tabacchi a Litterai
Era da decenni che i residenti di Litterai lamentavano l’assenza di una edicola con vendita di biglietti e abbonamenti ARST,
di un tabacchi con una ricevitoria del lotto, utile anche per il pagamento del bollo auto, ICI, ricariche telefoniche ecc. Oggi è
possibile vedere soddisfatta questa esigenza grazie ad una delibera di Giunta Comunale che incentiva i titolari di licenze già
esistenti a trasferirsi dal centro storico al rione Litterai dietro erogazione di un contributo una tantum. Un titolare ha risposto
affermativamente alla proposta dell’Amministrazione comunicando la sua intenzione di chiudere il proprio esercizio al centro e
trasferirlo in Via Lunga Litterai. In questo modo anche col contributo dell’Amministrazione comunale si attua un riequilibrio
dei servizi monopolistici e si offre una risposta al rione di Litterai. Un evento storico dal punto di vista dei servizi per questo
rione antico del paese perchè per la prima volta a spostarsi non sono stati i cittadini ma un servizio “monopolistico”, cioè a
numero chiuso.
Piano di Localizzazione delle Edicole
Lo scopo del piano di localizzazione delle edicole, previsto da una legge regionale del 1986 ed approvato dal Consiglio
Comunale solo nell’aprile 2012 non era quello di aumentarne il numero, cosa che la legge non prevede in quanto le licenze per
i punti di vendita esclusivi sono a numero chiuso, per l’esattezza una ogni 2.500 abitanti. Ad Ossi i punti di vendita esclusivi
sono quattro e quindi siamo già ben oltre la previsione di legge. Lo scopo era piuttosto quello di garantirne l’equilibrio
all’interno del paese. Prima, infatti, i quattro punti di vendita di giornali e periodici si trovavano a Sos Pianos, al centro (due)
ed in via Angioy, quest’ultimo trasferito a Litterai. Poiché nella situazione precedente al 2009 un intero rione era privo di tale
servizio si è deciso di regolamentare la localizzazione delle licenze dentro il paese con un apposito piano. Il paese di Ossi è
stato perciò diviso, come prevede la legge, in due zone “urbana” ed “agricolo-montana” comprendenti rispettivamente il centro
abitato e l’agro. La prima di queste due zone, quella urbana, è stata divisa in tre “aree” denominate “Sos Pianos”, area 1 con
2.400 abitanti, “Introidda” area 2 con 1.700 abitanti e “Litterai” area 3 con 1.800 abitanti. La situazione attuale è stata così
sancita con la previsione di due punti vendita al centro ed un punto vendita a testa negli altri due rioni. In questo modo, qualora
vi fossero modifiche nelle titolarità delle licenze, cosa che potrebbe essere probabile per il rione Litterai, la nuova apertura
dovrebbe trovarsi necessariamente a Litterai nell’area 3, stessa cosa, ovviamente, varrebbe per le licenze di Introidda e di Sos
Pianos.
Ossi avrà la seconda farmacia
La modifica dei parametri numerici del 2012 renderà possibile l’apertura di una nuova farmacia ad Ossi. La legge affida ai
comuni la scelta di dove localizzare l’apertura con il parere vincolante della Asl e dell’Ordine dei farmacisti. Il Comune di Ossi
ha quindi deliberato nell’aprile 2012 indicando come zona Litterai, intendendosi tutto il rione fino a comprendere la zona di S.
Croce. La Asl ha effettuato un sopraluogo esprimendo parere negativo e ritenendo preferibile l’apertura a Sos Pianos. Dopo
una trattativa serrata tra il Comune, la Asl e l’Ordine dei farmacisti con una seconda delibera la Giunta Comunale ha ribadito la
scelta inglobando nella planimetria parte della Via Angioy al fine di avere il parere positivo. Con la vecchia normativa per
aprire una farmacia erano necessari 7.500 abitanti o una frazione pari al 50%, quindi Ossi avrebbe potuto aspirarci una volta
raggiunti 11.250 abitanti. Il ridimensionamento dei parametri ha ridotto a 3.300 abitanti o frazione del 50% la soglia che fa
scattare la nuova farmacia. Ossi è uno dei 44 Comuni sardi per il quale la Regione Sardegna ha bandito il concorso pubblico.
La scelta della zona sulla quale poter aprire è ricaduta sul rione Litterai, in quanto a Sos Pianos è comunque presente una
Parafarmacia che in parte, anche con la recente aggiunta di alcuni farmaci di fascia C, risponde alle esigenze di quel rione. Con
le delibere n°60 e n°61 la Giunta ha tenuto fermo il principio che il servizio andasse nella zona più sguarnita. Inizialmente il
perimetro partiva da S. Croce (Via V. Emanuele) verso Litterai mentre la Asl, al contrario, voleva imporre il rione Sos Pianos.
Alla fine, la mediazione ha portato la Asl a rinunciare all’ipotesi Sos Pianos in cambio di una perimetrazione comunale che
inglobasse la Via Angioy.
Una nuova ambulanza per la P.A. “Croce Azzurra” S. Vittoria
La Regione Sardegna ha finanziato l’acquisto di 15 ambulanze da parte di altrettante associazioni fra cui l'Associazione di
volontariato Croce Azzurra Santa Vittoria di Ossi che svolge un lodevole servizio a favore della comunità nei trasporti ordinari
finalizzati ai ricoveri ospedalieri, alle dimissioni, ai trasporti programmati, alle terapie. La vecchia ambulanza in dotazione, a
causa dell'usura del tempo, non rispondeva più agli standards di efficienza e di conseguenza, era necessario acquistarne una
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nuova anche grazie al contributo della Regione autonoma della Sardegna ai sensi dell'art. 118 Legge Regionale 11 del
04/06/1998 che tuttavia non era sufficiente. L’Assessorato dell'Igiene, Sanità e Assistenza Sociale, infatti, ha comunicato
l'erogazione di un contributo di euro 26.846,00. L'Associazione Croce Azzurra ha richiesto diversi preventivi per l'acquisto di
un’ambulanza e tra questi, l'offerta più vantaggiosa è risultata essere quella della Ditta Caralis di Cagliari, ammontante ad euro
64.236,00 iva compresa. Con le sole forze finanziarie dell'Associazione non sarebbe stato possibile raggiungere tale importo ed
è quindi intervenuto il Comune di Ossi con un sostegno a carattere economico per l'acquisto del nuovo mezzo di soccorso.
L'acquisto del nuovo mezzo garantisce un servizio di assistenza e trasporto sanitario improntato a standards qualitativamente
elevati tali da consentire l'attuazione di un piano di collaborazione sistematica con la C.O. 118 di Sassari. Il Comune ha perciò
ritenuto d’accogliere l'istanza dell'Associazione Croce Azzurra di Ossi, disponendo a favore della medesima l'erogazione di un
contributo straordinario a copertura del canone di leasing quinquennale per l'acquisto di un nuova autoambulanza sulla base del
piano di ammortamento che è stato elaborato dall'Istituto di credito.
SERVIZI POTENZIATI
L’Amministrazione ha provveduto a potenziare i servizi gia esistenti in particolare:
PLUS
Tra i progetti intercomunali più rilevanti si inserisce sicuramente il PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona),
uno strumento di programmazione locale del sistema integrato dei servizi alla persona gestito in forma associata insieme ai 23
Comuni che fanno capo al distretto sanitario n. 1 di Sassari. Il Piano coinvolge con un’unica azione programmatoria i servizi
sociali e socio-sanitari, tutti gli attori sociali del territorio, istituzionali e non, con una particolare attenzione al terzo settore e
alle famiglie. La gestione associata ha migliorato di gran lunga la qualità dei servizi offerti e ha permesso di attivarne molti
altri. Infatti i servizi sociali del Comune sono cresciuti esponenzialmente perché si è potuto ottimizzare le risorse articolandole
in più interventi e garantendo una risposta completa ai bisogni del cittadino.
Servizio educativo territoriale domiciliare
Si tratta di un servizio che fornisce il sostegno ai minori con problemi comportamentali di relazione e scolastici tramite
operatori qualificati come educatori psicologi etc. Tale servizio è stato potenziato per la richiesta di nuovi utenti.
Servizio di assistenza scolastica
È stato potenziato per fronteggiare nuove richieste pervenute dal Dirigente Scolastico e per sopperire ad ulteriori interventi
che momentaneamente non possono essere messi in atto da altri Enti. Sono Servizi essenziali che il Comune deve
necessariamente erogare per non escludere i disabili dal diritto all’assistenza scolastica.
Inserimento utenti presso strutture sanitarie
Potenziamento del fondo per l’inserimento di nuovi utenti in RSA e per l’integrazione della retta mensile a favore di utenti
disagiati.
Contrasto delle poverta’ e cantieri occupazionali
La crisi che sta investendo l’Europa intera si manifesta soprattutto nella crisi dell’occupazione. Licenziamenti, mobilità, cassa
integrazione sono all’ordine del giorno. Il dramma è che una crisi come quella attuale colpisce con maggiore durezza proprio i
territori più deboli e tra questi vi è la Sardegna. Dentro la Sardegna, il Sassarese a sua volta è il più debole fra i deboli. La
Regione Sardegna si è fatta carico, ormai da quattro anni, di finanziare delle azioni di contrasto delle povertà che vanno a
sommarsi agli interventi comunali. Sono 176 le famiglie di Ossi che beneficiano di un piccolo aiuto che non è certamente
risolutivo di situazioni di perdita del lavoro ma consente di pagare qualche bolletta dietro una prestazione di servizio civico
quantificata dalla Regione in dieci euro per ogni ora di lavoro. L’Assessorato ai Servizi Sociali, dopo aver approvato il bando
secondo i criteri regionali ha approvato la graduatoria tenendo conto dei curricula e delle professionalità dei soggetti in
graduatoria
Il bando per la concessione di sussidi alle persone disoccupate che versano in disagiate condizioni economiche ha visto
l’Amministrazione particolarmente impegnata per una gestione innovativa di queste risorse. Si tratta di circa 200 mila euro
annui suddivisi in tre linee d’azione, una per le famiglie numerose, una per il pagamento delle bollette ed infine una che
consente di lavorare in attività utili socialmente in cambio di un compenso forfettario di dieci euro all’ora. Le domande vanno
inoltrate presso l’Ufficio dei servizi social. I criteri per l’attribuzione delle risorse sono stabiliti dalla Regione Sardegna che
finanzia con fondi propri il progetto cui si sommano le quote comunali. Le attività previste sono, per le donne la pulizia dei
centri sociali, delle aule della scuola di musica, la vigilanza allo scuolabus, all’ecocentro comunale e l’attività di scodella
mento presso la mensa scolastica. Gli uomini verranno invece utilizzati per la segnaletica stradale, il taglio delle erbacce e le
manutenzioni in genere.
Il Servizio Civico Comunale in cifre
Nella mensa scolastica lavoreranno 34 persone divise in più turni. Nello scuolabus lavoreranno 4 persone. Nell’ecocentro
comunale lavoreranno 21 persone. Nella pulizia di locali comunali (centri sociali, scuola di musica, ecc.) lavoreranno 13
persone. Nella pulizia delle piazze lavoreranno 22 persone. Oltre questi interventi “fissi” che hanno una durata di diversi mesi
in cui si alternano diverse persone ci sono poi degli interventi che sono coordinati direttamente dall’ufficio tecnico comunale e
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supportati anche dagli operai del Comune: una squadra si occupa del rifacimento della segnaletica stradale, un’altra squadra si
occupa del taglio delle erbacce dai siti archeologici o dalle proprietà comunali ed infine un’altra squadra si occupa di piccoli
lavori edili (marciapiedi, manutenzioni, ecc.). Complessivamente oltre 120 persone potranno dignitosamente prestare un’opera
di servizio civico che è una cosa ben diversa dall’assistenzialismo dei soldi distribuiti a pioggia! La graduatoria prevede tre
fasce di utenti in base alla gravità della situazione economica (numero di figli, casa in affitto, ecc.) la prima, cui corrispondono
90 ore di servizio civico, la seconda cui ne corrispondono 70 e la terza cui ne corrispondono 50. Il potenziamento dei servizi
comunali ed il decoro urbano sono le principali attività perseguite dal servizio civico. Questi interventi, sommati a quelli delle
ditte del servizio di igiene urbana e del verde pubblico riusciranno a rendere gli spazi pubblici più puliti.
Nuova sede del medico di Igiene Pubblica
Nel 2008 è stato sollevato il problema della insalubrità dei locali che ospitavano il medico di igiene pubblica in Via Marconi:
spazi insufficienti, locali umidi e fatiscenti, perciò l’Azienda sanitaria, non essendoci locali comunali idonei al centro del
paese, bandì una gara per verificare se vi fossero privati disposti ad affittare un locale di circa 100 mq, a norma di legge,
possibilmente al centro. Risposero al bando quattro cittadini, due dei quali intendevano affittare un locale al centro del paese,
però il prezzo che veniva chiesto andava dai 900 ai 1.600 euro al mese, una cifra che la Asl non intendeva spendere pensando
piuttosto a un canone di 500 euro mensili comprensivi dei lavori di sistemazione a carico del proprietario. Non se ne fece nulla
e tutto rimase come prima. Nel frattempo la nuova gestione della Asl, al fine di contenere le spese, ha deciso di ridurre
drasticamente gli oneri per gli affitti ed ha cominciato a razionalizzare la sua presenza nel territorio chiudendo le sedi non di
proprietà Asl. Essendo il Comune di Ossi punto di riferimento di sei Comuni dell’hinterland sassarese, si correva il rischio che
qualora ci fosse stata una sede idonea di proprietà della Asl in un altro Comune, i servizi principali sarebbero stati trasferiti
lasciando ad Ossi solo uno sportello. Non essendo idonea allo scopo nemmeno la struttura Asl di Via Angioy, che ospita la
guardia medica, la Giunta Comunale per evitare di perdere questa opportunità ha deciso di offrire gratuitamente l’unico locale
disponibile nel quale si potessero tramezzare gli spazi per ricavare non solo dei locali a norma ma più stanze per offrire nuovi
servizi che nell’attuale sede non vengono offerti. I lavori di sistemazione dei locali comunali interamente a carico della Asl
consentono di avere ad Ossi non solo nuovi spazi finalmente idonei e dignitosi, ma anche nuovi servizi alla cittadinanza che
altri Comuni hanno perso.
Le serre di Gulliver
Il progetto denominato “La Serra di Gulliver” è stato concepito fin dalla sua nascita per favorire percorsi di integrazione
sociale attraverso il lavoro agricolo. Il progetto è stato promosso e sostenuto dal PLUS (piano locale unitario servizi) che vede
coinvolti 23 Comuni tra cui Ossi che ha visto l’acquisto di serre per trasformarsi in un'attività produttiva che potesse
raggiungere una propria sostenibilità economica e garantire in tal modo la continuità del progetto educativo e sociale
dell'iniziativa. Il progetto ha visto la progressiva integrazione di tutti i soggetti beneficiari delle Serre di Gulliver affinché
l’impegno nel lavoro diventi occasione di autonomia e recupero di consapevolezza per una migliore qualita della vita. Il
progetto è utile anche per contribuire alla riduzione del carico assistenziale da parte dei servizi sociali e dei centri di salute
mentale attraverso il posizionamento sul mercato come impresa che valorizza la necessaria integrazione tra sostenibilità
economica e sociale. Adesso che le Serre hanno cominciato a produrre, il prossimo obbiettivo del progetto è l’individuazione
di sostegni all’attività tipica e allo sviluppo, l’individuazione di nuove linee di coltura, lo studio e la progettazione integrata in
collaborazione con l’università di Sassari - Facoltà di Agraria e l’individuazione di percorsi di tutoraggio, partnership e di rete
di imprese agricole e di vendita.
PUA (Punto Unico di Accesso)
Con deliberazione di Giunta Municipale n°126 del 9.10.2014 è stata formalizzata l’apertura ad Ossi dello sportello del Punto
Unico di Accesso (PUA), orientato ad avvantaggiare gli utenti del territorio che intendono accedere ai centri di riabilitazione
globale, alle case protette, alle strutture socio riabilitative, alle residenze sanitarie assistite, ai centri diurno integrati, al progetto
“ritornare a casa” e alle cure prestazionali. Lo sportello è aperto al pubblico tutti i giovedì dalle ore 9,00 alle ore 11,30.
POIC (Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale)
La Regione Sardegna ha stanziato un finanziamento di 450.000 euro per prestiti a tasso zero per le imprese locali utili alla
creazione di posti di lavoro o all’innovazione produttiva. Il progetto comunale prevede tre settori d’intervento: il commercio,
l’artigianato e i servizi. Per quanto riguarda commercio e artigianato sono erogabili prestiti fino a un massimo di 50 mila euro;
per quanto riguarda i servizi sono erogabili tre prestiti da 50 mila euro l’uno per la gestione del campo di calcio “W. Frau” per
la gestione del parco comunale di Fundone e per la gestione del Museo e dei siti archeologici. Il progetto a valere sui fondi
europei P.O.R. che va sotto l’acronimo di P.O.I.C. (Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale FASE II) mette a
disposizione del Comune di Ossi 450.000 euro che verranno concessi ad artigiani, commercianti e ditte di servizi di Ossi che
faranno domanda. Potranno essere richiesti fino a un massimo di 50 mila euro a domanda divise in due gruppi: la linea A
prevede aiuti rimborsabili per l'insediamento delle imprese e lo sviluppo occupazionale, per la quale sono disponibili 300 mila
euro rispettivamente per 1 domanda sulla Manifattura, 2 domande sul Commercio al dettaglio e 3 domande per Attività
artistiche, sportive, d'intrattenimento e divertimento che il Comune ha deciso di suddividere in tre ambiti: la gestione dello
Stadio comunale “W. Frau”, la gestione del Parco di Fundone mentre, un terzo incentivo, verrà messo a disposizione di
imprenditori singoli e cooperative, per sostenere l'occupazione in aziende impegnate nell'attività di gestione di siti
archeologici. Requisito fondamentale di questi interventi è la creazione almeno di un posto di lavoro. La linea B prevede aiuti
rimborsabili per l'innovazione organizzativa, cioè, non è richiesto l’incremento occupazionale ma il miglioramento innovativo
della produzione. Per questa linea d’intervento sono disponibili 150 mila euro, rispettivamente per due interventi nel settore
della manifattura e un intervento nel commercio al dettaglio. Giovani imprenditori (fino a 40 anni), donne e nuove imprese
avranno un punteggio maggiore.
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Non tutti i Comuni sardi hanno ottenuto un finanziamento su questo bando ma solamente 58 Comuni su 377, tra cui Ossi.
SCHEDA RIASSUNTIVA
Linea A
Insediamento delle imprese e lo sviluppo occupazionale
Manifattura (1): .......... euro 50.000,00
Commercio (2): ........ euro 100.000,00
Intrattenimento (3): .... euro 150.000,00
Totale Linea A (6): euro 300.000,00
Linea B
Innovazione organizzativa
Manifattura (2): ......... euro 100.000,00
Commercio (1): ......... euro 50.000,00
Totale Linea B (3): euro 150.000,00
Totale POIC del Comune di Ossi: 9 domande - euro 450.000,00
ALTRI SERVIZI
Trasferimento del Municipio
Con il trasferimento degli uffici comunali presso le scuole elementari di Via Roma l’amministrazione ha raggiunto il risultato
di dare al Comune una sede più efficiente e dignitosa con ampi spazi che garantiscono una maggiore privacy agli operatori, al
pubblico e agli uffici. Il vecchio Municipio è diventato sede dell’Unione dei Comuni del Coros, mentre al piano terra verrà
trasferita la Biblioteca Comunale.
Ci sono voluti sei anni per vedere compiuta l’articolata riorganizzazione delle strutture comunali, volta alla valorizzazione del
patrimonio immobiliare pubblico, concepita dal Sindaco a partire dal 2008 che in queste settimane sta giungendo a
conclusione. Dopo il crollo degli intonaci nella scuola vecchia (nel 2006) si aveva una scuola con 27 aule e solamente 7 classi
attive; dall’altra c’era un Municipio inadeguato e sottodimensionato, insufficiente per le esigenze della macchina
Amministrativa di un paese di seimila abitanti.
Nel nuovo Municipio ci sono complessivamente cinque livelli di cui uno seminterrato. Nel livello seminterrato (dove un tempo
vi era il refettorio delle scuole) sono allocati tutti gli archivi comunali, compreso l’archivio storico e quello edilizio, non più
relegati in scantinati o mansarde ma in locali spaziosi e facilmente raggiungibili.
Al piano terra troviamo una sala riunioni con 40 posti, l’Ufficio anagrafe e stato civile, elettorale, l’ufficio protocollo e
informazioni e gli sportelli PUA (punto unico di accesso) e Cesil-IOL (informazione e orientamento al lavoro).
Al primo piano c'è la Polizia Municipale che dispone comunque di un ingresso indipendente dal parcheggio, l’Ufficio tecnicomanutentivo e l’edilizia privata, l’Ufficio del Piano con diversi tecnici esterni convenzionati.
Al secondo piano ci sono l’Ufficio ragioneria e tributi. Nello stesso piano, dopo la vetrata, gli uffici dei servizi sociali che sono
indipendenti e dispongono di un ingresso autonomo.
Al terzo piano il Sindaco, la Giunta, i Gruppi Consiliari, il Segretario Comunale, l’ufficio segreteria e l’URP. Le vecchie
poltroncine del cinema, quelle recuperabili, sono state smacchiate e sistemate nei corridoi mentre le vecchie poltroncine in
plastica del centro culturale sono state portate negli spogliatoi delle strutture sportive (campi di calcio, tensostruttura,
bocciofilo, ecc.).
Infine nel cortile ci sono due garages (il Comune non paga più locazioni per le autorimesse) e 40 parcheggi di cui metà
riservati al pubblico.
Ogni cosa al suo posto
Partendo dall'esigenza improcrastinabile di realizzare una nuova scuola elementare è nata l’idea di riorganizzare
complessivamente la logistica di tutti gli uffici comunali. Tutta la riorganizzazione logistica si è svolta a tappe intermedie: nel
2008 è stato trasferito il primo piano del municipio da Via Marconi in Via Roma, cosa che ha consentito di creare a Ossi la sede
dell’Unione dei Comuni del Coros. Poi è stata trasferita la scuola materna da Via Roma (dove attualmente vi è la Polizia
Municipale) all’interno del caseggiato delle scuole medie. Dopo è stata costruita la nuova scuola elementare in Piazza
Matteotti in cui nell’aprile 2013 sono state trasferite le scuole elementari da Via Roma. Intanto nel 2012 la Polizia Municipale
era stata trasferita nell’attuale sede, mentre in Via G.L. Serra è stata trasferita la Scuola Civica di Musica “Ischelios” che
comprende 8 Comuni di cui Ossi è capofila. L’immobile “ex Onmi” di Via Marconi è stato inserito nel progetto di edilizia
abitativa a canone moderato ed è stato assegnato ad una famiglia. Con il trasloco di tutti gli uffici si è razionalizzata
complessivamente l’organizzazione comunale. Gli archivi che erano divisi tra il seminterrato del Comune, il sottotetto del
Centro sociale, la ex sede Onmi di Via Marconi, più una stanza di Via Roma, ora si ritrovano tutti in un unico piano con
enorme facilitazione per le ricerche dei documenti.
Nell’ex Municipio di Via Marconi è stato creato un enorme salone al piano terra nel quale sistemare la biblioteca comunale
“Emilio Lussu” che avrà così a disposizione, tra sala lettura e spazi annessi, il doppio degli spazi attuali. Nella ex sede della
Cooperativa S.G. Battista, andrà l’Aula consiliare che verrà traslocata dagli angusti spazi del Palazzo Baronale nell’attuale
biblioteca, potendovi così svolgere anche convegni, presentazione di libri, ecc.
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La sala al piano terra del Palazzo Baronale fungerà da Sala per le cerimonie (matrimoni civili) ma anche come spazio al
servizio del Museo. Al termine di questa riorganizzazione complessiva il paese di Ossi disporrà di una nuova scuola, un nuovo
municipio, una nuova biblioteca, una nuova aula consiliare, che si uniranno alle altre strutture come il cinema, il centro sociale
e le varie sedi per le associazioni culturali, folkloristiche, sportive e di volontariato. Un discreto numero di strutture, tutte al
servizio della cittadinanza, che ospitano a tempo indeterminato le seguenti associazioni:
Coro Boghes Noas, Croce Azzurra Santa Vittoria, Gruppo Folk “S. Ithoria”, Gruppo Folk “Città di Ossi”, Banda Musicale
“Santa Cecilia”, Compagnia Teatrale “Sa Cuvva”, Compagnia Teatrale “Introidda”, Consulta Giovanile di Ossi, A.T. Pro Loco
e UNPLI, Associazione Motociclistica “Ogothis”, Circolo Bocciofilo Ossese (1966), Polisportiva Ossese Calcio, A.S.D. Calcio
Ossi 2001, Associazione Pallavolistica “La Smeralda”, A.S.D. Futsal Calcio a 5 “San Bartolomeo”, Centro Studi Arti Marziali,
Ossi Web TV – Associazione Helix TV, Associazione Maria Immacolata
Associazioni con Convenzione:
Biblioteca – Coop. Comes
Cinema – Circolo F.I.C.C.
Sala Mostre “Sa Funtana Noa” – Pro Loco
Centro Sociale “P. Derudas” – Coop. Serenissima
Medico di Igiene Pubblica – A.S.L. n. 1
Scuola Civica di Musica “Ischelios” – Via G.L.Serra
Campo di Calcetto – P.zza Sardegna – US Bocce
Compagnia Barracellare – Sede Litterai
Guardie Zoofile A.R.P.A.N.A. – Sede Sos Pianos
Museo Etnografico – Palazzo Baronale
Siti Archeologici:
Sa mandra ‘e sa giua, Mesu ‘e montes
Noeddale
Silvaru
Ena ‘e Muros
Corte ‘e lottene
S’Adde Asile
Locali in affitto autogestiti:
Centro Sociale Anziani - Litterai
L’Archivio storico del Comune di Ossi
Conclusi i lavori di riordinamento ed informatizzazione dell’Archivio storico comunale. Dopo un lavoro durato cinque anni
l’Amministrazione restituisce ad Ossi una parte importante della sua storia meno recente nella consapevolezza che le nostre
origini e la nostra cultura sono elementi fondanti la collettività, il nostro patrimonio comune, un bene prezioso che dobbiamo
salvaguardare.
Tutta la documentazione posseduta è stata accuratamente inventariata e classificata seguendo un procedimento di schedatura
che facilita le operazioni di ricerca e che servirà in seguito per la redazione dell’inventario archivistico finale che è lo
strumento fondamentale per la consultazione dell’archivio.
La datazione dei documenti risale alla metà dell’Ottocento, poiché quelli anteriori a questa data sono andati distrutti in un
incendio. Si tratta di documenti riguardanti l’attività municipale, alcuni del primissimo Novecento.
Da questi si può risalire ad interessanti notizie di carattere storico circa l’abitato di Ossi come, per esempio, quella che era in
origine la toponomastica delle vie, e ancora sulla costituzione della Compagnia Barracellare e la fondazione S. G. Battista,
oppure cenni sull’archeologia “industriale” nel paese come il riferimento alla presenza de Sa Niera. Numerosi altri documenti
riguardano l’attività amministrativa ordinaria, diverse ordinanze e telegrammi della prefettura di Sassari che contengono le
richieste più varie.
Le delibere dal 1860 a oggi
Tutte le deliberazioni della Giunta e del Consiglio Comunale di Ossi dal 1860 fino ai giorni nostri sono state riordinate,
rilegate e sono consultabili presso il municipio. Si tratta di una scelta qualificante rivolta sia agli appassionati di ricerche
storiche che agli studenti universitari che decideranno di fare una tesi sulla storia amministrativa del paese. Si parte con i
“libroni” fine Ottocento scritti in bella grafia per arrivare poi alle delibere prestampate compilate a macchina, passando per le
delibere del podestà fino al dopoguerra ed ai giorni nostri. Un pezzo della nostra storia rilegata in 200 volumi che ci permetterà
di conoscere meglio il nostro paese.
Gli SMS dal Comune
Un’idea innovativa ed al passo coi tempi quella che il Comune di Ossi ha attuato a partire dal 2006. Infatti, una delle
lamentele che maggiormente si evidenziava da molti cittadini era quella di essere poco informati sulle scadenze, sulle
opportunità, sui bandi, e su tante altre cose che ruotano attorno alla vita amministrativa comunale e che possono sfuggire o
perché non si è letto il giornale o perché non si è guardato nelle bacheche informative situate nei vari rioni del paese.
Ormai tutti hanno in tasca il cellulare, quindi se si vuole informare nel modo più rapido il maggior numero di utenti questa
appare davvero la soluzione ideale.
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Il servizio è gratuito e l’amministrazione risparmierà anche sulle inserzioni a pagamento nei giornali. Gli iscritti sono
attualmente oltre 1.300.
Dimezzamento delle spese di telefonia fissa
Nel 2012 è stato approvato un progetto di massima per dimezzare le spese di telefonia fissa senza rinunciare a nessun servizio
esistente. Ciò è possibile utilizzando le nuove tecnologie, ossia creando un ponte radio tra le varie sedi comunali. Le linee
telefoniche comunali (che comprendono oltre agli uffici di Via Roma anche 4 caseggiati scolastici, la biblioteca, le sedi
staccate di via Marconi, Via Serra ecc.) erano diverse: 16 linee urbane, 10 linee ISDN e 11 linee ADSL. Con la creazione di un
ponte radio quasi tutte sono state eliminate e i vari caseggiati comunicano gratis tra loro via radio utilizzando la sede comunale
centrale di Via Roma come unico punto di uscita delle chiamate. Con la tecnologia VOIP e con un gateway GSM tutte le
chiamate ai cellulari vengono automaticamente deviate su una sim card in uscita. Tutto il sistema è costato oltre 35 mila euro,
recuperati in tre anni di risparmi.
Segnalazione delle manutenzioni via mail e sms
Ossi ha una popolazione residente, censita al 31 dicembre 2014, di 5.886 abitanti. Il centro abitato di Ossi ha un estensione di
circa 204 ettari. L'Ufficio manutenzioni dispone complessivamente di un istruttore tecnico e sette operai. Le esigenze di un
paese che è l'ottavo più grande per popolazione fra i 66 Comuni della Provincia di Sassari ed ha un'estensione certamente
notevole in rapporto agli abitanti, sono tante e sempre in aumento. Con un incasso della tassa Bucalossi ormai sempre in
diminuzione dal 2009, con imponenti riduzioni di trasferimenti dello Stato (che hanno toccato il 56% nel 2014), oggi far fronte
alle molteplici esigenze del paese diventa sempre più difficile. Il Comune di Ossi con un avviso ha invitato la cittadinanza ad
essere parte attiva nel rendere più decoroso il nostro centro abitato segnalando attraverso mail o SMS le manutenzioni
ordinarie da effettuare in situazioni di cui si è a conoscenza. Un messaggio di posta elettronica o un messaggio breve di testo
dal cellulare (SMS), a differenza della tradizionale telefonata, rendono possibile lo smistamento fra uffici e indicano una data
precisa in cui il disservizio viene segnalato rendendo possibile verificare se ci siano eventuali ritardi o dimenticanze. Inoltre,
con la vigilanza e l'aiuto dei cittadini, si potrebbero controllare meglio le imprese che eseguono lavori in appalto. Per questi
motivi, qualora vi siano manutenzioni ordinarie (lampioni spenti, buche, pericoli imminenti, sporcizia ed erbacce, caditoie
ostruite o rumorose, ecc.) sono attivi i seguenti recapiti: [email protected] - oppure via SMS: 335-1487056
Helix Tv, la web tv di Ossi
La Giunta comunale nel 2013 ha accolto favorevolmente la proposta dell'Associazione Helix TV sostenendo l'iniziativa per la
realizzazione di un canale televisivo web. I sistemi audiovisivi e quelli telematici sono posti dalla legislazione sullo stesso
piano della stampa tradizionale e in virtù di questo c'è stato un crescente numero di istituzioni pubbliche che utilizzano come
strumento la Web Tv, sia perché permette una comunicazione diretta, sia perché ha costi di impianto e gestione più contenuti.
L’Amministrazione comunale ha ritenuto valida l'idea di promozione e l'ha sostenuta per il triennio 2013-2016. L'associazione
nei confronti del Comune si è impegnata a garantire senza che vi sia scopo di lucro un servizio di Web-Tv per il paese di Ossi,
ad organizzare i gruppi di lavoro, a gestire la raccolta, il mixaggio, l'editing dei video per il palinsesto della WebTv, a seguire
tutte le pratiche autorizzative con l'Ordine dei Giornalisti, Siae, ecc.; alla vigilanza sulle pubblicazioni con l'ausilio di un
Direttore Responsabile, a sollevare il Comune da qualsiasi responsabilità per le pubblicazioni. Il Comune di Ossi si è
impegnato: a concedere uno spazio nel quale allestire uno studio a fornire una connessione a banda larga in upload per la
trasmissione dei programmi e ad erogare un contributo di avvio, solo per il primo anno, non superiore ai costi sostenuti per la
trasmissione delle sedute consiliari, necessario all'acquisto di attrezzature. Nel giugno 2013 presso il cineteatro "Casablanca" si
è tenuta un'assemblea popolare, convocata dal Comune e da Helix Tv alla quale era invitata tutta la cittadinanza al fine di
illustrare le finalità del progetto e raccogliere adesioni.
Consiglio Comunale in diretta
Dal 24 novembre 2009 è possibile seguire le sedute del Consiglio Comunale in diretta videostreaming sul sito internet
(www.comuneossi.it) una novità assoluta per Ossi che in questo modo rende accessibile a chiunque lo voglia i lavori consiliari
comodamente da casa.
Potenziato l’antincendio con la Compagnia Barracellare
Negli ultimi anni il servizio estivo dell’antincendio è migliorato notevolmente. Quando non esisteva la Compagnia
Barracellare, veniva attuato dal Comune tramite dei finanziamenti da parte della Regione che coprivano a mala pena i mesi di
luglio ed agosto, con soli 2 uomini per turno senza dotazione di mezzi e di attrezzature adeguate, la spesa era di circa 16.000
euro. Oggi, al contrario, la Compagnia garantisce una copertura di tutto il periodo estivo e un numero notevole di barracelli
reperibili dalle ore 9 alle ore 23 con una media di 5 uomini per turno. Alla dotazione in uso si è aggiunto un nuovo automezzo
e sono stati stanziati maggiori fondi per le attrezzature. I Barracelli inoltre si segnalano per la fattiva collaborazione non solo
con il Comune di Ossi, la Polizia Municipale ed i Carabinieri per i compiti istituzionali, ma anche con le associazioni culturali
nel supporto organizzativo per attività di vigilanza. Attraverso la gestione associata delle funzioni assunta dall’Unione dei
Comuni del Coros, la Compagnia Barracellare è divenuta un organismo intercomunale che opera unitariamente alle compagnie
degli altri Comuni su tutto il territorio del Coros.
Dotazione autoparco
L’amministrazione nell'arco di sette anni (2006-2013) ha incrementato e rinnovato la dotazione di mezzi del Comune per
l’espletamento delle funzioni istituzionali. Sono stati acquistati:
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un nuovo scuolabus (2006) dotato di 28 posti a sedere che consentirà di uscire dal territorio comunale per i viaggi di istruzione
a Sassari e nell’ambito della Provincia. Lo scuolabus è stato dotato di una pedana mobile che facilita il trasbordo sul mezzo
degli alunni disabili su sedia a rotelle. Lo stesso scuolabus offre in orario extra scolastico un servizio navetta per gli anziani.
Un trattore (2008) per risolvere definitivamente l’annoso problema della percorribilità delle strade comunali nell’agro. È stato
acquistato un trattore New Holland con macchinario per il taglio delle siepi nelle strade vicinali che consentirà al Comune di
intervenire tempestivamente in tutte quelle situazioni in cui i privati non rispettano l’obbligo del taglio delle siepi.
Antincendio: Per il servizio antincendio è stato acquistato un nuovo mezzo, un fuoristrada (2008) modello Isuzu dmax, 4x4,
in dotazione alla compagnia barracellare di Ossi.
Un utilitaria (2007), per il servizio notifiche, segreteria, ecc.: completa la dotazione dell’autoparco comunale una FIAT Punto
acquistata di recente.
una terna (2011) di potenza superiore a quella prevista
un camioncino (2011) di portata 35 quintali ed un’auto a trazione integrale per l’ufficio tecnico
Un fuoristrada (2011) per percorrere più agevolmente le strade rurali. Il costo è di circa 30 mila euro.
Una berlina (2011)
Sono stati rottamati: il vecchio Bremach sostituito dal nuovo camioncino per un valore di circa 30 mila euro; rottamato il
vecchio scuolabus che il Comune ha cercato di vendere all’asta non ricevendo nessuna offerta. La vecchia Fiat Tipo anni ‘90 è
stata sostituita da un’altra auto che possa anche percorrere facilmente le strade di campagna. Infine la vecchia terna non verrà
versata in quanto potrà operare nei lavori che richiedono minore usura delle parti consumate. Il costo di una terna con gli
accessori più necessari è di circa 100 mila euro. A base d’asta quindi è stato bandito un appalto di circa 160.000 euro che ha
trovato copertura nei bilanci pluriennali 2011-2015.
Rimessa a nuovo la Gilera 124 5v del Comune
Nel 1970 il Comune di Ossi acquistò due moto di marca Gilera e Cagiva per l’ufficio della Polizia Municipale. Queste moto
sono rimaste in servizio per circa venti anni e venivano guidate dagli operatori della PM, lo scomparso Peppino Mura, Gianni
Pintus e Tore Pilo. Sindaco era Tottoi Delogu che ha amministrato dal 1961 al 1964 e dal 1967 al 1975. Ad un certo punto le
moto furono depositate nell’autoparco e non più utilizzate. Quella di minor pregio fu rubata da ignoti nella seconda metà degli
anni novanta, l’altra è rimasta in magazzino fino a quando, da una proposta di Roberto Di Cola, appassionato di moto d’epoca,
è nata l’idea di rimettere a nuovo il motociclo. La Giunta Comunale con la delibera n°194 del 12-10-2009 ha autorizzato il
trasporto del veicolo presso l’officina Gavino Asole di Tempio Pausania dove sono stati portati avanti i lavori minuziosi di
sistemazione, di ricerca o ricostruzione dei pezzi originali per rendere il motociclo perfetto come era in passato. La moto che
ha ben 40 anni verrà iscritta nel registro delle moto d’epoca ed esposta negli uffici comunali. Si caratterizza per alcune
particolarità, il cambio a destra, l’innesto delle marce verso l’alto senza bilancere, il motore monocilindrico a quattro tempi, 2
valvole per cilindro, il cambio a cinque rapporti. Le prestazioni: 10 CV a 7500 giri - 95/105 km/h, l’accensione a dinamo batteria - ruttore 6 V - 13 W, la lubrificazione con olio nel carter, il carburatore: Dell'Orto UB 24 BS, il telaio a culla doppia
aperta, le dimensioni: lunghezza mm 1.250, peso Kg. 95 circa. La moto è esposta nel Municipio.
In otto anni chiamati 355 scrutatori su 751 iscritti all'Albo
Fin dal primo anno in cui è stato eletto il Sindaco, che per legge è Presidente della Commissione elettorale deputata a nominare
gli scrutatori, ha imposto una regola molto semplice: chi viene sorteggiato a fare lo scrutatore per un anno viene segnalato
nell’elenco e non viene sorteggiato negli anni successivi finchè tutti non siano stati chiamati. Così accade dalle elezioni 2006
ed è possibile verificare chiaramente che su 751 nomi iscritti all’albo comunale al 2014, ben 355 (compresi quelli delle
elezioni europee del 25 maggio 2014) sono stati chiamati da allora. Chi continua a ripetere che nei seggi ci sono sempre le
stesse persone, confonde per ignoranza gli scrutatori con i presidenti e i segretari del seggio, che invece spesso sono sempre gli
stessi. Altri Comuni hanno deciso di far scegliere a ogni consigliere comunale ma questo metodo clientelare è stato rifiutato
dalla maggioranza che ha optato per la nomina con le modalità del sorteggio, individuando cioè una platea e poi sorteggiando
da quell’elenco. Oggi, come scrutatori vengono scelti disoccupati, persone che non hanno fatto lo scrutatore in precedenza e
non più di uno per nucleo familiare.
Tingere la facciata senza tasse!
La delibera n° 183 del 28 luglio 2006 è stato un esperimento atto a verificare che risposta potesse avere da parte della
cittadinanza un incentivo al miglioramento del decoro urbano. Prima per sistemare la facciata occorreva una concessione
edilizia con i relativi diritti che andavano versati su conto corrente e il pagamento del suolo pubblico. A volte per un lavoro che
richiedeva mezza giornata si perdevano due giorni per preparare i documenti e le autorizzazioni e magari il costo di due
barattoli di tempera era inferiore alle tasse che si pagavano per essere autorizzati. Da qui l’idea di attuare una riduzione del
100% delle spese a titolo sperimentale. Il successo c’è stato e l’amministrazione ha deciso di esentare dal pagamento del suolo
pubblico nei mesi estivi chiunque decida di tinteggiare la propria facciata.
Progetto lotta al Randagismo
Si potenzia anche la lotta al randagismo con un finanziamento al canile gestito dall’associazione «Noi e gli altri» di Ossi
dove sono ricoverati attualmente circa 240 cani randagi ritirati dalla circolazione. L’Assessorato Regionale alla Sanità ha
finanziato in tutta la Sardegna 49 interventi per il contrasto del randagismo, fra questi il progetto presentato dal Comune di
Ossi insieme al Comune di Usini con la partecipazione e collaborazione dell’Associazione “Noi e gli altri”. Il progetto di Ossi
ha ottenuto in assoluto il finanziamento più alto fra tutti quelli ritenuti ammissibili per un importo di 48.000 euro cui si
aggiungono 13.000 euro come integrazione al progetto da parte del Comune. Tale somma è stata utilizzata per la realizzazione
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del depuratore presso il canile di Baddedale che risolverà definitivamente il problema delle acque reflue e per interventi di
sterilizzazione dei cani presso gli ovili dei territori di Ossi e Usini.
Microchip gratuiti per i cani
Il Comune di Ossi in collaborazione con la A.S.L. n. 1 di Sassari, in attuazione della Legge Regionale sulla tutela e rispetto
degli animali, in funzione preventiva contro il randagismo, ha avviato una campagna di microchippatura gratuita per i cani di
proprietà dei cittadini per l’inoculazione del microprocessore sottocutaneo obbligatoria e finalizzata all’Istituzione
dell’anagrafe canina (L.R. n. 21/1994). Il costo di inoculazione di un microchip da un veterinario è di 20 euro con in più il
disagio di dover portare l’animale a Sassari.In base all’accordo con la A.S.L. si è allestito un ambulatorio mobile presso una
struttura comunale qui ad Ossi dove i veterinari messi a disposizione dall’Università periodicamente microchippano
gratuitamente centinaia di cani consentendo ai proprietari di mettersi in regola con l’anagrafe canina.
Operative ad Ossi le Guardie zoofile
La Giunta Comunale ha approvato una convenzione con l’Associazione ARPANA (Associazione Regionale Protezione
Animali, Natura e Ambiente) costituita nel 2002 che riunisce dei volontari che abbiano la qualifica di Guardia Zoofila. Tale
associazione, già operativa a livello provinciale, avrà in questo modo anche una sede operativa ad Ossi collocata presso il
comando della Compagnia Barracellare e potrà in questo modo coinvolgere anche altri volontari ossesi. I compiti della guardie
zoofile solo in parte coincidono con quelli del barracellato in quanto la preminenza è data all’attività di controllo in materia di
abbandono di rifiuti, discariche abusive e le varie tipologie di reati ambientali. Le Guardie zoofile, inoltre, potranno sanzionare
l’abbandono ed il maltrattamento degli animali. Con il giuramento davanti al Sindaco di Ossi le Guardie zoofile sono entrate
ufficialmente in funzione, inizialmente organizzate in due squadre operative composte da quattro unità ciascuna. Entrambe
coordinate da tre ufficiali hanno il compito fondamentale di vigilare sui reati ambientali quali l’abbandono di rifiuti,
soprattutto se inquinanti, e l’inquinamento in genere. Oltre questo compito che riguarda la difesa della natura e dell’ambiente,
un altro riguarda la protezione degli animali con particolare riguardo al contrasto del randagismo. I compiti delle guardie
zoofile, così come disciplinati dalla Regione Sardegna sono tanti, tuttavia, in questa fase iniziale, le priorità che
l’amministrazione comunale ha voluto indicare riguardano questi due grandi settori. Le guardie zoofile possono operare non
solo all’esterno del centro urbano (come già fanno da molti anni i barracelli) ma anche dentro il centro abitato e possono
comminare sanzioni amministrative per le violazioni delle ordinanze comunali. Non sono pochi i casi di cittadini maleducati
che la mattina lasciano uscire i cani che vanno poi a sporcare i giardini. Il Sindaco, sulla base delle disposizioni del Ministro
della Salute ha emanato un’ordinanza (N°8 del 15/03/2012) con la quale vengono stabilite delle sanzioni amministrative che
potranno essere comminate ai trasgressori in misura proporzionata alla gravità o alla recidiva sia dalla Polizia Municipale che
dalle Guardie zoofile.
Tutela dell’agnello sardo
Il Consorzio per la Tutela dell’I.G.P. Agnello di Sardegna di Nuoro svolge istituzionalmente sul territorio l’attività di tutela e
valorizzazione della produzione dell’Agnello di Sardegna, incremento e tutela del consumo, promozione di iniziative per il
miglioramento qualitativo delle carni ovine, la vigilanza sulla produzione e commercio dell’agnello di Sardegna e sull’uso di
marchi e contrassegni consortili. L’Unione Europea, lo Stato e la Regione Sardegna ne sostengono l’organizzazione per
svolgere attività e incarichi attribuiti dalla legge. Il Comune di Ossi tramite l’assessorato all’agricoltura, di comune accordo col
servizio veterinario locale, ha incentivato l’adesione al Consorzio per 14 allevatori e pastori ossesi finanziando l’iscrizione
iniziale a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta.
Privatizzazione del Mattatoio
Anticamente il bestiame veniva macellato nell’uscio di casa, era una piccola festa rionale quando il maiale con le sue urla quasi
umane veniva sgozzato ed appeso ad una scala. Il maiale era un microcosmo economico, non andava perduto nulla dei prodotti
e sottoprodotti della macellazione. Non esistendo congelatori, le parti venivano distribuite fra parenti ed amici che poi
avrebbero ricambiato a loro volta. Poi è stata la volta delle leggi sanitarie e la nascita dei mattatoi pubblici in tutti i Comuni
della Sardegna. L’evoluzione dei tempi, tuttavia, nel corso dei decenni ha portato quasi tutti i Comuni sardi a chiudere i macelli
non solo in quanto antieconomici ma perché l’evoluzione del mercato delle carni e la normativa sempre più severa ha
comportato spese notevoli di adeguamento. A Ossi, nonostante non sia un paese dove l’allevamento ha numeri importanti,
grazie a diversi finanziamenti Regionali ottenuti nel corso degli anni, il mattatoio è rimasto aperto. Da un po’ di tempo a questa
parte, tuttavia, se si eccettua il periodo di Pasqua e Natale, la struttura è desolatamente inattiva per quasi tutti i giorni della
settimana, quindi mentre i costi rimangono fissi i ricavi si riducono. La normativa CE, inoltre, richiede sempre nuove opere di
adeguamento che, sommate alle manutenzioni dovute alla normale usura, rendono necessari lavori di sistemazione sempre più
onerosi. Se da un lato dispiaceva chiudere una struttura funzionante, dall’altro ci si chiedeva che senso avesse tenerla in piedi
per macellare poco o nulla e soprattutto perché gli allevatori dei Comuni vicini preferissero andare a Tula e Perfugas, a diverse
decine di chilometri, piuttosto che ad Ossi. Si è quindi deciso di affidare la struttura e tutte le sue attrezzature direttamente ai
macellai ai quali il Comune non chiede affitto ma chiede di fare i lavori necessari e provvedere alla gestione (pulizia, scarti di
macellazione, registri, ecc.). In questo modo le spese di gestione sono compensate dagli introiti, mentre le spese del personale
(che sono quelle che mandavano in rosso i conti) non ci sono più in quanto vi lavorano i gestori direttamente. I conti son presto
fatti, il mattatoio costava annualmente alle casse comunali 50.000 euro mentre gli incassi dalle tariffe ammontavano a 20.000
euro; si aveva quindi un passivo di 30.000 euro che è pari ai costi del personale. Con la nuova gestione il Comune impiega il
personale in altri servizi, mentre i macellai hanno in gestione una struttura funzionante e possono anche attivarsi per trovare
nuovi clienti e aumentare gli incassi.
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Gestione diretta della mensa scolastica
Il Comune di Ossi, forniva due servizi di pasto agli alunni delle scuole, uno in forma diretta presso la scuola dell’infanzia
“Piera Fancellu” di Litterai (ex scuola materna) e l’altro presso la scuola primaria “Bruna Cugia” sempre a Litterai (ex scuola
elementare). Queste due gestioni differivano per il fatto che, nella scuola materna, il servizio di cucina era gestito da due
cuoche dipendenti comunali che cucinavano gli alimenti freschi offrendo cibi di qualità ottima, mentre nella mensa delle scuole
elementari il servizio era affidato in appalto ad una ditta esterna che, per quanto potesse essere professionale, non poteva
ottenere gli stessi risultati in quanto un piatto di pasta cucinato alle 11,30 inserito in un contenitore chiuso ermeticamente
(come previsto dalle leggi sanitarie), trasportato ad Ossi e servito alle 13,30 per ovvie ragioni non poteva mai essere buono
come quello della scuola materna. I bambini spesso sono svogliati nel mangiare, se in più si aggiunge il fatto che gradiscono
solo la pizza con le patatine fritte che può essere servita non più di una volta alla settimana, tantissimo cibo finiva ogni giorno
nella spazzatura o (come previsto dalla legge) al canile convenzionato col Comune. I genitori hanno chiesto spesso la modifica
del menù, il Comune dal canto suo ha sempre risposto che il menù era predisposto dal pediatra della Asl e il servizio mensa
non faceva altro che cucinare i cibi e le quantità prescritte giornalmente per ogni bambino. La soluzione individuata è stata
quella di aumentare da 60 a 200 il numero dei pasti preparati nella cucina della scuola materna e poi trasportarli con i
contenitori a norma di legge per la distanza di poche decine di metri fra i due caseggiati. In questo modo la stessa qualità di
cibo dei bambini dell’infanzia è stata estesa anche ai ragazzi della primaria. Con una spesa di circa 20 mila euro si è adeguata
la cucina comunale e rimanendo all’interno della spesa a consuntivo, si è riusciti a migliorare il servizio. Con l’avvio dell’anno
scolastico 2011- 2012 il sistema di gestione delle mense comunali è cambiato. Approntate tutte le procedure necessarie per
l’avvio della nuova gestione, dal rinnovo della cucina alla riorganizzazione del personale, si è scelto di provare a fare il grande
cambiamento. Oggi è possibile dire che è andato tutto bene e nel tracciare un bilancio della nuova gestione si può evidenziare
come prima nota positiva certamente l’alto gradimento dei bambini e la soddisfazione dei genitori per un servizio che migliora
notevolmente rispetto al passato. Dal lato economico per il primo anno non si sono avuti risparmi in quanto sono state
acquistate diverse attrezzature, mentre dall’anno 2013 si è conseguito un 10-15% di minori spese. La gestione economica
rimane certamente in passivo in quanto la somma che viene chiesta alle famiglie copre al massimo il 40-45% dei costi.
Aula Informatica – 70.000 Euro
Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 62.000 euro dalla Regione, Assessorato alla Pubblica Istruzione, cui ha sommato
altri 8 mila euro di fondi propri di bilancio per realizzare una nuova aula informatica super tecnologica presso l’Istituto
Comprensivo “A. Gramsci” di Ossi. Una nuova aula informatica con 24 computer più la postazione del docente, nuovi arredi,
tutto il cablaggio ma anche porte e finestre blindate per evitare i furti. È stato realizzato un pavimento rialzato modulare, tutto
il cablaggio di sistema e l’impianto elettrico a norma ed adatto per l’aula informatica, la postazione per gli alunni del gruppo H,
e le altre 24 postazioni per gli alunni e il docente, un video proiettore ed una lavagna interattiva più tutto il software per la
gestione del sistema. Come modello di computer è stato previsto un Asus EeeTop Pc 22 per il docente e Asus EeeTop Pc 20 per
gli studenti dotato di audio stereo e surround, schermo 16:9 sei porte Usb e sistema Hdmi. Deve essere realizzato un sistema
Wireless di collegamento più tutti gli accessori per ragazzi disabili (Braille, sistema di riconoscimento vocale, ecc.). Una
lavagna da 88 pollici, interattiva e studiata appositamente per gli ambienti scolastici consente di ingrandire parti dello schermo
e di scrivere in modo intuitivo col sistema Zen studio. Il proiettore Acer ed il relativo supporto consentono di proiettare
immagini di 82 pollici anche se distante solo un metro dalla lavagna. Le tecnologie utilizzate sono a risparmio energetico. I
lavori procedono a rilento a causa della lentezza nei pagamenti della Regione ma dovrebbero comunque concludersi a breve.
Saper utilizzare il computer è molto importante, poterlo imparare a scuola è certamente una cosa positiva per gli studenti.
PERSONALE AFFARI GENERALI
Tirocini formativi
Il Comune di Ossi ha attivato tre tirocini formativi nell’area dei servizi amministrativi, economico finanziari e tecnici relativi
ai seguenti progetti:
PROGETTO N°1: catalogazione, semplificazione ed omogeneizzazione delle procedure amministrative, affari generali –
appalti e contratti – Attività produttive – Relazioni con il pubblico. Progetto destinato ai soggetti in possesso della laurea
magistrale in discipline giuridiche ed economiche.
PROGETTO N°2: ricognizione, catalogazione archivio tributi e conoscenza delle procedure di contabilità pubblica. Progetto
destinato ai soggetti in possesso del diploma di ragioneria.
PROGETTO N°3: semplificazione ed omogeneizzazione procedure espropriative e lavori pubblici. Progetto destinato ai
soggetti in possesso di laurea in ingegneria o titolo equipollente.
Negli ultimi anni sono stati attivati altri tirocini formativi per laureati in discipline giuridiche ed economiche e diplomati
ragionieri e geometri.
Potenziamento uffici comunali
La pianta organica del Comune è passata da 26 dipendenti nel 2005 a 37 dipendenti nel 2009. Secondo gli ultimi parametri –
più restrittivi – ad Ossi dovrebbe esserci un dipendente comunale ogni 126 abitanti ossia 47 dipendenti per 5900 abitanti.
Il ruolo che assume la macchina amministrativa è fondamentale sia nella gestione dell’ordinaria amministrazione sia nella
realizzazione di nuovi progetti che necessitano di adeguato personale.
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A tale scopo un primo deciso intervento ha riguardato il potenziamento dell’Ufficio Tecnico aumentando la dotazione di
personale da 3 a 7 unità; agli attuali 3 tecnici si sono aggiunti un ingegnere, un geometra ed un architetto più un altro geometra
in mobilità.
Nell’ultimo biennio hanno lavorato altri quattro giovani ossesi disoccupati, laureati o diplomati nel settore tecnico, che
hanno partecipato al bando di selezione e collaborato con lo staff urbanistico che ha svolto un notevole lavoro a partire dalla
verifica di coerenza col Piano Paesaggistico Regionale e la definizione del Centro matrice, dai Piani Particolareggiati alla
revisione del PUC, dai progetti di lottizzazione delle zone C al Piano del Traffico, alla Progettazione sull’inquinamento
luminoso e altri progetti importanti.
Lavoratori Socialmente Utili
Gli L.S.U. nascono nel 1995-96 con un provvedimento legislativo che consentiva di inserire in attività utili socialmente quei
lavoratori che uscivano dal ciclo produttivo. Il Comune di Ossi, come tanti altri Comuni in Italia, attivò i relativi progetti e nel
periodo di tempo in cui la legge fu operativa gli furono assegnati dei lavoratori.
L’inquadramento come LSU aveva inizialmente una connotazione di provvisorietà, cioè doveva servire ad evitare a quei
lavoratori la disoccupazione il tempo necessario per trovare un altro lavoro. La realtà fu differente, infatti mentre in alcuni
Comuni molti lavoratori trovarono facilmente lavoro e smisero di essere LSU questo ad Ossi non si verificò. La Regione
Sardegna già dal 1998 cominciò a studiare delle soluzioni alternative per ridurre il bacino di migliaia di lavoratori che nel
frattempo si era creato. La proposta era di inserire gli LSU nelle imprese che svolgevano servizi per i Comuni con consistenti
finanziamenti e la garanzia della prosecuzione per 5 anni senza necessità di appalto. Queste misure consentirono di ridurre il
bacino di lavoratori ma ad Ossi non produsse effetto.
Nel frattempo il Comune aveva stanziato proprie risorse che andavano a sommarsi a quelle dell’Inps e della Regione per
integrare l’orario di lavoro settimanale consentendo loro di percepire un salario netto come se fossero operai comunali. Anno
dopo anno la situazione rimase immutata. Nel 2005, dopo 12 anni senza nessuna stabilizzazione, si è affrontato con decisione il
problema di questi lavoratori stabilizzandone ben 15 unità su un totale di 17.
Le cassette postali per l’agro
L’Ufficio Postale di Ossi in collaborazione con il Comune di Ossi ha attivato il servizio di recapito della corrispondenza
tramite le cassette postali modulari per i residenti in agro. Le cassette modulari sono state installate nel 2013 dal Comune di
Ossi in tre punti: uno in zona “Corte ‘e Lottene” per gli abitanti dell’agro di Su Padru, un altro gruppo presso l’abbeveratoio
della circonvallazione per Litterai, per gli abitanti dell’agro di Su Littu ed infine a Littos Longos, a margine della Provinciale
per l’agro verso S. Antonio. Gli utenti che vogliono usufruire del servizio, totalmente gratuito, possono farne richiesta
compilando un apposito modulo disponibile allo sportello delle Poste Italiane di Ossi.
USCITA DA EQUITALIA
La Giunta Comunale in data 1 ottobre 2012 ha deciso, con decorrenza dal 1 gennaio 2013, che la riscossione dei tributi
comunali venga effettuata direttamente dall'Ufficio Tributi del Comune. In questo modo si stabilisce che Equitalia che, è bene
ricordare, è partecipata al 100% da Inps e Agenzia delle entrate, verrà sostituita direttamente dagli uffici comunali e non da
altre società private. In questo modo si avvicina ai cittadini il fatidico "sportello" in cui è possibile chiedere informazioni,
rateizzazioni e chiarimenti rendendo meno impersonale e più "umana" la gestione dei contenziosi e dei debiti. Per quanto
attiene, invece, alla riscossione coattiva, che, se non da Equitalia, da qualcuno andrà comunque fatta, con ogni probabilità se ne
occuperà l'Unione dei Comuni del Coros. Con la gestione diretta dei tributi comunali non si verificheranno più casi in cui un
importo dovuto si moltiplica in maniera esagerata oltre quanto previsto dalla legge come sanzione. Certamente non si potrà non
applicare la normativa in quei casi in cui direttamente dalla legge è prevista la misura delle sanzioni ma si potrà evitare di
scaricare ulteriori costi di gestione sulle spalle dei cittadini.
Ossi vince la causa con Abbanoa ottenendo 708 mila euro
Dopo aver vinto nel 2012 la causa civile che ha condannato Abbanoa al pagamento dei debiti maturati verso il Comune
calcolati alla data del 31 dicembre 2009, comprensivi di interessi e spese legali, e dopo che il Comune ha minacciato il
pignoramento delle bollette dell’acqua ancora da incassare, per ottenere quanto spettante in maniera coattiva, il gestore del
servizio idrico integrato ha deciso di pagare quanto dovuto. L’accordo tra Comune e Abbanoa prevede diverse clausole, per
prima cosa la situazione debitoria viene fotografata alla data del 30 giugno 2014. Tale situazione vede da un lato il Comune di
Ossi che deve ad Abbanoa per consumi idrici delle utenze censite euro 42.503,91 vale a dire che tutte le utenze idriche
comunali (scuole, giardini, impianti sportivi, ecc.) hanno consumato in otto anni poco più di 42 mila euro di acqua. Dall’altra
parte Abbanoa deve al Comune il rimborso dei mutui, il rimborso delle somme anticipate (per spese elettriche, gestionali,
depurazione, ecc.) il cui saldo netto ammonta ad euro 708.438,30. Le modalità di pagamento prevedono che Abbanoa paghi
subito quanto stabilito dalla sentenza, ovvero 100 mila euro entro ottobre 2013 ed ulteriori 100 mila euro in 7 rate da novembre
2014 a maggio 2015. Da febbraio 2015 partirà la verifica e il censimento delle utenze comunali nelle quali non è presente il
contatore, infatti, quando l’acquedotto era gestito dal Comune, le utenze di giardini pubblici, mattatoio e altre strutture non
erano dotate di contatore in quanto comunque l’acqua veniva pagata alla fonte dal Comune sulla base del contatore presente
nel deposito comunale. Una volta fatte queste verifiche, che avranno certamente un saldo positivo per il Comune, Abbanoa
provvederà a pagare la differenza, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 400/450 mila euro. Infine la terza parte dell’accordo
prevede di regolare i debiti e i crediti futuri. Il Comune paga ogni anno 86 mila euro come rata di ammortamento di cinque
mutui per opere idriche e fognarie e che dovrebbero essere pagati da Abbanoa. Ogni anno verrà fatta una compensazione tra i
consumi idrici comunali e l’importo dei mutui ed Abbanoa verserà al Comune la differenza. In questo modo tutta la partita
viene a concludersi ed il Comune finalmente otterrà quanto dovuto. Il “tesoretto” di 700 mila euro è stato utilizzato solo in
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parte dall’attuale amministrazione comunale che concluderà il mandato in primavera, mentre costituirà una somma accantonata
a disposizione della nuova amministrazione comunale.
Ricapitolando Abbanoa deve al Comune di Ossi, per il periodo dal primo gennaio 2006 al 30 giugno 2014, la somma di euro
708.438,30 che si compone delle seguenti voci:
incassi fatture 2006: euro 49.245,17
service 2006-2007: euro 122.598,44
mutui 2006-2009: euro 170.239,79
mutui 2010-2014: euro 366.354,90
La sentenza del 2012 prevedeva il pagamento dei mutui 2006-2009 pari ad euro 264.320,12 più gli interessi di legge ma al
netto del contributo della Regione e quindi pari a circa 200 mila euro. Infine ci sono i crediti derivanti dai mutui che il Comune
ha contratto per reti idriche e fognarie e che deve pagare chi ha titolo a incassare le bollette cioè Abbanoa. I mutui sono:
Rete idrica
Serbatoio
Rete idrica
Rete fognaria
Rete fognaria
euro 284.051,29
euro 55.815,96
euro 15.144,94
euro 516.546,90
euro 154.937,07
La rata annuale di questi mutui è pari ad euro 86.182,34 che va moltiplicata per tutti gli anni in cui i mutui saranno in
ammortamento dal 2014 (secondo semestre) fino all’estinzione. Ogni anno il Comune scalerà dagli 86 mila euro i consumi
idrici di tutte le utenze ed Abbanoa dovrà versare la differenza.
REGOLAMENTI COMUNALI
Accesso agli atti
Il Consiglio Comunale ha approvato un Regolamento sull’accesso agli atti amministrativi, ossia, sulla possibilità di visionare
ed avere copia di documenti interni al Comune da parte di cittadini, associazioni che tutelano interessi diffusi e persone
direttamente coinvolte. Sarà più facile accedere e visionare i documenti con regole e tempi ben definiti; l’unico limite è dato
dalle ricerche d’archivio su una pluralità di documenti che potrebbero essere laboriose e difficoltose e richiederebbero tempi
più lunghi, ma si tratterebbe comunque di casi sporadici ed eccezionali.
Spese in economia
Il Consiglio Comunale ha approvato un regolamento per la gestione delle spese in economia effettuate dal Comune. Sono
state semplificate le procedure di spesa, verranno creati degli elenchi di fornitori per diversi servizi e tipologie, tutto ciò
renderà più snella la burocrazia. Fino a 10 mila euro è possibile aggiudicare la fornitura senza le lunghe procedure d’appalto,
dai 10 ai 20 mila euro serviranno tre preventivi, da 20 a 110 mila euro, che è il tetto massimo di spesa, serviranno cinque
offerte ed una relazione del funzionario che giustificherà i motivi della scelta più conveniente per il Comune.
Regolamento Anti – Usucapione
Il Consiglio Comunale ha approvato nel 2012 un Regolamento allo scopo di razionalizzare l'uso dei beni facenti parte del
demanio, del patrimonio indisponibile e disponibile dell'Ente e per disincentivare l'occupazione senza titolo da parte dei
cittadini sui beni medesimi. Il regolamento ha lo scopo di disciplinare l'iter per la classificazione e la sdemanializzazione dei
beni pubblici, nonché il loro utilizzo a fini collettivi e/o la vendita a soggetti, sia pubblici che privati, per perseguire l'interesse
pubblico nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Tale Regolamento pone al
riparo dall’occupazione abusiva tutte le proprietà comunali sia quelle nella disponibilità dell’Ente, sia quelle date in
concessione ad associazioni e privati anche di durata ultraventennale.
Regolamenti vari
Regolamento per la regolarizzazione amministrativa dei contratti per i loculi cimiteriali
Regolamento per la concessione di agevolazioni alle attivita' che si insediano nel territorio del Comune di Ossi.
Regolamento sui beni pubblici, uso e destinazione dei beni - presupposti per la sdemanializzazone, vendita e concessione.
Regolamento per la disciplina dell'Imposta Municipale propria (I.M.U.)
Regolamento Per Il Servizio Di Noleggio Con Conducente
Regolamento sui controlli interni.
Regolamento per l'alienazione dei Beni Immobili Comunali
Regolamento comunale per l'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)
Regolamento taglio siepi
Regolamento per la collocazione di strutture precarie ed amovibili in area pubblica
Regolamento comunale per la gestione del parco verde urbano di Fundone e delle aree verdi comunali.
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Donato un antico immobile al Comune
Il Consiglio Comunale nella seduta del 29 aprile 2014 ha deliberato in merito ad una proposta di donazione di un vecchio
immobile sito nella centralissima Via Vittorio Veneto, che ha ospitato la sede del medico Manconi, uffici vari, una ferramenta e
giace abbandonato da alcuni anni. Appartenuto ai fratelli Spanedda, ultimamente era proprietà di una ventina di eredi che a
vario titolo per successione ne possedevano diverse quote. La proposta di donazione prevedeva due sole clausole:
l’azzeramento delle spettanze ICI ed IMU dal 2007 fino alla data del passaggio di proprietà e le spese del passaggio di
proprietà. Al momento l’immobile non è agibile ma il Consiglio Comunale ha ritenuto la proposta meritevole di accoglimento
in quanto con pochi lavori lo stesso può essere messo in condizioni di sicurezza in attesa di sceglierne la destinazione
definitiva. Per il Comune si tratta certamente di un risultato importante in quanto, avendone la proprietà, si possono
intraprendere diverse strade, o per l’edilizia abitativa, come il c.d. “canone moderato”, oppure per le attività sociali e culturali,
oppure ancora chiedere finanziamenti alla Regione sui fondi per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
L’edificio, facendo fronte sia sulla Via Veneto che su Via S. Teresa d. Rose, dispone complessivamente di quattro piani e di un
piccolo cortile. Due piani su Via Veneto, ed altri due in “Sa falada ‘e su circulu”. In attesa di valutare quale sia la scelta
migliore, il Consiglio Comunale ha votato per l’accettazione della donazione. Il Sindaco ha ringraziato a nome del Comune la
famiglia Spanedda per aver pensato a questo atto di generosità in favore di un ente pubblico e quindi della collettività.
INVESTIMENTI:
Infrastrutture generali
Edilizia abitativa
Edilizia scolastica
Sistemazione aree verdi
Edilizia sportiva
Urbanizzazioni
Beni culturali e archeologici
Patrimonio immobiliare
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Rete del gas - Ossi 22%
Parco verde urbano di Fundone
Messa in sicurezza dei costoni rocciosi
Rifacimento collettore fognario rione Litterai
Sistemazione della viabilità rurale
Completamento Piano insediamenti produttivi (PIP)
Nuovo cimitero comunale
Riqualificazione del Centro storico
Canone moderato
Edilizia abitativa legge 179/1992
Abbattimento barriere architettoniche edifici privati
Nuova scuola elementare
Manutenzioni alle scuole
Giardini Piazza Sardegna
Giardini PDZ 167
Giardini di Via Angioy
Giardini Piazza Gramsci
Ingresso del paese e fontane
Giardini Via Tilocca
Giochi per bambini aree verdi
Bonifica delle periferie
Riqualificazione stadio w. Frau
Palazzetto dello sport
Campo di calcetto Piazza Sardegna
Nuove case AREA – Via G. Mura
Nuova strada rione Litterai
Collegamento via leopardi – via angioy
Sistemazione Piazza del Popolo
Sistemazione via turritana
Efficientamento rete illuminazione pubblica
Museo etnografico comunale
Sistemazione accessi ai siti archeologici
Riqualificazione sagrato Chiesa di S. Croce
Restauro arredi lignei Chiesa di S. Croce
Acquisizione area verde Chiesa S. Vittoria
Restauro Sa funtana noa
Restauro antico abbeveratoio
Recupero Su puttu nou
Nuovo municipio
Acquisizione e restauro Immobile via G.L. Serra
Realizzazione di un nuovo immobile
Acquisizione area discesa pedonale sa tregonaia
Abbattimento barriere architettoniche edifici pubblici
€ 3.740.000,00
€ 1.301.000,00
€ 700.000,00
€ 70.000,00
€ 663.000,00
€ 320.000,00
€ 292.000,00
€ 1.480.000,00
€ 1.051.000,00
€ 470.000,00
€ 143,500,00
€ 1.245.000,00
€ 524.000,00
€ 100.000,00
€ 150.000,00
€ 126.000,00
€ 80.000,00
€ 110.000,00
€ 36.000,00
€ 42.000,00
€ 80.000,00
€ 757.000,00
€ 247.000,00
€ 80.000,00
€ 65.000,00
€ 270.000,00
€ 100.000,00
€ 170.000,00
€ 35.000,00
€ 350.000,00
€ 225.000,00
€ 75.000,00
€ 50.000,00
€ 9.000,00
€ 65.000,00
€ 16.000,00
€ 12.600,00
€ 90.000,00
€ 260.000,00
€ 128.000,00
€ 112.000,00
€ 10.000,00
€ 190.000,00
Innovazione tecnologico
Patrimonio mobiliare
Progetti POR
Altri progetti
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Nuova aula consiliare
Nuova biblioteca comunale
Aula informatica
(hot spot – wi-fi - webtv)
Internet point biblioteca
Rinnovo completo autoparco comunale
Sala prove e sala di registrazione
Cucina Mensa scolastica
Interreg 3a
Casu frazzigu
Centro educazione ambientale
Buttegas de Ossi – finanziamenti attività
POIC (piani operativi d’intervento comunali)
Lotta al randagismo
Stabilizzazione LSU
€ 40.000,00
€ 80.000,00
€ 70.000,00
€ 50.000,00
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