Sapi informa 2.10

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Sapi informa 2.10
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AZIENDA
Sapi introduce
il costo copia
Da oltre 18 anni nel settore della rigenerazione dei toner per
stampanti laser, Sapi è sempre stata molto attenta nel soddisfare
le esigenze provenienti dal mercato.
Oggi, anche il mondo delle stampanti e multifunzione laser sta
andando verso il mercato dei servizi di gestione per la stampa e
in particolare del “pay per page”, tendenza che ormai da anni
si era verificata nel settore della copia.
Secondo una indagine condotta dall'istituto di ricerca Quocirca
in collaborazione con Xerox, il 70% delle aziende americane ed
europee intervistate riconosce l'importanza strategica e
prioritaria dei servizi per la gestione della stampa, come strumento irrinunciabile per monitorare i costi e generare risparmi.
Il 90% dichiara che continuerà ad adottare e sviluppare all'interno delle procedure aziendali specifici Mps (Managed print services) con l'obiettivo di controllare e ridurre le spese derivanti
dalla stampa, dalla condivisione e dall’aggiornamento dei documenti.
La ricerca rivela, inoltre, che i costi di stampa rappresentano circa il 10% del budget totale destinato all'Information Technology,
percentuale che aumenta al 65% per le società del settore finanziario.
Negli Stati Uniti, quasi la metà delle imprese che hanno partecipato allo studio si aspetta di risparmiare circa il 30% delle spese
adottando gli Mps.
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D'altronde, il 60% dei rispondenti si dice soddisfatto dei risultati
ottenuti grazie ai servizi di gestione per la stampa e il 25% dichiara addirittura di aver raggiunto cifre di risparmio superiori alle
aspettative.
Secondo Louella
Fernandes, analista di Quocirca,
le opportunità di
risparmio generate dagli Mps sono
destinate a crescere. Il 75% degli intervistati, infatti,
afferma l'intenzione di estendere
tali servizi a tutte le aree interne all'azienda, compresi i centri di
stampa, e non soltanto agli uffici; questa tendenza, moltiplicherà
certamente la possibilità di tagliare sui costi.
Inoltre, le imprese vorrebbero applicare i nuovi servizi anche al
parco macchine già presente in azienda: per questo, l'80% degli
intervistati considera un plus importante per il partner la capacità di gestire dispositivi di marchio differente.
In questo contesto , Sapi ha iniziato a lavorare già da un paio
d’anni costituendo una nuova società di servizi, Sapi Service.
Sapi Service specializzata in progetti di “pay per page” si occupa
di analizzare ridurre e ottimizzare il parco macchine attuale del
cliente riducendo non solo i costi di stampa, ma anche gli impatti
ambientali.
Per maggiori informazioni:
Tel. 0331422853
[email protected]
www.costocopia.it
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BREVETTI
Samsung: attività contro la
contraffazione e la pirateria
Avviso di azione di difesa a tutela della
proprietà intellettuale sui consumabili
Tra le maggiori società nei settori Ict ed elettronica di consumo, Samsung è titolare di numerosi brevetti e marchi registrati.
Recentemente, la società si è espressa così in merito alla contraffazione dei propri prodotti:
“ Leader in settori ad alta intensità scientifica e tecnologica, e
fortemente orientata alla ricerca e sviluppo di innovazioni,
Samsung ritiene la proprietà intellettuale ed industriale, e quindi i marchi, brevetti e disegni industriali, quali strumenti essenziali ai fini di tutelare il proprio patrimonio inventivo, conoscitivo e relazionale.
Ciascuno degli strumenti esistenti e, in particolare, i brevetti ed
i disegni industriali, offrono una soddisfacente tutela nei confronti della violazione della proprietà intellettuale e, considerato il contenuto tecnologico delle periferiche di stampa e la complessità sistemica dei prodotti a tecnologia laser per la stampa
in digitale, hanno un ruolo particolarmente efficace nel promuovere l’innovazione continua che contribuisce direttamente
alla prosperità ed al benessere della società mediante la realiz-
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zazione di prodotti di consumo”.
Nel corso degli ultimi due mesi, la multinazionale ha acquistato
cartucce toner compatibili con periferiche Samsung serie CLP300x, CLX-2160x e CLX-3160x, commercializzate in Italia e
in altri paesi dell’Unione Europea sia con marchio del diretto
produttore sia a marchio commerciale del distributore/
rivenditore.
Sottoposti questi prodotti ad analisi, Samsung ha rilevato la palese violazione, da parte del produttore dei materiali di consumo
compatibili, di uno o più brevetti di Samsung.
Di tale violazione sono stati informati sia il produttore che i rivenditori presso cui si è proceduto all’acquisto del materiale
compatibile in questione.
Anche laddove un’impresa non si sia implicata nella produzione
di cartucce toner che violino i diritti di proprietà intellettuale di
Samsung, la commercializzazione di tali prodotti costituisce comunque, al pari della produzione, una contraffazione dei diritti
di brevetto e di disegno industriale registrato di Samsung e può
dare luogo a responsabilità sia civili che penali.
Ove si abbiano dubbi sulla liceità di toner compatibili di cui si
venga in qualunque modo in possesso nello svolgimento
dell’attività di impresa, si prega di segnarlo a Samsung.
Per ulteriori e dettagliate informazioni, si prega di contattare:
Dott. Maarten de Mol van Otterloo, Legal and Sustainability Affairs Senior Manager, Samsung Electronics Europe,
al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
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MERCATO
Periferiche di stampa:
+3,6% nel 4Q2009
Secondo Idc, nell’ultimo quarter del 2009 il mercato delle periferiche hardcopy (stampanti a funzione singola, sistemi multifunzione e fotocopiatrici digitali) ha registrato una crescita anno
su anno del 3,6%, raggiungendo i 34 milioni di unità vendute.
È la prima volta dal secondo trimestre 2008 che il settore, trainato dalla popolarità crescente delle stampanti multifunzione, segna un risultato positivo rispetto all'anno precedente. Anche se il
valore delle vendite è calato del 4,6%, toccando i 14,3 miliardi
di dollari, era dal terzo quarter del 2008 che non si verificavano
perdite così basse. "Crediamo - ha detto Phuong Hang, direttore mondiale del programma Hardcopy Peripheral Trackers di Idc - che il quarto trimestre abbia rappresentato un
punto di svolta. Nonostante questo sia un segnale positivo, la
ripresa nel corso del 2010 sarà comunque lenta e graduale”.
Nei trimestri precedenti, il settore delle multifunzione laser a
colori ha costituito la punta di diamante all'interno del mercato
mondiale delle periferiche di stampa. Onore che nell'ultimo
quarter è spettato alle multifunzione laser monocromatiche, con una crescita anno su anno del 9,3%. Al secondo posto,
invece, le omologhe a colori (+8%). Samsung ha dominato il
mercato delle multifunzione laser monocromatiche in termini di
crescita anno su anno (+60% di unità vendute). In futuro, comunque, le multifunzione laser a colori dovrebbero tornare in
vetta alla classifica in quanto a crescita percentuale, ma le monocromatiche guadagneranno fette sempre più ampie di mercato.
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Tecnologie: inkjet, il mercato trainante
•
Inkjet - L'inkjet continua a dominare il mercato con 23,8
milioni di unità vendute nel quarto trimestre 2009, una tendenza che si prevede continui anche in futuro. Tra i vari segmenti tecnologici, le multifunzione a getto di inchiostro a colori hanno mostrato il terzo tasso di crescita anno su anno più
elevato (+6%). Il segmento inkjet ha anche registrato il più
alto indice di penetrazione delle multifunzione (+75%) rispetto al resto del mercato.
•
Laser bianco e nero - Il settore delle tecnologie laser monocromatiche rimane il maggiore in termini di valore (5,8
miliardi dollari). Per quanto riguarda le multifunzione, è il
segmento con il più basso tasso di penetrazione e quindi con
il più alto potenziale di crescita.
•
Laser a colori - Il mercato delle tecnologie laser a colori è
sul punto di superare il settore degli analoghi dispositivi in
bianco e nero, in quanto a numero di unità vendute, e continua ad avere risultati migliori rispetto alla media del mercato
complessivo delle periferiche di stampa.
Il mercato regione per regione
•
Stati Uniti - Il mercato americano ha mantenuto un buon
livello rispetto ad altre regioni e nel quarto trimestre 2009 ha
confermato la leadership di fatturato (4,4 miliardi di dollari).
In termini di unità vendute (7,8 milioni), gli Usa sono al secondo posto, poco dietro all'Europa Occidentale. Sono al
quarto posto in quanto a crescita anno su anno delle vendite
e al quinto per aumento di fatturato.
•
Europa occidentale - Nel quarto trimestre 2009, in Europa Occidentale sono stati venduti 8,2 milioni di unità, il record assoluto. In termini di fatturato, la regione è seconda
solo agli Stati Uniti.
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•
Cema (Europa Centrale e Orientale, Medio Oriente, America Latina) – Dopo vari trimestri in grave perdita, l'Europa
Centrorientale e l'area Mea hanno sperimentato tassi di crescita anno su anno pari a -2,4% e 20,1%.
•
Asia - Pacifico (Giappone escluso) - Questa regione è scesa al
terzo posto, dopo Europa Occidentale e Stati Uniti, in termini di
unità vendute (7,2 milioni nell'ultimo quarter 2009), mantenendo
la quarta posizione in quanto a fatturato (2,1 miliardi di dollari),
con il più alto tasso di crescita anno su anno (+18,1%).
•
Giappone - Il Giappone è il terzo mercato in termini di valore
delle vendite (2,2 miliardi dollari), con il quarto più alto tasso di
crescita anno su anno nel quarto trimestre 2009 (-2,7%).
La situazione dei vendors
•
HP - HP continua a essere il leader indiscusso nel mercato
hardcopy mondiale, nonostante abbia perso tre punti di
market-share rispetto al 2008 (da 43,5% a 40,8%). Il quarto
trimestre è stato il migliore del 2009, con un aumento anno
su anno di unità vendute del 5,6%. In termini di crescita, i
mercati maggiori sono stati Emea (+11%), Usa (+3%) e AsiaPacifico, Giappone escluso (+2%). Nel mercato mondiale delle multifunzione, Hp, prima in classifica, è cresciuta del 12%.
Rispetto a un anno fa, nell'ultimo quarter 2009, le stampanti
Hp hanno perso un punto di market-share, arrivando a quota
39%, e cinque punti percentuali in termini di unità vendute.
•
Canon - Nonostante la difficile situazione economica, il segmento hardcopy di Canon ha chiuso il 2009 con una crescita
dello 0,6% rispetto all'anno precedente. Numero due del settore, l'azienda ha guadagnato oltre due punti di marketshare, raggiungendo una quota del 19%. Nelle Americhe e
nell'Asia-Pacifico, Giappone escluso è stata l'unico fornitore a
sperimentare tassi di crescita positivi (+6 e 11%).
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Nell'ultimo trimestre 2009, ha registrato un incremento anno
su anno dell'8%, toccando i 6,6 milioni di unità vendute. Il
mercato europeo ha subito un calo dell'8%, mentre Americhe e
Asia-Pacifico, Giappone escluso hanno ottenuto i migliori risultati (+14 e 21%). Le mfp sono cresciute più delle stampanti.
•
Epson - Terzo fornitore mondiale di multifunzioni e stampanti, Epson ha ampliato la propria quota di mercato dell'1,1% rispetto al 2008 (13,8%). In termini di unità vendute,
nel 2009 ha registrato un trend di crescita anno su anno positivo solo nel quarto trimestre (+8,4%). Le regioni con i migliori risultati sono state: Asia-Pacifico, escluso il Giappone
(+16%), le Americhe (+4%) ed Emea (+3%). Le vendite di
multifunzioni e stampanti sono cresciute dell'8 e del 10%.
•
Brother – Fornitore numero quattro, rispetto all'anno precedente, Brother ha subito un calo dell'11,7% in termini di unità vendute, scendendo a 6,4 milioni nel 2009, ma mantenendo un market-share del 5,7%. Ad eccezione del primo trimestre, il 2009 è stato per Brother un anno continuamente in
perdita. Nell'ultimo quarter, il vendor ha registrato la peggior
performance tra i primi cinque fornitori di periferiche hardcopy (-14,7% ). I tassi di crescita anno su anno nell'ultimo
trimestre 2009 sono stati 0% nell'area Asia-Pacifico, Giappone escluso, -1% nelle Americhe e -35% in Emea.
•
Samsung – In quinta posizione, Samsung ha raggiunto nel
2009 un market-share del 4,8%, guadagnando 0,5 punti rispetto al 2008. Con un calo anno su anno del 2,2%, ha registrato, dopo Canon, la miglior performance. Rispetto ai top 5,
ha ottenuto il miglior risultato in Emea (+5%), ma prestazioni inferiori alla media nell'Asia-Pacifico, Giappone escluso (6%) e nelle Americhe (-15%). Nel 2009, l'ultimo trimestre è
stato il migliore, con la crescita più alta (+31,3%) nella rosa
dei cinque. Nelle Americhe ha ottenuto il secondo posto
(+7%), ma anche in Emea (+39%) e in Asia-Pacifico, Giappone escluso (+35%) ha ottenuto risultati sopra la media.
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MERCATO
Lexmark: prezzi in calo
per le cartucce laser
Le vendite di cartucce laser sono una fonte importante di crescita
per i produttori di stampanti quali Lexmark, HP, Samsung,
Canon ed Epson. Trefis ha stimato che, a causa di una concorrenza maggiore, il prezzo delle cartucce Lexmark sia in costante diminuzione.
Cartucce laser: un business importante
Il business legato alle cartucce e alle stampanti laser equivale a
circa il 78% dei quasi 34 dollari che Trefis ha stimato per ogni
titolo di Lexmark. In particolare, il business della cartuccia è importante per due motivi:
1. Le stampanti hanno un basso margine o vengono addirittura vendute in perdita - Molti produttori vendono
le stampanti accontentandosi di un piccolo profitto o andando anche in perdita, con l'obiettivo di accrescere la penetrazione del mercato presso i clienti business.
2. Le cartucce laser hanno elevati margini di guadagno - Vendute a prezzi stracciati, le stampanti legano il cliente all'azienda produttrice, che in questo modo può vendere le
proprie cartucce con profitti decisamente elevati.
Calo di prezzo atteso per le cartucce laser
I consumatori sono sempre più consapevoli dei costi legati alla
fornitura delle cartucce sul lungo periodo e adeguano di conseguenza le proprie scelte di acquisto in merito alle stampanti. Que-
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Figura 1 - Andamento dei
Fonte: Trefis (www.trefis.com)
prezzi
delle
cartucce
laser
Lexmark
sto sta portando a una vera e propria guerra dei prezzi tra produttori di cartucce, al fine di aumentare le vendite delle stampanti.
Come risultato, il prezzo medio delle cartucce laser di Lexmark è
diminuito di circa il 18%, passando da 235 dollari nel 2005 a 192
dollari nel 2009.
Secondo Trefis, questo trend continuerà anche in futuro e le cartucce laser di Lexmark arriveranno presto a costare 147 dollari.
Tale discesa è imputabile ai seguenti fattori:
Dati gli alti margini di profitto offerti dalle cartucce,
Lexmark perseguirà una politica dei prezzi aggressiva per competere con i leader di mercato, quali HP e Canon
Le cartucce più economiche prodotte da terze parti contribuiranno in parte al calo dei prezzi di mercato
La diminuzione dei costi di produzione permetterà, di anno in
anno, prezzi sempre più competitivi.
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AZIENDE
Tempi duri
per Office Depot
Nel bel mezzo di una recessione che ha colpito duramente i consumi di imprese e privati, non sorprende che anche Office
Depot stia attraversando un periodo di difficoltà: il secondo rivenditore di forniture per ufficio è in calo da cinque trimestri e si
prevede chiuderà l'anno con una perdita di 96 milioni di dollari.
I guai con la giustizia
Ma i problemi per il colosso della Florida non si esauriscono in
una semplice contrazione della domanda di carta e penne. Prima
inquisita dalla Sec (Securities and exchange commission), la società è oggi al centro di alcune indagini perché sospettata di aver
gonfiato i prezzi con i clienti della pubblica amministrazione.
Secondo il Ceo Steve Odland, invece, l'azienda sarebbe vittima
del malcontento dei suoi ex-dipendenti.
Nel giugno scorso, la società di venture capital BC Partners ha
accettato di gettare un'ancora di salvezza a Office Depot con un
investimento di 350 milioni dollari.
L'indagine della Sec
Nel dicembre 2009, Office Depot ha accettato di pagare una sanzione civile per chiudere un'indagine della Sec, iniziata nel 2007
e relativa alla violazione della Regulation Fd (Fair disclosure) per
aver rivelato alcune informazioni price sensitive agli analisti finanziari. L'inchiesta riguardava anche questioni contabili, di prestiti e pagamenti ai fornitori.
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Le accuse di sovrapprezzo
Ora un nuovo ciclo di dichiarazioni accusano la società di aver
defraudato enti pubblici locali e governativi per cifre che raggiungono addirittura i 100 milioni di dollari all'anno.
Le accuse partono da David Sherwin, ex senior account manager
di Office Depot licenziato nel 2008, e hanno aperto diverse inchieste
da parte del Dipartimento di Giustizia e di sei Stati federali.
Office Depot ha dovuto e dovrà risarcire così diversi comuni,
per somme comprese tra poco più di centomila dollari e qualche milione.
Odland ha detto che i sovrapprezzi applicati nelle compravendite
con le Pa sono da imputare alla disonestà di pochi dipendenti, ora
licenziati, e che la società è vittima di una campagna diffamatoria.
Oggi Office Depot ha un nuovo sistema centralizzato per gli ordinativi e ha sviluppato politiche per incoraggiare l'etica e la denuncia di comportamenti scorretti. Tuttavia, alcuni enti hanno
già deciso di cambiare fornitore.
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AZIENDE
Oki: nessuna garanzia
per chi usa “falsi-toner”
L’azienda olandese ha dichiarato di abolire
la garanzia sulle stampanti se sono state
utilizzate cartucce compatibili o rigenerate
Lo scorso marzo, Oki Netherlands ha pubblicato sul suo sito
web un volantino in merito ai toner non originali. In tono aspro,
veniva denunciato l'utilizzo dei "falsi-toner", sostenendo che i
prodotti di terze parti fossero qualitativamente scadenti e
avrebbero potuto danneggiare le stampanti. Ma l'azienda
olandese si è spinta anche oltre, dichiarando che l'uso di toner
non a marchio Oki avrebbe comportato la perdita della regolare
garanzia sulle stampanti!
Etira, l'associazione europea dei costruttori di cartucce toner e
inkjet rigenerate, ha immediatamente protestato contro una
simile assurdità: secondo la legislazione vigente in tutta Europa,
solo in caso di danni strettamente riconducibili all'utilizzo di
cartucce non-Oem, la garanzia della stampante potrebbe essere
dichiarata nulla.
Etira ha ricordato un caso analogo avvenuto in Germania l'anno
scorso: un tribunale tedesco ha giudicato illegali le dichiarazioni
tendenziose di un'azienda circa le limitazioni di garanzia. Etira
ha anche sottolineato che Oki ha agito contro la propria politica
aziendale, visto che la generica dichiarazione di garanzia globale
della società olandese non fa menzione a simili restrizioni.
A seguito dell'intervento di Etira, Oki ha ritirato dopo pochi
giorni il volantino incriminato dal proprio sito.
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BREVETTI
Cause: i “riproduttori”
guadagnano terreno
Il 2009 è stato un anno epico per l'industria della rigenerazione, con diversi casi legali chiusi a favore della libera concorrenza e dell'aftermarket. La riforma sui brevetti ha reso più difficile per gli Oem rivalersi contro produttori terzi.
Nell’estate 2008, riguardo al caso “Quanta Computers contro LG Electronics”, la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva sentenziato che, quando un'azienda effettua una vendita autorizzata, i suoi diritti di brevetto
relativamente al prodotto ceduto si esauriscono e non possono essere
fatti valere nei confronti di chi abbia acquistato o utilizzi il prodotto.
Il 31 marzo 2009, il giudice Gregory Van Tetenhove si è espresso in
modo analogo a favore di Static Control Components, decidendo
che, una volta messe in vendita le sue cartucce Prebate, Lexmark non
avrebbe più potuto avanzare nessun diritto di proprietà intellettuale per
impedirne la rigenerazione da parte di chiunque.
“Static Control – ha dichiarato Skip London, General Counsel dell'azienda – ritiene che, sin dagli inizi, Lexmark non avesse il diritto di utilizzare i propri brevetti per impedire la rigenerazione di cartucce toner
con marchio Prebate. Dopo 12 anni di discussioni e sei di cause legali è
positivo constatare che il giudice concorda con le nostre posizioni”.
Il mercato sembrerebbe finalmente libero dai vincoli che ostacolavano
la rigenerazione delle cartucce Lexmark, anche se il Return Program
della multinazionale pone ancora delle forti ristrizioni. Questo contratto,
che lega e fidelizza il cliente all'azienda, prevede sconti sulle cartucce a
patto che vengano utilizzate una sola volta e restituite direttamente a
Lexmark o a un partner autorizzato.
È quindi molto improbabile che una sentenza possa invalidare questo
tipo di contratto: una situazione del genere potrebbe accadere solo se
Lexmark trascinasse in tribunale uno dei suoi clienti per inadempienza
dei termini. Un caso decisamente inverosimile.
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BREVETTI
Oem in difesa della
Proprietà intellettuale
Epson: bloccate le vendite
per violazione di brevetto
Nel 2007, la Commissione degli Affari Internazionali degli Stati
Uniti ha approvato una sentenza a favore di Epson contro 24
produttori di cartucce compatibili per violazione di brevetto. In
base all'ordinanza, queste società non possono più importare i
propri prodotti negli Usa nè vendere quelli che sono già stati immessi sul mercato americano.
La vita per i manufacturer di cartucce si fa sempre più complicata. Dietro ogni tecnologia “compatibile”, ci sono rigidi standard
da rispettare: il design della cartuccia, ad esempio, non deve essere troppo simile all'originale, altrimenti potrebbe essere bandito. Il “troppo simile” rimane comunque un parametro arbitrario
e per i produttori di cartucce diventa davvero difficile conformarsi alle regole. Anche il consumatore dovrà capire quali prodotti
siano considerati ancora legali, prima di scegliere il proprio fornitore di fiducia.
La lunga marcia di Hp
contro le cartucce compatibili
Prosegue la battaglia legale di Hewlett-Packard contro 11 produttori di cartucce per stampanti, accusati di aver violato i brevetti del colosso americano.
Le società californiane InkPlusToner.com e Comptree Ink,
colpevoli di aver infranto il diritto di proprietà intellettuale, non
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potranno più vendere i propri prodotti sul mercato e hanno pagato un risarcimento in denaro ad Hp.
La multinazionale spera che la Commissione degli Affari Internazionali (Itc) si pronunci presto anche contro gli altri produttori
incriminati.
La causa contro SmartTone Services sembrerebbe in dirittura
di arrivo e, secondo Hp, dovrebbe concludersi come le due precedenti. È stata approvata da un giudice amministrativo anche la
mozione contro l'azienda cinese Shuhai Gree MagnetoElectric, che, secondo quanto pattuito, non importerà più i prodotti in questione.
Un giudice ha sentenziato contro altre sette società con sede in
Cina, Hong Kong e in Florida. Hp si aspetta che l'Itc emetta un divieto nei confronti di questi produttori, perché non siano più in
grado di commercializzare le cartucce illegali.
Un dirigente di Hp ha detto che la multinazionale si ritiene soddisfatta del risultato ottenuto e proseguirà con determinazione
l'impegno per la tutela della proprietà intellettuale.
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AMBIENTE
Scelte etiche delle aziende
Hp vieta le esportazioni di e-waste
Poco meno di un anno fa, Dell ha annunciato che non avrebbe più esportato i rifiuti elettronici nei Paesi in via di sviluppo. Un atto di responsabilità che sembra ovvio, ma che in realtà deve ancora farsi strada
nella coscienza di molte aziende.
Tuttavia, fortunatamente, anche Hp ha deciso di vietare il trasferimento di e-waste dalle nazioni ricche, appartenenti all'Unione Europea o
all'Oecd (Organization for economic co-operation and development)
alle povere. Mentre i materiali
definiti “non pericolosi” dalla
Basel Action Network o destiDell vende
nati alla donazione/rivendita
cartucce rigenerate
possono essere esportati, ogni
rifiuto elettronico, nocivo per
Per chi vuole risparmiare e salvaguarl'ambiente, verrà monitorato da
dare l'ambiente, le NextLife di Dell
appositi incaricati, scelti ansono le cartucce a inchiostro ideali. Sonualmente da Hp per verificare
no rigenerate, quindi limitano l'accula conformità dei processi di
mulo di rifiuti: si stima, infatti, che ogni
smaltimento alle politiche aanno circa 400 milioni di cartucce venziendali.
gano gettate nelle discariche americaAnche se simili principi dovrebbero essere già adottati universalmente, Dell e Hp segnano un
punto a proprio favore, dimostrandosi più lungimiranti e
proattive di molte altre aziende
nel comparto elettronico. Sicuramente, la loro iniziativa servirà da pungolo per altre società,
anche se occorreranno leggi
governative più forti per obbligare davvero le imprese a una
maggiore responsabilità sociale.
ne. L'1% di queste cartucce viene recuperato da Dell, con lo stesso risparmio
di carbonio che si otterrebbe piantando
15mila nuovi alberi.
I prodotti NextLife vengono forniti con
una garanzia “soddisfatti o rimborsati”
di 21 giorni e una copertura di un anno
contro i difetti di fabbricazione e dei
materiali. Rispetto ad Hp, le cartucce
NextLife permettono un risparmio
massimo pari al 30% e fino al 20% in
più di pagine stampate, con la stessa
affidabilità degli altri marchi.