aggiornamento tecnico frutticolo

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aggiornamento tecnico frutticolo
ASSOCIAZIONE REGIONALE
GRUPPI COLTIVATORI
SVILUPPO del PIEMONTE
Supplemento a Coldiretti Informa n.
10
del
29/03/2011
Dir. Amm. B. Rivarossa - Dir. Resp. M. Pellegrino - Poste Italiane - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)1
art. 1, comma 2, DCB/CN Filiale di Cuneo Stampa in proprio Editore Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo
FEASR
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe
nelle zone rurali
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 – Misura 111.1
Sottoazione B) Informazione in campo agricolo
In collaborazione
Settore frutticolo
AGGIORNAMENTO
TECNICO FRUTTICOLO
DIFESA DRUPACEE DI INIZIO STAGIONE
DIFESA POMACEE PER TICCHIOLATURA
DISERBO FRUTTICOLE 2011
TOSSICITA’ API
BUTTERATURA MELO
TRATTAMENTI PER MIGLIORAMENTO FORMA MELE
-DRUPACEEDifesa Pesco - Susino – Albicocco
BATTERIOSI: SI consiglia di intervenire ad inizio prossima settimana con l’applicazione di prodotti rameici
quali ad esempio poltiglia bordolese e ossicloruro tetraramico ecc.
Linea tecnica consigliata
Formulato
DOSE
Fase
Fenologica
Principio
Attivo
Commerciale
ml o g/hl
l o Kg/ha
Stadio A – B
Rame
Poltiglia Bordolese
300 - 500
4,5 - 7,5
Corineo
Stadio A – B
Rame
Ossicloruro Tetraramico
300 - 400
4,5 - 6
Corineo
Attività Collaterale
Difesa Pesco
BOLLA
Negli ultimi due anni questo patogeno si è
diffuso sempre più nei pescheti del nostro areale
creando non pochi problemi per il suo
contenimento. Le ultime stagioni invernali
particolarmente umide ne hanno favorito la
diffusione a larga scala e le segnalazioni di
numerose infezione suggeriscono di condurre una
lotta contenitiva già a partire da questa fase di
gemma gonfia.
La difesa da questa patologia è basata
essenzialmente su trattamenti preventivi, in
quanto al momento della manifestazione dei primi
sintomi è già tardi per intervenire non essendo poi
così efficaci i prodotti curativi a disposizione.
Questo fungo sverna come blastoconidio sul
tronco per cui è fondamentale intervenire in bruno
per ridurre l’inoculo presente e mantenere
un’adeguata copertura dei vari organi della
pianta.
Pertanto, visto l’andamento climatico molto
umido e la presenza sempre più pressante del
patogeno, si consiglia di intervenire ad inizio
prossima settimana con un prodotto a base di
Ziram (es: Triscabol dg: 400 - 500 g/hl) o
Captano (ex: Merpan 80 wdg: 300 g/hl). Si
suggerisce di preferire in questa fase fenologica
di gemma gonfia il Captano in quanto
successivamente, a rottura gemme, l’eventuale
miscela con l’olio minerale potrebbe dare origine
a fitotossicità. Per una buona riuscita
dell’intervento si consiglia di curare bene la
bagnatura delle piante.
Nonostante in disciplinare siano inseriti
contro questa avversità anche altri p.a. si
consiglia comunque di preferire in questa fase le
sostanze attive precedentemente citate e di
impiegare gli altri p.a. a disposizione nelle
successive fasi della stagione.
Se si utilizza lo Ziram come p.a. fare molta
attenzione al formulato commerciale: tutti i
prodotti, tranne che per il Triscabol dg,
presentano una limitazione nel dosaggio a
ettaro (3 Kg) riportata espressamente in
etichetta.
Fig. 1: Attacco di bolla su foglie e frutto
2
Prodotti consigliati
P.a.
Dose
Prodotto
€/hl
cc/hl
L – kg/ha
Triscabol Dg ecc
300
4.5
1.4 - 1.8
captano
Merpan 80 wdg ecc
150
3.75
1.35
captano
Merpan 480 sc ecc
250
2.25
1.55
Pomarsol 80 wg ecc
300 - 500
4.5 – 7.5
3–5
Syllit ecc
100
1.5
1.0
ditianon
Delan 70 wg ecc
100
1.5
2.5 - 3
Tebuconazolo + zolfo
Tebuzol disperss
400
6.0
5.5
ziram
tiram
dodina
Cocciniglia bianca
ricordando però che i suddetti prodotti non
potranno più venire utilizzati.
Poiché questo diaspino sverna come
femmina fecondata assolutamente ben protetta
dallo scudetto, la sua resistenza agli interventi
risulta elevata, in particolare nei confronti sviluppo
(Juvinal, Applaud). Negli appezzamenti più colpiti
si dovrà quindi effettuare l’intervento sulle
neanidi di prima generazione (fine maggio)
IMPORTANZA DELLA DISTRIBUZIONE
Nelle situazioni con presenza elevata di
cocciniglia risulta di estrema importanza una
adeguata distribuzione del prodotto. Si dovrà
ritornare nella corsia vicina in senso di marcia
opposto al precedente con un volume di
acqua di almeno 15 hl/ha.
Prodotti contro le cocciniglie
Dose
Lkg/ha
€/hl
Attività
collaterale
2000
30
3
Uova di
acari
Polithiol
5000
75
15
Uova di
acari +
oidio
polisolfuro di
calcio
Polisenio
ecc
15000
225
15
oidio
0.32*
3.4
pyriproxyfen
+
olio
Juvinal 10
ec, Ardito
ecc
+
olio
+
+
15
1.5
Stadio
P.a.
Prodotto
Stadio
B-C
olio minerale
vari
Stadio
A-B
olio minerale +
zolfo
Stadio
B-C
Stadio
C-D
cc/hl
0.04
(0.8
hl/ha)
-
+
1000
*Limite massimo da etichetta
**con questi prodotti si consiglia l’aggiunta di olio minerale (1 kg/hl ) pertanto al costo del prodotto dovranno essere
aggiunti 1,4 €/hl
3
Acetamiprid) a disposizione o Flonicamide,
Afidi
meglio se aggiunti all’olio che ne garantirà la
Nel periodo precedente a bottoni rosa
effettuare
un
intervento
con
uno
dei
Neonicotinoidi (Imidacloprid, Thiametoxan o
persistenza. Se si utilizza la miscela con olio già
preparata (Confidor Oil) utilizzare il prodotto a
dosaggio normale (2 – 2,5 l/hl)
Prodotti disponibili contro gli afidi
P.a.
Prodotto
Dose
cc/hl
€/hl
Attività
(in etichetta)
cc/ha
Stadio C - D
imidacloprid
+ olio
Confidor
Oil
2000
30 L
7
Afidi e
cocciniglie
Stadio D
imidacloprid
Confidor
200
O-TEQ
50
750
2.25
afidi
Stadio D
imidacloprid
Generici
50
750
1.5
afidi
Stadio D
acetamiprid
Epik
100
1500
3.0
afidi
Stadio D
thiametoxan
Actara 25
wg ecc
20
300
3.9
afidi
Stadio D
flonicamide
Teppeki
9.3
140
2.4
afidi
Stadio H
pymetrozine
Plenum 50
wg
40
600
-
afidi
Stadio
TRIPIDI (Nettarine)
Su pesche il trattamento contro il tripide non
è necessario!
Intervenire nella fase di bottoni rosa
con Piretroidi (indicati in tabella 4). In caso
di
basso
eseguire
rischio
un
caduta petali
di
Tripidi
intervento
con
ad
Clorpirifos
è
sufficiente
ANARSIA
immediata
Metile
e
Etofenprox.
Sebbene
la
popolazione
di
questo
lepidottero si sia molto ridimensionata in alcune
zone esiste comunque la possibilità di un
aumento della popolazione per cui si consiglia di
Attenzione!!!: Solo con il Fluvalinate è possibile
effettuare un trattamento prima dell’inizio fioritura;
intervenire a pochi giorni dalla fioritura senza
molti prodotti utilizzati contro il tripide sono
arrecare danni alle api.
efficaci anche contro Anarsia (Fluvalinate ecc).
4
Strategia di difesa a disposizione contro i tripidi
Principio
attivo
Formulato
commerciale
di
riferimento
Costo del
trattament
o
ad hL
(€)
ml o
g/hl
L/kg/h
a
Stadio D - E
Fluvalinate
Mavrik 20 ew
ecc.
1,8
30
0,45
Afidi
Tripidi , Anarsia
Stadio D
Acrinatrina
Rufast e-flo
ecc.
6,90
60
0,9
Tripidi
Stadio D
Bifentrin
Brigata FLO
ecc.
2,1
150
2,25
Afidi
Tripidi, Anarsia
Stadio D
Deltametrina
Decis
ecc.
2,1
50
0,75
Afidi
Anarsia
Stadio D
L- Cialotrina
Karate Zeon
ecc
2,8
20
0,3
Afidi
Stadio D
Ciflutrin
Bayteroid
ecc.
1,6
50
0,75
Afidi
Tripidi, Anarsia
Stadio D
Cipermetrina
Ciperthrin
plus ecc
2,00
50
0,75
Afidi
Tripidi, Anarsia
Stadio D
Alfacipermetri
na
Contest ecc
-
20
0,3
Afidi
Tripidi, Anarsia
Stadio D
Zetacipermetrina
Fury ecc
-
200
7,5
Afidi
Tripidi, Anarsia
Stadio G
Clorpirifos M.
Reldan 22
ecc
4,45
350
5,2
-
Stadio G
Etofenprox
Trebon Star
ecc
3,5
100
1,5
Afidi
Tripidi, Anarsia
Fase
Fenologica
Dose
Attività
(registrate in
etichetta)
5
Albicocco
AFIDI Intervenire nella fase della prefioritura con un Neonicotinoide (Imidacloprid o Acetamiprid).
Strategia di difesa a disposizione contro gli afidi
Fase
Fenologica
Formulato
commerciale di
riferimento
Costo del
trattamento
ad hL
(€)
Imidacloprid
Confidor 200 sl
ecc
Acetamiprid
Epik
Principio attivo
Stadio C - D
Stadio C - D
Attività
(registrate in
etichetta)
Dose
ml o
g/hl
L/kg/ha
3,6
50
0,75
Afidi
3,2
100
1,5
Afidi
CORINEO Intervenire in questa fase con prodotti a base di Thiram o Captano.
Strategia di difesa a disposizione contro gli afidi
Fase
Fenologica
Principio
Attivo
Formulato
Commerciale
DOSE
Costo del
trattamento
ad hL
Attività
ml o g/hl
(€)
Stadio C – D
Captano
Stadio C – D
Thiram
Merpan 80 wdg
ecc
Pomarsol 80 wg
ecc
TICCHIOLATURA DEL MELO
lo
Collaterale
Kg/ha
2,4
300
4,5
-
1,65
150
2,25
-
previsione di una precipitazione, anche se di
lieve entità, risulta fondamentale procedere
STRATEGIA DI DIFESA
con opportune “coperture”.
La difesa di tipo preventivo, ormai
L’impostazione di base fa riferimento ad
consolidata nel nostro areale da diversi anni, ha
attente valutazioni delle previsioni meteo le quali
consentito, in particolare nelle ultime due stagioni,
risultano ormai sempre più precise e affidabili nel
di limitare al minimo l’insorgenza di infezioni
breve
anche con condizioni decisamente favorevoli al
dell’andamento climatico si utilizzano modelli
patogeno contenendo l’incidenza del danno alla
previsionali
raccolta al di sotto delle soglie di riferimento.
precipitazioni “infettanti” consentono di valutare al
periodo
i
(3
quali
giorni).
in
Oltre
all’analisi
corrispondenza
di
meglio la gravità delle infezioni stesse. Grazie
Nel periodo dell’infezione primaria, in
all’identificazione del loro grado di pericolosità è
6
possibile stabilire se è necessario intervenire
casi:
anche
•
dopo
la
precipitazione
attuando
la
cosiddetta difesa retroattiva.
Mancata copertura della pianta a seguito di
un’avvenuta infezione
•
Dilavamento del prodotto di copertura
•
Infezioni molto gravi segnalate dal modello
Quest’ultima è realizzata solo nei seguenti
Rim-pro
PRODOTTI AD AZIONE PREVENTIVA (Sostanze attive impiegate a scopi preventivi)
Principio
attivo
Prodotto
Dose
gml/hl
Resistenza
dilavamento
(mm)
metiram
Polyram DF
200
30
mancozeb
Dithane 45 ecc
200
40
ditianon
captano 80%
captano 48%
Delan 70 WG 50 –
50
ecc
70
Merpan
80
150
60
WDG
Merpan
480
300
60
SC
Limitazioni
e note
Entro la fase di frutto noce: è consigliabile
comunque entro fioritura per favorire lo
sviluppo dei fitoseidi
I dosaggi ridotti sono adottabili con formulati
già sperimentati
Max 3 interventi
complessivi all’anno,
indipendentemente dall’avversità.
Tempo di carenza pari a 60 giorni
Max 3 interventi con questi prodotti
fluazinam
Ohayo ecc
100
60
trifloxistrobin
boscalid +
pyraclostrobin
polisolfuro di
calcio**
Flint
15
60
Bellis
55
60
Max 3 interventi
prodotti
Vari
1500
30
In fioritura svolge un’azione diradante
zolfo**
Thiopron,
Heliosufre,
ecc.
300
30
Da usare verso fine infezione primaria
rameici**/***
Vari
150300
40
Impiegare su pianta asciutta
complessivi con questi
**:Questi prodotti vengono di norma impiegati nella lotta biologica ma possono trovare applicazione, nell’ottica del
contenimento dei residui di prodotti ripetutamente utilizzati, anche nel convenzionale
***:Porre molta attenzione all’etichetta in quanto solo pochi prodotti sono impiegabili in vegetazione (Es. Poltiglia
Disperss)
PRODOTTI AD AZIONE RETROATTIVA
relativamente basse (inferiori ai 10 - 12° C) e che
la germinazione delle spore avvenga lentamente,
La retroattività in senso stretto viene
diversamente
con
temperature
più
elevate
garantita solo da alcune famiglie di sostanze
quest’ultimo processo avverrà molto velocemente
attive: anilinopirimidine, I.B.E. e dodina. Tutti gli
ed i prodotti di copertura non saranno più efficaci.
altri, cosiddetti “preventivi” elencati nella tabella
precedente, svolgono un’attività retroattiva di
Normalmente tali condizioni si verificano al
alcune ore (24 - 36 ore) dall’inizio infezione, a
superamento dei 300 gradi ora calcolati dall’inizio
condizione che le temperature si mantengano
della pioggia infettante.
7
Sostanze attive utilizzate a scopo curativo
Formulato
commerciale
Dose
g-ml/hl
Retroattività
(ore)
Chorus
30
48
pyrimethanil (1)
Scala
75
48
difenoconazolo (2)
Score 25 EC,
15
ecc
96
penconazolo (2)
Topas
10 EC
ecc.
40 - 45
72
tebuconazolo (2)
Folicur SE, ecc
290
72
Proclam, ecc
50
72
tetraconazolo (2)
Domark
ecc
125,
30
72
miclobutanil (2)
Thiocur
ecc
Forte,
125
72
fenbuconazolo (2)
Indar
ecc
60
72
Stadio Fen. Principio attivo
Fino
caduta
petali
a cyprodinil (1)
Da caduta
bitertanolo (2)
petali
In tutte le
dodina 65%
fasi
Vari
Inibitori della sintesi degli ergosteroli (i.b.e.)
Data la tendenza a manifestare fenomeni
di resistenza si raccomanda di usarli
sempre in miscela ad un prodotto di
copertura
La loro efficacia si manifesta solo con
temperatura oltre i 10 °C
Distribuire il principio attivo sempre su
pianta asciutta.
Il principio attivo più efficace contro la
ticchiolatura
è
indubbiamente
il
difenoconazolo (Score 25 EC ecc),
prodotto specifico nei confronti della
malattia. Gli altri prodotti oltre a svolgere un
azione di contenimento nei confronti della
5
EW,
100
48 - 60
Limitazioni
e note
(1)
max
4
interventi
complessivi:
consigliabile
aggiunta di 30 g
di dithianon
Da preferirsi a
seguito
d’infezioni gravi
(2)
max
interventi
complessivi
all’anno
4
Porre attenzione
su
varietà
sensibili
alla
ruggine
ticchiolatura
svolgono
anche
azioni
accessorie contro altri funghi:
• Oidio: tetraconazolo (Domark 40 EW
ecc), penconazolo (Topas 10 EC ecc),
miclobutanil (Thiocur Forte ecc)
• Monila: tebuconazolo (Folicur SE ecc),
fenbuconazolo (Indar 5 EW ecc)
• Cancri rameali: bitertanolo (Proclaim
ecc)
Strobilurine (Flint e Bellis)
Per questa famiglia di prodotti esistono numerose
segnalazioni di resistenza soprattutto nelle zone
in cui il loro uso avviene da più anni, per questo si
raccomanda di:
8
Limitare il numero di trattamenti nell’arco della
stagione (3 interventi all’anno)
Evitare l’uso a “blocchi” senza intervallarli con
altri principi attivi
Non impiegare in presenza di infezioni
secondarie in atto
Distribuire il principio attivo sempre su pianta
asciutta.
La valutazione dell’inoculo presente in
un meleto va effettuata ad inizio caduta foglie
dell’anno
precedente
seguendo
la
metodologia descritta nella guida.
Anilinopirimidine (Scala, Chorus)
Valutazione del rischio (inoculo)
Per la probabile insorgenza di resistenze, vale lo
stesso discorso fatto per gli altri gruppi e
precisamente:
Limitare il numero di trattamenti nell’arco della
stagione (4 interventi all’anno)
Miscelare questi prodotti con altre sostanze
attive di copertura (es. ditianon 30 g/hl)
Presentano scarsa attività sui frutti quindi
l’impiego è limitato sino a caduta petali
Distribuire il principio attivo sempre su
pianta asciutta.
Va inoltre ricordato che questa classe di fungicidi,
funziona anche a temperature relativamente
basse (fino a 5 °C).
FATTORI PREDISPONENTI
VARIETÀ
Il panorama varietale che si è aggiornato in questi
anni indica una diversa sensibilità varietale dei
frutti così sintetizzabile:
Varietà
sensibili
molto
Ambrosia,
gruppo
Gala, Braeburn,
Fuji, Red Delicious
Varietà mediamente Golden Delicious
sensibili
Granny Smith
Varietà
sensibili
poco
e
gruppo Renetta.
INOCULO DELL’ANNO PRECEDENTE
La conoscenza del grado di rischio
presente all’interno di un meleto ad inizio
stagione vegetativa risulta fondamentale per
pianificare la più opportuna strategia di difesa già
a partire dalle prime fasi sensibili (punte verdi).
Di seguito si riporta la tabella con la quale
è possibile definire il grado di rischio presente
andando ad analizzare 100 foglie su 10 piante
diverse all’interno dell’appezzamento:
rischio basso
nessuna macchia
rischio medio
1 – 10 macchie
rischio alto
oltre 10 macchie
AMBIENTE
L’ambiente in cui si trova il frutteto può
condizionare la predisposizione della pianta alla
malattia:
Zone con ristagno d’umidità
Presenza di reti antigrandine
Meleti in condizioni di lussureggiamento con
emissione prolungati di giovani foglie.
AZIONI DI PROFILASSI
DISTRUZIONE MECCANICA DELLE FOGLIE
Anche se non abbiamo ancora maturato
un’esperienza nel nostro territorio, se non
limitatamente ad alcune realtà biologiche, questa
pratica consente di eliminare buona parte
dell’inoculo presente in campo, prima che inizi
l’effettiva difesa alla malattia, riducendo
notevolmente il livello di rischio.
La tecnica consiste nella distruzione delle
foglie cadute a terra raccogliendole con l’ausilio di
spazzole e distruggendole in seguito o
procedendo alla loro sminuzzatura con appositi
trituratori.
ACCRESCIMENTO FOGLIARE
Gli scopi di questo controllo sono:
9
o
o
Individuare
il
momento
dell’eventuale
infezione sullo stadio di sviluppo vegetativo.
Stabilire
la
validità
dell’intervento
precedentemente effettuato sulla vegetazione
presente.
Come eseguire il controllo:
o Si consiglia di monitorare più varietà (Golden
D., Red D. Gala ecc) in quanto hanno sviluppi
fenologici diversi.
o Si
devono
scegliere
due
piante
rappresentative dell’appezzamento e quindi
su queste individuare cinque germogli
vegetativi e cinque germogli fiorali (Vedi foto).
o E’ bene cartellinare i germogli scelti per
individuarli facilmente, meglio ancora se il
cartellino apposto viene anche siglato (es F1
per il germoglio fiorale 1, V1 per il germoglio
vegetativo 1 e così via)
o Bisogna eseguire un controllo bi settimanale
(meglio se a giorni fissi) e procedere al
conteggio delle foglioline distese tagliando
con una forbice la punta delle foglioline
conteggiate, in modo che queste non vengano
considerate nel successivo controllo.
Germoglio vegetativo
DATI CLIMATICI
Controllare
le
precipitazioni,
temperatura e la bagnatura fogliare.
la
I RILIEVI
•
•
Lettura dei captaspore.
Questa indicazione è soprattutto utile per
identificare il momento di inizio delle infezioni,
e il periodo di fine infezioni primarie.
Analisi del modello previsionale Rim-pro con
i dati relativi alle stazioni meteo delle principali
aree frutticole e precisamente: Manta,
Lagnasco, Saluzzo, Costigliole, Fossano,
Savigliano, Cavour, Busca, Caraglio, Revello,
Centallo e Guarene: le stazioni i cui comuni
sono riportati in grassetto consentono una
lettura ed elaborazione dei dati a frequenza
oraria.
Germoglio fiorale
INTERPRETAZIONE DEL VALORE DEL RIM-pro
Valore Rim
0-100
100-300
300-600
+ 600
Rischio
infezione
assente
Basso
medio
elevato
10
CONTROLLO DELLE INFESTANTI
STRATEGIE IN USO
Sulla base delle esperienze maturate dai tecnici del coordinamento CReSO vengono di seguito proposte le
più opportune strategie di contenimento della flora infestanti.
IMPIANTI IN PRODUZIONE
Il glifosate è il prodotto di riferimento
Negli
impianti
in
produzione
sono
anche se la sua applicazione non sempre è
necessari 2 - 3 interventi, di cui 2 essenziali: in
possibile (impianti giovani e in presenza di
primavera e in autunno.
polloni) e richiede attenzione nell’applicazione.
PRIMAVERA
Aprile
Timing d’intervento consigliato con il glifosate
ESTATE
AUTUNNO
Giugno
Ottobre
In impianti con forte presenza di polloni:
prima di intervenire con glifosate si consiglia di
eliminare manualmente i polloni o di precedere il
trattamento con il sistemico con carfentrazone in
quanto prodotto di contatto e anti spollonante.
Fluroxipir e MCPA consentono di
arginare lo sviluppo delle erbe di più difficile
controllo (Equiseto, Epilobio, Romice, Cirsium,
Tarassaco, Ortica, Cipero, ecc.) per cui si
consiglia di impiegarli in miscela con
glifosate.
In presenza di monocotiledoni perennanti
(graminacee) è possibile intervenire con il
ciclossidim.
IMPIANTI IN ALLEVAMENTO
A partire dal 30 novembre 2010 e sino al
Si tratta di un diserbante di contatto per
30 settembre 2011 non è più consentita la vendita
dicotiledoni a foglia larga (Saeppola canadese
e l’utilizzo del glufosinate ammonio, prodotto di
(Conyza
riferimento negli anni passato in giovani impianti. Il
arvensis), Attaccamano (Galium aparine), Falsa
sostituto naturale del glufosinate al momento è
ortica
rappresentato dal carfentrazone del quale si dà di
sylvestris),
seguito una breve descrizione e si indicano le
Piantaggine
modalità di applicazione:
(Portulaca oleracea), Erba pecorina (Potentilla
canadensis), Villucchio (Convolvolus
(Lamium
purpureum),
Acetosella
(Plantago
Malva
(Oxalis
major),
(Malva
pes-caprae),
Porcellana
11
reptans), Erba morella (Solanum nigrum), Romice
dei
(Rumex sp), Soffione (Taraxacum officinale),
disciplinare di produzione sono: oxadiazon e
Grespino comune (Sonchus oleraceus), Ortica
l’oxyfluorfen,
(Urtica
etichetta deve essere impiegato 20 giorni prima
dioica),
Veronica
comune
(Veronica
persica)) attivo anche come spollonante. Può
semi.
Le
sostanze
attive
quest’ultimo
come
presenti
nel
indicato
in
del germogliamento.
essere utilizzato sia per controllare lo sviluppo
delle infestanti sia per limitare la crescita dei
polloni.
La
sostanza
attiva
funziona
VOLUME DI DISTRIBUZIONE
esclusivamente per contatto per cui deve essere
utilizzata tempestivamente: altezza infestanti e
In presenza di erbe infestanti con un certo
lunghezza polloni non superiore a 10 – 15 cm. Per
sviluppo, il volume adeguato di miscela diserbante
evitare fenomeni di fitotossicità nella parte bassa
è compreso tra 250 litri per ettaro di superficie
delle piante dovuti alla deriva si consiglia di:
diserbata.
Utilizzare un volume di acqua distribuito
per ettaro di frutteto: almeno 300 l/ha
utilizzare ugelli a fessura, ventaglio o specchio,
AZIONE, EPOCA E DOSAGGI D’INTERVENTO
eccentrici o a induzione d’aria (ugello a bassa
deriva) con angolo di spruzzo di 80° e con foro
OXYFLUORFEN (Goal 480 SC ecc)
non inferiore a 0,4 mm
Azione: antigerminello su infestanti dicotiledoni e
utilizzare la pressione indicata sulla scheda
tecnica dei diversi ugelli.
mantenere una velocità di avanzamento della
trattrice tra 4 - 6 km/h
graminacee annuali. NO ACTINIDIA!
Epoca di intervento: Va applicato 10 - 15 giorni
prima della ripresa vegetativa e non oltre.
Dosaggio ad ettaro*:
•
allevamento (< 3 anni)
Consigli utili per il suo miglior impiego:
è possibile utilizzarlo in miscela con glifosate (2
•
in presenza di monocotiledoni perennanti se ne
Dosaggio ad ettolitro**:
•
200 ml/hl (f.c. al 48 %), in impianti in
allevamento (< 3 anni)
consiglia l’impiego in miscela con il p.a.
ciclossidim (Stratos ultra: 1.3 l/ha).
0.15 – 0.25 l/ha/intervento (f.c. al 48 %), in
impianti adulti in miscela con glifosate
l/ha) per completarne lo spettro d’azione alla
dose di 0.3 l/ha
1 l/ha/intervento (f.c. al 48 %), in impianti in
•
30 - 50 ml/hl (f.c. al 48 %), in impianti adulti in
miscela con glifosate
Negli impianti in allevamento (primi 3 anni)
si consiglia inoltre di utilizzare dei p.a. residuali
OXADIAZON (Ronstar FL ecc)
(metà – fine marzo) i quali limitano lo sviluppo
Azione: antigerminello su infestanti dicotiledoni e
delle infestanti già al momento della germinazione
alcune graminacee annuali. NO CILIEGIO!
12
Epoca di intervento: Va applicato solo nei primi
Epoca di intervento: I trattamenti devono essere
3 anni d’impianto, 10 - 15 giorni prima della
eseguiti quando la vegetazione ha raggiunto
ripresa vegetativa e non oltre.
un’altezza compresa tra i 10 e i 20 cm.
Dosaggio ad ettaro*:
Dosaggio ad ettaro*: 1.5 l/ha/anno (f.c. al 23 %)
4 l/ha/intervento (f.c. al
34%)
Dosaggio ad ettolitro**: 100 - 150 ml/hl (f.c. al
Quantità consigliata/hl**: 800 ml/hl (f.c. al 34%)
23%).
GLIFOSATE (Roundup bio flow ecc)
FLUROXIPIR (Starane 21)
Azione: sistemico su infestanti ben sviluppate
Azione:
dicotiledoni
perennanti (es. convolvolo). SOLO POMACEE!
e
monocotiledoni
annuali
e
sistemico
su
infestanti
perennanti.
Epoca di intervento:
Epoca d’intervento: I trattamenti devono essere
essere
eseguiti quando la vegetazione ha raggiunto
raggiunto un’altezza compresa tra i 10 e i
un’altezza compresa tra i 10 e i 15 cm.
20 cm.
Dosaggio ad ettaro*: Dose massima di 8
Dosaggio ad ettaro*: 1.5 l/ha/anno (f.c. al 20.6%)
l/ha/anno ma considerando solo il 50% della
Dosaggio ad ettolitro**: 250 ml/hl (f.c. al 20.6 %).
eseguiti
I
dicotiledoni
trattamenti
quando
la
devono
vegetazione
ha
superficie trattata 4 l/ha/anno (f.c. al 30.4%).
Dosaggio ad ettolitro**:
CARFENTRAZONE (Spotlight plus)
•
Azione: di contatto su infestanti dicotiledoni (foglia
500 ml/hl (f.c. al 30.4 %)
larga). NO ALBICOCCO E CILIEGIO!
Epoca di intervento:I trattamenti devono essere
CICLOSSIDIM (Stratos ultra ecc)
Azione:
sistemico
su
infestanti
graminacee
eseguiti quando la vegetazione ha raggiunto
annuali e perennanti (gramigna e sorghetta). NO
un’altezza compresa tra i 10 e i 20 cm.
CILIEGIO, SUSINO, ACTINIDIA!
Dosaggio ad ettaro*: 1 l/ha/anno (f.c. al 6,45 %)
Epoca di intervento:I trattamenti devono essere
Dosaggio ad ettolitro**: 120 ml/hl (f.c. al 6,45 %).
eseguiti quando la vegetazione ha raggiunto
*: Il dosaggio segnalato fa riferimento a
un’altezza compresa tra i 10 e i 20 cm.
Dosaggio ad ettaro*: 2 - 4 l/ha/intervento (f.c. al
formulati
10.9 %)
percentuale
Dosaggio ad ettolitro**: 400 – 800 ml/hl (f.c. al
espressamente indicato nel disciplinare
0,9%).
regionale, se si utilizzano formulati con %
di
MCPA (Erbitox E 30 ecc)
perennanti,
POMACEE!
equiseto
di
diversa
p.a.
aventi
pari
deve
a
una
quanto
essere
fatta
l’opportuna proporzione.
Azione: sistemico su infestanti dicotiledoni annuali
e
s.a.
commerciali
e
piperacee.
SOLO
**: Questo
dosaggio/hl
volume d’acqua
considera
distribuito
ad
un
ettaro
pari a 250 l.
13
ATTENZIONE PRECAUZIONI PER USO DEL
DISERBO CARFENTRAZONE
L’azione
esclusivamente
di
di
questo
contatto
prodotto
e
quindi
è
non
dovrebbero esserci conseguenze future in seguito
In seguito all’inserimento nel disciplinare
a queste ustioni, tuttavia, si raccomanda di
regionale, nella finestra di aprile 2010, del principio
attenersi alle seguenti indicazioni per un uso
attivo carfentrazone (diserbante e spollonante)
corretto del prodotto:
per le colture di melo, pero, pesco, susino e
•
aumentare il volume di acqua distribuito per
actinidia si segnala, in alcuni meleti e pescheti,
ettaro mantenendo un dosaggio compreso
dopo il suo utilizzo, la presenza di fitotossicità sulla
tra i 600 – 900 l/ha.
•
parte bassa della pianta.
utilizzare ugelli a ventaglio, eccentrico o a
induzione d’aria (ugello a bassa deriva) con
Le
ustioni
generate
da
formulati
angolo di spruzzo di 80° e con foro non
commerciali a base di questo principio attivo
inferiore a 0,4 mm. Non usare ugelli a
sono dovute alla deriva che si verifica durante la
turbolenza conici.
loro distribuzione, infatti, la formazioni di micro
•
ridurre
la
pressione di esercizio dai
gocce che salgono in chioma fino all’altezza di 1,5
comuni 3 bar a 1 – 1,5 bar (comunque la
m provoca la necrosi dei tessuti fogliari verdi
minima consigliata per il tipo di ugello
(Foto 1).
montato).
Foto 1: Ustioni su foglie
14
DISERBO DELLE SPECIE FRUTTICOLE: DISCIPLINARE DI PRODUZIONE (PSR 2011)
COLTURA
INFESTANTI
PRINCIPIO
ATTIVO
GLIFOSATE (1)
FRUTTIFERI
MELO
PERO
FORMULATO
COMMERCIALE
VARI
% S.A
LIMITAZIONI D'USO E
CONSIGLI APPLICATIVI
30.4
Indipendentemente
dal numero delle applicazioni
sono ANNUALMENTE AMMESSI
8 L/kg/ha
PER ACTINIDIA VERIFICARE
ATTENTAMENTE L'ETICHETTA (1)
E' consentito l'impiego
del p.a. Oxifluorfen (480 g/L)
da utilizzarsi a dose ridotta
(0.15 - 0.25 L/ha/intervento)
in miscela con prodotti sistemici
MONOCOTILEDONI
DICOTILEDONI
DICOTILEDONI
ANNUALI E
PERENNANTI
DICOTILEDONI
PERENNANTI
OXIFLUORFEN
GOAL 480 sc
ecc
48
1 L/ha
Trattamento localizzato sulla fila,
ammesso solo negli impianti in
allevamento nei primi 3 anni (NON
ammesso su Actinidia)
MCPA
ERBITOX E 30
ecc
25
1.5 L/ha all'anno
20.6
1.5 L/ha all'anno
E' consentito solo un trattamento
all'anno
FLUROXIPIR
STARANE
15
COLTURA
MELO
PERO
PESCO
ALBICOCCO
MELO
PERO
PESCO
SUSINO
KIWI
ACTINIDIA
ALBICOCCO
MELO
PERO
PESCO
SUSINO
INFESTANTI
GRAMINACEE
PRINCIPIO
ATTIVO
FORMULATO
COMMERCIALE
CICLOSSIDIM
GRAMINACEE
E
DICOTILEDONI
CARFENTRAZONE
(Su MELO
utilizzabile anche
come spollonante)
GRAMINACEE
E
DICOTILEDONI
Oxadiazon
(34,1% s.a.)
a 4 l/ha all’anno
% S.A
LIMITAZIONI D'USO E
CONSIGLI APPLICATIVI
STRATOS
ULTRA
10.9
In post emergenza a 2 - 4 L/ha
La dose più elevata (4 L/ha) è da
utilizzare contro le specie perennanti,
ammessi anche formulati Xn
SPOTLIGHT
PLUS
6.45
Indipendentemente dall'utilizzo al
massimo 1 L/ha all'anno
34.1
Trattamento localizzato sulla fila,
ammesso solo negli impianti in
allevamento nei primi 3 anni
RONSTAR ecc
Le dosi in tabella sono riferite alla sola superficie effettivamente coperta dal diserbante che deve essere sempre inferiore almeno al 50% della superficie
complessiva. Per esempio: trattando il 50% della superficie totale, la quantità di Glifosate (30,4%) che viene distribuito annualmente su un ettaro di coltura è
pari a 4 litri.
16
EFFICACIA DEGLI ERBICIDI AMMESSI IN DISCIPLINARE SULLE INFESTANTI
OXIFLUORFE
N
OXADIAZO
N
X
X
X
X
X
X
Senecione comune (Senecio vulgaris)
X
X
X
Grespone comune (Sonchus asper)
X
X
X
Soffione (Taraxacum officinalis)
X
Farinaccio (Chenopodium album)
X
DICOTILEDONI
Amaranto comune (Amaranthus
retroflexus)
Saeppola canadese (Conyza
canadensis)
GLIFOSATE
Vilucchio comune (Convolvolus
arvensis)
CARFENTRAZON
E
FLUROXIPI
R
X
X
Vilucchio bianco (Calystegia sepium)
MCPA
x
X
X
CICLOSSIDI
M
X
x
X
x
X
x
Borsa del pastore (Capsella bursapastoris)
X
X
X
x
Billeri primaticcio (Cardamine pratensis)
X
X
X
x
Rafano comune (Raphanus
raphanistrum)
X
X
X
x
Falsa ortica (Lamium purpureum)
X
X
X
Centocchio (Stellaria media)
x
x
x
X
X
Epilobio (Epilobium spp).
Fumaria comune (Fumaria officinalis)
X
X
X
Poligono degli uccelli (Polygonum
aviculare)
X
X
X
Romice (Rumex obtusifolium)
X
Erba porcellana (Portulaca oleracea)
X
x
x
X
X
X
X
x
X
17
CARFENTRAZON
E
OXIFLUORFE
N
OXADIAZO
N
FLUROXIPI
R
CICLOSSIDI
M
DICOTILEDONI
GLIFOSATE
MCPA
Cinquefoglie comune (Potentilla reptans)
X
X
Favagello (Ranuncolus ficaria)
X
X
x
Malva (Malva sylvestris)
X
X
X
X
X
X
Acetosella (Oxalis spp.)
X
X
X
X
X
X
Erba morella (Solanum nigrum)
X
X
X
X
X
X
Ortica (Urtica dioica)
X
X
X
X
X
X
PIantaggine (Plantago major)
X
X
X
X
X
X
Veronica comune (Veronica persica)
X
X
X
x
MONOCOTILEDONI
Agropiro comune (Agropyrum repens)
X
X
Gramigna (Cynodom dactylon)
X
X
Sanguinella comune (Digitaria
sanguinalis)
X
X
X
X
Giavone (Echinocola crus-galli)
X
X
X
X
Pabbio comune (Setaria viridis)
X
X
X
X
Fienarola annuale (Poa annua)
X
X
X
X
Fienarola comune (Poa pratensis)
X
X
X
X
Panico (Panicum dicotomiflorum)
X
X
X
X
Loietto (Lolium perenne)
X
X
X
X
Carice (Carex spp.)
Coda di cavallo (Equisetum arvense)
X
X
X
x
18
INDICAZIONI PER LA PROTEZIONE DELLE API
(prof. Fabio Sgolastra - Università di Bologna)
Gli interventi chimici non sono consentiti
Impiegare negli appezzamenti vicini a quelli in
durante la fioritura delle colture salvo espressa
cui sono presenti le api i principi attivi meno
autorizzazione da parte del Settore Fitosanitario
tossici, indicati nella tabella riportata di
Regionale sulla base di comprovata necessità e
seguito.
limitatamente
all’impiego
di
fungicidi
anti-
ticchiolatura su pomacee e anti-monilia su
drupacee.
Nella seguente tabella, messa a nostra
disposizione dal dott. F. Sgolastra dell’Università
di Bologna, è riportata la tossicità per ingestione e
Anche durante il periodo di fioritura
per
contatto
in
laboratorio
di
31
prodotti
dell’actinidia (fine maggio – inizio giuno) è
commerciali. Questi dati rappresentano tuttavia
necessario evitare i trattamenti insetticidi su
solo un’indicazione di massima e poco è
pescheti
noto sulla reale tossicità in campo dei diversi
limitrofi
visto
che
le
api
visitano
attivamente i gli impianti di pesco per la raccolta
principi
di nettari extrafiorali.
Come detto poc’anzi, il Fluvalinate (Mavrik
attivi,
soprattutto
a
lungo termine.
ecc) ha mostrato di essere ben tollerato
Nel caso siano veramente necessari degli
dalle api.
interventi negli impianti limitrofi gli actinidieti, e
non è possibile anticiparli o posticiparli rispetto
Questi dati sono scaturiti dall’attività di
alla fioritura del kiwi, è utile attenersi alle seguenti
ricerca svolta dal gruppo di lavoro dell’Area di
indicazioni al fine di evitare avvelenamenti:
Entomologia del Dipartimento di Scienze e
Effettuare lo sfalcio negli interfilari degli
Tecnologie
Agroambientali
dell’Università
di
impianti confinanti per evitare che ci siano api
Bologna e del CRA – Istituto Nazionale di
che bottinano sulla flora spontanea;
Apicoltura di Bologna nell’ambito del progetto
Effettuare i trattamenti alla sera dopo il
coordinato dal CRPV dal titolo ‘Api e agrofarmaci’
tramonto: in quel momento le api si ritirano
(2005-2007) e finanziato dalla Regione Emilia-
negli alveari;
Romagna (L.R. 28/98).
19
Dati relativi al prodotto
Prove di laboratorio
Nome
commerciale
Dose di
campo
Sostanza attiva
%
s.a.
Ingestione
Contatto
indiretto
ACTARA 25
WG
30 g/hl
THIAMETHOXAM
25
Altamente tossico
Altamente
tossico
BIOROTEN
300 g/hl
ROTENONE
4
Leggermente tossico
Non tossico
CALYPSO
25 ml/hl
THIACLOPRID
40.4
Moderatamente tossico
Non tossico
AGRIMIX
FLUFEN 50
DC
150 ml/hl
FLUFENOXURON
4.7
Non tossico
Non tossico
CONFIDOR
50 ml/hl
IMIDACLOPRID
17.8
Altamente tossico (1)
CONTEST
35 g/hl
ALPHACYPERMETHRIN
14.5
Altamente tossico
DECIS JET
ECC
120 ml/hl
DELTAMETHRIN
1.63
Moderatamente tossico
Non tossico
DIPEL
HPWP ECC
1000 g/ha
BACILLUS
THURINGIENSIS
6.4
Non tossico
Non tossico
DURSBAN
75WG
70 g/hl
CHLORPYRIFOSETHYL
75
Altamente tossico
Altamente
tossico
EPIK
25 g/hl
ACETAMIPRID
20
Leggermente tossico
Non tossico
ETILFAST
200 ml/hl
CHLORPYRIFOSETHYL
22.3
Leggermente tossico
(12a ora) (2) [Altamente
tossico (36a ora)]
Altamente
tossico
IMIDAN
250 g/hl
PHOSMET
23.5
Altamente tossico
Altamente
tossico
KARATE
XPRESS
140 ml/hl
LAMBDACYHALOTHRIN
2.5
Leggermente tossico
(12a ora) (3)
[Notevolmente tossico
(24a ora)]
Notevolmente
tossico
LASER
30 ml/hl
SPINOSAD
44.2
Altamente tossico
MATACAR
FL
20 ml/hl
HEXYTHIAZOX
24
Leggermente tossico
MAVRIK
30 g/hl
TAU-FLUVALINATE
21.4
Non tossico
Non tossico
MIMIC
80 ml/hl
TEBUFENOZIDE
23
Leggermente tossico
Non tossico
PLENUM
40 g/hl
PYMETROZINE
50
Leggermente tossico
Non tossico
POLISENIO
1,5 kg/hl
POLISOLFURO DI CA
30
Non tossico
Non tossico
POLYRAM
DF
200 g/hl
METIRAM
71.2
Leggermente tossico
Non tossico
Notevolmente
tossico (1)
Leggermente
tossico
Altamente
tossico
Leggermente
tossico
20
Dati relativi al prodotto
Prove di laboratorio
Nome
commerciale
Dose di
campo
Sostanza attiva
%
s.a.
Ingestione
Contatto
indiretto
PRODIGY
40 ml/hl
METHOXYFENOZIDE
22.5
Non tossico
Non tossico
RELDAN 22
250 ml/hl
CHLORPYRIFOSMETHYL
22.1
Altamente tossico
Altamente
tossico
RUFAST E
FLO
100 ml/hl
ACRINATHRIN
7.01
Leggermente tossico
Moderatamente
tossico
STEWARD
16,5 g/hl
INDOXACARB
30
Moderatamente tossico
Leggermente
tossico
TEPPEKI
14 g/hl
FLONICAMID
50
Leggermente tossico
Non tossico
TREBON
ECC
120 ml/hl
ETOFENPROX
30
Altamente tossico
Altamente
tossico
TREBON
STAR
100 ml/hl
ETOFENPROX
15
Altamente tossico
Moderatamente
tossico
VERTIMEC
1.9 EC
75 ml/hl
ABAMECTIN
1.84
Altamente tossico
Moderatamente
tossico
AFFIRM
300 g/hl
EMAMECTINA
BENZOATO
0.95
Altamente tossico
Moderatamente
tossico
CORAGEN
18 ml/hl
Non tossico
Non tossico
JUVINAL 10
EC
40 ml/hl
Non tossico
Non tossico
CLORANTRANIPROLE 18.4
PYRIPROXIFEN
10.86
Legenda note:
(1) Nonostante l'alta tossicità rilevata in laboratorio, il prodotto in campo, se utilizzato seguendo le norme
tecniche di impiego indicate in etichetta (in particolare l'intervento chimico da effettuarsi a non meno di 10
giorni dall'inizio dell'antesi e in assenza di altre fioriture nelle vicinanze), non risulta pericoloso per le api.
Ciò nonostante spesso gli apicoltori si lamentano di mortalità e spopolamenti degli alveari in seguito all'uso
di questo prodotto a causa, probabilmente, di utilizzi non corretti.
(2) Il prodotto, essendo un micro-incapsulato, espleta la propria azione più lentamente rispetto ad una
normale formulazione. Sarebbe opportuno considerare la mortalità alla 36a ora.
(3) Il prodotto, che probabilmente sviluppa un certo effetto repellente, è stato consumato completamente
solo dopo i tempi previsti dalla prova, per cui la mortalità dovrebbe essere considerata alla 24a ora.
21
Difesa Pomacee
MELO
Butteratura amara
Anche nel 2009 questa fisiopatia ha
interessato diverse varietà, Red delicious in
particolare, seppur con intensità diversa a
seconda degli appezzamenti; di conseguenza
si ritiene opportuno riportare ancora una volta
i consigli per il suo contenimento. Da una
prima valutazione sembrerebbe che per
questa stagione la produzione del gruppo Red
delicious sia inferiore alla norma e quindi si
potrebbe prevedere un’incidenza maggiore
della fisiopatia proprio su questo gruppo.
L’importanza del calcio
E’ noto che la causa primaria di questa
fisiopatia risiede nella carenza di questo elemento
nel frutto: il calcio è fondamentale nella
formazione delle pareti cellulari dei frutti, in
quanto la carenza determina, nei casi più gravi, il
disfacimento del frutto oppure insorgenza della
butteratura o, su certe varietà, vitrescenza,
imbrunimento del cuore, ecc.
Cause predisponenti
•
•
•
potatura:
tagli
drastici
invernali,
predispongono la pianta a squilibri vegetativi
che favoriscono la fisiopatia. Con piante
vigorose si dovrà dunque privilegiare la
potatura verde riducendo al minimo quella
secca.
Irrigazione: apporti idrici troppo frequenti in
particolare da fine luglio in poi, stimolano lo
sviluppo vegetativo che si riflette in un
impoverimento di Ca nel frutto.
Elementi antagonisti: alcuni elementi, in
particolare K (potassio) e Mg (magnesio)
svolgono un’azione antagonista nei confronti
del Ca; ciò avviene in parte già a livello
radicale: infatti il K risulta più facilmente
assorbibile dalle radici rispetto Ca; inoltre il Ca
ha una scarsa mobilità nei vasi floematici
(passaggio foglie – frutti) mentre la
possiedono K e Mg.
Restituzioni eccessive di questi due elementi
sia per via radicale che fogliare, possono
condurre ad un deficit nell’assorbimento del
Ca. Anche i concimi azotati svolgono
un’azione di concorrenza nei confronti di
questo elemento sia favorendo un maggior
sviluppo
vegetativo
sia
inibendo
l’assorbimento del Ca ad opera dello ione
ammonio. Saranno in particolare da evitare
concimi ammoniacali nella fase fiorale e postfiorale.
Misure atte a prevenire la butteratura
1. Mezzi
agronomici:
tutte
le
pratiche
agronomiche poc’anzi accennate, se ben
gestite, sono in grado di contenere il
fenomeno.
2. Mezzi chimici:
• Calcitazione del terreno
L’apporto via radicale si rende necessario
a fronte di un esito analitico che evidenzi
un’effettiva carenza di Ca nel terreno,
anche se per questa via i benefici non
sono sempre evidenti. Tale restituzione,
da effettuare in autunno o fine inverno,
dovrà essere contenuta e frazionata negli
anni, cioè mai superare i 10 q/ha di
correttivo per anno allo scopo di non
influire negativamente sulla flora batterica
del terreno.
• Apporto via fogliare
Va subito precisato che la distribuzione
per via fogliare del Ca, seppur più efficace
dell'apporto radicale, non è mai in grado di
risolvere completamente il problema, se
contemporaneamente non si opera sui
22
fattori che favoriscono questa fisiopatia.
Tuttavia, seguendo le indicazioni di cui si
dirà, è possibile ridurre l’entità del
problema.
Epoca di applicazione
a) casi gravi: si consiglia di iniziare il ciclo di
interventi a partire da caduta petali preferendo
in questo periodo iniziale prodotti di facile
assorbibilità ad esempio quelli con acidi
carbossilici o contenenti aminoacidi di origine
vegetale, o come per la Renetta, abbinandoli
al Boro. Successivamente (da metà giugno
in poi) si passerà all’utilizzo dei tradizionali e
più economici prodotti a base di Ca
(Cloruro od Ossido di Ca), sino al periodo
immediatamente precedente la raccolta,
sospendendo il ciclo solo nei periodi più
caldi.
b) casi di media gravità: è sufficiente iniziare il
ciclo di interventi da metà giugno,
utilizzando prodotti a base di Cloruro od
Ossido di Ca.
PATINA BIANCA
Come già ricordato in diverse riunioni e
incontri, la patina bianca, quella rugginosità
presente sull’epidermide riscontrata specie
nell’anno 2008 è causata dallo sviluppo funghi
basidiomiceti e lieviti, con la comparsa ai primi
giorni di luglio. E’ altresì stato detto che non
esistono prodotti fungicidi particolari in grado di
prevenire l’attacco, ma da alcune osservazioni
ci sono particolari che ne favoriscono lo
sviluppo.
Naturalmente
il
tutto
è
legato
all’andamento stagionale, specie se piovoso
nella fase di ingrossamento frutto, come di
nuovo quest’anno,oltre che avere la rete
antigrandine dove prolunga la bagnatura
favorendo lo sviluppo dei lieviti. Pertanto, si
fa presente le operazioni da evitare per far
sorgere, in clima umido la formazione di
lieviti:
•
Lo schema per il numero di interventi può essere
il seguente:
Gruppi
varietali
Golden
delicious
Red
delicious
Braeburn
Jonagold
Renetta
Buona
produzione
Scarsa
produzione
3
5
4
6
6
6
6
8
8
8
•
•
Prodotti
Si tratta dei comuni ed economici Cloruro di Ca
od Ossido di Ca. Attenzione alle miscele con
fitofarmaci, in quanto, avendo reazione alcalina,
potrebbero diminuirne l’efficacia. Inoltre per
evitare
la
predisposizione
dei
frutti
all’insediamento della patina bianca evitare
l’impiego di prodotti contenenti azoto e quindi
il nitrato di calcio.
•
•
Da caduta petali evitare fino alla raccolta
l’uso di concimi fogliari a base di azoto che
oltre all’inutilità si sostituisce il concetto di
dannosità in quanto favorisce lo sviluppo
di questi lieviti. Per la Butteratura utilizzare
Calcio da cloruri o da ossido di calcio es.
Stopit o calcio Green, importante non
l’impiego di prodotti contenenti calcio
complessato ad azoto.
Ricorrere all’uso di zolfo con maggior
frequenza (es. Tiovit), evitando bruciature in
temperature elevate e vicino all’olio o con
asciugature troppo veloci
Mantenere snella la parte apicale della
pianta, favorire luminosità, da accelerare
l‘asciugatura della vegetazione
Effettuare sfalci un po’ più frequenti
nell’interfila e mantenere pulito nel sottofila
Evitare trattamenti notturni che prolunga la
bagnatura
Evitare l’uso di chetati o particolari acidificanti
e l’uso di prodotti EC
Evitare irrigazioni troppo frequenti, a scorrimento
o a goccia con elevato apporto di umidità, nonchè
irrigazioni soprachioma.
23
TRATTAMENTI COSMETICI e MIGLIORATIVI
DELLA FORMA DELLE MELE:
I prodotti in grado di migliorare le
caratteristiche delle mele secondo le esigenze del
mercato
fondamentale
per
la
commercializzazione del prodotto e ridurre la
rugginosità
sono i prodotti del gruppo
GIBBERELLINE e BENZILADENINA (Perlan,
Promalin, Profile, Agrimix pro, Biolin) prodotti
uguali ma con differenti prezzi.
La loro azione è strettamente legata
alle condizioni climatiche, per ottenere il
massimo risultato si devono applicare con:
umidità superiore al 60%, temperature superiori ai
10° C e in assenza di vento per ridurre il tempo di
asciugatura e migliorare l’assorbimento. In caso
che ci sia umidità e fioritura omogenea fare unica
applicazione oppure dividere il trattamento.In via
di massima
PER LE RED DELICIOUS (Scarlet, Red Chief,
Jeromine ecc)
Con condizioni di clima umido intervenire in un
unico trattamento: 80% di fioritura a 80 gr. Per
Jeromine di difficile allungamento usare a 100 gr
con l’aggiunta di BM86 250 gr/hl e ripetere a
caduta petali dose 50 gr di promalin. E’ sempre
consigliata l’aggiunta di un Bagnante
Con condizioni di clima secco e fioritura scalare:
Intervenire con due trattamenti:
1° trattamento 50 % di fioritura a 50 gr/hl
2° trattamento piena fioritura 50 gr/hl
Per il gruppo Gala – Braeburn - Fuji - Golden
Ambrosia fare 30- 40 gr verso caduta petali,
unico intervento e non farlo in piena fioritura in
quanto
provocherebbero
un
elevato
l’allungamento dei frutti con conseguente perdita
di diametro (pezzatura), pertanto da valutare se
fare l’intervento.
Per ridurre la rugginosità calicina, presente su
Gala e Golden, è necessario intervenire dopo
caduta petali con 3-4 trattamenti a base di
gibberelline, miscibile con i prodotti di copertura:
Novagib, Regulex, Nectar, Agrimix Gold dose
30-40 g/hl ogni 7/8 giorni
Lo stesso effetto cosmetico si può ugualmente
ottenere (ma con costi maggiori) utilizzando i
prodotti precedenti della famiglia "Promalin",
usandoli a 20-25 cc, per un totale di 3-4 interventi
a partire da caduta petali.
Tuttavia si ricordi che, prima di ridurre la
rugginosità, è importante non favorirla, in
particolare:
• evitare l'applicazione di prodotti insetticidi
liquidi (formulazioni EC – emulsione
concentrata), soprattutto se a dosaggi
elevati nei periodi critici (da allegazione a
fine luglio), ma preferire l’uso di prodotti
WG e WDG;
• miscele con prodotti non compatibili o in
formulazione diversa e se, nel caso di
utilizzo seguire l’ordine di miscela nella
botte, granuli idrospersibili (Wg-Wdg),
polvere (Pb Wp), flow (Sc), liquido (EC),
per ultimo olio –concimi fogliari-bagnanti;
• evitare applicazioni su pianta bagnata;
• Evitare uso di ditiocarbammati e Rame da
dopo fioritura;
• Non miscelare prodotti fogliari con
antiparassitari e usare prodotti in polvere,
da non provocare lesioni sull’epidermide
tra fioritura e frutto noce.
• Da caduta petali evitare fino alla raccolta l’uso
di concimi fogliari a base di azoto che oltre
all’inutilità si sostituisce il concetto di
dannosità in quanto favorisce lo sviluppo di
lieviti che poi formano la patina bianca
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