Relazione onlus 13/03/04 - Associazione Erika Onlus
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Relazione onlus 13/03/04 - Associazione Erika Onlus
Relazione all’assemblea della rifondazione dell’Associazione Erika in ONLUS San Giorgio in Bosco, 13 febbraio 2004 C ari Amici, nel dicembre ’97 veniva alla luce la prima edizione di “Inno alla vita”, in 1500 copie. Era passato un anno e mezzo dalla morte di Erika (21 maggio ’95) e il libro voleva essere un omaggio alla sua famiglia, ai parenti, agli amici, ai compagni di scuola, a quanti l’avevano conosciuta e amata. Quell’edizione era dedicata a 26 giovani delle comunità parrocchiali di S.Giorgio in Bosco, Paviola, Lobia, S. Anna Morosina e Facca che, come lei, erano stati vittime della strada. Si voleva, infatti, che il libro fosse un monito alla prudenza, sulla strada e in ogni altro luogo, e un invito alla riflessione sui valori della vita. Le parole di Erika potevano essere un veicolo importante per incontrarsi con il mondo dei bambini anche per gli adulti. Erika si faceva strumento per dare al bambino la dignità di “protagonista della comunicazione”. La presa di coscienza del valore del messaggio di Erika, che in molti era avvenuta con la lettura di “Inno alla vita”, aveva portato pochi mesi dopo (marzo ’98) alla costituzione dell’ “Associazione Erika – Promozione di attività a favore dell’infanzia”. I 13 soci fondatori rappresentavano un gruppo più numeroso di persone che pensavano di ampliare l’ originaria dimensione locale e particolare, indicando nello Statuto delle finalità per una promozione della cultura dell’infanzia e della solidarietà, attraverso alcune attività. In quei momenti, pur sostenuti da molte buone intenzioni, i soci fondatori e quanti per primi si erano avvicinati all’Associazione non potevano prevedere quegli sviluppi che si sarebbero avuti negli anni successivi. Fu stampato un primo foglio di presentazione del libro e dell’Associazione, con le testimonianze di alcune persone che avevano letto “Inno alla vita” e la lettera di Don Alcide Baggio, missionario salesiano in Camerun, che ringraziava per il contributo di 3.000.000 di lire che aveva ricevuto, frutto della distribuzione del libro. Il bilancio al 31 dicembre ’98 si concludeva con un “totale a pareggio” di oltre 35.000.000 di lire, con 10.000.000 di lire per interventi statutari in solidarietà, per metà in Italia e l’altra metà all’estero, e circa lire 9.000.000 di utili. Già numerose erano state in quell’anno le attività promozionali, con presentazioni del libro, un concerto di Natale, collaborazioni con altre Associazioni, partecipazioni ad eventi culturali, quali l’Expo – Scuola, contatti con Enti ed organismi istituzionali, scuole, parrocchie, congregazioni religiose, articoli apparsi in vari organi di stampa. 150 copie del libro andarono in vari Paesi di tutto il mondo, ai Comitati della “Società Dante Alighieri”. Il primo numero di “Erika News” , il notiziario dell’Associazione (in 4 pagine), nel febbraio del ’99, presentava, in sintesi, la vita dell’Associazione in quel primo periodo, altre testimonianze dei lettori, anche stranieri, di “Inno alla vita” e la lettera di Suor Aralda Fumagalli, Comboniana, che chiedeva di aiutarla in un ambizioso progetto: la costruzione di una scuola materna ad Azarye, alla periferia di Gerusalemme. Esaurita la prima edizione, il n° 2 di Erika News (maggio ’99 – 8 pagine) annunciava la 2° edizione (2000 copie) di “Inno alla vita”, dedicata in particolar modo a questo progetto, con il patrocinio e il contributo di numerosi Enti, Istituzioni, Gruppi e Associazioni. Per il progetto furono devoluti alle suore comboniane circa 20.000.000 di lire, per metà direttamente dalla comunità parrocchiale di Lissaro (Mestrino), soprattutto per merito del compianto amico Giovanni Peruzzo, che era stato in Palestina con un gruppo di pellegrini e aveva conosciuto Suor Aralda. Purtroppo la morte di Suor Aralda e la sempre più grave situazione politica non hanno permesso sinora la realizzazione del progetto. La 2° edizione era dedicata a Marica Palladini, di Cittadella, un’amica di Erika che, dopo poco più di due anni, aveva subito la stessa sorte (25 agosto ’97) per un analogo incidente sulla strada. La famiglia di Marica si era avvicinata all’Associazione perché pensava che le due amiche insieme potevano dare ancora maggior forza al messaggio fondamentale che si voleva comunicare: il rispetto della vita, perché ogni vita rappresenta un valore incommensurabile. Significativa, allora, l’intitolazione di una pista ciclabile ad Erika, a San Giorgio in Bosco. Alla manifestazione appariva per la prima volta il labaro della Sezione dell’AIDO intitolato ad Erika. Il n° 2 di “Erika News” presentava Marica (il suo mondo, i suoi affetti, le sue amicizie), dava alcune notizie sulla vita dell’Associazione e riportava altre testimonianze dei lettori, soprattutto dall’estero. In quel periodo si ponevano le basi per una significativa espansione dell’Associazione, con ulteriori collaborazioni, nuove iniziative culturali, e nuovi obiettivi sul piano della solidarietà, soprattutto in alcuni Paesi dell’Africa e in Brasile. Il n° 3 di “Erica News” (16 pagine) era ricco di testimonianze e di contributi culturali proposti da bambini e da adulti (un rilievo particolare merita il contributo di Emma Gasperi in “Studium Educationis”), giunti dall’Italia e da altri Paesi. Da questo momento “Erika News” diventa un vero strumento di comunicazione tra quanti si avvicinano all’Associazione, ricco di nuovi stimoli culturali e di informazioni, tanto da diventare anche momento di formazione per grandi e piccoli, che faceva proprio il motto della legge 285/97: “Occorre essere tanto grandi da prendere sul serio le cose dei piccoli”, integrandolo con quest’altro motto: “Occorre essere tanto vicini ai piccoli da prendersi a cuore anche le sorti dei piccoli lontani”. Il n° 4 di “Erika News” (marzo 2000 - 20 pagine) presentava il bilancio del ‘99, con un totale a pareggio di quasi 24.000.000 di lire, interventi statutari per 8.600.000 e una perdita d’esercizio di 6.500.000 lire. Nel bilancio pesava la seconda edizione di “Inno alla vita”, che avrebbe portato gli introiti nei bilanci successivi. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario il ‘99 era stato un anno meno significativo del ‘98 (i contributi si erano dimezzati, da 34.000.000 a 17.000.000) mentre sotto l’aspetto culturale e sociale si era avuto un notevole sviluppo. Non per niente l’articolo in prima pagina del numero 4 era intitolato “AIUTO!”. Ci eravamo resi conto che occorreva lavorare più intensamente per poter svolgere più proficuamente il ruolo di sostegno alle diverse richieste che pervenivano all’Associazione da parte dei nuovi soggetti impegnati in vari Paesi a favore dell’infanzia. Occorre ricordare che è dell’ottobre del ‘99 la tragedia che ha colpito Nerio Campagnolo, la sua famiglia e l’intera comunità di San Giorgio (la scomparsa è del 10 ottobre). L’Associazione svolse un ruolo importante nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica, nella formazione del “Comitato Nerio Campagnolo” e nel sostegno morale alla famiglia. Sempre del ‘99 è l’intervento (continuato nel tempo) a favore di Helen, la bambina etiope ricoverata a Padova ad opera dell’Associazione Nuova Famiglia. È verso la fine del ‘99 che avviene l’incontro con Barbara Hofmann e con i bambini dell’ASEM di Beira (Mozambico). Allora è cominciato quel rapporto che ci ha visto impegnati fino ad oggi, prima con le avversità naturali che colpirono il Paese nel 2000, poi con l’allestimento di due container inviati a Beira, quindi con la malattia di Barbara e via via con i numerosi interventi che hanno avuto sempre un grande spazio nella nostra Associazione, non ultimo l’organizzazione della tourneé dello spettacolo “Bento” in varie località del Veneto. Sarà del giugno 2002 la prima edizione della raccolta di poesie di Barbara Hofmann (2000 copie) “Un giorno sarà poesia”, i cui proventi andranno all’ASEM. La nostra Associazione ne ha curato l’edizione e la distribuzione nella zona. Numerose sono state anche in questo periodo le collaborazioni con altri gruppi e associazioni, in particolare con il gruppo “Bontemponi e Simpatica Compagnia” di Bottrighe (Rovigo) con la nostra collaborazione alla realizzazione della cassetta e del CD “Ciacole, cante e filò”. Per ben due volte gli amici di Bottrighe sono venuti a fare i loro concerti gratuitamente, uno a favore del Comitato Nerio Campagnolo e l’altro a favore dell’ASEM. Il Piccolo Coro Padovano offriva, invece, due concerti per il Natale 2000 (S. Anna Morosina e Lissaro). Tra il ‘99 e il 2000 c’erano stati anche gli interventi a favore di Linda e Giulia, due bambine che dovevano affrontare dei difficili e costosi interventi chirurgici. È nel n° 4 di “Erika News”la prima lettera di Suor Goretta Favero, che successivamente avrà uno spazio importante nella nostra Associazione. Del dicembre del 2000 è il n° 5 di “Erika News”, nel quale si può percepire un’intensa ricerca sul piano culturale, con testimonianze provenienti da varie associazioni, in Italia e anche all’estero, sempre per dare voce ai bisogni e ai diritti dell’infanzia, quasi a rendere più diretto, attuale e pluralistico il messaggio di Erika, con particolare riguardo anche alle condizioni degli zingari in Italia. Il bilancio del 2000 viene pubblicato nel n° 6 di “Erika News” (maggio 2001 - 24 pagine). Nella relazione era scritto: “Resta fondamentale il nostro impegno per una cultura che rischiari i nostri orizzonti e si ponga talvolta come ‘integrazione’ di altre culture, altre volte come ‘controinformazione’ rispetto ad una informazione che non sa raccogliere certi fermenti che ci propongono molti protagonisti silenziosi, piccoli e grandi”. I “ricavi dai contributi” salgono a 36.000.000 di lire, mentre gli interventi di solidarietà lievitano a 22.000.000, e l’utile di esercizio è di 6.000.000 di lire. Il balzo in avanti era stato determinato dalla distribuzione della seconda edizione di “Inno alla vita”, ma anche da numerosi contributi che erano pervenuti da Gruppi, Associazioni e privati che avevano riconosciuto la validità dell’Associazione. Risale a quel periodo la collaborazione con il Comitato Unamano, che non farà più mancare il proprio contributo alle nostre iniziative. Importante sul piano finanziario fu allora l’invio di due container in Mozambico, realizzato a cavallo tra il 2000 e il 2001, con il contributo del Rotary Club Padova Nord, allora presieduto dal compianto amico Ruggero Menato. La produzione delle serie di biglietti augurali con le opere di Ennio Toniato in quegli anni era stata una risorsa economica importante, come lo è tuttora. Ad alcune associazioni i contributi venivano offerti con la fornitura gratuita di un rilevante numero di biglietti augurali per sostenerle nelle loro attività, così come erano state (e venivano) fornite numerose copie di “Inno alla vita” come forma di autofinanziamento. Complessivamente saranno circa 1000, nell’arco degli anni, i volumi donati a sostegno dei vari progetti. Anche in questo numero si respira un’aria internazionale, sia per quanto riguarda i messaggi, sia per la destinazione degli interventi. In quell’anno si stava affermando anche la “bancarella” dell’Associazione, che si proponeva come momento promozionale, ma anche come occasione di “raccolta fondi”. È del 2001 la terza edizione di “Inno alla vita”. Il n° 7 di “Erika News” (aprile 2002 - 40 pagine), con un supplemento a colori di 4 pagine, presentava il nuovo libro di Erika, “La nostra scuola”, edito con la Daigo Press (febbraio 2002). Era un’idea presente da tempo, con un materiale in parte già preparato con 2 la prima edizione di “Inno alla vita”, e finalmente era stato possibile realizzarla. Oltre alla presentazione del pedagogista Giuseppe Milan, si poteva contare su quella della giornalista Franca Zambonini, che aveva conosciuto la nostra Associazione tramite una lettera e “Inno alla vita”, che le erano stati inviati dalla nostra socia Silvia Scarabello. Con il suo “Arrivederci”apparso in “Famiglia Cristiana” n° 36/2001, dedicato ad Erika, erano arrivate circa 300 lettere, da tutta Italia e anche dall’estero, da persone che chiedevano il libro per conoscere meglio la storia di Erika. Molti di quei lettori sono rimasti poi vicini all’Associazione e continuano a seguirne le iniziative, assicurando anche dei contributi significativi, sia sul piano culturale che su quello economico. In breve tempo furono distribuite circa un migliaio di copie (ne erano state stampate 3.000), che consentirono di coprire gran parte delle spese di produzione. Come il primo, anche il secondo libro di Erika fu accolto con grande simpatia. Lo dimostrano le testimonianze dei lettori apparse nei numeri successivi del notiziario e anche in alcuni organi di stampa. Molti dei lettori di “Inno alla vita”, dopo aver ricevuto “Erika News”, richiesero “La nostra scuola”, che, pur avendo un taglio culturale diverso, più vicino alla scuola, presentava comunque le stesse caratteristiche espressive di Erika, che tanto avevano colpito e appassionato. È del 2001 anche la prima edizione della “Festa dell’Infanzia” a San Giorgio in Bosco, alla quale la nostra Associazione ha sempre aderito, garantendo un contributo significativo. Intanto si andavano ampliando i contatti con quei protagonisti della solidarietà nel mondo, con i quali c’è un legame che diventa ogni anno sempre più forte. Il bilancio del 2001 (come era stato per i precedenti e lo sarà anche per i successivi) non presentava tutti quegli interventi a sostegno di alcuni amici (come Barbara, Don Alcide ed altri), perché il frutto di numerose iniziative (Concerti di Natale, incontri, ecc.) andava direttamente a loro, oppure perché alcuni amici versavano il proprio contributo nelle loro mani o nel conto corrente (ad esempio con l’ASEM). È del Natale 2001 l’edizione del CD “Piccole voci di Natale”, del “Daigo Children Choir”, i cui proventi andranno all’ASEM. Una seconda edizione del CD si avrà il Natale successivo, con i proventi destinati ai numerosi progetti indicati nel n° 8 di “Erika News” (8 pagine). Nel n° 7 venivano presentate alcune nuove realtà che meritavano il sostegno dell’Associazione, in modo particolare quella del Ciad, con Padre Franco Martellazzo. Ma non mancavano notizie su varie manifestazioni, come pure le pagine dedicate alla cultura dei “piccoli”, come “Il poverello delle Ronche”, di Mario Turrin e la testimonianza di Pasqualina Bedin, di Olgiate Olona, ed altre ancora, di bambini e adulti. Il bilancio del 2001, riportato nel n° 9 di “Erika News” (48 pagine) mostrava la grande vitalità espressa in quell’anno, con un totale a pareggio di oltre 64.000.000 di lire, interventi statutari per quasi 30.000.000 e un avan- zo economico di 16.500.000 lire. i contribuiti, infatti, erano saliti ad oltre 64.000.000. Un investimento significativo si era avuto con l’edizione del libro “Da via Bocche, nel Paese degli Zii”, di Isidoro Rossetto (aprile 2002), che in un tempo relativamente breve è stato esaurito, portando delle ingenti risorse per la realizzazione dei progetti dell’Associazione. Angelo Ferro, uno degli amici più impegnati nel sostenere la nostra Associazione, scrisse che “Erika News” “è diventata una miniera del bene che l’uomo liberamente compie”, “una testimonianza della globalizzazione della solidarietà”. Nel n° 9, infatti, si rafforzano i vincoli con numerose realtà con le quali c’è uno scambio culturale e solidaristico, permettendo ai lettori di calarsi in situazioni positive, in Italia e in vari Paesi, e di sentire che la loro presenza è l’elemento trainante di tutto questo movimento. Vi è anche la foto della “Casita de estudios” che Suor Goretta Favero, in Perù, aveva voluto intitolare ad Erika, e nel suo nome e tutti gli amici dell’Associazione. In quel numero si annunciava l’allestimento di due container (che poi sarebbero diventati quattro) da inviare a Don Alcide Baggio, in Camerun. È del numero 27 - 7 luglio 2002 - il secondo “Arrivederci” di Franca Zambonin in “Famiglia Cristiana”, dove Erika viene affiancata ad Anne Frank. L’amica Franca affermava: “Anne ed Erika sono abissalmente lontane, così come le loro storie. Ma mi sembra che un filo le unisca, povere bambine dalle vite inconcluse, eppure capaci di insegnarci ad andare avanti”. Anche con questo articolo nasceranno dei rapporti importanti con persone in varie località italiane, che partecipano tuttora alla vita della nostra Associazione. È del 2001 l’inizio della collaborazione con l’ACTI, il Gruppo Sportivo 2 Pedali, il Circolo Culturale Ricreativo Brenta e altri gruppi, che continuano ancora oggi a sostenere moralmente ed economicamente i progetti dell’Associazione. Nel n° 9 di “Erika News” si presentano anche le testimonianze di numerosi lettori sotto il titolo “Cento buoni motivi per leggere ‘Inno alla vita’”, che sarà ripreso nei numeri seguenti come una rubrica aperta a tutti. Ancor più del 2001, il 2002 è stato un anno denso di iniziative e di avvenimenti che hanno dato nuovi impulsi all’azione dell’Associazione. Significativa è stata anche l’edizione del libro “Bepi Marini, Calzolaio”, (aprile 2002), la testimonianza di Giuseppe Marini, curata da Isidoro Rossetto. I proventi raccolti finora sono stati destinati ai vari progetti, ma le copie ancora a disposizione ne potranno portare altri. È stato l’anno che ha visto quasi raddoppiato l’impegno economico. Il bilancio in euro presente in “Erika News” 10-11 (52 pagine), infatti, riportava un totale a pareggio di oltre 58.000 euro, con interventi di solidarietà per oltre 34.000 euro. Notevoli investimenti erano stati fatti con “La nostra scuola” e “Bepi Marini, Calzolaio”. A far fronte alle spese era stato utilizzato l’avanzo dell’anno precedente (circa 16.500.000 lire) 3 che era inferiore alla perdita d’esercizio (oltre 11.000 euro) e parte dei contributi, saliti a oltre 47.000 euro. Il 2003 è stato l’anno di un ulteriore apertura alla collaborazione con Gruppi, Associazioni, Aziende e privati a livello nazionale per il “Progetto Camerun – I 4 per il container il Centro Professionale Don Bosco di Ebolowa”. Da varie regioni d’Italia sono arrivati materiali e contributi per l’allestimento e la spedizione dei container. Su questo progetto (20.000 euro) e su quello del Ciad (15.000 euro) abbiamo ottenuto il finanziamento della Fondazione Italiana Charlemagne, che era venuta a conoscenza della nostra iniziativa con il n° 8 di “Erika News” e aveva valutato alcuni dei nostri progetti meritevoli di un possibile finanziamento. Con la Charlemagne continua la collaborazione con la speranza di poter ottenere ulteriori finanziamenti, anche direttamente, come è avvenuto per l’Uganda (25.000 euro) e il Ciad (7.500 euro). Il sostegno all’ASEM di Barbara Hofmann ha richiesto grandi energie e ha prodotto notevoli risorse, soprattutto con la tourneé di “Bento”. Scuole, Comuni, Regione Veneto, Gruppi , Associazioni, Aziende e privati sono stati coinvolti in questa manifestazione per nove giorni, raccogliendo circa 15.000 euro, direttamente a favore dell’ASEM. Anche in quest’occasione, come in altre, si sono avute delle adozioni a distanza, che garantiscono la continuità necessaria per gestire i centri di Macurungo e Manga, a Beira. Fondamentale è stata la costante presenza di Barbara, tanto che è diventata Cittadina Onoraria di Limena e di San Giorgio in Bosco. Importante è stata la nostra collaborazione per la spedizione di due container in Perù, a Suor Goretta Favero, come lo è stata la collaborazione con la famiglia Marcolongo a favore dell’Associazione Hena, in Argentina. Suor Goretta ha voluto intitolare un’altra “Casita de Estudios” a Marica Palladini. È del 2003 l’edizione del CD “Poesia e Musica”, realizzato con la collaborazione di alcuni giovani di San Giorgio in Bosco, che presenta le poesie di Erika e di Walter Boldrin, implementando il ruolo dell’Associazione come “scambio culturale e solidale”. Anche gli introiti di quest’opera sono destinati, infatti, a sostenere i vari progetti dell’Associazione. Tra il 2002 e il 2003 significativo è stato il nostro sostegno alle iniziative dell’Associazione Speranza, che opera interventi in beni di vario genere a favore della Caritas di Jasi, di parrocchie e di Case di Accoglienza in Romania. Come è stato importante sul piano morale il nostro appoggio alla Fondazione Prossimo Tuo, che opera nello stesso Paese, a Timisoara. Il bilancio del 2003 presenta delle risultanze che sono andate oltre ogni previsione, e che probabilmente non potranno essere ripetute per l’eccezionalità di alcuni progetti, primo fra tutti quello del Camerun. Il totale delle entrate è di oltre 102.000 euro. Circa 72.000 euro sono stati destinati a interventi di solidarietà. Le spese per la stampa sono di 13.500 euro e si riferiscono al CD “Poesia e Musica”, alla quarta edizione di “Inno alla vita”, ai due numeri di “Erika News” e al primo calendario della nostra Associazione. L’utile è stato di quasi 1.800 euro, al quale va aggiunto l’avanzo 2002, di circa 3.000 euro, per una disponibilità al 31/12/03 di oltre 13.500 euro. Il n° 12 di “Erika News” (52 pagine) presenta il panorama consueto degli interventi nei vari Paesi, nuove iniziative, come quella favore di Ramiro Palmieri, le nuove opere editoriali (Il Canzoniere, di Maurizio Sartori, e il CD “Brif, bruf, braf”, con il Daigo Children Choir) e una serie di contributi culturali che evidenziano la “coralità” della nostra presenza e la ricerca di una informazione positiva, costruttiva, radicata sui valori esistenziali che si possono ritrovare nel messaggio di Erika. Che il suo messaggio sia attuale lo dimostra il riconoscimento postumo al “Premio Nazionale Valeria”, di Cittàducale, consegnato ai suoi genitori, Franco e Giuliana. In tutti questi anni la presenza dei genitori di Erika è stata fondamentale per mantenere la direzione sui valori che ci avevano mosso nel fare i primi passi. È con i suoi libri e nel suo nome che ci presentiamo, anche se poi la responsabilità di portare avanti le varie iniziative spetta a noi. La sua presenza ci ha portato a conoscere e sostenere numerosi protagonisti che seguono l’infanzia in quattro continenti, come persone e come associazioni: 1 – Don Alcide Baggio - Camerun 2 – Padre Elio Frison - Brasile 3 – Suor Aralda Fumagalli – Israele 4 – Lorenzo Dal Lago - Uganda 5 – Don Gabriele Pipinato - Kenia 6 – Barbara Hofmann - Mozambico 7 – Suor Goretta Favero - Perù 8 – Anita Frison - Perù 9 – Padre Henrique Hernandez - Venezuela 10 – Padre Franco Martellozzo - Ciad 11 – Padre Ottorino Poletto - Mozambico 12 – Padre Felice Scinnemeo - Uganda 13 – Suor Gemma Kathure - Kenya 14 – Don Lorenzo Biasion - Thailandia 15 – Suor Adriana Prevedello - Kenya 16 – Don Giuseppe Stoppiglia - Brasile 17 – Sonia Caproni - Brasile 18 – Suor Bianca Santori - Romania 19 – Padre Tonino Cogoni - Madagascar 20 – Suor Lena Emilia Serafino - Ethiopia 21 – Somaly Mam - Cambogia 22 – Fratel Pietro Rusconi - Ciad 23 – Padre Gianfranco Gottardi - Guinea Bissau 24 – Padre Silvano Perissinotto - Ciad 25 – Samar Sahhar - Palestina 26 – Associazione Hena - Argentina 27 – Associazione Addis Betseb -Ethiopia 28 – Associazione Speranza - Romania 29 – Fondazione La Paz - Bolivia 30 – Fondazione Prossimo Tuo - Romania 31 – Ass. Humana People to People - Mozambico Abbiamo dato il nostro sostegno anche ad alcune organizzazioni che ospitano i bambini ucraini e bielorussi 4 per periodi di cura in Italia (Associazione Per un Sorriso, Lega Ambiente, Associazione Aiutiamoli a vivere). Gli interventi in Italia sono stati limitati ad alcuni casi di famiglie in difficoltà, di interventi sanitari o di sostegno ad associazioni impegnate nella lotta e nella ricerca contro il cancro e le malattie rare, come anche nel riconoscimento dei diritti dei diversamente abili e dei nomadi. In questa direzione ci sarebbe molto da fare e occorrerebbe intraprendere iniziative specifiche. Sappiamo che le persone sono molto sensibilizzate per questi interventi, sostenuti da grandi associazioni come AIRC, da nuove associazioni, come l’AFADOC, che abbiamo conosciuto, e da altre, come l’Opera Nomadi. La possibilità di essere più presenti e attivi in questo campo dipenderà dall’evoluzione che potrà avere l’Associazione, con l’impegno dei soci e l’ampliamento del gruppo dei sostenitori. Determinanti, infatti, per la realizzazione dei nostri progetti sono stati l’attivismo di alcuni soci, la generosità di alcuni sostenitori, la costante presenza di tante persone che abbiamo conosciuto in questi anni, che con i loro contributi hanno permesso di investire ingenti risorse. Siamo stati più vicino ai bambini lontani perché spesso non possono esercitare nemmeno il diritto fondamentale alla sopravvivenza, come la libertà dalla fame, dalla paura, dall’ignoranza, dalle malattie che possono essere facilmente sconfitte. Questo, però, non ci impedisce di essere sempre pronti ad esaminare ogni richiesta di aiuto che ci perviene e di attivarci per poter dare una risposta, pensando non solo alle possibilità attuali ma anche a quelle che potremmo realizzare. In più occasioni abbiamo avuto modo di collaborare con alcuni Comuni, con alcune biblioteche, con la Provincia, con la Regione e l’ULSS 15 per alcune iniziative e varie manifestazioni, rilevando sempre una particolare attenzione per le nostre proposte. Alcuni Comuni hanno richiesto le nostre edizioni per proporle alle scuole e per utilizzarle in alcune manifestazioni. È questo un settore che andrebbe curato con un impegno costante e mirato, perché la nostra Associazione può inserirsi in vari modi nella programmazione culturale degli Enti Locali e può fornire dei beni e dei servizi di cui altre associazioni non possono disporre. I libri di Erika, in particolare (ma anche le altre produzioni culturali) mantengono intatta la loro attualità, anzi, in un panorama culturale che si va facendo più piatto possono essere considerati strumenti di “controinformazione”, per quel riconoscimento della dignità del bambino che spesso viene negata o dimenticata. Oltre al pieghevole, che si allega ad ogni libro e che permette ad ognuno di iscriversi come socio onorario, come “Erika News” sono state stampate 286 pagine, che hanno consentito di svolgere una attività di informazione-formazione molto apprezzata. La tiratura è variata nel tempo e per le particolari situazioni, da un minimo di 2.000 copie ad un massimo di 10.000 copie (vedi foglio iniziale e pieghevole di presentazione di “La nostra scuola”). Gli ultimi numeri di “Erika News” sono stati pubblicati in 4.000 copie (Circa 2.000 per la spedizione postale e le altre per la distribuzione diretta. A chi ordina i libri vengono inviati i numeri precedenti ancora a disposizione). Dai tredici soci fondatori del marzo 1998, si è passati ai 58 nomi dell’elenco del settembre 1998, registrando via via un continuo aumento fino all’attuale elenco di oltre 2.000 indirizzi. In tutti questi anni siamo stati presenti in numerose occasioni nella stampa locale, in alcune riviste, in TV locali e in RAI (importante la presenza di Franca Zambonini, a nome dell’Associazione il 7 aprile 2002, nel programma “A sua immagine”). Il nostro socio Carlo Nardetto assicura sempre la copertura delle informazioni sulla nostra Associazione in “La voce dei Berici”, settimanale della Diocesi di Vicenza. Su questo fronte, oltre all’aiuto che abbiamo avuto dall’amica Franca Zambonini (ha parlato della nostra Associazione anche nel numero 6 - 08/02/04 di Famiglia Cristiana) è necessario organizzarsi per presentare ai media dei comunicati stampa sulle varie iniziative. Non è per ingigantire l’immagine dell’Associazione, ma per entrare in contatto con persone sensibili alle nostre tematiche culturali e raccogliere quelle adesioni che possono ampliare il nostro raggio d’azione. Che vi sia molto da fare lo dimostra la quarta edizione di “Inno alla vita” (novembre 2002), poiché i libri di Erika vengono richiesti da molte persone, residenti in tutte le regioni d’Italia, che ne vengono a conoscenza tramite la stampa, oppure per merito di amici che hanno ricevuto i libri. Fondamentale in questa azione informativa è il nostro sito informatico, curato con passione dal nostro socio Leopoldo Marcolongo. Per ora è legato a quello della Famiglia Marcolongo, anche per l’aspetto economico (sinora non ci è costato nulla), ma nel tempo si potrà averlo autonomo. Molti si rivolgono all’Associazione tramite la posta normale, per le richieste delle nostre produzioni culturali, per presentare progetti, per esprimere riflessioni, considerazioni, esperienze, che poi vanno a formare le pagine del nostro “Erika News”. Ma sempre più intensa è anche la posta elettronica, che consente dei contatti rapidi ed economici. Il nostro sito è visitato da molte persone ed è necessario aggiornarlo continuamente per offrire un servizio adeguato, oggi più che mai, dal momento che diventiamo ONLUS. Per dare senso compiuto a questa nostra “rifondazione” ho dovuto ripercorrere la tappe principali di questi sei anni di vita. Mi scuso per tutto quello che ho dimenticato, o che ho dovuto tralasciare, e con tutte le persone, i Gruppi, gli Enti e le Associazioni che non ho nominato, ma che ci sono stati vicini in questi anni e senza i quali la nostra azione non si sarebbe potuta realizzare. Il Presidente Isidoro Rossetto 5