Lettera Con - Arcigay Frida Byron – Ravenna

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Lettera Con - Arcigay Frida Byron – Ravenna
Ravenna, 17 Gennaio 2013
Egregio Sig. Stefano *******, Egregio Sig. E**** *******
mi chiamo (anzi mi chiamano: io non mi chiamo mai!) bruno moroni e le scrivo come Vicepresidente di Arcigay
Frida Byron Ravenna.
Le porgo anticipatamente LE MIE SCUSE per la LUNGHEZZA ECCESSIVA di questa mia lettera, purtroppo le
QUESTIONI DI VITA O DI MORTE richiedono a volte lunghe spiegazioni.
PERDONI anche l’USO DELLE MAIUSCOLE, l’ho fatto per rendere MENO NOIOSA LA LETTURA, ma forse
non avrei dovuto, NON SO. HO SPESSO TANTI DUBBI e POCHISSIME CERTEZZE, forse nessuna.
Ma sto divagando, veniamo al dunque.
E’ giunto alla mia attenzione il suo post di Facebook (di cui ho una copia completa) nel quale afferma: “Ora i
froci vogliono anche adottare dei bambini... Solo a parlare con sti culo rotti dovreste vergognarvi… E poi su
canale 5...” e poi ancora nei commenti: “Volete fare i froci? Fatelo in casa vostra chiusi a chiave, che i bambini
imparano da quello che vedono, e se un giorno mio figlio piccolo vede due gay che si baciano, vado lì è gli
stacco la testa a tutti e due ;)”
La sua istigazione all’odio viene raccolta dal Sig. E** ****** che le risponde “i froci sn il problemaaaa” e “vai
stelio sn cn te sta gente preferisce andare contro natura” e ancora “frociiiiiiii!!!!!!”.
Inizialmente volevo passare la segnalazione allo Sportello Contro le Discriminazioni della Regione Emilia
Romagna o all'OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori - organismo interforze di
Polizia e Carabinieri), viste le MINACCE DI VIOLENZA e l’ISTIGAZIONE ALL’ODIO che Lei fa nel suo post.
Ma poi ho pensato che PRIMA DI COMPLICARVI LA VITA, inviando segnalazioni a questi enti, fosse
opportuno proporvi una SOLUZIONE BONARIA che prevedesse la cancellazione del post e il formale
impegno scritto di non farne altri dello stesso tenore.
Questa lettera, che pubblicherò anche sul nostro blog “Diritto alla Curiosità” su Ravenna&Dintorni (con i nomi
ovviamente cancellati) è un tentativo di MEDIAZIONE DEL CONFLITTO tra Voi e tutte le persone LGBT
Italiane (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali), che la nostra associazione rappresenta.
Innanzitutto ci tengo a farle sapere che NON CE L’HO AFFATTO CON LEI, né con il suo amico, né non le
persone che in genere offendono le persone Omosessuali o Transessuali.
Capisco perfettamente come Lei (e non solo Lei in questi giorni) si sia SENTITO OLTRAGGIATO E VIOLATO
nei suoi PRINCIPI più SACROSANTI dalla sentenza della Cassazione dell’altro giorno in cui i giudici hanno
AFFIDATO UN BAMBINO AD UNA COPPIA OMOSESSUALE e senta il BISOGNO PROFONDO DI URLARE
al mondo L’OLTRAGGIO CHE PERCEPISCE.
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La capisco perché CONOSCO I PREGIUDIZI, è il MIO LAVORO, e conosco gli effetti che i pregiudizi hanno
sui comportamenti e sull’umore delle persone.
Prenda ad esempio questo pregiudizio, fortunatamente sempre meno diffuso in Italia: “TUTTI gli Albanesi
sono ladri”. Tenga ben presente che nel nostro Sportello Contro le Discriminazioni, NOI COMBATTIAMO
CONTRO OGNI PREGIUDIZIO, non facciamo sconti a nessuno, neanche a questo!
Ma torniamo all’esempio.
Cosa succede quando un genitore insegna al figlio che “TUTTI gli Albanesi sono ladri” RIPETENDOGLIELO
OGNI VOLTA che si entra in argomento?
Succede che il figlio si convincerà che sia vero, nonostante sia chiaramente ILLOGICO che TUTTE le persone
di un paese siano ladre.
Che conseguenze ha questo pregiudizio?
Che le persone “INFETTATE” da quel pregiudizio AVRANNO PAURA delle persone Albanesi, CREDERANNO
che siano ladri. E quindi non assumeranno, non frequenteranno ed eviteranno proprio le persone Albanesi.
In altre parole le DISCRIMINERANNO.
Le SEMBRA GIUSTO questo? A NOI NO!
E su che base prendono queste decisioni?
Sulla base di una BUGIA, un MITO, uno STEREOTIPO negativo, passato di Padre in Figlio, di Amico in
Amico, di Cugino in Cugino, di Collega in Collega.
Ovviamente NESSUNA delle persone “INFETTATE” da questo pregiudizio cercherà MAI di CONOSCERE
PERSONALMENTE una persona Albanese per VERIFICARE se corrisponda a verità o no.
Se lo facesse scoprirebbe ovviamente che le persone Albanesi sono mediamente ONESTE QUANTO LE
ITALIANE. Non tutte sono oneste, ma nemmeno le Italiane lo sono.
Certamente NON TUTTE SONO DISONESTE!
Si starà chiedendo perché le parlo delle persone Albanesi.
Perché un mio grande amico, Ilir, è Albanese.
Prima di conoscermi aveva dei FORTI PREGIUDIZI verso gli omosessuali e mi ha spiegato come SIA
NORMALE averli in Albania. Mi ha anche raccontato dei PESTAGGI che avvengono in Albania ai danni di
persone Omosessuali.
Mi ha raccontato poi di come CONOSCENDOMI siano sparite, un po’ alla volta, le PAURE CONDIZIONATE
da quei pregiudizi, rimpiazzate dalla NOSTRA CONOSCENZA e dal NOSTRO RISPETTO RECIPROCO,
come persone con diverso orientamento sessuale, (lui è Eterosessuale) ma con UGUALI DIRITTI E DOVERI
di fronte alla Legge.
Un PREGIUDIZIO DIFFUSO è che le persone Omosessuali (o Transessuali) SCELGANO di esserlo.
Che ESISTA cioè UN MOMENTO nella vita in cui ci si domanda: ora divento Eterosessuale o Omosessuale?
Lei ricorda di avere vissuto questo momento? Io no!
Credo che neanche Lei l’abbia vissuto, perché quello che in realtà succede - e le sto parlando per esperienza
personale - è di ACCORGERSI DI ESSERE Eterosessuale o Omosessuale o Bisessuale.
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Viene un giorno cioè in cui su dieci persone, nove si scoprono attratte affettivamente e sessualmente da
persone del sesso opposto e una da persone dello stesso sesso.
Allo stesso modo in cui su dieci persone almeno una scopre di essere Mancina.
Oppure, in alternativa, come successe a me, ci si può scoprire a 8 anni attratti sia da maschi che da femmine.
L’ho voluto io questo? No, glielo posso giurare: perché mai avrei dovuto volerlo a 8 anni?.
All’epoca non pensavo che ci fosse NULLA DI MALE ad essere attratti anche dai maschi.
Finché il lunedì del 3 novembre 1975, il giorno dopo l’UCCISIONE DEL POETA PIER PAOLO PASOLINI,
andai dai miei compagni a chiedere “ma chi era Pier Paolo Pasolini?” e loro: “E’ un FINOCCHIO, han fatto
proprio BENE AD AMMAZZARLO!”.
Ecco che mi arrivava, a 13 anni, POTENTE COME UNA MAZZATA SUL COLLO, il PREGIUDIZIO PASSATO
DAI GENITORI AI FIGLI la sera prima, mentre erano davanti alla TV e commentavano quello che vedevano.
E’ così che ho imparato per la prima volta che se si fosse saputo che a me piacevano anche i maschi, cioè
che ero un “finocchio” come Pier Paolo Pasolini, LA MIA VITA NON SAREBBE VALSA NULLA.
E da allora l’ho nascosto. Mi sono CHIUSO A CHIAVE come dice Lei.
E ho trascorso gran parte della mia vita a MOSTRARE pubblicamente solo la MIA PARTE ETEROSESSUALE
e ad avere poche SQUALLIDE RELAZIONI, spesso solo incontri sessuali, con altri maschi.
Perché solo incontri sessuali?
Perché quando ci si “chiude a chiave in casa”, spesso questo è ciò che si riesce a fare.
Avere una RELAZIONE AFFETTIVA è COMPLICATO, si rischia di essere visti assieme, qualcuno può capire
e magari RICATTARTI.
L’INVISIBILITA’ AVVELENA le relazioni affettive e consente a malapena solo le relazioni sessuali.
Crescere SENZA AVER MAI VISTO due uomini baciarsi, ma avendo visto migliaia di coppie etero farlo, mi
fece apparire STRANO, quasi SBAGLIATO quel bacio LE PRIME VOLTE che lo vidi o che diedi a mia volta.
Per cui capisco bene il senso di DISGUSTO e RIPUDIO che Lei prova.
Quando una cosa non è CONSUETA, non è USUALE, e soprattutto è associata ad un pregiudizio può
apparire STRANA o CONTRONATURA come la chiama il suo Amico.
Si figuri che solo 50 anni fa era considerato CONTRONATURA essere Mancini: c’era il pregiudizio che la
Mano Sinistra fosse la “mano del Diavolo”, per cui occorreva assolutamente correggersi. Oggi ridiamo di
queste cose, ma ci sono persone che hanno sofferto tantissimo per aver dovuto rinunciare ad usare la mano
che sapevano usare meglio, solo per soddisfare la DITTATURA dettata dei pregiudizi della Maggioranza dei
Normali che imperava allora.
In realtà il bacio omosessuale non è affatto inconsueto, ogni giorno ci sono CENTINAIA DI MIGLIAIA
di omosessuali che si BACIANO, ma lo fanno DI NASCOSTO, “Chiusi a Chiave in casa”, proprio come
“suggerisce” Lei.
Se uno è eterosessuale cresce immerso in un mare, anzi un oceano di film e di pubblicità in cui si parla
di amore e di relazioni romantiche. Invece fino a poco tempo fa se uno era omosessuale poteva solo
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vedere, chiuso a chiave di nascosto, FILM omosessuali PORNO. Ora si inizia a vedere anche qualche film
omosessuale romantico, ma sempre di nascosto, MAI IN TV.
Se passa in TV viene censurato.
La TV non ci rappresenta.
Siamo INVISIBILI, INESISTENTI.
A differenza degli eterosessuali, NOI CRESCIAMO SENZA MODELLI “romantici” di riferimento.
L’invisibilità delle relazioni di affetto tra persone dello stesso sesso DERUBA le persone Omosessuali del loro
DIRITTO ALLE RELAZIONI AMOROSE e gli concede solo quelle sessuali.
Perché deve essere così?
Dove sta scritto che io, Omosessuale o Bisessuale, non ho diritto ad una Relazione d’Amore?
Che non ho il diritto di BACIARE LA PERSONA CHE AMO nei luoghi dove le altre coppie Eterosessuali si
baciano?
Che non ho il diritto di vedere storie d’amore tra persone dello stesso sesso, ma devo invece subire in silenzio
ogni manifestazione e ogni veto che L’ETEROSESSUALITA’ IMPERANTE mi impone?
Noi persone Omosessuali, Bisessuali e Transessuali esistiamo e abbiamo il diritto di essere rappresentate nei
mezzi di comunicazione e nella realtà come e quanto le persone Eterosessuali.
Perché dobbiamo ESSERE INVISIBILI? O essere ridotte a CARICATURE RIDICOLE?
Perché dobbiamo assecondare i pregiudizi degli altri?
In Italia sono milioni le persone Omosessuali che sono Invisibili, solo per assecondare L’INFEZIONE DI
PREGIUDIZI CHE AVVELENA E NON FA EVOLVERE il nostro Paese.
Magari hanno pure celebrato un Matrimonio Eterosessuale per crearsi una copertura, spesso rovinando altre
vite.
Perciò, riassumendo, NON SI DECIDE di essere Omosessuali o Eterosessuali.
Si può solo decidere se renderlo noto o se nasconderlo. SE essere VISIBILI O INVISIBILI.
Io sono stato Invisibile per 40 anni, ma poi ho capito che il problema non l’avevo io, l’avevano gli altri, le
persone infettate dai pregiudizi. Gli stessi pregiudizi che infettavano il mio amico Ilir.
Quelli che ora infettano Lei e il suo amico.
Ogni pregiudizio negativo genera PAURA.
Paura che gli Omosessuali si moltiplichino.
Paura che si diffonda il “morbo” dell’Omosessualità.
Paura che obblighiamo tutti a diventare Omosessuali.
Sono PAURE FITTIZIE: vogliamo solo avere la vita che avete voi, PERCHE’ SIAMO UGUALI A VOI DINANZI
ALLA LEGGE. Lo dice il terzo articolo della nostra bella Costituzione.
Ma la PAURA genera ODIO e sfocia in quelle PAROLE CATTIVE, discriminatorie, violente: “statemi lontano”,
“culo rotti”, “froci”, “vi stacco la testa”, “vi ammazzo”, “bisogna impalarvi”, “ammazzatevi”.
PAROLE CHE SENTIAMO RIPETERE TUTTA LA VITA.
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PAROLE CHE CI FANNO SOFFRIRE.
Soprattutto se siamo INVISIBILI e dobbiamo subire senza reagire.
Allora capita che a lungo andare queste parole riescono ad entrare in noi e accendono un CONFLITTO.
Un DILANIANTE CONFLITTO INTERIORE.
Iniziamo a chiederci “PERCHE’ PROPRIO A ME?”. Pensiamo al SUICIDIO.
La nostra Invisibilità permette ai pregiudizi di ENTRARE dentro di noi e di COMBATTERE CONTRO DI NOI.
Si chiama OMOFOBIA (o Transfobia) INTERIORIZZATA.
E’ quel VELENO che fa rispondere “sì” alla domanda: “Se ora potessi ‘magicamente’ decidere di diventare una
persona Eterosessuale, lo faresti?”.
(è un veleno perché non si può cambiare orientamento e l’unica soluzione è accettarsi!)
E’ quel CANCRO che ha portato al SUICIDIO il Ragazzino dai Pantaloni Rosa lo scorso Dicembre e ha spinto
ad uccidersi migliaia di adolescenti (e non) in tutto il mondo.
Questione DI VITA O DI MORTE le dicevo.
L’interiorizzazione dei pregiudizi e la PAURA DI SUBIRE le VIOLENZE tante volte minacciate (che anche
Lei ha avuto la bontà di ricordarci), SONO GLI UNICI PROBLEMI che abbiamo a causa della nostra identità
sessuale.
E ovviamente i DIRITTI non ancora riconosciuti.
Ma siccome sono DIRITTI UMANI PRIMARI come il DIRITTO di ESSERE RISPETTATI, AMARE, STUDIARE,
LAVORARE, ESSERE GENITORI, sappiamo che prima o poi arriveranno.
NOI ASPETTIAMO.
Abbiamo aspettato millenni, possiamo aspettare qualche altro anno.
NON ABBIAMO DUBBI (ah, ecco, qualche certezza ce l’ho anch’io allora!).
A questo proposito, come saprà, la corte di Cassazione ha di recente espresso parere favorevole
all'affidamento di un minore a una coppia composta da due persone dello stesso sesso.
I magistrati ritengono CHE UN BAMBINO POSSA CRESCERE BENE in una famiglia omosessuale, e che
sostenere che «sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su
una coppia omosessuale» non sia altro che un «MERO PREGIUDIZIO»
La Suprema Corte ha inoltre fatto presente all'uomo che era stato proprio lui, con la sua CONDOTTA
VIOLENTA nei confronti della compagna della sua ex, ad aver provocato una REAZIONE DI TURBAMENTO
NEL MINORE dal quale, per di più, si era allontanato quando il bimbo aveva appena 10 mesi «sottraendosi
anche agli incontri protetti ed assumendo, quindi, un comportamento non improntato a volontà di recupero
delle funzioni genitoriali e poco coerente con la stessa richiesta di affidamento condiviso e di frequentazione
libera del bambino».
Come vede, Egregio Sig.Stefano, le cause dei disagi e delle violenze verso i bambini, NON DIPENDONO
DALL’IDENTITA’ SESSUALE delle persone, ma dalla storia personale di ognuna di esse.
L’idea che una coppia Omosessuale sia meno affidabile di una coppia Eterosessuale è quindi un MERO
PREGIUDIZIO, come ha affermato la Corte Suprema.
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Chi cresce nel pregiudizio, senza riuscire a liberarsene, ne rimane convinto e sarà disposto ad usare persino
la violenza PUR DI DIFENDERE IL PERPETUARSI DEL PREGIUDIZIO, INVECE DI METTERLO IN DUBBIO.
E difficilmente sarà un Buon Genitore.
Perché tra i tanti DOVERI di un Buon Genitore c’è quello di NON TRASMETTERE PREGIUDIZI AI PROPRI
FIGLI, di non fargli credere che “TUTTI gli Albanesi sono ladri”, che “TUTTI gli Africani puzzano”, che “TUTTI i
Meridionali ti fregano”, che “TUTTI gli Omosessuali sono cattivi genitori”.
Anzi devono proprio insegnargli a DIFFIDARE di ogni generalizzazione di un giudizio.
Visto che OGNI GENERALIZZAZIONE DI UN GIUDIZIO E’ AUTOMATICAMENTE UN PREGIUDIZIO.
E uno dei vantaggi tipici che si hanno nell’essere una persona Omosessuale o Transessuale (CHE HA
ACCETTATO LA PROPRIA IDENTITA’), è proprio il sapere riconoscere i pregiudizi al volo.
Per questo è più difficile per un genitore Omosessuale o Transessuale trasmettere pregiudizi ai propri figli.
Mi auguro che presto POTRA’ IMPARARE A RICONOSCERLI E AD EVITARLI anche a Lei e il suo Amico.
SENZA PREGIUDIZI SI VIVE MEGLIO e GUADAGNIAMO tutti e tutte in CIVILTA’.
La PREGO perciò di CANCELLARE QUEL POST dal suo profilo, ricordandole che DISCRIMINARE E’ UN
REATO e che la nostra Libertà di Espressione finisce lì dove iniziano i DIRITTI ALTRUI. La mia Libertà di
Parola NON MI CONSENTE DI OFFENDERLA O MINACCIARLA, lo stesso vale per Lei.
Oltrepassare quel limite significa COMMETTERE UN REATO, un CRIMINE D’ODIO.
La prego altresì di volerci comunicare per iscritto il suo impegno per il futuro a non postare ulteriori invettive
discriminatorie. Prima Lei non sapeva di essere VITTIMA dei pregiudizi e aveva l’attenuante della BUONA
FEDE.
Ora che le ho spiegato come stanno le cose e la sofferenza che le sue invettive provocano, se continuerà
a farlo deliberatamente pur sapendolo, sarò costretto ad intervenire per fermarla impiegando TUTTI GLI
STRUMENTI DI DISSUASIONE E DI PROTESTA a mia disposizione PER CONVINCERLA.
So per esempio che lei svolge l’attività di P.R. per noti locali di Ravenna. Potremmo scrivere a quei locali,
mandando copia del suo post e dei suoi commenti e chiedendo loro se concordano con la sua condotta o
INTENDANO UFFICIALMENTE DISSOCIARSI.
Se non dovesse essere sufficiente a dissuaderla dal proseguire nella sua attività discriminatoria, potremmo
passare la questione allo Sportello Contro le Discriminazioni della Regione Emilia Romagna.
Oppure potremmo passare direttamente la questione nelle mani dell’OSCAD, l'Osservatorio per la sicurezza
contro gli atti discriminatori, l’organismo interforze di Polizia e Carabinieri che forse sarebbe interessato a
prendere atto delle sue pesanti minacce fisiche “contro persone Omosessuali che dovessero baciarsi in sua
presenza”.
Sono convinto che NON SARA’ NECESSARIO ricorrere a queste misure, perché credo che Lei e il suo amico,
al quale mando in copia questa lettera, siate persone RAGIONEVOLI E INTELLIGENTI.
Se le rimane un PROFONDO SENSO D’INGIUSTIZIA nel dover adempiere a quanto la invito a fare, provi ad
immaginarsi COSA VOGLIA DIRE passare 40 anni della propria esistenza a NASCONDERSI e a vivere una
doppia vita PER CIO’ CHE SI E’. Non per ciò che si sceglie di essere, come le dice il pregiudizio. Ma per ciò
che si è.
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Si chieda se il suo “diritto” a mantenere vivo un pregiudizio COSI’ BARBARO da segregare la vita affettiva di
milioni di persone, non assomigli un po’ al DIRITTO DI VITA E DI MORTE che gli Ariani avevano sugli Ebrei.
Si metta nei nostri panni per una frazione di secondo e provi a immaginare quale possa essere il dolore e la
sofferenza di UN’INTERA VITA NELL’OMBRA, dilaniati da un Conflitto Interiore, SOLO PERCHE’ GLI ALTRI
POSSANO MANTENERE IN VITA I PROPRI PREGIUDIZI e poi mi dica in tutta sincerità se le pare veramente
così GIUSTO E SACROSANTO avere nelle sue mani il DIRITTO DI VISIBILITA’ E DI INVISIBILITA’ di tutte
quelle persone.
Persone che chiedono solo di poter fare quello che lei fa con la sua ragazza, negli stessi luoghi in cui che Lei
frequenta con la sua ragazza. Poter ballare assieme, tenersi per mano, scambiare un bacio o una carezza
CON LA PERSONA AMATA.
Se proprio non riesce a SOPPORTARE LA VISTA DI DUE UOMINI CHE SI BACIANO, SI GIRI DALL’ALTRA
PARTE o SI ALLONTANI. NON STACCHI LA TESTA A NESSUNO.
La Storia, Lei mi insegna, sta dalla parte degli oppressi, non degli oppressori.
Prima o poi OGNI MINORANZA OPPRESSA SI FA CORAGGIO, SI RIBELLA e CONQUISTA I PROPRI
DIRITTI.
Le persone che negavano i diritti alle altre come hitler, i negrieri o i maschilisti e i loro soprusi sono rimasti nei
libri di storia, mentre SONO VIVI E VEGETI E IN CONTINUA EVOLUZIONE GLI STUPENDI DIRITTI UMANI
conquistati da persone come Gandhi, Martin Luther King, Rosa Parks, Harvey Milk, Nelson Mandela.
Lei in QUALE LATO della Storia vuole collocarsi, quello di Hitler o quello di Gandhi?
Ci pensi bene prima di rispondere a sè stesso.
La Saluto Cordialmente e mi auguro di aver l’occasione un giorno per poter prendere un caffè con Lei e il suo
amico, così vedrà con i suoi occhi che noi “FROCI*” non siamo i mostri pericolosi che le hanno sempre dipinto,
ma una MINORANZA OPPRESSA STANCA DI ESSERE DISCRIMINATA, CHE CONTINUERA’ A LOTTARE
FINO AD OTTENERE UGUALI DIRITTI!
La ringrazio per la pazienza di aver letto fin qui e per l’occasione di chiarimento che ci ha offerto.
Auguro ad entrambi una lunga e prosperosa vita, LIBERA DA PREGIUDIZI e in Armonia con l’Universo.
bruno eumeme moroni
Vicepresidente Arcigay Frida Byron Ravenna
Delegato Esterno della Segreteria Nazionale Arcigay per la Visibilità ed il Coming Out.
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* ho scritto “FROCI” come ora Lei ci chiama, ma spero che smetta presto di farlo.
Personalmente preferisco “gay” o “omosessuale”, ma se mi chiama Bruno va bene lo stesso ^__^
P.S.
La dobbiamo ringraziare ulteriormente perché il suo post ci ha spinto ad aprire la sottostante pagina su
Facebook per raccogliere segnalazioni analoghe alla sua, che è stata la prima ad essere postata.
Attendo la sua risposta per indicarla come commento a quel post.
Sportello Contro le Discriminazioni Online - Arcigay Frida Byron Ravenna
https://www.facebook.com/pages/Sportello-Contro-le-Discriminazioni-Arcigay-Frida-Byron-Ravenna/
436550919751200
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