Corriere del Ticino
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Corriere del Ticino 36 MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014 LUTTO NEL MONDO DELL’ARTE RICONOSCIMENTO MUSICA E POESIA ❚❘❙ Si è spento a Roma il 6 dicembre l’artista Renato Mambor, uno dei protagonisti della ricerca nelle arti visive, fin dalla fine degli anni ’50. Renato Mambor, sessantotto anni appena compiuti (era nato il 4 dicembre del 1936) è stato compagno di strada di artisti celebri, quali Pascali, Ceroli, Schifano, Festa e Kounellis, con i quali aveva fatto parte di quella che storicamente è stata definita la «Scuola di piazza del Popolo». ❚❘❙ La videoartista d’origine sangallese Pipilotti Rist è stata insignita del premio Willy Reber, dotato di 30.000 franchi. Il riconoscimento sarà consegnato venerdì prossimo dalla fondazione omonima e dal Museo d’arte dei Grigioni a Coira, come ha indicato l’istituzione culturale. Il premio è stato attribuito per la quarta volta. Nel 2007, 2009 e 2011 erano stati insigniti rispettivamente HR Giger, Corsin Fontana e Franz Gertsch. ❚❘❙ Organizzata dall’Associazione Svizzera Israele e dall’Associazione Hafez e Petrarca giovedì 11 dicembre (Palazzo dei congressi di Lugano, sala C, ore 18.30) si svolgerà una serata per celebrare il connubio tra la cultura persiana e quella ebraica. Sarà presente Yugo Edward Pejam autore di Quel deserto che abbraccia il mare, intervistato da Siro Ortelli, che parla del recente libro come di «un’appassionata visione della terra». È scomparso Renato Mambor Premio Reber a Pipilotti Rist I misteri di Israele CULTURA Evento Creature fantastiche della Svizzera italiana L’appuntamento natalizio con Ariadifiaba e con i suoi meravigliosi protagonisti GERARDO RIGOZZI ❚❘❙ La Biblioteca cantonale di Lugano organizza da sei anni una rassegna denominata Ariadifiaba, avvalendosi della collaborazione della Città di Lugano, del Dicastero Giovani e Lavoro, degli Istituti scolastici comunali della Città, della Società Svizzera delle Fiabe e di alcune associazioni culturali attive sul territorio. La rassegna propone molteplici percorsi attraverso la fantasia e l’avventura meravigliosa, dove la contrapposizione fra il reale e l’immaginario è molto simile a quella tra il virtuale e il reale, a cui i bambini oggigiorno (i «nativi digitali») sono abituati e attratti. Ma con questa differenza: le storie fantastiche del passato suscitano emozioni ancestrali che in qualche modo aiutano a comprendere la realtà nei sui risvolti multiformi e complessi. Il tuffo nel virtuale tende per contro a proiettare la mente in una dimensione alternativa rispetto all’esperienza concreta di ogni giorno, in una specie di surrogato della realtà, da cui è difficile liberarsi. Le storie sono i primi contatti dei bambini con la complessità della vita. Per mezzo di esse la loro mente travalica i limiti della quotidianità per cogliere gli aspetti profondi dell’esistenza e della società umana, con le sue innumerevoli pieghe fatte di attrazioni, doveri, paure e passioni. Attraverso i racconti, la mente prova stupore, talvolta paura, ma anche sollievo e volontà di crescita. Specie nelle storie fantastiche – dove sono dominanti gli elementi normalmente assenti nel mondo reale come la magia o gli esseri leggendari – gli aspetti irreali non pongono più un problema di non plausibilità, perché vengono vissuti nell’immaginario collettivo come presenze del tutto normali, quasi realtà con cui dialogare. Quest’anno la rassegna propone un calendario di eventi a partire dal 10 dicembre fino a metà gennaio 2015 in vari spazi della Città e, in particolare, la collaborazione con l’Istituto scolastico di Lugano che mira a coinvolgere i bambini non solo come fruitori di eventi, ma come creatori e protagonisti (le cui produzioni saranno messe in mostra presso la Sala San Rocco del Quartiere Maghetti dal 12 al 21 dicembre in un allestimento curato da Roberto Garavaglia). Il tema proposto è quello del folclore della Svizzera italiaI LUOGHI DELLA na, dunque di creature MANIFESTAZIONE magiche, folletti, streghe, 10 dicembre ore 18. basilischi, gnomi, esplorati attraverso la mostra in Biblioteca cantonale Biblioteca cantonale In 12 dicembre dalle ore 10. viaggio con Ildeprando. Creature fantastiche della Quartiere Maghetti Svizzera italiana (a cura di 13 dicembre ore 10.30 Barbara Robbiani e Luca Saltini), una produzione Biblioteca dei ragazzi Besso multimediale Alla scoperta 13 dicembre ore 15. del Ticino con Ildeprando (a cura di Augusto Torriani) e Cinema Iride la pubblicazione Dalla bi13, 14, 20 dicembre, 6 gennaio saccia di Ildeprando. Creature fantastiche della SvizzeTeatro Foce (orari diversi) ra italiana (Biblioteca can16 dicembre ore 18.30 tonale di Lugano, 2014, con testi di Luca Saltini, illustraPalazzo Congressi sala C zioni di Simona Meisser, 18 gennaio ore 15. grafica di Giuliano Tallarini, editing di Davide DellamoniCinema Iride ca). Sarà inoltre aperta una Dettagli su tutto sezione dedicata alla storia dello studio del folclore. La il programma: raccolta di leggende in Svizzewww.sbt.ti.ch fino fi no a ra ha preso infatti avvio verso qualche generala fine del XIX secolo; nel Ticizione fa venivano trano, pioniere di questo lavoro è mandate dall’oralità davanti al camino. stato Walter Keller che per quasi 40 In quest’arte di narrare si sono distinte anni ha trascritto, tradotto e pubblicaanche alcune figure locali, come to le leggende che Alina Borioli che, coi suoi racconti e i suoi scritti, ha contribuito a tenere vivo questo importante patrimonio culturale. Il volume Dalla bisaccia di Ildeprando e la produzione multimediale saranno presentati mercoledì 10 dicembre (ore 18.) nella Sala Tami della Biblioteca cantonale di Lugano. SIMONA MEISSER Ha illustrato il volume con la storia di Ildeprando. (Foto © Biblioteca cantonale di Lugano; ProLitteris) ❚❘❙ Dal diario Il racconto di Ildeprando «Ho deciso di mettermi in viaggio per raggiungere i baliaggi italiani salendo lungo la sponda destra del Lago Maggiore. Sono partito quasi di corsa, lasciando il mio castello come se dovessi fuggire da un nemico. Infatti stavo scappando: dal dubbio, dalla paura, dal desiderio di abbandonare questa avventura alla mia età non più giovane. Troppo tempo ho trascorso vanamente presso le corti, per cercare di convincere le teste coronate di mezza Europa della bontà delle mie ricerche. Detesto questi ambienti così lussuosi, dove ogni gesto nasconde invidie ed intrighi, eppure è facile lasciarsi andare agli agi dei palazzi. Ho dimenticato in fretta la mia voglia di percorrere strade fangose, vegliare al freddo nelle foreste, essere schiaffeggiato dalla pioggia gelida, attendendo per lunghe notti le magiche creature del piccolo popolo. Eppure la mia giovinezza è trascorsa così, sempre in viaggio – sacca, bastone, vento. Ne ho incontrati molti di esseri del popolo sottile, li ho potuti conoscere e ho capito che il loro mondo è vasto quanto il nostro. L’ho sempre saputo, da quando ho scritto il mio primo trattato. E ho sempre saputo che avrei dovuto cercare ancora. Ci pensavo ogni giorno, dormendo nei letti di piume. (...) Per questo sono scappato dal mio castello. Ho preso soltanto pochi abiti, i miei strumenti scientifici e questo diario». ORME DI LETTURA le stelle disegnano draghi ENZO PELLI Momenti Irripetuti Alla chiara fonte pp. 32, fr. 20. ❚❘❙ A cercare un filo conduttore non lo si trova; una continuità, un moto perpetuo e armonioso, nemmeno. Sia se si considerano forma e stile, sia se ci si concentra sui contenuti. E l’avvio è piuttosto lento, si fatica ad entrare nell’atmosfera, a cogliere la voce e il sentire del poeta. Ma una volta entrati, perché ad un certo punto, se si persevera nella lettura, si riesce ad entrare nel cosmo dell’autore, una piacevole curiosità e un’abitudine a lasciarsi sorprendere prevalgono. E a volte la sorpresa è davvero riuscita, come in Disegnano draghi le stelle. Qui quasi lo slancio poetico si riesce a toccare. Altre volte invece è disattesa, si rima- ne un po’ più asciutti e perplessi come in Il negoziante e la suonatrice. Alla fine la lettura somiglia ad un viaggio attraverso un mosaico di tessere, in cui il lettore ben ricorda il punto di partenza ma è perplesso all’arrivo. Il suo è un oscillare tra il sogno di sapori lontani, dolci profumi e luci di terre d’Oriente e il ricordo di grigie fotografie istantanee . Ad arricchire i versi e ad accentuare quello che rimane un ritmo irregolare, le calligrafie, sempre ad opera dell’autore, dal titolo Variazioni sul tempo. Di difficile interpretazione ma di grande impatto visivo destano curiosità e generano voglia di unire lettere, significati e immagini. EMMA FIORE ricordi intrecciati ai tessuti FRANCA BERNASCONISTAMPANONI Mi tengo per mano Edizioni Ulivo pp. 45, fr. 20. ❚❘❙ Vivere non è sempre facile, non è sempre bello, ma vivere si deve, anche quando si rimane soli, anche quando non ci piace. E la poesia talvolta aiuta, almeno così è nel caso dell’autrice di questa raccolta. Si percepisce come la scrittura, i versi siano balsamo per le sue ferite, la aiutino a mettere a fuoco, a rielaborare, a sopportare e a trovare il modo di andare avanti: soprattutto di colmare il vuoto lasciato dalla persona amata, di cui dopo la scomparsa avverte ancora forte il segno e la presenza. Maliconia, gelo, fili spinati, grigi gabbiani infagottati, mari di metallo, freddi guanciali e piombi abitano i suoi versi, talvolta anche un guizzo però, di luci rosate e rossi vesti. Ma ciò che tutto pervade è la presenza-assenza del marito Franco Bernasconi, con il quale ha condiviso l’amore per la scrittura ma anche per luoghi lontani come l’Iran e la Persia. La raccolta di poesie, infatti, è impreziosita da illustrazioni di tessuti pregiati e riccamente decorati, ad esempio frammenti di tuniche in cotone e orbicoli copti di seta. In copertina un frammento decorativo copto in cotone del sesto-settimo secolo proveniente dall’Egitto. In esso due figure nude con sciarpe svolazzanti (Marte e Venere o Enea e Didone) e cesti di frutta nella borE. F. dura.