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-MSGR - 20_CITTA - 23 - 18/02/17-N: Il documentario L’America di Trump e l’ambiguità degli elettori Festival Sulla| IP:Berlinale (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00000000 93.62.51.98 si abbattono gli artigli di Wolverine Beauty Pelle luminosa e capelli più forti il segreto è nel carbone Ferzetti a pag. 27 Di Liegro a pag. 27 Arnaldi a pag. 24 Jackman e Stewart in “Logan” A destra maschera a base di carbone www.ilmessaggero.it [email protected] Letteratura Gusto Ambiente Società Cinema Viaggi Architettura Teatro Arte Moda Tecnologia Musica Scienza Archeologia Televisione Salute «Gli animali sono parte delle famiglie distrutte Perché non occuparcene?» Nel suo nuovo libro Silvia Ballestra racconta la tragedia del terremoto nel Centro Italia Le storie della gente e dei piccoli amici dell’uomo «che sono affetti, ricordi e compagnia» L’INTERVISTA arche, Umbria e Lazio, queste le regioni colpite dal terremoto, tanto da quello del 24 agosto quanto da quello del 30 ottobre, quando alle 7.40 del mattino la scossa ha raggiunto magnitudo 6.5. Il centro Italia è stretto nella morsa dell’angoscia, la terra continua a tremare, abbiamo pianto 299 vittime e chissà quando si potrà parlare di nuova vita per i paesi che non esistono più. La tragedia ha colpito tutta l’Italia, che fin dalle prime ore si è mobilitata per prestare aiuto: volontari della Croce Rossa, Protezione Civile, Anpas, Enpa. «Il nostro sistema civile credo sia ancora il migliore d’Europa», sostiene Egidio Pelagatti, responsabile operativo di Protezione Civile Anpas, ma è pur vero che certa lentezza burocratica, specie nei momenti di criticità, «rallenta tutto, e non possiamo permettercelo», come dice la scrittrice Silvia Ballestra, autrice di Vicini alla terra, un libro che ruota attorno al dramma del terremoto, che ne assorbe tutta la sofferenza per condensarla in un racconto fatto di storie. Storie che, questa volta, non parlano solo di uomini ma anche di quegli animali domestici che, lo dice la parola stessa, sono “casa”. Un’impresa forte e coraggiosa, che nasce dall’urgenza di raccontare un territorio ferito. M RISTABILIRE L’EQUILIBRIO DI QUEI PAESI VUOL DIRE SALVARE PAESAGGI, ECCELLENZE ALIMENTARI MA ANCHE MUCCHE E PECORE «L’orrore del sisma negli occhi di un cane» 299 Il numero delle vittime delle scosse sismiche in Centro Italia dal 24 agosto 6.5 La magnitudo della scossa registrata alle 7.40 del 30 ottobre scorso «Il problema degli animali è stato a lungo sottovalutato in questi territori», sottolinea Valerio Capraro, originario di Cittareale (pochi km da Amatrice), vice Presidente dell’Associazione “La via del sale”, nata nelle ore successive al terremoto devastante del 24 agosto. «Inizialmente si voleva affrontare l’emergenza portando tutti al mare, ma ci si era dimenticati che la percentuale di allevatori in questa zona del centro è molto più alta della media nazionale. È chiaro che gli aiuti vanno prima agli esseri umani» ma, come sostiene anche Egidio Pelagatti, «c’è spazio per tutto. Chi ha operato l’ha fatto in condizioni difficili, e gli animali sono stati trascurati. Però, in momenti simili, noi dobbiamo pensare innanzitutto alle persone». Offrire spazio anche ad altri esseri viventi è qualcosa che arricchisce, «non toglie nulla a nessuno, non toglie nulla agli esseri umani, è qualcosa in più», spiega la Ballestra, di origine marchigiana. «Sono molto legata a questi territori, li conosco bene da una SILVIA BALLESTRA Vicini alla terra GIUNTI ED. 144 pagine 12 euro Silvia Ballestra (foto CADEDDU) ventina di anni; pur essendo cresciuta e vissuta sulla costa, ogni volta che torno nelle Marche mi sposto all’interno. Trovo quei territori bellissimi e preziosi. Ho un legame molto forte con l’entroterra marchigiano». Perché l’esigenza di raccontare la tragedia del terremoto partendo dagli animali? «Mentre cercavo notizie sul terremoto, mi sono imbattuta nel racconto online fatto dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che descriveva il lavoro dei volontari. L’attenzione agli animali è stata maggiore dopo il secondo terremoto, che fortunatamente non ha contato vittime come nel primo. Ho iniziato a raccogliere informazioni dai paesi colpiti, in cui la presenza degli animali è forte. Quando entri in questi paesini, è naturale che i primi ad accoglierti siano un cane o un gatto, è il loro regno. Lì vivono liberi, indisturbati. Sono animali domestici, quindi appartengono alle case, che, come in questo caso, non esistono più. Gli animali sono parte delle famiglie distrutte, sono i ricordi, gli affetti, la compagnia. Perché non occuparcene?» Borghi isolati, lentezza burocratica, zone in cui gli aiuti faticano ad arrivare. E poi la neve, tragedia su tragedia. Cosa manca all’Italia del 2017? «La ricostruzione e la ripartenza sono fatti nuovi e ci troviamo di fronte ad una nuova burocratizzazione, enorme, dove tutto deve Il lutto Michael Novak, addio al filosofo del “capitalismo dal volto cristiano” Il filosofo statunitense Michael Novak, influente pensatore cattolico liberale, che ha legato il capitalismo all’etica cattolica, è morto ieri all’età di 83 anni nella sua casa di Washington. Novak si era affermato come teorico del «capitalismo dal volto cristiano», ricevuto e più volte consultato dai papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. È stato titolare della cattedra di etica e religione presso l’American Enterprise Institute, il think tank conservatore di Washington. Nato a Johnstown (Pennsylvania) Novak è autore di più di venticinque libri sulla filosofia e la teologia della cultura, conosciuto soprattutto per il saggio “Lo spirito del capitalismo democratico e il cristianesimo” (Studium, 1986). Novak è stato anche consigliere del presidente americano Ronald Reagan. Il pensiero politico di Novak ha tentato un compromesso tra lo spirito evangelico del cattolicesimo, ispirato al pauperismo, e lo spirito del capitalismo. essere controllato e passato al setaccio. Tutto questo rallenta le procedure ma in momenti simili non ce lo possiamo permettere. Tagli ai servizi, allo Stato sociale, non riusciamo più nemmeno a gestire una cosa prevedibile come la neve». Parlando delle Marche lei ha scritto: “C’è una miscela speciale, un equilibrio particolare nell’operosa vita di campagna, una comunione con il territorio che è propria di quel posto lì”. «Esatto. Un equilibrio che deve essere ricostruito. Per questo non è giusto svuotare i paesi e sradicare i suoi abitanti, è qualcosa di brutale, che rompe in un certo senso il patto fra persone e territorio. Bisogna raccontare, soprattutto a chi vive fuori, di cosa è fatto questo equilibrio: di eccellenze alimentari, di paesaggi, ma anche di animali come mucche e pecore, che vivono lì e non possono essere allontanati. Bisogna prestare attenzione agli animali che vivono sui Sibillini e al vecchio modello agrario marchigiano». A chi parla questo libro? «A tutti quelli che non conoscono i territori del centro Italia e ovviamente ai giovani, che sono il motore di tutto, perché quando si riparte, si riparte anche e soprattutto dalle scuole. Non a caso i diritti d’autore saranno destinati, sotto forma di materiale didattico, alle scuole dei centri colpiti dal terremoto». Giulia Ciarapica © RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTO DEVE ESSERE CONTROLLATO E PASSATO AL SETACCIO LA BUROCRATIZZAZIONE RALLENTA LA RICOSTRUZIONE -TRX IL:17/02/17 22:36-NOTE: