“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO” Osservatorio

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“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO”
Osservatorio Permanente sulle Economie del Sud del Mediterraneo
1 SETTEMBRE – 30 SETTEMBRE
ALGERIA
29 Settembre: Il Presidente algerino Abdellaziz Bouteflika, assente dalla scena politica da
mesi causa problemi di salute, ha presieduto il suo primo Consiglio dei Ministri dall'inizio
dell'anno. Bouteflika, 76 anni, ha presieduto la riunione di un Governo che il 9 settembre
ha subito un rimpasto. Nel corso della riunione è stato anche esaminato il progetto di
legge finanziaria per il 2014.
EGITTO
2 Settembre: La Procura Generale egiziana ha dato mandato all'Alta Corte per la
Sicurezza dello Stato di aprire un'inchiesta sul Premier turco Recep Tayyp Erdogan,
Mohammed Morsi e altri leader dei Fratelli Musulmani, dopo una denuncia presentata a
loro carico con l'accusa di "alto tradimento, incitamento alla violenza, finanziamento dei
gruppi terroristi in Sinai". Un dipartimento del Consiglio di Stato egiziano ha chiesto alla
giustizia di cancellare le norme che permettono l'associazione dei Fratelli Musulmani e di
chiudere il quartier generale a Mokkatan. Si tratta di fatto della richiesta di dichiarare
nuovamente illegale la Confraternita. La vicenda ha origine da un processo in corso in cui
l'ex parlamentare Hamdi el Fakhrani ha chiesto la cancellazione dell'iscrizione dei Fratelli
Musulmani dall'elenco delle organizzazioni non governative.
3 Settembre: E' di 8 "terroristi" uccisi, 15 feriti e 3 arrestati il bilancio di un blitz
antiterrorismo dell'esercito egiziano in Nord Sinai.
5 Settembre: Un ordigno è stato lanciato al Cairo contro il convoglio che scortava il
Ministro dell'Interno egiziano Mohammed Ibrahim, che è rimasto illeso. Il bilancio è di 20
feriti, tra cui una cittadina britannica ed un adolescente. Quattro sono in condizioni gravi.
"Questo vile attacco è solo l'inizio di una serie di operazioni terroristiche", ha detto il
Ministro. Fonti della sicurezza egiziana hanno puntato l'indice contro le formazioni
jihadiste.
6 Settembre: I cingolati M113 dell'esercito egiziano hanno presidiato i centri nevralgici
del Cairo e delle principali città egiziane nel nuovo venerdì di protesta indetto dai proMorsi. A Tahrir i tank si sono posizionati sulle strade di accesso alla piazza. Massicce
misure di sicurezza anche nei pressi del Ministero dell'Interno. Chiuse alcune strade a
Mohandessin, a Giza. Blindati anche vicino alle ambasciate Usa e Gb.
7 Settembre: Artificieri dell'esercito egiziano hanno disinnescato un ordigno esplosivo e
tre mortai lungo la linea ferroviaria che collega Suez e Ismailiya, nel nord del Paese.
Secondo fonti della sicurezza di Suez la linea è utilizzata dalle forze armate per il trasporto
di truppe ed era previsto il passaggio di un convoglio con a bordo circa 2000 militari.
L'esercito egiziano ha effettuato nel Sinai settentrionale un'operazione antiterrorismo.
L'operazione si concentra fra Sheikh Zouwayed e Rafah, al confine con la striscia di Gaza
ed ha preso di mira basi di estremisti islamici, accusati di avere lanciato attacchi contro
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postazioni delle forze dell'ordine negli ultimi mesi, anche dopo la deposizione di Mohamed
Morsi. Nel corso delle operazioni ci sono stati vari morti e feriti. Una bomba artigianale è
esplosa in un commissariato di polizia al Cairo senza fare né danni né vittime. Lo hanno
riferito fonti di sicurezza, spiegando che l'ordigno è stato lanciato all'interno dell'edificio da
uno sconosciuto.
8 Settembre: Due ufficiali dell'esercito egiziano sono stati uccisi e un altro ferito in un
attentato dinamitardo in nottata contro il loro blindato nei pressi di Sheikh Zouwayed nel
Sinai Settentrionale. L'ordigno è stato fatto esplodere a distanza al passaggio del blindato.
L'ex candidato alle presidenziali egiziane Amr Mussa è stato eletto Presidente del
“Comitato dei 50” che dovrà riscrivere la Costituzione prima di un referendum popolare.
"Siamo tutti al servizio dell'Egitto e stiamo ora elaborando una nuova formula della
Costituzione che rifletta la vera democrazia, il pluralismo e il rispetto dei diritti dell'uomo",
ha detto l'ex capo della Lega araba ed ex Ministro degli Esteri sotto il regime di Mubarak,
che ha avuto il sostegno delle forze moderate.
La guida suprema dei Fratelli Musulmani, Mohammed Badie, è stato rinviato a giudizio
davanti alla Corte d'Assise insieme ad altri 14 alti dirigenti della Confraternita per omicidio
volontario, incitamento alla violenza e terrorismo. Lo ha deciso il Procuratore Generale
egiziano Hisham Barakat. Gli esponenti della Confraternita sono accusati anche di
resistenza alle autorità e di formazione di milizie in occasione delle violenze esplose al sit
in dei Fratelli Musulmani a Giza a luglio.
9 Settembre: Uomini armati hanno aperto il fuoco contro la vettura del portavoce e cofondatore di Tamarod, Mahmud Badr. Lo ha reso noto lo stesso movimento laico antiMorsi, precisando che Badr è rimasto illeso. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un
atto criminale o dalla valenza politica.
10 Settembre: Quattro militari egiziani hanno perso la vita e altre quindici persone sono
rimaste ferite in tre differenti attacchi contro check-point e installazioni militari nel Nord
del Sinai, dove prosegue la massiccia operazione antiterrorismo di esercito e polizia, il cui
bilancio è di nove "terroristi" uccisi e di dieci arresti, oltre alla confisca di armi e materiale
esplosivo. E' quanto riferiscono fonti della sicurezza locali.
11 Settembre: Quattro militari egiziani hanno perso la vita e altre quindici persone sono
rimaste ferite in tre differenti attacchi contro check-point e installazioni militari nel Nord
del Sinai, dove prosegue la massiccia operazione antiterrorismo di esercito e polizia, il cui
bilancio delle ultime 24 ore è di nove "terroristi" uccisi e di dieci arresti, oltre alla confisca
di armi e materiale esplosivo. E' quanto riferiscono fonti della sicurezza locali. Almeno tre
persone sono morte e altre dieci sono rimaste ferite in un attentato con autobomba
davanti alla sede dell'Intelligence egiziana a Rafah, nel Sinai settentrionale, al confine con
la Striscia di Gaza. Sempre a Rafah un campo militare dell'esercito egiziano è stato colpito
da un lancio di razzi Rpg, e quattro persone sono state ferite.
12 Settembre: La presidenza egiziana ha prorogato di due mesi lo stato d'emergenza
imposto a metà agosto dopo il sanguinoso sgombero delle piazze islamiche al Cairo. Ne dà
notizia un comunicato della presidenza.
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13 Settembre: Sono ripresi i raid aerei delle forze armate egiziane contro postazioni di
presunti terroristi islamici nella regione del Sinai settentrionale nei pressi di Sheikh
Zouayed. Le operazioni sono iniziate all'alba con l'impiego di elicotteri Apache. Migliaia di
manifestanti pro Morsi hanno sfilato ad Alessandria dove in due distinte zone sono
scoppiati tafferugli con oppositori del deposto Presidente egiziano per il venerdì della
"lealtà ai martiri", indetto ad un mese dallo sgombero delle due piazze della protesta
islamica al Cairo. Secondo fonti locali gli scontri nel centro della città hanno provocato
decine di feriti mentre in un quartiere periferico le forze di sicurezza stanno lanciando
lacrimogeni. Lacrimogeni anche a Mahalla.
14 Settembre: I sostenitori del deposto Presidente egiziano Mohamed Morsi hanno dato
vita a un corteo al Cairo, da Heliopolis verso Rabaa, la piazza icona della rivolta antigovernativa sgomberata un mese fa con la forza, centinaia i morti. Massiccia la presenza
dei militari nei pressi della piazza, con la moschea presidiata per impedire l'accesso ai
manifestanti.
15 Settembre: Sono 309 finora "gli elementi criminali e terroristi" arrestati nella vasta
operazione lanciata dall'esercito e dalle forze di sicurezza egiziane nel Sinai. Lo ha detto il
portavoce militare Ahmed Mohamed Ali in una conferenza stampa nella quale ha
annunciato che l'operazione, avviata a luglio, è ancora in corso e proseguirà.
16 Settembre: Blitz su larga scala delle forze di sicurezza egiziane nella citta' di Delga,
regione di Minya, nell’alto Egitto, dove sono state arrestate circa 50 persone accusate
d'avere incendiato chiese e case di copti. Lo ha riferito il capo della sicurezza locale Osama
Metwali, sottolineando che la situazione nella citta', finora in mano agli islamici, era da
tempo fuori controllo e che continuano ora le perquisizioni alla ricerca di attivisti coinvolti
negli episodi di violenza anti-cristiani. La Corte d'Assise del Cairo ha stabilito il
congelamento dei beni di 25 esponenti di movimenti islamici, fra i quali alti dirigenti dei
Fratelli Musulmani come la guida suprema Mohamed Badie, il suo numero due Khairat el
Shater e il leader del partito della Fratellanza, Saad el Katatni.
17 Settembre: Il portavoce dei Fratelli Musulmani Gehad el Haddad è stato arrestato
insieme ad altri due esponenti della Fratellanza. Lo riferiscono fonti della sicurezza
affermando che i tre saranno trasferiti alla prigione di Tora al Cairo con l'accusa di
incitamento all'omicidio durante i sit in di Rabaa el Adawya, in sostegno di Mohamed Morsi
il Presidente deposto dai militari il 3 luglio.
18 Settembre: Il Segretario alla Difesa americano, Chuck Hagel, ha avuto una
conversazione telefonica con il Generale Abdel al-Sissi, uomo forte dell'Egitto. Lo ha
annunciato il Pentagono sottolineando che il colloquio ha riguardato in particolare la
sicurezza degli egiziani copti. Degli sforzi, cioè, in Egitto ''per proteggere e ricostruire la
comunità copta colpita dalla violenza e per garantire la sicurezza nella penisola del Sinai'',
ha spiegato il portavoce del Pentagono, George Little. L'Egitto ha deciso la riapertura del
valico di Rafah con la striscia di Gaza dopo una chiusura di una settimana in seguito
all'attentato al quartier generale dell'intelligence nel quale sono morti sei militari. La
decisione è stata presa su sollecitazione del Presidente palestinese Abu Mazen.
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19 Settembre: Colpi di arma da fuoco sono stati scambiati tra le forze di sicurezza
egiziane e gruppi armati nei dintorni del Cairo. Le forze di sicurezza hanno usato gas
lacrimogeni. Gli scontri sono avvenuti nel distretto di Kerdasah. Le Forze di sicurezza
hanno fatto irruzione nella zona per arrestare persone accusate di aver incendiato posti di
polizia e di aver ucciso almeno 11 agenti nei tafferugli seguiti alla deposizione del
Presidente Mohamed Morsi lo scorso luglio. Due ordigni, risultati poi falsi, sono stati trovati
nei pressi della stazione di Helmayat El-Zaytoun, al Cairo, non lontano dalla fermata della
metropolitana della capitale. L'area è stata transennata nel timore siano stati piazzati altri
ordigni. La linea è rimasta parzialmente bloccata, ma a seguito del controllo degli artificieri
il traffico è ripreso normalmente. Sono 48 le persone arrestate nel blitz delle forze di
sicurezza egiziane a Kerdasa, alle porte del Cairo. Secondo fonti della sicurezza fra i
fermati anche il medico dell'ospedale da campo di Rabaa, Ahmed Ghezlan. Cinque
poliziotti e quattro militari sono stati feriti nello scoppio di una granata. Il Ministro
dell'Interno Mohamed Ibrahim ha affermato che le operazioni proseguiranno nei prossimi
giorni. Un agente di polizia egiziano è stato colpito a morte durante l'operazione delle
Forze di sicurezza alla periferia del Cairo.
20 Settembre: Tafferugli fra pro e anti Morsi sono esplosi in varie località dell'Egitto in
occasione di nuove manifestazioni indette dai sostenitori dei Fratelli musulmani nel venerdì
di preghiera.
24 Settembre: Un Tribunale del Cairo, dopo aver confiscato tutti i beni ai Fratelli
Musulmani, ha bandito tutte le attività del movimento islamico e delle organizzazioni
associate ordinando anche la chiusura di tutte le sedi. L’associazione ha annunciato di far
ricorso contro la sentenza, giudicata una decisione «corrotta e politicamente motivata».
Malgrado «i tentativi di regimi fascisti di eliminarli» gli islamici affermano di non avere
intenzione di rassegnarsi alla clandestinità. Nelle motivazioni della sentenza emergono
accuse vero i Fratelli Musulmani di «essersi nascosti dietro la tolleranza dell’Islam» per le
sue attività che invece «sono contrarie al vero Islam e alla legge». Secondo i giudici sotto
il potere della Fratellanza gli egiziano hanno perso i loro diritti e le loro condizioni di vita si
sono deteriorate: per questo, affermano «si sono rivoltati pacificamente il 30 giugno per
esprimere il loro no all’ingiustizia, facendo ricorso alle forze armate, parte fondamentale
della patria».
28 Settembre: "La fase transitoria del Governo egiziano finirà entro la prossima
primavera": lo ha detto il Ministro degli Esteri egiziano Nabil Fahmy durante l'intervento
all'Assemblea Generale dell'Onu. Il Ministro ha precisato che "i lavori sono in corso, in linea
con la road map stabilita". "Finora sono stati affermati con successo i principi base della
governance - giustizia, libertà e democrazia - cui seguiranno elezioni parlamentari e
presidenziali, per concludere la transizione in primavera".
29 Settembre: Quindici persone sono rimaste ferite in scontri esplosi all'Università di
Zagazig, città natale del deposto Presidente egiziano Mohamed Morsi, fra suoi sostenitori e
oppositori con lancio di sassi e bottiglie molotov. Alcuni edifici del campus sono stati
danneggiati. Scontri sono scoppiati fra studenti pro e anti Fratellanza anche nell'Università
di Helwan e a quella di Ain Shams al Cairo, ma senza provocare feriti.
Il rappresentante UE per la politica estera Catherine Ashton sarà al Cairo martedì per una
visita di due giorni, la terza dal 30 giugno scorso, giorno della mega manifestazioni contro
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Mohamed Morsi, poi deposto dalla presidenza il 3 luglio. La Ashton avrà colloqui col
Presidente ad interim Adly Mansour, il Premier Hazem el Beblawi, il Ministro della Difesa e
capo dei militari, Abdel Fatah el Sissi, e il titolare degli Esteri, Nabil Fahmy.
30 Settembre: Il Vescovo copto di Minya, Makarios, è sfuggito ad un attacco armato
mentre si trovava a bordo della sua auto. Lo riferiscono fonti locali secondo le quali
numerosi colpi sono stati sparati contro la vettura nel villaggio di Abu Korkas, nell'alto
Egitto, senza raggiungere il religioso, il quale ha condannato l'assenza di sicurezza che ha
consentito, la nascita di "formazioni illegali", sottolineando che la metà degli abitanti del
Paese ha deciso di andarsene per la crescente violenza.
LIBIA
1 Settembre: Più di 1.400 agenti di polizia verranno inviati a Bengasi, nell'est della Libia,
per garantire sicurezza. Lo ha annunciato Abdullah Al-Zaidi, portavoce della Sala Operativa
Congiunta di Sicurezza di Bengasi, aggiungendo che 150 poliziotti sono già stati dispiegati
all'aeroporto. Bengasi è sempre più teatro di scontri e omicidi di matrice politica.
3 Settembre: E' stata sequestrata a Tripoli la figlia di Abdullah Al-Senussi, ex Capo dei
Servizi Segreti libici durante il regime di Muammar Gheddafi. Onoud Senussi è stata rapita
subito dopo il suo rilascio, a 100 metri dalla prigione dove era stata detenuta per 10 mesi.
Uomini a bordo di cinque veicoli hanno aperto il fuoco sul convoglio della polizia che
doveva scortarla all'aeroporto dove avrebbe preso un volo per raggiungere famigliari a
Sebha, nel sud.
7 Settembre: Oltre alle lunghe code alle pompe di benzina della capitale libica per timore
di una diminuzione della disponibilità di carburante, in tutta la Libia si stanno registrando
ulteriori disagi anche a causa delle continue interruzioni nelle forniture di elettricità e
acqua. Il "panico" ai distributori di benzina si è verificato dopo gli scioperi e le chiusure dei
siti di estrazione e di esportazione di greggio.
10 Settembre: Almeno 250 marines americani sono stati spostati dalla base militare di
Moron, in Spagna, a quella di Sigonella, come parte di un'operazione per rafforzare la
sicurezza in vista del primo anniversario dell'attacco all'ambasciata Usa di Bengasi, domani
11 settembre. Con questa mossa, i marines saranno in grado di raggiungere Tripoli in 3-4
ore nel caso di nuove crisi. Altri 250 marines rimangono nella base di Moron.
11 Settembre: Una forte esplosione provocata da un'autobomba è avvenuta questa
mattina a Bengasi, davanti a un edificio del Ministero degli Affari esteri libico. Secondo
testimoni, l'esplosione ha distrutto gran parte dell'edificio e ha causato ingenti danni alla
sede locale della vicina Banca centrale. Ma si ignora al momento se l'attacco abbia
provocato anche delle vittime
12 Settembre: Saadi Gheddafi, figlio quarantenne dell'ex dittatore libico, si trova in Niger
dove, secondo quanto riferisce la stampa locale citata dal sito Afriquinfos, potrebbe essere
accolto per motivi umanitari. Gheddafi sarebbe stato intercettato, con un gruppo di altri
libici in fuga, da una pattuglia dell'esercito nigerino che ha fermato il convoglio al suo
ingresso nel Paese dalla vicina Libia.
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È di 11 morti il bilancio di scontri avvenuti nelle ultime ore a Darj, in Libia, a 100 km a est
di Gadames, al confine con Algeria e Tunisia. Secondo i media locali, i tumulti sono
scoppiati tra guardie di frontiera e membri della tribù Giaramla. Come rappresaglia
all'uccisione di 4 agenti, le forze di sicurezza avrebbero dato fuoco ad alcune case di
proprietà della tribù. Gli scontri hanno messo in fuga verso il deserto gli abitanti della
località, ancora sotto assedio.
19 Settembre: È stato rinviato al prossimo 12 dicembre il processo contro Saif al Islam
Gheddafi: il procedimento a carico del figlio dell'ex rais libico si svolge a Zintan, la città a
sud di Tripoli, dove è detenuto in un luogo segreto dal novembre 2011, quando è stato
catturato. Saif al Islam era atteso a Tripoli, dove si è aperta l'istruttoria nella prigione di
Hadba contro 38 responsabili del vecchio regime.
MAROCCO
18 Settembre: Un nuovo assalto di un centinaio di migranti è stato respinto dalla
gendarmeria marocchina alla frontiera di Ceuta, enclave spagnola in Marocco,dopo quello
di ieri, quando oltre 90 subsahariani sono riusciti a passare in terra spagnola, scavalcando
la barriera di recinzione all'altezza della spiaggia di Tarajal. L'assalto si è prodotto alle 7
del mattino, quando gli immigrati hanno tentato di raggiungere di corsa la spiaggia ma è
stato loro sbarrato il passo dalle forze di sicurezza marocchine.
TUNISIA
2 Settembre: Un lunghissimo video per smentire le voci sulla morte dell'emiro Mokhtar
Belmoctar è stato recapitato all'agenzia mauritana Ani. Il video mostra "il guercio", questo
uno dei soprannomi di Belmoctar, che ha perso un occhio combattendo i sovietici in
Afghanistan, durante riunioni e durante la preparazione di attentati, tra cui quello al sito
gasiero di In Amenas, in Algeria, concluso con la strage di decine di ostaggi.
8 Settembre: Una folla di decine di migliaia di persone ha partecipato, a Tunisi, alla
cerimonia per ricordare Mohamed Brahmi, a 40 giorni dal suo omicidio, e per rilanciare la
sfida al Governo. La manifestazione, che si è svolta nella piazza del Bardo, davanti al
palazzo dell'Assemblea costituente, sino alla tardissima serata, è cominciata con
l'esecuzione dell'inno nazionale, tra lo sventolio di migliaia di bandiere tunisine.
10 Settembre: Per il Ministro tunisino dell'Insegnamento superiore, Moncef Ben Salem,
non ci può essere una disposizione che impedisca alle universitarie di indossare, negli
atenei il velo integrale. Per Ben Salem, le cui parole arrivano a pochi giorni dalla ripresa
della lezioni, il no al velo integrale è intollerabile. Il Ministro ha aggiunto che, comunque,
spetta alle strutture direttive degli atenei prendere una decisione in merito. In ogni caso le
ragazze dovranno scoprire il volto in aula e agli esami.
28 Settembre: Ennahda, il Partito islamico al Governo in Tunisia, ha accettato di avviare
una fase di transizione verso le elezioni che include l'abbandono del potere. Lo annuncia
un responsabile del partito, al termine dei colloqui con i rappresentanti dell'opposizione. La
fase transitoria verrà definita a partire da "lunedì o martedì", ha detto Lotfi Zitoun, uno dei
responsabili di Ennahda.
Fonti: Ansa; Ansamed; Il Sole24Ore; BBC World; Reuters; News Mercati
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