Pazzo Banco, basta un punto
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Pazzo Banco, basta un punto
Basket: sassaresi ai quarti di Champions nonostante il ko con il Nymburk Pazzo Banco, basta un punto Battuto 84-63 ma passa col +22 dell'andata CEZ NYMBURK 8 4 match d'andata. Per capi- DINAMO SASSARI 6 3 I NYMBURK: Alien 18 (6/17 al tiro su azione, 3 r.), Benda 6 (3/4, 3 r.), Hruban 3 (1/5,4 r.), Welsh 2 (1/1,3 r.), Lawrence 16 (6/12,5 r), Peterka (1 r.), Holt 6 (2/2,2 r.), Simpson 18 (8/9,12 r), Meier ne, Sant-Roos 15 (3/13,5 r.), Kriz ne. Ali. Ginzburg. I B A N C O DI SARDEGNA: Bell 6 (2/7, 3 r.), Lacey 17 (5/8,6 r.), Devecchi 2 (1/2), D'Ercole (0/1,1r), Sacchetti 3 (1/3 da tre, 1 r), Lydeka 5 (2/7,5 r.), Savanovic 14 (5/12,4 r.), Carter (0/3, 3 r.), Stipcevic 7 (3/9), Lawal 9 (4/7,6 r.), Monaldi ne, Ebeling ne. Ali. Pasquini. I ARBITRI: Zurapovic (Bih), Lucis (Lat) e Michaelides (Sui). • PARZIALI: 17-11; 35-25; 65-42. • N O T E ; Uscito per 5 falli Welsh al 37'14" (76-45). Tiri liberi: Nymburk 17/27; Sassari 10/15. Tiri da due: Nymburk 23/39; Sassari 16/37. Tiri da tre: Nymburk 7/24; Sassari 7/22. Rimbalzi: Nymburk 39 (11 off); Sassari 30 (8 off). •• Senza più gambe e fiato per la quarta gara in cinque giorni, ma con un cuore immenso. La Dinamo riacciuffa negli ultimi due minuti una qualificazione che sembrava ormai andata nonostante il +22 ottenuto al PalaSerradimigni nel re: -31 con due minuti e mezzo da giocare, il Nymburk ormai in fase di piena esaltazione e i tifosi cecili che già festeggiavano l'approdo al secondo turno dei playoff di Champions. CHE FINALE. La Bohemian Rhapsody dei biancoverdi di Pasquini si è concretizzata con gli acuti di Lacey e Bell da tre punti, la palla recuperata a 11 secondi dal termine e il fallo conquistato da Savanovic che ha trasformato i Uberi del -21 a 5 secondi dal termine. Poi sull'ultima e ottima difesa sassarese, Sant-Roos ha tentato un tiraccio. E così la sconfitta per 84-63 ha premiato la formazione di Pasquini per un solo punto di differenza. Prossima avversaria nel Top 16, la squadra francese di Le Mans: mercoledì 1° marzo in casa, martedì 7 sul parquet dei transalpini. QUANTI RISCHI. Certo, è stato davvero un grosso rischio. Giocare la quarta partita in cinque giorni do- V ; N <11 pò il tour de force della Coppa Italia (tre gare in tre giorni) e con un'altra trasferta alle spalle si è fatto sentire. Il Nymburk, imbattuto in casa, ha iniziato aggredendo la Dinamo, anche a costo di cambiare spesso marcatura, facilitata dall'avere tante ah in quintetto di stazza omogenea. Subito -8 dopo 5' (13-5) col solo Lacey a tenere il ritmo degli avversari, mentre Bell confermava la sua opaca versione da viaggio. L'ingresso di Stipcevic, Lawal e Savanovic ha rianimato il Banco che ha iniziato a rispondere colpo su colpo, ma al 11' minuto lo svantaggio era in doppia cifra e così è rimasto sino all'intervallo (35-25) perché i cechi sono stati miopi dalla lunetta: 3/10. TERZO QUARTO. Sassari ha cominciato a traballare sulle gambe e ad avere anche un po' di nebbia in testa: il folletto Lawrence segnava e smazzava assist, Alien faceva sempre canestro e i compagni si sono accodati. Neppure la zona chiamata da Pasquini ha fermato il tracollo: -23 l'ultimo parziale e poi addirittura 76-45 a poco meno di tre minuti. ORGOGLIOSO SASSARESE. Ma Lacey non si è arreso: ha infilato una tripla. Poi Lydeka ha aggiustato la mano: 76-50. Sant-Roos ha sparato la tripla del +29 per i boemi che con meno di due minuti sembrava decisiva. Bell ha risposto da tre, Lacey ha infilato due Uberi: 84-61 ma con soU 11 secondi da giocare e paUa in mano per i padroni di casa. La difesa sassarese ha costretto i cechi aU'errore e suUa rimessa il "Maestro" serbo cercato la linea di fondo. Fallo. Due tiri. Due canestri e Sassari di nuovo a +1 neUa differenza canestri. Incredibile, ma vero. Giampiero Marras RIPRODUZIONE RISERVATA Le pagelle Bell 5,5 In trasferta viaggia a due cilindri: 2/7 al tiro, 3 perse e nessun assist. E anche una difesa approssimativa. Un voto in più per la tripla nell'ultimo minuto che contribuisce al miracolo, ma anche lontano dall'Isola serve il Bell da PalaSerradimigni, altrimenti è troppo dura. Lacey 8 II collante della squadra. Fa il play (5 assist), il difensore, il rimbalzista (6 recuperi come il centro Lawal) e soprattutto è l'unico che lotta sempre, anche a costo di sbagliare. Nel finale è trascinante, segna da tre e dalla lunetta. Devecchi 6,5 In avvio deve prendere iniziativa in attacco per liberare i compagni soffocati dalla difesa, nell'ultimo quarto ritorna il Ministro della Difesa. D'Ercole 5,5 Gara dove non riesce ad incidere in nessuna delle due metà campo. Sacchetti 5,5 II suo corpo scende all'intervallo spossato dalle battaglie della Coppa Italia, la sua mente rimane sull'autobus del match, ma non basta per opporsi agli esaltati cechi. Lydeka 6 Gli avversari sono più rapidi e meno stanchi. Il lituano fatica, arranca, ma contìnua a battersi e nel finale c'è. Savanovic 8 Un paio di movimenti spalle a canestro, un paio di tagli: con l'astuzia prova a variare un attacco che la difesa boema ha imbrigliato bene. La mente resta lucida sino alla fine. Indovinate chi gioca l'ultimo attacco? Il "maestro" serbo cerca subito la linea di fondo e raccoglie i due liberi che valgono la qualificazione. Carter 5 Ha grandi meriti nell'ultima palla recuperata ma un americano da 0/3 al tiro che raramente ormai va in doppia cifra è un tappo ad un gruppo che sta dando il massimo ma ha bisogno di punti e rimbalzi in ala piccola. Urge riflessione. Stipcevic 6 L'idea di tenere il ritmo basso è giusta. Paga le fatiche anche emotive della Final 8 e non tira benissimo. Esce arrabbiatissimo con 5 falli, ma la sufficienza la merita. Lawal 6,5 II suo ingresso dà una scossa positiva alla squadra che ritrova profondità nella manovra. Prende anche 5 rimbalzi nel primo tempo. Dopo l'intervallo appare meno incisivo. Pasquini 7 Se lo meritava il coach un risarcimento (parziale) della finale di Coppa Italia. Premiata la sua pazienza nel gestire un gruppo spossato. Magari tiene in campo troppo Bell quando sbarella, però nei tre minuti finali fiuta bene il vento e azzecca anche i cambi volanti. G. M.