(Corriere Europeo p.6) IT4EU - Istituto Di Cultura

Transcript

(Corriere Europeo p.6) IT4EU - Istituto Di Cultura
A retourner: B.P. 2494. - L-1024 LUXEMBoURg
Anno XXIX - N° 8
QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE DEI CITTADINI COMUNITARI
L. elettorale, Alfano
apre a Matteo Renzi
venerdì 10 gennaio 2013
ChI vIvE A SPESE DEgLI ALTRI DANNEggIA TUTTI (MoNITo DELLA RAI CoNTRo EvASoRI fISCALI E PRofESSIoNISTI DELLA PoLITICA)
Discussione in Aula il 27 gennaio
Dal vicepremier sì al
leader Pd: "chiudere
entro la prima settimana di febbraio.
Atto di fiducia nei suoi
confronti, crediamo
che non voglia utilizzare l'approvazione
della legge elettorale
per andare al voto.
Poi avverte Letta:
"Con il sì ai matrimoni
gay lasciamo il governo". Fissata la data
della discussione alla
Camera. Legge elettorale, Renzi: "Puntiamo
a chiudere entro gennaio"
"Abbiamo intenzione
di chiudere entro la
prima settimana di
febbraio la legge elettorale alla Camera".
Angelino Alfano apre
alle
richieste
di
Matteo Renzi mentre
arriva la data della
discussione
fissata
alla Camera per prossimo
27
gennaio
"come da richiesta
Pd", twitta il vicepresidente della Camera
dem
Roberto
Giachetti.
Per Alfano il sì a una
rapida approvazione
della norma sul voto è
un atto di fiducia nei
confronti di Renzi che
dimostrerà di non
voler "utilizzare l'approvazione della legge
elettorale per andare
al voto".
Quanto ai contatti tra
il leader democratico
e Silvio Berlusconi,
"non ci vedo nulla di
strano e nulla di
male", dice Alfano,
spiegando che qualora
tra i due dovesse intervenire un accordo su
un modello non gradito al Nuovo centro
destra "faremo le
nostre
valutazioni
politiche".
Poi Alfano torna sulla
questione dei diritti
civili:
Siamo
nel
governo per fare scudo
a delle cose che la
sinistra farebbe se non
ci fossimo noi", perchè
altrimenti "riterrebbe
normale legalizzare la
canna, i matrimoni
gay, le adozioni dei
bambini da parte delle
coppie dei gay, le frontiere aperte agli immigrati".
"Se propongono il
matrimonio gay -prosegue il vicepremierce ne andiamo un attimo prima a gambe
levate denunciandolo
all'opinione pubblica".
Se poi la materia
dovesse essere lasciata
all'iniziativa parlamentare "rifletteremo
sul comportamento dei
nostri alleati".
Narducci (UNAIE): arrestare il declino e rompere
l’isolamento. Anno nuovo, vita nuova!
Una pattuglia di quarantenni si è impadronita delle leve di comando del
Partito Democratico, del Nuovo Centrodestra e della Lega
Il 2013 da poco concluso si è caratterizzato per le forti turbolenze che
hanno scosso lo scenario politico
italiano ma anche per un aspetto
positivo, impensabile fino a pochi
anni fa: ha preso il via il ringiovanimento (di idee oltre che anagrafico) della classe politica. Una pattuglia di quarantenni si è impadronita
delle leve di comando del Partito
Democratico,
del
Nuovo
Centrodestra e della Lega. E, ancora più giovani, si affacciano i partiti
di opposizione al sistema, per
quanto si facciano rappresentare da
leader ultraquarantenni. Beppe
Grillo, ascoltato da quasi un quarto
degli italiani sulle cose che ripete,
inascoltato, da vent’anni nei palcoscenici dei varietà di tutto il Paese;
Silvio Berlusconi che ripropone,
sempre meno ascoltato, riforme e
svolte al Paese, ma non si capisce
per quale ragione non le abbia fatte
nei quasi vent’anni in cui è stato
protagonista. Dopo di che vi è la
presa di coscienza degli italiani
della gravità della crisi e la consapevolezza che occorre invertire con
forza la rotta.
Ed è qui che la trasformazione delle
novità in plancia di comando in
realtà è attesa al varco. Rivolte e
ricambi generazionali le hanno
conosciute un po’ tutti i partiti politici italiani nella lunga storia repubblicana. La definizione di “giovani
turchi” fu un’etichetta usata e abusata. Il problema è sempre stato
cosa fare una volta saliti al potere.
Oggi, in teoria, si saprebbe cosa
fare. Viviamo in un ingranaggio
internazionale tale che le strade
percorribili – dall’allungamento
dell’età pensionabile alla riduzione
del cuneo fiscale, alla selezione
della spesa sociale, agli interventi
strutturali sul territorio, fino alla
riforma della politica, della giustizia e della burocrazia, ecc. – ci vengono suggerite senza posa dalle
istituzioni europee e mondiali.
I problemi che frenano il Paese, tuttavia, sono principalmente due. Per
primo, i conti pubblici sballati, che
vanificano tutti i rimedi, compreso
quello di andare incontro alle
richieste maggiormente di pancia
dell’opinione pubblica di azzerare
con un colpo di spugna la spesa
della politica, ossia riducendo di
due terzi
Segue a pag. 4
€ 0,70
L’augurio è che i quattrini vengano
usati nel modo giusto
21 milioni di euro
a mamma Rai per gli
Italiani all’estero
Sette milioni all’anno per tre anni, 21 milioni da utilizzare nel miglior modo possibile. Ci auguriamo che
questi soldi servano prima di tutto a migliorare il rapporto fra le comunità italiane nel mondo e il
BelPaese, ad informare nel modo adeguato i connazionali. Ma anche, naturalmente, a mostrare al
mondo le bellezze dell’Italia a livello di turismo, cultura, enogastronomia. Lo scorso 28 dicembre, in
Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto della
Presidenza del Consiglio dei ministri, con cui è stata
recepita la nuova convezione siglata tra il
Dipartimento per l’informazione e l’editoria e la Rai
relativa “all’offerta televisiva e multimediale per l’estero”. Un bel po’ di quattrini che serviranno – almeno, queste sono le intenzioni – a produrre programmi
dedicati agli italiani nel mondo. Sette milioni all’anno per tre anni, 21 milioni da utilizzare nel miglior
modo possibile: noi di ItaliaChiamaItalia sappiamo
bene quanto gli italiani residenti all’estero abbiano
bisogno di essere informati e quanto l’Italia abbia
bisogno di essere promossa oltre confine. Per questo
ci auguriamo che questi soldi servano prima di tutto
a migliorare il rapporto fra le comunità italiane nel
mondo e il BelPaese, ad informare nel modo adeguato i connazionali, a produrre programmi che parlino
di loro e delle loro iniziative sul territorio, delle loro
necessità, dei temi che li riguardano più da vicino.
Ma anche, naturalmente, a mostrare al mondo le bellezze dell’Italia a livello di turismo, cultura, enogastronomia. La decisione di rinnovare la convenzione
fra Rai e presidenza del Consiglio – convenzione che
era stata sospesa un paio di anni fa – ha suscitato
qualche polemica, in Italia. Il Fatto Quotidiano, per
esempio, ha criticato tale scelta.
Segue a pag. 2
Tra meno di sei mesi l’Italia
assumerà la Presidenza
dell’Unione Europea
IT4EU: Le idee
degli Italiani di
Bruxelles per la
presidenza italiana
dell’Ue
Servizio a pag. 4
EUROPA
Di Biagio (PI) in aula sulla tassazione
degli immobili degli italiani all’estero
2 Venerdì 10 Gennaio
“Superare il principio della discrezionalità dei Comuni”. Saccomanni conferma: “L’obiettivo è di rendere la tassazione
sulla casa di natura realmente federale”. Non va dimenticato che resta un mistero come questo senatore sia stato eletto.
Nella seduta di ieri del
Senato è intervenuto in
aula Aldo Di Biagio in
sede di conversione in
legge del decreto-legge 30
novembre 2013 n. 133,
recante
disposizioni
urgenti concernenti l'IMU,
l'alienazione di immobili
pubblici e la Banca
d'Italia. Di Biagio, del
gruppo “Per l’Italia” eletto all’estero nella ripartizione Europa, ha sollevato
tra l’altro il tema dell’IMU
con riferimento al mancato riconoscimento delle
detrazioni per carichi di
famiglia per i nostri lavoratori all'estero - “un
emendamento - ha detto tra l'altro accantonato
durante la sessione di
bilancio e condiviso con il
Governo” - nonché al
mancato intervento del
Governo per quanto concerne gli immobili di proprietà dei residenti all'estero.
Rientro temporaneo
nella terra d'origine per
gli emigrati "over 60"
TRENTO - La Provincia autonoma di Trento sostiene il
temporaneo rientro in Trentino di persone nate in provincia di Trento ed emigrate all’estero, che intendono visitare la propria terra di origine.Destinatari degli interventi
sono le persone emigrate all’estero, nate in Trentino o che
vi abbiano vissuto nei dieci anni precedenti all’emigrazione, che hanno compiuto i 60 anni di età e che non
hanno beneficiato di alcuna agevolazione economica dall’ente pubblico per il rientro in Italia (inclusi i rimborsi
per le elezioni regionali), negli ultimi 15 anni.E' previsto
il rimborso delle spese di viaggio di andata e ritorno. Il
rimborso può essere esteso anche ad un accompagnatore,
per lo stesso percorso di viaggio del richiedente, in caso
di necessità comprovata da certificato medico.
Se l’emigrato inoltre, non dispone più di una rete parentale disposta ad accoglierlo e non è in grado di sostenere
le spese di vitto e alloggio, la Provincia potrà rimborsare
anche tali spese documentate, per un periodo massimo di
15 giorni, nel limite di euro 80 al giorno a persona.
L’ufficio si riserva di chiedere, in questi casi, tutti i documenti ritenuti necessari.Modalità e termini di presentazione della domandaLe domande devono essere presentate
dall’ 1 gennaio al 31 marzo di ogni anno, tramite posta
ordinaria o via fax, allegando copia del passaporto, al
seguente recapito: Provincia autonoma di Trento - ervizio
Emigrazione e Solidarietà Internazionale - Via Jacopo
Aconcio, 538122 Trento (Italia) fax + 39 0461 493155 oppure tramite posta pec al seguente indirizzo:
[email protected]
Criteri per la formazione della graduatoria
Le domande verranno ordinate garantendo la precedenza
agli emigrati più anziani e mai rientrati in Trentino.
Tenendo conto del numero complessivo di domande pervenute e della provenienza dalle varie aree geografiche, si
assicurerà in graduatoria una presenza omogenea per
area. Per ogni nucleo familiare può essere presentata una
sola domanda.La graduatoria verrà adottata entro il 15
aprile 2014. La Provincia garantirà il rimborso del contributo, solo dopo l’approvazione della graduatoria. In caso
di esclusione, la domanda potrà essere ripresentata l’anno
successivo.
(Per
ulteriori
informazioni
v.
http://www.mondotrentino.net/).
“Nell'ambito della disciplina IMU - ha osservato
Di Biagio - questo è un
ulteriore aspetto della
frammentarietà e della
incompletezza della materia: nel caso di specie gli
immobili appartenenti a
questa categoria sono collocati in una sorta di periferia normativa, nella
quale vige un principio di
discrezionalità in capo ai
Comuni.
È una norma che è stata
confermata dalla legge di
stabilità e che camuffa,
sotto un'apparente parvenza di volontà di apertura,
una posizione ai limiti
della legittimità. Infatti,
non si può dire ai comuni
che hanno la facoltà di
riconoscere come abitazione principale quella dei
residenti all'estero perché,
considerando come sono
messi, non applicheranno
mai quella possibilità”.
Il deputato ha poi tenuto a
ricordare all’assemblea
del Senato e al governo
che “le case di proprietà
dei nostri connazionali
non sono ville di lusso,
come qualcuno crede;
sono semplici abitazioni,
per lo più ricordi di fami-
glia o lasciti ereditari, presenti spesso nelle province
umili del Paese. Pertanto,
voglio rinnovare l'invito al
ministro e al governo a
trovare una soluzione definitiva.
L'obiettivo - lo ribadisco è quello di consentire ai
nostri connazionali, che
non hanno all'estero alcuna proprietà e magari
sono proprietari di piccole
strutture in Italia, di poter
accedere allo status di abitazione principale (ciò
sarebbe
importante
soprattutto per alcune
categorie sociali di connazionali), anche in ragione
del fatto che la legge 24
marzo 1993, n. 75, già prevedeva questa disposizione. Si potrebbe eventualmente vincolare il riconoscimento alla certificazione della non detenzione di
altra proprietà nel luogo
di residenza o comunque
alla particolare condizione
economica del proprietario.
Ho voluto riproporre in
aula l’emendamento a mia
firma e sottoscritto anche
da tutti i colleghi eletti
all'estero, che mira proprio a superare il principio
L’augurio è che i quattrini vengano
usati nel modo giusto
21 milioni di euro
a mamma Rai per gli
italiani all’estero
Segue da pag. 1
Forse l’autore dell’articolo in questione si è dimenticato, fra le altre cose, che anche gli italiani all’estero, fino a prova contraria, votano; e che in
Parlamento esistono 18 eletti all’estero in rappresentanza dei connazionali che vivono lontani dall’Italia.
Dunque, anche a loro va dato spazio. Certo, il Fatto
avrà ragione se i milioni stanziati dalla presidenza
del Consiglio serviranno a mettere in piedi programmi provinciali, noiosi, banali; ma se si saprà lavorare bene, se si saprà spendere nel modo giusto le
risorse, allora sarà valsa la pena. Attendiamo di
vedere come verranno usati quei quattrini prima di
dare ogni ulteriore giudizio, ma fin d’ora possiamo
dire – come Italiachiamaitalia.it - che il fatto di dare
nuovo ossigeno a Rai International è sicuramente
positivo.
di discrezionalità dei
Comuni e si può considerare come una premessa
per un'ipotesi di intervento
del Governo”.
In sede di replica il ministro
dell’Economia
Fabrizio
Saccomanni,
rispondendo anche alle
critiche sollevate da Di
Biagio, ha però confermato la posizione del
Governo per quanto
riguarda la tassazione
sugli immobili nel 2014.
“Abbiamo l'obiettivo di
rendere la tassazione sulla
casa di natura realmente
federale, evitando così il
problema di quest'anno di
dover intervenire su un'imposta che viene decisa e
formulata al centro, ma
che viene poi amministrata
e gestita in periferia. Ci
prendiamo
certamente
l'impegno di muovere in
questa direzione”.
Parlamento europeo, Strasburgo
Sala LOW N. 4.3 / 14.00 -15.00
Convegno
L'Europa discute della “Terra dei Fuochi”
"Come uscire dall'emergenza realizzando in Campania un moderno
sistema di smaltimento dei rifiuti e di bonifica dei territori"
Intervengono:
On. Enzo Rivellini (Deputato al parlamento europeo) che proporrà alla Regione
Campania di affidare all'Università uno studio che stabilisca, su un campione di almeno dieci
città al mondo, quale sia il sistema di smaltimento e gestione dei rifiuti con minore incidenza
sulla salute.
Dr. Karl Falkenberg (Direttore generale DG Ambiente) che discuterà qual è in
ambito europeo la situazione dell'emergenza rifiuti in Campania ( multe, somme disponibili,
modello di gestione dei rifiuti etc )
Sen. Roland Ries (Sindaco di Strasburgo) che illustrerà come la sua città abbia
elaborato un piano programmato di gestione dei rifiuti promuovendo una produzione
sostenibile di energia a basso impatto ambientale.
Dr. Andras Ellerkman (amministratore delegato Indaver Germania) che definirà
la strategia e le nuove tecnologie nello smaltimento rifiuti. L'azienda smaltisce i rifiuti di
Napoli.
Dr Luca Ferrara (Presidente pastificio Ferrara) da Presidente di uno dei più
importanti pastifici europei che illustrerà le sfide dell'industria agroalimentare in Campania.
Ass. Giovanni Romano (Assessore regionale all'Ambiente) che illustrerà l'attuale
situazione del ciclo integrato dei rifiuti in Campania.
Prof. Aurelio Tommasetti, (Rettore Università di Salerno) che discuterà dei progetti
di ricerca per un sistema integrato di rifiuti che abbia minori ricadute negative sulla salute.
On. Stefano Caldoro (Presidente Regione Campania) che illustrerà la situazione e le
strategie future della regione Campania per la bonifica dei territori e la gestione del ciclo
integrato, nonché il suo impegno per la "Terra dei Fuochi".
fondato nel 1986
edito da
Editions PCE S.e.n.c.
19, rue Joseph Junck - L - 1839 Luxembourg
B.P. 2494 L - 1024 Luxembourg
Tel. (00352) 49 15 72 - [email protected]
Direttore responsabile: Stefano Pastorino
Vicedirettori: Fabio Rubino - Susanna Pastorino
Caporedattore centrale: Mario De Franchi
Segretaria di redazione: Siri Mariangela
Tel. (00352) 49 15 72
[email protected]
Agenzie Stampa: ANSA -ATS-Adnkronos-AGI-GRtvInform-AISE-NIP-ASCA-ANP-AP
Abbonamento annuo cartaceo in Ue:Eur. 150-online Eur. 50
(con inizio qualsiasi periodo dell’anno data del timbro)
Luxembourg:IBAN:LU331111126848690000-BIC:CCPLLULL
Pubblicità:
Corriere Europeo, 19, rue Joseph Junck
L-1839 Luxembourg Tel. (00352) 49 15 72
[email protected]
ATTUALITA’
|
«­
 “
”  “» ­ „
€ € ’
’ 


  
€ 
­
 
“ ‡
–‡—  ”€ 

 ’ ‰ 
‡
 ‘  
 ’ €
‡
€   

«  ‡
 
Venerdì 10 Gennaio I
|
Politica agricola comune:
lo spartiacque del 2020
Intervento a Verona dei tre assessori di Veneto,
Lombardia e Piemonte. Per quell’anno i fondi
dell’Unione Europea verranno di gran lunga ridotti
Expo, grande occasione
per intensificare i rapporti
con l’America Latina
«
ò  „ € 
€ „
 ’
   „ Š   €   »
« 
è „ € 
‰  ’
 
€ 
   „

™ „ š
 
€ „€ 
 
à € é  € »
«™ 
à „
 ’
‚  „
‡
è ’
à 
‡ › à 

œ€ „ €
’
‰
à »
« à 

€
‡
€  « »
« à “
”
»
’ ‚
 Ž€  „ 

à    ‚ ‡ò€
   € €   
è 
  è »
™ ì
€ 
€ è ’
›
š «  
 ‡   à
 
‚ ž 
€
Ÿ à ‡

€ ¡ 
›
’ 
à ’  ’ ’

€

   

  ’
 à 
»
‰ š «­
ì€  à
 €  ‚  é è   „ ’ 
€ ’
 ­€
 ¢  ’
»
à ’
ù »  


  
­€ ‚ «  è „ ’ € ’
„

’
ì »
« €


€ ’
’ 
 ò ù  ’ »€
 
«

 »
   «
€ ‡ ˆ
€  ’€ ˆˆ
 ‰ ’
’ è Š€‹ »
«‰ ò é  

’

 «

»

Ž
 ­
è
€ „  
€ ò   è »
«‡  
‘  
€
 è €  ’  ‚
„
€ 
€ € ’
è ‡ »
 
ATTUALITA’
II Venerdì 10 Gennaio
|
|
‚ ƒ„ …„ †
„ ‡ à
€ é
Così lo Stato scippa i soldi
che i contribuenti devolvono
alle associazioni no profit
« à
è “ ”»



à
“
”  « à »
« à
  à ­ è è
‚ƒƒ 
„ … ‚ » †
« ‡ ˆ ’è » Š
‹ «Œƒ ŒƒŽ‚
ŒƒŽ­ ‘
‘ ’ Žƒ ŒƒŽ‚ “ ˆ ””’’’” ‡ ' “†
” –ƒ° ‘ Œ
Œ
“ ˜
à ™ ‚­ ŒƒŽ‚ŒƒŽš
“ Œƒƒ à “ ™
»
’ «ˆà ŒƒŽŽ ­ «
à 
 »
‚›Œ ’
˜ ™ Š
à Ž–Œ à é è »
 ’
­ƒƒ 
à è Š è »
« è ž’ ­
è ‚ƒƒ Žš ››Ÿ … ‚ƒƒ à à ­  € è »
« ’è «Š ¡ à
’ ’
à
Š Š ’›ƒ
™  … Œƒ
˜ ‘ ž ˜ ‘ à
˜ †„ †
 † »
à  
« à ˜ ˜ ˜ ù ò
˜’è à »
ITALIA
Cinquantenni, laureati e disoccupati.
In tremila al concorso per autisti di bus
Venerdì 10 Genniao 3
Sono arrivati da tutta Italia per partecipare alla selezione del personale indetta dell’azienda dei trasporti sardi. «È l’unica
opportunità che abbiamo di lavorare»
Sono tantissimi gli ingegneri, gli architetti e gli avvocati giunti nell’isola per
conquistare un posto al
volante Ci sono quelli che
un concorso non l’avevano
mai fatto perché fino a sei
mesi fa, a cinquant’annni
compiuti, lavoravano nelle
industrie chimiche. Poi ci
sono tanti laureati: ingegneri, architetti e anche un
praticante legale che dopo
tanti anni sui libri sono disposti ad accontentarsi di un
posto al volante.
Sì perché anche l’assunzione di cento autisti di
autobus è un’occasione da
non perdere nell’isola della
disoccupazione.
Per
partecipare
alla
selezione indetta dall’Arst
(Azienda regionale trasporti
sardi) questa mattina, in
realtà sono arrivati anche da
molto lontano: una ragazza
partita dalla Calabria, un
quarantenne
dalla
Campania e due amici dalla
Toscana.
All’ingresso,
all’alba, erano più di tremila: uno dietro l’altro a raccontarsi le disavventure del
passato e a sperare nel
futuro col posto fisso. «In
realtà non è sicuro che
inizieremo
immediatamente a lavorare – spiega
una ragazza partita da
Sassari alla quattro del mattino – Questa graduatoria
sarà valida nel caso di
assunzioni nel corso dei
prossimi tre anni. Ma chi ci
garantisce che prima o poi
saremo chiamati?».
Per tutti è un’occasione,
forse l’unica di questi
tempi. «Io sono arrivato da
Porto Torres: lavoravo in
una centrale nella zona
industriale ma ora sono disoccupato. Non sono mai
stato amante della guida,
ma se voglio che i miei figli
vadano all’università non
posso pensare di andare
avanti con l’assegno della
cassa integrazione. Questo è
uno delle poche opportunità
che offre il mercato del
lavoro». Superata la lunga
fila all’ingresso della Fiera
di Cagliari, il test si è svolto
abbastanza velocemente:
trentacinque minuti per
svolgere il quiz con
cinquanta domande a
risposta multipla. Lunedì si
conosceranno i risultati e chi
dei tremila avrà ottenuto un
voto sufficiente dovrà
prepararsi per l’esame successivo: il test psicoattitudinale. «I requisiti non erano
inaccessibili, ma per essere
in grado di rispondere alla
domande era necessario studiare bene– si sfoga all’uscita un trentenne arrivato
appositamente da Catanzaro
– Per partecipare bastava
avere la patente B e quella
D, la Carta qualificazione
del conducente per il
trasporto delle persone. Era
richiesta solo la licenza
media ma qui oggi vedo che
ci sono anche molti laureati». Soprattutto ingegneri,
come una ragazza di
Traffico di rifiuti, sette arresti a Roma
Ai domiciliari il re delle discariche
Manlio Cerroni, l’ex presidente della
Regione Lazio Bruno Landi e altre 5
persone. L’accusa è di associazione a
delinquere
Sette persone ai domiciliari per associazione per delinquere, traffico di
rifiuti, frode in pubbliche forniture,
truffa in danno di enti pubblici, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici.
L’indagine della procura di Roma
sulla gestione dei rifiuti solidi urbani
nella capitale e nella Regione giunge
a un punto di svolta con l’ordinanza
cautelare del gip Massimo Battistini
e notificata al «re della monnezza»
Manlio Cerroni, che per anni ha
tenuto banco con l’attività della
discarica di Malagrotta, a Francesco
Rando, amministratore unico di
molte imprese riconducibili al
primo, all’altro socio Piero Giovi,
all’ex presidente della Regione
Lazio Bruno Landi, «cerniera» fra il
gruppo imprenditoriale e le strutture
politico-amministrative
della
Regione, a Giuseppe Sicignano, preposto all’impianto TMB (trattamento meccanico-biologico) e supervisore delle attività operative del gruppo Cerroni ad Albano Laziale presso
la Pontina Ambiente, a Luca
Fegatelli, già Capo Dipartimento
della Regione Lazio, e a Raniero De
Filippis, fino al 2010 responsabile
del Dipartimento del Territorio della
Regione Lazio.
In totale gli indagati sono 21 e tra
questi c’è anche l’ex Governatore
Piero Marrazzo, sotto inchiesta per
concorso in abuso d’ufficio e falso
con Cerroni, il legale del consorzio
Coema Avilio Presutti e con
Fegatelli, per aver emanato formalmente l’ordinanza del 22 ottobre
2008 con cui si ordinava allo stesso
consorzio di avviare le attività per la
realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione di Albano Laziale,
ordinanza illegittima in quanto il
Commissario Straordinario aveva
Il bando del concorso “Il gusto in EmiliaRomagna” scade il 2 febbraio
BOLOGNA. Scadrà il 2 febbraio il bando per partecipare al corso "Il
gusto in Emilia-Romagna", destinato a dieci giovani emiliano-romagnoli, per nascita o origine, residenti all'estero
Il corso, realizzato da AECA, ente di formazione riconsciuto alla
Regione Emilia-Romagna, ha la durata di 120 ore ed è organizzato in un
primo momento di formazione a distanza, seguito da lezioni in aula,
alternate a visite e periodi di tirocinio formativo. Si svolgerà a Bologna
il prossimo maggio per la durata complessiva di 120 ore.
cessato i suoi poteri il 30 giugno
2008 e il presidente della Regione
era pertanto divenuto incompetente.
Più di venti sono state le perquisizioni presso abitazioni e uffici degli
indagati e le sedi di numerose
società mentre ammonta a quasi 19
milioni di euro il sequestro per equivalente disposto dal gip nei confronti della società E.GIOVI srl (gestore
della discarica di Malagrotta) e
Pontina Ambiente srl (gestore della
discarica di Albano Laziale), provento dei reati di traffico di rifiuti.
Oltre al termovalorizzatore, la procura di Roma indaga sulla gestione
dell’impianto di raccolta e trattamento rifiuti di Albano Laziale, sulla
realizzazione di un invaso per un
discarica a Monti dell’Ortaccio e
sulle tariffe e le ordinanze regionali
per lo smaltimento dei rifiuti nei
Comuni di Anzio e Nettuno.
Chi indaga parla «di fatti di inaudita
gravità, anche per le dirette implicazioni sulla politica di gestione dei
rifiuti e per le ricadute negative sulla
collettività» legati all’esistenza,
almeno dal 2008, «di una stabile
struttura organizzativa `informale´
sovrapposta a quella formale delle
società relative al gruppo imprenditoriale guidato da Cerroni che aveva
un indeterminato programma criminoso e un assetto variabile secondo
le attività svolte, le vicende della vita
o i cambiamenti all’interno dell’apparato politico - amministrativo».
Modena e un quarantenne di
Olbia. «Ho fatto una
cinquantina di concorsi ma
ancora sono disoccupato.
Dopo tanto impegno nello
studio speravo di lavorare in
una grande azienda e di
occuparmi di progetti
ambiziosi, ma nella peggiore delle ipotesi mi ritroverò ad affrontare le curve
delle strade della Sardegna.
Se
mi
assumessero,
comunque, sarebbe una
bella soddisfazione».
Nicola Pinna
Inflazione, dal
campo alla tavola
i prezzi si
raddoppiano
L’inflazione frena, ma il maltempo (e anche qualche
manovra speculativa) fa impennare i prezzi degli
ortaggi e delle verdure che sugli scaffali fanno registrare una crescita del 13,8 per cento. Quasi il doppio dell’incremento che si è avuto sui campi, dove le
quotazioni evidenziano un rialzo tra il 6 e il 7 per
cento, dovuto essenzialmente a fattori climatici,
visto che in alcune zone le intemperie hanno distrutto anche il 40 per cento della produzione di vegetali
freschi.
E’ quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori a commento dei dati preliminari Istat relativi
al mese di dicembre.Diverso il discorso per la frutta
fresca che -avverte la Cia- ha continuato nel commercio al dettaglio il suo trend a ribasso: meno 1,4
per cento rispetto a novembre scorso e meno 1,2 per
cento nei confronti del dicembre 2012. Stesso andamento si registra anche all’origine, dove si segnala
una flessione dell’1,2 per cento.La corsa degli ortaggi e delle verdure -ricorda la Cia- è, quindi, attribuibile a soli fattori stagionali. L’eccezionale ondata di
maltempo che si è abbattuta sul nostro Paese dalla
metà di novembre alla prima decade di dicembre ha
devastato le produzioni orticole determinando una
consistente ripresa delle quotazioni. Un fenomeno
momentaneo che è confermato anche dall’andamento registrato durante l’intero anno scorso con i prezzi dei vegetali freschi in flessione del 4,4 per cento
fino a novembre. Comunque, al di là del rincaro dei
vegetali freschi, l’agricoltura -afferma la Cia- ha
contribuito a dare un colpo di freno alla corsa dell’inflazione. Oltre alla frutta, sui campi si registrano,
infatti, cali per i cereali (addirittura 19,8 per cento),
per la carne bovina (meno 1,8 per cento) e suina
(meno 11,5 per cento), per le uova (meno 8 per
cento) e per il vino (meno 6,5 per cento). Stazionari,
invece, i prezzi all’origine dell’olio d’oliva, mentre
crescono quelli del latte e dei suoi derivati (più 5 per
cento). Sta di fatto che il settore primario segna una
diminuzione dei prezzi tra il 3 e il 4 per cento. E questo con evidenti riflessi negativi per i redditi degli
agricoltori che hanno visto crescere nel 2013 i costi
produttivi, contributivi e burocratici in maniera vertiginosa (più 7-8 per cento).
Narducci (UNAIE): arrestare il declino e
rompere l’isolamento. Anno nuovo, vita nuova!
VARIE
4 Venerdì 10 Gennaio
Una pattuglia di quarantenni si è impadronita delle leve di comando del Partito Democratico, del Nuovo Centrodestra e della Lega
Segue da pag.1
l parlamento, abolendo le
province, contenendo in termini di numero e di costi i
consigli regionali e ridimensionando drasticamente i
consigli comunali, con tutto
ciò che ne consegue contro
gli sprechi, i privilegi, le
indennità e i tagli delle pendici, dai partiti alle burocrazie, agli enti e società collegate, ecc. Tutto ciò, come
abbiamo osservato per
decenni, stimola ancor di
più l’eterno atteggiamento
da giocatori di poker degli
italiani rispetto alle riforme
impopolari: si attendono
che a perdere sia sempre il
vicino di tavola. Ossia che i
tagli degli stipendi o delle
pensioni, gli aumenti delle
tasse e i provvedimenti
negativi in genere, sia pure
reputati universalmente
indispensabili, non tocchino
mai noi, ma solo ed esclusivamente gli “altri”. Ne
emerge una corsa a sottrarre
singoli o gruppi dagli effetti
negativi di norme pensate a
carico di tutti che, chiunque
abbia fatto il legislatore, ben
conosce: articoli e commi
che limitano, che consentono eccezioni, che esentano,
che prorogano, ecc. Tali
escamotage, proposte da
lobby e da gruppi di pressione, rappresentano la realtà
quotidiana della battaglia
parlamentare. I micidiali
decreti “mille proroghe” di
fine anno fanno puntualmente da ciliegina alla torta
di auguri di fine anno.
Il secondo aspetto grave,
rispetto al quale ci aspettiamo che il Nuovo Anno
induca a riflettere, è il crescente isolamento internazionale che ci sta caratterizzando, di cui la vicenda dei
due marò trattenuti da oltre
due anni in India è solo la
punta dell’iceberg.
Il
mondo è colpito sicuramente da una lunga crisi economica con risvolti drammatici nel nostro Paese, che alla
crisi globale ha sommato
anche la sfiducia e il senso
d’impotenza che lo caratterizza.
Recentemente
l’Economist, commentando
il pessimismo che emerge
dagli ultimi sondaggi sugli
americani, sosteneva che
questi si accingono a diventare sempre più “italiani”,
preoccupati del loro futuro
e, soprattutto, della loro
classe politica. Si tratta di
una china, questa, che ha
indotto il passato 2013
diverse autorevoli istituzioni economiche internazionali a prevedere che l’Italia,
tra quindici anni, passerà da
ottava potenza industriale
nel mondo (fine 2011) a
quindicesima. Gli indicatori
della competitività, della
produttività, del Pil, della
corruzione percepita, ecc. si
rivelano in discesa anno
dopo anno.
Posto che sulla ripresa poco
potranno incidere i consumi
interni (per nulla credibile
appare, per esempio, che chi
ieri tuonava contro il consumismo oggi predichi con la
stessa foga la necessità di
riprendere a “consumare”),
giacché la tendenza è scaricare – attraverso la tassazione e gl’investimenti individuali – il debito pubblico
sugli italiani, la strada rimanente è quella dell’export.
Una strada che peraltro si
sta rivelando l’unica percorribile, ma solo grazie all’iniziativa privata e non all’intervento pubblico, che se
può cerca piuttosto di soffocarla. Come si può contare
su quello pubblico quando,
per esempio, in un evento
IT4EU: Le idee degli Italiani di Bruxelles per la
presidenza italiana dell’Ue
BRUXELLE-600 parole o un video di 1 minuto per proporre idee geniali (= concrete + potenzialmente attrattive + economiche) per dare il proprio contributo di
idee al prossimo semestre di presidenza italiana dell’Ue. Questo IT4EU, progetto lanciato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e dal Consiglio Italiano del
Movimento Europeo (CIME).
"Tra meno di sei mesi l’Italia assumerà la Presidenza dell’Unione Europea, un
momento importante per il nostro Paese dove saremo chiamati a dar il meglio di
noi stessi", scrive il direttore dell’IIC, Federiga Bindi, nella presentazione del
progetto, che ha già un sito dedicato.
"Sarà necessario uno sforzo creativo per promuovere l’Italia con modalità consone ai tempi di ristrettezze economiche che stiamo vivendo. Non è infatti più il
tempo degli eventi roboanti o delle mega manifestazioni; è bensì – annota Bindi
– il tempo di farci valere per la bontà delle nostre idee e dei nostri comportamenti. Gli Italiani che nella capitale europea vivono e lavorano possono contribuire
moltissimo alla Presidenza. L’esperienza dell’Istituto Italiano di Cultura di
Bruxelles (IIC), nel loro piccolo, mostra che - proprio grazie al contributo di tanti
concittadini - si può fare molto con molto poco, con grande risparmio di denaro
pubblico".
L’IIC e il CIME, spiega Bindi, "intendono dare il loro contributo alla Presidenza
innanzitutto servendo da punto di aggregazione e promozione delle idee e delle
proposte migliori dei nostri connazionali in Belgio. Pensate che una particolare
idea o politica debba essere valorizzata durante la nostra Presidenza? Il vostro
gruppo di cantanti rock ha voglia di offrire un concerto gratuito in onore della
Presidenza? Con un gruppo di amici o conterranei volete organizzare una degustazione culinaria in onore della Presidenza? Non c’è limite alla creatività positiva: l’Italia è conosciuta nel mondo per la creatività della sua gente, mettiamola
dunque al servizio della Presidenza UE!"..
come l’Expo 2015 di
Milano, le trattative per
coinvolgere attivamente
AIKAL e UNAIE, ossia
due autorevoli rappresentanze dell’associazionismo
italiano e imprenditoriale
all’estero, sono in procinto
di naufragare per l’intervento di settori parassitari dell’amministrazione pubblica
abituati a ficcarsi sul piatto
ricco quando c’è da scialacquare i soldi dei contribuenti? E, anche volendo, come
potrebbe attirare capillarmente l’attenzione degli italiani e italofili nel mondo,
quella parte del Governo, il
Ministero degli Affari esteri,
che attraverso una drastica
riduzione della propria rete
diplomatica all’estero, si
tiene sempre più lontano
non solo dagli italiani, ma
anche dagli stranieri potenzialmente
interessati
all’Italia? Si sa, il legame
del nostro Paese col resto
del mondo si è retto e rafforzato anche grazie alle
migliaia di fili e reti intessuti quotidianamente dalle
piccole e grandi comunità
italiane, gestite con criteri di
volontariato e basate su quel
fenomeno dell’associazionismo che, nel mondo
moderno, ha segnato l’affermazione dello spirito democratico rendendo possibile
la solidarietà e la responsabilità sociale. Affidare questo compito a strutture chiuse in sé stesse e autoreferenziali come sono quelle burocratiche, interessate quasi
unicamente a compiti “più
prestigiosi”, è come affidare
la custodia delle galline alle
volpi.
D’altro canto il fenomeno è
ulteriormente aggravato
dalla sostanziale retrocessione dello Stato e delle
Regioni dagli ambiti d’intervento a favore degli italiani all’estero. Lo stato,
dopo aver maltrattato gli italiani all’estero con l’IMU,
ha praticamente ridotto
gl’investimenti in questo
campo dell’ottanta per
cento, mentre alcune regioni hanno addirittura cancellato i relativi capitoli di
spesa e chiusi gli uffici che
curavano relazioni e relativi
adempimenti. In pratica,
così facendo, si sono ostruiti i canali attraverso i quali
passava quella media e piccola impresa del “made in
Italy” che da sola non può
accedere con successo al
mercato
internazionale.
Rimangono, certo, le grande imprese, che non hanno
bisogno di ponti assicurati
dai corregionali all’estero e
delle piccole mostre e fiere
che questi continuamente
organizzano, a tacer del passaparola – in termini non
solo di consumo ma anche
di promozione del prodotto
- che in queste operazioni
funziona meglio di ogni
cosa. Si deve notare con
grande rammarico anche
che le grandi imprese italiane dell’abbigliamento, del
design e dell’agroalimentare, una dietro l’altra, stanno
cadendo sempre di più in
mano straniera. Perciò i
capitali fuggono dall’Italia e
le lavorazioni avvengono
sempre di più in paesi stranieri. Anche quando l’impresa è italianissima, come
dimostra il caso della
Ferrero, che svolge le sue
maggiori lavorazioni in
Germania.
Infine, vi è l’isolamento che
ci creiamo da noi stessi.
Vale a dire quello che, con
l’illusione di proteggerci dal
mondo esterno, ci aizza
contro i migranti. Da un lato
una parte del Paese li maltratta quando arrivano e,
dall’altro, li discriminiamo
all’interno con istituti come
il diritto di cittadinanza
ancorato allo ius sanguinis,
sorto in epoche in cui si edificavano gli Stati nazione
europei su criteri di identità
razziale. L’inversione del
declino italiano avverrà solo
facendosi avvolgere dai
grandi processi di mobilità
internazionale in atto nel
mondo moderno, in cui
duecentocinquanta milioni
di esseri umani si spostano
in tutto il globo, inclusi tanti
giovani italiani che seguono
la via dell’estero.
Non si può continuare a flagellarsi per l’una o l’altra
cosa, imprecando contro il
destino cinico e baro perché
degli stranieri entrano e italiani escono. È storicamente provato che i fenomeni di
mobilità – inquadrati in un
quadro di norme e leggi
degne del loro nome - fanno
la fortuna delle aree interessate. Andare contro questi
fenomeni significa andare
contro la storia, contro i processi di civilizzazione e
votarsi alla marginalità economica. L’Italia ha bisogno
di nuovi apporti. Dobbiamo
essere consapevoli che da
questa crisi uscirà solo chi
avrà prassi e idee migliori e
soccomberà
chiunque
rimarrà legato a vecchi
comportamenti, a modi di
pensare e di agire obsoleti,
ad apparati produttivi e
prassi economiche superate
e, in generale, alla difesa
fine a sé stessa dell’esistente. Per tutti questi motivi il
rinnovamento generazionale è benvenuto, ma non può
essere solo anagrafico,
dev’essere soprattutto mentale.
Franco Narducci
Vi siete persi la Befana in Italia?
Niente paura, sabato 18 gennaio arriva
all'IIC di Bruxelles
(perché per arrivare dall'Italia a cavallo di
una vecchia scopa un po' ci vuole!)
Viene, viene la BEFANA!
sabato 18 gennaio 14.30 @IIC
Proiezione del film d'animazione
LA FRECCIA AZZURRA
di Enzo D'Alò, ispirato all'opera di Gianni
Rodari
e poi...
tanta musica, cose buone da mangiare e
l'arrivo della Befana con le calze!
Contributo 20€ (10€ per soci IIC)