(Corriere Europeo p.6) IT4EU - Istituto Di Cultura
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A retourner: B.P. 2494. - L-1024 LUXEMBoURg Anno XXIX - N° 8 QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE DEI CITTADINI COMUNITARI L. elettorale, Alfano apre a Matteo Renzi venerdì 10 gennaio 2013 ChI vIvE A SPESE DEgLI ALTRI DANNEggIA TUTTI (MoNITo DELLA RAI CoNTRo EvASoRI fISCALI E PRofESSIoNISTI DELLA PoLITICA) Discussione in Aula il 27 gennaio Dal vicepremier sì al leader Pd: "chiudere entro la prima settimana di febbraio. Atto di fiducia nei suoi confronti, crediamo che non voglia utilizzare l'approvazione della legge elettorale per andare al voto. Poi avverte Letta: "Con il sì ai matrimoni gay lasciamo il governo". Fissata la data della discussione alla Camera. Legge elettorale, Renzi: "Puntiamo a chiudere entro gennaio" "Abbiamo intenzione di chiudere entro la prima settimana di febbraio la legge elettorale alla Camera". Angelino Alfano apre alle richieste di Matteo Renzi mentre arriva la data della discussione fissata alla Camera per prossimo 27 gennaio "come da richiesta Pd", twitta il vicepresidente della Camera dem Roberto Giachetti. Per Alfano il sì a una rapida approvazione della norma sul voto è un atto di fiducia nei confronti di Renzi che dimostrerà di non voler "utilizzare l'approvazione della legge elettorale per andare al voto". Quanto ai contatti tra il leader democratico e Silvio Berlusconi, "non ci vedo nulla di strano e nulla di male", dice Alfano, spiegando che qualora tra i due dovesse intervenire un accordo su un modello non gradito al Nuovo centro destra "faremo le nostre valutazioni politiche". Poi Alfano torna sulla questione dei diritti civili: Siamo nel governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi", perchè altrimenti "riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei bambini da parte delle coppie dei gay, le frontiere aperte agli immigrati". "Se propongono il matrimonio gay -prosegue il vicepremierce ne andiamo un attimo prima a gambe levate denunciandolo all'opinione pubblica". Se poi la materia dovesse essere lasciata all'iniziativa parlamentare "rifletteremo sul comportamento dei nostri alleati". Narducci (UNAIE): arrestare il declino e rompere l’isolamento. Anno nuovo, vita nuova! Una pattuglia di quarantenni si è impadronita delle leve di comando del Partito Democratico, del Nuovo Centrodestra e della Lega Il 2013 da poco concluso si è caratterizzato per le forti turbolenze che hanno scosso lo scenario politico italiano ma anche per un aspetto positivo, impensabile fino a pochi anni fa: ha preso il via il ringiovanimento (di idee oltre che anagrafico) della classe politica. Una pattuglia di quarantenni si è impadronita delle leve di comando del Partito Democratico, del Nuovo Centrodestra e della Lega. E, ancora più giovani, si affacciano i partiti di opposizione al sistema, per quanto si facciano rappresentare da leader ultraquarantenni. Beppe Grillo, ascoltato da quasi un quarto degli italiani sulle cose che ripete, inascoltato, da vent’anni nei palcoscenici dei varietà di tutto il Paese; Silvio Berlusconi che ripropone, sempre meno ascoltato, riforme e svolte al Paese, ma non si capisce per quale ragione non le abbia fatte nei quasi vent’anni in cui è stato protagonista. Dopo di che vi è la presa di coscienza degli italiani della gravità della crisi e la consapevolezza che occorre invertire con forza la rotta. Ed è qui che la trasformazione delle novità in plancia di comando in realtà è attesa al varco. Rivolte e ricambi generazionali le hanno conosciute un po’ tutti i partiti politici italiani nella lunga storia repubblicana. La definizione di “giovani turchi” fu un’etichetta usata e abusata. Il problema è sempre stato cosa fare una volta saliti al potere. Oggi, in teoria, si saprebbe cosa fare. Viviamo in un ingranaggio internazionale tale che le strade percorribili – dall’allungamento dell’età pensionabile alla riduzione del cuneo fiscale, alla selezione della spesa sociale, agli interventi strutturali sul territorio, fino alla riforma della politica, della giustizia e della burocrazia, ecc. – ci vengono suggerite senza posa dalle istituzioni europee e mondiali. I problemi che frenano il Paese, tuttavia, sono principalmente due. Per primo, i conti pubblici sballati, che vanificano tutti i rimedi, compreso quello di andare incontro alle richieste maggiormente di pancia dell’opinione pubblica di azzerare con un colpo di spugna la spesa della politica, ossia riducendo di due terzi Segue a pag. 4 € 0,70 L’augurio è che i quattrini vengano usati nel modo giusto 21 milioni di euro a mamma Rai per gli Italiani all’estero Sette milioni all’anno per tre anni, 21 milioni da utilizzare nel miglior modo possibile. Ci auguriamo che questi soldi servano prima di tutto a migliorare il rapporto fra le comunità italiane nel mondo e il BelPaese, ad informare nel modo adeguato i connazionali. Ma anche, naturalmente, a mostrare al mondo le bellezze dell’Italia a livello di turismo, cultura, enogastronomia. Lo scorso 28 dicembre, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, con cui è stata recepita la nuova convezione siglata tra il Dipartimento per l’informazione e l’editoria e la Rai relativa “all’offerta televisiva e multimediale per l’estero”. Un bel po’ di quattrini che serviranno – almeno, queste sono le intenzioni – a produrre programmi dedicati agli italiani nel mondo. Sette milioni all’anno per tre anni, 21 milioni da utilizzare nel miglior modo possibile: noi di ItaliaChiamaItalia sappiamo bene quanto gli italiani residenti all’estero abbiano bisogno di essere informati e quanto l’Italia abbia bisogno di essere promossa oltre confine. Per questo ci auguriamo che questi soldi servano prima di tutto a migliorare il rapporto fra le comunità italiane nel mondo e il BelPaese, ad informare nel modo adeguato i connazionali, a produrre programmi che parlino di loro e delle loro iniziative sul territorio, delle loro necessità, dei temi che li riguardano più da vicino. Ma anche, naturalmente, a mostrare al mondo le bellezze dell’Italia a livello di turismo, cultura, enogastronomia. La decisione di rinnovare la convenzione fra Rai e presidenza del Consiglio – convenzione che era stata sospesa un paio di anni fa – ha suscitato qualche polemica, in Italia. Il Fatto Quotidiano, per esempio, ha criticato tale scelta. Segue a pag. 2 Tra meno di sei mesi l’Italia assumerà la Presidenza dell’Unione Europea IT4EU: Le idee degli Italiani di Bruxelles per la presidenza italiana dell’Ue Servizio a pag. 4 EUROPA Di Biagio (PI) in aula sulla tassazione degli immobili degli italiani all’estero 2 Venerdì 10 Gennaio “Superare il principio della discrezionalità dei Comuni”. Saccomanni conferma: “L’obiettivo è di rendere la tassazione sulla casa di natura realmente federale”. Non va dimenticato che resta un mistero come questo senatore sia stato eletto. Nella seduta di ieri del Senato è intervenuto in aula Aldo Di Biagio in sede di conversione in legge del decreto-legge 30 novembre 2013 n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia. Di Biagio, del gruppo “Per l’Italia” eletto all’estero nella ripartizione Europa, ha sollevato tra l’altro il tema dell’IMU con riferimento al mancato riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia per i nostri lavoratori all'estero - “un emendamento - ha detto tra l'altro accantonato durante la sessione di bilancio e condiviso con il Governo” - nonché al mancato intervento del Governo per quanto concerne gli immobili di proprietà dei residenti all'estero. Rientro temporaneo nella terra d'origine per gli emigrati "over 60" TRENTO - La Provincia autonoma di Trento sostiene il temporaneo rientro in Trentino di persone nate in provincia di Trento ed emigrate all’estero, che intendono visitare la propria terra di origine.Destinatari degli interventi sono le persone emigrate all’estero, nate in Trentino o che vi abbiano vissuto nei dieci anni precedenti all’emigrazione, che hanno compiuto i 60 anni di età e che non hanno beneficiato di alcuna agevolazione economica dall’ente pubblico per il rientro in Italia (inclusi i rimborsi per le elezioni regionali), negli ultimi 15 anni.E' previsto il rimborso delle spese di viaggio di andata e ritorno. Il rimborso può essere esteso anche ad un accompagnatore, per lo stesso percorso di viaggio del richiedente, in caso di necessità comprovata da certificato medico. Se l’emigrato inoltre, non dispone più di una rete parentale disposta ad accoglierlo e non è in grado di sostenere le spese di vitto e alloggio, la Provincia potrà rimborsare anche tali spese documentate, per un periodo massimo di 15 giorni, nel limite di euro 80 al giorno a persona. L’ufficio si riserva di chiedere, in questi casi, tutti i documenti ritenuti necessari.Modalità e termini di presentazione della domandaLe domande devono essere presentate dall’ 1 gennaio al 31 marzo di ogni anno, tramite posta ordinaria o via fax, allegando copia del passaporto, al seguente recapito: Provincia autonoma di Trento - ervizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale - Via Jacopo Aconcio, 538122 Trento (Italia) fax + 39 0461 493155 oppure tramite posta pec al seguente indirizzo: [email protected] Criteri per la formazione della graduatoria Le domande verranno ordinate garantendo la precedenza agli emigrati più anziani e mai rientrati in Trentino. Tenendo conto del numero complessivo di domande pervenute e della provenienza dalle varie aree geografiche, si assicurerà in graduatoria una presenza omogenea per area. Per ogni nucleo familiare può essere presentata una sola domanda.La graduatoria verrà adottata entro il 15 aprile 2014. La Provincia garantirà il rimborso del contributo, solo dopo l’approvazione della graduatoria. In caso di esclusione, la domanda potrà essere ripresentata l’anno successivo. (Per ulteriori informazioni v. http://www.mondotrentino.net/). “Nell'ambito della disciplina IMU - ha osservato Di Biagio - questo è un ulteriore aspetto della frammentarietà e della incompletezza della materia: nel caso di specie gli immobili appartenenti a questa categoria sono collocati in una sorta di periferia normativa, nella quale vige un principio di discrezionalità in capo ai Comuni. È una norma che è stata confermata dalla legge di stabilità e che camuffa, sotto un'apparente parvenza di volontà di apertura, una posizione ai limiti della legittimità. Infatti, non si può dire ai comuni che hanno la facoltà di riconoscere come abitazione principale quella dei residenti all'estero perché, considerando come sono messi, non applicheranno mai quella possibilità”. Il deputato ha poi tenuto a ricordare all’assemblea del Senato e al governo che “le case di proprietà dei nostri connazionali non sono ville di lusso, come qualcuno crede; sono semplici abitazioni, per lo più ricordi di fami- glia o lasciti ereditari, presenti spesso nelle province umili del Paese. Pertanto, voglio rinnovare l'invito al ministro e al governo a trovare una soluzione definitiva. L'obiettivo - lo ribadisco è quello di consentire ai nostri connazionali, che non hanno all'estero alcuna proprietà e magari sono proprietari di piccole strutture in Italia, di poter accedere allo status di abitazione principale (ciò sarebbe importante soprattutto per alcune categorie sociali di connazionali), anche in ragione del fatto che la legge 24 marzo 1993, n. 75, già prevedeva questa disposizione. Si potrebbe eventualmente vincolare il riconoscimento alla certificazione della non detenzione di altra proprietà nel luogo di residenza o comunque alla particolare condizione economica del proprietario. Ho voluto riproporre in aula l’emendamento a mia firma e sottoscritto anche da tutti i colleghi eletti all'estero, che mira proprio a superare il principio L’augurio è che i quattrini vengano usati nel modo giusto 21 milioni di euro a mamma Rai per gli italiani all’estero Segue da pag. 1 Forse l’autore dell’articolo in questione si è dimenticato, fra le altre cose, che anche gli italiani all’estero, fino a prova contraria, votano; e che in Parlamento esistono 18 eletti all’estero in rappresentanza dei connazionali che vivono lontani dall’Italia. Dunque, anche a loro va dato spazio. Certo, il Fatto avrà ragione se i milioni stanziati dalla presidenza del Consiglio serviranno a mettere in piedi programmi provinciali, noiosi, banali; ma se si saprà lavorare bene, se si saprà spendere nel modo giusto le risorse, allora sarà valsa la pena. Attendiamo di vedere come verranno usati quei quattrini prima di dare ogni ulteriore giudizio, ma fin d’ora possiamo dire – come Italiachiamaitalia.it - che il fatto di dare nuovo ossigeno a Rai International è sicuramente positivo. di discrezionalità dei Comuni e si può considerare come una premessa per un'ipotesi di intervento del Governo”. In sede di replica il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, rispondendo anche alle critiche sollevate da Di Biagio, ha però confermato la posizione del Governo per quanto riguarda la tassazione sugli immobili nel 2014. “Abbiamo l'obiettivo di rendere la tassazione sulla casa di natura realmente federale, evitando così il problema di quest'anno di dover intervenire su un'imposta che viene decisa e formulata al centro, ma che viene poi amministrata e gestita in periferia. Ci prendiamo certamente l'impegno di muovere in questa direzione”. Parlamento europeo, Strasburgo Sala LOW N. 4.3 / 14.00 -15.00 Convegno L'Europa discute della “Terra dei Fuochi” "Come uscire dall'emergenza realizzando in Campania un moderno sistema di smaltimento dei rifiuti e di bonifica dei territori" Intervengono: On. Enzo Rivellini (Deputato al parlamento europeo) che proporrà alla Regione Campania di affidare all'Università uno studio che stabilisca, su un campione di almeno dieci città al mondo, quale sia il sistema di smaltimento e gestione dei rifiuti con minore incidenza sulla salute. Dr. Karl Falkenberg (Direttore generale DG Ambiente) che discuterà qual è in ambito europeo la situazione dell'emergenza rifiuti in Campania ( multe, somme disponibili, modello di gestione dei rifiuti etc ) Sen. Roland Ries (Sindaco di Strasburgo) che illustrerà come la sua città abbia elaborato un piano programmato di gestione dei rifiuti promuovendo una produzione sostenibile di energia a basso impatto ambientale. Dr. Andras Ellerkman (amministratore delegato Indaver Germania) che definirà la strategia e le nuove tecnologie nello smaltimento rifiuti. L'azienda smaltisce i rifiuti di Napoli. Dr Luca Ferrara (Presidente pastificio Ferrara) da Presidente di uno dei più importanti pastifici europei che illustrerà le sfide dell'industria agroalimentare in Campania. Ass. Giovanni Romano (Assessore regionale all'Ambiente) che illustrerà l'attuale situazione del ciclo integrato dei rifiuti in Campania. Prof. Aurelio Tommasetti, (Rettore Università di Salerno) che discuterà dei progetti di ricerca per un sistema integrato di rifiuti che abbia minori ricadute negative sulla salute. On. Stefano Caldoro (Presidente Regione Campania) che illustrerà la situazione e le strategie future della regione Campania per la bonifica dei territori e la gestione del ciclo integrato, nonché il suo impegno per la "Terra dei Fuochi". fondato nel 1986 edito da Editions PCE S.e.n.c. 19, rue Joseph Junck - L - 1839 Luxembourg B.P. 2494 L - 1024 Luxembourg Tel. (00352) 49 15 72 - [email protected] Direttore responsabile: Stefano Pastorino Vicedirettori: Fabio Rubino - Susanna Pastorino Caporedattore centrale: Mario De Franchi Segretaria di redazione: Siri Mariangela Tel. (00352) 49 15 72 [email protected] Agenzie Stampa: ANSA -ATS-Adnkronos-AGI-GRtvInform-AISE-NIP-ASCA-ANP-AP Abbonamento annuo cartaceo in Ue:Eur. 150-online Eur. 50 (con inizio qualsiasi periodo dell’anno data del timbro) Luxembourg:IBAN:LU331111126848690000-BIC:CCPLLULL Pubblicità: Corriere Europeo, 19, rue Joseph Junck L-1839 Luxembourg Tel. (00352) 49 15 72 [email protected] ATTUALITA’ | « » ’ ’ “ ” ’ « Venerdì 10 Gennaio I | Politica agricola comune: lo spartiacque del 2020 Intervento a Verona dei tre assessori di Veneto, Lombardia e Piemonte. Per quell’anno i fondi dell’Unione Europea verranno di gran lunga ridotti Expo, grande occasione per intensificare i rapporti con l’America Latina « ò ’ » « è ’ à é » « à ’ è ’ à à ’ à » « à « » « à “ ” » à ò è è » ì è ’ « à à ¡ à ’ ’ ’ à » « ì à é è ’ ¢ ’ » à ’ ù » « è ’ ’ ’ ì » « ’ ’ ò ù ’ » « » « ’ ’ ’ è » « ò é ’ « » è ò è » « è ’ è » ATTUALITA’ II Venerdì 10 Gennaio | | à é Così lo Stato scippa i soldi che i contribuenti devolvono alle associazioni no profit « à è “ ”» à “ ” « à » « à à è è » « ’è » « ” ' “ ” ° à à » ’ «à « à » ’ à à é è » ’ à è è » « è ’ è à à è » « ’è « ¡ à à ’ à » à « à ù ò ’è à » ITALIA Cinquantenni, laureati e disoccupati. In tremila al concorso per autisti di bus Venerdì 10 Genniao 3 Sono arrivati da tutta Italia per partecipare alla selezione del personale indetta dell’azienda dei trasporti sardi. «È l’unica opportunità che abbiamo di lavorare» Sono tantissimi gli ingegneri, gli architetti e gli avvocati giunti nell’isola per conquistare un posto al volante Ci sono quelli che un concorso non l’avevano mai fatto perché fino a sei mesi fa, a cinquant’annni compiuti, lavoravano nelle industrie chimiche. Poi ci sono tanti laureati: ingegneri, architetti e anche un praticante legale che dopo tanti anni sui libri sono disposti ad accontentarsi di un posto al volante. Sì perché anche l’assunzione di cento autisti di autobus è un’occasione da non perdere nell’isola della disoccupazione. Per partecipare alla selezione indetta dall’Arst (Azienda regionale trasporti sardi) questa mattina, in realtà sono arrivati anche da molto lontano: una ragazza partita dalla Calabria, un quarantenne dalla Campania e due amici dalla Toscana. All’ingresso, all’alba, erano più di tremila: uno dietro l’altro a raccontarsi le disavventure del passato e a sperare nel futuro col posto fisso. «In realtà non è sicuro che inizieremo immediatamente a lavorare – spiega una ragazza partita da Sassari alla quattro del mattino – Questa graduatoria sarà valida nel caso di assunzioni nel corso dei prossimi tre anni. Ma chi ci garantisce che prima o poi saremo chiamati?». Per tutti è un’occasione, forse l’unica di questi tempi. «Io sono arrivato da Porto Torres: lavoravo in una centrale nella zona industriale ma ora sono disoccupato. Non sono mai stato amante della guida, ma se voglio che i miei figli vadano all’università non posso pensare di andare avanti con l’assegno della cassa integrazione. Questo è uno delle poche opportunità che offre il mercato del lavoro». Superata la lunga fila all’ingresso della Fiera di Cagliari, il test si è svolto abbastanza velocemente: trentacinque minuti per svolgere il quiz con cinquanta domande a risposta multipla. Lunedì si conosceranno i risultati e chi dei tremila avrà ottenuto un voto sufficiente dovrà prepararsi per l’esame successivo: il test psicoattitudinale. «I requisiti non erano inaccessibili, ma per essere in grado di rispondere alla domande era necessario studiare bene– si sfoga all’uscita un trentenne arrivato appositamente da Catanzaro – Per partecipare bastava avere la patente B e quella D, la Carta qualificazione del conducente per il trasporto delle persone. Era richiesta solo la licenza media ma qui oggi vedo che ci sono anche molti laureati». Soprattutto ingegneri, come una ragazza di Traffico di rifiuti, sette arresti a Roma Ai domiciliari il re delle discariche Manlio Cerroni, l’ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi e altre 5 persone. L’accusa è di associazione a delinquere Sette persone ai domiciliari per associazione per delinquere, traffico di rifiuti, frode in pubbliche forniture, truffa in danno di enti pubblici, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici. L’indagine della procura di Roma sulla gestione dei rifiuti solidi urbani nella capitale e nella Regione giunge a un punto di svolta con l’ordinanza cautelare del gip Massimo Battistini e notificata al «re della monnezza» Manlio Cerroni, che per anni ha tenuto banco con l’attività della discarica di Malagrotta, a Francesco Rando, amministratore unico di molte imprese riconducibili al primo, all’altro socio Piero Giovi, all’ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi, «cerniera» fra il gruppo imprenditoriale e le strutture politico-amministrative della Regione, a Giuseppe Sicignano, preposto all’impianto TMB (trattamento meccanico-biologico) e supervisore delle attività operative del gruppo Cerroni ad Albano Laziale presso la Pontina Ambiente, a Luca Fegatelli, già Capo Dipartimento della Regione Lazio, e a Raniero De Filippis, fino al 2010 responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio. In totale gli indagati sono 21 e tra questi c’è anche l’ex Governatore Piero Marrazzo, sotto inchiesta per concorso in abuso d’ufficio e falso con Cerroni, il legale del consorzio Coema Avilio Presutti e con Fegatelli, per aver emanato formalmente l’ordinanza del 22 ottobre 2008 con cui si ordinava allo stesso consorzio di avviare le attività per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione di Albano Laziale, ordinanza illegittima in quanto il Commissario Straordinario aveva Il bando del concorso “Il gusto in EmiliaRomagna” scade il 2 febbraio BOLOGNA. Scadrà il 2 febbraio il bando per partecipare al corso "Il gusto in Emilia-Romagna", destinato a dieci giovani emiliano-romagnoli, per nascita o origine, residenti all'estero Il corso, realizzato da AECA, ente di formazione riconsciuto alla Regione Emilia-Romagna, ha la durata di 120 ore ed è organizzato in un primo momento di formazione a distanza, seguito da lezioni in aula, alternate a visite e periodi di tirocinio formativo. Si svolgerà a Bologna il prossimo maggio per la durata complessiva di 120 ore. cessato i suoi poteri il 30 giugno 2008 e il presidente della Regione era pertanto divenuto incompetente. Più di venti sono state le perquisizioni presso abitazioni e uffici degli indagati e le sedi di numerose società mentre ammonta a quasi 19 milioni di euro il sequestro per equivalente disposto dal gip nei confronti della società E.GIOVI srl (gestore della discarica di Malagrotta) e Pontina Ambiente srl (gestore della discarica di Albano Laziale), provento dei reati di traffico di rifiuti. Oltre al termovalorizzatore, la procura di Roma indaga sulla gestione dell’impianto di raccolta e trattamento rifiuti di Albano Laziale, sulla realizzazione di un invaso per un discarica a Monti dell’Ortaccio e sulle tariffe e le ordinanze regionali per lo smaltimento dei rifiuti nei Comuni di Anzio e Nettuno. Chi indaga parla «di fatti di inaudita gravità, anche per le dirette implicazioni sulla politica di gestione dei rifiuti e per le ricadute negative sulla collettività» legati all’esistenza, almeno dal 2008, «di una stabile struttura organizzativa `informale´ sovrapposta a quella formale delle società relative al gruppo imprenditoriale guidato da Cerroni che aveva un indeterminato programma criminoso e un assetto variabile secondo le attività svolte, le vicende della vita o i cambiamenti all’interno dell’apparato politico - amministrativo». Modena e un quarantenne di Olbia. «Ho fatto una cinquantina di concorsi ma ancora sono disoccupato. Dopo tanto impegno nello studio speravo di lavorare in una grande azienda e di occuparmi di progetti ambiziosi, ma nella peggiore delle ipotesi mi ritroverò ad affrontare le curve delle strade della Sardegna. Se mi assumessero, comunque, sarebbe una bella soddisfazione». Nicola Pinna Inflazione, dal campo alla tavola i prezzi si raddoppiano L’inflazione frena, ma il maltempo (e anche qualche manovra speculativa) fa impennare i prezzi degli ortaggi e delle verdure che sugli scaffali fanno registrare una crescita del 13,8 per cento. Quasi il doppio dell’incremento che si è avuto sui campi, dove le quotazioni evidenziano un rialzo tra il 6 e il 7 per cento, dovuto essenzialmente a fattori climatici, visto che in alcune zone le intemperie hanno distrutto anche il 40 per cento della produzione di vegetali freschi. E’ quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori a commento dei dati preliminari Istat relativi al mese di dicembre.Diverso il discorso per la frutta fresca che -avverte la Cia- ha continuato nel commercio al dettaglio il suo trend a ribasso: meno 1,4 per cento rispetto a novembre scorso e meno 1,2 per cento nei confronti del dicembre 2012. Stesso andamento si registra anche all’origine, dove si segnala una flessione dell’1,2 per cento.La corsa degli ortaggi e delle verdure -ricorda la Cia- è, quindi, attribuibile a soli fattori stagionali. L’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sul nostro Paese dalla metà di novembre alla prima decade di dicembre ha devastato le produzioni orticole determinando una consistente ripresa delle quotazioni. Un fenomeno momentaneo che è confermato anche dall’andamento registrato durante l’intero anno scorso con i prezzi dei vegetali freschi in flessione del 4,4 per cento fino a novembre. Comunque, al di là del rincaro dei vegetali freschi, l’agricoltura -afferma la Cia- ha contribuito a dare un colpo di freno alla corsa dell’inflazione. Oltre alla frutta, sui campi si registrano, infatti, cali per i cereali (addirittura 19,8 per cento), per la carne bovina (meno 1,8 per cento) e suina (meno 11,5 per cento), per le uova (meno 8 per cento) e per il vino (meno 6,5 per cento). Stazionari, invece, i prezzi all’origine dell’olio d’oliva, mentre crescono quelli del latte e dei suoi derivati (più 5 per cento). Sta di fatto che il settore primario segna una diminuzione dei prezzi tra il 3 e il 4 per cento. E questo con evidenti riflessi negativi per i redditi degli agricoltori che hanno visto crescere nel 2013 i costi produttivi, contributivi e burocratici in maniera vertiginosa (più 7-8 per cento). Narducci (UNAIE): arrestare il declino e rompere l’isolamento. Anno nuovo, vita nuova! VARIE 4 Venerdì 10 Gennaio Una pattuglia di quarantenni si è impadronita delle leve di comando del Partito Democratico, del Nuovo Centrodestra e della Lega Segue da pag.1 l parlamento, abolendo le province, contenendo in termini di numero e di costi i consigli regionali e ridimensionando drasticamente i consigli comunali, con tutto ciò che ne consegue contro gli sprechi, i privilegi, le indennità e i tagli delle pendici, dai partiti alle burocrazie, agli enti e società collegate, ecc. Tutto ciò, come abbiamo osservato per decenni, stimola ancor di più l’eterno atteggiamento da giocatori di poker degli italiani rispetto alle riforme impopolari: si attendono che a perdere sia sempre il vicino di tavola. Ossia che i tagli degli stipendi o delle pensioni, gli aumenti delle tasse e i provvedimenti negativi in genere, sia pure reputati universalmente indispensabili, non tocchino mai noi, ma solo ed esclusivamente gli “altri”. Ne emerge una corsa a sottrarre singoli o gruppi dagli effetti negativi di norme pensate a carico di tutti che, chiunque abbia fatto il legislatore, ben conosce: articoli e commi che limitano, che consentono eccezioni, che esentano, che prorogano, ecc. Tali escamotage, proposte da lobby e da gruppi di pressione, rappresentano la realtà quotidiana della battaglia parlamentare. I micidiali decreti “mille proroghe” di fine anno fanno puntualmente da ciliegina alla torta di auguri di fine anno. Il secondo aspetto grave, rispetto al quale ci aspettiamo che il Nuovo Anno induca a riflettere, è il crescente isolamento internazionale che ci sta caratterizzando, di cui la vicenda dei due marò trattenuti da oltre due anni in India è solo la punta dell’iceberg. Il mondo è colpito sicuramente da una lunga crisi economica con risvolti drammatici nel nostro Paese, che alla crisi globale ha sommato anche la sfiducia e il senso d’impotenza che lo caratterizza. Recentemente l’Economist, commentando il pessimismo che emerge dagli ultimi sondaggi sugli americani, sosteneva che questi si accingono a diventare sempre più “italiani”, preoccupati del loro futuro e, soprattutto, della loro classe politica. Si tratta di una china, questa, che ha indotto il passato 2013 diverse autorevoli istituzioni economiche internazionali a prevedere che l’Italia, tra quindici anni, passerà da ottava potenza industriale nel mondo (fine 2011) a quindicesima. Gli indicatori della competitività, della produttività, del Pil, della corruzione percepita, ecc. si rivelano in discesa anno dopo anno. Posto che sulla ripresa poco potranno incidere i consumi interni (per nulla credibile appare, per esempio, che chi ieri tuonava contro il consumismo oggi predichi con la stessa foga la necessità di riprendere a “consumare”), giacché la tendenza è scaricare – attraverso la tassazione e gl’investimenti individuali – il debito pubblico sugli italiani, la strada rimanente è quella dell’export. Una strada che peraltro si sta rivelando l’unica percorribile, ma solo grazie all’iniziativa privata e non all’intervento pubblico, che se può cerca piuttosto di soffocarla. Come si può contare su quello pubblico quando, per esempio, in un evento IT4EU: Le idee degli Italiani di Bruxelles per la presidenza italiana dell’Ue BRUXELLE-600 parole o un video di 1 minuto per proporre idee geniali (= concrete + potenzialmente attrattive + economiche) per dare il proprio contributo di idee al prossimo semestre di presidenza italiana dell’Ue. Questo IT4EU, progetto lanciato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e dal Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME). "Tra meno di sei mesi l’Italia assumerà la Presidenza dell’Unione Europea, un momento importante per il nostro Paese dove saremo chiamati a dar il meglio di noi stessi", scrive il direttore dell’IIC, Federiga Bindi, nella presentazione del progetto, che ha già un sito dedicato. "Sarà necessario uno sforzo creativo per promuovere l’Italia con modalità consone ai tempi di ristrettezze economiche che stiamo vivendo. Non è infatti più il tempo degli eventi roboanti o delle mega manifestazioni; è bensì – annota Bindi – il tempo di farci valere per la bontà delle nostre idee e dei nostri comportamenti. Gli Italiani che nella capitale europea vivono e lavorano possono contribuire moltissimo alla Presidenza. L’esperienza dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles (IIC), nel loro piccolo, mostra che - proprio grazie al contributo di tanti concittadini - si può fare molto con molto poco, con grande risparmio di denaro pubblico". L’IIC e il CIME, spiega Bindi, "intendono dare il loro contributo alla Presidenza innanzitutto servendo da punto di aggregazione e promozione delle idee e delle proposte migliori dei nostri connazionali in Belgio. Pensate che una particolare idea o politica debba essere valorizzata durante la nostra Presidenza? Il vostro gruppo di cantanti rock ha voglia di offrire un concerto gratuito in onore della Presidenza? Con un gruppo di amici o conterranei volete organizzare una degustazione culinaria in onore della Presidenza? Non c’è limite alla creatività positiva: l’Italia è conosciuta nel mondo per la creatività della sua gente, mettiamola dunque al servizio della Presidenza UE!".. come l’Expo 2015 di Milano, le trattative per coinvolgere attivamente AIKAL e UNAIE, ossia due autorevoli rappresentanze dell’associazionismo italiano e imprenditoriale all’estero, sono in procinto di naufragare per l’intervento di settori parassitari dell’amministrazione pubblica abituati a ficcarsi sul piatto ricco quando c’è da scialacquare i soldi dei contribuenti? E, anche volendo, come potrebbe attirare capillarmente l’attenzione degli italiani e italofili nel mondo, quella parte del Governo, il Ministero degli Affari esteri, che attraverso una drastica riduzione della propria rete diplomatica all’estero, si tiene sempre più lontano non solo dagli italiani, ma anche dagli stranieri potenzialmente interessati all’Italia? Si sa, il legame del nostro Paese col resto del mondo si è retto e rafforzato anche grazie alle migliaia di fili e reti intessuti quotidianamente dalle piccole e grandi comunità italiane, gestite con criteri di volontariato e basate su quel fenomeno dell’associazionismo che, nel mondo moderno, ha segnato l’affermazione dello spirito democratico rendendo possibile la solidarietà e la responsabilità sociale. Affidare questo compito a strutture chiuse in sé stesse e autoreferenziali come sono quelle burocratiche, interessate quasi unicamente a compiti “più prestigiosi”, è come affidare la custodia delle galline alle volpi. D’altro canto il fenomeno è ulteriormente aggravato dalla sostanziale retrocessione dello Stato e delle Regioni dagli ambiti d’intervento a favore degli italiani all’estero. Lo stato, dopo aver maltrattato gli italiani all’estero con l’IMU, ha praticamente ridotto gl’investimenti in questo campo dell’ottanta per cento, mentre alcune regioni hanno addirittura cancellato i relativi capitoli di spesa e chiusi gli uffici che curavano relazioni e relativi adempimenti. In pratica, così facendo, si sono ostruiti i canali attraverso i quali passava quella media e piccola impresa del “made in Italy” che da sola non può accedere con successo al mercato internazionale. Rimangono, certo, le grande imprese, che non hanno bisogno di ponti assicurati dai corregionali all’estero e delle piccole mostre e fiere che questi continuamente organizzano, a tacer del passaparola – in termini non solo di consumo ma anche di promozione del prodotto - che in queste operazioni funziona meglio di ogni cosa. Si deve notare con grande rammarico anche che le grandi imprese italiane dell’abbigliamento, del design e dell’agroalimentare, una dietro l’altra, stanno cadendo sempre di più in mano straniera. Perciò i capitali fuggono dall’Italia e le lavorazioni avvengono sempre di più in paesi stranieri. Anche quando l’impresa è italianissima, come dimostra il caso della Ferrero, che svolge le sue maggiori lavorazioni in Germania. Infine, vi è l’isolamento che ci creiamo da noi stessi. Vale a dire quello che, con l’illusione di proteggerci dal mondo esterno, ci aizza contro i migranti. Da un lato una parte del Paese li maltratta quando arrivano e, dall’altro, li discriminiamo all’interno con istituti come il diritto di cittadinanza ancorato allo ius sanguinis, sorto in epoche in cui si edificavano gli Stati nazione europei su criteri di identità razziale. L’inversione del declino italiano avverrà solo facendosi avvolgere dai grandi processi di mobilità internazionale in atto nel mondo moderno, in cui duecentocinquanta milioni di esseri umani si spostano in tutto il globo, inclusi tanti giovani italiani che seguono la via dell’estero. Non si può continuare a flagellarsi per l’una o l’altra cosa, imprecando contro il destino cinico e baro perché degli stranieri entrano e italiani escono. È storicamente provato che i fenomeni di mobilità – inquadrati in un quadro di norme e leggi degne del loro nome - fanno la fortuna delle aree interessate. Andare contro questi fenomeni significa andare contro la storia, contro i processi di civilizzazione e votarsi alla marginalità economica. L’Italia ha bisogno di nuovi apporti. Dobbiamo essere consapevoli che da questa crisi uscirà solo chi avrà prassi e idee migliori e soccomberà chiunque rimarrà legato a vecchi comportamenti, a modi di pensare e di agire obsoleti, ad apparati produttivi e prassi economiche superate e, in generale, alla difesa fine a sé stessa dell’esistente. Per tutti questi motivi il rinnovamento generazionale è benvenuto, ma non può essere solo anagrafico, dev’essere soprattutto mentale. Franco Narducci Vi siete persi la Befana in Italia? Niente paura, sabato 18 gennaio arriva all'IIC di Bruxelles (perché per arrivare dall'Italia a cavallo di una vecchia scopa un po' ci vuole!) Viene, viene la BEFANA! sabato 18 gennaio 14.30 @IIC Proiezione del film d'animazione LA FRECCIA AZZURRA di Enzo D'Alò, ispirato all'opera di Gianni Rodari e poi... tanta musica, cose buone da mangiare e l'arrivo della Befana con le calze! Contributo 20€ (10€ per soci IIC)