le guerre di religione in francia
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le guerre di religione in francia
LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA Le guerre di religione francesi sono una serie di otto conflitti che, opponendo cattolici e protestanti, devastarono il regno di Francia nella seconda metà del XVI secolo. Nel 1559 lo scontro tra Francia e Spagna per l’egemonia sull’Italia terminò con la Pace di Cateau-Cambresis. La Francia vide indebolirsi la sua supremazia continentale a favore del re di Spagna Filippo II. Tuttavia la Francia conservava una notevole forza, garantitale dall'alta demografia, dalla sua ricchezza e del suo prestigio. Il sovrano francese Enrico II morì in seguito un banale incidente durante un torneo cavalleresco e la sua prematura scomparsa lasciò il paese in una difficile situazione dinastica in quanto i figli avuti con la moglie Caterina De’ Medici erano ancora piccoli. La situazione era complicata anche dal fatto che c’era una particolare evoluzione dei conflitti religiosi che si erano venuti a creare con la Riforma (Lutero, Calvino) e la predicazione calvinista aveva avuto un certo successo specie nella Francia sudoccidentale. Si formarono due famiglie importanti: gli Ugonotti (calvinisti francesi) guidati dalla famiglia dei Borbone dell’altissima nobiltà francese che si contrapponevano alla famiglia Guisa di religione cattolica. Nel 1562 un gruppo di protestanti fu massacrato a Vassy questo diede inizio al conflitto tra cattolici e protestanti che durò per 30 anni in ben 8 guerre di religione. Il 24 agosto 1572 ci fu il massacro di San Bartolomeo (massacro dei protestanti) voluto da Caterina De’ Medici un tragico evento salutato con esultanza dai cattolici e dalla chiesa. Il Papa Gregorio XIII fece cantare nelle chiese romane il Te Deum di ringraziamento che innescò una serie di gravi disordini. Il nuovo re Enrico III succeduto al fratello Enrico II non di fidava del capo del partito cattolico Enrico di Guisa in guerra contro Enrico di Borbone sopravvissuto al massacro infatti la cosidetta Guerra dei Tre Enrichi durò fino al 1588 fino quando il re non fece assassinare il rivale cattolico Guisa. L’anno successivo Enrico III fu ucciso da un frate domenicano che si vendicò della morte Guisa. Enrico Borbone unico erede supersiste ottenne la corona. Prima di accettare fu costretto ad abiurare la fede calvinista e abbracciare il cattolicesimo romano. Enrico IV (così si chiamerà) non dimenticò i suoi vecchi corregionali e nel 1598 promulgò l’Editto di Nantes nel quale indicava il cattolicesimo come religione ufficiale ma venivano riconosciuti i diritti degli ugonotti e la possibilità di professare il loro credo in alcune aree del territorio francese (non Parigi), il diritto di accedere alle cariche pubbliche, di godere di privilegi fiscali e di mantenere un proprio esercito di 25.000 uomini a garanzia della loro sicurezza e la possibilità di tenere delle piazzeforti armate in alcune città della Francia sudoccidentale. 2014 Ste - [email protected]