evoluzione dei tempi di gioco sulle differenti superfici nel tennis

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evoluzione dei tempi di gioco sulle differenti superfici nel tennis
EVOLUZIONE DEI TEMPI DI GIOCO SULLE
DIFFERENTI SUPERFICI NEL TENNIS
MASCHILE
Autori: Massimo Franzetti,Marco Morucchio, Matteo Pifferi
III Corso Nazionale di Specializzazione per tecnici F.I.T.
(equivalente al IV° Livello Europeo)
Scuola dello Sport CONI
Roma, 7-8 novembre 2006
Supervisore:Dott. Roberto Lombardi
ABSTRACT
Nel tennis, come in tutti gli altri sport, è di fondamentale importanza che
l’allenatore,
soprattutto
quando
lavora
nella
fascia
dell’alta
specializzazione, possieda un’approfondita conoscenza del modello di
prestazione del gioco di alto livello al fine di organizzare nel modo corretto
i mezzi e i contenuti dell’ allenamento.
In questo progetto di lavoro, attraverso il monitoraggio cronometrico dei
tempi di gioco e di pausa di alcuni incontri, sono stati raccolti numerosi
dati con lo scopo di registrare i parametri fondamentali del modello di
prestazione (durata media del punto e della pausa, numero di colpi giocati
in uno scambio, tempo effettivo e velocità del gioco) e di verificare se, nel
corso degli anni, ci sia stata un’evoluzione di questi parametri.
I dati, raccolti analizzando 21 incontri giocati dai migliori tennisti della
classifica ATP nelle annate 2005 e 2006 nei tornei del Grande Slam, sono
stati elaborati separatamente per ciascuna superficie (terra battuta, erba e
cemento) .
L’analisi dei risultati ci indica come la durata media delle azioni di gioco si
sia allungata rispetto a ricerche svolte nel 1992 e nel 2003 e come ci sia
stato un rallentamento della velocità con cui viaggia la palla. Il dato più
interessante riguarda l’erba naturale: le precedenti ricerche ci descrivevano
l’erba come la superficie di gran lunga più veloce; i dati in nostro possesso
ci inducono ad ipotizzare che l’erba si stia avvicinando al cemento nei
parametri principali del gioco (durata del punto, velocità della palla e
tempo effettivo), mentre la terra battuta sia rimasta marcatamente più lenta
rispetto alle altre superfici. Ci sembra perciò di poter affermare che sia
parzialmente riuscita la ”normalizzazione” del gioco sulle differenti
superfici voluta dall’I.T.F. ed attuata attraverso la scelta di palle con
differenti caratteristiche di velocità in rapporto alla rapidità del terreno di
gioco.
1
INDICE
ABSTRACT………………………………………………………………1
INDICE…………………………...………………………………………I
1) INTRODUZIONE……………..………………………………………2
1.1
LE SUPERFICI DI GIOCO…………………………………2
1.2.
LE RICERCHE SUI TEMPI DI GIOCO……………………4
1.3
LA SPECIALIZZAZIONE…….……..……………………..6
1.4
LA CLASSIFICAZIONE DELLE PALLE
ATTUATA DALL’I.T.F…………………………………....….…10
2) OBBIETTIVI DELLA RICERCA……………………..…………….. 12
3) MATERIALI E METODI DELLA RICERCA ………………………13
4) ANALISI DEI RISULTATI…………………………………………...18
4.1
I TEMPI DI GIOCO ………………………………………..20
4.2
LA DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DELLE
AZIONI DI GIOCO ………………………………...…………… .24
4.3 I TEMPI DI PAUSA E LE PERCENTUALI
DI GIOCO EFFETTIVO ..................................................................29
5) CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER L’ALLENAMENTO……….32
5.1
CONCLUSIONI …………………………………………….32
5.2 INDICAZIONI UTILI PER L’ALLENAMENTO…………….35
6) LISTA DEI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI……………………….37
7) ALLEGATI…………………………………………………………….38
1. INTRODUZIONE
Il tennis, a differenza di alcune altre discipline sportive, è uno sport che
richiede un’ elevatissima adattabilità ai giocatori di alto livello. In
particolare, è forse l’unico sport nel quale il periodo competitivo occupa
praticamente l’intero anno solare (48 settimane su 52) e dove l’ambito di
gara ha una variabilità molto elevata. Nel corso della stagione si comincia
infatti con un periodo di competizioni su superfici sintetiche all’aperto con
temperature elevate (Rebound Ace in Australia e Nuova Zelanda ad inizio
anno), per passare alla terra battuta outdoor del Sudamerica in
contemporanea alla stagione indoor europea su terreno duro. A questi
tornei segue la stagione americana sul cemento sempre all’aperto (Las
Vegas, Indian Wells e Miami). In primavera l’attività si sposta di nuovo in
Europa sulla terra rossa (Montecarlo, Valencia, Barcellona, Estoril, Roma
ed Amburgo) fino al Roland Garros. Dopo una breve stagione (1 mese
circa) sull’erba culminante con il torneo di Wimbledon, in estate i giocatori
tornano a dividersi tra il cemento americano e la terra Europea prima degli
Open Usa. La stagione prosegue con una serie di tornei indoor, per
terminare con la “Tennis Master Cup”e la finale di Coppa Davis.
Naturalmente, questa variabilità di superfici e di condizioni ambientali
determina caratteristiche differenti nel gioco e nel modello funzionale di
prestazione.
1.1 LE SUPERFICI DI GIOCO
Le superfici di gioco presenti nei tornei del Grande Slam sono 4: erba
naturale (Wimbledon) , terra battuta (Parigi), Rebound Ace (Melbourne) e
Deco Turf (US Open). Se poi consideriamo anche i tornei dell’ATP
troviamo altre superfici sintetiche di vario tipo definite dall’A.T.P col
termine generico di “hard” (campi in duro).
2
Per meglio comprendere le differenze tra le superfici e la loro influenza sul
gioco, è opportuno capire cosa succede al momento del contatto tra la palla
ed il campo al momento del rimbalzo. Alcuni interessanti studi di Howard
Brody (fig. 1) ci suggeriscono di analizzare due coefficienti: il COR
(coefficiente orizzontale di restituzione) ed il COF (coefficiente orizzontale
di attrito).
COEFFICIENTI E SUPERFICI
COEFF.
FRICTION
(COF)
COEFF.
RESTITUTION
(COR)
ERBA
BASSO
BASSO
DECO-TURF
BASSO
ALTO
REBOUND ACE
MEDIO
MEDIO
ALTO
ALTO
TERRA BATTUTA
Fig.1 : classificazione delle superfici dei tornei dello Slam in base ai due coefficienti di
Friction (COF) e Restitution (COR). ( Howard Brody)
In particolare il COR è definito come il rapporto tra la velocità verticale
della palla dopo il rimbalzo e la stessa velocità prima del rimbalzo. In
pratica un COR elevato significa un rimbalzo alto della pallina dopo il
contatto col terreno. Il COF misura invece la forza di attrito esercitata dal
terreno sulla palla al momento del rimbalzo. Più elevato è questo
coefficiente e maggiore è la diminuzione di velocità della palla dopo il
rimbalzo a terra e di conseguenza la lentezza del campo.
3
La tabella (fig. 1) ci suggerisce come, a parità di condizioni, la terra battuta
sia la superficie più lenta e l’erba la più veloce; ciò spiega come mai, nelle
ricerche effettuate fino ad ora, i modelli di prestazione riferiti a queste due
superfici siano risultati molto distanti tra loro.
1.2 LE RICERCHE SUI TEMPI DI GIOCO
In letteratura non sono numerosi gli studi e le ricerche che indagano sul
modello di prestazione del tennis di alto livello e di come la prestazione
stessa sia influenzata dalle superfici di gioco. La prima ricerca relativa ai
tempi di gioco risale alla metà degli anni ’70 con il monitoraggio di undici
incontri relativi agli internazionali di Roma. I principali dati trovati in
questo lavoro riguardano la durata media di una azione di gioco (7”6) , il
numero di colpi giocati in media in un punto (4,8) e l’ intervallo medio di
tempo tra due colpi successivi (1”56).
Un lavoro molto dettagliato è stato elaborato nel 1992 dal Dr. Claudio
Gallozzi che ha preso in considerazione 15 incontri di giocatori di alto
livello della classifica A.T.P. equamente distribuiti su tre superfici (erba,
terra e sintetico senza distinzione tra indoor-outdoor, rebound ace e deco
turf o “hard”). Tra i numerosi dati raccolti in questa ricerca, quelli relativi
ai tempi di gioco e di pausa forniscono un’ idea precisa della elevata
variabilità del modello di prestazione in rapporto alle superfici di gioco. Ad
esempio la durata media di uno scambio sull’erba era stato misurato in 3”5
a fronte di una durata di 6”8 sulle superfici veloci, per salire a 7”5 sulla
terra battuta.
Un’ indagine successiva, altrettanto approfondita, è stata svolta nel 2004 da
Fabio Grismondi che ha analizzato 24 match giocati in tornei del Grande
4
Slam nelle stagioni 2001, 2002 e 2003. Rispetto al lavoro di Gallozzi, si
evidenziano un aumento della durata media del punto sull’erba (4”16), una
diminuzione della durata sulla terra (da 7”5 a 6”8) e una significativa
diminuzione sul cemento (da 6”8 a 4”9).
Esistono in letteratura altri lavori seppur di validità scientifica molto
limitata per l’esiguo numero di incontri considerati: ci riferiamo ad una
ricerca di Mark S. Kovacs che ha messo a confronto la finale degli U.s.
Open del 1988 e quella del 2003 trovando che nel 1988 il tempo medio di
durata del punto era di 12”2 contro i 5”99 del 2003. Il tempo medio di
pausa tra due punti successivi era passato da 30” circa a 15”18 e circa il
93% dei punti durava meno di 5”.
Un altro lavoro interessante, seppur limitato alle 4 finali dei tornei dello
Slam del 2001, è stato elaborato da Ales Filipcic. I principali dati relativi
possono essere riassunti dalla seguente tabella (fig. 2):
TORNEO
AUS OPEN
ROLAND
WIMBLEDON
U.S. OPEN
GARROS
INCONTRO
Agassi
Kuerten
Ivanisevic
Hewitt
Clement
Corretja
Rafter
Sampras
Durata media dello scambio
7,3”
8,2”
2,7”
3,8”
Durata media della pausa tra
19,06”
23,1”
18,7”
19,9”
1:2,6
1:2,8
1:5,9
1:5,2
76,40
68,50
100
92,60
punti
Rapporto riposo/tempo di
gioco
Percentuale di azioni sotto i
10” di durata
Fig. 2: Elaborazione dei principali parametri delle quattro finali dello Slam del 2001
(Ales Filipcic)
E’ doveroso ribadire che, la validità degli ultimi due lavori citati risulta
molto limitata per l’esiguo numero di incontri analizzati nelle indagini.
Tutti questi lavori, seppure in misura differente per il fatto di non possedere
la medesima rilevanza scientifica, ci porterebbero a pensare che, almeno
5
fino al 2003, esistessero modelli di prestazione alquanto distanti tra una
superficie e l’altra ed in particolare modo tra l’erba e la terra battuta, che
sono i due terreni di gioco più dissimili tra quelli utilizzati nel circuito.
Questo fatto ha portato fino ad oggi la maggior parte dei giocatori a
risultare più competitivi su alcune superfici rispetto ad altre, in pratica a
specializzarsi a seconda delle proprie caratteristiche.
1.3 LA SPECIALIZZAZIONE
La specializzazione è un fenomeno molto evidente soprattutto in quelle
nazioni
nelle
quali
i
giocatori
si
allenano
prevalentemente
od
esclusivamente su un’unica superficie: ad esempio, i giocatori spagnoli,
anche grazie al clima favorevole ed alla diffusione capillare di campi in
terra battuta, risultano, a parte rarissime eccezioni, molto più competitivi
sulla terra rispetto alle altre superfici. Basti pensare che, nelle ultime dieci
stagioni, i giocatori spagnoli hanno collezionato cinque vittorie al Roland
Garros (Ferrero, Moya , A. Costa, due volte Nadal) e quattro finali
(Ferrero, Bruguera e due volte Corretja) contro le zero vittorie e due finali
ottenute mettendo insieme gli altri tre tornei dello Slam.
Lo stesso discorso, anche se a livelli qualitativamente inferiori, può essere
fatto per gli argentini, molto competitivi sulla terra battuta e meno sulle
rimanenti superfici, con la recente eccezione di Nalbandian, giocatore
competitivo su tutti i terreni. La scuola australiana, che tradizionalmente ha
cresciuto i propri atleti sull’erba fino alla conversione al rebound ace della
maggior parte dei propri campi avvenuta nel 1988, ha sempre trovato
difficoltà ad esprimere atleti competitivi sulla terra battuta. All’infuori di
alcune nobili eccezioni (Agassi , Chang e Courier) i giocatori USA hanno
6
storicamente avuto un migliore rendimento sulle superfici rapide (cemento
in particolare) piuttosto che sulla terra.
Molti giocatori si sono fino ad ora orientati verso una specializzazione
settoriale, trascurando alcune terreni, oppure utilizzandoli più come
preparazione e completamento per lo scorcio di stagione sul terreno
preferito. Al momento nel tennis solamente Roger Federer è ritenuto in
grado di aggiudicarsi tutte e 4 le prove del Grande Slam pur non essendo
ancora riuscito ad imporsi a Parigi. Anche Nadal, con la recente prestazione
fornita a Wimbledon e con alcune interessanti performance sul cemento,
sembra potersi proporre come un giocatore duttile e competitivo su
qualsiasi terreno di gioco.
Se studiamo la storia del tennis degli ultimi 30 anni (1976-2006), balza
all’occhio l’estrema difficoltà a vincere su tutte le superfici. Vediamo
qualche dato a conferma di questa tesi.
Da otto anni a livello femminile e da 37 anni a livello maschile nessun
giocatore è in grado di aggiudicarsi il Grande Slam. Tra le femmine Stefi
Graf è stata l’ultima atleta a vincere i quattro maggiori tornei nella stessa
stagione nel 1988, mentre tra i maschi bisogna risalire a Rod Laver
vincitore del Grande Slam nel 1969.
Inoltre gli ultimi giocatori a vincere anche in anni differenti tutti i quattro
tornei sono stati Serena Williams tra le femmine (Wimbledon 2003, U.S.
Open e Roland Garros 2002 e Australian Open 2005) e Andrè Agassi tra i
maschi (Wimbledon 1992, U.S. Open e Roland Garros 1999 e Australian
Open 2003).
Se vogliamo approfondire ulteriormente l’argomento possiamo consultare
le tabelle seguenti (fig. 3 e 4) che mostrano i giocatori e le giocatrici in
grado di vincere almeno due differenti tornei dello slam negli ultimi 30
anni.
7
Tra i maschi (fig. 3), quattordici giocatori si sono aggiudicati almeno due
prove, dieci di essi ne hanno vinte tre ed uno solo (Agassi), seppur in anni,
differenti ha fatto il poker. E’ interessante notare però, come solo due
giocatori siano stati in grado di primeggiare sia a Wimbledon che al Roland
Garros: Agassi e Borg (peraltro con cinque vittorie sull’erba e sei sulla
terra, notevole anomalia nel panorama tennistico maschile).
RG
WIM
AUS
US OP
AGASSI
BECKER
BORG
CONNORS
COURIER
EDBERG
FEDERER
HEWITT
LENDL
MC ENROE
NEWCOMBE
SAMPRAS
VILAS
WILANDER
Fig. 3: giocatori in grado di aggiudicarsi in carriera almeno 2 differenti tornei dello
Slam
Passiamo ora al tennis femminile (fig. 4).
Quattordici giocatrici sono riuscite nell’impresa di vincere almeno due
tornei dello Slam e, tra queste, quattro hanno vinto tutti e quattro i tornei
almeno una volta (Evert, Graf, Navratilova, Williams S.), sei si sono
8
imposte in almeno tre diversi tornei e cinque (Evert, Graf, King,
Navratilova, Williams V.), sono state in grado di prevalere sia a
Wimbledon che al Roland Garros.
RG
WIM
AUS
US OP
CAPRIATI
DAVENPORT
EVERT
GOOLAGONG
GRAF
HENIN
HINGINS
KING
MANDLIKOVA
NAVRATILOVA
PIERCE
SELES
WILLIAMS V
WILLIAMS S
Fig. 4: Giocatrici in grado di aggiudicarsi in carriera almeno 2 differenti tornei dello
Slam
Con l’evoluzione del gioco e l’incremento di velocità evidenziatosi negli
ultimi 20 anni in concomitanza con l’avvento delle racchette in graphite e
con l’allargamento del numero di nazioni presenti nella classifica mondiale,
si è poi verificato un altro problema. L’aumento della potenza dei giocatori
si esprime in un’elevatissima velocità del servizio, fenomeno che,
soprattutto sulle superfici veloci indoor e sull’erba, ha spesso trasformato le
partite in una guerra di battute riducendo all’osso il numero di scambi
giocati ed il numero di colpi nello scambio. Il tutto a discapito della
spettacolarità del gioco
9
1.4 LA CLASSIFICAZIONE DELLE PALLE ATTUATA DALL’I.T.F.
Per ovviare a questi aspetti del tennis moderno e venire maggiormente
incontro alle esigenze dello spettacolo, l’ITF ha cercato di porre rimedio
intervenendo sulla scelta del tipo di palle di gioco da utilizzare in rapporto
alle superfici. Lo scopo è quello di “normalizzare” le caratteristiche degli
incontri e consentire così agli attaccanti di poter competere sulla terra
battuta con i difensori grazie a palle più rapide, ed ai difensori di poter
competere con gli attaccanti sul veloce grazie all’utilizzo di palle più lente.
Dopo 2 anni di sperimentazione cominciata con il gennaio 2002, l’I.T.F. ha
deciso di introdurre due nuove tipologie di palle rispetto alle classiche, per
cui ora ci troviamo ad avere 3 tipi di palle da gioco:
Tipo 1: (palle veloci) sono identiche alle palle standard eccetto per il fatto
di essere più dure, dal rimbalzo più basso
Tipo 2: (palle medie): sono quelle tradizionali ed hanno un rimbalzo di
altezza media
Tipo 3: (palle lente): sono identiche alla tradizionali eccetto che per un
diametro del 6% circa più largo (vedi allegato N° 1)
Per determinare quali palle usare sui differenti terreni, la ITF ha introdotto
uno schema ufficiale di classificazione delle superfici di gioco (fig. 5) con
cui poter definire una superficie lenta (categoria 1) , media o medio-veloce
(categoria 2) e veloce (categoria 3)
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Fig. 5: classificazione delle superfici di gioco in base alla velocità (ITF)
E’ da rilevare come le palle di tipo 3 (lento) siano consigliate anche per i
tornei giocati in altura, indipendentemente dalla superficie di gioco.
Sempre nella direzione di normalizzare il gioco, è opportuno segnalare che
gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno deciso, da alcuni anni a
questa parte, di modificare la tipologia di erba per rallentare il gioco e,
sempre allo stesso scopo, i tubi di palline vengono aperti due giorni prima
del loro utilizzo per favorire una leggera perdita di pressione.
11
2. OBIETTIVI DELLA RICERCA
Attraverso l’analisi di 21 incontri giocati nei tornei del Grande Slam
durante le stagioni 2005-2006, abbiamo raccolto una serie di dati che, una
volta elaborati, ci hanno fornito indicazioni utili ad indagare alcuni aspetti
del gioco che andiamo di seguito ad elencare:
1) I principali parametri del modello di prestazione del tennis maschile di
alto livello con particolare riferimento a:
a) la durata media, minima e massima del punto
b) i tempi di pausa (tra punti , tra game e tra set)
c) il numero di colpi giocati nello scambio e la velocità del gioco
d) la distribuzione percentuale delle azioni di gioco in base alla durata
e) la percentuale di gioco effettivo rispetto alla durata totale.
2) L’evoluzione dei tempi di gioco e della velocità del gioco stesso rispetto
ai dati relativi alle ricerche effettuate negli anni ’ 70,’ 90 e inizio anni 2004.
3) In quale misura l’ I.T.F. abbia o meno raggiunto il proprio obbiettivo di
avvicinare le caratteristiche del gioco sulle diverse superfici ed in
particolare di allungare lo scambio sull’erba.
4) L’incidenza degli scambi di lunga durata (oltre i 30”)
L’analisi dei dati in questione si propone di fornire agli allenatori
indicazioni utili relativamente all’intervento dei differenti metabolismi
energetici utilizzati durante l’incontro per poter scegliere in maniera mirata
i tempi delle esercitazioni dell’allenamento
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3. MATERIALI E METODI DELLA RICERCA
L’indagine è stata condotta monitorando 21 incontri giocati nelle stagioni
2005 e 2006 nei tornei del Grande Slam.
Di seguito nelle tabelle n° 6, 7, 8, e 9, elenchiamo gli incontri analizzati
con i relativi risultati, il torneo di appartenenza ed il turno
WIMBLEDON
INCONTRO
RISULTATO
ANNO
TURNO
Federer b. Roddick
62 76 64
2005
Finale
Nadal b.Nieminen
63 64 64
2006
Quarti
Federer b. Hewitt
63 64 76
2005
Semifinale
Federer b. Ancic
64 64 64
2006
Quarti
Federer b. Bjorkman
62 60 62
2006
Semifinale
Nadal b. Baghdatis
61 75 63
2006
Semifinale
Federer b. Nadal
60 76 67 63
2006
Finale
Fig. 6: elenco degli incontri monitorati relativi al torneo di Wimbledon
ROLAND GARROS
Nadal b. Federer
16 61 64 76
2006
Finale
Nadal b. Puerta
67 61 63 76
2005
Finale
Nadal b. Federer
63 46 64 63
2005
Semifinale
Nadal b. Ljubicic
64 62 76
2006
Semifinale
Federer b. Nabaldian
36 64 52 rit
2006
Semifinale
Fig. 7: elenco degli incontri monitorati relativi al torneo del Roland Garros
13
AUSTRALIAN OPEN
Safin b. Hewitt
16 63 64 64
2005
Finale
Hewitt b. Roddick
36 76 76 61
2005
Semifinale
Federer b. Baghdatis
57 75 60 62
2006
Finale
Baghdatis b. Nalbandian
36 57 63 64 64
2006
Semifinale
Fig. 8: elenco degli incontri monitorati relativi agli Australian Open
U.S. OPEN
Federer b. Agassi
63 12 76 61
2005
Finale
Davydenko b. Haas
46 67 63 64 64
2006
Quarti
Federer b. Davydenko
61 75 64
2006
Semifinale
Federer b. Roddick
62 46 75 61
2006
Finale
Roddick b. Youzny
67 60 76 63
2006
Semifinale
Fig. 9: elenco degli incontri monitorati relativi agli U.S. Open
In totale sono stati analizzati un totale di 76 set, 733 games e 4568 punti.
Gli incontri, registrati su videocassetta VHS oppure su DVD o Cd, sono
stati successivamente visionati tramite computer o TV per il monitoraggio
di alcuni parametri che venivano riportati direttamente in un foglio di
calcolo di Excel ( allegato n° 2).
Per il cronometraggio delle azioni è stato utilizzato un cronometro con una
particolare funzione per cui, una volta avviato, alla prima pressione del
pulsante viene visualizzato il tempo dell’azione conclusa, mentre il
cronometraggio stesso riparte per misurare la durata dell’azione seguente.
In questo modo il cronometro veniva fatto partire una sola volta all’inizio
della partita e successivamente era possibile misurare e visualizzare tutti i
tempi parziali delle azioni, riportandoli poi nella griglia di Excel.
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Il cronometraggio è stato effettuato da un’unica persona al fine di avere un
unico errore di misurazione standard su tutte le azioni cronometrate.
Analizziamo ora singolarmente i dati che venivano inseriti nella tabella di
rilevazione.
1. N° AZIONI: il numero progressivo delle azioni di gioco monitorate.
2. TEMPO GIOCO: il tempo che intercorre tra l’inizio del movimento
del lancio della palla del giocatore al servizio e il momento in cui la
palla tocca la rete, rimbalza out o fa il secondo rimbalzo in campo o
in ogni caso quando non è più giocabile (fine del punto).
3. N° COLPI: il numero di volte che la palla viene toccata dai
giocatori compreso il servizio e l’ultimo tocco.
4. PAUSA PUNTI: tempo di pausa tra la fine di un punto e l’inizio del
successivo (inizio del movimento di lancio di palla del battitore).
5. PAUSA SERVIZI: tempo che intercorre tra la prima palla di battuta
sbagliata e l’inizio del movimento di lancio sulla seconda palla di
battuta.
6. PAUSA 1° GAME/TIE: tempo di pausa che intercorre tra il 1° ed il
2° game di ogni set oppure dopo 6 punti giocati nel tie break. In
pratica è una pausa nella quale il regolamento non consente ai
giocatori che cambiano campo di fermarsi.
7. PAUSA CAMBIO CAMPO: pausa tra due games con cambio di
campo e riposo.
8. PAUSA SET: pausa tra la fine di un set e l’inizio del successivo.
9. PAUSA SENZA CAMBIO CAMPO: pausa tra la fine di un game e
l’inizio del successivo senza cambio di campo.
10. VARIE: pause di vario genere (ad esempio intervento medico,
intervallo tra un servizio che ha colpito il nastro ed è andato in campo e
la sua ripetizione ecc.).
15
Va sottolineato come alla voce “tempo di gioco” venisse segnata una durata
convenzionale di 1.50” in caso di servizio vincente, mentre nella casella
“pausa tra servizi”, nel caso di una prima palla di servizio out o in rete,
venisse registrato il tempo visualizzato dal cronometro tra l’inizio del
servizio e la fine della pausa diminuito di 1”.
I risultati raccolti confluivano in parte automaticamente ed in parte
manualmente in una tabella del foglio di calcolo (allegato n° 3) dove
venivano rielaborati per completare le seguenti voci:
1. n° azioni monitorate
2. n° cambi campo
3. n° pause tra set
4. n° pause tra i game senza cambi campo
5. n° pause tra game con cambio senza riposo
6. n° pause varie
7. pausa totale in secondi
8. pausa totale tra servizi in secondi
9. pausa totale tra punti in secondi
10. pausa totale tra game senza cambio in secondi e in minuti
11. pausa totale tra game con cambio in secondi e in minuti
12. pausa totale dopo il 1° game o nel tie-break in secondi e in minuti
13. pausa totale tra set in secondi e in minuti
14. pause varie in secondi e in minuti
15. media pausa tra punti in secondi
16. media pausa tra games con cambio campo
17. media pause tra set
18. media pause tra game senza cambi campo
19. media pausa tra game con cambio campo senza riposo
20. tempo di gioco effettivo in secondi e in minuti
21. n° colpi totali
16
22. media palle toccate in uno scambio
23. rapporto tempo gioco/tempo pausa
24. durata media di un set
25. durata media di uno scambio
26. intervallo tra due colpi successivi
27. durata totale in secondi e in minuti
28. n° games giocati
29. durata media di un game
30. n° pause tra servizi
31. media pause tra servizi
32. media punti giocati in un game
33. n° azioni concluse entro tre colpi (compreso servizio)
Successivamente, sempre con l’aiuto del foglio di calcolo di Excel, le
azioni venivano ordinate in base alla durata per verificare la distribuzione
delle stesse all’interno degli intervalli 0-5”, 5-10”, 10-15”, 15-20”, 20-25”,
25-30” e oltre i 30” ed infine le stesse azioni venivano raggruppate secondo
la durata 0-10”, 10-20”, 20-30”.
Per ogni incontro veniva occupato un foglio di calcolo per poi far confluire
tutte le partite di una stessa superficie all’interno di una tabella
riepilogativa.
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4. ANALISI DEI RISULTATI
Premessa: come già accennato, la nostra ricerca prevede la distinzione dei
dati relativi all’erba (Wimbledon), al Rebound Ace ( Australian Open), al
Deco Turf (U.S. Open) ed alla terra battuta (Roland Garros); tuttavia, per
consentire la possibilità di confrontare questi dati con quelli delle
precedenti ricerche di Gallozzi e Grismondi, in alcuni casi i dati relativi
agli Australian Open e agli US Open sono stati accorpati sotto la voce
generica di “cemento”.
Ogni voce verrà dapprima analizzata separatamente e in seguito confrontata
con quelle dei precedenti lavori del Dr. Claudio Gallozzi (1992) e di Fabio
Grismondi (2003) anche con l’ausilio di grafici e tabelle.
Per capire meglio se alcuni parametri assumono caratteristiche molto vicine
su superfici differenti faremo anche riferimento all’allegato n° 15 nel quale
sono riportati i principali parametri della ricerca e la significatività degli
stessi tra le diverse superfici.
Di seguito (fig.10) troviamo la tabella che mostra i principali dati scaturiti
dalla ricerca.
18
TEMPO DI GIOCO
N° AZIONI
N° COLPI
PAUSA TRA PUNTI
PAUSA TRA
SERVIZI
PAUSA 1° GAME/
TIE/BREAK
PAUSA CAMBIO
CAMPO
PAUSA SET
PAUSA SENZA
CAMBIO CAMPO
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
Cemento
Erba
Terra
Total
N°
Media
2145
1261
1078
4484
2147
1262
1079
4488
2144
1261
1079
4484
1790
1059
905
3754
788
487
356
1631
39
26
21
86
80
79
33
192
16
14
7
37
143
84
72
299
6,71
6,48
8,21
7,01
541,59
631,50
540,00
566,49
4,89
4,82
5,65
5,05
19,75
21,39
23,90
21,21
7,55
8,72
8,13
8,02
49,58
53,69
60,94
53,60
113,57
101,37
121,37
109,89
146,78
138,34
155,81
145,29
33,13
38,36
39,71
36,19
Deviaz.
standard
5,24
4,88
5,59
5,27
317,36
364,45
311,63
332,39
3,92
3,60
3,91
3,85
5,86
6,98
7,11
6,71
1,80
1,98
2,46
2,08
16,12
17,56
12,62
16,28
15,77
13,96
18,30
17,24
43,55
32,41
30,69
36,98
7,10
27,31
11,05
16,42
Errore
standard
0,11
0,14
0,17
0,08
6,85
10,26
9,49
4,96
0,09
0,10
0,12
0,06
0,14
0,21
0,24
0,11
0,06
0,09
0,13
0,05
2,58
3,44
2,75
1,76
1,76
1,57
3,19
1,24
10,89
8,66
11,60
6,08
0,59
2,98
1,30
0,95
Minimo
Massimo
1,50
1,50
1,50
1,50
1,00
1,00
1,00
1,00
1
1
1
1
9,18
10,46
11,75
9,18
5,03
5,15
5,05
5,03
35,33
40,40
43,60
35,33
91,99
72,32
94,75
72,32
124,73
79,25
107,36
79,25
19,16
21,12
19,55
19,16
42,99
33,28
35,43
42,99
1170,00
1262,00
1079,00
1262,00
33
23
25
33
55,17
57,21
73,77
73,77
24,49
17,91
25,11
25,11
131,25
110,53
86,19
131,25
156,74
137,31
167,85
167,85
224,63
203,72
204,78
224,63
61,47
270,30
76,22
270,30
Fig. 10: principali dati rilavati nella ricerca effettuata su 21 match giocati nei tornei
dello Slam nelle stagioni 2005-2006
Cerchiamo ora di analizzare queste ed altre voci nel dettaglio con l’ausilio
di alcuni grafici.
19
4.1 TEMPI DI GIOCO
Durata media del punto: la ricerca evidenzia (fig.11) come la durata media
di un punto sulle superfici rapide (d’ora in avanti con questo termine
andremo ad indicare erba, rebound ace e deco turf) siano molto vicine tra
loro ( rispettivamente 6”48 a Wimbledon, 6”86 all’Australian Open e 6”76
all’ U.S. Open). Questo dato ci è confermato dall’allegato n° 15 (coeff. di
significatività 0,451 tra erba e cemento) La terra battuta rimane la
superficie dove lo scambio dura di più, con una durata superiore di circa il
15% rispetto al veloce (8”21).
DURATA MEDIA AZIONI DI GIOCO
( RICERCA 2006)
14,00
TEMPO (IN SEC)
12,00
8,21
6,86
6,76
AUS OPEN
US OPEN
10,00
6,48
8,00
6,00
4,00
2,00
0,00
ROLAND
GARROS
WIMBLEDON
Fig. 11: Durata media delle azioni di gioco (ricerca 2006)
Rispetto alle precedenti ricerche (vedi fig. 12) si conferma la tendenza
all’aumento della durata dello scambio sull’erba (da 3”5 del 1992 a 4”12
del 2003 per arrivare ai 6”48 del 2006); questa durata risulta quasi
raddoppiata negli ultimi 15 anni sull’erba mentre registra un ritorno verso
valori più vicini a quelli del 1992 che a quelli del 2003 per cemento e terra
battuta.
20
DURATA MEDIA AZIONI DI GIOCO
(ANALISI COMPARATA)
14,00
TEMPO (IN SEC)
12,00
10,00
7,50
6,49
8,21
6,80
8,00
6,48
6,71
4,89
3,50
4,12
6,00
4,00
2,00
0,00
ROL
ROL
ROL CEM 92 CEM 03 CEM 06 WIMB
GAR 92 GAR 03 GAR 06
92
WIMB
03
WIMB
06
Fig. 12: Durata media delle azioni di gioco (analisi comparata)
Numero di colpi giocati in un punto. Per questa voce (fig. 13), risultano
molto vicini i valori su erba (4,82 ) e cemento (4,98 rebound ace e 4,94
deco turf) (coeff. di significatività 0,872) , mentre al Roland Garros la
media si attesta sui 5,63 colpi per scambio.
NUMERO COLPI GIOCATI IN UN PUNTO
(RICERCA 2006)
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
5,63
ROLAND
GARROS
4,98
AUS OPEN
4,94
US OPEN
4,82
WIMBLEDON
Fig. 13: numero medio di colpi giocati in un punto (ricerca 2006)
21
Il confronto con le precedenti ricerche (fig. 14) evidenzia per la terra un
ritorno ai valori sovrapponibili alla ricerca del ’92 (5,6), mentre sono
sensibilmente aumentati i valori relativi all’erba (3,1 nel 1992, 3,79 nel
2003 e 4,82 nel 2006). Il cemento (4,89) si attesta su valori medi tra le due
ricerche precedenti (5,20 nel 1992 e 4,30 nel 2003).
NUMERO COLPI GIOCATI IN UN PUNTO
(ANALISI COMPARATA)
10
9
8
7
5,60
5,24
6
5,63
5,20
4,89
4,82
4,31
5
3,10
3,80
ROL
ROL
ROL CEM 92 CEM 03 CEM 06 WIMB
GAR 92 GAR 03 GAR 06
92
WIMB
03
4
3
2
1
0
WIMB
06
Fig. 14: numero medio di colpi giocati in un punto (analisi comparata)
La velocità del gioco: l’intervallo di tempo tra due colpi successivi (fig.15)
ci dà indicazioni sulla velocità del gioco. La superficie più veloce risulta
essere l’erba dove l’intervallo è di 1”34, mentre la superficie più lenta è la
terra battuta con 1”46’. Nel mezzo si collocano il rebound ace con 1”38’ e
il deco turf con 1”37.
22
INTERVALLO DI TEMPO TRA DUE COLPI
(RICERCA 2006)
1,46
TEMPO (IN SEC
2,00
1,38
1,37
AUS OPEN
US OPEN
1,34
1,50
1,00
0,50
0,00
ROLAND GARROS
WIMBLEDON
Fig. 15: intervallo di tempo tra due colpi successivi (ricerca 2006)
L’analisi comparata (fig.16) mostra un aumento dell’intervallo di tempo tra
due colpi su tutte e tre le superfici; la velocità del gioco dell’erba si colloca
vicina a quella del cemento che, dal canto suo si assesta su valori che erano
caratteristici della terra nella ricerca del 2003 (intervallo 1”37)
INTERVALLO DI TEMPO TRA DUE COLPI
(ANALISI COMPARATA)
2,00
1,80
TEMPO (IN SEC
1,60
1,34
1,37
1,46
1,32
1,28
1,34
1,37
1,12
1,40
1,20
1,20
1,00
0,80
0,60
0,40
0,20
0,00
ROL
ROL
ROL
CEM
GAR 92 GAR 03 GAR 06 92
CEM
03
CEM
06
WIMB
92
WIMB
03
WIMB
06
Fig. 16: intervallo di tempo tra due colpi successivi (analisi comparata)
23
Durata massima del punto. Il valore registrato sul rebound ace (42”99) si
discosta sensibilmente da quello trovato sulle altre superfici dove i valori si
assestano tutti intorno ai 35”(fig.17).
Rispetto al 2003 si registra un sensibile aumento della durata massima del
punto su tutte le superfici in accordo con l’allungamento della durata media
ed il rallentamento del gioco.
DURATA MAX SCAMBIO ( confronto 2003 – 2006)
Aus. Open
US Open
Wimbledon
Roland Garros
2003
25” 71
25” 42
26” 34
30” 52
2006
42” 99
33” 36
33” 28
35”43
Fig. 17: durata massima di una azione di gioco nelle ricerche effettuate nel
2003 e 2006
4.2 LA DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DELLE AZIONI DI GIOCO
Per quanto riguarda la distribuzione percentuale delle azioni di gioco
(fig.18), possiamo notare come, per le tre superfici più veloci, circa la metà
delle azioni della partita sia compresa tra 0” e 5”, mentre sulla terra battuta
queste azioni si limitano a circa 1/3 del totale.
24
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE AZIONI PER INTERVALLLI DI 5" (0-5 5-10
10-15)
(
RICERCA
2006
)
11,90%
11,90%
15,40%
12,49%
100%
TOTALE AZIONI (%)
90%
80%
28,15%
70%
33,90%
33,54%
37,70%
60%
10-15"
50%
5-10"
40%
0-5"
30%
51,11%
46,40%
AUS OPEN
US OPEN
48,14%
34,20%
20%
10%
0%
ROLAND
GARROS
WIMBLEDON
Fig 18: distribuzione percentuale delle azioni di gioco per intervalli di 5” (ricerca 2006)
Le azioni di durata comprese tra i 5 e 10 secondi (fig. 19) si attestano
intorno al 30% circa del totale sulle superfici veloci, mentre sulla terra
salgono al 37%.
E’ interessante rilevare come la terra battuta sia l’unica superficie dove la
percentuale di azioni comprese tra 5 e 10 secondi supera la percentuale di
azione tra 0 e 5 secondi; Le azioni di
durata da 10 a 15 secondi si
collocano intorno al 12% circa del totale, eccetto che per la terra battuta
dove la percentuale si avvicina al 15%.
25
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER INTERVALLI DI 5"
(15-20 20-25 25-30 >30) (RICERCA 2006)
0,90%
100%
0,20%
TOTALE AZIONI (%)
90%
80%
3,20%
0,41%
0,13%
0,40%
0,92%
1,02%
1,70%
0,16%
0,79%
1,27%
70%
60%
>30"
50%
40%
7,50%
5,83%
5,20%
25-30"
4,20%
30%
20-25"
15-20"
20%
10%
0%
ROLAND
GARROS
AUS OPEN
US OPEN
WIMBLEDON
Fig 19: distribuzione percentuale delle azioni di gioco per intervalli di 5” (ricerca 2006)
Le azionI di durata oltre i 15 secondi hanno incidenza che va dal 4% di
Wimbledon al 7,50% del Roland Garros; le azioni oltre i 20” sono molto
rare su tutte le superfici.
Se analizziamo la distribuzione percentuale delle azioni per intervalli di 10
secondi (fig. 20), notiamo che l’80% delle azioni di gioco sulle superfici
rapide e il 70% sulla terra non superano i 10 secondi, mentre la percentuale
oltre i 20 secondi di durata risulta di poco superiore al 2% sul rapido e al
4% sulla terra.
26
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE AZIONI PER INTERVALLI DI 10"
(RICERCA 2006)
2,35
TOTALE AZIONI (%)
4,45
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
22,91
18,32
2,48
2,22
17,21
16,10
80,31
81,68
>20"
71,80
ROLAND
GARROS
79,32
10-20"
0-10"
AUS OPEN
US OPEN
WIMBLEDON
Fig 20: distribuzione percentuale delle azioni di gioco per intervalli di 10” (ricerca ‘06)
Confrontando questi dati con quelli relativi alle ricerche precedenti (fig.
21), il fenomeno più rilevante è la conferma della tendenza alla
diminuzione delle percentuali di azioni comprese tra 0 e 5 secondi sull’erba
(87% nel 1992, 74% nel 2003 e 48% nel 2006); anche sulla terra battuta
queste azioni passano dal 51% del 1992 e del 2003 al 34 % del 2003 e
infine sul cemento la percentuale delle stesse azioni scende dal 65% circa
al 48%.
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE AZIONI 0-5"
(ANALISI COMPARATA)
87%
74,78%
90%
TOALE AZIONI (%)
80%
70%
64,60% 66,38%
51,50% 51,60%
48,55%
48,14%
60%
50%
34,20%
40%
30%
20%
10%
0%
ROL
ROL
ROL CEM 92 CEM 03 CEM 06 WIMB
GAR 92 GAR 03 GAR 06
92
WIMB
03
WIMB
06
Fig 21: distribuzione percentuale delle azioni di gioco 0-5” (analisi
comparata)
27
Questo andamento è naturalmente compensato da un aumento delle azioni
comprese tra 5 e 10 secondi e tra 10 e 15 secondi (fig. 22). In particolare le
azioni comprese tra 5 e 10 secondi hanno un incremento significativo sul
cemento (+72%) e sulla terra battuta (+ 30%) ed in particolare sull’erba
dove il proprio valore viene triplicato (+ 200% passando dall’11% del 1992
al 33% attuale)
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE AZIONI DI GIOCO 5-10"
(ANALISI COMPARATA)
50%
45%
37,70%
33,54%
TOTALE AZIONI (%)
40%
35%
26,30%
31,25%
28,02%
30%
25%
20%
18,80% 19,65%
11,70%
15,87%
15%
10%
5%
0%
ROL
ROL
ROL CEM 92 CEM 03 CEM 06 WIMB
GAR 92 GAR 03 GAR 06
92
WIMB
03
WIMB
06
Fig 22: distribuzione percentuale delle azioni di gioco 5-10” (analisi comparata)
Infine la percentuale di azioni che si concludono entro tre colpi (fig. 23) si
avvicina al 45% sulle superfici veloci ed si colloca intorno al 35% sulla
terra.
28
TOTALE
CONCLUSIONI (%
PERCENTUALE CONCLUSIONI ENTRO 3 COLPI
(RICERCA 2006)
47,54
44,87
AUS OPEN
US OPEN
50
45,12
35,06
40
30
20
10
0
ROLAND
GARROS
WIMBLEDON
Fig. 23: percentuale conclusioni entro tre colpi (ricerca 2006)
4.3 TEMPI DI PAUSA E PERCENTUALI DI GIOCO EFFETTIVO
L’allegato 15 ci segnala come le differenze tra le varie pause sui differenti
terreni siano significative in quasi tutti i casi, se si escludono le pause tra
set. Analizziamole ora in modo più dettagliato.
Pausa media tra punti. Il valore di questa voce (fig.24) si colloca tra i 19”03
degli US Open e i 23”90 del Roland Garros .
DURATA MEDIA PAUSA TRA PUNTI
(RICERCA 2006)
30
23,90
21,86
19,93
AUS OPEN
US OPEN
21,39
TEMPO (SEC)
25
20
15
10
5
0
ROLAND
GARROS
WIMBLEDON
Fig. 24: durata media pausa tra punti (ricerca 2006)
29
Pausa tra game con cambio di campo. La pausa relativa al cambio di campo
(fig. 25) risulta mediamente superiore a quella consentita dal regolamento
(90”) passando dai 101” di Wimbledon per arrivare ai 121” del Roland
Garros (agli Australian Open non è stato possibile rilevarla in quanto le
registrazioni si interrompevano durante i cambi di campo).
DURATA MEDIA TRA GAME CON CAMBIO CAMPO
( RICERCA 2006 )
121
104
101
140
TEMPO (sec)
120
100
80
60
40
20
0
ROL GARROS
US OPEN
WIMBLEDON
Fig. 25: durata media pausa tra game con cambio campo (ricerca 2006)
La percentuale di gioco effettivo. La percentuale del tempo effettivo di
gioco (fig. 26) si attesta su valori di 16,15% sull’erba, 17,65% per il deco
turf e 17,59% sulla terra (solo tre incontri monitorati ) mentre non è stata
rilevata agli Australian Open..
30
PERCENTUALE GIOCO EFFETTIVO
(RICERCA 2006)
17,65
DURATA TOTALE (%)
17,59
16,15
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
ROL GARROS
US OPEN
WIMBLEDON
Fig. 26: percentuale di gioco effettivo (ricerca 2006)
Il confronto con le precedenti ricerche evidenzia soprattutto una tendenza
all’aumento del tempo di gioco effettivo a Wimbledon conseguente alla
maggior durata dello scambio rispetto alle stagioni precedenti.
DURATA TOTALE (%)
PERCENTUALE GIOCO EFFETTIVO
(ANALISI COMPARATA)
20%
18%
16%
14%
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0%
16,90% 18,61%
17,59%
17,65%
14,88%
15,60% 15,89%
16,15%
9,20%
ROL
ROL
ROL CEM 92 CEM 03 CEM 06
GAR 92 GAR 03 GAR 06
WIMB
92
WIMB
03
WIMB
06
Fig. 27: percentuale di gioco effettivo (analisi comparata)
31
5 . CONCLUSIONI ED INDICAZIONI PER L’ALLENAMENTO
Sulla base dei dati esposti nella ricerca, vediamo ora di trarre alcune
conclusioni che ci aiutino a definire meglio il modello di prestazione del
tennis maschile.
Passeremo poi a verificare se il tentativo di “normalizzazione” del gioco
attuato dall’I.T.F. abbia avuto l’esito sperato ed arriveremo infine a fornire
agli allenatori alcune indicazioni di carattere pratico per l’allenamento di
giocatori di alto livello.
5.1 CONCLUSIONI
I dati della ricerca mostrano una certa uniformità tra le superfici rapide
nella durata media delle azioni di gioco, mentre sulla terra la palla rimane
in gioco circa il 20% di più.
Anche il numero di colpi giocati è molto simile sui terreni rapidi e più
elevato sulla terra. La velocità del gioco è meno elevata sulla terra che sul
cemento e sull’erba, dove ancora una volta, troviamo valori molto simili.
Tutti questi dati, concordanti tra loro, ci portano ad affermare che la terra
battuta, rispetto al cemento ed all’erba, è la superficie dove la palla rimane
in gioco più a lungo e viene scambiata ad una velocità inferiore.
L’analisi comparata ci consente di registrare come, su tutte le superfici,
rispetto al 2003, la durata media delle azioni si sia allungata, mentre è
rallentata la velocità con cui viaggia la palla.
Il dato più importante della ricerca ci sembra poter essere l’avvicinamento
delle caratteristiche di velocità e durata delle azioni di gioco sull’erba
rispetto al cemento. In questo caso potremmo ipotizzare che gli espedienti
attuati dall’ITF attraverso la scelta delle palle da gioco e la particolare
tipologia di semina dell’erba, abbiano raggiunto l’obiettivo di rallentare la
superficie. Al contrario, non pare che la scelta di palle più veloci sia
32
riuscita ad avvicinare le caratteristiche di velocità del gioco sulla terra
rispetto al cemento. Al contrario, il gioco sulla terra mostra un
allungamento dei tempi ed un rallentamento rispetto alle precedenti
ricerche.
A proposito del rallentamento del gioco, è interessante considerare come,
nelle precedenti ricerche, siano stati monitorati incontri giocati da alcuni
tennisti che utilizzavano prevalentemente la strategia del serve & volley
(Becker, Zivojinovic, Edberg, Mayotte, Leconte nella ricerca del 1992,
Rafter, Ivanisevic, Henman nel 2003); al contrario, nella nostra ricerca,
l’unico giocatore a praticare con costanza l’azione di discesa a rete dopo il
servizio è risultato Ancic.
Va rilevato che, nel tennis odierno, i pochi giocatori “serve & volley” non
si trovano attualmente ai vertici delle classifiche e, anche quelli in grado di
applicare questo modello strategico con una certa efficacia, scelgono di
limitarne l’uso a una percentuale molto bassa . E’ il caso ad esempio di
Roger Federer che, nella finale di Wimbledon 2006 ha giocato il 4% di
azioni serve & volley contro il 20% di media della stagione precedente.
Con questi presupposti non è facile capire se sia l’eventuale maggior
lentezza del terreno e delle palle ad indurre i giocatori a giocare più lontani
dalla rete, oppure se sia la rinuncia ad applicare il gioco d’attacco a
determinare un rallentamento del gioco. Ci pare comunque lontanissimo il
dato relativo alla finale di Wimbledon 2001 nella quale Ivanisevic e Rafter
(entrambi giocatori serve & volley) scambiavano con una durata media di
2,7 secondi per punto.
La distribuzione percentuale delle azioni di gioco ci mostra che sulla terra
battuta le azioni più numerose si collocano tra i 5” e i 10” di durata a
conferma del fatto che, vista la maggior lentezza con cui viaggia la palla, i
colpi di inizio scambio risultano meno decisivi ed è più difficile concludere
il punto entro pochi colpi.
33
Sulle superfici rapide , la metà delle azioni giocate si risolve entro 5” di
durata.
E’ molto significativo il dato relativo all’aumento dell’importanza delle
azioni comprese tra 5” e 10” su tutte le superfici, in accordo con il
rallentamento della velocità del gioco.
In ogni caso, su qualsiasi superficie, circa tre azioni su quattro si risolvono
entro i 10” di durata.
Pur verificando la tendenza ad un aumento dei tempi di gioco, possiamo
ipotizzare che il metabolismo anaerobico- alattacido rivesta tuttora un
ruolo preminente nel modello di prestazione del tennista di alto livello,
anche in considerazione del fatto che le azioni superiori ai 20” sono poco
numerose e che ad ogni azione segue un ampio recupero.
E’ naturale però che il metabolismo anaerobico lattacido non possa essere
in ogni modo trascurato in quanto, anche un solo scambio molto prolungato
inserito in una situazione di recupero incompleto del creatinfosfato , può
causare l’accumulo di acido lattico con conseguente decadimento della
prestazione.
Per quanto riguarda le pause, la durata della pausa tra punti è in media
molto vicina o addirittura leggermente superiore (Roland Garros) al limite
consentito dal regolamento (20 secondi) e sembra mostrare una
correlazione con i tempi di gioco, nel senso che risulta più elevata sulla
terra battuta dove i punti durano più a lungo e dove sono meno frequenti le
azioni di gioco che si concludono con i colpi di inizio scambio.
La percentuale di gioco effettivo, molto simile tra le varie superfici, ci
porta ad ipotizzare che i giocatori, nel momento in cui l’azione di gioco
risulti di durata elevata (ad esempio sulla terra battuta) tendano a farla
seguire da una pausa più lunga anche rispetto a quanto venga consentito dal
regolamento per mantenere inalterata l’efficacia dell’azione e consentire la
ricarica del metabolismo anaerobico alattacido.
34
In particolare è curioso notare come in tutti gli incontri giocati da Rafael
Nadal , la durata media della pausa sia più elevata rispetto ai 20 secondi
consentiti dall’ I.T.F.
5.2 INDICAZIONI UTILI PER L’ALLENAMENTO
Cerchiamo ora di dare alcuni indicazioni pratiche circa l’organizzazione
dell’allenamento sulla base dei dati scaturiti dalla ricerca.
E’ importante ricordare come, nell’organizzazione dell’allenamento, il
coach debba considerare non solamente i parametri del modello di
prestazione del tennis di alto livello, ma anche le caratteristiche tecnicotattiche e fisiche del proprio giocatore.
I dati fino ad ora rilevati nella ricerca ci portano a consigliare, in particolare
per un allenamento di rifinitura, cioè con caratteristiche molto vicine a
quelle di una partita, l’opportunità di contenere circa il 75% delle azioni
nei 10 secondi di durata. Nell’ ambito di questa durata è utile ricercare la
massima intensità di gioco . Le rimanenti azioni avranno preferibilmente
una durata contenuta tra 10 e 20 secondi e, di tanto in tanto, ci sembra
opportuno inserire qualche azione compresa tra i 30 e 40 secondi per
abituare l’organismo a lavorare anche in condizioni di recupero
incompleto.
Il rapporto tra tempo di lavoro e tempo di recupero potrà essere di circa 1:3
se vogliamo mantenere lo stesso andamento che ritroviamo in partita. Ogni
sei/sette azioni (numero medio punti giocati in un game) potremo
consentire al giocatore una pausa leggermente superiore (30/40 secondi) e
ogni 12/15 azioni sarà opportuno simulare una pausa tra game con cambio
di campo (90/120 secondi).
35
Soprattutto sulle superfici rapide, dove i punti conclusi entro tre colpi sono
vicini alla metà di quelli giocati, è indispensabile nell’allenamento porre
l’accento sui colpi di inizio scambio (battuta e risposta), cercando nel
servizio la massima esplosività, o comunque una intensità dell’azione che
consenta al battitore di prendere immediatamente l’iniziativa per cercare di
chiudere velocemente lo scambio.
36
LISTA DEI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Arcelli, E., Castiglioni, C. (1997). Il tennis e il meccanismo anaerobico
lattacido. SdS, Roma
Filipcic Ales, Analysis of time and game characteristics in top profile
tennis, ITF coaching (www.itftennis.com)
Franzetti
M.
;
(1992).
Tesi
di
diploma
I.S.E.F.
di
Bologna
“Determinazione su base sperimentale di modelli di prestazione nel tennis.
Analisi dei risultati ed indicazioni utili per l’allenamento”
Gallozzi C. (1992). Aspetti fisiologici del tennis maschile. Supplemento a
SdS n°26.
Grismondi F.; (Aprile 2004). Tesi di laurea scienze motorie e sport
Università degli studi Milano: “Analisi comparativa delle fasi di gioco nei
tornei del Grande Slam”.
Kovacs M.; L’allenamento dei sistemi energetici specifici per il tennis;
Strength and Conditioning Journal; ott. 2004
Kovacs M.; (aprile 2006); New approach for training tennis endurance
ITF coaching & sport science review n° 38 (www.itftennis.com)
Lombardi R.; Campo veloce o campo lento?; Tennis Apprendere
ragionando FIT Scuola Nazionale Maestri
AA. VV. (2003). Rule book tennis. ITF (International Tennis Federation).
O’Donoghue P., Ingram B. (2001). A notational analysis of elite tennis
strategy. J. Sports Sci. 19(2):107-15.
www.atptennis.com , accesso 2/8/2006
www.itftennis.com, accesso 20/4/06
www.stevegttennis.com , accesso 15/04/2006
37
ALLEGATI
Allegato 1: classificazione delle palle da gioco in base alla velocità attuata
dall’I.T.F.
TYPE 1
(FAST)
WEIGHT (MASS)
SIZE
REBOUND
FORWARD
DEFORMATION
4
RETURN
DEFORMATION
4
TYPE 2
(MEDIUM)
TYPE 3
1
(SLOW)
2
HIGH
ALTITUDE3
1.975-2.095
1.975-2.095
1.975-2.095
1.975-2.095
ounces (56.0-
ounces (56.0-
ounces (56.0-
ounces (56.0-
59.4 grams)
59.4 grams)
59.4 grams)
59.4 grams)
2.575-2.700
2.575-2.700
2.750-2.875
2.575-2.700
inches (6.541-
inches (6.541-
inches (6.985-
inches (6.541-
6.858 cm)
6.858 cm)
7.303 cm)
6.858 cm)
53-58 inches
53-58 inches
53-58 inches
48-53 inches
(135-147 cm)
(135-147 cm)
(135-147 cm)
(122-135 cm)
0.195-0.235
0.220-0.290
0.220-0.290
0.220-0.290
inches (0.495-
inches (0.559-
inches (0.559-
inches (0.559-
0.597 cm)
0.737 cm)
0.737 cm)
0.737 cm)
0.265-0.360
0.315-0.425
0.315-0.425
0.315-0.425
inches (0.673-
inches (0.800-
inches (0.800-
inches (0.800-
0.914 cm)
1.080 cm)
1.080 cm)
1.080 cm)
38
Allegato 2: tabella di rilevazione dati utilizzata nella ricerca
INCONTRO:
TORNEO
SUPERFICiE
DATA
DURATA
VINCITORE
PUNTEGGIO
N°
TEMPO
N°
AZIONI
GIOCO
COLPI
PAUSA PAUSA
PUNTI
PAUSA
PAUSA
SERVIZI 1° GAME/TIE C,CAMPO
PAUSA
SET
PAUSA SENZA
CAMBIO CAMPO VARIE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
39
Allegato 3: tabella di rielaborazione dati utilizzata nella ricerca
N° AZIONI MONITORATE
N° CAMBI CAMPO
N° PAUSE TRA SET
N° PAUSE TRA I GAME SENZA CAMBI CAMPO
N° PAUSE TRA GAME CON CAMBIO SENZA RIPOSO
N° PAUSE VARIE
TOTALE IN SECONDI
TRA SERVIZI IN SECONDI
TRA PUNTI IN SECONDI
PAUSA
TRA GAME SENZA CAMBIO IN SECONDI
TRA GAME CON CAMBIO IN SECONDI
DOPO IL 1° GAME O NEL TIE BREAK IN SECONDI
TRA SET IN SECONDI
VARIE IN SECONDI
MEDIA PAUSA TRA PUNTI
MEDIA PAUSA TRA GAMES CON CAMBIO CAMPO
MEDIA PAUSE TRA SET
MEDIA PAUSE SENZA CAMBI CAMPO
MEDIA PAUSA TRA GAME CON CAMBIO CAMPO SENZA RIPOSO
TEMPO DI GIOCO EFFETTIVO IN SECONDI
N° COLPI TOTALI
MEDIA PALLE TOCCATE IN UNO SCAMBIO
RAPPORT T GIOCO/T. PAUSA
DURATA MEDIA 1 SET
DURATA MEDIA DI UNO SCAMBIO
INTERVALLO TRA DUE COLPI SUCCESSIVI
DURATA TOTALE
N° GAMES GIOCATI
DURATA MEDIA DI 1 GAME
N° PAUSE TRA SERVIZI
MEDIA PAUSE TRA SERVIZI
MEDIA PUNTI GIOCATI IN 1 GAME
N° AZIONI CONCLUSE ENTRO 3 COLPI (COMPRESO SERVIZIO)
40
Allegato 4: tabella dei principali risultati della ricerca divisi per le quattro
superfici
AUS OPEN US OPEN ROL GARROS WIMBLEDON
N° incontri monitorati
4
5
5
7
1058
1168
1078
1261
17
20
18
22
Percentuale gioco effettivo
N.R.
17,65
17,59
16,15
Durata media di un'azione
6,86
6,76
8,21
6,48
42"99
33"36
35"43
33"28
Numero di colpi giocati in un pto
4,98
4,94
5,63
4,82
Intervallo fra due colpi consecutivi
1"38
1"24
1"46
1"34
% punti conclusi entro 3 colpi
47,54
44,87
35,06
45,12
Durata media pausa tra punti
21,86
19,93
23,90
21,39
Durata media 1 game
2' 53"
2' 42"
3' 21"
2' 49"
Durata media 1 set
n.r.
32' 12"
39' 43"
36' 29"
Durata media pausa cambio campo
n.r.
1' 44"
2' 01"
1' 41"
Durata media pausa game senza cambio
34" 15
33"32
39" 71
37" 47
Punti di durata tra 0 e 5 sec
51,11%
46,40%
34,20%
48,14%
Punti di durata tra 5e 10 sec
28,15%
33,90%
37,70%
33,54%
Punti di durata tra 10 e 15 sec
12,49%
11,90%
15,40%
11,90%
Punti di durata tra 15 e 20 sec
5,83%
5,20%
7,50%
4,20%
Punti di durata tra 20 e 25 sec
1,02%
1,70%
3,20%
1,27%
Punti di durata tra 25 e 30 sec
0,92%
0,40%
0,90%
0,79%
Punti di durata >30 sec
0,41%
0,13%
0,20%
0,16%
N° punti monitorati
N° set monitorati
Durata max 1 azione
41
Allegato 5: tabella di confronto dati 1970-1992-2003-2006
GRISMONDI
RICERCA 1970
ROLAND GARROS
GALLOZZI 1992
2003
RICERCA 2006
ROMA
Percentuale gioco effettivo
18,50%
16,90%
18,61%
17,59%
Durata media di un'azione
7"6
7" 5
6" 497
8"21
4,8
5,6
5,237
5,63
1"56
1" 34
1" 37
1"46
Percentuale gioco effettivo
9,20%
14,88%
16,15%
Durata media di un'azione
3" 5
4" 12
6"48
Numero di colpi giocati in un pto
3,1
3,796
4,82
1" 12
1" 206
1"34
87%
74,78%
48,14%
Numero di colpi giocati in un pto
Intervallo fra due colpi consecutivi
WIMBLEDON
Intervallo fra due colpi consecutivi
Punti di durata tra 0 e 5 sec
Punti di durata >30 sec
1,00%
0,20%
AUSTRALIAN OPEN
Percentuale gioco effettivo
N.R.
Durata media di un'azione
6"86
Numero di colpi giocati in un pto
4,98
Intervallo fra due colpi consecutivi
1"38
US OPEN
Percentuale gioco effettivo
17,65%
Durata media di un'azione
6"76
Numero di colpi giocati in un pto
4,94
Intervallo fra due colpi consecutivi
1"37
SINTETICO/CEMENTO
Percentuale gioco effettivo
15,60%
15,89%
N.R.
Durata media di un'azione
6" 8
4" 898
6"71
Numero di colpi giocati in un pto
5,2
4,306
4,89
1" 32
1" 281
1"37
Intervallo fra due colpi consecutivi
42
Allegato 6: tabella di confronto dati 1970-1992-2003-2006 relativa alla
distribuzione percentuale delle azioni di gioco
RICERCA 1970
ROLAND GARROS
GALLOZZI 1992
GRISMONDI
RICERCA 2006
ROMA
Punti di durata tra 0 e 5 sec
50,40%
51,50%
51,60%
34,20%
Punti di durata tra 5e 10 sec
29,90%
26,30%
28,02%
37,70%
Punti di durata tra 10 e 15 sec
10,60%
9,20%
12,62%
15,40%
Punti di durata tra 15 e 20 sec
4,50%
6,50%
4,44%
7,50%
Punti di durata tra 20 e 25 sec
2,50%
4,10%
2,78%
3,20%
Punti di durata tra 25 e 30 sec
1,10%
1%
0,68%
0,90%
Punti di durata >30 sec
1,00%
0,20%
WIMBLEDON
Punti di durata tra 0 e 5 sec
87%
74,78%
48,14%
Punti di durata tra 5e 10 sec
11,70%
15,87%
33,54%
Punti di durata tra 10 e 15 sec
1,30%
5,98%
11,90%
Punti di durata tra 15 e 20 sec
0
1,86%
4,20%
Punti di durata tra 20 e 25 sec
0
0,75%
1,27%
Punti di durata tra 25 e 30 sec
0
0,30%
0,79%
Punti di durata >30 sec
0,16%
AUSTRALIAN OPEN
Punti di durata tra 0 e 5 sec
51,11%
Punti di durata tra 5e 10 sec
28,15%
Punti di durata tra 10 e 15 sec
12,49%
Punti di durata tra 15 e 20 sec
5,83%
Punti di durata tra 20 e 25 sec
1,02%
Punti di durata tra 25 e 30 sec
0,92%
Punti di durata >30 sec
0,41%
US OPEN
Punti di durata tra 0 e 5 sec
46,40%
Punti di durata tra 5e 10 sec
33,90%
Punti di durata tra 10 e 15 sec
11,90%
Punti di durata tra 15 e 20 sec
5,20%
Punti di durata tra 20 e 25 sec
1,70%
Punti di durata tra 25 e 30 sec
0,40%
Punti di durata >30 sec
0,13%
CEMENTO
Punti di durata tra 0 e 5 sec
64,60%
66,38%
48,55%
Punti di durata tra 5e 10 sec
18,80%
19,65%
31,25%
Punti di durata tra 10 e 15 sec
6,70%
7,70%
12,27%
Punti di durata tra 15 e 20 sec
2,90%
3,22%
5,50%
Punti di durata tra 20 e 25 sec
1,90%
1,58%
1,40%
Punti di durata tra 25 e 30 sec
1,60%
0,47%
0,65%
Punti di durata >30 sec
0,37%
43
Allegato 7: principali dati della ricerca relativi ai match degli U.S. Open
Incontro
Federer Agassi 05 Federer Davydenko 06 Davydenko Haas 06
Risultato
63 26 76 61
61 75 64
47 67 63 64 64
N° punti
219
166
303
N° games
34
29
52
N° set
4
3
4
Durata media scambio
6" 10
6" 39
6" 84
Durata min/max scambio
1" 50 - 29" 21
1" 50 - 31" 82
1" 50 - 25" 97
N° colpi in 1 punto
4,51
4,76
5,05
Intervallo tra 2 colpi
1" 35
1" 34
1" 35
Durata media 1 game
3' 35"
1' 42"
2' 49
Durata media 1 set
30" 29
32' 40"
40' 46"
N° punti in 1 game
6,44
5,72
5,79
% punti entro 3 colpi
56,16
48,8
43,19
Durata media pausa tra punti
17" 71
18" 10
22" 53
Durata min/max pausa tra punti
19" 43 - 36" 40
10" 50 - 54" 33
11" 02 - 48" 57
Durata media pausa con cambio e riposo
110" 82
109" 06
114" 13
Durata media pausa con cambio senza riposo
38" 00
41" 57
68" 61
Durata media pausa senza cambio
31" 19
35"48
36"45
Durata media pausa tra set
n.r.
138" 99
167" 04
% gioco effettivo
18,26
17,21
16,07
% azioni 0-5"
53,88
50,00
44,19
% azioni 5-10"
31,96
3,13
34,55
% azioni 10-15
9,13
12,05
13,62
% azioni 15-20"
2,74
2,41
4,65
% azioni 20-25"
0,91
1,81
1,99
% azioni 25-30"
1,37
0,00
0,66
% azioni >30"
0,00
0,60
0,00
44
Allegato 8: principali dati della ricerca relativi ai match degli U.S. Open
Incontro
Federer Roddick 06 Roddick Youzny 06
Risultato
62 46 75 61
67 60 76 63
N° punti
227
255
N° games
37
41
N° set
4
4
Durata media scambio
6" 99
7" 26
Durata min/max scambio
1" 50 - 31"71
1"50 - 33"36
N° colpi in 1 punto
5,1
5,15
Intervallo tra 2 colpi
1" 37
1" 41
Durata media 1 game
2' 37"
2' 45"
Durata media 1 set
33' 14"
38' 13"
N° punti in 1 game
6,14
6,71
% punti entro 3 colpi
40" 97
42" 75
Durata media pausa tra punti
24" 97
182 52
Durata min/max pausa tra punti
11"03 - 46" 48
10" 32 - 47" 97
Durata media pausa con cambio e riposo
128" 24
104" 15
Durata media pausa con cambio senza riposo
43" 76
43"85
Durata media pausa senza cambio
31" 04
35" 12
Durata media pausa tra set
168" 79
156" 39
% gioco effettivo
18,52
18,88
% azioni 0-5"
43,17
43,14
% azioni 5-10"
36,12
33,33
% azioni 10-15
12,33
12,16
% azioni 15-20"
5,73
9,02
% azioni 20-25"
1,76
1,96
% azioni 25-30"
0,00
0,00
% azioni >30"
0,88
0,39
45
Allegato 9: principali dati della ricerca relativi ai match degli Australian
Open
AUSTRALIAN OPEN
Baghdatis
Incontro
Safin Hewitt 05
Risultato
16 63 64 64
Hewitt Roddick 05 Federer Baghdatis 06
36 76 76 61
57 75 60 62
36 57 63 64 64
Nalband 06
N° punti
235
269
259
295
N° games
36
37
31
50
N° set
4
4
4
5
Durata media scambio
7"79
5"98
6"2
7"08
Durata min/max scambio
1"50 - 42"99
1"50 - 37"10
1"50 - 27"30
1" 50 - 21" 75
N° colpi in 1 punto
5,8
4,29
4,55
5,01
Intervallo tra 2 colpi
1"34
1"39
1"36
1" 41
Durata media 1 game
3' 13"
3' 07"
3' 40"
2' 47"
Durata media 1 set
nr
nr
48' 13"
n.r.
N° punti in 1 game
6,53
7,27
8,35
5,9
% punti entro 3 colpi
43,83
63,2
27,8
44" 41
Durata media pausa tra punti
20"86
17"89
18"23
21" 20
Durata min/max pausa tra punti
11"17 - 47,99
10"08 - 36"69
10"38 - 41"22
12"03 - 55"17
Durata media pausa con cambio e riposo
nr
nr
81" 61
n.r.
Durata media pausa con cambio senza ripos
57"08
47"36
44" 34
51" 31
Durata media pausa senza cambio
30"94
28"52
28" 94
34" 96
Durata media pausa tra set
nr
nr
142" 83
n.r.
% gioco effettivo
nr
nr
17,68
n.r.
% azioni 0-5"
43,4
63,94
26,25
41,02
% azioni 5-10"
28,51
17,47
27,03
37,29
% azioni 10-15
16,6
9,67
12,74
14,24
% azioni 15-20"
7,23
5,58
7,72
6,78
% azioni 20-25"
1,7
1,49
0,77
0,68
% azioni 25-30"
1,28
1,49
0,77
0
% azioni >30"
1,28
0,87
0
0
46
Allegato 10: principali dati della ricerca relativi ai match di Wimbledon
WIMBLEDON
Incontro
Federer Roddick 05 Federer Hewitt 05 Federer Ancic 06
Risultato
62 76 64
63 64 76
64 64 64
N° punti
174
191
166
N° games
31
32
30
N° set
3
3
3
Durata media scambio
5" 65
6" 94
5" 30
Durata min/max scambio
1" 50- 26" 55
1" 50- 26" 35
1" 50- 28" 88
N° colpi in 1 punto
4,29
5,16
3,95
Intervallo tra 2 colpi
1" 32
1" 34
1" 34
Durata media 1 game
2' 07"
2' 41"
2' 29"
Durata media 1 set
23' 48"
39' 40"
25" 28
N° punti in 1 game
5,61
5,97
5,53
% punti entro 3 colpi
51,15
35,55
55,42
Durata media pausa tra punti
18" 18
17" 90
19" 83
Durata min/max pausa tra punti
10"76 - 39" 48
11"64 - 38" 69
11" 32 - 41" 65
Durata media pausa con cambio e riposo
90" 47
101" 61
74" 45
Durata media pausa con cambio senza riposo
43" 62
64" 26
45" 51
Durata media pausa senza cambio
22" 29
33" 55
40" 73
Durata media pausa tra set
118" 52
130" 49
123" 26
% gioco effettivo
16,88
17,91
13,85
% azioni 0-5"
56,32
54,97
58,43
% azioni 5-10"
29,31
26,70
33,73
% azioni 10-15
10,34
7,85
6,02
% azioni 15-20"
2,30
2,62
0,60
% azioni 20-25"
1,15
0,52
1,20
% azioni 25-30"
0,57
0,52
0,00
% azioni >30"
0,00
0,00
0,00
47
Allegato 11: principali dati della ricerca relativi ai match di Wimbledon
Federer Bjorkman
Nadal Nieminem
Nadal Baghdatis
Federer Nadal
Incontro
06
06
06
06
Risultato
62 60 62
63 64 64
61 75 63
60 76 67 63
N° punti
122
187
194
227
N° games
22
29
28
41
N° set
3
3
3
4
Durata media scambio
5" 87
7" 20
7" 74
6" 24
Durata min/max scambio
1" 50- 25" 45
1" 50- 33" 28
1" 50- 27" 70
1" 50- 32" 07
N° colpi in 1 punto
4,57
5,33
5,60
4,62
Intervallo tra 2 colpi
1" 28
1" 35
1" 38
1" 35
Durata media 1 game
2' 24"
3' 17"
3' 49"
2' 30"
Durata media 1 set
18' 15"
32' 12"
34' 05"
37' 03"
N° punti in 1 game
5,55
6,45
6,93
5,54
% punti entro 3 colpi
47,54
39,04
26,29
48,02
Durata media pausa tra punti
17" 02
23" 70
26" 47
22" 14
Durata min/max pausa tra punti
12" 17 - 31" 29
10" 55 - 45" 14
13" 19 - 57" 21
13" 47 - 43" 25
Durata media pausa con cambio e riposo
115" 17
111" 06
96"97
107" 29
Durata media pausa con cambio senza riposo
66" 77
67" 29
63" 88
60" 25
Durata media pausa senza cambio
63" 57
33" 99
41" 53
33" 93
Durata media pausa tra set
163" 49
127" 92
161" 50
202" 44
% gioco effettivo
15,19
16,86
17,65
15,24
% azioni 0-5"
54,10
41,71
33,51
50,66
% azioni 5-10"
32,79
35,83
40,21
29,96
% azioni 10-15
6,50
15,51
18,04
13,22
% azioni 15-20"
4,10
4,81
5,67
3,52
% azioni 20-25"
1,64
0,00
2,06
1,76
% azioni 25-30"
0,82
1,60
0,52
0,44
% azioni >30"
0,00
0,55
0,00
0,44
48
Allegato 12: principali dati della ricerca relativi ai match del Roland Garros
Incontro
Nadal Puerta 05
Nadal Federer 05
Nadal Federer 06
Risultato
67 61 63 76
63 46 64 63
16 61 64 76
N° punti
268
239
229
N° games
41
38
37
N° set
4
4
4
Durata media scambio
8"70
8" 25
8" 33
Durata min/max scambio
1" 50 - 28"56
1" 50 - 24" 88
1" 50 - 35" 43
N° colpi in 1 punto
5,84
5,77
5,77
Intervallo tra 2 colpi
1" 49
1"43
1" 44
Durata media 1 game
3' 23"
3' 01"
3' 13"
Durata media 1 set
40' 29"
32' 32"
42' 05"
N° punti in 1 game
6,54
6,29
6,19
% punti entro 3 colpi
32,46
33,89
35,81
Durata media pausa tra punti
24" 17
22" 02
24" 81
Durata min/max pausa tra punti
12" 23 - 72" 17
12" 78 - 52" 33
12" 56 - 56" 00
Durata media pausa con cambio e riposo
n.r.
n.r.
130" 13
Durata media pausa con cambio senza riposo
61"50
49" 12
89" 61
Durata media pausa senza cambio
38" 84
392 49
42" 61
Durata media pausa tra set
n.r.
n.r.
165" 78
% gioco effettivo
n.r.
n.r.
18
% azioni 0-5"
30,6
32,22
34,5
% azioni 5-10"
37,69
38,91
39,74
% azioni 10-15
16,04
15,06
14,41
% azioni 15-20"
10,45
9,62
4,37
% azioni 20-25"
3,73
4,18
3,53
% azioni 25-30"
1,12
0
1,75
% azioni >30"
0
0
1,31
49
Allegato 13: principali dati della ricerca relativi ai match del Roland Garros
Federer Nalbandian
Incontro
Nadal Ljubicic 06
06
Risultato
64 62 76
36 64 52
N° punti
196
147
N° games
31
26
N° set
3
3
Durata media scambio
7" 90
7" 44
Durata min/max scambio
1" 50 - 28"47
1" 50 - 25"08
N° colpi in 1 punto
5,38
5,25
Intervallo tra 2 colpi
1" 47
1" 41
Durata media 1 game
3' 41"
2' 23"
Durata media 1 set
38' 54"
30' 18"
N° punti in 1 game
6,32
5,65
% punti entro 3 colpi
36,73
38,78
Durata media pausa tra punti
28" 87
18" 66
Durata min/max pausa tra punti
17" 03 - 73" 77
11" 55 - 32" 21
Durata media pausa con cambio e riposo
127" 79
101"51
Durata media pausa con cambio senza riposo
70" 54
45" 02
Durata media pausa senza cambio
44" 11
32" 30
Durata media pausa tra set
128" 01
168" 01
% gioco effettivo
15,91
18,88
% azioni 0-5"
34,65
42,86
% azioni 5-10"
35,71
33,33
% azioni 10-15
16,84
14,57
% azioni 15-20"
10,2
5,44
% azioni 20-25"
1,02
1,72
% azioni 25-30"
1,02
0,68
% azioni >30"
0
0
50
Allegato 15: comparazione multipla della significatività delle differenze tra
le superfici (la differenza è significativa con coefficiente < 0.,05)
In giallo sono evidenziate le voci per le quali c’è una correlazione elevata
Variabile dipendente
Tempo gioco
Azioni
Colpi
Pausa Punti
Pausa servizio
Superficie I
Differenza media
Errore
(I-J)
Standard
0,23
0,19
Signif.
Cemento
Erba
Terra
-1,49
0,20
0
Erba
Cemento
-0,23
0,19
0,451
Terra
-1,73
0,22
0
Terra
Cemento
Erba
-1,49
-1,73
0,20
0,22
0
0
Cemento
Erba
-89,91
11,70
0
Terra
1,59
12,31
0,992
Erba
Cemento
89,91
11,70
0
Terra
91,50
13,68
0
Terra
Cemento
-1,59
12,31
0,992
Erba
-91,50
13,68
0
Cemento
Erba
0,07
0,14
0,872
Terra
-0,76
0,14
0
Cemento
-0,07
0,14
0,872
Terra
-0,83
0,16
0
Terra
Cemento
0,76
0,14
0
Erba
0,83
0,16
0
Cemento
Erba
-1,63
0,25
0
Terra
-4,14
0,27
0
Cemento
1,63
0,25
0
Terra
-2,51
0,29
0
Terra
Cemento
4,14
0,27
0
Erba
2,51
0,29
0
Cemento
Erba
-1,16
0,12
0
Terra
-0,58
0,13
0
Cemento
1,16
0,12
0
Erba
Erba
Erba
Terra
Cemento
Pausa 1° game -tie break
Superficie J
Erba
Terra
0,451
Terra
0,58
0,14
0
Cemento
0,58
0,13
0
Erba
-0,58
0,14
0
Erba
-4,10
4,00
0,594
Terra
-11,35
4,28
0,034
4,10
4,00
0,594
Cemento
Terra
-7,25
4,64
0,3
Cemento
11,35
4,28
0,034
Erba
7,25
4,64
0,3
* La differenza media è significativa al valore .05
51
Variabile dipendente
Pausa cambio campo
Superficie I
Superficie J
Differenza media
Errore
Cemento
Erba
12,20
2,46
0
Terra
-7,81
3,21
0,055
Cemento
-12,20
2,46
0
Terra
-20,00
3,22
0
Cemento
7,81
3,21
0,055
Erba
20,00
3,22
0
Erba
8,44
13,71
0,828
Terra
-9,04
16,98
0,868
Cemento
-8,44
13,71
0,828
Terra
Erba
Terra
Cemento
Pausa set
Erba
Terra
Cemento
Pausa senza cambio campo
Erba
Terra
Signif.
-17,48
17,35
0,606
Cemento
9,04
16,98
0,868
Erba
17,48
17,35
0,606
Erba
-5,23
2,23
0,065
Terra
-6,58
2,34
0,02
Cemento
5,23
2,23
0,065
Terra
-1,35
2,60
0,874
Cemento
6,58
2,34
0,02
Erba
1,35
2,60
0,874
* La differenza media è significativa al valore .05
52
Allegato 16. Distribuzione percentuale delle azioni di gioco sulle varie
superfici rilevate nella ricerca del 2006
DISTRIBUZIONEAZIONI DI GIOCO AUS OPEN
60,00%
51,11%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
28,15%
12,49%
5,83%
0" - 5" 5" - 10" 10" 15"
15" 20"
1,02% 0,92% 0,41%
20" 25"
25" 30"
> 30"
DISTRIBUZIONE AZIONI DI GIOCO US OPEN
60,00%
50,00%
46,40%
40,00%
33,90%
30,00%
20,00%
11,90%
10,00%
5,20%
0,00%
0" - 5"
1,70%
0,40%
5" - 10" 10" - 15" 15" - 20" 20" - 25" 25" - 30"
0,13%
> 30"
53
DISTRIBUZIONE AZIONI DI GIOCO WIMBLEDON
60,00%
50,00%
48,14%
40,00%
33,54%
30,00%
20,00%
11,90%
10,00%
4,20%
1,27%
0,79%
0,00%
0" - 5"
5" - 10" 10" - 15" 15" - 20" 20" - 25" 25" - 30"
0,16%
> 30"
DISTRIBUZIONE AZIONI DI GIOCO ROLAND
GARROS
60,00%
50,00%
40,00%
37,70%
34,20%
30,00%
20,00%
15,40%
7,50%
10,00%
3,20%
0,90%
0,00%
0" - 5"
5" - 10" 10" - 15" 15" - 20" 20" - 25" 25" - 30"
0,20%
> 30"
54