Cena tra amici - Teatro Stabile di Genova

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Cena tra amici - Teatro Stabile di Genova
Duse
Serata conviviale per cinque amici. Tra loro
inizia un gioco di provocazione e di verità che
si allarga sino a diventare il ritratto di una
generazione alle soglie degli “anta”: tra piccole
meschinità e grandi sentimenti. Una commedia
per ridere degli altri, ma anche per guardarsi
allo specchio.
Dal 21 novembre al 6 dicembre
Le prénom
(Cena tra amici)
Matthieu Delaporte, Alexandre de La Patellière
regia di Antonio Zavatteri
Per saperne di più
leggere
vedere
ascoltare
I nomi propri
di Rita Caprini (Edizioni dell’Orso)
Cena tra amici (2012)
di Matthieu Delaporte e Alexandre del La Patellière
La cena delle beffe
di Umberto Giordano
Tutti i nomi per il mio bebé
di AA.VV. (Rizzoli)
Il nome del figlio (2015)
di Francesca Archibugi
Gianni Schicchi
di Giacomo Puccini
L’importanza di chiamarsi Ernesto
di Oscar Wilde (Einaudi)
Il grande freddo (1983)
di Lawrence Kasdan
Il signor G nasce
di Giorgio Gaber
Nella casa di due professori (lei insegna francese al liceo e lui letteIl
testo
ratura alla Sorbona), sposati con figli, si ritrovano a cena il fratello di
lei e un amico di famiglia primo trombone nell’orchestra filarmonica di Radio France. Men-
tre attendono l’arrivo della cognata, in ritardo per impegni professionali, la padrona di casa
chiede al fratello notizie sull’esame prenatale fatto dalla moglie. Sta per arrivare un figlio.
Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli
metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando
egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al nascituro. Un nome dichiaratamente
di “destra”, che manda in bestia i padroni di casa, intellettuali di “sinistra”. Il dubbio è che
si tratti di uno scherzo, ma il futuro genitore insiste. E la discussione degenera ben presto
nel rinfacciarsi valori e scelte personali. Tra offese reciproche che non mancano di ferire
tutti (nessuno escluso), si delinea così il ritratto di una generazione di quarantenni allo
sbando, dove tutti hanno qualche segreto da nascondere o qualcosa da rinfacciarsi.
Rappresentato a Parigi nel 2010, Le prénom, otLo
spettacolo
tenne sei nomination al Prix Molière dell’anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo dai suoi stessi autori. Il film uscì anche
in Italia nel 2012 con il titolo Cena tra amici. Tre anni dopo, Francesca Archibugi ne fece un
nuovo adattamento cinematografico con il titolo Il nome del figlio. Annota il regista Antonio
Zavatteri: «Le riunioni tra amici o le cene di famiglia non sempre sono occasione di incontro
sereno e di divertimento; anzi, si trasformano a volte in momenti di scontro memorabili.
Momenti in cui si conquista il piacere di abbandonare le maschere, ci si trova costretti
a ignorare le convenzioni delle buone maniere per sputare veleno o semplicemente per
poter dire quello che si pensa in faccia ad amici e parenti. Momenti di verità. Le prénom ė
una commedia moderna molto divertente che mette in scena un nucleo famigliare borghese costituito da stereotipi sociali ben riconoscibili, che ci fanno sorridere osservandoli, che
a volte troviamo anche vagamente antipatici, ma nei quali al tempo stesso ci riconosciamo
con un po’ di fastidio».
Gli autorii
Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière (entrambi nati
nel 1971) sono stati per anni sceneggiatori cinematografici di
successo. A proposito di Le prénom annotano: «Non avevamo mai scritto per il teatro, ma
dopo tante sceneggiature cinematografiche per gli altri, avevamo la sensazione di stare
perdendo la nostra indipendenza. E ci venne la voglia di qualcosa di nuovo. Da tempo
volevamo scrivere sulla famiglia, sul nostro ambiente sociale, su di noi. È nata così una
commedia che, mettendo a frutto la nostra predilezione per le chiacchiere anche assurde,
porta alle estreme conseguenze il tema della malafede. Una commedia che è insieme
individuale e universale, che muove da uno spunto un po’ folle (il nome da dare a un figlio)
e che diventa il ritratto della nostra generazione».
produzione
Teatro Stabile di Genova
versione italiana
Fausto Paravidino
interpreti
Alessia Giuliani
Alberto Giusta
Davide Lorino
Aldo Ottobrino
Gisella Szaniszlò
scene e costumi
Laura Benzi
luci
Sandro Sussi
SOCI ISTITUZIONALI
COMUNE DI GENOVA
si ringrazia
Liguria
REGIONE LIGURIA