Giornale svizzero della pesca / Marzo 2015 Danni dei cormorani
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Giornale svizzero della pesca / Marzo 2015 Danni dei cormorani
www.sfv-fsp.ch Schweizerischer Fischerei-Verband SFV Fédération Suisse de Pêche FSP Federaziun Svizra da Pestga Federazione Svizzera di Pesca Giornale svizzero della pesca / Marzo 2015 Danni dei cormorani molto più importanti che presunto I cormorani provocano danni ai pescatori a reti più estesi che supposto. Le ultime analisi del Dott. Erich Staub dimostrano delle perdite con una percentuale a due cifre. Le indagini precedenti avevano valutato solo parzialmente i danni. Giornale svizzero della pesca : avete analizzato i cinque studi esistenti trattando della gravità dei danni provocati dai cormorani sulla pesca professionistica a reti. Che ne avete ritirato di nuovo? Erich Staub: L’elemento più importante risiede nelle enormi differenze nella stima dei danni. Il “danno totale” annuo il più ridotto per un’azienda si ottiene sul lago di Neuchâtel per un importo di 833 franchi. La valutazione dei danni la più elevata totalizza 12’010 franchi, ed è localizzata sul lago di Bienna. Questi valori molto disparati dei danni mi stupiscono perche la presenza di cormorani sui diversi laghi è molto simile. Anche i calcoli dei più importanti “leader d’opinione” sono molto diversi l’uno dall’altro. L’Ufficio federale dell’ambiente UFAM quantifica un danno globale di 5'700 franchi per i pesci feriti o scippati e per i buchi fatti alle reti. L’ASPU/Birdlife svizzera parla di soli 312 franchi e il Tribunale amministrativo federale, nel caso di una lite, ha fissato un “importo di compromesso” di 2’480 franchi. Come si spiegano queste colossali disparità nella valutazione dei danni? Esaminandoci dà più vicino, risulta che le valutazioni inferiori a 6'000 franchi si basano su un censimento molto incompleto dei danni e contengono perfino delle ipotesi parzialmente errate dal punto di vista della biologia ittica. Come spiegate che gli studi abbiano valutato solo un aspetto parziale dei danni? Alcuni elementi sono stati ovviamente dimenticati? Siamo giunti a queste oscure e grandi disparità, perche fino ad ora nessuno ha determinato quali elementi costituivano i cosiddetti “danni totali”. In queste circostanze, il vocabolo “totale” è proprio un concetto elastico. Ho dunque per prima precisato i danni da un punto di vista di gestione economica. Da una parte i buchi alle reti significano delle spese addizionali, dall’altra parte i pesci scippati nelle reti causano une perdita di reddito. Ho poi suddiviso i danni totali in sei categorie di danni parziali. E stato quindi possibile di distinguere quali studi integrano – o appunto non integrano - quali categorie. Accadde senza sorpresa che il valore più basso (833 franchi per il lago di Neuchâtel) è classificato come “estremamente incompleto”. Eppure anche il valore più alto (12'010 franchi per il lago di Bienna) ottiene la menzione “parzialmente incompleto”. Per oltre, non è stato tenuto conto del fatto che la maggior parte dei pescatori professionisti ha modificato il su modo di fare, alzando alla mattina le reti più presto del solito, riducendo così il loro tempo di esposizione e diminuendo di conseguenza la quantità di catture. nuovi aspetti provocano danni più importanti in confronto dei pesci non commercializzabili, di quelli derubati nelle reti o dei buchi causati alle reti dai cormorani. Sulla base dei vostri calcoli per il lago di Bienna, raggiungete 10 percento di costi addizionali e ben 15 percento di diminuzione delle catture per gli pescatori professionisti. Quando l’Ufficio federale dell’ambiente calcola la riduzione per i pescatori professionisti a un massimo di 3,9 percento del reddito lordo annuo, vi arrabbiate? colo s’è fatto solo sulla base del reddito lordo. Questo riferimento è completamente sbagliato. Se i danni si fossero imputati correttamente ai 3,9 percento del reddito netto, si otterrebbe quasi un raddoppio della valutazione dei danni. Che aspettate dalla parte dell’UFAM? Come i cantoni, aspetto dell’UFAM che assuma il ruolo di leader nella ricerca di soluzioni per le acque che subiscono una forte pressione dei cormorani sulle popolazioni ittiche. L’UFAM deve fare une ponderazione degli interessi tra Secondo le loro dichiarazioni, i pesci feriti dai cormorani che non possono perciò essere commercializzati o quelli derubati direttamente nelle reti, rappresentano la più piccola parte dei danni. Ma allora, cos’è che costa più denaro ai pescatori professionisti? La prevenzione dei danni causati dai cormorani è sicuramente la più onerosa. Le reti devono essere ritirate dal lago durante la giornata per evitare i buchi ed essere rimesse di nuovo in acqua verso sera. Questo provoca dei movimenti addizionali con la barca, richiede più lavoro e aumenta il consumo di benzina. Le grandi perdite sono anche dovute alla diminuzione delle catture per causa di una durata di esposizione ridotta o poiché oggi, le zone di poca profondità non sono più pescabili. Questi Foto: André Suter Naturalmente che questa sottovalutazione mi arrabbia! È pura disinformazione! Prima di tutto, giungere a 3,9 percento per delle acque come i laghi di Costanza-Untersee o il lago di Neuchâtel, è sicuramente troppo basso. E poi, il cal pesca e protezione degli uccelli. Questo significa che l’UFAM deve aggiornarsi per quanto riguarda i fatti, e informare in modo equilibrato sul suo sito Internet. Secondo me, attualmente, non fa ne l’uno ne l’altro. Il Centro Svizzero di Competenza per la Pesca CSCP esige una “metaanalisi” dei studi sui cormorani realizzatosi nei laghi di Bienna, Costanza-inferiore, Costanza-superiore, Neuchâtel e Zurigo. Quest’analisi dovrebbe esporre dei risultati trasparenti e obiettivi su questi diversi laghi. Che ne pensate? pesca a reti: nuovi fatti dimostrano dei danni con percentuali a due cifre”, di cui stiamo parlando adesso. Procedendo della sorte, gli aspetti più importanti dello studio principale (metaanalisi) sono stati isolati. Il CSCP vuole depositare un progetto di studio principale modificato in conseguenza, per cui domanderà di nuovo un sostegno finanziario. A metà 2010, il Parlamento incaricò l’UFAM di elaborare un “aiuto all'esecuzione sul cormorano”. Dopo più di quattro anni di attesa, questo documento non è ancora disponibile. Secondo me, ciò è strettamente collegato col fatto che oggi le conoscenze, tanto per la valutazione dei danni causati dai cormorani che per l’influenza ecologica dei cormorani sui laghi, sono obsoleti. I chiarimenti proposti dal CSCP sono quindi assolutamente necessari. Se una ale “meta-analisi” fosse già disponibile, si potrebbe pure progredire velocemente per “l’aiuto all'esecuzione sul cormorano”. In introduzione del vostro rapporto sul tema dei cormorani, dite voi stesso che ogni protagonista si costituisce la propria “verità”. Avete compiuto la vostra analisi per conto della CSCP, seguito a una proposta della Federazione Svizzera di Pesca. Perciò, si può già sospettare le conclusioni che ne farete sorgere! L’UFAM vorrebbe condividere e contribuire finanziariamente ai costi di questa “metaanalisi”? La domanda del CSCP del 16.06.2014 per un sostegno finanziario è stata respinta dall’UFAM. Di conseguenza, la CSCP ha fatto compilare con i propri mezzi tre rapporti preliminari, tra i quali il rapporto ”Influenza dei cormorani sulla Non esiste alcuna investigazione scientifica che non comporti degli aspetti soggettivi. La soggettività influenza la scelta della procedura, il modo di presentarla, ecc., ma per nulla il risultato. Particolarmente sul tema dei cormorani, l’autore deve vigilare a non disperdersi e a non selezionare i dati a modo suo. Per contrastare questo pericolo, ho domandato al CSCP che, per lo studio principale, sia ricorra a un gruppo di accompagnamento che integri anche dei rappresentanti scientifici dell’ornitologia. Gli ultimi conteggi dimostrano che durante l’estate passata, 1500 coppie di cormorani hanno nidificato in Svizzera, 270 di più che l’anno prima. Negli anni 1970 la Svizzera era quasi libera di cormorani nidificanti. Augurate che tornassimo in quei tempi? D’una parte, i cormorani appartengono evidentemente alle popolazioni di uccelli in Svizzera. Un regresso alla situazione quasi senza cormorani degli anni 1970 è utopico. D’altra parte è pure chiaro che la pesca professionistica a reti è un’attività legittimamente riconosciuta di utilizzo delle risorse ittiche dei nostri laghi. Le aziende dei pescatori a reti dipendono di catture sufficienti di pesci commercializzabili per continuare ad esistere. Perciò, la rivendicazione per una valutazione equa e senza concessioni dei danni che i cormorani causano ai pescatori professionisti corrisponde a una domanda legittima dei pescatori per la ricerca di una risoluzione nel conflitto “cormoranopesce”. Dati personali: Erich Staub è biologo e dottore in scienze naturali. Fu direttore della sezione pesca dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM. Oggi gestisce a Köniz l’ufficio di ricerche «FischPlus».