LaRegioneTicino sabato22 dicembre 2012 Per `Abe` un minuto di

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LaRegioneTicino sabato22 dicembre 2012 Per `Abe` un minuto di
LaRegioneTicino sabato22 dicembre 2012
Per ‘Abe’ un minuto di silenzio sulla neve
Il 12enne di Gnosca è morto giovedì sera investito da un’auto a Castione tornando a casa a
piedi I 400 compagni delle Medie si sono radunati nel prato per salutarlo. Momenti di riflessione
con i docenti di classe MA.MO.
Triste rientro in classe ieri mattina per i 400 allievi e i 50 insegnanti delle Medie di Castione. La
notizia della scomparsa dell’amico, compagno e alunno Abe, come quasi tutti chiamavano
Abeneser ‘Abby’ Venzi, era a molti nota da qualche ora. Già giovedì sera infatti si era
rapidamente diffusa la voce che fosse lui la giovane vittima dell’investimento accaduto alle 17.30
nella zona industriale di Castione, lungo la buia strada fatta a piedi per dirigersi verso casa, a
Gnosca, dopo aver perso il bus al termine delle lezioni.
Un tragitto di pochi chilometri facilmente percorribile da chiunque. Però via Industrie e via
Galletto sono frequentate da molti camion e pendolari che lavorano in zona. Una frontaliera
varesina di 56 anni, impiegata nelle immediate vicinanze, lo ha investito da tergo. Era buio,
probabilmente non l’ha visto. Vani i soccorsi portati da una donna che abita nelle vicinanze e
dalla Croce Verde. Abe, dodici anni compiuti in ottobre, figlio adottivo di due insegnanti col
fratello maggiore e la sorellina, è spirato poco dopo al San Giovanni. Grande appassionato di
calcio e musica, era originario di Addis Abeba, Etiopia. Lui stesso ha evidenziato il riferimento
alle origini nel proprio profilo in Facebook che condivideva con 270 amici. Fra di essi molti
compagni di scuola e del Raggruppamento Goal dove giocava con passione nel ruolo di
difensore.
La direzione delle Medie ha attivato la cellula di crisi nella serata di giovedì per assicurare
un’adeguata organizzazione della giornata di ieri. Tutti i docenti, in modo particolare quelli di
classe, sono stati coinvolti nella gestione dei propri allievi. La classe di Abeneser, una seconda,
ha invece seguito un percorso particolare per l’intera giornata, in compagnia del docente di
classe, della docente di sostegno e nel pomeriggio anche di una psicoterapeuta. Tutto ciò –
comunica il direttore Ferruccio Canepa – con l’obiettivo di sostenere i ragazzi nell’elaborazione
dell’accaduto, nell’espressione e nella gestione delle emozioni. Sostegno che la scuola, in caso
di necessità, si premurerà di garantire anche durante le vacanze natalizie e alla ripresa delle
lezioni in gennaio.
In momenti come questo – spiega la vicedirettrice Claudia Mattei – si pone l’esigenza di far
uscire gli stati d’animo. Da subito l’aula magna è stata attrezzata per consentire vari tipi
d’espressione, per esempio il disegno. Poi, in modo del tutto spontaneo, i 400 compagni di Abe
si sono radunati durante la pausa del mattino nel grande prato della scuola, ancora ricoperto di
neve. Un minuto di silenzio per colloquiare con lui in un saluto corale. Il funerale avrà luogo oggi
alle 15 nella chiesa parrocchiale di Gnosca. Ai familiari e agli amici laRegione esprime il proprio
sentimento di cordoglio.
‘Nella squadra era un leader’
Il ricordo del viceallenatore al Raggruppamento Goal
“Abe sempre con noi”. “Un ragazzo della famiglia Goal ci ha lasciato troppo presto. Ciao Abe!”.
Una sua foto, presa di profilo, e due brevi frasi che nella loro laconicità dicono tutto. Il
Raggruppamento Goal, di cui Abeneser Venzi faceva parte da anni, piange sul proprio sito
internet un valido giovane calciatore. « Nei D era uno dei più grandicelli, un leader per i
compagni più giovani », ricorda l’aiuto allenatore Patrick Fumagalli: « Sveglio e buon difensore,
sapeva far girare bene la palla. Ed era anche molto corretto. Inoltre aveva un carattere aperto,
scherzoso. Non si arrabbiava mai ». Una passione per il mondo del pallone che Abeneser
mostrava su Facebook, dove contava 270 amici, con riferimenti a Real Madrid, Barcellona,
Milan, Liverpool. Tra i beniamini citati vi sono Messi e Ronaldo. Mirava decisamente in alto Abe,
ammiratore fra gli altri di Lara Gut, Nadal, Usain Bolt.
Patrick Fumagalli conosce bene la strada teatro dell’investimento: « Ogni tanto ci passo anch’io
a corsa. E so che è frequentata anche da ciclisti e gente a passeggio. È larga a sufficienza,
vero, ma bisognerebbe pensare di realizzare almeno una corsia ciclabile o un marciapiede, dal
momento che vi transitano molti camion e auto di operai. Probabilmente il progetto di nuovo
stadio porterà dei vantaggi in questa zona ».
Addolorato il sindaco di Arbedo: ‘Strada senza luce perché industriale’
Buon conoscitore del calcio regionale, compreso quello del Raggruppamento Goal, il sindaco di
Arbedo-Castione esprime il proprio sentimento di cordoglio verso i familiari di Abeneser Venzi.
Caso vuole che i rispettivi figli giocassero nella stessa squadra. « Conoscevo molto bene Abe –
ricorda Luigi Decarli –, un ragazzo vispo, allegro, bravo a farsi voler bene da tutti ».
Interpelliamo il sindaco anche per la questione della strada su cui il 12enne è stato investito. Via
Galletto è infatti la prosecuzione di via Industrie: partendo dalla stazione di Castione e
costeggiando la ferrovia, interseca a nord la stradina che porta alla passerella verso Gnosca,
dove il giovane abitava. A fronte dei molti veicoli pesanti e leggeri che vi transitano, si contano
invece pochi pedoni. Abe, giovedì sera, era uno di quelli. La carreggiata è larga a sufficienza,
tuttavia l’illuminazione pubblica è inesistente. « Riguardo a questo tema – spiega il sindaco –
ritengo che non sia il momento adatto per parlarne. Tuttavia posso brevemente dire che
l’autorità comunale non è mai stata sollecitata in tal senso, anche perché il comparto è
notoriamente industriale. Ricordo che in passato uno dei pochissimi abitanti della zona aveva
invece evidenziato l’eccessiva velocità dei camion in transito – conclude Luigi Decarli –, ma uno
studio commissionato non ha indotto il Comune a procedere con delle modifiche ».