diario di bordo - Parrocchia di Mestrino
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diario di bordo - Parrocchia di Mestrino
19 settembre 2015 Dal 13 settembre (domenica scorsa) mi trovo a Brasilia, ad un corso di tre mesi di iniziazione alla missione in Brasile, per tutti i missionari stranieri. Da subito mi sono sentito a mio agio, anche se… sono l’unico studente europeo. È un’esperienza molto, molto interessante: mi aiuta a stabilire già contatti con altri mondi culturali e a condividere difficoltà e problematiche comuni. Con me ci sono: due preti messicani, una suora colombiana, una ragazza laica di una comunità missionaria dall’Honduras, due suore keniane (che parlano un po’ di italiano perché vengono da Nyahururu, che è una delle missioni dove operano i preti di Padova), un’altra suora rwandese, quattro seminaristi di Haiti, tre preti dell’Indonesia e uno dalla Korea. L’equipe educativa è formata da un prete Italiano della congregazione dei padri saveriani e due giovani ragazze da due regioni diverse del Brasile, una dallo stato di Spirito Santo (Emilene) e una dal Nord Est (Vilani). Le lezioni sistematiche di lingua portoghese per adesso occupano molto la testa e l’attenzione di tutti, ma c’è uno spirito di fraternità che aiuta da subito la condivisione libera tra tutti. Fin dalle prime battute ci si trovava alla sera a giocare ad UNO (tipico gioco esportato dall’Italia) e ieri sera c’è stata la festa popolare dove oltre ad essere stati accompagnati da un gruppo di musicisti brasiliani a conoscere i generi musicali, i canti e i balli popolari delle varie regioni, ognuno ha presentato quelli della propria cultura. …inutile dire che alla fine mi sono trovato a cantare oltre a “Me compare Giacometo”, anche ad animare il momento post-ufficiale con i bans del Grest tipo “awanawana sì” e “signagna”. Ma è stato molto bello per me anche risentire le musiche che conobbi durante il viaggio missionario in Kenya, e imparare a ballare a ritmo di samba, baila a bamba, e provarmi in ritmi koreani e indonesiani molto diversi dai miei... Mi viene da fare una considerazione, rimanendo qui e guardando i volti e le caratteristiche dei miei compagni: mi sembra che il baricentro della Chiesa nel mondo si stia spostando e che le Chiese più giovani (e anche più povere di risorse) sono quelle più pronte a condividere con entusiasmo anche il dono della fede in progetti missionari. Stamattina… sabato, giorno senza lezioni, è tempo di pulizie, bucato… e domani… tutti in gita a vedere Brasilia!!!! Bellissimo.. Per molte cose, mi sembra di essere tornato in seminario, anche se il contesto culturale è totalmente nuovo. Fa parte della mia inculturazione in Brasile anche suonare la chitarra durante le celebrazioni, accompagnato da Vilani (che ha studiato liturgia a San Paolo), ad imparare i ritmi e i tempi dei canti liturgici più diffusi in Brasile. Faccio tesoro di tutto e provo a raccogliere e interiorizzare ogni opportunità. Tutto è un grande dono che ricevo dall’Alto. don Benedetto