Anno I - n.8 Dicembre 2003

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Anno I - n.8 Dicembre 2003
ROSSO
GIALLO
ROSSO
BLU
Augura Buon Natale
e Felice Anno Nuovo
Preveniamo l’uso di
sostanze stupefacenti
Legge Gasparri
nessuna luce, molte ombre
ANTONIO GIOIELLO
ADALGISA REDA
Il consumo di droghe e di alcol
nei giovani europei sta assumendo
proporzioni di estremo rilievo e
preoccupando non poco la comunità internazionale.
L’Osservatorio Europeo delle
Droghe e delle Tossicodipendenze
(OEDT) denuncia un sensibile aumento nella popolazione giovanile
europea di consumo di cannabinoidi, di amfetamine e la comparsa di
un moderato consumo di cocaina,
spesso associato ad abuso di alcolici. Le ricerche più recenti sui
comportamenti e gli stili di vita dei
giovani evidenziano la tendenza,
in occasione di momenti di divertimento e di socializzazione, a consumare sostanze psicostimolanti.
Mostrando che è diventata ormai
pratica diffusa, durante vacanze,
gite, feste, nei luoghi di ritrovo,
l’uso di droghe ed il consumo eccessivo di bevande alcoliche e superalcoliche.
La fascia d’età interessata a
questo fenomeno è molto ampia e
comprende sia i preadolescenti di
11 anni che i giovani adulti di oltre
30 anni. La fascia di età a maggior
rischio, però, è identificata tra i 14
ed i 16 anni. È questa l’età in cui
Dopo due anni di affannato, ed a
quanto pare inutile, dibattito politico la tanto discussa quanto agognata riforma del sistema radiotelevisivo, sotto il nome di legge Gasparri,
ha ricevuto il suo bene placet. Non
ancora definitivo, in attesa dell’intervento del Quirinale, ma certo è
che un altro caposaldo della nostra
Costituzione, l’art. 21, ha dovuto
subire l’ennesimo colpo liberticida
da parte del “nostro esecutivo”.
Senza voler entrare nel merito dell’opportunità di legiferare su una
materia tanto cara al nostro Presidente del Consiglio, sebbene i presupposti non manchino, restano da
analizzare gli obiettivi ed i risultati
che una legge siffatta si propone di
perseguire. Forse sfugge ai più (?)
che la fantomatica riforma del sistema radiotelevisivo ha rappresentato
negli ultimi anni uno dei leit-motiv,
a prescindere dal colore, dei nostri
governi. Tale necessità nasce dall’opportunità di dare un assetto sistematico ai mass-media italiani
che, da sempre, hanno presentato
anomalie rispetto agli altri paesi occidentali. Il duopolio contro cui ci
(continua a pag. 7)
(continua a pag. 2)
GIALLO
ROSSO
BLU
NERO
GIALLO
Prestigioso riconoscimento per un giovane coriglianese e, dunque,
per l’intera città.
Il ventiduenne Fabio Pistoia, che già da anni svolge la professione
giornalistica collaborando con numerose testate locali e regionali, è risultato essere il primo classificato per la Sezione “Saggio breve” del
Concorso Letterario Nazionale Luiss.
La Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” di Roma ha infatti istituito quest’anno un apposito Concorso, riservato esclusivamente agli studenti universitari non iscritti alla Luiss ed a
coloro che frequentano Corsi tematici presso l’Ateneo privato della Capitale.
Fabio Pistoia ha recentemente concluso il Corso biennale in “Tecniche di Giornalismo e di Comunicazione di massa” ed ha partecipato al
Concorso con un suo elaborato.
Si tratta di un testo che consta di circa dieci pagine scritte al computer, interamente incentrato sul tema L’amore e l’amicizia e realizzato
analizzando il significato delle parole della canzone La cura di Franco
Battiato.
“L’amore e l’amicizia – questa la motivazione formulata dalla Commissione – risulta essere un singolare esperimento letterario, dedicato
alla malinconia ed alla spiritualità che abbraccia il rapporto tra antichi
valori e consumismo contemporaneo, utilizzando una forma di scrittura
fluida e corretta che sprigiona una creatività istintiva”.
La Commissione del Concorso – costituita da personalità del mondo
universitario e del giornalismo – ha così inteso premiare tale testo, che
verrà inserito nei “Quaderni Luiss”, una collana editoriale a diffusione
nazionale pubblicata nella primavera prossima.
ROSSO
tri, agli Stati Uniti.
Tutti speriamo che quell’opera
possa riuscire, chiunque sia il principale “attore” internazionale. Ma
sappiamo pure quale potrà essere (e
purtroppo, forse, dovrà essere per
sempre) il rovescio della medaglia:
la nascita di un nuovo Stato-debitore internazionale. E l’Iraq (e vale
chiaramente per il resto del “focolaio” medio-orientale) dovrà essere
debitore per la sua democrazia, soprattutto perché potrà pagare un
prezzo molto alto. E potrà farlo anche subito. Sono i pozzi dell’“oro
nero” il prezzo della sempre eterna
“filantropia” statunitense, oggi connessa alla nuova ed aberrante “dottrina” della guerra preventiva. Alla
fine qualcuno dei fedelissimi del
sanguinario dittatore Saddam Hussein lo ha tradito; se l’abbia fatto di
più per il futuro del popolo iracheno o per riempire le proprie tasche
con i dollari della “taglia” americana, o in egual misura, adesso non è
importante. L’ex dittatore dovrà rispondere di crimini commessi contro la propria popolazione e di crimini internazionali contro l’umanità; e per questo dovrà essere processato. Quel processo dovrà essere
giusto ed equo: dovrà garantire i diritti di inviolabilità della persona e
della propria difesa. Saddam Hussein dovrà rispondere delle proprie
responsabilità davanti al mondo,
ma non davanti a uno Stato solo
che da “poliziotto internazionale”
voglia ergersi anche ad unico giudice.
Se l’“affare” della cattura è stato
condotto per via “esclusiva” dagli
Stati Uniti, con l’avallo di altri pochi e potenti Stati, ciò non deve voler dire che la Comunità internazionale debba essere indebolita ancora,
più di quanto già lo sia. Tra pochi
giorni è Natale e forse bisognerebbe essere meno critici nel coltivare
la speranza di un futuro migliore
per il mondo. Sono giorni di festa e
di riflessione, religiosa e laica insieme. Bisogna avere fiducia ed infondere speranza. Infonderci speranza. Ma questo fotogramma del
mondo, visto ieri dall’Hotel Palestine, “Mondiversi” lo racconta così.
IL GIOVANE FABIO PISTOIA
VINCITORE DELLA SEZIONE “SAGGIO BREVE”
BLU
Da qualche ora sto immaginando
di trovarmi proprio in quell’albergo, a Bagdad. Da qualche ora tutto
il mondo ha appreso la notizia. In
pochi fotogrammi ha potuto vedere
l’immagine di colui che fino a pochi secondi prima era considerato il
secondo uomo politico più potente
del mondo; il provvisorio rappresentante istituzionale dell’“impero
del male”. Dopo nove mesi è apparso con l’immagine di un clochard,
un senza-tetto; una latitanza internazionale vissuta all’interno di una
grotta, la propria trincea di guerra.
Nessun effetto personale: soltanto
una valigetta con 750.000 dollari in
contanti, per foraggiare i protettori,
ed una pistola, per difendersi nel
caso più estremo del pericolo, quello della morte. Sono le 20.30, ora
italiana, del 13 dicembre 2003. Ancora qualche ora. Il “poliziotto del
mondo” deve informare i governi
alleati ed amici, ha bisogno soltanto
di qualche ora.
Il tempo per avvisare le belle
presentatrici dei canali satellitari di
farsi acconciare coi lustrini, mentre
gli operatori video sono già impegnati ad avvolgere e riavvolgere un
nastro, a provare l’effetto sperimentandolo su se stessi, fino a trovare
quello capace di rapire i telespettatori di tutto il pianeta, di catturarli
nel video. “Saddam Hussein captured in raid”: in poche parole l’evento mediatico può avere inizio.
Bush: “A dark and painful era is
over. A hopeful day has arrived”. E’
terminata un’era oscura; è arrivato
un giorno di speranza. Parola del
presidente. Ed il mondo ha fiducia
nel suo presidente. In questi giorni
l’informazione planetaria globalizzata ci svelerà ogni retroscena; sarà
capace di ricostruire e raccontare la
latitanza dell’ex “nemico pubblico
numero uno”, giorno per giorno.
Mentre in Iraq, prevenendo quando
sarà possibile, e comunque continuando ad affrontare la sfida costante del terrorismo internazionale,
dovrà essere “costruita” una democrazia che quel paese non ha mai
conosciuto. Ed il ruolo di “costruttore internazionale di democrazia”
spetterà, ovviamente prima degli al-
GIALLO
NERO
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ROSSO
GIALLO
NERO
BLU
ROSSO
GIALLO
NERO
FABIO BUONOFIGLIO
Concorso Letterario Nazionale Luiss
NERO
PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ONLUS “MONDIVERSI”
Hotel Palestine
BLU
NERO
DISTRIBUZIONE GRATUITA
ANNO I - N. 8 - DICEMBRE 2003
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DALLA PRIMA PAGINA
Preveniamo l’uso di sostanze stupefacenti
la maggior parte degli adolescenti si
accosta a queste sostanze, le prova, fa
le prime esperienze di consumo e
spesso di abuso. La particolare sensibilità e propensione a tali comportamenti in questa fascia d’età è dovuta
a diversi fattori.
Alcuni affermano che pratiche e
riti in cui i giovani si cimentano in
imprese ad alto rischio siano stati
sempre presenti anche nelle civiltà
antiche. Si ritiene che vi sia una naturale pulsione umana a sperimentare
in questa età, con evidenti contraddizioni, comportamenti ritenuti di
emancipazione e spesso oppositivi rispetto al mondo degli adulti; ricercando, a volte, situazioni ai limiti
delle potenzialità personali e molto
prossime al rischio per la propria
vita.
Altri sostengono, invece, che siano soprattutto alcune caratteristiche
della cultura e della società a favorire
certi comportamenti. Ed è indubbio
che la nostra sia una società orientata
al consumo, al fascino del pericolo,
all’esaltazione del divertimento a tutti i costi, al godimento di esperienze
del qui ed ora, al culto dell’apparenza. E che la non appartenenza a questi canoni suscita negli adolescenti
forti sentimenti di emarginazione, di
frustrazione, di vero e proprio dolore,
che, se non saputi gestiti, possono ingenerare la convinzione di “non essere adatto” ed un senso di esclusione
che può spingere a ricercare esperienze distruttive.
Il rischio, pertanto, che in questa
fascia d’età si adottino condotte azzardate, qualsiasi sia il punto di vista
condiviso, è di per sé elevato. Il consumo di droghe e di alcol le amplifica e le rende estremamente pericolose. Le droghe, infatti, alterano i naturali sistemi e processi percettivi, cognitivi ed emotivi rendendo incapace
l’individuo di valutare adeguatamente il contesto in cui si trova. A questi
effetti immediati si aggiungono possibili danni neurologici ed organici
ed il pericolo gravissimo dell’instaurarsi in un periodo medio-lungo di
una dipendenza. Inoltre, a tutto questo si accompagnano effetti più tipicamente psicologici. Vengono alterati
i normali processi evolutivi e si può
determinare un processo di estraniazione dalla realtà che può impedire il
normale vissuto e la naturale sperimentazione delle fasi di crisi, di crescita e di maturazione peculiari e proprie del periodo adolescenziale.
Seppure le conseguenze sopra descritte sono eventualità e non esiti sicuri e certi, si comprende, comunque,
anche per la non prevedibilità degli
effetti, l’estrema pericolosità di comportamenti di uso e soprattutto di
abuso di sostanze stupefacenti. Né la
differenza, che pure esiste e non si
vuole negare, tra le diverse droghe e
tra le diverse modalità di assunzione
può determinare una distinzione tra
droghe “buone” e droghe “cattive”.
Per tali ed altre ragioni non condivido e non comprendo chi si ostina a
ritenere che l’assunzione di alcune
droghe sia un comportamento tollerabile, accettabile, non pericoloso, o
che, peggio, lo si possa assecondare
o addirittura favorire con atteggiamenti superficiali, di sottovalutazione
e di più o meno velato assenso. Il
consumo di droghe e di alcol va sempre osteggiato e disincentivato.
Allo stesso modo ritengo assolutamente inappropriato ed inefficace
qualsiasi provvedimento o politica di
tipo repressivo e coercitivo. Criminalizzare il consumo di una sostanza
equivale a renderla più misteriosa ed
accattivante. Ed è ampiamente dimostrato dalle politiche proibizionistiche
adottate nel passato che il risultato
che si ottiene è opposto a quello sperato e voluto. Fenomeni di questa
portata non si contrastano con interventi di tipo poliziesco o militare o
comunque punitivo. Certamente vanno combattuti sul piano repressivo le
produzioni, i traffici, gli spacci. Ma
altra cosa è adottarli come metodi
preferiti e privilegiati. Ed altra cosa è
prevedere la punibilità del consumatore.
In ambito locale, l’Amministrazione comunale di Corigliano ha promosso diversi interventi di contrasto a
questo fenomeno. Innanzitutto va
compresa l’entità del fenomeno. La
percezione che si ha, ed alcuni elementi secondari indicano, è che vi sia
una diffusione significativa. Necessita
però una indagine accurata e specifica. Importante a tale scopo saranno i
risultati della ricerca promossa con
l’obiettivo di conoscere meglio la
qualità e la quantità del fenomeno nel
nostro territorio. Così come interessanti appaiono gli interventi previsti
di esperienze di gestione della emotività e delle emozioni e di attività di
aggregazione, che sono modalità partecipate di interazione con le nuove
generazioni. Mentre le borse-lavoro
previste per chi intende avviarsi ad un
percorso di recupero e di riabilitazione rappresentano una speranza di integrazione e di reinserimento sociale.
Gli esiti di questi interventi saranno
di difficile valutazione. In questi ambiti non vi sono riscontri immediati
ed i risultati positivi si ottengono in
un periodo medio-lungo.
È una questione di scelta. Se si vogliono risultati immediati e visibili si
scelgono politiche aggressive e repressive, se si vogliono avviare processi culturali bisogna attendere tempi più lunghi e sapere leggere i segnali di cambiamento. Bisogna capire
quali delle due strategie si vogliono
adottare, quali appartengono ai propri
valori ed ai propri ideali e quali danno risultati veri e duraturi.
Personalmente preferisco attivare
le istituzioni, le scuole, la società civile piuttosto che corpi di polizia ed
apparati militari. La vera sfida ritengo
non possa che essere sul piano preventivo, educativo, culturale. È su
questo terreno, più difficile e meno
appariscente, che si possono adeguatamente contrastare questi fenomeni.
È sostenendo interventi e politiche
orientate all’incontro ed al confronto
con i giovani, alla promozione di benessere, all’accettazione di sé e delle
proprie capacità, al favorire identità
positive che si possono ottenere risultati efficaci.
Le sfide sociali, come è quella della lotta alle droghe, non si vincono né
con il liberalismo di maniera, né con
il proibizionismo, né da soli, ma con
il concorso e l’adesione delle pluralità
individuali, civili, istituzionali, attivando processi culturali.
PROGETTO DI “MONDIVERSI”
PREVENZIONE E RICERCA SULLE
DROGHE NEL MONDO GIOVANILE
LOREDANA MERINGOLO
Operare nel campo della prevenzione delle tossicodipendenze comporta la necessità continua di con
frontarsi con il fenomeno del consumo delle nuove droghe.
In un ambito come quello dei
nuovi stili di consumo, si parla
spesso di bisogno di complementarità e di concerto, proprio perché la
realtà che si vuole conoscere è
complessa e poliedrica ed è molto
difficile che possa essere affrontata
in modo efficace da un solo attore e
da un solo punto di vista.
L’Associazione “Mondiversi”,
attraverso il progetto Prevenzione e
ricerca sulle droghe nel mondo giovanile, mira ad elaborare un quadro
preciso della diffusione del consumo di sostanze da parte dei giovani
del territorio di Corigliano, avvalendosi della collaborazione del
pubblico (scuole) e del privato sociale (associazioni), ed a colmare la
carenza di materiale di studio.
Il progetto, avviato proprio in
questi giorni, ha come obiettivi:
Riflessioni
Continua, senza esitazioni, la
costruzione del muro dell’Apartheid in Palestina da parte del
governo Sharon; un mostro di
650 chilometri di cemento, centinaia di torri di vedetta, filo spinato e sentinelle armate, che
stringono la Cisgiordania in una
morsa soffocante, impedendo ai
palestinesi di spostarsi di villaggio in villaggio per raggiungere
le proprie terre da coltivare ed
espropriandoli dalle risorse idriche. Con la costruzione del
muro, che di fatto annette ad
Israele la maggioranza delle colonie ebraiche (illegali per
l’Onu), si pone definitivamente
fine a qualsiasi ipotesi di pace
negoziata, già resa improbabile
dalle disposizioni della “Road
map” e dall’Accordo di Ginevra
che, tra le altre cose, non riconoscono il diritto al ritorno a milioni di profughi palestinesi. Così,
mentre la maggioranza dei cittadini del vecchio continente indica in Israele la prima minaccia
alla pace del mondo, i governi
europei sconfessano i propri
elettori e benedicono, con il loro
silenzio sulle politiche d’Apartheid del governo Sharon, il
massacro dei palestinesi. Creiamo l’Euro-mediterraneo dei movimenti e dei popoli. Contro
ogni guerra in Medio Oriente, ritiriamo le truppe dall’Iraq.
— indagine conoscitiva sul livello
di diffusione delle droghe nel
mondo giovanile;
— la produzione di schede informative, specifiche per ogni
tipo;
— pubblicazione dei risultati del
questionario.
L’indagine verrà svolta attraverso la
somministrazione di un questionario (ESPAD, ripreso e parzialmente
modificato e sintetizzato) ed è rivolta:
— agli studenti delle scuole superiori del Comune di Corigliano,
di età compresa tra i 15 ed i 19
anni;
— ai giovani, di età compresa tra i
18 ed i 24 anni, che frequentano
le scuole-guida nel comune di
Corigliano.
Contestualmente alla somministrazione del questionario verranno
distribuite le schede informative,
nelle quali verranno riportate: tipi
di sostanze dannose, effetti ricercati, rischi, danni e precauzioni.
La distribuzione del materiale
deve mirare: al rinforzo dei messaggi di prevenzione e cura di sé,
all’attivazione delle risorse personali ed all’aumento della percezione del rischio.
L’Associazione, partendo da tale
lavoro, mira alla realizzazione di
una “Banca Dati” sull’andamento
della diffusione del fenomeno, nella
prospettiva di migliorare la progettazione offrendo, nel contempo, a tutti
quelli che sono coinvolti in questo
campo, suggerimenti sulle iniziative
locali, nazionali ed europee.
Ars poetica
Stefania Buonofiglio
Tanto funesto e triste
il dì di morte
mai, fu, così forte.
Gonfio di dolore
l’animo mio ed il core
alla memoria tua
ha dato colore.
Ininterrotto il pianto si scioglie
in lacrime si forma
e cadono a dar vita
all’interna doglia.
Nel lottar con leggi, scure e pugni
del tuo ricordo m’ammanto
per essere di te degno.
Il tuo sangue caduto
con la polvere s’impregna
a cementar la fede
d’un divenir di libertà, sempre, pregno.
“Laboratorio dei saperi sociali”
Università degli Studi Orientale - Napoli
Dino Sena
dal mondo
3
300 milioni di bambini aspettano il tuo aiuto
Alimentazione scolastica. Senza fame si impara meglio.
CAMPAGNA SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
La più grande compagnia europea di telefonia mobile GSM e la
più grande agenzia umanitaria del
mondo uniscono le forze per rendere piú efficace la lotta
alla maggiore ingiustizia del nostro tempo.
TIM invita tutti i
propri clienti ad inviare
un SMS al numero
44772 e garantire in
questo modo un pasto a
scuola a cinque bambini poveri.
TUTTI A SCUOLA
300 milioni di bambini poveri oggi potrebbero essere 300 milioni di disperati domani. Bisogna aiutare
adesso i loro genitori a
toglierli dalla strada, a
non mandarli a lavorare.
Il luogo-chiave per aiutare i
bambini poveri del mondo è la
scuola. Quando in una scuola arriva
il WFP, con i suoi camion carichi di
cibo, essa si riempie di bambini e di
bambine.
I genitori li lasciano andare perché sanno che lí riceveranno un pasto sicuro. Senza fame, i piccoli riescono a studiare, imparano a leggere ed a scrivere, a prevenire le malattie, ricevono cure mediche e vaccinazioni. Crescono piú forti e liberi: costruiscono le basi per il proprio futuro e per quello del proprio
popolo.
Quando, per mancanza di fondi,
il WFP deve sospendere la distribuzione di cibo, le scuole si svuotano
rapidamente, i genitori sono costretti a mandare i figli a lavorare.
Lontano dalla scuola, i bambini
sono indifesi e vulnerabili; rischia-
no di cadere nella rete dello sfruttamento, di venire arruolati come soldati.
Intere generazioni crescono sen-
milioni di bambini nelle scuole di
oltre 60 Paesi.
LA CAMPAGNA GLOBALE
Il nostro obiettivo è convincere
le persone, i governi, le altre organizzazioni internazionali che il solo
modo per sconfiggere la fame nel
mondo è aiutare i bambini a scuola.
Per aiutare a nutrire
un bambino
versa un contributo sul
C/C POSTALE
41730946
intestato a:
WFP
causale:
A scuola senza fame
o invia un SMS TIM al
44772
za aver imparato nulla. Da grandi,
quei bambini non saranno in grado
di cavarsela da soli.
Il WFP vuole far arrivare cibo in
tutte le scuole povere del mondo. È
un sogno che si puó realizzare.
Bastano 20 centesimi di euro al
giorno per dare da mangiare ad un
bambino nella sua scuola. Bastano
34 euro per aiutarlo per un anno intero.
PER L’ALIMENTAZIONE
SCOLASTICA
Il WFP ha lanciato un’iniziativa
a livello mondiale per raggiungere,
nutrire ed istruire un sempre maggior numero di bambini ancora privi di aiuto.
costa solo 1,00 euro
e farà arrivare subito
un pasto a scuola
a 5 bambini poveri
Ecco come puoi dare una mano:
WORLD FOOD PROGRAMME
IL PROGRAMMA ALIMENTARE
MONDIALE DELL’ONU:
40 ANNI DI ESPERIENZA
Il WFP è la più grande agenzia
di aiuti alimentari del mondo, ha la
sua sede centrale a Roma e, da oltre
40 anni, aiuta le popolazioni povere
del mondo a combattere la fame.
Ogni anno, il WFP aiuta più di
80 milioni di persone in più di 80
Paesi e dà da mangiare ad oltre 15
Autorizzazione Tribunale di Rossano
Registro Periodici N. 02/03 del 25 marzo 2003
CONTATTACI!!!
Direttore Responsabile: MARIO DELPIANO
Via Sicilia, 1 - 87065 CORIGLIANO SCALO (Cs)
Telefono e Fax 0983.885346
Redazione:
FABIO BUONOFIGLIO, MARIA CALOROSO, LUIGI CHIARO,
LOREDANA MERINGOLO, FABIO PISTOIA,
ADALGISA REDA, MARIO REDA
Stampa: TECNOSTAMPA - Largo Deledda - Tel. 0983.885307 - Corigliano Scalo
www.mondiversi.it
E-mail: [email protected]
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Pagine Culturalidi Fabio Pistoia
CITTÁ DI CORIGLIANO CALABRO
Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo
Stagione teatrale 2003/2004
provinciale alla Cultura, retto dalla
dott.ssa Donatella Laudadio; il secondo,
tenutosi il 19 dello stesso mese, denominato Serata felliniana. Federico Fellini –
Nino Rota (l’immaginifico, il movimento, il suono), ideato e diretto da Anna
Giannicola Lucente ed a cura dell’Associazione “Ars Enotria”, promosso dall’Assessorato provinciale al Turismo
ed allo Spettacolo, retto dal dott. Franz
Caruso.
ph. G. Gianzi
Tutto è ormai pronto per l’attesa edizione 2003/2004 della Stagione teatrale
“Città di Corigliano Calabro”.
L’evento costituisce il momento più
importante all’interno del già di per sé
vasto panorama culturale cittadino, per
quantità e soprattutto qualità dell’offerta
proposta, ed è promosso anche quest’anno dall’Amministrazione comunale di
Corigliano – Assessorato alla Cultura,
Turismo e Spettacolo, guidato dal dott.
Gaetano Gianzi, in collaborazione con la
locale Associazione “Generazione futura”, presieduta da Pasquale Aversente.
Da preludio alla Stagione teatrale
hanno fatto, nei giorni scorsi, due splendidi spettacoli, entrambi offerti dall’Amministrazione provinciale di Cosenza,
in collaborazione con l’Ente Comune.
Il primo, Charitas – Mistero sacro
sulla vita di San Francesco di Paola, di
e con Giuseppe Maradei e musiche di
Salvatore Chiodi, portato in scena lo
scorso 13 dicembre dalla “Compagnia di
Teatro Popolare” e dal Gruppo “Castrum
Cantorum”, promosso dall’Assessorato
Fabio Pistoia
Responsabile Ufficio Stampa
Stagione teatrale 2003/2004
L’assessore Gaetano Gianzi
PREVENDITA ABBONAMENTI
PREZZI ABBONAMENTI
Menù completo (5 spettacoli nazionali):
Specialgallery (5 spettacoli nazionali):
(Over 60 e studenti under 21)
40,00 euro
20,00 euro
ASSOCIAZIONE “GENERAZIONE
FUTURA”
Quadrato Compagna – Schiavonea di Corigliano
Tel: 0983/85.61.00 – 360/39.56.26
Web site: www.generazionefutura.it
INFORMAZIONI
PREZZI BIGLIETTI
Platea (posto unico):
Galleria (posto unico):
La Stagione teatrale entrerà però nel
vivo con l’avvento del prossimo anno, il
2004, grazie alla messa in scena, presso
il cinema-teatro Metropol dello Scalo
cittadino, di numerosi spettacoli, di notevole spessore culturale e grande interesse collettivo, adatti a soddisfare le esigenze di un pubblico variegato per età
ed estrazione sociale.
A conferma di ciò, i prezzi stabiliti per
gli abbonamenti e per i singoli biglietti.
E non è poco, se si visiona il programma pubblicato nella pagina seguente, costituito da spettacoli d’autore e con la
partecipazione di personaggi celebri, a
garanzia di una Stagione teatrale “di
qualità”, ossia pensata e realizzata con
una significativa finalità: il rifiuto del divertimento fine a se stesso e, dunque, la
volontà di “alzare di tono” il clima culturale che si respira in città.
10,00 euro
5,00 euro
UFFICIO STAMPA
Responsabile: Fabio Pistoia
Tel: 333/49.27.580 - E-mail: [email protected]
Pagine Culturalidi Fabio Pistoia
5
CITTÁ DI CORIGLIANO CALABRO
Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo
Stagione teatrale 2003/2004
VENERDÌ 16 GENNAIO
Associazione Mandolinistica Napoletana
L’OFFERTA
MEDITERRANEA
Viaggio fra la musica colta e
la canzone napoletana per mandolino
THE PRETTY STORY OF A WOMAN
di A. Brancati e F. Bellomo
Regia: Ennio Coltorti
Scene: Alberto Verso
ph. P. Torres
ph. T. Le Pera
VENERDÌ 6 FEBBRAIO
Manuela Arcuri, Pino Quartullo, Ninì Salerno
VENERDÌ
26 MARZO
Massimo Ranieri
VENERDÌ
20 FEBBRAIO
Maurizio Micheli
e Benedicta Boccoli
NUN È
ACQUA
LE PILLOLE
D’ERCOLE
Regia: Massimo Ranieri
Coreografie: Franco Miseria
di Charles Hennequin
e Paul Bilhaud
Regia: Maurizio Nichetti
(Spettacolo fuori abbonamento)
GIOVEDÌ 1 APRILE
Marco Zurzolo Ensemble
ZURZOLO SUONA VIVIANI
SICILIANO PER CASO
di D’Alessandro e Lolli
ph. B. Ledda
VENERDÌ 30 APRILE
Gianfranco Jannuzzo
Oltre alla Sezione di Teatro Nazionale, è prevista, come di consueto, l’attrettanto gradita Sezione di Teatro Locale,
costituita da spettacoli in vernacolo coriglianese, scritti ed interpretati da cittadini con la passione per il mondo del Teatro e desiderosi di contribuire alla crescita della comunità tramandando l’uso del dialetto e dei costumi coriglianesi.
Al momento di andare in stampa, le date di questi spettacoli non sono ancora state stabilite e verranno al più presto rese
note attraverso gli organi d’informazione.
Il libro del mese
GIALLO
ROSSO
BLU
“Protocollo d’intesa” tra l’Amministrazione comunale, il Distretto Scolastico, il Distretto Sanitario ed il
mondo del volontariato per la gestione di tutto il Centro Sportivo.
Reda ha auspicato che anche nella
vicina Rossano gli organismi preposti si muovano nella
stessa direzione, non
fosse altro che per effettuare tra i nostri due importanti comuni quelle
prove di “conurbazione”
propedeutiche alla nascita della sesta provincia calabrese. Il presidente del Distretto Scolastico, inoltre, ha chiesto l’effettuazione di
uno “screening” sulle
barriere architettoniche
nelle scuole del territorio da parte dell’Ammi-
NERO
La prof.ssa Marinella Alesina,
presidente dell’Associazione promotrice, dopo aver salutato e ringraziato per la presenza il numerosissimo
pubblico convenuto all’incontro, ha
elencato i tanti problemi che ancora
oggi, purtroppo, affliggono il mondo
della “disabilità” nel nostro territorio.
L’assessore Sonia Azzaro ha sottolineato gli interventi effettuati dall’Amministrazione comunale di Corigliano in merito a queste tematiche
ed ha offerto la sua piena disponibilità e quella dell’intero esecutivo per
analoghe iniziative.
Il prof. Mario Reda, persona da
sempre sensibile ed impegnata nella
società, ha proposto l’utilizzo del
Centro Sportivo di contrada Insiti
per la riabilitazione psico-fisica e
sensoriale dei ragazzi ed ha auspicato, a tal proposito, la firma di un
nistrazione.
La serata si è conclusa con uno
splendido spettacolo di ballo in cui i
ragazzi dell’Associazione, supportati dai maestri della scuola di danza
“Donato”, hanno vieppiù dimostrato
di quanto possa fare, in positivo,
l’impegno e l’amore. E’ infine seguito un ottimo buffet.
F. P.
GIALLO
DISABILITÀ E SERVIZI
ROSSO
Si è tenuta nei giorni scorsi allo
Scalo di Corigliano un’interessante
tavola rotonda sul tema “Disabilità e
servizi”, promossa dall’Ufficio per
la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dall’Associazione Nazionale Famiglie
Disabili Intellettivi e RelazionaliSezione di Corigliano Calabro.
Al dibattito – che rientra nel novero di iniziative organizzate in occasione della designazione del 2003
come “Anno Europeo del Disabile”
– sono intervenuti, nelle vesti di relatori, Sonia Azzaro, assessore alle
Pari Opportunità ed alla Coesione
Sociale del Comune di Corigliano,
ed il prof. Mario Reda, presidente
del locale Distretto Scolastico n. 20.
Assente, per improrogabili motivi, il
dott. Nicola Tridico, responsabile
del Distretto Sanitario di Corigliano.
I lavori sono stati moderati dal sacerdote don Antonio Martello, dell’Ufficio Diocesano Pastorale Sanitaria.
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Pagine Culturalidi Fabio Pistoia
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IN DIRETTA DA BAGDAD
Il nuovo libro di Lilli Gruber
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me, ha vissuto con gli iracheni i
preparativi di una guerra sempre più
inevitabile. Ha registrato le rituali
dichiarazioni di fede nei confronti
del raìs e dell’immancabile vittoria
ed ascoltato le critiche al regime
che nessuno avrebbe mai osato pronunciare davanti ad una telecamera,
per paura di incorrere nella vendetta
di una dittatura sanguinaria.
Le storie, le immagini, i racconti
della gente di Bagdad
Alla scadenza dell’ultimatum ha documentato, con i suoi drammatici
servizi dall’Hotel Palestine e dalle
strade della capitale, i bombardamenti ed i preparativi per la resistenza, l’ostinato rifiuto di ammettere la realtà nelle dichiarazioni del
ministro dell’Informazione Mohammed Said alSahaf e la posizione del vicepresidente Tareq Aziz,
nell’ultima intervista da lui rilasciata. Dopo la battaglia di Bagdad, ha raccontato in diretta l’ingresso in
città degli angloamericani, la caduta dell’enorme statua di Saddam Hussein ed i saccheggi che hanno segnato i primi giorni del nuovo Iraq.
Un’analisi storica e politica della guerra in Iraq e
del nuovo Medio Oriente
Nel suo libro, Lilli Gruber racconta tutto ciò che ha
visto in Iraq. Parla della paura che ha provato dinanzi ai bombardamenti ed alla minaccia di una carneficina e della passione per la notizia che è più forte
della paura. Approfondisce l’antefatto di questa
guerra, dall’ascesa del nazionalismo arabo del partito
Baath ai lunghi anni dell’embargo ed affronta alcuni
temi decisivi: la guerra come metodo per risolvere le
controversie internazionali (o per esportare la democrazia), l’atteggiamento degli Stati Uniti, superpotenza unica, e le conseguenze sull’intero Medio
Oriente della nuova situazione in Iraq. Nella sua lucida analisi, il conflitto iracheno diviene lo spartiacque che segnerà per molti anni la politica mondiale.
Pubblicato per la collana Saggi della Rai Eri-Rizzoli, il volume consta di 300 pagine, ha come legatura
un cartonato con sovraccoperta ed un formato di
13,5 x 21,5. In libreria dallo scorso mese di settembre, il suo prezzo è di soli 16,00 euro. Il libro è stato
lanciato con pubblicità su quotidiani e periodici a tiratura nazionale, pubblicità televisiva sui canali
Rai, video-chat in diretta con i lettori, partecipazione dell’Autrice a dibattiti e presentazioni.
F. P.
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L’Autrice
Lilli Gruber, giornalista professionista dal 1982, è stata assunta nel
1984 al Tg3 regionale del TrentinoAlto Adige. Passata al Tg2, nel
1987 diventa la prima giornalista
italiana a condurre un telegiornale
di prima serata. Nel 1990 viene
chiamata da Bruno Vespa al Tg1 ed
a partire dal 1994 conduce l’edizione delle 20. Dal 1988 lavora anche
come inviata di politica estera ed ha
seguito per la Rai tutti i principali
avvenimenti internazionali. Nel
2002 è stata visiting scholar alla
School for Advanced International
Studies della Johns Hopkins University. Da due anni viene invitata
come discussion leader al World
Economic Forum di Davos. Ha condotto programmi
su televisioni pubbliche e private in Germania. Collabora con il quotidiano “La Stampa” e tiene la rubrica di politica internazionale Punti di vista su “Io
Donna”, settimanale del “Corriere della Sera”. Ha
scritto Quei giorni a Berlino, Nuova Eri 1990. Tra i
numerosi riconoscimenti avvenuti vanno ricordati lo
Schmid Preis (1995), il Premio Fregene (1998) ed il
Premio Spoleto per il giornalismo (2001).
La testimonianza in prima persona di una giornalista che si è guadagnata sul campo la fiducia degli italiani
Negli ultimi quindici anni, Lilli Gruber ha raccontato
in prima persona le grandi svolte della storia che abbiamo vissuto: la fine della Germania Est e la caduta
del Muro di Berlino, la prima guerra del Golfo, il
crollo dell’Unione Sovietica, il conflitto israelianopalestinese ed il processo di pace in Medio Oriente,
le vicende mediorientali, la guerra nell’ex Jugoslavia, i test nucleari francesi a Mururoa, le elezioni in
Iran, gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001,
fino alla nuova crisi irachena, argomento del suo ultimo libro. L’impegno e l’equilibrio che ha sempre
messo nel lavoro le hanno conquistato la fiducia e
l’attenzione degli italiani ed il suo volto è diventato
uno dei più noti ed apprezzati della televisione.
Il bilancio di una guerra che ha segnato il destino
del 2003
Lilli Gruber è arrivata a Bagdad a fine gennaio 2003
come corrispondente del Tg1. Ha cercato la verità al
di là delle deformazioni di due apparati propagandistici contrapposti, quello di Saddam Hussein e quello
di Bush. Ha assistito agli ultimi tentativi degli ispettori dell’Onu, ha intervistato gli esponenti del regi-
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UNA GRANDE GIORNALISTA TELEVISIVA
RACCONTA LA GUERRA CHE STA CAMBIANDO IL MONDO
Una lucida analisi sulla personalità e la
vita di Napoleone Bonaparte. Un ritratto
inedito di un Napoleone sorprendentemente feroce ed antitaliano. Quel geniale
stratega, che in nome della Rivoluzione e
della nascente Repubblica avrebbe dovuto liberare la penisola dal dominio straniero, si rivelerà in realtà un crudele e spietato conquistatore, un vero e proprio “flagello” per l’Italia.
Autore: Antonio Spinosa
Titolo: Napoleone. Il flagello d’Italia
Le invasioni, i saccheggi, gli inganni
Editore: Mondadori, collana Le scie
Pagine: 374
Prezzo: 18,00 euro
Note sull’Autore: saggista e biografo di
fama internazionale, si dedica da anni a
riscoprire ed a reinterpretare eventi e personaggi che hanno cambiato il mondo e
l’Italia in particolare.
F. P.
LIBRERIA - CARTOLERIA
ARTICOLI DA REGALO
di Santo Polino & C.
Via Machiavelli, 4 - Tel. e Fax 0983.885846
CORIGLIANO CALABRO (Cs)
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DALLA PRIMA PAGINA
Legge Gasparri
nessuna luce, molte ombre
si accanisce tanto, altro non è
che il frutto di un “Far West” legislativo che si è perpetrato negli
anni. Fatta eccezione per la Corte
Costituzionale, che sin dai suoi
esordi si è reteiratamente pronunciata al riguardo, il Parlamento si è
sempre dimostrato refrattario a
prendere posizioni nette in materia.
Ed è proprio da alcune sentenze
della stessa Corte, avvalorate dalle
opinioni di illustri giuristi quali
Sorrentino e Rossi, che muovono le
principali accuse alla Gasparri. Si
pensi alla lontana 225 del 1974 che
vieta all’esecutivo ingerenze dirette
sul Cda; la nuova legge, invece di
scardinare i vetusti principi di lottizzazione delle reti Rai, assegna
alla Commissione Parlamentare di
vigilanza prima, ed addirittura alla
persona del Ministro del Tesoro
poi, la facoltà di eleggere i nove
membri del nuovo Consiglio d’amministrazione. Quale garanzia d’autonomia? I mezzi di comunicazione
si confermano meri strumenti al
servizio dei partiti e quindi del potere. E non ci si appelli alla clausola che vuole il consenso dei 2/3 del
Consiglio per l’elezione del Presidente! Con 4 consiglieri destinati
alla maggioranza e 2 nominati dal
Tesoro risulterebbe fattualmente
impossibile far correre il dibattito
interno sui binari dell’ordinaria dialettica democratica.
In un simile contesto qualsiasi
proposta di ispirazione governativa
troverebbe terreno fertile. Se da un
punto di vista strettamente politico
questa legge sembra quindi contravvenire, lato sensu, alla cosidetta
libertà di manifestazione del pensiero, da un punto di vista più tecnico apporta sì importanti modifiche
alle nostre strutture comunicative,
ma a prezzi altissimi. Il nuovo SIC,
ente imprecisato cui dovrebbero
confluire tutte le risorse economiche del settore, dal canone alla pubblicità passando per gli investimenti promozionali, non assicura alcun
reale limite anticoncentrazione, includendo in un non meglio precisato “sistema integrato di comunicazione”, tra le altre cose, vendite di
giornali, editoria libraria fino ai ricavi delle televendite.
È dunque facile comprendere
quanto aleatorio sia il limite antitrust del 20% previsto dalla legge
Gasparri, dovendosi riferire esso
ad una “torta” di simile vastità. Il
risultato è una palese violazione
della normativa comunitaria sulla
concorrenza (come ribadito dalla
Corte di Giustizia Europea nel settembre 2003), confermando al contrario l’anomalia italiana di un duo-
polio che da solo raccoglie il 96%
delle risorse pubblicitarie. Se una
soluzione di questo tipo appare irrinunciabile alla luce delle innovazioni tecnologiche che verranno apportate dall’avvento del digitale, è
altrettanto vero che, trattandosi di
un mutamento ancora all’orizzonte
(si parla del 2010), sembra abbastanza problematico riferire le relative soglie di concentrazione ad uno
status quo che vede ancora la presenza delle sole reti analogiche. In
termini pratici significa che Mediaset potrebbe, senza alcuna obiezione, acquistare Mtv e La7, poiché il
limite del 20% risulterebbe calcolato su un complesso di network
comprendente le 30 reti digitali di
cui si ipotizza la creazione. Fatti i
conti, oggi, Berlusconi direttamente
ed indirettamente acquisirebbe il
controllo completo delle reti tuttora
esistenti, senza contare la caduta
del veto che impediva l’acquisto di
giornali ad un proprietario di reti televisive…
La nuova riforma pare quindi disattendere completamente le direttive del Quirinale in termini di pluralismo informativo e, se vogliamo,
anche economico (ex art. 41 della
Costituzione) violando deliberatamente ogni tentativo di equipararsi
alla realtà della UE. Dopo l’istruzione, la sanità ed a quanto pare anche la previdenza un altro fondamentale istituto democratico viene
messo a repentaglio dal “nostro”
governo. Resta comunque da chiedersi perché una riforma di così
ampio respiro non abbia trovato
spazio anche nelle agende dei precedenti esecutivi.
TRIBUNALE DI ROSSANO
Proc. n. 34/97 R.E.
Ordinanza di vendita di beni immobili pignorati
Il giudice dell’esecuzione,
-sciogliendo la riserva di cui al verbale d’udienza del 31.10.2002;
-rilevato che:
l’istanza di vendita dei beni pignorati è stata ritualmente e tempestivamente depositata entro il termine di gg. 90 dall’esecuzione del loro pignoramento e di essa è stata data notizia ai sensi degli artt. 490 c.p.c. e 173 disp. att. c.p.c.;
l’atto di pignoramento è stato notificato alla parte debitrice esecutata e trascritto presso gli Uffici della Conservatoria di
Cosenza;
sono stati notificati/non v’erano da notificare gli avvisi di cui agli artt. 498,599 c.p.c e 158 disp. att. c.p.c.;
nessuna opposizione è stata validamente presentata avverso l’istanza di vendita e la valutazione del compendio operata dal
C.T.U.;
è stata depositata la documentazione ipotecaria e catastale relativa al compendio pignorato;
-visti gli artt. 569, 576, 581 c.p.c.
ordina
la vendita con incanto dei beni oggetto del verbale di pignoramento eseguito in data 3.3.97 ai danni di Celestino Giuseppe,
nello stato di diritto in cui si trovano, per come risulta dal verbale allegato alla presente ordinanza, per il giorno 29.01.2004,
alle ore 10 e segg., nella sala delle udienze civili di questo Tribunale;
dispone che
-il compendio pignorato sia posto ll’incanto in 2 lotti per come risulta dalla relazione di stima del C.T.U., da intendersi qui
riportata integralmente, depositata in atti e consultabile presso la Cancelleria di questo Ufficio;
il prezzo base dei lotti sia fissato come segue:
1° lotto: quota pari a 1/6 di magazzino in Corigliano euro 6.869,00 (seimilaottocentosessantanove/00;
2° lotto: terreno in Rossano euro 44.312,00 (quarantaquattromilatrecentododici/00);
-le offerte in aumento non possono essere inferiori alla somma di _ 500,00 (cinquecento/00) per il 1° lotto e di _ 1.500,00
(millecinquecento/00) per il 2° lotto;
Rossano, 7.11.2002
Il Giudice dell’esecuzione Dr. Salvatore Iulia
ALLEGATO ALL’ORDINANZA DI VENDITA N. 68/96 R.E. DEL 7-11-2002
LOTTO N.1: Quota pari a 1/6 d un locale a piano terra facente parte di un fabbricato di maggiore consistenza sito in Corigliano C., località Schiavonea v.le Salerno, denunciato all’UTE di Cosenza al foglio di mappa n. 71, part.lla 313 sub. 8, cat.
C/2, Cl. 6; vi si accede da via Salerno e confina con detta via, con spazio di isolamento, con vano scala del fabbricato e con
locale di altra proprietà;
LOTTO N.2: Terreno sito nel Comune di Rossano località S. Irene, riportato in catasto terreni alla partita n. 9458 in ditta
Celestino Giuseppe, foglio di mappa n. 3, part.lla 42 di ha 1.07,20 uliveto di prima classe, confina con proprietà Santasalia,
con proprietà Pittore e da altri due lati con particelle n. 247 e 248.
Il Giudice dell’esecuzione Dr. Salvatore Iulia
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Per me la democrazia è il
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pensiero,
le opinioni, la
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libertà
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collettività generale, nel
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rispetto dei principi della
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Costituzione. La democrazia
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è la liberazione dai padroni,
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dallo sfruttamento. La demo123456789012345678901234567890121234567
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crazia è l’indipendenza,
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coniugata con la correttezza
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e la trasparenza.
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Uno degli obiettivi della
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democrazia
dovrebbe essere
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la realizzazione di un model123456789012345678901234567890121234567
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lo di teoria, che privi la “giu123456789012345678901234567890121234567
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stizia” delle sue caratteristi123456789012345678901234567890121234567
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che di strumento di tutela de123456789012345678901234567890121234567
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gli interessi delle classi domi123456789012345678901234567890121234567
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nanti. La democrazia non è la
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conservazione delle posizioni
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di potere, non è una monar123456789012345678901234567890121234567
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chia assoluta, non è guerra.
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Io vorrei pensare alla de123456789012345678901234567890121234567
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mocrazia come ad un teatro
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ad ingresso libero, ma in que123456789012345678901234567890121234567
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sti giorni questo mio teatro
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sembra essere diventato un
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orribile regno di guerra, dove
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il combattimento, la morte, i
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prigionieri, la bombe, la vio123456789012345678901234567890121234567
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lenza non conoscono frontie123456789012345678901234567890121234567
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re. Al riguardo non ho tante
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parole da esprimere, ho solo
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tanta rabbia, tanta amarezza
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che ho voluto racchiudere in
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123456789012345678901234567890121234567
questa mia poesia.
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Il cielo di Bagdad
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è senza nuvole, senza sole,
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senza stelle, senza luna…
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Nel cielo di Bagdad
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è tempo di guerra,
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non c’è più tempo d’amore…
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Nel cielo di Bagdad
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la vita passa in fretta,
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e si lotta tra la vita e la morte…
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Il cielo di Bagdad
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è diverso dal mio cielo,
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123456789012345678901234567890121234567
è cambiato,
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si è trasformato e,
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quando da lontano lo guardo,
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non so cosa dire,
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riesco solo a sentire,
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a vedere
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quello che non ho visto mai…
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Ditemi quando la guerra
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finirà, così forse
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sorriderò ancora…
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Ditemi se è così lontana
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la libertà, così dirò
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al delfino di
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nuotare ancora…
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Gina Catalano
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Il cielo di Bagdad
LIVELLO DI
COORDINAMENTO ED
INTEGRAZIONE DEGLI
INTERVENTI
A questo livello sono stati fissati
BLU
ROSSO
GIALLO
NERO
BLU
ROSSO
GIALLO
NERO
BLU
ROSSO
GIALLO
NERO
Una Ludoteca a Trebisacce
Uno spazio in cui si gioca, si inventano cose, si sta con gli amici.
Questa è la nuova Ludoteca che
l’Amministrazione Comunale di Trebisacce ha inaugurato lo scorso 1 dicembre in via Nazario Sauro. Lo spazio, fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche Sociali, dove i piccoli potranno socializzare e divertirsi
giocando, sarà gestito dalla cooperativa sociale “Rossano Solidale” all’interno del progetto “Il Piccolo Principe” – legge 285/97.
La Ludoteca è uno spazio aperto ai
bambini, ai ragazzi ma anche agli
adulti, dove saranno organizzati laboratori, animazioni, feste ed attività ludiche. L’intenzione è quella di ricercare e costruire integrazioni e collaborazioni con le realtà sociali del territorio per diventare uno spazio aperto anche alle proposte ed alle richieste dei genitori. L’ingresso alla Ludoteca sarà gratuito.
“In questi ultimi anni – spiega
l’assessore Giuseppina Tinelli – nella
nostra città abbiamo avuto una crescente richiesta da parte dei genitori
di prestare attenzione ai bambini e di
occuparsi di loro con proposte educative mirate ad una socializzazione
qualificata ed a soddisfare il loro bisogno di gioco. Grazie alla collaborazione con la cooperativa sociale,
dopo il Ludobus siamo arrivati alla
creazione di questa Ludoteca”.
La Ludoteca apre tre pomeriggi a
settimana, dalle ore 16.00 alle 19.00.
Si potrà giocare, naturalmente, ma
anche partecipare a laboratori, vedere
spettacoli, insomma divertirsi in tanti
modi.
E’ un luogo ricreativo e di gioco
per bambini, un ambiente naturale
per lo sviluppo della personalità. Un
ambiente in cui trovare personale
qualificato e pronto alle esigenze dei
bambini. Il personale che opera nella
Ludoteca sarà particolarmente attento
a facilitare la trasmissione di conoscenze ed organizzerà attività per
promuovere la crescita del bambino
anche con l’utilizzo di strumenti ludici. La Ludoteca è anche un luogo di
incontro tra bambini ed adulti, genitori ed educatori. Un luogo in cui le
persone si conoscono e si scambiano
idee ed opinioni, entrano in contatto
sviluppando relazioni.
C. V.
ROSSO
BLU
NERO
GIALLO
ROSSO
I risultati importanti che si attendono da tale azione sono principalmente due: una maturazione progressiva dei ragazzi inseriti, modificando il loro stile di vita e la gestione del proprio “tempo”, scandito
non più dall’urgenza della sostanza
ma dagli impegni più concreti e rassicuranti della quotidianità, di cui il
lavoro rappresenta uno spazio fondamentale, e la costituzione di una
“rete sociale” per costruire sinergie
per la pianificazione e l’accompagnamento all’inserimento di singole
persone con difficoltà.
BLU
LIVELLO OPERATIVO
Durante l’effettivo inserimento
della persona sono previste delle figure di accompagnamento e di verifica
del percorso, sia all’interno che all’esterno dell’ambiente di lavoro: il tutor ed il referente.
Il tutor è un operatore che ha il
compito di seguire fin dalle prime fasi
l’inserimento, analizzando accuratamente l’azienda ed il gruppo di lavoro,
confrontandoli con la conoscenza delle problematiche e la personalità del
soggetto in carico, nonché nel divenire
dell’inserimento, poiché l’esperienza
di borsa-lavoro chiede al soggetto di
far fronte a molti cambiamenti (conoscenza, adattamento, produttività, ora-
NERO
soprattutto la maturazione globale dell’individuo in un contesto aperto, in
quanto essere integrati funzionalmente
in un sistema lavorativo richiede che
si realizzi l’appartenenza da parte del
soggetto a questo sistema. L’appartenenza è il “sentirsi dentro”.
Questo risultato rappresenta il termine del processo di socializzazione
alla vita organizzativa e lavorativa,
che è comunque un aspetto particolare
del più ampio processo di socializzazione o meglio risocializzazione del
soggetto alla società in generale. Gli
inserimenti lavorativi sono individuati
presso due ditte del territorio, le quali
possono garantire la verifica dell’intervento, l’eventuale inserimento definitivo, la disponibilità ad offrire
l’azienda come concreto banco di prova ed una maggiore sensibilità alle
problematiche di cui il soggetto è portatore. Gli inserimenti nelle aziende
sono stati organizzati per fasi successive e su due livelli.
GIALLO
Nello scorso mese di novembre
sono state attivate le prime borse-lavoro per soggetti tossicodipendenti
all’interno del progetto “La Bussola”, finanziato dal Comune di Corigliano Calabro e dai Comuni Albanesi con i fondi della legge 45/99.
Il progetto si rivolge a soggetti
che hanno terminato un percorso terapeutico o che sono attualmente in
trattamento presso il “Sert” di Corigliano e per i quali la borsa-lavoro
può essere considerata parte integrante del proprio processo riabilitativo e di reinserimento socio-lavorativo. Obiettivo non è tanto quello
della qualifica o dell’acquisizione di
un “mestiere”, ma soprattutto il raggiungimento di una “capacità di lavoro” più articolata, fatta di capacità
di stare serenamente in azienda con
gli altri lavoratori, di continuare ad
impegnarsi proficuamente in maniera continuativa, di saper individuare
e sostenere i livelli di produttività
necessari, di sapersi relazionare dentro e fuori l’ambiente di lavoro, di
autonomia sia economica che psicologica, di valorizzazione delle proprie capacità e di integrazione sociale. Il progetto borse-lavoro riguarda
ri, regole, ecc.). Il ruolo del tutor è
di sostegno e verifica di tutto ciò.
Egli, inoltre, avrà degli incontri periodici con il referente aziendale e
con il gruppo di lavoro sia sull’andamento dell’inserimento che su tematiche di carattere sociale, da lui
stesso proposte o sollecitate dall’interno dell’azienda.
Il referente dell’ambiente lavorativo è stato individuato tra coloro
che lavorano nell’azienda nel corso
degli incontri precedenti l’effettivo
inserimento, anche su proposta e disponibilità dell’azienda. Lavorerà in
stretto collegamento con il tutor e
dovrà anche cogliere le eventuali
difficoltà di accettazione del ragazzo da parte del gruppo di lavoro e
viceversa.
ROSSO
CARMELA VITALE
con i responsabili delle aziende incontri volti a definire le modalità di integrazione delle diverse azioni ed a stabilire le buone pratiche da seguire.
Successivamente si è passati alla presentazione del soggetto fruitore della
borsa-lavoro ai soggetti dell’azienda
interessata e si è valutata la reale disponibilità all’accoglienza da parte del
contesto. Prima dell’effettivo inserimento è stato necessario effettuare un
ulteriore incontro con i lavoratori e
con i dirigenti della cooperativa per
stipulare un contratto, illustrare nei
dettagli l’esperienza, definirne gli
obiettivi e le modalità di svolgimento
e valutare la disponibilità e le risorse
del gruppo di lavoro.
BLU
AVVIATE LE BORSE-LAVORO
DEL PROGETTO “LA BUSSOLA”
GIALLO
NERO
8