Anno I - n.8 Dicembre 2003
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Anno I - n.8 Dicembre 2003
ROSSO GIALLO ROSSO BLU Augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo Preveniamo l’uso di sostanze stupefacenti Legge Gasparri nessuna luce, molte ombre ANTONIO GIOIELLO ADALGISA REDA Il consumo di droghe e di alcol nei giovani europei sta assumendo proporzioni di estremo rilievo e preoccupando non poco la comunità internazionale. L’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT) denuncia un sensibile aumento nella popolazione giovanile europea di consumo di cannabinoidi, di amfetamine e la comparsa di un moderato consumo di cocaina, spesso associato ad abuso di alcolici. Le ricerche più recenti sui comportamenti e gli stili di vita dei giovani evidenziano la tendenza, in occasione di momenti di divertimento e di socializzazione, a consumare sostanze psicostimolanti. Mostrando che è diventata ormai pratica diffusa, durante vacanze, gite, feste, nei luoghi di ritrovo, l’uso di droghe ed il consumo eccessivo di bevande alcoliche e superalcoliche. La fascia d’età interessata a questo fenomeno è molto ampia e comprende sia i preadolescenti di 11 anni che i giovani adulti di oltre 30 anni. La fascia di età a maggior rischio, però, è identificata tra i 14 ed i 16 anni. È questa l’età in cui Dopo due anni di affannato, ed a quanto pare inutile, dibattito politico la tanto discussa quanto agognata riforma del sistema radiotelevisivo, sotto il nome di legge Gasparri, ha ricevuto il suo bene placet. Non ancora definitivo, in attesa dell’intervento del Quirinale, ma certo è che un altro caposaldo della nostra Costituzione, l’art. 21, ha dovuto subire l’ennesimo colpo liberticida da parte del “nostro esecutivo”. Senza voler entrare nel merito dell’opportunità di legiferare su una materia tanto cara al nostro Presidente del Consiglio, sebbene i presupposti non manchino, restano da analizzare gli obiettivi ed i risultati che una legge siffatta si propone di perseguire. Forse sfugge ai più (?) che la fantomatica riforma del sistema radiotelevisivo ha rappresentato negli ultimi anni uno dei leit-motiv, a prescindere dal colore, dei nostri governi. Tale necessità nasce dall’opportunità di dare un assetto sistematico ai mass-media italiani che, da sempre, hanno presentato anomalie rispetto agli altri paesi occidentali. Il duopolio contro cui ci (continua a pag. 7) (continua a pag. 2) GIALLO ROSSO BLU NERO GIALLO Prestigioso riconoscimento per un giovane coriglianese e, dunque, per l’intera città. Il ventiduenne Fabio Pistoia, che già da anni svolge la professione giornalistica collaborando con numerose testate locali e regionali, è risultato essere il primo classificato per la Sezione “Saggio breve” del Concorso Letterario Nazionale Luiss. La Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” di Roma ha infatti istituito quest’anno un apposito Concorso, riservato esclusivamente agli studenti universitari non iscritti alla Luiss ed a coloro che frequentano Corsi tematici presso l’Ateneo privato della Capitale. Fabio Pistoia ha recentemente concluso il Corso biennale in “Tecniche di Giornalismo e di Comunicazione di massa” ed ha partecipato al Concorso con un suo elaborato. Si tratta di un testo che consta di circa dieci pagine scritte al computer, interamente incentrato sul tema L’amore e l’amicizia e realizzato analizzando il significato delle parole della canzone La cura di Franco Battiato. “L’amore e l’amicizia – questa la motivazione formulata dalla Commissione – risulta essere un singolare esperimento letterario, dedicato alla malinconia ed alla spiritualità che abbraccia il rapporto tra antichi valori e consumismo contemporaneo, utilizzando una forma di scrittura fluida e corretta che sprigiona una creatività istintiva”. La Commissione del Concorso – costituita da personalità del mondo universitario e del giornalismo – ha così inteso premiare tale testo, che verrà inserito nei “Quaderni Luiss”, una collana editoriale a diffusione nazionale pubblicata nella primavera prossima. ROSSO tri, agli Stati Uniti. Tutti speriamo che quell’opera possa riuscire, chiunque sia il principale “attore” internazionale. Ma sappiamo pure quale potrà essere (e purtroppo, forse, dovrà essere per sempre) il rovescio della medaglia: la nascita di un nuovo Stato-debitore internazionale. E l’Iraq (e vale chiaramente per il resto del “focolaio” medio-orientale) dovrà essere debitore per la sua democrazia, soprattutto perché potrà pagare un prezzo molto alto. E potrà farlo anche subito. Sono i pozzi dell’“oro nero” il prezzo della sempre eterna “filantropia” statunitense, oggi connessa alla nuova ed aberrante “dottrina” della guerra preventiva. Alla fine qualcuno dei fedelissimi del sanguinario dittatore Saddam Hussein lo ha tradito; se l’abbia fatto di più per il futuro del popolo iracheno o per riempire le proprie tasche con i dollari della “taglia” americana, o in egual misura, adesso non è importante. L’ex dittatore dovrà rispondere di crimini commessi contro la propria popolazione e di crimini internazionali contro l’umanità; e per questo dovrà essere processato. Quel processo dovrà essere giusto ed equo: dovrà garantire i diritti di inviolabilità della persona e della propria difesa. Saddam Hussein dovrà rispondere delle proprie responsabilità davanti al mondo, ma non davanti a uno Stato solo che da “poliziotto internazionale” voglia ergersi anche ad unico giudice. Se l’“affare” della cattura è stato condotto per via “esclusiva” dagli Stati Uniti, con l’avallo di altri pochi e potenti Stati, ciò non deve voler dire che la Comunità internazionale debba essere indebolita ancora, più di quanto già lo sia. Tra pochi giorni è Natale e forse bisognerebbe essere meno critici nel coltivare la speranza di un futuro migliore per il mondo. Sono giorni di festa e di riflessione, religiosa e laica insieme. Bisogna avere fiducia ed infondere speranza. Infonderci speranza. Ma questo fotogramma del mondo, visto ieri dall’Hotel Palestine, “Mondiversi” lo racconta così. IL GIOVANE FABIO PISTOIA VINCITORE DELLA SEZIONE “SAGGIO BREVE” BLU Da qualche ora sto immaginando di trovarmi proprio in quell’albergo, a Bagdad. Da qualche ora tutto il mondo ha appreso la notizia. In pochi fotogrammi ha potuto vedere l’immagine di colui che fino a pochi secondi prima era considerato il secondo uomo politico più potente del mondo; il provvisorio rappresentante istituzionale dell’“impero del male”. Dopo nove mesi è apparso con l’immagine di un clochard, un senza-tetto; una latitanza internazionale vissuta all’interno di una grotta, la propria trincea di guerra. Nessun effetto personale: soltanto una valigetta con 750.000 dollari in contanti, per foraggiare i protettori, ed una pistola, per difendersi nel caso più estremo del pericolo, quello della morte. Sono le 20.30, ora italiana, del 13 dicembre 2003. Ancora qualche ora. Il “poliziotto del mondo” deve informare i governi alleati ed amici, ha bisogno soltanto di qualche ora. Il tempo per avvisare le belle presentatrici dei canali satellitari di farsi acconciare coi lustrini, mentre gli operatori video sono già impegnati ad avvolgere e riavvolgere un nastro, a provare l’effetto sperimentandolo su se stessi, fino a trovare quello capace di rapire i telespettatori di tutto il pianeta, di catturarli nel video. “Saddam Hussein captured in raid”: in poche parole l’evento mediatico può avere inizio. Bush: “A dark and painful era is over. A hopeful day has arrived”. E’ terminata un’era oscura; è arrivato un giorno di speranza. Parola del presidente. Ed il mondo ha fiducia nel suo presidente. In questi giorni l’informazione planetaria globalizzata ci svelerà ogni retroscena; sarà capace di ricostruire e raccontare la latitanza dell’ex “nemico pubblico numero uno”, giorno per giorno. Mentre in Iraq, prevenendo quando sarà possibile, e comunque continuando ad affrontare la sfida costante del terrorismo internazionale, dovrà essere “costruita” una democrazia che quel paese non ha mai conosciuto. Ed il ruolo di “costruttore internazionale di democrazia” spetterà, ovviamente prima degli al- GIALLO NERO BLU ROSSO GIALLO NERO BLU ROSSO GIALLO NERO FABIO BUONOFIGLIO Concorso Letterario Nazionale Luiss NERO PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ONLUS “MONDIVERSI” Hotel Palestine BLU NERO DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO I - N. 8 - DICEMBRE 2003 2 DALLA PRIMA PAGINA Preveniamo l’uso di sostanze stupefacenti la maggior parte degli adolescenti si accosta a queste sostanze, le prova, fa le prime esperienze di consumo e spesso di abuso. La particolare sensibilità e propensione a tali comportamenti in questa fascia d’età è dovuta a diversi fattori. Alcuni affermano che pratiche e riti in cui i giovani si cimentano in imprese ad alto rischio siano stati sempre presenti anche nelle civiltà antiche. Si ritiene che vi sia una naturale pulsione umana a sperimentare in questa età, con evidenti contraddizioni, comportamenti ritenuti di emancipazione e spesso oppositivi rispetto al mondo degli adulti; ricercando, a volte, situazioni ai limiti delle potenzialità personali e molto prossime al rischio per la propria vita. Altri sostengono, invece, che siano soprattutto alcune caratteristiche della cultura e della società a favorire certi comportamenti. Ed è indubbio che la nostra sia una società orientata al consumo, al fascino del pericolo, all’esaltazione del divertimento a tutti i costi, al godimento di esperienze del qui ed ora, al culto dell’apparenza. E che la non appartenenza a questi canoni suscita negli adolescenti forti sentimenti di emarginazione, di frustrazione, di vero e proprio dolore, che, se non saputi gestiti, possono ingenerare la convinzione di “non essere adatto” ed un senso di esclusione che può spingere a ricercare esperienze distruttive. Il rischio, pertanto, che in questa fascia d’età si adottino condotte azzardate, qualsiasi sia il punto di vista condiviso, è di per sé elevato. Il consumo di droghe e di alcol le amplifica e le rende estremamente pericolose. Le droghe, infatti, alterano i naturali sistemi e processi percettivi, cognitivi ed emotivi rendendo incapace l’individuo di valutare adeguatamente il contesto in cui si trova. A questi effetti immediati si aggiungono possibili danni neurologici ed organici ed il pericolo gravissimo dell’instaurarsi in un periodo medio-lungo di una dipendenza. Inoltre, a tutto questo si accompagnano effetti più tipicamente psicologici. Vengono alterati i normali processi evolutivi e si può determinare un processo di estraniazione dalla realtà che può impedire il normale vissuto e la naturale sperimentazione delle fasi di crisi, di crescita e di maturazione peculiari e proprie del periodo adolescenziale. Seppure le conseguenze sopra descritte sono eventualità e non esiti sicuri e certi, si comprende, comunque, anche per la non prevedibilità degli effetti, l’estrema pericolosità di comportamenti di uso e soprattutto di abuso di sostanze stupefacenti. Né la differenza, che pure esiste e non si vuole negare, tra le diverse droghe e tra le diverse modalità di assunzione può determinare una distinzione tra droghe “buone” e droghe “cattive”. Per tali ed altre ragioni non condivido e non comprendo chi si ostina a ritenere che l’assunzione di alcune droghe sia un comportamento tollerabile, accettabile, non pericoloso, o che, peggio, lo si possa assecondare o addirittura favorire con atteggiamenti superficiali, di sottovalutazione e di più o meno velato assenso. Il consumo di droghe e di alcol va sempre osteggiato e disincentivato. Allo stesso modo ritengo assolutamente inappropriato ed inefficace qualsiasi provvedimento o politica di tipo repressivo e coercitivo. Criminalizzare il consumo di una sostanza equivale a renderla più misteriosa ed accattivante. Ed è ampiamente dimostrato dalle politiche proibizionistiche adottate nel passato che il risultato che si ottiene è opposto a quello sperato e voluto. Fenomeni di questa portata non si contrastano con interventi di tipo poliziesco o militare o comunque punitivo. Certamente vanno combattuti sul piano repressivo le produzioni, i traffici, gli spacci. Ma altra cosa è adottarli come metodi preferiti e privilegiati. Ed altra cosa è prevedere la punibilità del consumatore. In ambito locale, l’Amministrazione comunale di Corigliano ha promosso diversi interventi di contrasto a questo fenomeno. Innanzitutto va compresa l’entità del fenomeno. La percezione che si ha, ed alcuni elementi secondari indicano, è che vi sia una diffusione significativa. Necessita però una indagine accurata e specifica. Importante a tale scopo saranno i risultati della ricerca promossa con l’obiettivo di conoscere meglio la qualità e la quantità del fenomeno nel nostro territorio. Così come interessanti appaiono gli interventi previsti di esperienze di gestione della emotività e delle emozioni e di attività di aggregazione, che sono modalità partecipate di interazione con le nuove generazioni. Mentre le borse-lavoro previste per chi intende avviarsi ad un percorso di recupero e di riabilitazione rappresentano una speranza di integrazione e di reinserimento sociale. Gli esiti di questi interventi saranno di difficile valutazione. In questi ambiti non vi sono riscontri immediati ed i risultati positivi si ottengono in un periodo medio-lungo. È una questione di scelta. Se si vogliono risultati immediati e visibili si scelgono politiche aggressive e repressive, se si vogliono avviare processi culturali bisogna attendere tempi più lunghi e sapere leggere i segnali di cambiamento. Bisogna capire quali delle due strategie si vogliono adottare, quali appartengono ai propri valori ed ai propri ideali e quali danno risultati veri e duraturi. Personalmente preferisco attivare le istituzioni, le scuole, la società civile piuttosto che corpi di polizia ed apparati militari. La vera sfida ritengo non possa che essere sul piano preventivo, educativo, culturale. È su questo terreno, più difficile e meno appariscente, che si possono adeguatamente contrastare questi fenomeni. È sostenendo interventi e politiche orientate all’incontro ed al confronto con i giovani, alla promozione di benessere, all’accettazione di sé e delle proprie capacità, al favorire identità positive che si possono ottenere risultati efficaci. Le sfide sociali, come è quella della lotta alle droghe, non si vincono né con il liberalismo di maniera, né con il proibizionismo, né da soli, ma con il concorso e l’adesione delle pluralità individuali, civili, istituzionali, attivando processi culturali. PROGETTO DI “MONDIVERSI” PREVENZIONE E RICERCA SULLE DROGHE NEL MONDO GIOVANILE LOREDANA MERINGOLO Operare nel campo della prevenzione delle tossicodipendenze comporta la necessità continua di con frontarsi con il fenomeno del consumo delle nuove droghe. In un ambito come quello dei nuovi stili di consumo, si parla spesso di bisogno di complementarità e di concerto, proprio perché la realtà che si vuole conoscere è complessa e poliedrica ed è molto difficile che possa essere affrontata in modo efficace da un solo attore e da un solo punto di vista. L’Associazione “Mondiversi”, attraverso il progetto Prevenzione e ricerca sulle droghe nel mondo giovanile, mira ad elaborare un quadro preciso della diffusione del consumo di sostanze da parte dei giovani del territorio di Corigliano, avvalendosi della collaborazione del pubblico (scuole) e del privato sociale (associazioni), ed a colmare la carenza di materiale di studio. Il progetto, avviato proprio in questi giorni, ha come obiettivi: Riflessioni Continua, senza esitazioni, la costruzione del muro dell’Apartheid in Palestina da parte del governo Sharon; un mostro di 650 chilometri di cemento, centinaia di torri di vedetta, filo spinato e sentinelle armate, che stringono la Cisgiordania in una morsa soffocante, impedendo ai palestinesi di spostarsi di villaggio in villaggio per raggiungere le proprie terre da coltivare ed espropriandoli dalle risorse idriche. Con la costruzione del muro, che di fatto annette ad Israele la maggioranza delle colonie ebraiche (illegali per l’Onu), si pone definitivamente fine a qualsiasi ipotesi di pace negoziata, già resa improbabile dalle disposizioni della “Road map” e dall’Accordo di Ginevra che, tra le altre cose, non riconoscono il diritto al ritorno a milioni di profughi palestinesi. Così, mentre la maggioranza dei cittadini del vecchio continente indica in Israele la prima minaccia alla pace del mondo, i governi europei sconfessano i propri elettori e benedicono, con il loro silenzio sulle politiche d’Apartheid del governo Sharon, il massacro dei palestinesi. Creiamo l’Euro-mediterraneo dei movimenti e dei popoli. Contro ogni guerra in Medio Oriente, ritiriamo le truppe dall’Iraq. — indagine conoscitiva sul livello di diffusione delle droghe nel mondo giovanile; — la produzione di schede informative, specifiche per ogni tipo; — pubblicazione dei risultati del questionario. L’indagine verrà svolta attraverso la somministrazione di un questionario (ESPAD, ripreso e parzialmente modificato e sintetizzato) ed è rivolta: — agli studenti delle scuole superiori del Comune di Corigliano, di età compresa tra i 15 ed i 19 anni; — ai giovani, di età compresa tra i 18 ed i 24 anni, che frequentano le scuole-guida nel comune di Corigliano. Contestualmente alla somministrazione del questionario verranno distribuite le schede informative, nelle quali verranno riportate: tipi di sostanze dannose, effetti ricercati, rischi, danni e precauzioni. La distribuzione del materiale deve mirare: al rinforzo dei messaggi di prevenzione e cura di sé, all’attivazione delle risorse personali ed all’aumento della percezione del rischio. L’Associazione, partendo da tale lavoro, mira alla realizzazione di una “Banca Dati” sull’andamento della diffusione del fenomeno, nella prospettiva di migliorare la progettazione offrendo, nel contempo, a tutti quelli che sono coinvolti in questo campo, suggerimenti sulle iniziative locali, nazionali ed europee. Ars poetica Stefania Buonofiglio Tanto funesto e triste il dì di morte mai, fu, così forte. Gonfio di dolore l’animo mio ed il core alla memoria tua ha dato colore. Ininterrotto il pianto si scioglie in lacrime si forma e cadono a dar vita all’interna doglia. Nel lottar con leggi, scure e pugni del tuo ricordo m’ammanto per essere di te degno. Il tuo sangue caduto con la polvere s’impregna a cementar la fede d’un divenir di libertà, sempre, pregno. “Laboratorio dei saperi sociali” Università degli Studi Orientale - Napoli Dino Sena dal mondo 3 300 milioni di bambini aspettano il tuo aiuto Alimentazione scolastica. Senza fame si impara meglio. CAMPAGNA SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA La più grande compagnia europea di telefonia mobile GSM e la più grande agenzia umanitaria del mondo uniscono le forze per rendere piú efficace la lotta alla maggiore ingiustizia del nostro tempo. TIM invita tutti i propri clienti ad inviare un SMS al numero 44772 e garantire in questo modo un pasto a scuola a cinque bambini poveri. TUTTI A SCUOLA 300 milioni di bambini poveri oggi potrebbero essere 300 milioni di disperati domani. Bisogna aiutare adesso i loro genitori a toglierli dalla strada, a non mandarli a lavorare. Il luogo-chiave per aiutare i bambini poveri del mondo è la scuola. Quando in una scuola arriva il WFP, con i suoi camion carichi di cibo, essa si riempie di bambini e di bambine. I genitori li lasciano andare perché sanno che lí riceveranno un pasto sicuro. Senza fame, i piccoli riescono a studiare, imparano a leggere ed a scrivere, a prevenire le malattie, ricevono cure mediche e vaccinazioni. Crescono piú forti e liberi: costruiscono le basi per il proprio futuro e per quello del proprio popolo. Quando, per mancanza di fondi, il WFP deve sospendere la distribuzione di cibo, le scuole si svuotano rapidamente, i genitori sono costretti a mandare i figli a lavorare. Lontano dalla scuola, i bambini sono indifesi e vulnerabili; rischia- no di cadere nella rete dello sfruttamento, di venire arruolati come soldati. Intere generazioni crescono sen- milioni di bambini nelle scuole di oltre 60 Paesi. LA CAMPAGNA GLOBALE Il nostro obiettivo è convincere le persone, i governi, le altre organizzazioni internazionali che il solo modo per sconfiggere la fame nel mondo è aiutare i bambini a scuola. Per aiutare a nutrire un bambino versa un contributo sul C/C POSTALE 41730946 intestato a: WFP causale: A scuola senza fame o invia un SMS TIM al 44772 za aver imparato nulla. Da grandi, quei bambini non saranno in grado di cavarsela da soli. Il WFP vuole far arrivare cibo in tutte le scuole povere del mondo. È un sogno che si puó realizzare. Bastano 20 centesimi di euro al giorno per dare da mangiare ad un bambino nella sua scuola. Bastano 34 euro per aiutarlo per un anno intero. PER L’ALIMENTAZIONE SCOLASTICA Il WFP ha lanciato un’iniziativa a livello mondiale per raggiungere, nutrire ed istruire un sempre maggior numero di bambini ancora privi di aiuto. costa solo 1,00 euro e farà arrivare subito un pasto a scuola a 5 bambini poveri Ecco come puoi dare una mano: WORLD FOOD PROGRAMME IL PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE DELL’ONU: 40 ANNI DI ESPERIENZA Il WFP è la più grande agenzia di aiuti alimentari del mondo, ha la sua sede centrale a Roma e, da oltre 40 anni, aiuta le popolazioni povere del mondo a combattere la fame. Ogni anno, il WFP aiuta più di 80 milioni di persone in più di 80 Paesi e dà da mangiare ad oltre 15 Autorizzazione Tribunale di Rossano Registro Periodici N. 02/03 del 25 marzo 2003 CONTATTACI!!! Direttore Responsabile: MARIO DELPIANO Via Sicilia, 1 - 87065 CORIGLIANO SCALO (Cs) Telefono e Fax 0983.885346 Redazione: FABIO BUONOFIGLIO, MARIA CALOROSO, LUIGI CHIARO, LOREDANA MERINGOLO, FABIO PISTOIA, ADALGISA REDA, MARIO REDA Stampa: TECNOSTAMPA - Largo Deledda - Tel. 0983.885307 - Corigliano Scalo www.mondiversi.it E-mail: [email protected] 4 Pagine Culturalidi Fabio Pistoia CITTÁ DI CORIGLIANO CALABRO Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo Stagione teatrale 2003/2004 provinciale alla Cultura, retto dalla dott.ssa Donatella Laudadio; il secondo, tenutosi il 19 dello stesso mese, denominato Serata felliniana. Federico Fellini – Nino Rota (l’immaginifico, il movimento, il suono), ideato e diretto da Anna Giannicola Lucente ed a cura dell’Associazione “Ars Enotria”, promosso dall’Assessorato provinciale al Turismo ed allo Spettacolo, retto dal dott. Franz Caruso. ph. G. Gianzi Tutto è ormai pronto per l’attesa edizione 2003/2004 della Stagione teatrale “Città di Corigliano Calabro”. L’evento costituisce il momento più importante all’interno del già di per sé vasto panorama culturale cittadino, per quantità e soprattutto qualità dell’offerta proposta, ed è promosso anche quest’anno dall’Amministrazione comunale di Corigliano – Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo, guidato dal dott. Gaetano Gianzi, in collaborazione con la locale Associazione “Generazione futura”, presieduta da Pasquale Aversente. Da preludio alla Stagione teatrale hanno fatto, nei giorni scorsi, due splendidi spettacoli, entrambi offerti dall’Amministrazione provinciale di Cosenza, in collaborazione con l’Ente Comune. Il primo, Charitas – Mistero sacro sulla vita di San Francesco di Paola, di e con Giuseppe Maradei e musiche di Salvatore Chiodi, portato in scena lo scorso 13 dicembre dalla “Compagnia di Teatro Popolare” e dal Gruppo “Castrum Cantorum”, promosso dall’Assessorato Fabio Pistoia Responsabile Ufficio Stampa Stagione teatrale 2003/2004 L’assessore Gaetano Gianzi PREVENDITA ABBONAMENTI PREZZI ABBONAMENTI Menù completo (5 spettacoli nazionali): Specialgallery (5 spettacoli nazionali): (Over 60 e studenti under 21) 40,00 euro 20,00 euro ASSOCIAZIONE “GENERAZIONE FUTURA” Quadrato Compagna – Schiavonea di Corigliano Tel: 0983/85.61.00 – 360/39.56.26 Web site: www.generazionefutura.it INFORMAZIONI PREZZI BIGLIETTI Platea (posto unico): Galleria (posto unico): La Stagione teatrale entrerà però nel vivo con l’avvento del prossimo anno, il 2004, grazie alla messa in scena, presso il cinema-teatro Metropol dello Scalo cittadino, di numerosi spettacoli, di notevole spessore culturale e grande interesse collettivo, adatti a soddisfare le esigenze di un pubblico variegato per età ed estrazione sociale. A conferma di ciò, i prezzi stabiliti per gli abbonamenti e per i singoli biglietti. E non è poco, se si visiona il programma pubblicato nella pagina seguente, costituito da spettacoli d’autore e con la partecipazione di personaggi celebri, a garanzia di una Stagione teatrale “di qualità”, ossia pensata e realizzata con una significativa finalità: il rifiuto del divertimento fine a se stesso e, dunque, la volontà di “alzare di tono” il clima culturale che si respira in città. 10,00 euro 5,00 euro UFFICIO STAMPA Responsabile: Fabio Pistoia Tel: 333/49.27.580 - E-mail: [email protected] Pagine Culturalidi Fabio Pistoia 5 CITTÁ DI CORIGLIANO CALABRO Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo Stagione teatrale 2003/2004 VENERDÌ 16 GENNAIO Associazione Mandolinistica Napoletana L’OFFERTA MEDITERRANEA Viaggio fra la musica colta e la canzone napoletana per mandolino THE PRETTY STORY OF A WOMAN di A. Brancati e F. Bellomo Regia: Ennio Coltorti Scene: Alberto Verso ph. P. Torres ph. T. Le Pera VENERDÌ 6 FEBBRAIO Manuela Arcuri, Pino Quartullo, Ninì Salerno VENERDÌ 26 MARZO Massimo Ranieri VENERDÌ 20 FEBBRAIO Maurizio Micheli e Benedicta Boccoli NUN È ACQUA LE PILLOLE D’ERCOLE Regia: Massimo Ranieri Coreografie: Franco Miseria di Charles Hennequin e Paul Bilhaud Regia: Maurizio Nichetti (Spettacolo fuori abbonamento) GIOVEDÌ 1 APRILE Marco Zurzolo Ensemble ZURZOLO SUONA VIVIANI SICILIANO PER CASO di D’Alessandro e Lolli ph. B. Ledda VENERDÌ 30 APRILE Gianfranco Jannuzzo Oltre alla Sezione di Teatro Nazionale, è prevista, come di consueto, l’attrettanto gradita Sezione di Teatro Locale, costituita da spettacoli in vernacolo coriglianese, scritti ed interpretati da cittadini con la passione per il mondo del Teatro e desiderosi di contribuire alla crescita della comunità tramandando l’uso del dialetto e dei costumi coriglianesi. Al momento di andare in stampa, le date di questi spettacoli non sono ancora state stabilite e verranno al più presto rese note attraverso gli organi d’informazione. Il libro del mese GIALLO ROSSO BLU “Protocollo d’intesa” tra l’Amministrazione comunale, il Distretto Scolastico, il Distretto Sanitario ed il mondo del volontariato per la gestione di tutto il Centro Sportivo. Reda ha auspicato che anche nella vicina Rossano gli organismi preposti si muovano nella stessa direzione, non fosse altro che per effettuare tra i nostri due importanti comuni quelle prove di “conurbazione” propedeutiche alla nascita della sesta provincia calabrese. Il presidente del Distretto Scolastico, inoltre, ha chiesto l’effettuazione di uno “screening” sulle barriere architettoniche nelle scuole del territorio da parte dell’Ammi- NERO La prof.ssa Marinella Alesina, presidente dell’Associazione promotrice, dopo aver salutato e ringraziato per la presenza il numerosissimo pubblico convenuto all’incontro, ha elencato i tanti problemi che ancora oggi, purtroppo, affliggono il mondo della “disabilità” nel nostro territorio. L’assessore Sonia Azzaro ha sottolineato gli interventi effettuati dall’Amministrazione comunale di Corigliano in merito a queste tematiche ed ha offerto la sua piena disponibilità e quella dell’intero esecutivo per analoghe iniziative. Il prof. Mario Reda, persona da sempre sensibile ed impegnata nella società, ha proposto l’utilizzo del Centro Sportivo di contrada Insiti per la riabilitazione psico-fisica e sensoriale dei ragazzi ed ha auspicato, a tal proposito, la firma di un nistrazione. La serata si è conclusa con uno splendido spettacolo di ballo in cui i ragazzi dell’Associazione, supportati dai maestri della scuola di danza “Donato”, hanno vieppiù dimostrato di quanto possa fare, in positivo, l’impegno e l’amore. E’ infine seguito un ottimo buffet. F. P. GIALLO DISABILITÀ E SERVIZI ROSSO Si è tenuta nei giorni scorsi allo Scalo di Corigliano un’interessante tavola rotonda sul tema “Disabilità e servizi”, promossa dall’Ufficio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dall’Associazione Nazionale Famiglie Disabili Intellettivi e RelazionaliSezione di Corigliano Calabro. Al dibattito – che rientra nel novero di iniziative organizzate in occasione della designazione del 2003 come “Anno Europeo del Disabile” – sono intervenuti, nelle vesti di relatori, Sonia Azzaro, assessore alle Pari Opportunità ed alla Coesione Sociale del Comune di Corigliano, ed il prof. Mario Reda, presidente del locale Distretto Scolastico n. 20. Assente, per improrogabili motivi, il dott. Nicola Tridico, responsabile del Distretto Sanitario di Corigliano. I lavori sono stati moderati dal sacerdote don Antonio Martello, dell’Ufficio Diocesano Pastorale Sanitaria. NERO Pagine Culturalidi Fabio Pistoia BLU 6 NERO IN DIRETTA DA BAGDAD Il nuovo libro di Lilli Gruber BLU ROSSO GIALLO NERO BLU ROSSO GIALLO NERO BLU ROSSO GIALLO me, ha vissuto con gli iracheni i preparativi di una guerra sempre più inevitabile. Ha registrato le rituali dichiarazioni di fede nei confronti del raìs e dell’immancabile vittoria ed ascoltato le critiche al regime che nessuno avrebbe mai osato pronunciare davanti ad una telecamera, per paura di incorrere nella vendetta di una dittatura sanguinaria. Le storie, le immagini, i racconti della gente di Bagdad Alla scadenza dell’ultimatum ha documentato, con i suoi drammatici servizi dall’Hotel Palestine e dalle strade della capitale, i bombardamenti ed i preparativi per la resistenza, l’ostinato rifiuto di ammettere la realtà nelle dichiarazioni del ministro dell’Informazione Mohammed Said alSahaf e la posizione del vicepresidente Tareq Aziz, nell’ultima intervista da lui rilasciata. Dopo la battaglia di Bagdad, ha raccontato in diretta l’ingresso in città degli angloamericani, la caduta dell’enorme statua di Saddam Hussein ed i saccheggi che hanno segnato i primi giorni del nuovo Iraq. Un’analisi storica e politica della guerra in Iraq e del nuovo Medio Oriente Nel suo libro, Lilli Gruber racconta tutto ciò che ha visto in Iraq. Parla della paura che ha provato dinanzi ai bombardamenti ed alla minaccia di una carneficina e della passione per la notizia che è più forte della paura. Approfondisce l’antefatto di questa guerra, dall’ascesa del nazionalismo arabo del partito Baath ai lunghi anni dell’embargo ed affronta alcuni temi decisivi: la guerra come metodo per risolvere le controversie internazionali (o per esportare la democrazia), l’atteggiamento degli Stati Uniti, superpotenza unica, e le conseguenze sull’intero Medio Oriente della nuova situazione in Iraq. Nella sua lucida analisi, il conflitto iracheno diviene lo spartiacque che segnerà per molti anni la politica mondiale. Pubblicato per la collana Saggi della Rai Eri-Rizzoli, il volume consta di 300 pagine, ha come legatura un cartonato con sovraccoperta ed un formato di 13,5 x 21,5. In libreria dallo scorso mese di settembre, il suo prezzo è di soli 16,00 euro. Il libro è stato lanciato con pubblicità su quotidiani e periodici a tiratura nazionale, pubblicità televisiva sui canali Rai, video-chat in diretta con i lettori, partecipazione dell’Autrice a dibattiti e presentazioni. F. P. GIALLO ROSSO L’Autrice Lilli Gruber, giornalista professionista dal 1982, è stata assunta nel 1984 al Tg3 regionale del TrentinoAlto Adige. Passata al Tg2, nel 1987 diventa la prima giornalista italiana a condurre un telegiornale di prima serata. Nel 1990 viene chiamata da Bruno Vespa al Tg1 ed a partire dal 1994 conduce l’edizione delle 20. Dal 1988 lavora anche come inviata di politica estera ed ha seguito per la Rai tutti i principali avvenimenti internazionali. Nel 2002 è stata visiting scholar alla School for Advanced International Studies della Johns Hopkins University. Da due anni viene invitata come discussion leader al World Economic Forum di Davos. Ha condotto programmi su televisioni pubbliche e private in Germania. Collabora con il quotidiano “La Stampa” e tiene la rubrica di politica internazionale Punti di vista su “Io Donna”, settimanale del “Corriere della Sera”. Ha scritto Quei giorni a Berlino, Nuova Eri 1990. Tra i numerosi riconoscimenti avvenuti vanno ricordati lo Schmid Preis (1995), il Premio Fregene (1998) ed il Premio Spoleto per il giornalismo (2001). La testimonianza in prima persona di una giornalista che si è guadagnata sul campo la fiducia degli italiani Negli ultimi quindici anni, Lilli Gruber ha raccontato in prima persona le grandi svolte della storia che abbiamo vissuto: la fine della Germania Est e la caduta del Muro di Berlino, la prima guerra del Golfo, il crollo dell’Unione Sovietica, il conflitto israelianopalestinese ed il processo di pace in Medio Oriente, le vicende mediorientali, la guerra nell’ex Jugoslavia, i test nucleari francesi a Mururoa, le elezioni in Iran, gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, fino alla nuova crisi irachena, argomento del suo ultimo libro. L’impegno e l’equilibrio che ha sempre messo nel lavoro le hanno conquistato la fiducia e l’attenzione degli italiani ed il suo volto è diventato uno dei più noti ed apprezzati della televisione. Il bilancio di una guerra che ha segnato il destino del 2003 Lilli Gruber è arrivata a Bagdad a fine gennaio 2003 come corrispondente del Tg1. Ha cercato la verità al di là delle deformazioni di due apparati propagandistici contrapposti, quello di Saddam Hussein e quello di Bush. Ha assistito agli ultimi tentativi degli ispettori dell’Onu, ha intervistato gli esponenti del regi- BLU NERO UNA GRANDE GIORNALISTA TELEVISIVA RACCONTA LA GUERRA CHE STA CAMBIANDO IL MONDO Una lucida analisi sulla personalità e la vita di Napoleone Bonaparte. Un ritratto inedito di un Napoleone sorprendentemente feroce ed antitaliano. Quel geniale stratega, che in nome della Rivoluzione e della nascente Repubblica avrebbe dovuto liberare la penisola dal dominio straniero, si rivelerà in realtà un crudele e spietato conquistatore, un vero e proprio “flagello” per l’Italia. Autore: Antonio Spinosa Titolo: Napoleone. Il flagello d’Italia Le invasioni, i saccheggi, gli inganni Editore: Mondadori, collana Le scie Pagine: 374 Prezzo: 18,00 euro Note sull’Autore: saggista e biografo di fama internazionale, si dedica da anni a riscoprire ed a reinterpretare eventi e personaggi che hanno cambiato il mondo e l’Italia in particolare. F. P. LIBRERIA - CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO di Santo Polino & C. Via Machiavelli, 4 - Tel. e Fax 0983.885846 CORIGLIANO CALABRO (Cs) 7 DALLA PRIMA PAGINA Legge Gasparri nessuna luce, molte ombre si accanisce tanto, altro non è che il frutto di un “Far West” legislativo che si è perpetrato negli anni. Fatta eccezione per la Corte Costituzionale, che sin dai suoi esordi si è reteiratamente pronunciata al riguardo, il Parlamento si è sempre dimostrato refrattario a prendere posizioni nette in materia. Ed è proprio da alcune sentenze della stessa Corte, avvalorate dalle opinioni di illustri giuristi quali Sorrentino e Rossi, che muovono le principali accuse alla Gasparri. Si pensi alla lontana 225 del 1974 che vieta all’esecutivo ingerenze dirette sul Cda; la nuova legge, invece di scardinare i vetusti principi di lottizzazione delle reti Rai, assegna alla Commissione Parlamentare di vigilanza prima, ed addirittura alla persona del Ministro del Tesoro poi, la facoltà di eleggere i nove membri del nuovo Consiglio d’amministrazione. Quale garanzia d’autonomia? I mezzi di comunicazione si confermano meri strumenti al servizio dei partiti e quindi del potere. E non ci si appelli alla clausola che vuole il consenso dei 2/3 del Consiglio per l’elezione del Presidente! Con 4 consiglieri destinati alla maggioranza e 2 nominati dal Tesoro risulterebbe fattualmente impossibile far correre il dibattito interno sui binari dell’ordinaria dialettica democratica. In un simile contesto qualsiasi proposta di ispirazione governativa troverebbe terreno fertile. Se da un punto di vista strettamente politico questa legge sembra quindi contravvenire, lato sensu, alla cosidetta libertà di manifestazione del pensiero, da un punto di vista più tecnico apporta sì importanti modifiche alle nostre strutture comunicative, ma a prezzi altissimi. Il nuovo SIC, ente imprecisato cui dovrebbero confluire tutte le risorse economiche del settore, dal canone alla pubblicità passando per gli investimenti promozionali, non assicura alcun reale limite anticoncentrazione, includendo in un non meglio precisato “sistema integrato di comunicazione”, tra le altre cose, vendite di giornali, editoria libraria fino ai ricavi delle televendite. È dunque facile comprendere quanto aleatorio sia il limite antitrust del 20% previsto dalla legge Gasparri, dovendosi riferire esso ad una “torta” di simile vastità. Il risultato è una palese violazione della normativa comunitaria sulla concorrenza (come ribadito dalla Corte di Giustizia Europea nel settembre 2003), confermando al contrario l’anomalia italiana di un duo- polio che da solo raccoglie il 96% delle risorse pubblicitarie. Se una soluzione di questo tipo appare irrinunciabile alla luce delle innovazioni tecnologiche che verranno apportate dall’avvento del digitale, è altrettanto vero che, trattandosi di un mutamento ancora all’orizzonte (si parla del 2010), sembra abbastanza problematico riferire le relative soglie di concentrazione ad uno status quo che vede ancora la presenza delle sole reti analogiche. In termini pratici significa che Mediaset potrebbe, senza alcuna obiezione, acquistare Mtv e La7, poiché il limite del 20% risulterebbe calcolato su un complesso di network comprendente le 30 reti digitali di cui si ipotizza la creazione. Fatti i conti, oggi, Berlusconi direttamente ed indirettamente acquisirebbe il controllo completo delle reti tuttora esistenti, senza contare la caduta del veto che impediva l’acquisto di giornali ad un proprietario di reti televisive… La nuova riforma pare quindi disattendere completamente le direttive del Quirinale in termini di pluralismo informativo e, se vogliamo, anche economico (ex art. 41 della Costituzione) violando deliberatamente ogni tentativo di equipararsi alla realtà della UE. Dopo l’istruzione, la sanità ed a quanto pare anche la previdenza un altro fondamentale istituto democratico viene messo a repentaglio dal “nostro” governo. Resta comunque da chiedersi perché una riforma di così ampio respiro non abbia trovato spazio anche nelle agende dei precedenti esecutivi. TRIBUNALE DI ROSSANO Proc. n. 34/97 R.E. Ordinanza di vendita di beni immobili pignorati Il giudice dell’esecuzione, -sciogliendo la riserva di cui al verbale d’udienza del 31.10.2002; -rilevato che: l’istanza di vendita dei beni pignorati è stata ritualmente e tempestivamente depositata entro il termine di gg. 90 dall’esecuzione del loro pignoramento e di essa è stata data notizia ai sensi degli artt. 490 c.p.c. e 173 disp. att. c.p.c.; l’atto di pignoramento è stato notificato alla parte debitrice esecutata e trascritto presso gli Uffici della Conservatoria di Cosenza; sono stati notificati/non v’erano da notificare gli avvisi di cui agli artt. 498,599 c.p.c e 158 disp. att. c.p.c.; nessuna opposizione è stata validamente presentata avverso l’istanza di vendita e la valutazione del compendio operata dal C.T.U.; è stata depositata la documentazione ipotecaria e catastale relativa al compendio pignorato; -visti gli artt. 569, 576, 581 c.p.c. ordina la vendita con incanto dei beni oggetto del verbale di pignoramento eseguito in data 3.3.97 ai danni di Celestino Giuseppe, nello stato di diritto in cui si trovano, per come risulta dal verbale allegato alla presente ordinanza, per il giorno 29.01.2004, alle ore 10 e segg., nella sala delle udienze civili di questo Tribunale; dispone che -il compendio pignorato sia posto ll’incanto in 2 lotti per come risulta dalla relazione di stima del C.T.U., da intendersi qui riportata integralmente, depositata in atti e consultabile presso la Cancelleria di questo Ufficio; il prezzo base dei lotti sia fissato come segue: 1° lotto: quota pari a 1/6 di magazzino in Corigliano euro 6.869,00 (seimilaottocentosessantanove/00; 2° lotto: terreno in Rossano euro 44.312,00 (quarantaquattromilatrecentododici/00); -le offerte in aumento non possono essere inferiori alla somma di _ 500,00 (cinquecento/00) per il 1° lotto e di _ 1.500,00 (millecinquecento/00) per il 2° lotto; Rossano, 7.11.2002 Il Giudice dell’esecuzione Dr. Salvatore Iulia ALLEGATO ALL’ORDINANZA DI VENDITA N. 68/96 R.E. DEL 7-11-2002 LOTTO N.1: Quota pari a 1/6 d un locale a piano terra facente parte di un fabbricato di maggiore consistenza sito in Corigliano C., località Schiavonea v.le Salerno, denunciato all’UTE di Cosenza al foglio di mappa n. 71, part.lla 313 sub. 8, cat. C/2, Cl. 6; vi si accede da via Salerno e confina con detta via, con spazio di isolamento, con vano scala del fabbricato e con locale di altra proprietà; LOTTO N.2: Terreno sito nel Comune di Rossano località S. Irene, riportato in catasto terreni alla partita n. 9458 in ditta Celestino Giuseppe, foglio di mappa n. 3, part.lla 42 di ha 1.07,20 uliveto di prima classe, confina con proprietà Santasalia, con proprietà Pittore e da altri due lati con particelle n. 247 e 248. Il Giudice dell’esecuzione Dr. Salvatore Iulia 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Per me la democrazia è il 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 pensiero, le opinioni, la 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 libertà del movimento della 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 collettività generale, nel 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 rispetto dei principi della 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Costituzione. La democrazia 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 è la liberazione dai padroni, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 dallo sfruttamento. La demo123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 crazia è l’indipendenza, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 coniugata con la correttezza 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 e la trasparenza. 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Uno degli obiettivi della 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 democrazia dovrebbe essere 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 la realizzazione di un model123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 lo di teoria, che privi la “giu123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 stizia” delle sue caratteristi123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 che di strumento di tutela de123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 gli interessi delle classi domi123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 nanti. La democrazia non è la 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 conservazione delle posizioni 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 di potere, non è una monar123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 chia assoluta, non è guerra. 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Io vorrei pensare alla de123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 mocrazia come ad un teatro 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 ad ingresso libero, ma in que123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 sti giorni questo mio teatro 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 sembra essere diventato un 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 orribile regno di guerra, dove 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 il combattimento, la morte, i 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 prigionieri, la bombe, la vio123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 lenza non conoscono frontie123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 re. Al riguardo non ho tante 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 parole da esprimere, ho solo 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 tanta rabbia, tanta amarezza 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 che ho voluto racchiudere in 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 questa mia poesia. 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Il cielo di Bagdad 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 è senza nuvole, senza sole, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 senza stelle, senza luna… 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Nel cielo di Bagdad 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 è tempo di guerra, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 non c’è più tempo d’amore… 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Nel cielo di Bagdad 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 la vita passa in fretta, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 e si lotta tra la vita e la morte… 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Il cielo di Bagdad 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 è diverso dal mio cielo, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 è cambiato, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 si è trasformato e, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 quando da lontano lo guardo, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 non so cosa dire, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 riesco solo a sentire, 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 a vedere 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 quello che non ho visto mai… 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Ditemi quando la guerra 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 finirà, così forse 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 sorriderò ancora… 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Ditemi se è così lontana 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 la libertà, così dirò 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 al delfino di 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 nuotare ancora… 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Gina Catalano 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Il cielo di Bagdad LIVELLO DI COORDINAMENTO ED INTEGRAZIONE DEGLI INTERVENTI A questo livello sono stati fissati BLU ROSSO GIALLO NERO BLU ROSSO GIALLO NERO BLU ROSSO GIALLO NERO Una Ludoteca a Trebisacce Uno spazio in cui si gioca, si inventano cose, si sta con gli amici. Questa è la nuova Ludoteca che l’Amministrazione Comunale di Trebisacce ha inaugurato lo scorso 1 dicembre in via Nazario Sauro. Lo spazio, fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche Sociali, dove i piccoli potranno socializzare e divertirsi giocando, sarà gestito dalla cooperativa sociale “Rossano Solidale” all’interno del progetto “Il Piccolo Principe” – legge 285/97. La Ludoteca è uno spazio aperto ai bambini, ai ragazzi ma anche agli adulti, dove saranno organizzati laboratori, animazioni, feste ed attività ludiche. L’intenzione è quella di ricercare e costruire integrazioni e collaborazioni con le realtà sociali del territorio per diventare uno spazio aperto anche alle proposte ed alle richieste dei genitori. L’ingresso alla Ludoteca sarà gratuito. “In questi ultimi anni – spiega l’assessore Giuseppina Tinelli – nella nostra città abbiamo avuto una crescente richiesta da parte dei genitori di prestare attenzione ai bambini e di occuparsi di loro con proposte educative mirate ad una socializzazione qualificata ed a soddisfare il loro bisogno di gioco. Grazie alla collaborazione con la cooperativa sociale, dopo il Ludobus siamo arrivati alla creazione di questa Ludoteca”. La Ludoteca apre tre pomeriggi a settimana, dalle ore 16.00 alle 19.00. Si potrà giocare, naturalmente, ma anche partecipare a laboratori, vedere spettacoli, insomma divertirsi in tanti modi. E’ un luogo ricreativo e di gioco per bambini, un ambiente naturale per lo sviluppo della personalità. Un ambiente in cui trovare personale qualificato e pronto alle esigenze dei bambini. Il personale che opera nella Ludoteca sarà particolarmente attento a facilitare la trasmissione di conoscenze ed organizzerà attività per promuovere la crescita del bambino anche con l’utilizzo di strumenti ludici. La Ludoteca è anche un luogo di incontro tra bambini ed adulti, genitori ed educatori. Un luogo in cui le persone si conoscono e si scambiano idee ed opinioni, entrano in contatto sviluppando relazioni. C. V. ROSSO BLU NERO GIALLO ROSSO I risultati importanti che si attendono da tale azione sono principalmente due: una maturazione progressiva dei ragazzi inseriti, modificando il loro stile di vita e la gestione del proprio “tempo”, scandito non più dall’urgenza della sostanza ma dagli impegni più concreti e rassicuranti della quotidianità, di cui il lavoro rappresenta uno spazio fondamentale, e la costituzione di una “rete sociale” per costruire sinergie per la pianificazione e l’accompagnamento all’inserimento di singole persone con difficoltà. BLU LIVELLO OPERATIVO Durante l’effettivo inserimento della persona sono previste delle figure di accompagnamento e di verifica del percorso, sia all’interno che all’esterno dell’ambiente di lavoro: il tutor ed il referente. Il tutor è un operatore che ha il compito di seguire fin dalle prime fasi l’inserimento, analizzando accuratamente l’azienda ed il gruppo di lavoro, confrontandoli con la conoscenza delle problematiche e la personalità del soggetto in carico, nonché nel divenire dell’inserimento, poiché l’esperienza di borsa-lavoro chiede al soggetto di far fronte a molti cambiamenti (conoscenza, adattamento, produttività, ora- NERO soprattutto la maturazione globale dell’individuo in un contesto aperto, in quanto essere integrati funzionalmente in un sistema lavorativo richiede che si realizzi l’appartenenza da parte del soggetto a questo sistema. L’appartenenza è il “sentirsi dentro”. Questo risultato rappresenta il termine del processo di socializzazione alla vita organizzativa e lavorativa, che è comunque un aspetto particolare del più ampio processo di socializzazione o meglio risocializzazione del soggetto alla società in generale. Gli inserimenti lavorativi sono individuati presso due ditte del territorio, le quali possono garantire la verifica dell’intervento, l’eventuale inserimento definitivo, la disponibilità ad offrire l’azienda come concreto banco di prova ed una maggiore sensibilità alle problematiche di cui il soggetto è portatore. Gli inserimenti nelle aziende sono stati organizzati per fasi successive e su due livelli. GIALLO Nello scorso mese di novembre sono state attivate le prime borse-lavoro per soggetti tossicodipendenti all’interno del progetto “La Bussola”, finanziato dal Comune di Corigliano Calabro e dai Comuni Albanesi con i fondi della legge 45/99. Il progetto si rivolge a soggetti che hanno terminato un percorso terapeutico o che sono attualmente in trattamento presso il “Sert” di Corigliano e per i quali la borsa-lavoro può essere considerata parte integrante del proprio processo riabilitativo e di reinserimento socio-lavorativo. Obiettivo non è tanto quello della qualifica o dell’acquisizione di un “mestiere”, ma soprattutto il raggiungimento di una “capacità di lavoro” più articolata, fatta di capacità di stare serenamente in azienda con gli altri lavoratori, di continuare ad impegnarsi proficuamente in maniera continuativa, di saper individuare e sostenere i livelli di produttività necessari, di sapersi relazionare dentro e fuori l’ambiente di lavoro, di autonomia sia economica che psicologica, di valorizzazione delle proprie capacità e di integrazione sociale. Il progetto borse-lavoro riguarda ri, regole, ecc.). Il ruolo del tutor è di sostegno e verifica di tutto ciò. Egli, inoltre, avrà degli incontri periodici con il referente aziendale e con il gruppo di lavoro sia sull’andamento dell’inserimento che su tematiche di carattere sociale, da lui stesso proposte o sollecitate dall’interno dell’azienda. Il referente dell’ambiente lavorativo è stato individuato tra coloro che lavorano nell’azienda nel corso degli incontri precedenti l’effettivo inserimento, anche su proposta e disponibilità dell’azienda. Lavorerà in stretto collegamento con il tutor e dovrà anche cogliere le eventuali difficoltà di accettazione del ragazzo da parte del gruppo di lavoro e viceversa. ROSSO CARMELA VITALE con i responsabili delle aziende incontri volti a definire le modalità di integrazione delle diverse azioni ed a stabilire le buone pratiche da seguire. Successivamente si è passati alla presentazione del soggetto fruitore della borsa-lavoro ai soggetti dell’azienda interessata e si è valutata la reale disponibilità all’accoglienza da parte del contesto. Prima dell’effettivo inserimento è stato necessario effettuare un ulteriore incontro con i lavoratori e con i dirigenti della cooperativa per stipulare un contratto, illustrare nei dettagli l’esperienza, definirne gli obiettivi e le modalità di svolgimento e valutare la disponibilità e le risorse del gruppo di lavoro. BLU AVVIATE LE BORSE-LAVORO DEL PROGETTO “LA BUSSOLA” GIALLO NERO 8