l`ozono terapia paraventricolare, intra-discale e intra

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l`ozono terapia paraventricolare, intra-discale e intra
L’OZONO TERAPIA
PARAVENTRICOLARE,
INTRA-DISCALE
E INTRA-FORAMINALE
INTRODUZIONE
L'ozonoterapia è una pratica medica che si sta sempre più diffondendo
e affermando in molte Nazioni.
Questa metodica che ha già anni di esperienza clinica (con anche
alcuni
studi
randomizzati)
viene
impiegata
in
molte
patologie
consentendo spesso ai pazienti di migliorare, con notevoli benefici
personali e sociali, il decorso di malattie altrimenti fortemente
invalidanti.
CHE COSA È L’OZONO
L’ozono è una forma allotropica (triatomica) dell’ossigeno (O2) con la
seguente formula chimica O3.
L’ ozono a temperatura ambiente è un gas incolore con un
caratteristico odore acre e pungente. In natura esso si forma ad opera
dei raggi ultravioletti. L’ozono medicale è invece prodotto da specifici
generatori che utilizzano un flusso di ossigeno puro che viene
sottoposto ad una differenza di voltaggio tra i 5.000 e i 15.000 volt; tale
procedura è in grado di scindere le molecole di O2 sempre presenti in
eccesso formando le molecole di ozono (O3).
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L’ozono però, al contrario di altre sostanze farmaceutiche, è una
molecola
altamente
instabile
e
quindi
deve
essere
preparata
immediatamente prima dell'uso.
La sua applicazione in medicina è sempre sotto
forma di miscela
O2/O3 (miscela composta per il 99.99997% da ossigeno e dal
0,00003%) definito ozono medicale.
L’OZONO IN MEDICINA
L’ozonoterapia
è
attualmente
utilizzata
in
diverse
discipline
specialistiche e la sua applicazione è stata sempre più estesa nel
trattamento di numerose patologie:
Ortopedia, Reumatologia, Traumatologia e Neurochirurgia:
Artrosi e artriti compresa l’artrite reumatoide e psoriasica, tendiniti
(epicondiliti, epitrocleiti ecc), sindrome del tunnel carpale,
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discopatie sia cervicali che lombari con cervicobrachialgia,
lombalgia e lombosciatalgia.
Chirurgia vascolare e Angiologia:
Vasculopatie periferiche di origine venosa e arteriosa, postumi di
flebite, insufficienza venosa periferica, microangiopatia diabetica,
ulcere periferiche su base vascolare e dismetabolica, linfedema).
Dermatologia:
Herpes simplex e zoster, eczemi acuti e cronici, dermatiti da
contatto, acne, psoriasi, micosi.
L’OZONO NELLA PATOLOGIA DISCALE.
Le ricerche epidemiologiche degli ultimi anni testimoniano come le
patologie del rachide ed in primo luogo le lombosciatalgie abbiamo
assunto nel mondo occidentale i connotati di una malattia sociale,
comportando di conseguenza costi socio-sanitari, diretti e indiretti,
notevoli.
La lombalgia e sciatalgia da ernia discale è una sindrome multifattoriale
alla quale concorrono più cause, che possono interagire in maniera
diversa, conferendo caratteristiche cliniche diverse per ogni paziente.
L’approccio medico e chirurgico tradizionale, che resta sempre il
trattamento più consolidato e di scelta in questi casi, può essere, a
volte e in pazienti attentamente selezionati, sostituito ALMENO
INIZIALMENTE, dal trattamento con metodiche alternative e nello
specifico con l’ ozono terapia.
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La compressione e l'irritazione dei nervi spinali ad opera di un disco
erniato e/o di un processo artrosico con conseguente contrattura
muscolare reattiva, in certi casi può essere risolta da una infiltrazione di
miscela di ossigeno-ozono.
La miscela agirebbe con un effetto biochimico a breve termine, che è
antinfiammatorio, analgesico, miorilassante e iperossigenante ed un
effetto a più lungo termine, con la disidratazione del disco
intervertebrale e il riassorbimento di eventuali sporgenze erniarie
(effetto limitato solo ad alcuni casi).
L'effetto della terapia si manifesta in un periodo compreso tra 4-10
settimane.
Uno dei principali meccanismi d’azione dell’ozono sarebbe legato alla
sua capacità di interagire con i legami di zolfo del tessuto discale,
provocandone
il
graduale
distacco
che
determina
quindi
la
frammentazione in particelle piccolissime del nucleo polposo fuoriuscito
dalla sua sede naturale, questo poi col tempo verrebbe eliminato
dall'organismo per le vie naturali.
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METODICA DI INFILTRAZIONE PARAVERTEBRALE
PER OZONOTERAPIA
La procedura viene effettuata in anestesia locale in sala operatoria o in
ambulatorio applicando tutte le regole della sterilità e con il
monitoraggio continuo dei parametri vitali.
Il/la paziente viene fatto stendere in posiziona prona sul lettino e il
medico introduce mediante una siringa munita di ago e filtro (per
garantire al massimo la sterilità) la miscela 02/03 preparata al momento
da uno speciale generatore a concentrazioni predeterminate.
Una volta raggiunta la zona anatomica desiderata si inietta il gas
lentamente.
METODICA DI INFILTRAZIONE INTRADISCALE /
INTRAFORAMINALE PER OZONOTERAPIA
La procedura viene effettuata in anestesia locale in sala operatoria
applicando tutte le regole della sterilità con l’assistenza anestesiologica
e il monitoraggio continuo dei parametri vitali.
Viene utilizzato inoltre un apparecchio radiologico che serve da guida
durante l’introduzione di speciali cannule nel disco intervertebrale.
L'introduzione della miscela 02/03 preparata al momento da uno
speciale generatore a concentrazioni predeterminate viene effettuata
dal medico utilizzando una siringa munita di uno speciale filtro per
garantirne al massimo la sterilità.
Una volta raggiunto il disco o il punto in cui la radice interessata esce
dal forame si procede all'iniezione della miscela ossigeno-ozono che
viene effettuata e indirizzata nei punti prescelti dal medico che osserva
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e controlla in tempo reale la manovra sul monitor dell'apparecchio
radiologico.
COMPLICANZE DA TRATTAMENTO DELL'ERNIA
DISCALE MEDIANTE INIEZIONE DI 02-03.
Il trattamento è generalmente privo di rischi o di complicanze. Sono
stati però registrati piccoli disturbi, apparentemente legati alla velocità
di assorbimento in circolo, quali vertigine, ipotensione o bradicardia
transitoria.
In altri casi viene invocato un riflesso vagale quale responsabile di
"malessere" e "lipotimia breve", questo può essere considerato il
risultato tra l’associazione di uno stimolo dolorifico ed emotivo.
E’ stato segnalato, nelle prime giornate di trattamento un incremento
della pressione arteriosa, dato che inseguito si normalizza.
La gravidanza viene attualmente considerata, soprattutto
nei primi tre mesi, una controindicazione al trattamento,
anche se non esistono segnalazioni di eventi negativi (in
qualche raro caso si è osservata metrorragia in corso di
trattamento con 0203).
Non appare esservi pericolosità per la somministrazione in presenza di
tumori, esistono anzi studi di somministrazione della miscela 0203 per
il trattamento dei dolori in corso di chemioterapia.
Si può ripetere una seconda e terza infiltrazione a distanza di circa
3-6 settimane dalla prima.
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Nella nostra pratica clinica questa procedura viene eseguita in regime
di Day Surgery. Il paziente esegue a cura della nostra stanza moduli
(TEL 040 – 399 4041) i seguenti esami preoperatori: ECG, esami di
laboratorio, se necessario radiografie del Torace ed in particolari casi
(importanti
patologie
generali
concomitanti)
anche
visita
anestesiologica.
La procedura è a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale dietro
pagamento di Ticket (per chi non esente).
Il Medico di Medicina Generale, compilerà una impegnativa per:
“esecuzione procedura infiltrativa con O2-O3 in regime di Day
Hospital”.
COSA FARE IL GIORNO DELL’INFILTRAZIONE
La mattina dell’infiltrazione e’ meglio rimanere digiuni senza colazione,
assumendo solo i farmaci indispensabili in poca acqua.
I farmaci da assumere comunque, saranno evidenziati durante la fase
di preparazione preoperatoria.
REGOLE
FONDAMENTALI
L’INSORGENZA
DI
PER
DISTURBI
IN
MINIMIZZARE
CORSO
DI
OZONOTERAPIA.
Le regole da seguire dopo infiltrazione di O2-O3, in linea generale
sono:
1. Il paziente dovrebbe rimanere seduto o disteso per circa 45
minuti dopo il trattamento
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2. Una persona dovrebbe essere con il paziente nelle due ore
successive all’ infiltrazione.
3. È
meglio non guidare per le 3-6 ore successive all’
infiltrazione.
Dopo qualche ora il paziente può riprendere la sua normale attività
lavorativa
CONTROLLI DOPO LA TERAPIA INFILTRATIVA.
Prima del rientro a casa, assieme alla lettera di dimissione, verrà
consegnato un questionario in triplice copia.
Il questionario da compilare comprende 10 domande con 6 risposte ad
ogni domanda. Ogni domanda riguarda attività quotidiane e le risposte
corrispondono al “modo di sentirsi” rispetto all’attività stessa. Ad ogni
domanda deve essere segnalata 1 sola risposta, che è quella più
corrispondente al proprio modo di avvertire il dolore e la funzionalità
quotidiana.
Il questionario è la “Scala di disabilità di OSWESTRY” e si propone di
valutare quanto il dolore che deriva dalla patologia vertebrale rende
“disabile” il paziente rispetto alle attività quotidiane.
Alla fine del questionario si dovrà compilare la “scala visiva di
autovalutazione del dolore “ (VAS). A parte il nome difficile, la scala di
autovalutazione è facile da compilare. È rappresentata da 5 facce
(smiles) da felice a tristissima. Quello che bisogna fare è segnare,
all’incirca in corrispondenza di uno smail, com'è che ci si sente e
quantificare il dolore.
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I questionari sono tre, e vanno compilati:
3 giorni,
9 giorni
15 giorni dall’infiltrazione.
Andranno consegnati alla visita di controllo dopo circa 1 mese presso
l’ambulatorio divisionale di Neurochirurgia. Saranno oggetto di
discussione con il neurochirurgo dei risultati ottenuti.
La visita andrà prenotata tramite CUP, con richiesta del proprio Medico
di Medicina Generale.
Per qualsiasi problema dopo la dimissione, il paziente e/o i familiari
possono rivolgersi per assistenza ai seguenti numeri telefonici:
Stanza Moduli: 040-399 4041 dalle 9.00 alle 15.00
Reparto: 040-399 4414 orario continuato
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Ci auguriamo che queste brevi indicazioni possano esservi
d’aiuto per introdurvi nel mondo dell’ozonoterapia; lo staff
neurochirurgico
sarà
comunque
sempre
a
vostra
disposizione per supportarvi in qualunque fase della vostra
malattia e trattamento.
Apparecchiatura per O2-O3 terapia in dotazione alla Neurochirurgia
Lo Staff di Neurochirurgia
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13
NOTE
14
15
ACCREDITED FOR ORGANIZATION BY
JOINT COMMISSION INTERNATIONAL
Edito dall’Ufficio Comunicazione su testo fornito dalla Struttura Complessa
Neurochirurgia in aderenza agli standard di Accreditamento Joint
Commission International
Ufficio Comunicazione
tel. 040 – 399 6301; 040 – 399 6300
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Strada di Fiume 447 – 34 149 Trieste
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Struttura Complessa di NEUROCHIRURGIA
Direttore: dott. Leonello TACCONI MD, FRCS Ed (SN)
Tel: 040 – 399 4049; Fax: 040 – 399 4057
e mail: [email protected]
Revisione 4 - settembre 2016
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