Procreazione responsabile, contraccezione e aborto

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Procreazione responsabile, contraccezione e aborto
LA PROCREAZIONE RESPONSABILE.
Procreazione, richiama la relazione tra il marito e la moglie, che
prima ancora sono un uomo e una donna che si sono incontrati e
hanno deciso di condividere nel matrimonio la loro vita; la
procreazione richiama anche la relazione tra i coniugi e il figlio.
E’ una delle realtà umane maggiormente complesse. Infatti,
coinvolge tutta la realtà personale di coloro che vivono la
possibilità procreativa. Quando parlo di coinvolgimento di tutta la
realtà personale mi riferisco alla globalità della persona in tutte le
sue dimensioni.
La procreazione, infatti:
è un processo fisio-biologico: è l'incontro tra lo sperma e
l'ovulo che permette il concepimento di una nuova
realtà che è il feto.
è un processo psicologico: esiste in ciascuno di noi il
desiderio di continuazione della propria vita nel figlio,
che comporta un coinvolgimento di tutta l'intelligenza,
la volontà, l’emotività.
coinvolge le scelte di relazione (quindi la moralità) che
ciascuno compie e vive: i coniugi realizzano la relazione
di marito e moglie per la crescita del loro amore e con la
generazione del figlio vivono il compito di responsabile
paternità e maternità.
esprime la spiritualità della propria interiorità: si esce
da sè facendo della propria vita un dono per la crescita
qualitativa di altri.
Ciò che ci interessa in questa trattazione non è l'aspetto fisiobiologico, psicologico o anche spirituale ma il suo aspetto morale:
parliamo infatti di responsabilità.
1
Responsabilità
significa
prima
di
tutto
"disponibilità
incondizionata ad accogliere il figlio" come dono divino e frutto
della sua benedizione. Procreazione responsabile è allora
innanzittutto la capacità di avere un "grembo permanentemente
accogliente". Ciò non significa che bisogna avere tanti figli ma che
prima ancora di ogni decisione di avere figli deve esserci la
disponibilità ad accogliere i figli e la coscienza della chiamata a
cooperare con Dio. In questa ottica non esistono "gravidanze non
volute" o "figli nati per sbaglio" ma figli chiamati alla vita da Dio.
Parlare di "programmazione delle nascite" significa allora entrare
nel progetto di Dio che rimane arbitro del "segreto della vita": ogni
nascita è affidata alla coscienza dei genitori ma non al loro
arbitrio o a calcoli egoistici. Essere genitori è allora cercare di
prendere le decisioni opportune, cercando sinceramente ciò che
l'amore di Dio attende da loro.
Proprio per essere degni collaboratori di Dio sarà dunque
necessario che gli sposi conoscano bene le modalità attraverso le
quali avviene il concepimento: acquisire un autodominio che rende
capaci di padroneggiare l'istinto e il desiderio che fanno scaturire
la generazione, imparare a valutare le scelte più opportune da fare
sulla base del proprio bene personale e di quello dei figli, tanto di
quelli nati che di quelli che si prevede nasceranno, delle condizioni
di vita del tempo e delle condizioni materiali e spirituali della
coppia. Procreazione responsabile prima che essere la capacità di
limitare le nascite è allora il rendersi disponibili alla generosità,
tenendosi liberi dai condizionamenti ispirati dalla paura,
dall'egoismo, dalla sfiducia, dalla caduta della speranza... E' in
questa prospettiva che va collocata anche la riflessione sulla non
opportunità, se non per evidenti e gravi motivi, del figlio unico.
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LA PATERNITA' E MATERNITA' RESPONSABILE.
La procreazione fa sì che i coniugi possano esprimere la loro
paternità e maternità la quale non si inventa, ma è frutto
spontaneo della natura. Non si è 'padre' perché‚ si fa l'amore e si
mette incinta una donna, nè si è 'madre' perché‚ si mette al mondo
una creatura, la si allatta e la si fa crescere. Questo è un fatto
fisiologico, caratteristica di tutte le creature animali. Quanti figli
messi al mondo non sono frutto di una paternità e maternità
responsabile! Alla paternità-maternità ci si arriva attraverso delle
scelte ben precise. Sono scelte di fondo che comportano chiarezza
interiore e coraggio di viverle. Tutto nasce da una aspirazione:
siamo consapevoli che vogliamo realizzare la nostra vita di
persone cercando di fare il bene possibile alle nostre forze,
favorendo non tanto se stessi quanto la crescita dell'altro con cui si
è in relazione.
L’esercizio della paternità/maternità responsabili
Ora spostiamo l'attenzione sul versante dei soggetti coinvolti,
nella particolarità delle circostanze in cui si trovano a vivere e a
decidere, in ordine ad una procreazione responsabilmente attuata.
Paternità e maternità responsabile si riferiscono non solo
all'atteggiamento di fronte al servizio della vita umana, in termini
di numero di figli da accogliere, ma dicono riferimento anche al
modo e ai mezzi con cui si persegue o meno la finalità della
generazione dei figli. Si tratta allora di responsabilità da
esercitare non solo in rapporto al fine, ma anche in rapporto ai
mezzi usati per raggiungere il fine.
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METODI NATURALI E MEZZI ANTICONCEZIONALI
A questo punto si possono, e si devono, affrontare le domande in
cui spesso resta imprigionata l'intera proposta morale cristiana
circa la procreazione responsabile:
- in che modo si è responsabili nella trasmissione della vita?
- in che modo si è collaboratori consapevoli e liberi di Dio nel
suscitarla?
E, sempre a questo punto, è possibile comprendere come tali
quesiti non equivalgano agli interrogativi:
- come fare per non avere figli?
- quali sono i mezzi più sicuri per impedire che l'amplesso conduca
al concepimento?
La prima serie di domande scaturisce dalla stima del figlio come
benedizione divina e frutto dell'amore. La seconda serie muove,
invece, dall'attitudine a valutare il figlio come un pericolo o del
figlio quale esito non desiderato di un rapporto sessuale, e spesso
sottende un atteggiamento di chiusura nei confronti della vita,
una mentalità "anticoncezionale" che in diversi casi diventa
l'anticamera per l'aborto1.
Nel rispondere a queste domande, occorre anzitutto ricordare che,
circa i "mezzi" per attuare la procreazione responsabile, vanno in
primo luogo rifiutati come gravemente illeciti sia la
sterilizzazione, sia l'aborto. Quest'ultimo, in particolare, va
sempre considerato come un crimine orrendo e un abominevole
delitto e costituisce sempre un disordine morale grave2.
1
Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Lett. enc. Evangelium vitae, 25 marzo 1995, n. 13 (EV XIV, 2205).
Cfr. CONCILIO ECUMENICO VATICANO li, COSt. past. Gaudium et spes, 51 (EV 1, 1483); GIOVANNI PAOLO II,
Lett. enc. Evangellum vitae, nn. 58-62 (EV XIV, 23622376).
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Distinzione tra contraccettivi e metodi naturali
Intorno al 1940 si sono scoperti dei meccanismi che coinvolgono la
funzione riproduttiva maschile e femminile. In seguito a queste
scoperte sono stati studiati e commercializzati contraccettivi ormonali
di sintesi.
Parallelamente a questi esistono contraccettivi ad azione meccanica,
di barriera e chimici.
Il contraccettivo è qualsiasi mezzo efficace per prevenire gravidanze
non desiderate, con un carico d’effetti secondari accettabili.
Attualmente i contraccettivi sono ritenuti validi solo a certe condizioni:
-
elevata efficacia
-
bassa incidenza d’effetti secondari
accettabilità da parte degli utenti (da un punto di vista pratico,
etico, religioso)
-
economico (per non escludere gli utenti a basso reddito)
reversibile (se la persona o la coppia ci ripensa, deve essere
in grado di tornare fertile)
ottenibile facilmente (in rapporto alle strutture esistenti
nell’ambiente dell’utente)
-
non implicare la necessità di personale sanitario costoso.
Nessun metodo attualmente disponibile risponde a tutte queste
caratteristiche ideali.
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Dal 1970 alcuni ricercatori hanno studiato e messo a punto metodi
scientifici per il controllo della fertilità, metodi naturali che permettono
alla donna riconoscere il periodo fertile e non fertile del suo ciclo
mestruale. Questi non sono metodi contraccettivi, poiché non sono
invasivi basandosi solo sull’osservazione delle modificazioni che
avvengono a livello del muco prodotto nel canale cervicale, associati
a sintomi e segni fisici.
E' importante il coinvolgimento da parte del partner nella scelta del
contraccettivo da adottare sia esso ormonale, meccanico, di barriera,
chimico o scelta di un metodo naturale.
Brevi cenni dell'apparato genitale femminile e del ciclo
L'apparato genitale femminile, è costituito da organi interni ed esterni.
Quelli deputati alla riproduzione con funzioni dirette sono quelli
interni: ovaio, tuba uterina, utero, vagina.
L'ovaio: è deputato a portare a maturazione, cioè pronta per essere
fecondata, la cellula riproduttiva femminile: l’ovocita.
La tuba uterina: è un condotto per mezzo del quale l'ovocita
dall'ovaio raggiunge l'utero. A livello della tuba uterina avviene la
fecondazione.
L’utero: ha lo scopo di accogliere l'uovo fecondato e di permetterne
l'annidamento e lo sviluppo: da uovo fecondato ad embrione, poi feto.
Se non viene fecondato l'ovocita, ogni mese la mucosa all'interno
dell'utero "endometrio" si sfalda e viene eliminata, questo dà inizio al
flusso mestruale.
La vagina: è l’accesso agli organi genitali interni; la sua parte
superiore si collega con il canale cervicale, che è la "parte inferiore
dell'utero".Questi organi, in particolare l'utero e l'ovaio, subiscono
delle modificazioni cicliche di durata intorno a 28 giorni. Queste
modificazioni cicliche possono variare da donna a donna in modo
evidente, con una tipica ritmicità per ogni singola donna. E’
importante perciò è che si presenti con una certa puntualità e non vi
siano variazioni troppo diverse in una stessa persona tra un ciclo e
l'altro.
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E' dall'ipotalamo che partono gli stimoli, che regolano la ciclicità
ovulatoria, verso l'ipofisi; ghiandola che produce ormoni stimolanti
sulle ovaie: sono gli ormoni F.S.H. e L.H.
L'ipofisi con la produzione di F.S.H. e L.H. stimola l'ovaio a
funzionare, producendo, a sua volta, ormoni estrogeni e
progesterone e portando a maturazione l'ovocita pronto per essere
fecondato.
Si hanno quindi due fasi:
-1° fase pre-ovulatoria, dove l'ormone F.S.H., o “follicolo stimolante",
porta a maturazione il follicolo.
-2° fase post-ovulatoria, dove l'ormone L.H., o “luteinica", stimola la
fuoriuscita della cellula uovo dall’ovaio.
Se la cellula uovo non viene fecondata nei 12-17 giorni successivi, si
ha una diminuzione degli ormoni con conseguente sfaldamento
dell’endometrio, che viene espulso dando luogo alla mestruazione o
"flusso mestruale".
Il ciclo mestruale inizia con il flusso mestruale e termina con l'inizio
della mestruazione successiva. Esso si divide in quattro fasi:
-1° fase: il flusso mestruale ha la durata di 4-5 giorni; ha inizio con il
primo giorno di mestruazione.
-2° fase: non fertile o pre-ovulatoria. La durata di questa fase varia
da donna a donna, a seconda che il ciclo mestruale abbia una
durata più o meno lunga. Nei cicli brevi questo periodo può essere
assente.
-3° fase: fertile od ovulatoria. In ogni ciclo mestruale c'è un solo
giorno in cui si verifica l'ovulazione, cioè quando la cellula uovo viene
messa in libertà dall'ovaio. In questa fase se l'ovulo non viene
fecondato muore e si disintegra.
Le cellule ghiandolari localizzate all'interno del collo dell'utero,
producono un muco fertile, indispensabile per mantenere la capacità
fecondante agli spermatozoi.-
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4° fase: non fertile o post ovulatoria. Va fino alla successiva
mestruazione.
I cicli mestruali, non sono tutti fertili. E' stato dimostrato che nel 510% dei cicli, di donne sane e in età fertile, risultano essere
anovulatori, cioè non viene rilasciato nessun ovulo.
Descrizione dei mezzi che appartengono alla contraccezione
Contraccettivo ormonale: “Pillola”.
La pillola è composta di due ormoni di sintesi, cioè prodotti
chimicamente in laboratorio "estrogeni e progesterone”. Questi
ormoni bloccano l'attività ovarica inibendo l'ovulazione, inibiscono
anche la normale attività ormonale svolta dall'ipofisi, dall’ipotalamo.
Ciò avviene assumendo una quantità giornaliera di questi ormoni
estro-progestinici, in genere per ventuno giorni e facendo una
settimana di sospensione. Questo permette la comparsa di una
pseudo mestruazione.
All'inizio dell'assunzione la pillola può dare nausea, dolore o tensione
al seno, perdite intermestruali, disturbi che possono scomparire
gradatamente se la pillola ha un dosaggio ormonale adeguato per
persona.
E’ previsto che la pillola sia sempre prescritta dal medico, dopo
accurata anamnesi, visita e prescrizione d’esami ematici
indispensabili per escludere malattie in atto, o malattie organiche
preesistenti. Esistono diversi tipi di pillola, e il medico, assieme alla
donna, deve scegliere la più adatta a lei. Anche durante l'assunzione
necessitano controlli periodici medici ed esami ematici.
Nelle adolescenti è controindicata in caso d’immaturità ipofisiipotalamica.
La contraccezione ormonale ha controindicazioni in caso d’anamnesi
positiva al tromboembolismo venoso e arterioso, malattie cardiache,
cardiovascolari, cerebrovascolari. Ipertensione, familiarità a tumori
del seno o comunque tumori ormonodipendenti, o malattie tumorali in
atto, gravi malattie epatiche. Il fumo associato alla pillola aumenta in
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modo grave il rischio cardiovascolare (che aumenta fino a 32 volte
rispetto alle non fumatrici).
Vi sono controindicazioni relative all'assunzione pure in caso
d’obesità, malattie depressive, diabete, episodi d’emicrania
ricorrente, malattie autoimmuni, ecc. che devono sempre essere
valutate con il medico.
La pillola può non essere attiva in caso di vomito, diarrea, assunzione
in concomitanza di determinati farmaci, es. antibiotici, antiepilettici,
lassativi, antidepressivi, e in special modo di quei farmaci che
agiscono sul metabolismo epatico e sull'assorbimento intestinale. In
caso di dimenticanza dell'assunzione anche di una sola pillola, o di
un ritardo dell'assunzione più prolungato rispetto ai tempi consentiti,
ci possono essere rischi di gravidanza per una pronta ripresa della
funzionalità ovulatoria.
In alcune donne dopo la sospensione della pillola può verificarsi
amenorrea, che dovrebbe risolversi nel lasso di tempo d’alcuni mesi.
Recentemente la contraccezione ormonale si può assumere anche
per via transdermica e per assorbimento attraverso la mucosa.
La contraccezione ormonale per via transdermica si ottiene
applicando un cerotto sulla cute contenente sostanze chimiche stroprogestiniche che vengono rilasciate in modo costante e graduale per
essere assorbite dalla cute. Si applica dal primo giorno di
mestruazione per ventuno giorni, sostituendolo una volta la
settimana, e una settimana di sospensione. Il cerotto, per non
perdere la sua efficacia d’assorbimento, deve essere ben adeso alla
cute, la quale deve essere integra, non irritata; la posizione
dell'applicazione del cerotto va cambiata tutte le volte che si applica,
non va mai applicato sul seno. Se si stacca anche parzialmente
perde la sua efficacia. Può dare allergie nel punto di posizionamento.
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La contraccezione ormonale attraverso la mucosa, avviene mediante
un anello di materiale sintetico medicato con estro-progestinicoposto
a contatto con la mucosa vaginale. Agisce anch'esso rilasciando in
modo graduale e continuo gli ormoni estro-progestinici, che vengono
assorbiti dalla mucosa. Si applica dal primo al quinto giorno di
mestruazione per ventuno giorni consecutivi e una settimana di
pausa. Può perdere d’efficacia contraccettiva in casi d’infiammazioni
vaginali, o d’espulsione dello stesso senza che la donna se
n’accorga.
Con l’assorbimento attraverso la cute o la mucosa, il vomito e la
diarrea non hanno incidenza sull'efficacia contraccettiva. Il
meccanismo d'azione è lo stesso della pillola contraccettiva, ed ha le
stesse controindicazioni e gli stessi effetti collaterali.
Tutta la contraccezione ormonale immette nell'organismo un
inquinamento chimico, che deve essere controllato con esami del
sangue, il cui peso nel tempo non è stato ancora verificato.
Usare contraccettivi con estrogeni durante l'allattamento ha delle
serie incognite.
La pillola si acquista con prescrizione medica, da ripetersi ogni tre
scatolette del prodotto, ed ha un costante costo economico. Si ha un
giro di affari enorme, che i metodi naturali, se fossero pubblicizzati
adeguatamente dalle fonti d’informazione, frusterebbero. Chiaro poi
che molti i medici non trascurano l’occasione di avere costanti
“clienti” per le prescrizioni del prodotto e visite.
La sicurezza contraccettiva della pillola in teoria è del 100%, ma
siccome ci possono essere delle interferenze all'assunzione, la sua
sicurezza contraccettiva si riduce al 98-99%, se presa
correttamente.
Esiste anche la pillola del giorno dopo che serve per impedire
l’annidamento dell’ovulo eventualmente fecondato nell’utero. A tal
fine viene somministrato un dosaggio molto elevato di progesterone.
Ma tale pillola non fa parte della contraccezione, agendo a
fecondazione avvenuta.
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Contraccezione meccanica con dispositivo intrauterino " I.U.D.
(Intra-Uterine Device) " o Spirale
La spirale viene inserita all'interno della cavità uterina ed è formata
da materiale di polietilene rivestito di rame. Ha una lunghezza di tre
centimetri.
La spirale agisce determinando una reazione cellulare da corpo estraneo che
rende non consono l'ambiente agli spermatozoi in risalita verso la tuba
uterina, ed all'eventuale annidamento nell'utero dell'ovulo se già fecondato:
"embrione". Provocando l'espulsione dell'embrione già formato si ha una
realtà di aborto.
Le spirali moderne permettono una contraccezione della durata di
tre/cinque anni. Hanno tutte un filo di repere, che fuoriesce dal collo
dell'utero per circa due o tre centimetri, e serve per il controllo della
sua giusta posizione da parte della donna e da parte del ginecologo,
e per l’estrazione della stessa.
Deve essere prescritta ed inserita da un medico con tecnica precisa
che garantisca sterilità e sicurezza, poiché l’inserimento può essere
doloroso.
Le controindicazioni all'inserimento: spotting intermestruale,
dismenorrea, malformazioni uterine diagnosticate, pregresse
infiammazioni pelviche, nulliparia, malattie tumorali a carico
dell'utero, ecc.
L'inserimento della spirale se non è corretto può provocare
l'espulsione della stessa dalla cavità uterina, con conseguente
mancata efficacia contraccettiva, perforazione uterina al momento
dell'inserimento, mestruazioni abbondanti, infezioni pelviche che
possono determinare dolori addominali e se il processo flogistico
provoca danni al rivestimento interno della tuba uterina, può essere
favorita la possibilità di una gravidanza extrauterina, o può essere
causa di infertilità momentanea o irreversibile.
La spirale può essere espulsa dalla cavità uterina, anche senza che
la donna se n’accorga. Si raccomanda un controllo annuale circa il
mantenimento della posizione, mediante ecografia .
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La spirale può essere “medicata” con progesterone, questo tende a
ridurre il flusso mestruale fino all'amenorrea; situazione che può
creare ansia alla donna, che quindi deve essere informata di questa
possibile complicazione.
Ha un costo elevato.
Ha una sicurezza contraccettiva del 97-99%
Metodi di barriera
Esiste il metodo di barriera per l'uomo; condom o preservativo, per la
donna il diaframma.
Questi metodi contraccettivi hanno un rischio elevato di gravidanza
non desiderata, se non sono rispettate le regole che impediscono
l'incontro tra spermatozoi e ovulo.
Il diaframma deve essere di misura giusta, che va scelta da un
tecnico esperto. Deve sempre essere usato in abbinamento con una
crema spermicida.
Sia il preservativo che il diaframma vanno inseriti prima di iniziare il
rapporto, in quanto prima dell’eiaculazione possono esserci delle
perdite di liquido seminale contenenti spermatozoi vivi e attivi tanto
da determinare una fecondazione.
Il preservativo può rompersi durante il rapporto.
A seconda della precisione nell'applicazione, ha un'efficacia che varia
dall'80 al 96%.
Rapporto interrotto
Non si può dire che vi sia sintonia fra i due partner in quanto il
metodo stesso prevede un’interruzione del rapporto con conseguente
tensione e preoccupazione fra i due partner stessi. Viene considerato
un metodo naturale, ma non lo è affatto per la caratteristica sopra
descritta.
La non completezza ha un peso psicologico in entrambi i partner.
Ha un indice di sicurezza del 70-80%.
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Viene usata anche la sterilizzazione, sia maschile che femminile,
come contraccettivo; ma è un’aggressione all’integrità umana in
quanto è irreversibile.
Metodi naturali per il controllo della fertilità
I metodi naturali per il controllo della fertilità non si possono
assolutamente annoverare fra i contraccettivi. Sono processi
educativi e di conoscenza delle modificazioni che avvengono nel
proprio corpo per riconoscere il periodo fertile e non fertile del ciclo
mestruale.
A differenza dei contraccettivi ormonali, meccanici e di barriera,
rispettano la fase fertile e non fertile senza interferenze dall'esterno.
Il successo dei metodi naturali può variare a seconda della
conoscenza che la coppia ha del proprio corpo. Il rispetto e la
conoscenza applicati con rigore ed estrema precisione, rende più
affidabile il metodo.
E' importante che la coppia sia motivata e disposta a collaborare,
poiché ogni metodo naturale se non si desidera una gravidanza
richiede che si evitino rapporti sessuali nella fase riconosciuta come
fertile.
I primi metodi naturali sono stati l'Ogino-Knaus e il metodo della
temperatura basale corporea, ma sono oggi sostituiti dal metodo
Billings e dal metodo Sintotermico.
Metodo dell'ovulazione (Billings)
Il metodo dell'ovulazione si basa sulla possibilità che la donna ha per
riconoscere il proprio periodo fertile o non fertile, in base alle
caratteristiche del muco cervicale.
Il metodo ha studiato e messo a punto le modificazioni che
avvengono a livello del muco cervicale sotto l'azione degli ormoni
estrogeni e progesterone, e le sensazioni che la donna avverte a
livello vaginale nel corso del ciclo mestruale.
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L'elemento fondante dunque è il muco e le informazioni che esso da.
Il muco cervicale nel periodo non fertile è denso, può avere un
aspetto appiccicoso riscontrabile a livello vaginale, oppure si può
riscontare una sensazione di secchezza, in questa condizione il
muco è impenetrabile dagli spermatozoi.
Nel periodo fertile il muco sotto l'azione degli estrogeni ormoni
prodotti dall'ovaio, in modo crescente dall'inizio del ciclo mestruale
fino a raggiungere il picco massimo al momento dell'ovulazione, si
modifica nella consistenza e nella quantità, e assume la caratteristica
filante come chiaro d'uovo, elastico, trasparente o leggermente tinto
di sangue, viscido che dà la sensazione di lubrificazione e di umidità
a livello vaginale.
Si tratta di muco fertile, nutriente lo spermatozoo e adatto per il loro
passaggio verso la tuba uterina per raggiungere la cellula uovo da
fecondare.
La coppia, se non desidera una gravidanza, deve astenersi dai
rapporti sessuali nei giorni in cui è presente il muco con queste
caratteristiche e per i tre giorni successivi.
Acquisendo la consapevolezza delle modificazioni che avvengono a
livello del muco cervicale durante il ciclo mestruale, la donna può
imparare con esattezza a riconoscere le caratteristiche della sua
fertilità o non fertilità.
L'indice di sicurezza del metodo, se ben applicato, è del 98%. Quindi
la sicurezza si equivale ai contraccettivi ormonali, meccanici, di
barriera; col vantaggio di nessuna controindicazione.
Restando nel “nocciolo” di sicurezza il rischio si riduce a zero.
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Metodo sintotermico
In questo metodo vengono associati la temperatura basale corporea
e i sintomi dell'ovulazione.
Necessita di un tempo, dove la donna registra con precisione su
apposite tabelle: il rialzo della temperatura corporea, le caratteristiche
del muco cervicale e alcuni sintomi es. tensione al seno, dolenza al
basso ventre, ecc. per riconoscere la fase fertile.
L'indice di sicurezza anche di questo metodo, se ben applicato, è del
98%. Quindi la sicurezza si equivale ai contraccettivi ormonali,
meccanici, di barriera; col vantaggio di nessuna controindicazione.
Anche qui, restando nel “nocciolo” di sicurezza il rischio si riduce a
zero.
Apparecchiature computerizzate
Vi sono in commercio apparecchiature computerizzate per la
rilevazione dello stato di fertilità e non fertilità della donna. Vengono
inseriti in queste apparecchiature dati inerenti ai cicli mestruali
precedenti della donna associati alla rilevazione giornaliera della
temperatura basale corporea, rilevata con un termosensore facente
parte dell’apparecchiatura in cavità orale a riposo. Dal minicomputer,
contenuto nell’apparecchiatura, vengono elaborati questi dati, che
permettono di dare l’indicazione giornaliera dello stato di fertilità per
24 ore successive.
L’uso di queste apparecchiature è indicato nelle donne che hanno
cicli mestruali regolari; in questo caso la sicurezza del metodo può
essere anche del 99%.
Esistono altre apparecchiature che indicano lo stato di fertilità
rilevando il dosaggio dell’ormone L.H. presente nelle urine della
donna. Anche in questo caso l’indicazione che si ha è valida per 24
ore. Si richiede un uso costante di test da intingere nelle urine. La
sicurezza è del 93%.
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Queste apparecchiature, che sono reperibili presso le farmacie,
hanno un costi elevati, anche perché bisogna acquistare i test relativi
da intingere nelle urine.
Apparecchiature Vantaggi che derivano nell'uso dei metodi
naturali
Sono adatti non solo per le coppie che desiderano evitare una
gravidanza; ma, con l'informazione che essi danno, favoriscono la
gravidanza in coppie con non gravi difficoltà di fertilità.
Essi mettono in sintonia la donna / la coppia con i normali ritmi
dell'organismo. E' un processo educativo della coppia, uno stile di
vita, una scelta etica e psicologica.
A differenza dei contraccettivi (ormonali, meccanici, di barriera o
chimici), che coinvolgono uno dei partner, i metodi naturali sono una
scelta condivisa, che coinvolge la coppia responsabilizzandola e
rafforzandone il legame psico-affettivo, il dialogo e la conoscenza del
proprio corpo, affinché l'astinenza dai rapporti sessuali nella fase
fertile sia vissuta armonicamente e non all'insegna della privazione.
Esaltano il rapporto di coppia, danno la dignità e l’importanza dovuta
alla donna.
I metodi naturali non vanno perciò considerati dal semplice effetto di non
avere una gravidanza, e quindi equiparati alla contraccezione, ma dal
complesso armonico di una coppia che riconosce il dono di Dio e lo
conserva integro, perché possa esprime il suo vero contenuto; e dunque
non lo misconosce, il dono, “rivedendolo” in modo che abbia riferimento
solo a se stessi.
I metodi naturali sono semplici, si possono usare a qualsiasi età con i
cicli mestruali regolari o irregolari; dopo la sospensione di
contraccettivi; durante l'allattamento; in prossimità della premenopausa; in presenza di malattie e/o cure particolari cui la donna o
l'uomo possono essere sottoposti.
E' una guida importante alla salute, in quanto si possono rilevare
delle alterazioni a livello del muco che possono far sospettare alla
donna anomalie da accertare.
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In caso la coppia abbia difficoltà al concepimento, adottando un
metodo naturale per stabilire il periodo fertile la percentuale di
risoluzione del problema si aggira intorno al 60% dei casi.
Infine, l'astinenza dai rapporti nei periodi fertili per evitare/rinviare una
gravidanza, può sembrare svantaggioso, ma in realtà i periodi di
astinenza valorizzano l'unione della coppia e permettono un maggior
dialogo e condivisione.
Oltre alla correttezza etica e psicologica, i due metodi naturali sono
adatti per i paesi poveri in quanto non hanno carichi di costi
farmaceutici e di assistenza medica: sono senza carico economico.
Nei paesi del terzo mondo i metodi naturali, gli unici a loro accessibili,
sono risultati a rischio zero perché osservati scrupolosamente.
L'affermazione che la contraccezione è più sicura dei metodi
naturali si riferisce unicamente a chi ha rapporti sessuali
occasionali al di fuori del matrimonio e quindi lontano dal poter
valutare i tempi di infertilità o di fertilità della partner.
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