PALE A PRUA ! VOGA
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PALE A PRUA ! VOGA
"PALE A PRUA ! ... VOGA !" La voga è la prima delle attività di pratica marinaresca in cui si cimentano gli allievi del Nautico. Ai più il vogare può apparire facile : chi, d'estate al mare, almeno una volta non ha provato a remare con un "moscone" o pattino che dir si voglia ? Ecco, remare è una cosa, vogare un' altra. Nella voga è richiesto sincronismo. Questo, ancor prima della conoscenza dei comandi da eseguire all'ordine e della padronanza della tecnica, richiede prima di tutto consapevolezza di far parte di un equipaggio. Non per niente è ben noto il detto "Stare tutti nella stessa barca !" a significare che nella vita, come insegna quella di mare, occorre agire all'unisono se si condivide e si vuole raggiungere lo stesso obiettivo. In barca, quindi, non sono ammesse distrazioni o pause o, peggio ancora, egoismi: non si può fare a modo proprio. Gli ordini del padrone - il timoniere - devono essere eseguiti prontamente, senza distrazioni ed in sincronia. E se quella di mare, come imparano subito i marinai, è prima di tutto scuola di vita, metafora stessa dell'esistenza dell'uomo, allora il saper vogare è come imparare l'alfabeto in prima elementare. Non per niente quando ci si deve iscrivere nelle matricole della Gente di Mare è richiesto di sostenere preliminarmente la prova di nuoto e quella di voga. Ed allora Alza remi ! Arma remi ! Pale a prua ! Voga ! Agguanta ! Pale a poppa ! Scia ! ... non sono più termini di quella strana lingua dei marinai, ma diventano disciplina mentale e regole di vita. Angelo De Gregorio