Clicca qui per leggere il passo di don Tonino Bello

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Santa Maria, donna feriale,
insegnaci a considerare la quotidianità come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza.
Santa Maria donna senza retorica prega per noi malati di magniloquenza, abili ad usare le parole
per nascondere i pensieri più che rivelarli, prega per noi esposti all’intossicazione delle parole , fa
che nella brevità di un “sì” ci sia tutto il nostro essere.
Santa Maria donna innamorata insegnaci ad amare, insegnaci che l’amore è sempre santo,
insegnaci che amare significa uscire da sé, dare senza chiedere, desiderare la felicità dell’altro
aiutaci a comprendere che è sempre l’amore che ci riconcilia con la vita e che ci dona gioia di
esistere.
Santa Maria donna dell’accoglienza che hai accolto nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio, tu che hai
fatto largo nei tuoi pensieri ai pensieri di Dio, restando intimamente libera, aiutaci a ad accogliere
la Parola nell’intimo del nostro cuore, a capire le irruzioni di Dio nella nostra vita, rendici capaci di
gesti ospitali verso i fratelli, disperdi le nostre diffidenze, liberaci da ogni logica di sospetto.
Maria donna missionaria, che in tanti passaggi della tua vita hai espresso questa vocazione,
concedi alla Chiesa di riscoprire le radici della sua chiamata alla missionarietà, mandata da Dio per
la salvezza del mondo la Chiesa come te è fatta per camminare e non per sistemarsi,
Maria, donna coraggiosa, mi piace pensare che anche tu hai avuto paura: paura di non essere
capita, paura della cattiveria degli uomini, paura di non farcela, paura per la salute di Giuseppe,
paura per la sorte di Gesù, ma non ti sei lasciata vincere e sei diventata donna della fiducia,
quando ti sei piantata coraggiosamente sotto la croce e hai conquistato pur senza morire la palma
del martirio, donaci un po’ della tua fortezza allevia le pene di tutte le madri-coraggio, rincuoraci
con il tuo santo esempio perché possiamo sentirci custoditi nel palmo della mano del Padre.
Maria donna obbediente, insegnaci la vera obbedienza, che non è mai repressione, rassegnazione
o sopportazione di un sopruso, no, l’obbedienza è esperienza di libertà, chi obbedisce a Dio non
smette di volere, ma inizia liberamente e consapevolmente a fare la della volontà di Dio la propria,
Maria aiutaci a comprendere che solo nella sua volontà possiamo trovare la pace certi che chi
obbedisce a Dio non si schianta mai al suolo ma cede tra le sue amorevoli braccia di Padre.
Maria donna del servizio, serva di Dio dal principio alla fine, aiutaci a capire che servendo si ama,
tu che hai conosciuto le tribolazioni dei poveri e dei sofferenti, aiutaci a mettere a loro
disposizione la nostra vita, con i gesti discreti del silenzio lontani dai riflettori del protagonismo,
apri il nostro cuore alle sofferenze dei fratelli e perché possiamo essere pronti ad intuirne le
necessità, donaci gli occhi della tenerezza e della fede, gli occhi che hai avuto tu quel giorno a Cana
di Galilea.
Don tonino Bello “Maria donna dei nostri giorni.”