numero 22 Aprile 2013 - Patriarcato latino di Gerusalemme
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numero 22 Aprile 2013 - Patriarcato latino di Gerusalemme
GERUSALEMME n o t i z i a r i o IN F OR M ATI V O a m a r e l a t e r r a s a n ta e fa r l a a m a r e N u m e ro 2 2 Aprile 2013 Patriarcato Latino di Gerusalemme www.lpj.org P.O.B. 14152 Gerusalemme 91141 Tel : +972 2 628 23 23 Fax : +972 2 627 16 52 Media office: [email protected] Patriarcato Latino di Gerusalemme è su: STAMPA DEL PATRIARCATO LATINO BEIT JALA — 2013 Editoriale La chiave per la pace La pace in Terra Santa è “la chiave per la pace in Medio Oriente”, ha detto il Patriarca Latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, nella sua omelia del Giovedi Santo, condannando le violenze in Siria. “Il nostro Medio Oriente soffre crudelmente nel suo intimo. E io penso che i politici non riusciranno mai a installare la democrazia e la giustizia, fino a quando la nostra Terra Santa subirà il conflitto che l’affligge”, ha aggiunto. Nella sua omelia di Pasqua, il Patriarca ha anche invitato la comunità internazionale a “prendere decisioni concrete ed efficaci” per il Medio Oriente. Se alcuni erano in attesa di “gesti” concreti da parte del Presidente degli Stati Uniti, il suo viaggio mediorientale a fine marzo non ha però portato a nulla di tangibile. Barak Obama lo aveva già detto in anticipo: scopo della sua visita non era quello di proporre un nuovo piano di pace per il conflitto israelo-palestinese. Questo compito, piuttosto arduo, è stato delegato al Segretario di Stato, John Kerry, di ritorno a Gerusalemme e a Ramallah l’8 e il 9 aprile. Gli Stati Uniti proporranno un piano d’azione in vista di una ripresa, nei prossimi mesi, dei negoziati di pace (bloccati ormai dal 2010) tra Israeliani e Palestinesi? In ogni caso, la partenza e il ritorno di John Kerry nella regione lo fanno pensare. Tuttavia, a pochi giorni dal suo arrivo, la tempesta infuria in Israele, Cisgiordania e Gaza. All’inizio di aprile carri armati israeliani hanno bombardato il territorio siriano, in risposta al fuoco contro i militari dispiegati sulle alture del Golan. La tensione è palpabile anche nella striscia di Gaza, da dove sono stati ancora una volta lanciati dei razzi all’inizio di questo mese. Nei Territori, i Palestinesi hanno seppellito un detenuto sessantenne deceduto in Israele e due giovani uccisi dai soldati in un clima di rinnovata tensione. Viaggio La situazione instabile non ha lasciato indifferente il nuovo Papa Francesco, che nella Messa di Pasqua ha detto: “Sì, Cristo è la nostra pace e attraverso di Lui imploriamo pace per il mondo intero!”. Tale è stato il suo appello in occasione del suo messaggio Urbi et Orbi. Ha desiderato pregare per la pace in Medio Oriente (soprattutto in Siria) e anche in modo particolare per la pace tra Israeliani e Palestinesi, che “faticano a trovare la strada della concordia, affinché riprendano con coraggio e disponibilità i negoziati per porre fine a un conflitto che dura ormai da troppo tempo”. Non appena il Papa è stato eletto, il Patriarca Latino di Gerusalemme lo ha invitato in Terra Santa. Mahmoud Abbas, Presidente dell’Autorità palestinese, ha fatto lo stesso e ha detto di sperare che contribuirà alla pace in Terra Santa. Il Presidente di Israele, Shimon Peres, ha inoltre aggiunto: “Abbiamo bisogno più che mai di una guida spirituale e non solo politica. Là dove i responsabili politici possono dividere, i leader religiosi possono unire”. Questo viaggio potrebbe avvenire nel 2014. Prima di lasciare Roma, dove ha assistito all’intronizzazione del Papa, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, ha invitato il Santo Padre a incontrarsi a Gerusalemme nel 2014, anno che segnerà il 50° anniversario dello storico incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca ortodosso Atenagora, evento unico dal XV secolo... Christophe Lafontaine PA G . 2 Papa Francesco: al Santo Sepolcro un anticipo della festa di Pasqua Dalla Basilica del Santo Sepolcro si è innalzato forte e sentito il ringraziamento per l’elezione del nuovo vescovo di Roma, papa Francesco. Lunedì 18 marzo, alle 10, all’eucarestia presieduta da S.B. Il patriarca Fouad Twal, hanno partecipato numerosi i cristiani di Gerusalemme. Inaugurazione della via del Vaticano a Gerusalemme La Chiesa cattolica ha costruito un complesso residenziale per le giovani famiglie a Beit Hanina, alla periferia di Gerusalemme Est. Le giovani famiglie che vi abitano hanno deciso di incominciare, in segno di gratitudine e di rispetto per la generosità dei benefattori cattolici, un processo lungo e complicato per chiedere alla municipalità che la strada che percorre il complesso venga chiamata via del Vaticano. Il 7 marzo 2013 gli impiegati municipali hanno piantato i pannelli su cui figura il nuovo nome della via. Due nuovi diaconi per la diocesi Il 19 marzo 2013, Festa di San Giuseppe, il nuovo Arcivescovo di Tunisi, S.E. Mons. Ilario Antoniazzi ha ordinato a Beit Jala due nuovi diaconi in vista dell’ordinazione sacerdotale per la Diocesi di Terra Santa Issa Shomali e Sleiman Shoubash. Una danza di 35 000 palme a Gerusalemme Domenica 24 marzo i fedeli di Terra Santa e molti pellegrini da tutto il mondo sono scesi dal Monte degli Ulivi con i rami di palma in mano per la tradizionale processione delle palme. Secondo la polizia israeliana una folla di 35 000 persone si è diretta fino alla città vecchia per celebrare l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme. Ammissione agli ordini al Seminario Redemptoris Mater Giovedì 21 marzo ha avuto luogo, presso la Chiesa del Centro Internazionale Domus Galilaeae, una celebrazione eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Ilario Antoniazzi, nuovo Arcivescovo di Tunisi. Durante la celebrazione, si è tenuta l’ammissione agli ordini per tre seminaristi del Seminario Redemptoris Mater della Galilea che si stanno preparando all’ordinazione diaconale e poi presbiteriale per il Patriarcato Latino di Gerusalemme: Sliman Hifawi, nativo di Jaffa di Tel Aviv, Juan Manuel Silva Lopez, originario della Colombia, e Marek Kurzydłowski della Polonia. n o t i z i a r i o IN F OR M ATI V O — G E RU S A L E M M E Diocesi: Attualità inTerra Santa Habemus Papam ! Comunicato: Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, con i suoi vicari, i sacerdoti, le comunità e i fedeli della Diocesi del Patriarcato Latino accolgono con tutto il cuore il nuovo Papa Francesco. Come Chiesa Madre di Gerusalemme, gioiamo profondamente per l’elezione del nuovo Pastore della Chiesa cattolica, scelto dai cardinali in conclave, ma soprattutto dallo Spirito Santo. Benediciamo il Signore e lasciamo sgorgare dal nostro cuore un fervido “Deo gratias!” Al nuovo Papa esprimiamo le nostre felicitazioni “Alf Mabrouk” con la nostra totale e completa adesione e al tempo stesso assicuriamo il nostro affetto e la nostra preghiera filiale. La nostra comunione è profonda. Grazie in anticipo, Santo Padre, per tutto quello che farà per la Chiesa, per il mondo e per la sollecitudine pastorale che avrà per il nostro Patriarcato nel corso del Suo Pontificato. Ci auguriamo anche che possa continuare a lavorare per la pace e la giustizia in Medio Oriente, in particolare in Terra Santa. Fin d’ora Le assicuriamo che lavoreremo al Suo fianco, così come abbiamo fatto con i suoi predecessori, per favorire progressi concreti nel dialogo interreligioso nella nostra regione. Carissimo Santo Padre, la Terra Santa attende con emozione e con impazienza di avere l’onore e la gioia di accoglierLa nella Terra in cui si è compiuta la salvezza. Sia il benvenuto: “Ahlan wa sahlan!” Il Patriarca ordina il nuovo Arcivescovo di Tunisi, S.E. Mons. Ilario Antoniazzi Sabato 16 marzo S.B. Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme ha ordinato vescovo Don Ilario Antoniazzi, nominato il 21 febbraio 2013 nuovo Arcivescovo di Tunisi da Papa Benedetto XVI. L’ordinazione ha avuto luogo nella Basilica dell’Annunciazione a Nazaret alla presenza di numerosi vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli. “Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?”. Gli rispose: “Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pasci i miei agnelli“. Meditando le parole del Vangelo di Giovanni il Patriarca ha invitato nella sua omelia il nuovo Arcivescovo di Tunisi, Mons. Ilario Antoniazzi ad “andare con fiducia e audacia” incontro alla sua nuova missione. Una missione che S.B. Mons. Fouad Twal conosce bene per essere stato egli stesso Vescovo e quindi Arcivescovo di Tunisi tra il 1992 e il 2005. Il Patriarca non ha esitato a evocare “il tempo delle grande sfide” che attende S.E. Mons. Ilario Antoniazzi in una Tunisia con un equilibrio politico estremamente precario. In questo contesto delicato della primavera araba Sua Beatitudine ha invitato il nuovo arcivescovo a “riprendere senza sosta il dialogo con i nostri fratelli musulmani”. Concludendo la sua omelia ha pronunciato la sua benedizione su Mons. Ilario Antoniazzi domandando a Dio, per l’intercessione dello Spirito Santo, di accordagli in modo particolare “lo zelo apostolico in questo Anno della fede”. Il nuovo arcivescovo, S.E. Mons. Ilario Antoniazzi, ha celebrato la sua prima messa pontificale l’indomani della sua ordinazione episcopale, domenica 17 marzo, nella parrocchia latina di Sant’Antonio da Padova a Rameh dove è stato parroco dal 2007. Amélie de La Hougue a m a r e l a t e r r a s a n ta e fa r l a a m a r e PA G . 3 Diocesi: Attualità inTerra Santa Nono incontro per la Coordinazione della pastorale dei migranti Martedì 5 marzo 2013 coloro che sono coinvolti nella pastorale della Chiesa cattolica con i migranti si sono incontrati presso il Patriarcato latino di Gerusalemme. L’incontro è iniziato con un momento di preghiera guidato da padre Ramzi, parroco di Giaffa. La prima parte dell’incontro è stata dedicata allo scambio di novità relative a questi tre mesi dall’ultimo incontro. Si è trattato di un momento di condivisione profonda delle gioie e dei dolori di coloro che lavorano con i figli della Chiesa più ai margini. La discussione che è seguita si è incentrata su diversi temi: - l’espulsione/arresto di diversi africani e la dura atmosfera nelle comunità africane, - i criteri per il discernimento dell’opera pastorale tra i migranti: vivere poveramente, inculturazione, servire tutti senza distinzione etnica e linguistica e lavorare in coordinazione, - la rinuncia del Papa e le preghiere nelle comunità dei migranti per il nuovo Papa, - la preparazione alla Pasqua, - un resoconto dalle comunità sull’Anno della Fede e sulle attività che vengono organizzate nelle diverse comunità, - i continui sforzi per offrire lezioni di catechismo ai figli degli immigrati, completamente integrati nella società israliana ebraica e di lingua ebraica, - la promozione di corsi in preparazione alla Cresima per adulti che non sono stati cresimati, - l’incoraggiamento a prendere coscienza del carattere sacro del matrimonio e la necessità di una preparazione per coloro che desiderano ricevere la benedizione della Chiesa per il loro matrimonio. Il prossimo incontro è stato fissato per il mese di giugno. Al termine dell’incontro ognuno dei partecipanti, più di venti, ha pregato il Padre Nostro nella propria lingua, una bella armonia nella diversità a lode di Dio. Fonte: Vicariato San Giacomo P. Garret Edmunds, nuovo Vicario patriarcale a Cipro Comunicato – Il Patriarca Latino di Gerusalemme, S.B. Mons. Fouad Twal ha annunciato all’inizio di marzo la nomina di P. Garret Edmunds, ofm, a nuovo Vicario patriarcale per Cipro. Egli succede a P. Evenzio Herrera Diaz, ofm. Nato il 16 ottobre 1950 a San Francisco (Stati Uniti), P. Garret Edmunds è entrato nella provincia francescana di Santa Barbara in California nel settembre 1977. È stato ordinato sacerdote l’11 settembre 1982 ed è entrato al servizio della Custodia di Terra Santa nel 1998. E’ stato nominato Vicario patriarcale il 23 gennaio 2013. Il Vicariato di Cipro è composto da circa 7000-8000 cristiani cattolici di rito latino suddivisi in questo modo: 1700 ciprioti e 6000-7000 stranieri la cui maggioranza è composta da migranti filippini, indiani, singalesi o africani. Il Patriarca latino di Gerusalemme, i suoi Vescovi ausiliari e tutti i sacerdoti e fedeli della Diocesi di Terra Santa esprimono le loro felicitazioni al nuovo Vicario, P. Garret Edmunds. Gli assicurano la loro preghiera e gli rivolgono i migliori auguri per la sua nuova missione al servizio dei cristiani dell’isola di Cipro. PA G . 4 n o t i z i a r i o IN F OR M ATI V O — G E RU S A L E M M E Diocesi: Attività pastorali e vita liturgica Nuovo strumento del Centro catechistico : “E voi chi dite che io sia?” Nei giorni 21, 22, e 23 febbraio il Centro catechistico del Patriarcato latino di Gerusalemme ha consegnato un nuovo strumento pedagogico a catechisti e allievi per aiutarli ad avanzare in modo concreto e personale in questo anno della fede. In risposta alle direttive della Chiesa relative all’Anno della fede e per poter entrare più profondamente nella fede cristiana, il Centro catechistico del Patriarcato latino di Gerusalemme ha elaborato uno strumento pedagogico (un dossier) per aiutare i catechisti e gli allievi a prendere effettivamente parte al cammino comune della fede. Attraverso dieci incontri, questo dossier pedagogico propone a catechisti e allievi di sviluppare la loro fede personale in Gesù Cristo. Ciascuno è invitato ad adottare un’attitudine autentica e specifica per rispondere alla domanda di Gesù: “E voi chi dite che io sia?” (Mt 16,15). Forti di questa meditazione, sia gli allievi che i catechisti potranno in seguito esprimersi nella loro vita quotidiana, in seno alla comunità cristiana della Chiesa e dare testimonianza nella società. Dal punto di vista metodologico il dossier segue una pedadogia attiva esaminando differenti brani della Bibbia. Alla luce di queste esperienze gli allievi sono invitati a pregare ed a raccontare il loro incontro personale con Gesù nella loro vita quotidiana. Il 21, 22, e 23 febbraio 2013, giorni in cui il dossier pedagogico è stato distribuito, il Centro catechistico ha organizzato tre riunioni per i catechisti in tre diverse regioni (Betlemme, Ramallah, Gerusalemme). Questi incontri hanno permesso di offrire a ciascuno delle spiegazioni sul modo con cui utilizzare questo programma. La maggioranza delle scuole cristiane di queste regioni hanno partecipato alle riunioni. Durante i colloqui i catechisti hanno espresso grande interesse e profonda gratitudine per questo strumento educativo. Sr. Virginie Habib, direttrice Inaugurazione della Biblioteca Generale e dell’Archivio della Custodia Giovedì 28 febbraio 2013, la Custodia ha inaugurato la nuova sede della Biblioteca Generale e dell’Archivio Custodiale nel convento di San Salvatore a Gerusalemme. L’Archivio della Custodia di Terra Santa figura tra i più importanti del mondo cattolico in Medio Oriente. Per la sua antichità esso rappresenta “la memoria storica della vita dei francescani nei Luoghi Santi ed il loro ruolo di custodi” secondo le parole di P. Narcyz Klimas, Archivista custodiale. L’Archivio della Custodia, infatti, racconta la storia dei francescani dal tempo delle crociate fino ai nostri giorni. Il Bibliotecario custodiale, P. Marcello Badalamenti, ha spiegato nel suo intervento di giovedì come già dagli inizi del XIII secolo, quando si installarono in Terra Santa, i Francescani possedevano dei libri. Una prima biblioteca doveva già esistere verso la metà del XIV secolo. È così che oggigiorno si possono ammirare nell’Archivio custodiale e nella Biblioteca Generale, inaugurati lo scorso 28 febbraio, dei documenti di grande valore come il Firmano datato 1247, delle bolle papali o ancora dei registri di pellegrini giunti dal 1561 in poi. Vi si trovano anche dei registri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro che vanno dal 1561 al 1847, data del ristabilimento del Patriarcato latino di Gerusalemme. Uno dei desideri del Custode, P. Pierbattista Pizzaballa, e di coloro che hanno lavorato a questo progetto, è di fare in modo che la Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa divenga sempre più un luogo di incontro per i ricercatori di diversa provenienza e di apertura per ciscuno. Che i libri possano essere dei “ponti di pace”. L’ATS pro Terra Sancta – l’ONG della Custodia di Terra Santa che ha sostenuto quest’inaugurazione, la catalogazione e la valorizzazione di questo Archivio – ha allo stesso modo intitolato questo progetto “I libri, dei Ponti di Pace”. La Biblioteca Generale è aperta al pubblico e dispone di due sale dedicate allo studio e alla consultazione dei volumi. Sul sito Bibliotheca Terrae Sanctae è possibile consultare direttamente on line il catalogo della Biblioteca Generale di Terra Santa OPAC (online public access catalog). Il Padre Custode ha affermato giovedì che “nei libri, nei documenti, negli archivi, in breve, nella nostra storia, c’è anche il nostro futuro”. E il futuro della Custodia non si ferma all’inaugurazione della Biblioteca Generale e dell’Archivio. Con il progetto Terra Santa Museum 2015, la Custodia prevede in effetti l’apertura di un Museo di Terra Santa nel 2015. L’obiettivo? Far sempre più scoprire il ricco patrimonio artistico e archeologico raccolto dai francescani durante gli otto secoli della loro presenza in Terra Santa. Amélie de La Hougue a m a r e l a t e r r a s a n ta e fa r l a a m a r e PA G . 5 La Diocesi in Medio Oriente e nel Mondo Lettera della Commissione Giustizia e Pace (AOCTS) al Presidente Obama Pubblichiamo qui di seguito la lettera indirizzata al Presidente americano Barak Obama dalla Commissione Giustizia e Pace dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa. Il Presidente degli Stati Uniti ha effettuato dal 20 al 22 marzo 2013 la sua prima visita in Israele, Westbank e Giordania. Signor Presidente, Noi, capi delle Chiese cattoliche / cristiane a Gerusalemme, Le diamo di tutto cuore il benvenuto in occasione della sua prossima visita in Israele e Palestina. In quest’occasione vorremmo richiamare la sua attenzione su alcuni problemi principali che influenzano profondamente la presenza dei cristiani in questi paesi. Il popolo palestinese vive da più di 46 anni sotto l’occupazione militare israeliana. La situazione dei cristiani palestinesi è la stessa di quella del popolo palestinese nel suo insieme, e, di conseguenza, tutto ciò che colpisce il popolo palestinese colpisce anche i cristiani. Citiamo solo alcune delle numerose violazioni del diritto internazionale nei territori palestinesi occupati da parte delle autorità israeliane: colonie israeliane illegali, un regime di permessi che limita severamente l’accesso ai Luoghi Santi per i musulmani e cristiani, l’espropriazione di terreni privati palestinesi per l’espansione degli insediamenti e la costruzione del muro di separazione (come nel caso attuale della valle di Cremisan), ecc. L’apolidia, le infinite procedure di ricongiungimento familiare, il rifiuto di registrare i bambini e le limitate possibilità di espansione a causa dei pochi permessi di costruzione concessi a Gerusalemme Est violano i diritti umani fondamentali dei Palestinesi e li costringono allo spostamento, all’emigrazione e all’esilio. La maggioranza della popolazione cristiana locale, parte della popolazione araba in Israele, è in quanto tale oggetto di una costante e nascosta politica di discriminazione ed è trattata alla stregua di cittadini di seconda classe nei settori dell’istruzione, per quanto riguarda le opportunità di lavoro, di proprietà, di servizi locali comunali, ecc. Poiché la presenza cristiana palestinese gioca un ruolo importante in questa Terra Santa, dando un grande contributo nel campo dell’educazione, dei servizi sanitari e sociali, la sua assenza avrà conseguenze catastrofiche soprattutto con l’ascesa dei fondamentalisti da entrambe le parti. Pertanto dovrebbe essere fatto ogni sforzo per preservare la presenza cristiana in Terra Santa e per renderla fiorente nel futuro, di modo che la speranza non vada perduta. Le politiche oppressive e discriminatorie da parte del governo israeliano costituiscono una violazione della protezione di una minoranza religiosa che è specificamente sottolineata dal diritto internazionale. La esortiamo, in qualità di Presidente degli Stati Uniti d’America, di esigere dallo Stato di Israele che venga rispettato il diritto internazionale e che si ponga fine a tutte le politiche illegali rivolte alla popolazione palestinese di Terra Santa. Questo sarebbe il modo migliore per contribuire a preservare e proteggere la presenza cristiana in Terra Santa. Con profondo rispetto, Yusef Daher Segretario a nome della Commissione Giustizia e Pace, 14 marzo 2013 S.B. Mons. Twal tra i 180 concelebranti alla messa inaugurale del Santo Padre Migliaia di persone sono accorse in Piazza San Pietro per assistere martedì 19 marzo alla messa d’inizio di pontificato di Papa Francesco, sei giorni dopo la sua elezione. Il Patriarca latino di Gerusalemme, S.B. Mons. Fouad Twal, era tra coloro che hanno desiderato recarsi a salutare il nuovo Pontefice. Mons. Marcuzzo all’intronizzazione del nuovo Patriarca Copto Cattolico S.B. Ibrahim Isaac Sidrak è stato intronizzato martedì mattina, 12 marzo, presso la Cattedrale di Nostra Signora Regina d’Egitto nella città di Nasr. Il Sinodo della Chiesa copta cattolica l’ha eletto Patriarca il 15 gennaio 2013. Benedetto XVI gli ha accordato la comunione ecclesiastica il 18 gennaio. Mons. Marcuzzo ha partecipato alla cerimonia al Cairo, come rappresentante ufficiale del Patriarcato latino di Gerusalemme. PA G . 6 n o t i z i a r i o IN F OR M ATI V O — G E RU S A L E M M E Progetti del Patriarcato Latino Il Gran Magistero visita i cantieri del Patriarcato Dal 7 all'11 marzo 2013, la Commissione per la Terra Santa del Gran Magistero dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro si è recata in Terra Santa per visitare, accompagnati da Padre Humam Khzouz, Amministratore Generale del Patriarcato, i diversi progetti del Patriarcato Latino sostenuti dal Gran Magistero. Dalla nuova chiesa ad Aqaba al convento delle suore di Sweifieh attraverso l’Università di Madaba, la Commissione di Terra Santa, composta da tre membri – la Dr. Christa von Siemens, il professor Thomas Mc Kiernam e il Dr. Michael Whelam – , ha visitato per quattro giorni una decina di progetti sostenuti dal Gran Magistero dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro. La Dr. von Siemens, Presidente della Commissione, si è detta “molto colpita dal livello del lavoro e delle rifiniture”. La scelta di un progetto da concludere “Regolarmente”, spiega la Dr. von Siemens, “veniamo in Terra Santa per valutare lo stato di necessità dei progetti proposti dal Patriarcato Latino”. Una volta che i progetti studiati con i relativi dossier sono stati presentati al Gran Magistero, questi li analizza, prende la decisione di sostenere questo o quel progetto particolare, secondo le priorità del Patriarcato. Seguono poi i resoconti precisi e visite regolari per seguire i lavori, guidati da Padre Humam Khzouz, amministratore generale del Patriarcato latino. Due volte all’anno inoltre i membri del Gran Magistero si recano personalmente sul posto per visitare i progetti finanziati dall’ordine: progetti appena abbozzati, in corso o già terminati. a m a r e l a t e r r a s a n ta e fa r l a a m a r e PA G . 7 In questa settimana, i visitatori hanno concentrato l’attenzione sulla Giordania.Tra i progetti completati di recente, la Commissione è rimasta meravigliata “di fronte alla pura bellezza” della nuova chiesa Stella Maris di Aqaba, inaugurata il 14 dicembre. Molte emozioni ha riservato loro la messa parrocchiale di domenica 10 marzo, che ha visto riuniti in chiesa famiglie, giovani coppie e bambini. La Dr. von Siemens ha detto che è rimasta colpita da questa visita che è stata un’occasione per percepire “il cristianesimo vissuto in questi luoghi”. Il giorno prima, il gruppo aveva visitato insieme a Mons. Lahham, Vicario patriarcale per la Giordania, un altro progetto realizzato qualche mese fa, il nuovo Vicariato di Amman. La Commissione ha inoltre visitato vari conventi e canoniche recentemente restaurate grazie al sostegno di Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro, come quelle di Rusayfeh, di Misdar, di Hashimi, o ancora il convento delle Suore del Rosario a Sweifieh. Tra i progetti in corso, uno dei più significativi è senza dubbio quello relativo all’Università Americana di Madaba. Si tratta di un progetto che la commissione conosce da diversi anni, ma lunedì 11 marzo la commissione ha potuto visitare per la prima volta il sito in attività, con gli studenti. La Presidente della Commissione non ha nascosto di essere stata colpita dalle buone relazioni che intercorrono tra i più di 850 studenti di diverse nazionalità e religioni. Più a nord, il gruppo ha visitato anche il sito Wahadreh (costruzione di una nuova casa parrocchiale) appena avviato e che si prevede di concludere entro la fine dell’estate. La Commissione ha poi visitato Fuheis, non molto distante, un sito che nel 2013 sarà oggetto di un nuovo progetto. Nel giro di pochi mesi, inizieranno i lavori per un completo rinnovo della casa parrocchiale. Ringraziamenti In pochi giorni sono stati visitati una decina di siti; immagine di una Chiesa di Terra Santa le cui pietre sopravvivono e si abbelliscono grazie al costante sostegno del Gran Magistero. La Dr. von Siemens, colpita ancora una volta dagli incontri con i cristiani di Terra Santa, ha concluso il suo viaggio con le parole “noi, non orientali, dobbiamo essere molto riconoscenti ai cristiani locali per la loro presenza in questa terra”. Una riconoscenza che il Padre Humam Khzouz, che ha guidato i membri della Commissione attraverso i diversi cantieri, ha espresso al Gran Magistero a nome del Patriarcato: “Senza il Gran Magistero questi restauri non sarebbero possibili”. Ha augurato anche una pronta guarigione al Dr. Michael Whelam che si è dovuto assentare per motivi di salute. Amélie de La Hougue Per saperne di più, visitate il sito www.lpj.org •Messaggio di Pasqua dei capi delle Chiese di Gerusalemme (2013) •Appello dei Patriarchi cattolici orientali da Roma (18 marzo 2013) •Biografia di Papa Francesco (14 marzo 2013) •«Siamo testimoni del Risorto» Mons. Twal in Italia (14 marzo 2013) •Intronizzazione del Patriarca Sidrak: un’atmosfera familiare e positiva (13 marzo 2013) •I gemellaggi con le scuole di Terra Santa avranno seguito? (6 marzo 2013) •Accoglienza dei rifugiati siriani: testimonianza di un sacerdote del Patriarcato Latino (4 marzo 2013) Ordine del Santo Sepolcro Vitalità dell’Ordine del Santo Sepolcro in Terra Santa Ci sono delle associazioni la cui vitalità non si esaurisce, nemmeno dopo centinaia di anni di esistenza. L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro fa parte di queste da 165 anni, con più di 28.000 membri sparsi nelle 59 luogotenenze nel mondo intero. Il dinamismo con cui sostiene la Terra Santa è perfetto ed i frutti per il Patriarcato sono quotidiani. Panoramica relativa al 2012 e prospettive per il 2013. Nel 2012 il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha accolto nella sua sede circa 3500 cavalieri. S.B. Mons. Fouad Twal e Mons. Shomali, Vescovo ausiliare di Gerusalemme, hanno consegnato in questi ultimi 12 mesi non meno di 714 conchiglie. Una cifra molto significativa, Cavalieri del Santo Sepolcro alla Processione pur non raggiungendo l’apice dell’anno 2010 (855 delle Palme 2013 a Gerusalemme conchiglie). Per la prima volta nel 2012 delle conchiglie sono state consegnate fuori dalla Terra Santa, come in Italia, ad Andria, lo scorso luglio. Da notare che più di un terzo di queste conchiglie sono state consegnate a dei cavalieri originari degli Stati Uniti, che sono di gran lunga i più numerosi. Seguono gli italiani, i tedeschi, quindi gli inglesi, i francesi. Da notare anche la visita della Luogotenenza del Portogallo durante la quale 24 pellegrini sono stati investiti Cavalieri o Dame da Mons. Shomali nella Basilica del Santo Sepolcro e nella Concattedrale del Patriarcato. Visite di amicizia, di preghiera e di sostegno Una delle visite che ha certamente segnato l’anno 2012 è quella del Cardinal O’Brien, nuovo Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, succeduto l’anno scorso al Cardinal Foley. Il 26 novembre S.B. Mons. Fouad Twal gli ha consegnato la conchiglia del pellegrino nel salone grande del Patriarcato Latino. Qualche mese prima, il 30 gennaio 2012, il Patriarca aveva consegnato la conchiglia ad un’altra personalità, S.E. Mons. Timothy M. Dolan, Arcivescovo di New York ed allora futuro Cardinale, in visita in Terra Santa. Dietro a tutte queste conchiglie, si sa, ci sono dei pellegrini innamorati della Terra Santa. Uomini e donne di tutte le nazionalità, legati attraverso la preghiera alla Terra di Gesù, fedeli nelle visite regolari alla loro Chiesa Madre e impegnati ad aiutare finanziariamente i cristiani che ci vivono. Ricordiamo che grazie ai doni dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro nel 2012 la Terra Santa ha avuto la gioia di poter costruire e inaugurare la sua prima chiesa ad Aqaba in Giordania, la chiesa Stella Maris. Entusiasmo per il 2013 Anche il 2013 si annuncia colmo di vitalità. Attraverso la loro fedeltà nel visitare le comunità cristiane di Terra Santa, le loro preghiere ed il loro aiuto finanziario, i cavalieri sanno rendere rendere ancora più vive nel quotidiano le pietre di Terra Santa. Qualche giorno fa, grazie alla generosità dell’Ordine, a Beit Safafa, sono stati consegnati 80 appartamenti ai cristiani di Gerusalemme e dintorni. Numerosi gruppi di cavalieri sono già iscritti nella lista degli appuntamenti del Patriarca per i prossimi mesi. E in settembre la Luogotenenza di Germania ha un appuntamento al Patriarcato latino con non meno di 600 cavalieri. Amélie de La Hougue Abbonarsi Per l’abbonamento (gratuito), scrivere a: [email protected] Per visitare il nostro sito: www.lpj.org Patriarcato Latino di Gerusalemme P.O.B. 14152 Gerusalemme 91141 Tel: + 972 2 628 23 23 Fax: + 972 2 627 16 52 Media office : [email protected]