IL POTERE SUGGESTIVO DEL PROFUMO
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IL POTERE SUGGESTIVO DEL PROFUMO
IL POTERE SUGGESTIVO DEL PROFUMO "Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’amore dall’odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini." …Patrick Suskind – Il profumo I profumi sono parte della nostra vita. Legati alle nostre scoperte e alle nostre esperienze, i profumi si radicano e memorizzano nel nostro cervello, ricordandoci, anche a distanza di anni, un istante preciso, una persona, un periodo della nostra vita oppure un’atmosfera particolare. Il senso dell’olfatto, strettamente legato al senso del ricordo, è più ricco e profondo di quanto non immaginiamo. La psicologia del profumo è fondata in parte sul potere suggestivo che soltanto i profumi della natura possiedono. Questi hanno avuto millenni per installarsi nel profondo della nostra psiche. L'incenso e le resine aromatiche hanno da sempre accompagnato i riti religiosi, le spezie profumate, i nostri cibi, i balsami e gli infusi che ci hanno curato. Tuttavia, la psicologia del profumo dipende in primo luogo dalla psicologia dell'olfatto, vale a dire dall'effetto che l'odore produce sul sistema nervoso e sulla psiche umana attivando il sistema endocrino in modo costante e prevedibile. Alcuni aromi sono veri e propri archetipi di un linguaggio olfattivo e parlano al nostro inconscio in modo assai più eloquente e convincente di un discorso, sono gli alberi, le resine, i profumi animali, le spezie, i fiori, gli agrumi. Da sempre poeti e filosofi speculano sulle reazioni emotive suscitate dalle fragranze. Ognuno di noi è stato inconsapevolmente condizionato già dall'infanzia con determinati aromi che appartengono alla nostra cultura ed è possibile, con le scenografie olfattive, dirigere lo stato d'animo di un pubblico usando proprio questi odori. E' facile per esempio prevedere che gli aromi evocatori di vacanze avranno un effetto destressante, e che quelli che ricordano la casa e la famiglia saranno rassicuranti. E' possibile prevedere l'effetto di un gran numero di odori che appartengono al comune bagaglio di cultura olfattiva d'un determinato pubblico. Il funzionamento della memoria olfattiva è tale che i primi ricordi olfattivi che risalgono all'infanzia sono i più potenti nella loro capacità di suscitare delle emozioni gradevoli e anche i più facili a riattivare. In effetti, le memorie olfattive non svaniscono mai e la loro forza dipende dall'importanza che ha avuto la situazione in cui l'odore è stato percepito nel processo d'apprendimento delle persone. Più antiche sono le memorie olfattive, più profonde sono le emozioni che risvegliano. La storia del profumo si coniuga con quella dell'umanità: moneta di scambio, protezione contro la malattia, pozione dalle virtù divine, messaggio galante. Esiste un vero e proprio alfabeto degli odori ed il loro effetto è strettamente legato al potere che esercitano sul sistema nervoso e alle memorie alle quali sono associati. Non vi è dubbio però che l'effetto psicologico di una fragranza dipende in buona misura dal contesto in cui viene utilizzata, pensiamo ad esempio all’effetto del profumo indossato dalla donna amata. Infine il segreto di ogni profumo sta nella sua intensità: l'errore più grave è quello di esagerare. Spesso la piacevolezza di un odore varia inversamente alla sua intensità. Un concerto di profumi deve iniziare con diluizioni tali che le fragranze si devono indovinare, che il naso le deve ricercare ed esplorare per rassicurarsi, prima d'aprirsi al crescendo Durante l’atteso momento in cui si fondono profumi e musica, in un’atmosfera ricca di emozioni Milly Carlucci, da anni madrina di Accademia del Profumo, condurrà l’assegnazione del XVI PREMIO INTERNAZIONALE – EDIZIONE 2005 nella suggestiva cornice del Teatro Arena del Sole. Milano, aprile 2005