Packaging attivo e intelligente: innovazioni per il
Transcript
Packaging attivo e intelligente: innovazioni per il
NEWSLETTER – N. 11 / 2013 1 Packaging attivo e intelligente: innovazioni per il futuro. Introduzione Il packaging alimentare esiste per rendere le nostre vite più facili. Noi abbiamo bisogno del packaging per contenere gli alimenti, per proteggerli dall’ambiente esterno, per convenienza e per comunicare informazioni ai consumatori relative all’alimento che sta dentro l’imballaggio. Contenere è la funzione di base di un imballaggio. Qualsiasi prodotto fresco, che si trova senza imballaggio al negozio, deve essere trasportato fuori in qualche tipo di contenitore. L’imballaggio fornisce protezione degli alimenti dalla adulterazione da acqua, gas, microrganismi, polvere e perforazioni, giusto per dirne qualcuna. L’imballaggio di un alimento fornisce informazioni importanti sul prodotto, su come è stato preparato e informazioni sul contenuto nutrizionale. L’imballaggio inoltre permette ai consumatori di gustare l’alimento quando lo desiderano. L’imballaggio alimentare può essere adattato ai diversi stili di vita usando modelli come quelli di porzioni singole. Nonostante il packaging tradizionale copra gli utilizzi di base per contenere gli alimenti, gli sviluppi nel packaging alimentare sono sia anticipati che attesi. La società sta diventando sempre più complessa e il packaging innovativo è il risultato della domanda dei consumatori per un packaging che sia più avanzato e creativo di quelli attualmente disponibili. Il packaging attivo e il packaging intelligente sono il risultato di un’idea innovativa del packaging. Definire il packaging innovativo e il packaging intelligente Per comprendere cosa il packaging innovativo e il packaging intelligente hanno da offrire al mondo del packaging, è importante chiarire il significato di ciascuna di queste definizioni. Il packaging attivo è accuratamente definito come “packaging in cui i gli elementi costitutivi sussidiari sono stati deliberatamente inclusi nel materiale di imballaggio o nello spazio del contenitore per rafforzare la performance del sistema di imballaggio” (Robertson 2006). Questa frase enfatizza l’importanza di includere deliberatamente una sostanza con l’intenzione di rafforzare il prodotto alimentare. Il packaging attivo è un’estensione della funzione di protezione di un imballaggio ed è comunemente usato per proteggere da ossigeno e umidità. Il packaging intelligente può essere definito come “l’imballaggio che contiene un indicatore esterno o interno che fornisce informazioni sulla storia dell’imballaggio e/o sulla qualità del cibo” (Robertson, 2006) L’imballaggio intelligente è un’estensione della funzione comunicativa del packaging tradizionale e comunica informazioni al consumatore, basate sulla sua capacità di individuare o registrare cambiamenti interno o esterni all’ambiente del prodotto. 2 Il packaging attivo: l’imballaggio diventa attivo I sistemi di packaging attivo sono sviluppati con l’obiettivo di estendere la durata dell’alimento e accrescere il periodo di tempo in cui l’alimento rimane di alta qualità. Le tecnologie per il packaging attivo comprendono alcune azioni fisiche, chimiche o biologiche volte a cambiare le interazioni tra l’imballaggio e il prodotto così da ottenere il risultato desiderato.(YAM et al.,2005) Il più comune sistema attivo ricicla l’ossigeno dall’imballaggio o dal prodotto e può persino attivarlo attraverso una risorsa esterna come i raggi UV (Gander, 2007). Il packaging attivo si trova solitamente in due tipi di sistemi; sacchetti e imbottiture che stanno all’interno dell’imballaggio e ingredienti attivi che sono incorporati direttamente nel materiale dell’imballaggio. Il packaging attivo: sacchetti e imbottiture Per assorbire o emettere gas ad un imballaggio sono comunemente usati i sacchetti e le imbottiture: i sacchetti sono stati sviluppati nei tardi anni 70 in Giappone. Per riciclare l’ossigeno i sacchetti utilizzano essenzialmente il processo di corrosione o l’ossidazione dei componenti del ferro in presenza di ossigeno e acqua. Il riciclaggio dell’ossigeno può anche esser basato sulla tecnologia degli enzimi. Gli assorbitori dell’ossigeno sono solitamente fatti di ferro polverizzato o acido ascorbico. Il decontaminante basato sul ferro non passa le ispezioni al metal detector in molte linee di imballaggio e quindi è maggiore l’incidenza di acido ascorbico. Gli assorbitori di ossigeno in sacchetti si trovano comunemente nei prodotti di carne e pollame, pizza, prodotti da forno e alimenti secchi. Sacchetti che assorbono anidride carbonica insieme all’ossigeno sono disponibili e più comunemente usati nell’imballaggio di caffè tostato o macinato. Alcuni sacchetti hanno la capacità di emettere etanolo come agente antimicrobico per estendere la durata di prodotti da forno ad alta umidità. Le imbottiture che assorbono il gocciolamento possono essere usate negli imballaggi che contengono carni, che rischiano perdite dopo gli sbalzi di temperatura. Queste imbottiture prevengono la crescita di muffe o batteri assorbendo l’acqua in granuli polimeri superassorbenti posti tra due strati di polimeri microporosi non tessuto .Nonostante i sacchetti funzionino bene in molte applicazioni, non sono appropriati per tutte le situazioni. Non possono essere usati per alimenti liquidi. Non possono essere usati in imballaggi fatti con pellicole flessibili, poiché la pellicola aderirà al sacchetto e gli impedirà di realizzare la sua funzione. I sacchetti hanno il rischio di ingestione accidentale da parte del consumatore e questo pesa sul loro limitato successo commerciale in Europa e Nord America. Il packaging attivo: materiali contenenti componenti attivi I più recenti tentativi di di riciclo attivo si sono concentrati nell’incorporare il decontaminante nel materiale dell’imballaggio. Questi metodi hanno il potenziale per l’utilizzo nelle bottiglie di polietilene tereptalato (PETE) a possono essere inclusi in molti contenitori di plastica e chiusure. Aggiungere il decontaminante alla plastica invece che al sacchetto può risolvere molti problemi. Ad esempio, in una pellicola di imballaggio che è strettamente aderente come nei pacchetti di formaggio, un sacchetto che assorbe ossigeno non può essere usato perché la pellicola aderente perderebbe la sua funzionalità. Incorporare ossigeno nei componenti plastici del materiale di imballaggio potrebbe essere molto più efficiente. Uno dei modi in cui gli assorbitori dell’ossigeno vengono incorporati nei componenti plastici dei materiali di imballaggio è l’uso di assorbitori basati su polimeri che è estruso in varie strutture di imballaggio. L’assorbitore di ossigeno è attivato da una luce Uv così che la capacità di decontaminazione non venga esaurita prima della fine della durata del prodotto (Anonimo, 2007). Alcuni sistemi hanno così sviluppato un utilizzo della chimica a base di ferro nei loro materiali di imballaggio. Anche gli assorbitori di aroma sono utilizzati nel packaging attivo (Robertson, 2006). E’ risaputo da decenni che i materiali di imballaggio possono distruggere o assorbire l’aroma di alcuni alimenti come i succhi di frutta. Lo scalping è ora usato in modo positivo per assorbire gli aromi e gli odori indesiderati. 3 Il packaging attivo: sistemi antimicrobici per il packaging alimentare Un’interessante innovazione nel packaging attivo è il potenziale per il rilascio controllato di antimicrobici dai materiali di imballaggio. Gli antimicrobici incorporati nei materiali da imballaggio potrebbero estendere la durata del prodotto prevenendo la crescita dei batteri e il deterioramento. In un sistema conosciuto come “BioSwitch” (de Jong et al., 2005) un antimicrobico viene rilasciato a comando quando si verifica lo sviluppo dei batteri. Il concetto di base è che quando si verifica un cambiamento nell’ambiente, quale pH, temperatura o UV, l’antimicrobico risponde di conseguenza. Lo stimolo esterno consiste in un rilascio di componente antimicrobico dall’imballaggio. In questo sistema l’antimicrobico è rilasciato a comando e il sistema si attiva solo in specifiche condizioni. Questo sistema potrebbe potenzialmente accrescere la stabilità e la specificità della conservazione e ridurre la quantità di prodotti chimici necessari negli alimenti. Un esempio comune di rilascio a comando di antimicrobici nell’imballaggio alimentare è l’inclusione di particelle polisaccaridi che incapsulano componenti antimicrobici. Molti batteri digeriscono i polisaccaridi durante la crescita e così, se avviene una contaminazione batterica, la crescita dei batteri rilascerà i componenti antimicrobici inibendo la conseguente crescita microbica. Il packaging intelligente è un grande strumento per monitorare possibili abusi che abbiano avuto luogo nella catena di rifornimento. Il packaging intelligente può anche essere capace di far notare al consumatore quando un imballaggio è stato manomesso. Attualmente si sta sviluppando un lavoro con etichette e sigillature che sono trasparenti finchè l’imballaggio non viene aperto. Una volta che l’imballaggio è manomesso l’etichetta o la sigillatura effettua un cambio di colore permanente a può apparire la scritta “ aperto” o “stop”. Forse il packaging intelligente sarà utile a informare il consumatore di un evento accaduto, come la manomissione, e potrà salvare la sua vita. Sistemi di packaging intelligente Il packaging intelligente: Indicatori Tempo Temperatura (TTI): L’elemento di packaging intelligente che sta aprendo la via alla tecnologia nel packaging è l’indicatore tempo temperatura (TTI). Il TTI è utile perché racconta al consumatore quando la temperatura dell’alimento è stata abusata. Se un alimento è esposto ad una temperatura più alta di quella raccomandata, la qualità dell’alimento può deteriorarsi molto velocemente. UN TTI può essere posto sui container delle navi o sui singoli imballaggi come etichetta adesiva, e un cambio irreversibile, come un cambio di colore, risulterà appena il TTI avrà verificato un cambiamento nelle condizioni. I TTI sono particolarmente utili per gli alimenti surgelati o congelati, in cui l’immagazzinamento al freddo durante il trasporto e la distribuzione è importante per la qualità e la sicurezza dell’alimento. I TTI sono anche utilizzati come I sistemi di packaging intelligente esistono per monitorare alcuni aspetti degli alimenti e riportare le informazioni al consumatore. Lo scopo del sistema intelligente potrebbe essere quello di migliorare la qualità o il valore di un prodotto, di fornire maggior convenienza, di aumentare la risposta a manomissioni o furti (Robertson, 2006). Il packaging intelligente può riportare le condizioni all’esterno dell’imballaggio, o direttamente misure di qualità dell’alimento all’interno dell’imballaggio. Per poter misurare la qualità di un prodotto all’interno dell’imballaggio ci deve essere contatto diretto tra l’alimento e il quality marker. Alla fine, un sistema intelligente potrebbe aiutare il consumatore nel processo decisionale poiché estende la durata, rafforza la sicurezza, migliora la qualità, fornisce informazioni e avverte di possibili problemi. 4 indicatori di freschezza per stimare la durata dei prodotti deperibili. Una tecnologia TTI nota come Time strip è attualmente utilizzata dalla Nestlè nei prodotti alimentari in UK (Anonimo, 2007). Il time strip utilizza la diffusione continua di liquido attraverso una membrana per misurare il tempo che è trascorso ad una particolare temperatura. Questa azione fornisce informazioni sul tempo in cui un prodotto è rimasto aperto o in uso. Il time strip è molto utile per prodotti come le salse che devono essere refrigerate ed utilizzate in uno specifico periodo di tempo. l’imballaggio ha una perdita o è stato manomesso. Gli indicatori di ossigeno possono anche indicare un’ impropria chiusura del contenitore. Gli indicatori di gas sono anche stati sviluppati per rilevare vapore acqueo, etanolo e solfato di idrogeno. Il Packaging intelligente: inchiostri termocromici Esistono degli inchiostri che sono sensibili alle temperature e possono cambiare colore in base ad esse. Questi inchiostri possono essere stampati sugli imballaggi e o sulle etichette così da trasmettere un messaggio al consumatore basato sul colore dell’inchiostro che sta vedendo. Gli inchiostri termocromici stanno diventando una tecnologia popolare per le bevande (Robertson, 2006). Gli inchiostri usati possono però essere danneggiati dai raggi UV e dalle temperature superiori ai 121°C, quindi il consumatore non può fare un completo affidamento sul messaggio degli inchiostri quando deve decidere al momento di consumare un alimento. Il packaging attivo e intelligente del futuro Il packaging intelligente: indicatori di gas: Gli alimenti sono un materiale complicato da imballare perché sono capaci di respirare e perciò possono mutare la loro stessa atmosfera secondo il tipo di imballaggio. La composizione di gas all’interno di un imballaggio può facilmente cambiare a causa dell’interazione dell’alimento con il suo ambiente. Gli indicatori di gas sono mezzi utili per monitorare la composizione dei gas dentro un imballaggio producendo un cambiamento nel colore dell’indicatore attraverso una reazione chimica o enzimatica (DE Jong et al. 2005). Gli indicatori devono stare a diretto contatto con l’ambiente gassoso che circonda l’alimento nell’imballaggio. Gli indicatori sono capaci di segnalare se è presente una fuoriuscita di gas nell’imballaggio o possono essere utilizzati per verificare l’efficienza di un decontaminante ad ossigeno. Gli indicatori di gas solitamente segnalano la presenza o l’assenza di ossigeno e/o anidride carbonica. L’ossigeno nell’aria può causare rancidità ossidativa, cambiamenti non voluti nel colore degli alimenti e permettere ai microbi di crescere sull’alimento. Gli indicatori di ossigeno solitamente danno un cambiamento di colore quando l’ossigeno è presente, e la presenza di ossigeno può indicare che Per quanto interessante possa essere la prospettiva di un packaging intelligente e attivo, per tutti i materiali da imballaggio si deve avere l’approvazione all’uso, e la legislazione che si applica al packaging tradizionale è la medesima che si applica al packaging attivo e intelligente. Ad oggi, non esiste un metodo specifico per determinare se un packaging attivo e intelligente è adeguato quando viene a diretto contatto con gli alimenti, oppure no (Robertson, 2006). Una delle questioni principali è che la maggior parte dei sistemi di packaging attivo e intelligente richiedono che gli alimenti siano a diretto contatto con un qualche genere di sensore, e le sostanze del sensore possono trasferirsi dentro gli alimenti. Inoltre il costo del packaging attivo e intelligente ne limita gli utilizzi commerciali. I molti sistemi attivi o intelligenti aggiungono costi all’imballaggio, così l’innovazione nel packaging deve avere un risultato finale che vada oltre le spese extra aggiunte dalla tecnologia. In più, il sistema deve essere affidabile ed efficace. Questo comporta che il sistema debba essere validato per assicurare che le informazioni trasmesse siano vere e che il consumatore non venga tradito quando si fida di queste nuove tecnologia più che dei vecchi sistemi. E’ anche importante che i produttori di alimenti, i distributori e i consumatori siano sintonizzati con i sistemi attivi e intelligenti 5 su larga scala. L’attitudine deve essere quella di accettare le nuove tecnologie e coloro che sono coinvolti in ogni step della catena alimentare devono essere sicuri che il nuovo sistema sia sicuro e veritiero per il consumatore. A dispetto di questi ostacoli, si stanno facendo molti sviluppi. L’atteggiamento verso il packaging attivo e intelligente è positivo e c’è ancora un gran potenziale per delle innovazioni significative. Quelle che seguono sono alcune idee di packaging attivo e intelligente già in uso. Biosensori per l’identificazione di tossine o patogeni: I patogeni di origine alimentare sono di grande preoccupazione per l’industria alimentare e molti consumatori sono diventati consapevoli di questo problema. Il bisogno di rilevare rapidamente e accuratamente piccole quantità di patogeni o tossine negli alimenti è un passo essenziale per la sicurezza del consumatore. Un biosensore è un dispositivo analitico usato per rilevare una sostanza, in questo caso un patogeno, e poi trasferire questa informazione in un segnale quantificabile. Un sistema intelligente attacca gli anticorpi ad una superficie di plastica dell’imballaggio per rilevare patogeni o tossine. Se gli anticorpi entrano in contatto con il patogeno, il materiale dell’imballaggio visualizzerà una traccia visiva per allertare il consumatore. Questo sistema intelligente però è utile solo quando gli alimenti sono contaminati con un’alta concentrazione di patogeni o tossine. In realtà un consumatore può essere colpito anche da piccolissime quantità di patogeni o tossine e questo sistema intelligente può dare al consumatore un falso senso di sicurezza. Inoltre, questo sistema funziona solo per patogeni o tossine che si trovino sulla superficie dell’alimento e non allerta il consumatore dei possibili pericoli derivanti da sostanze diffuse in tutto il prodotto. Questo sistema ha ancora un lungo cammino prima di essere commercialmente disponibile. Indicatori di cottura al microonde: I produttori di alimenti per la cottura al microonde hanno anticipato con ansia i MDIs, gli indicatori di cottura al microonde. Questi indicatori sarebbero capaci di rilevare il punto di preparazione di alimenti che stanno cuocendo nel microonde e avvertire i consumatori quando questi sono sicuri per essere mangiati. La sfida più grossa in questo campo al momento è l’abilità di cuocere gi alimenti uniformemente nel microonde così che ad un punto preciso un cibo possa essere definito pronto e sicuro per essere mangiato. Attualemente , gli alimenti cuociono in maniera non uniforme ed si trovano dei punti bollenti all’interno degli stessi. Questi traggono in inganno gli indicatori di cottura poichè ci sono dei punti in cui la temperatura non ha raggiunto un livello accettabile per la cottura. Un MDI ideale dovrebbe essere posizionato sul coperchio del contenitore da microonde in modo che il consumatore possa facilmente vedere l’indicatore visivo di cottura(Robertson, 2006). La relazione tra la temperatura dell’alimento e quella del coperchio potrebbe essere la base del sistema di indicatori. E’ importante che l’indicatore non dia false letture visto che il dispositivo si trova scalda anch’esso nel microonde. L’indicatore dovrebbe anche essere visibile al consumatore senza che questo debba aprire il microonde. Al momento gli MDI non esistono in commercio ma il loro arrivo è in previsione. Identificazione della radio frequenza (RFID): E’ condiviso comunemente il fatto che gli imballaggi alimentari del futuro includeranno certamente delle targhette di identificazione della radio frequenza (RFID) (Gander, 2007). Queste sono una forma avanzata di etichetta con le informazioni di identificazione e tracciabilità di un prodotto. Attualmente sono usati per tracciare articoli costosi e bestiame ( Anonimo, 2007). In un sistema tipico, un lettore emette un segnale radio per catturare i dati dal RFID: I dati vengono poi passati ad un computer per l’analisi. Le targhette RFID contengono un micro chip connesso ad una sottile antenna: questo permette alla targhetta di essere letta per circa 100 piedi o più nel caso di targhette costose, fino a 15 piedi in quelle meno costose (YAM et al., 2005). Le targhette RFID offrono di più che un tradizionale codice a barre. 6 A differenza del codice a barre, RFID non ha bisogno di essere a vista diretta per essere riconosciuto da uno scanner. Questo potrebbe rivoluzionare il modo in cui le uscite funzionano nei magazzini. Molte targhette RFID possono essere lette contemporaneamente ad una velocità rapida: esse possono anche immagazzinare informazioni quali la temperatura e l’umidità, informazioni nutrizionali e istruzioni di cottura. Possono anche essere integrate con un indicatore tempo temperatura o un biosensore che contenga informazioni su tempo temperatura o dati biologici (Yam et al. 2005). La tecnologia RFID nel sistema alimentare è tuttavia appena agli inizi. Semplici applicazioni come tracciabilità e identificazione sono il focus di molte questioni della scienza alimentare e devono essere perfezionate prima che applicazioni più complesse possano vedere la luce. La cucina del futuro L’utilizzo di processori di dati, scanners, riconoscimento vocale hanno una grande attenzione nella scienza dell’alimentazione e nella tecnologia del packaging. E’ stata proposta l’idea di integrare un forno a microonde con un microprocessore, un scanner di codice a barre e un dispositivo di riconoscimento vocale che è connesso ad un touch screen e ad internet (Yam, 2000). Il microprocessore potrebbe avere le informazioni sulle caratteristiche del forno e gli algoritmi. Un alimento potrebbe avere il codice a barre da scannerizzare e passare al microprocessore nel forno. Il microprocessore sarebbe così capace di controllare gli elementi di cottura e il disco girevole del forno per assicurare una cottura perfetta senza alcuna interazione con il consumatore. Se il sistema lavora efficacemente, il consumatore ottine un prodotto alimentare di alta qualità senza alcun problema nella cottura. Il problema con questo sistema sarebbe che forni diversi cuociono gli alimenti in maniera diversa, cibi diversi hanno diverse proprietà termiche, imballaggi diversi hanno forme e design diverso la cottura di un articolo non sarà mai perfettamente replicata in un altro. Nonostante questo sistema sia altamente tecnico, non è impossibile. Ci sono molti modi in cui il sistema può essere modificato o semplificato sulla base della domanda del consumatore. Tuttavia l’idea ha ormai le basi e questa è una visione veritiera del futuro. CONCLUSIONI I sistemi innovativi e intelligenti costituiscono una branca del packaging che è realmente innovativa e offre interessanti opportunità per la sicurezza, la qualità e la convenienza degli alimenti. Molti imballaggi attivi e intelligenti sono disponibili commercialmente negli Stati Uniti. Alcuni esperti ritengono che il prossimo sviluppo della tecnologia del packaging includerà le nanotecnologie che aggiungeranno nuovi componenti come gli antimicrobici e i gas decontaminanti nelle pellicole da imballaggio. Lo sviluppo di dispositivi elettronici può essere fatto in maniera economica e potrà condurre nella direzione innovativa del packaging attivo e intelligente. Come la società continua ad evolversi, le aspettative del consumatore continuano ad avanzare. L’uso di un packaging attivo e intelligente potrà diventare sempre più popolare a mano a mano che le tecnologie trovano spazio sul mercato e diventano più comuni. Forse il packaging attivo e intelligente rimpiazzerà del tutto il packaging tradizionale. E, come sostiene Paul Gander di “Food and manufacture” , “ il trend va verso un minore utilizzo di packaging ma più interattivo. Se il 2020 vedrà imballaggi che letteralmente camminano giù dagli scaffali, è un’altra questione (Gander, 2007). Buone condizioni 7 L’agricoltura ecologica, è possibile da definire in un modo semplice come un compendio di tecnologie agrarie che esclude l’utilizzo in agricoltura e allevamento, di prodotti chimici di sintesi come i fertilizzanti, i pesticidi, gli antibiotici, etc, con l’obiettivo di preservare l’ambiente, di supportare e accrescere la fertilità del suolo e di ottenere cibo con tutte le sue proprietà naturali. Legislazione Cattive condizioni La Regione di Murcia, un modello nell’area di produzione ecologica. L’idea di questo progetto speciale è di utilizzarlo come un incontro e un posto di scambio tra differenti attori dello sviluppo di produzioni ecologiche, specialmente quelli che sono operativi nell’area dell’internazionalizzazione , sostenibilità, networking e innovazione dei prodotti ecologici. Esso prova a serivre come scambio e analizzare l’approccio e le migliori pratiche per rispondere alla seguente questione: quale tipo di sviluppo è necessario promuovere per porre come modello il settore dei prodotti ecologici? Essere un modello o una regione di riferimento nell’area della produzione ecologica significa essere una regione che si prende cura della sicurezza degli alimenti e dell’ambiente. Definizione del settore. L’agricoltura ecologica, conosciuta anche come biologica o organica, è un modo di coltivare con attenzione alla terra e di allevare il bestiame in un modo rispettoso della natura, senza utlizzare prodotti chimici tossici ( pesticidi, erbicidi, erc.), senza semi geneticamente modificati ( detti transgenici o GMO); senza forzare i cicli di fertilità o approvvigionamento degli animali. Il suo scopo è quello di ottenere prima di tutto, cibo sano, al suo punto di maturità, con il sapore, l’aroma, la consistenza e tutta la vitalità e i vantaggi del cibo sano. L’agricoltura ecologica è regolata legalmente in Spagna dal 1989, con l’approvazione del regolamento dal nome generico di “Agricoltura Ecologica” che ha applicato il regolamento CEE 2092/91 sulle produzioni agricole ecologiche. Ad oggi, dal 01 gennaio 2009, data in cui è diventato applicativo, la produzione ecologica è regolata dal Regolamento CE 834/2007, Parere sulla produzione ed etichettatura dei prodotti ecologici. Murcia e l’agricoltura ecologica La regione Murcia ha una grande tradizione nella coltura ecologica e è stata pioniera nella produzione di frutta, vegetali, riso, uva, mandorle e cereali. L’ottimo clima di cui gode e la qualità del terreno insieme al know how degi agricoltori fa di questa regione il posto ideale per praticare l’agricoltura ecologica. Produzione ecologica in Spagna I seguenti dati sono indicativi del progredire dell’agricoltura ecologica in Spagna: nel 2000 gli ettari coltivati erano circa 400.000 e il valore commerciale della produzione circa 120 milioni di euro; dieci anni dopo il numero di ettari oltrepassava il 1.650.000 e il valore i 700 milioni di euro. La velocità di crescita dell’agricoltura ecologica ha moltiplicato 500 volte i suoi parametri tra il 1990 e il 2010 e 5 volte tra il 2000 e il 2010. 8 di gas o generare l’atmosfera interna all’imballaggio in forma passiva ( più usata nei vegetali) o attivata ( usando assorbitori di ossigeno). La sostituzione dell’aria può essere fatta per trascinamento attraverso il gas, che viene iniettato in forma costante e si sostituisce all’atmosfera iniziale, o compensando il vuoto. In questo secondo processo il vuoto è realizzato prima per eliminare l’aria all’interno dell’imballaggio e dopo interviene il gas o il mix di gas desiderato (quantità residuale di ossigeno sotto l’1%). Prodotti al IV livello (IVth Range Products). Uno dei modi più rispettosi di conservazione degli alimenti e delle qualità organolettiche e nutrizionali è quello conosciuto come “Ivth range”. Esso consiste essenzialmente di applicazioni combinate di refrigerazione e modifica dell’atmosfera dell’alimento. La refrigerazione rallenta le reazioni chimiche e biochimiche di alterazione e limita la proliferazione di microrganismi aerofili. La modificazione dell’atmosfera diminuisce il tasso respiratorio dei vegetali evitando la prematura dissolvenza. Gli alimenti al Ivth Range, specialmente frutta e vegetali, sono oggi di larga diffusione nonostante non sia il caso del carciofo per le sue speciali caratteristiche e la facilità di alterazione. Esistono due principali modi di applicazione dell’(AM) Atmosfera Modificata: imballaggio sottovuoto o sotto gas. L’imballaggio sotto vuoto non è adatto ai vegetali freschi poiché in assenza di ossigeno i vegatali modificano il loro metabolismo verso la fermentazione e una rapida alterazione. Quando l’atmosfera è sotto gas si può ottenere di rimpiazzare l’aria con un gas o un mix Generare un’atmosfera modificata (AM) dentro l’imballaggio si può fare in forma attiva o passiva attraverso gli assorbitori/emittenti. Nel primo caso la pellicola dell’imballaggio è selettivamente permeabile all’O2 e CO2 e la respirazione propria dei vegetali modifica l’atmosfera. Nel generazione attiva di un’AM si usano gli assorbitori di O2ed etilene o gli emettitori di CO2 e sostanze antimicrobiche. 9 calore o un’altra procedura che assicuri la loro conservazione e pronti ad essere consumati dopo un semplice riscaldamento.” Nel packaging si usano solitamente tre tipi di gas: N2, O2, CO2, che sono combinati in proporzioni differenti per ottenere un’atmosfera inerte (N2), semi attiva (CO2/N2, O2/CO2/N2) o attiva (CO2, CO2/O2). L’utilizzo di uno o dell’altro e la proporzione di ciascuno cambia a seconda del prodotto da conservare: In caso di vegetali è influenzata da fattori come la respirazione e /o l’intensità fotosintetica, l’emissione di etilene. Prodotti V Range. Inizialmente il Vth Range, cioè piatti pronti da mangiare (RTE) era destinato ai piatti precotti o preparati in anticipo e ai vegetali cotti presentati sottovuoto. Ad oggi Il Vth Range definisce gli alimenti preparati con produzione culinaria dimostrata dalla preparazione in crudo o dalla cottura o precottura, di uno o più prodotti alimentari di origine animale o vegetale, con o senza l’aggiunta di altre sostanze autorizzate e, in questo caso, aromatizzate. Essi potranno essere imballati o meno e preparati per la consumazione direttamente o dopo essere riscaldati o cotti. Il Codice Alimentare Spagnolo (CAE) definisce i piatti preparati come: “i prodotti ottenuti dalla miscelazione e aromatizzazione di alimenti vegetali o animali, con o senza aggiunta di altre sostanze autorizzate contenuti in appositi imballaggi, ermeticamente chiusi e trattati con il 10 NEWS E APPUNTAMENTI MURCIA FOOD EVENT 21-22 Ottobre 2013 Questa sarà la sesta edizione del meeting biennale internazionale Murcia Food Brokerage Event 2013, dove saranno presentate le ultime novità in tema di tecnologie alimentari e le diverse necessità tecnologiche saranno condivise tra i partecipanti dando loro un’opportunità di stabilire accordi di cooperazione tecnologica tra imprese di molti Paesi europei. Come sempre, il VI Simposio Internazionale di Tecnologie Alimentari avrà luogo in parallelo con i meeting di intermediazione, che radunano un gruppo selezionato di relatori esperti nelle più innovative tecnologie e i temi più attuali. Inoltre, durante il secondo giorno, si terrà un ciclo di conferenze che mostra le previsioni tecnologiche nel settore alimentare. Importanti istituzioni ed imprese, come OPTI (Osservatorio per le previsioni tecnologiche), CDTI ( Centro per lo sviluppo delle tecnologie industriali), Siemens, Hero e CSIC ( Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo) presenteranno i trend e le previsioni nei relativi campi. avuto il più alto tasso di partecipazione con 340 imprese iscritte da 13 paesi. Ci sono state più di 350 domande e offerte di tecnologia e non meno di 1000 meeting bilaterali durante due giorni. Sintesi e nuovi dati La quinta edizione potrebbe essere descritta come quella più eccellente, dove il tasso di partecipazione ha lasciato strada alla qualità dei profili tecnologici introdotti e all’interesse emerso durante i meeting bilaterali. Lo stato attuale delle economie europee e specialmente le conseguenze della crisi economica in Spagna ha comportato che il numero dei partecipanti sia spagnoli che internazionali si sia ridotto. Ma questo è stato lo spunto per fornire una migliore assistenza alle imprese: aiutare a scrivere e correggere i profili, monitorare la sezione degli incontri per evitare problemi, consigliare i partecipanti durante i meeting, rispondere a speciali richieste dei partecipanti. Circa 160 tra imprese e università hanno partecipato al meeting, portando circa 300 profili tecnologici. Sono stati programmati oltre 500 meeting bilaterali prima dell’evento e ne sono stati realizzati circa 600, contando anche quelli non programmati. Per la sesta edizione ci si aspetta un’affluenza simile di imprese, università e stakeholder del settore agroalimentare e ci saranno molti incontri e accordi tra i partecipanti. L’evento fornisce uno scenario tecnologico internazionale per le imprese interessate a conoscere le novità europee nel settore delle tecnologie agroalimentari e avere dei meeting bilaterali per il trasferimento di tecnologie. Conferenze e presentazioni avranno luogo nel sesto Simposio Internazionale delle tecnologie alimentari, in cui verranno presentate le ultime creazioni del settore. Background Il Murcia Food Brokerage Event è un meeting organizzato ogni due anni: sin dalla prima edizione nel 2003 l’evento ha raggiunto un crescente successo e riconoscimento. Si può sottolineare l’elevato numero di presenze delle ultime edizioni. La quarta edizione, nel 2009, ha 11 MURCIA EVENTO LOCALE PACMAn: “Fiera della tecnologia” presso Centro tecnologico alimentare. 5 Giugno 2013 tecnologie. E’ stata la prima volta che molte imprese nazionali hanno mostrato le loro nuove tecnologie e applicazioni per un futuro modello manifatturiero sostenibile e innovativo . Insieme alla presentazione del progetto PACMAN da parte di Info Murcia (Josè Manuel Ruiz), si è svolta una visita all’Impianto Pilota del Centro tecnologico alimentare, dove le imprese hanno visto nuovi processi e tecnologie, prima spiegati durante il meeting. E’ stata una bella esperienza per chi lavora nella Ricerca e Sviluppo delle PMI in Murcia, poiché senza viaggiare in un altro posto o regione della Spagna hanno potuto entrare in contatto con tali VALENCIA EVNETO LOCALE PACMAn: “Workshop: l’innovazione come fattore di successo nel settore agroalimentare” 8 Giugno 2013 (organizzato da IVACE) The L’evento ha avuto luogo nel quadro della partenza della gara “Regata della rotta dei Principi” (www.routesdeprinces.com) Il workshop ha visto esperti e imprese del settore agroalimentare della regione di Valencia. OriginalCV, il primo distributore specializzato in prodotti gourmet valenciani ha introdotto la sessione in presenza dei produttori che avrebbero condiviso le loro storie di successo: < Terra i xufa, la prima impresa a certificare “bio” la propria produzione di “xufa” valenciana; < Vinalopo denominazione di origine protetta : i soli produttori di uve ad usare buste di carta prima di accrescere la loro qualità; < Senia’s oil da olivi millenari: prendendo vantaggio dalla più larga colonia di olivi millenari in Europa producono olio di oliva di alta qualità; < Los Frailes Celler: produttori di vino ecologico, promotori dell’uso delle proprie uve Monastrell per produrre e internazionalizzare il vino valenciano. Link di approfondimento: http://www.routedesprinces.com https://www.facebook.com/routedesprincesuk 12 NEWS AND EVENTS 1S3 WORKSHOP TEMATICO Tecnologie chiave per strategie di specializzazione intelligente (RIS3) nell’agroalimentare Cosa Quale parte della strategia Europa 2020, l’iniziativa “Innovazione nell’Unione” predispone una strategia di innovazione globale per rafforzare la capacità dell’Europa di raggiungere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Questo mette in evidenza il concetto di “Smart specialisation” come modalità per il raggiungimento di tali obiettivi. La Smart specialisation è un approccio strategico allo sviluppo economico attraverso il supporto mirato alla Ricerca e Innovazione, che comporta il concentrare risorse sulle priorità chiave basate sul potenziale economico di una regione, invece che diffondere risorse e investimenti. La Smart specialisation comprende un processo di sviluppo di una visione, identificando i vantaggi competitivi attraverso un processo di scoperta imprenditoriale, fissando priorità strategiche e utilizzando politiche intelligenti per massimizzare i potenziale di sviluppo basato sulla conoscenza in ogni regione, forte o debole, high tech o no. Nel marzo 2012, il Consiglio europeo ha rinforzato questo approccio, sostenendo specificamente il rafforzamento di “Key Enabling Technologies”(KETs) per raggiungere gli obiettivi di Europa 2020. La Commissione definisce i KETs come “ la conoscenza intensiva e associata con elevata intensità di ricerca e sviluppo, rapidi cicli di innovazione, elevata spesa di capitale e impiego di staff di elevata competenza. L’obiettivo di questo workshop è quello di discutere il ruolo delle KETs nel processo di sviluppo e implementazione RIS3. Poiché un certo numero di regioni europee ha identificato le attività agroalimentari come quelle su cui concentrare i suoi sforzi RIS3, l’evento si rivolgerà specificamente al ruolo e all’importanza delle KETs nel settore agroalimentare. Il settore deve essere compreso partendo da un approccio di distretto che comprenda agricoltura, industria alimentare, logistica ed aspetti ambientali, L’evento sarà organizzato intorno a 4 temi principali: come mappare le KETs nell’agroalimentare e valutare se debbano essere una priorità nelle regioni; industria e Accademia e le sfide del processo di scoperta delle KETs; le regioni presentano le loro strategie RIS3 in relazione alla priorità dell’agroalimentare e gli strumenti per promuovere un mercato delle KETs e la collaborazione nelle regioni. Le presentazioni saranno realizzate da rappresentanti della Commissione Europea, da importanti accademici, da policy makers nella presentazione di casi studio regionali. L’evento mira a raccogliere accademici e policy maker regionali/azionali coinvolti nelle regioni con priorità all’agroalimentare. Il progetto PACMAN è allineato a questa evento; val la pena ricordare che le attività del PACMAN saranno presentate durante il workshop, considerato come uno degli eventi locali di INFO Murcia. Organizzatori Commissione europea (S3 Platform, DG Regio) Regione Murcia Quando 11-12 Aprile 2013 Dove Archivo General de la Región de Murcia. Avenida de los Pinos, 4, 30009 – Murcia Alcune presentazioni saranno: • • • • • Le prospettive dell’Unione Europea sulle KET per RIS3 sull’agroalimentare della Commissione Europea. La rilevanza delle KETs per le Smart Specialisation Strategies. Come mappare le KETs nelle regioni. Enterprise Europe Network (EEN) a supporto del trasferimento delle KETs fra regioni. Dibattito industria e Accademia, attori decisionali e Regioni. 13 www.pacmanproject.eu www.pacmanproject.eu è il primo output del progetto PACMAn. Progettato come un portale, è strutturato in diverse aree tematiche facilmente e immediatamente accessibili, utili e flessibili. Il portale PACMAn risponde agli obiettivi del progetto, attraverso una chiara visione dei contenuti generali del progetto, una descrizione dettagliata del partenariato e di notizie ed informazioni su eventi in corso nel settore agroalimentare aggiornati a livello europeo. Sul sito www.pacmanproject.eu sono disponibili i contatti dei partner del progetto, lo stato dell'arte delle attività e i prodotti finali che saranno scaricabili per informare gli utenti sui risultati intermedi e finali del progetto. Seguici su FACEBOOK o European Union European Regional Development Fund