Packaging attivo e intelligente: innovazioni per il

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Packaging attivo e intelligente: innovazioni per il
NEWSLETTER – N. 11 / 2013
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Packaging attivo e intelligente: innovazioni per il futuro.
Introduzione
Il packaging alimentare esiste per rendere le
nostre vite più facili. Noi abbiamo bisogno del
packaging per contenere gli alimenti, per
proteggerli
dall’ambiente
esterno,
per
convenienza e per comunicare informazioni ai
consumatori relative all’alimento che sta dentro
l’imballaggio.
Contenere è la funzione di base di un imballaggio.
Qualsiasi prodotto fresco, che si trova senza
imballaggio al negozio, deve essere trasportato
fuori in qualche tipo di contenitore.
L’imballaggio fornisce protezione degli alimenti
dalla adulterazione da acqua, gas, microrganismi,
polvere e perforazioni, giusto per dirne qualcuna.
L’imballaggio di un alimento fornisce informazioni
importanti sul prodotto, su come è stato preparato
e informazioni sul contenuto nutrizionale.
L’imballaggio inoltre permette ai consumatori di
gustare l’alimento quando lo desiderano.
L’imballaggio alimentare può essere adattato ai
diversi stili di vita usando modelli come quelli di
porzioni singole. Nonostante il packaging
tradizionale copra gli utilizzi di base per contenere
gli alimenti, gli sviluppi nel packaging alimentare
sono sia anticipati che attesi.
La società sta diventando sempre più complessa
e il packaging innovativo è il risultato della
domanda dei consumatori per un packaging che
sia più avanzato e creativo di quelli attualmente
disponibili. Il packaging attivo e il packaging
intelligente sono il risultato di un’idea innovativa
del packaging.
Definire il packaging innovativo e il
packaging intelligente
Per comprendere cosa il packaging innovativo e il
packaging intelligente hanno da offrire al mondo
del packaging, è importante chiarire il significato
di ciascuna di queste definizioni.
Il packaging attivo è accuratamente definito come
“packaging in cui i gli elementi costitutivi
sussidiari sono stati deliberatamente inclusi
nel materiale di imballaggio o nello spazio del
contenitore per rafforzare la performance del
sistema di imballaggio” (Robertson 2006).
Questa frase enfatizza l’importanza di includere
deliberatamente una sostanza con l’intenzione di
rafforzare il prodotto alimentare. Il packaging
attivo è un’estensione della funzione di protezione
di un imballaggio ed è comunemente usato per
proteggere da ossigeno e umidità.
Il packaging intelligente può essere definito come
“l’imballaggio che contiene un indicatore
esterno o interno che fornisce informazioni
sulla storia dell’imballaggio e/o sulla qualità
del cibo” (Robertson, 2006)
L’imballaggio intelligente è un’estensione della
funzione comunicativa del packaging tradizionale
e comunica informazioni al consumatore, basate
sulla sua capacità di individuare o registrare
cambiamenti interno o esterni all’ambiente del
prodotto.
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Il packaging attivo: l’imballaggio diventa
attivo
I sistemi di packaging attivo sono sviluppati con
l’obiettivo di estendere la durata dell’alimento e
accrescere il periodo di tempo in cui l’alimento
rimane di alta qualità. Le tecnologie per il
packaging attivo comprendono alcune azioni
fisiche, chimiche o biologiche volte a cambiare le
interazioni tra l’imballaggio e il prodotto così da
ottenere il risultato desiderato.(YAM et al.,2005)
Il più comune sistema attivo ricicla l’ossigeno
dall’imballaggio o dal prodotto e può persino
attivarlo attraverso una risorsa esterna come i
raggi UV (Gander, 2007). Il packaging attivo si
trova solitamente in due tipi di sistemi; sacchetti e
imbottiture che stanno all’interno dell’imballaggio
e ingredienti attivi che sono incorporati
direttamente nel materiale dell’imballaggio.
Il packaging attivo: sacchetti e imbottiture
Per assorbire o emettere gas ad un imballaggio
sono comunemente usati i sacchetti e le
imbottiture: i sacchetti sono stati sviluppati nei
tardi anni 70 in Giappone. Per riciclare l’ossigeno i
sacchetti utilizzano essenzialmente il processo di
corrosione o l’ossidazione dei componenti del
ferro in presenza di ossigeno e acqua. Il
riciclaggio dell’ossigeno può anche esser basato
sulla tecnologia degli enzimi. Gli assorbitori
dell’ossigeno sono solitamente fatti di ferro
polverizzato o acido ascorbico. Il decontaminante
basato sul ferro non passa le ispezioni al metal
detector in molte linee di imballaggio e quindi è
maggiore l’incidenza di acido ascorbico. Gli
assorbitori di ossigeno in sacchetti si trovano
comunemente nei prodotti di carne e pollame,
pizza, prodotti da forno e alimenti secchi.
Sacchetti che assorbono anidride carbonica
insieme all’ossigeno sono disponibili e più
comunemente usati nell’imballaggio di caffè
tostato o macinato. Alcuni sacchetti hanno la
capacità di emettere etanolo come agente
antimicrobico per estendere la durata di prodotti
da forno ad alta umidità. Le imbottiture che
assorbono il gocciolamento possono essere usate
negli imballaggi che contengono carni, che
rischiano perdite dopo gli sbalzi di temperatura.
Queste imbottiture prevengono la crescita di
muffe o batteri assorbendo l’acqua in granuli
polimeri superassorbenti posti tra due strati di
polimeri microporosi non tessuto .Nonostante i
sacchetti funzionino bene in molte applicazioni,
non sono appropriati per tutte le situazioni. Non
possono essere usati per alimenti liquidi. Non
possono essere usati in imballaggi fatti con
pellicole flessibili, poiché la pellicola aderirà al
sacchetto e gli impedirà di realizzare la sua
funzione. I sacchetti hanno il rischio di ingestione
accidentale da parte del consumatore e questo
pesa sul loro limitato successo commerciale in
Europa e Nord America.
Il
packaging
attivo:
materiali
contenenti
componenti attivi
I più recenti tentativi di di riciclo attivo si sono
concentrati nell’incorporare il decontaminante nel
materiale dell’imballaggio. Questi metodi hanno il
potenziale per l’utilizzo nelle bottiglie di polietilene
tereptalato (PETE) a possono essere inclusi in
molti contenitori di plastica e chiusure.
Aggiungere il decontaminante alla plastica invece
che al sacchetto può risolvere molti problemi. Ad
esempio, in una pellicola di imballaggio che è
strettamente aderente come nei pacchetti di
formaggio, un sacchetto che assorbe ossigeno
non può essere usato perché
la pellicola
aderente perderebbe la sua funzionalità.
Incorporare ossigeno nei componenti plastici del
materiale di imballaggio potrebbe essere molto
più efficiente. Uno dei modi in cui gli assorbitori
dell’ossigeno vengono incorporati nei componenti
plastici dei materiali di imballaggio è l’uso di
assorbitori basati su polimeri che è estruso in
varie strutture di imballaggio. L’assorbitore di
ossigeno è attivato da una luce Uv così che la
capacità di decontaminazione non venga esaurita
prima della fine della durata del prodotto
(Anonimo, 2007). Alcuni sistemi hanno così
sviluppato un utilizzo della chimica a base di ferro
nei loro materiali di imballaggio. Anche gli
assorbitori di aroma sono utilizzati nel packaging
attivo (Robertson, 2006). E’ risaputo da decenni
che i materiali di imballaggio possono distruggere
o assorbire l’aroma di alcuni alimenti come i
succhi di frutta. Lo scalping è ora usato in modo
positivo per assorbire gli aromi e gli odori
indesiderati.
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Il packaging attivo: sistemi antimicrobici per il
packaging alimentare
Un’interessante innovazione nel packaging attivo
è il potenziale per il rilascio controllato di
antimicrobici dai materiali di imballaggio. Gli
antimicrobici incorporati nei materiali da
imballaggio potrebbero estendere la durata del
prodotto prevenendo la crescita dei batteri e il
deterioramento. In un sistema conosciuto come
“BioSwitch” (de Jong et al., 2005) un
antimicrobico viene rilasciato a comando quando
si verifica lo sviluppo dei batteri. Il concetto di
base è che quando si verifica un cambiamento
nell’ambiente, quale pH, temperatura o UV,
l’antimicrobico risponde di conseguenza. Lo
stimolo esterno consiste in un rilascio di
componente antimicrobico dall’imballaggio. In
questo sistema l’antimicrobico è rilasciato a
comando e il sistema si attiva solo in specifiche
condizioni.
Questo
sistema
potrebbe
potenzialmente accrescere la stabilità e la
specificità della conservazione e ridurre la
quantità di prodotti chimici necessari negli
alimenti.
Un esempio comune di rilascio a comando di
antimicrobici
nell’imballaggio
alimentare
è
l’inclusione di particelle polisaccaridi che
incapsulano componenti antimicrobici. Molti
batteri digeriscono i polisaccaridi durante la
crescita e così, se avviene una contaminazione
batterica, la crescita dei batteri rilascerà i
componenti antimicrobici inibendo la conseguente
crescita microbica.
Il packaging intelligente è un grande strumento
per monitorare possibili abusi che abbiano avuto
luogo nella catena di rifornimento. Il packaging
intelligente può anche essere capace di far notare
al consumatore quando un imballaggio è stato
manomesso.
Attualmente si sta sviluppando un lavoro con
etichette e sigillature che sono trasparenti finchè
l’imballaggio non viene aperto. Una volta che
l’imballaggio è manomesso l’etichetta o la
sigillatura effettua un cambio di colore
permanente a può apparire la scritta “ aperto” o
“stop”. Forse il packaging intelligente sarà utile a
informare il consumatore di un evento accaduto,
come la manomissione, e potrà salvare la sua
vita.
Sistemi di packaging intelligente
Il packaging intelligente: Indicatori Tempo
Temperatura (TTI):
L’elemento di packaging intelligente che sta
aprendo la via alla tecnologia nel packaging è
l’indicatore tempo temperatura (TTI). Il TTI è utile
perché racconta al consumatore quando la
temperatura dell’alimento è stata abusata. Se un
alimento è esposto ad una temperatura più alta di
quella raccomandata, la qualità dell’alimento può
deteriorarsi molto velocemente. UN TTI può
essere posto sui container delle navi o sui singoli
imballaggi come etichetta adesiva, e un cambio
irreversibile, come un cambio di colore, risulterà
appena il TTI avrà verificato un cambiamento
nelle condizioni.
I TTI sono particolarmente utili per gli alimenti
surgelati o congelati, in cui l’immagazzinamento al
freddo durante il trasporto e la distribuzione è
importante per la qualità e la sicurezza
dell’alimento. I TTI sono anche utilizzati come
I sistemi di packaging intelligente esistono per
monitorare alcuni aspetti degli alimenti e riportare
le informazioni al consumatore. Lo scopo del
sistema intelligente potrebbe essere quello di
migliorare la qualità o il valore di un prodotto, di
fornire maggior convenienza, di aumentare la
risposta a manomissioni o furti (Robertson, 2006).
Il packaging intelligente può riportare le condizioni
all’esterno dell’imballaggio, o direttamente misure
di qualità dell’alimento all’interno dell’imballaggio.
Per poter misurare la qualità di un prodotto
all’interno dell’imballaggio ci deve essere contatto
diretto tra l’alimento e il quality marker.
Alla fine, un sistema intelligente potrebbe aiutare il
consumatore nel processo decisionale poiché
estende la durata, rafforza la sicurezza, migliora
la qualità, fornisce informazioni e avverte di
possibili problemi.
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indicatori di freschezza per stimare la durata dei
prodotti deperibili. Una tecnologia TTI nota come
Time strip è attualmente utilizzata dalla Nestlè nei
prodotti alimentari in UK (Anonimo, 2007). Il time
strip utilizza la diffusione continua di liquido
attraverso una membrana per misurare il tempo
che è trascorso ad una particolare temperatura.
Questa azione fornisce informazioni sul tempo in
cui un prodotto è rimasto aperto o in uso. Il time
strip è molto utile per prodotti come le salse che
devono essere refrigerate ed utilizzate in uno
specifico periodo di tempo.
l’imballaggio ha una perdita o è stato manomesso.
Gli indicatori di ossigeno possono anche indicare
un’ impropria chiusura del contenitore. Gli
indicatori di gas sono anche stati sviluppati per
rilevare vapore acqueo, etanolo e solfato di
idrogeno.
Il Packaging intelligente: inchiostri termocromici
Esistono degli inchiostri che sono sensibili alle
temperature e possono cambiare colore in base
ad esse. Questi inchiostri possono essere
stampati sugli imballaggi e o sulle etichette così
da trasmettere un messaggio al consumatore
basato sul colore dell’inchiostro che sta vedendo.
Gli inchiostri termocromici stanno diventando una
tecnologia popolare per le bevande (Robertson,
2006). Gli inchiostri usati possono però essere
danneggiati dai raggi UV e dalle temperature
superiori ai 121°C, quindi il consumatore non può
fare un completo affidamento sul messaggio degli
inchiostri quando deve decidere al momento di
consumare un alimento.
Il packaging attivo e intelligente del futuro
Il packaging intelligente: indicatori di gas:
Gli alimenti sono un materiale complicato da
imballare perché sono capaci di respirare e perciò
possono mutare la loro stessa atmosfera secondo
il tipo di imballaggio. La composizione di gas
all’interno di un imballaggio può facilmente
cambiare a causa dell’interazione dell’alimento
con il suo ambiente. Gli indicatori di gas sono
mezzi utili per monitorare la composizione dei gas
dentro
un
imballaggio
producendo
un
cambiamento nel colore dell’indicatore attraverso
una reazione chimica o enzimatica (DE Jong et al.
2005). Gli indicatori devono stare a diretto
contatto con l’ambiente gassoso che circonda
l’alimento nell’imballaggio. Gli indicatori sono
capaci di segnalare se è presente una fuoriuscita
di gas nell’imballaggio o possono essere utilizzati
per verificare l’efficienza di un decontaminante ad
ossigeno. Gli indicatori di gas solitamente
segnalano la presenza o l’assenza di ossigeno
e/o anidride carbonica. L’ossigeno nell’aria può
causare rancidità ossidativa, cambiamenti non
voluti nel colore degli alimenti e permettere ai
microbi di crescere sull’alimento. Gli indicatori di
ossigeno solitamente danno un cambiamento di
colore quando l’ossigeno è presente, e la
presenza di ossigeno può indicare che
Per quanto interessante possa essere la
prospettiva di un packaging intelligente e attivo,
per tutti i materiali da imballaggio si deve avere
l’approvazione all’uso, e la legislazione che si
applica al packaging tradizionale è la medesima
che si applica al packaging attivo e intelligente. Ad
oggi, non esiste un metodo specifico per
determinare se un packaging attivo e intelligente è
adeguato quando viene a diretto contatto con gli
alimenti, oppure no (Robertson, 2006). Una delle
questioni principali è che la maggior parte dei
sistemi di packaging attivo e intelligente
richiedono che gli alimenti siano a diretto contatto
con un qualche genere di sensore, e le sostanze
del sensore possono trasferirsi dentro gli alimenti.
Inoltre il costo del packaging attivo e intelligente
ne limita gli utilizzi commerciali. I molti sistemi
attivi o intelligenti aggiungono costi all’imballaggio,
così l’innovazione nel packaging deve avere un
risultato finale che vada oltre le spese extra
aggiunte dalla tecnologia. In più, il sistema deve
essere affidabile ed efficace. Questo comporta
che il sistema debba essere validato per
assicurare che le informazioni trasmesse siano
vere e che il consumatore non venga tradito
quando si fida di queste nuove tecnologia più che
dei vecchi sistemi. E’ anche importante che i
produttori di alimenti, i distributori e i consumatori
siano sintonizzati con i sistemi attivi e intelligenti
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su larga scala. L’attitudine deve essere quella di
accettare le nuove tecnologie e coloro che sono
coinvolti in ogni step della catena alimentare
devono essere sicuri che il nuovo sistema sia
sicuro e veritiero per il consumatore.
A dispetto di questi ostacoli, si stanno facendo
molti sviluppi. L’atteggiamento verso il packaging
attivo e intelligente è positivo e c’è ancora un gran
potenziale per delle innovazioni significative.
Quelle che seguono sono alcune idee di
packaging attivo e intelligente già in uso.
Biosensori per l’identificazione di tossine o
patogeni:
I patogeni di origine alimentare sono di grande
preoccupazione per l’industria alimentare e molti
consumatori sono diventati consapevoli di questo
problema. Il bisogno di rilevare rapidamente e
accuratamente piccole quantità di patogeni o
tossine negli alimenti è un passo essenziale per la
sicurezza del consumatore. Un biosensore è un
dispositivo analitico usato per rilevare una
sostanza, in questo caso un patogeno, e poi
trasferire questa informazione in un segnale
quantificabile. Un sistema intelligente attacca gli
anticorpi ad una superficie di plastica
dell’imballaggio per rilevare patogeni o tossine. Se
gli anticorpi entrano in contatto con il patogeno, il
materiale dell’imballaggio visualizzerà una traccia
visiva per allertare il consumatore. Questo
sistema intelligente però è utile solo quando gli
alimenti
sono
contaminati
con
un’alta
concentrazione di patogeni o tossine. In realtà un
consumatore può essere colpito anche da
piccolissime quantità di patogeni o tossine e
questo sistema intelligente
può dare al
consumatore un falso senso di sicurezza. Inoltre,
questo sistema funziona solo per patogeni o
tossine che si trovino sulla superficie dell’alimento
e non allerta il consumatore dei possibili pericoli
derivanti da sostanze diffuse in tutto il prodotto.
Questo sistema ha ancora un lungo cammino
prima di essere commercialmente disponibile.
Indicatori di cottura al microonde:
I produttori di alimenti per la cottura al microonde
hanno anticipato con ansia i MDIs, gli indicatori di
cottura al microonde. Questi indicatori sarebbero
capaci di rilevare il punto di preparazione di
alimenti che stanno cuocendo nel microonde e
avvertire i consumatori quando questi sono sicuri
per essere mangiati. La sfida più grossa in questo
campo al momento è l’abilità di cuocere gi
alimenti uniformemente nel microonde così che
ad un punto preciso un cibo possa essere definito
pronto e sicuro per essere mangiato.
Attualemente , gli alimenti cuociono in maniera
non uniforme ed si trovano dei punti bollenti
all’interno degli stessi. Questi traggono in inganno
gli indicatori di cottura poichè ci sono dei punti in
cui la temperatura non ha raggiunto un livello
accettabile per la cottura. Un MDI ideale dovrebbe
essere posizionato sul coperchio del contenitore
da microonde in modo che il consumatore possa
facilmente
vedere
l’indicatore
visivo
di
cottura(Robertson, 2006). La relazione tra la
temperatura dell’alimento e quella del coperchio
potrebbe essere la base del sistema di indicatori.
E’ importante che l’indicatore non dia false letture
visto che il dispositivo si trova scalda anch’esso
nel microonde. L’indicatore dovrebbe anche
essere visibile al consumatore senza che questo
debba aprire il microonde. Al momento gli MDI
non esistono in commercio ma il loro arrivo è in
previsione.
Identificazione della radio frequenza (RFID):
E’ condiviso comunemente il fatto che gli
imballaggi alimentari del futuro includeranno
certamente delle targhette di identificazione della
radio frequenza (RFID) (Gander, 2007). Queste
sono una forma avanzata di etichetta con le
informazioni di identificazione e tracciabilità di un
prodotto. Attualmente sono usati per tracciare
articoli costosi e bestiame ( Anonimo, 2007). In un
sistema tipico, un lettore emette un segnale radio
per catturare i dati dal RFID: I dati vengono poi
passati ad un computer per l’analisi. Le targhette
RFID contengono un micro chip connesso ad una
sottile antenna: questo permette alla targhetta di
essere letta per circa 100 piedi o più nel caso di
targhette costose, fino a 15 piedi in quelle meno
costose (YAM et al., 2005). Le targhette RFID
offrono di più che un tradizionale codice a barre.
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A differenza del codice a barre, RFID non ha
bisogno di essere a vista diretta per essere
riconosciuto da uno scanner. Questo potrebbe
rivoluzionare il modo in cui le uscite funzionano
nei magazzini. Molte targhette RFID possono
essere lette contemporaneamente ad una velocità
rapida: esse possono anche immagazzinare
informazioni quali la temperatura e l’umidità,
informazioni nutrizionali e istruzioni di cottura.
Possono anche essere integrate con un indicatore
tempo temperatura o un biosensore che contenga
informazioni su tempo temperatura o dati biologici
(Yam et al. 2005). La tecnologia RFID nel sistema
alimentare è tuttavia appena agli inizi.
Semplici applicazioni come tracciabilità e
identificazione sono il focus di molte questioni
della scienza alimentare e devono essere
perfezionate
prima
che
applicazioni
più
complesse possano vedere la luce.
La cucina del futuro
L’utilizzo di processori di dati, scanners,
riconoscimento vocale hanno una grande
attenzione nella scienza dell’alimentazione e nella
tecnologia del packaging. E’ stata proposta l’idea
di integrare un forno a microonde con un
microprocessore, un scanner di codice a barre e
un dispositivo di riconoscimento vocale che è
connesso ad un touch screen e ad internet (Yam,
2000). Il microprocessore potrebbe avere le
informazioni sulle caratteristiche del forno e gli
algoritmi. Un alimento potrebbe avere il codice a
barre
da
scannerizzare
e
passare
al
microprocessore nel forno. Il microprocessore
sarebbe così capace di controllare gli elementi di
cottura e il disco girevole del forno per assicurare
una cottura perfetta senza alcuna interazione con
il
consumatore.
Se
il
sistema
lavora
efficacemente, il consumatore ottine un prodotto
alimentare di alta qualità senza alcun problema
nella cottura. Il problema con questo sistema
sarebbe che forni diversi cuociono gli alimenti in
maniera diversa, cibi diversi hanno diverse
proprietà termiche, imballaggi diversi hanno forme
e design diverso la cottura di un articolo non sarà
mai perfettamente replicata in un altro.
Nonostante questo sistema sia altamente tecnico,
non è impossibile. Ci sono molti modi in cui il
sistema può essere modificato o semplificato sulla
base della domanda del consumatore.
Tuttavia l’idea ha ormai le basi e questa è una
visione veritiera del futuro.
CONCLUSIONI
I sistemi innovativi e intelligenti costituiscono una
branca del packaging che è realmente innovativa
e offre interessanti opportunità per la sicurezza, la
qualità e la convenienza degli alimenti.
Molti imballaggi attivi e intelligenti sono disponibili
commercialmente negli Stati Uniti. Alcuni esperti
ritengono che il prossimo sviluppo della tecnologia
del packaging includerà le nanotecnologie che
aggiungeranno nuovi componenti come gli
antimicrobici e i gas decontaminanti nelle pellicole
da imballaggio. Lo sviluppo di dispositivi elettronici
può essere fatto in maniera economica e potrà
condurre nella direzione innovativa del packaging
attivo e intelligente. Come la società continua ad
evolversi, le aspettative del consumatore
continuano ad avanzare. L’uso di un packaging
attivo e intelligente potrà diventare sempre più
popolare a mano a mano che le tecnologie
trovano spazio sul mercato e diventano più
comuni. Forse il packaging attivo e intelligente
rimpiazzerà del tutto il packaging tradizionale. E,
come sostiene Paul Gander di “Food and
manufacture” , “ il trend va verso un minore
utilizzo di packaging ma più interattivo. Se il 2020
vedrà imballaggi che letteralmente camminano giù
dagli scaffali, è un’altra questione (Gander, 2007).
Buone condizioni
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L’agricoltura ecologica, è possibile da definire in
un modo semplice come un compendio di
tecnologie agrarie che esclude l’utilizzo in
agricoltura e allevamento, di prodotti chimici
di sintesi come i fertilizzanti, i pesticidi, gli
antibiotici, etc, con l’obiettivo di preservare
l’ambiente, di supportare e accrescere la
fertilità del suolo e di ottenere cibo con tutte le
sue proprietà naturali.
Legislazione
Cattive condizioni
La Regione di Murcia, un modello
nell’area
di
produzione
ecologica.
L’idea di questo progetto speciale è di utilizzarlo
come un incontro e un posto di scambio tra
differenti attori dello sviluppo di produzioni
ecologiche, specialmente quelli che sono operativi
nell’area dell’internazionalizzazione , sostenibilità,
networking e innovazione dei prodotti ecologici.
Esso prova a serivre come scambio e analizzare
l’approccio e le migliori pratiche per rispondere
alla seguente questione: quale tipo di sviluppo è
necessario promuovere per porre come
modello il settore dei prodotti ecologici?
Essere un modello o una regione di riferimento
nell’area della produzione ecologica significa
essere una regione che si prende cura della
sicurezza degli alimenti e dell’ambiente.
Definizione del settore.
L’agricoltura ecologica, conosciuta anche come
biologica o organica, è un modo di coltivare con
attenzione alla terra e di allevare il bestiame in un
modo rispettoso della natura, senza utlizzare
prodotti chimici tossici ( pesticidi, erbicidi, erc.),
senza semi geneticamente modificati ( detti
transgenici o GMO); senza forzare i cicli di fertilità
o approvvigionamento degli animali. Il suo scopo
è quello di ottenere prima di tutto, cibo sano, al
suo punto di maturità, con il sapore, l’aroma, la
consistenza e tutta la vitalità e i vantaggi del cibo
sano.
L’agricoltura ecologica è regolata legalmente in
Spagna dal 1989, con l’approvazione del
regolamento dal nome generico di “Agricoltura
Ecologica” che ha applicato il regolamento CEE
2092/91 sulle produzioni agricole ecologiche. Ad
oggi, dal 01 gennaio 2009, data in cui è diventato
applicativo, la produzione ecologica è regolata dal
Regolamento CE 834/2007, Parere sulla
produzione ed etichettatura dei prodotti ecologici.
Murcia e l’agricoltura ecologica
La regione Murcia ha una grande tradizione nella
coltura ecologica e è stata pioniera nella
produzione di frutta, vegetali, riso, uva, mandorle
e cereali.
L’ottimo clima di cui gode e la qualità del terreno
insieme al know how degi agricoltori fa di questa
regione il posto ideale per praticare l’agricoltura
ecologica.
Produzione ecologica in Spagna
I seguenti dati sono indicativi del progredire
dell’agricoltura ecologica in Spagna: nel 2000 gli
ettari coltivati erano circa 400.000 e il valore
commerciale della produzione circa 120 milioni di
euro; dieci anni dopo il numero di ettari
oltrepassava il 1.650.000 e il valore i 700 milioni di
euro.
La velocità di crescita dell’agricoltura ecologica ha
moltiplicato 500 volte i suoi parametri tra il 1990 e
il 2010 e 5 volte tra il 2000 e il 2010.
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di gas
o generare
l’atmosfera interna
all’imballaggio in forma passiva ( più usata nei
vegetali) o attivata ( usando assorbitori di
ossigeno).
La sostituzione dell’aria può essere fatta per
trascinamento attraverso il gas, che viene iniettato
in forma costante e si sostituisce all’atmosfera
iniziale, o compensando il vuoto. In questo
secondo processo il vuoto è realizzato prima per
eliminare l’aria all’interno dell’imballaggio e dopo
interviene il gas o il mix di gas desiderato
(quantità residuale di ossigeno sotto l’1%).
Prodotti al IV livello (IVth Range
Products).
Uno dei modi più rispettosi di conservazione degli
alimenti e delle qualità organolettiche e
nutrizionali è quello conosciuto come “Ivth range”.
Esso consiste essenzialmente di applicazioni
combinate
di
refrigerazione
e
modifica
dell’atmosfera dell’alimento. La refrigerazione
rallenta le reazioni chimiche e biochimiche di
alterazione e limita la proliferazione di
microrganismi
aerofili.
La
modificazione
dell’atmosfera diminuisce il tasso respiratorio dei
vegetali evitando la prematura dissolvenza. Gli
alimenti al Ivth Range, specialmente frutta e
vegetali, sono oggi di larga diffusione nonostante
non sia il caso del carciofo per le sue speciali
caratteristiche e la facilità di alterazione.
Esistono due principali modi di applicazione
dell’(AM) Atmosfera Modificata: imballaggio
sottovuoto o sotto gas. L’imballaggio sotto vuoto
non è adatto ai vegetali freschi poiché in assenza
di ossigeno i vegatali modificano il loro
metabolismo verso la fermentazione e una rapida
alterazione. Quando l’atmosfera è sotto gas si può
ottenere di rimpiazzare l’aria con un gas o un mix
Generare un’atmosfera modificata (AM) dentro
l’imballaggio si può fare in forma attiva o passiva
attraverso gli assorbitori/emittenti. Nel primo caso
la pellicola dell’imballaggio è selettivamente
permeabile all’O2 e CO2 e la respirazione propria
dei vegetali modifica l’atmosfera. Nel generazione
attiva di un’AM si usano gli assorbitori di O2ed
etilene o gli emettitori di CO2 e sostanze
antimicrobiche.
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calore o un’altra procedura che assicuri la loro
conservazione e pronti ad essere consumati dopo
un semplice riscaldamento.”
Nel packaging si usano solitamente tre tipi di gas:
N2, O2, CO2, che sono combinati in proporzioni
differenti per ottenere un’atmosfera inerte (N2),
semi attiva (CO2/N2, O2/CO2/N2) o attiva (CO2,
CO2/O2).
L’utilizzo di uno o dell’altro e la proporzione di
ciascuno cambia a seconda del prodotto da
conservare: In caso di vegetali è influenzata da
fattori come la respirazione e /o l’intensità
fotosintetica, l’emissione di etilene.
Prodotti V Range.
Inizialmente il Vth Range, cioè piatti pronti da
mangiare (RTE) era destinato ai piatti precotti o
preparati in anticipo e ai vegetali cotti presentati
sottovuoto.
Ad oggi Il Vth Range definisce gli alimenti
preparati con produzione culinaria dimostrata
dalla preparazione in crudo o dalla cottura o
precottura, di uno o più prodotti alimentari di
origine animale o vegetale, con o senza l’aggiunta
di altre sostanze autorizzate e, in questo caso,
aromatizzate.
Essi potranno essere imballati o meno e preparati
per la consumazione direttamente o dopo essere
riscaldati o cotti.
Il Codice Alimentare Spagnolo (CAE) definisce i
piatti preparati come: “i prodotti ottenuti dalla
miscelazione e aromatizzazione di alimenti
vegetali o animali, con o senza aggiunta di altre
sostanze autorizzate contenuti in appositi
imballaggi, ermeticamente chiusi e trattati con il
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NEWS E APPUNTAMENTI
MURCIA FOOD EVENT 21-22 Ottobre 2013
Questa sarà la sesta edizione del meeting
biennale
internazionale
Murcia
Food
Brokerage Event 2013, dove saranno presentate
le ultime novità in tema di tecnologie alimentari e
le diverse necessità tecnologiche saranno
condivise tra i partecipanti dando loro
un’opportunità di stabilire accordi di cooperazione
tecnologica tra imprese di molti Paesi europei.
Come sempre, il VI Simposio Internazionale di
Tecnologie Alimentari avrà luogo in parallelo con i
meeting di intermediazione, che radunano un
gruppo selezionato di relatori esperti nelle più
innovative tecnologie e i temi più attuali.
Inoltre, durante il secondo giorno, si terrà un ciclo
di conferenze che mostra le previsioni
tecnologiche nel settore alimentare. Importanti
istituzioni ed imprese, come OPTI (Osservatorio
per le previsioni tecnologiche), CDTI ( Centro per
lo sviluppo delle tecnologie industriali), Siemens,
Hero e CSIC ( Consiglio nazionale delle ricerche
spagnolo) presenteranno i trend e le previsioni nei
relativi campi.
avuto il più alto tasso di partecipazione con 340
imprese iscritte da 13 paesi. Ci sono state più di
350 domande e offerte di tecnologia e non meno
di 1000 meeting bilaterali durante due giorni.
Sintesi e nuovi dati
La quinta edizione potrebbe essere descritta
come quella più eccellente, dove il tasso di
partecipazione ha lasciato strada alla qualità dei
profili tecnologici introdotti e all’interesse emerso
durante i meeting bilaterali.
Lo stato attuale delle economie europee e
specialmente le conseguenze della crisi
economica in Spagna ha comportato che il
numero dei partecipanti sia spagnoli che
internazionali si sia ridotto. Ma questo è stato lo
spunto per fornire una migliore assistenza alle
imprese: aiutare a scrivere e correggere i profili,
monitorare la sezione degli incontri per evitare
problemi, consigliare i partecipanti durante i
meeting, rispondere a speciali richieste dei
partecipanti.
Circa 160 tra imprese e università hanno
partecipato al meeting, portando circa 300 profili
tecnologici. Sono stati programmati oltre 500
meeting bilaterali prima dell’evento e ne sono stati
realizzati circa 600, contando anche quelli non
programmati.
Per la sesta edizione ci si aspetta un’affluenza
simile di imprese, università e stakeholder del
settore agroalimentare e ci saranno molti incontri
e accordi tra i partecipanti. L’evento fornisce uno
scenario tecnologico internazionale per le imprese
interessate a conoscere le novità europee nel
settore delle tecnologie agroalimentari e avere dei
meeting bilaterali per il trasferimento di tecnologie.
Conferenze e presentazioni avranno luogo nel
sesto Simposio Internazionale delle tecnologie
alimentari, in cui verranno presentate le ultime
creazioni
del
settore.
Background
Il Murcia Food Brokerage Event è un meeting
organizzato ogni due anni: sin dalla prima
edizione nel 2003 l’evento ha raggiunto un
crescente successo e riconoscimento. Si può
sottolineare l’elevato numero di presenze delle
ultime edizioni. La quarta edizione, nel 2009, ha
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MURCIA EVENTO LOCALE PACMAn: “Fiera
della tecnologia” presso Centro tecnologico
alimentare. 5 Giugno 2013
tecnologie.
E’ stata la prima volta che molte imprese nazionali
hanno mostrato le loro nuove tecnologie e
applicazioni per un futuro modello manifatturiero
sostenibile e innovativo
.
Insieme alla presentazione del progetto PACMAN
da parte di Info Murcia (Josè Manuel Ruiz), si è
svolta una visita all’Impianto Pilota del Centro
tecnologico alimentare, dove le imprese hanno
visto nuovi processi e tecnologie, prima spiegati
durante il meeting.
E’ stata una bella esperienza per chi lavora nella
Ricerca e Sviluppo delle PMI in Murcia, poiché
senza viaggiare in un altro posto o regione della
Spagna hanno potuto entrare in contatto con tali
VALENCIA EVNETO LOCALE PACMAn:
“Workshop: l’innovazione come fattore di
successo nel settore agroalimentare” 8
Giugno 2013 (organizzato da IVACE)
The L’evento ha avuto luogo nel quadro della
partenza della gara “Regata della rotta dei
Principi” (www.routesdeprinces.com)
Il workshop ha visto esperti e imprese del settore
agroalimentare della regione di Valencia.
OriginalCV, il primo distributore specializzato in
prodotti gourmet valenciani ha introdotto la
sessione in presenza dei produttori che avrebbero
condiviso le loro storie di successo:
< Terra i xufa, la prima impresa a certificare “bio”
la propria produzione di “xufa” valenciana;
< Vinalopo denominazione di origine protetta : i
soli produttori di uve ad usare buste di carta prima
di accrescere la loro qualità;
< Senia’s oil da olivi millenari: prendendo
vantaggio dalla più larga colonia di olivi millenari
in Europa producono olio di oliva di alta qualità;
< Los Frailes Celler: produttori di vino ecologico,
promotori dell’uso delle proprie uve Monastrell per
produrre e internazionalizzare il vino valenciano.
Link di approfondimento:
http://www.routedesprinces.com
https://www.facebook.com/routedesprincesuk
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NEWS AND EVENTS
1S3 WORKSHOP TEMATICO
Tecnologie chiave per strategie di
specializzazione intelligente (RIS3)
nell’agroalimentare
Cosa
Quale parte della strategia Europa 2020,
l’iniziativa “Innovazione nell’Unione” predispone
una strategia di innovazione globale per rafforzare
la capacità dell’Europa di raggiungere una
crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.
Questo mette in evidenza il concetto di “Smart
specialisation”
come
modalità
per
il
raggiungimento di tali obiettivi.
La Smart specialisation è un approccio strategico
allo sviluppo economico attraverso il supporto
mirato alla Ricerca e Innovazione, che comporta il
concentrare risorse sulle priorità chiave basate sul
potenziale economico di una regione, invece che
diffondere risorse e investimenti. La Smart
specialisation comprende un processo di sviluppo
di una visione, identificando i vantaggi competitivi
attraverso
un
processo
di
scoperta
imprenditoriale, fissando priorità strategiche e
utilizzando politiche intelligenti per massimizzare i
potenziale di sviluppo basato sulla conoscenza in
ogni regione, forte o debole, high tech o no.
Nel marzo 2012, il Consiglio europeo ha rinforzato
questo approccio, sostenendo specificamente il
rafforzamento
di
“Key
Enabling
Technologies”(KETs) per raggiungere gli obiettivi
di Europa 2020. La Commissione definisce i KETs
come “ la conoscenza intensiva e associata con
elevata intensità di ricerca e sviluppo, rapidi cicli
di innovazione, elevata spesa di capitale e
impiego di staff di elevata competenza.
L’obiettivo di questo workshop è quello di
discutere il ruolo delle KETs nel processo di
sviluppo e implementazione RIS3. Poiché un
certo numero di regioni europee ha identificato le
attività agroalimentari come quelle su cui
concentrare i suoi sforzi
RIS3, l’evento si
rivolgerà specificamente al ruolo e all’importanza
delle KETs nel settore agroalimentare. Il settore
deve essere compreso partendo da un approccio
di distretto che comprenda agricoltura, industria
alimentare, logistica ed aspetti ambientali,
L’evento sarà organizzato intorno a 4 temi
principali:
come
mappare
le
KETs
nell’agroalimentare e valutare se debbano essere
una priorità nelle regioni; industria e Accademia e
le sfide del processo di scoperta delle KETs; le
regioni presentano le loro strategie RIS3 in
relazione alla priorità dell’agroalimentare e gli
strumenti per promuovere un mercato delle KETs
e la collaborazione nelle regioni.
Le
presentazioni
saranno
realizzate
da
rappresentanti della Commissione Europea, da
importanti accademici, da policy makers nella
presentazione di casi studio regionali. L’evento
mira a raccogliere accademici e policy maker
regionali/azionali coinvolti nelle regioni con priorità
all’agroalimentare.
Il progetto PACMAN è allineato a questa evento;
val la pena ricordare che le attività del PACMAN
saranno presentate durante il workshop,
considerato come uno degli eventi locali di INFO
Murcia.
Organizzatori
Commissione europea (S3 Platform, DG Regio)
Regione Murcia
Quando
11-12 Aprile 2013
Dove
Archivo General de la Región de Murcia. Avenida
de los Pinos, 4, 30009 – Murcia
Alcune presentazioni saranno:
•
•
•
•
•
Le prospettive dell’Unione Europea
sulle KET per RIS3 sull’agroalimentare
della Commissione Europea.
La rilevanza delle KETs per le Smart
Specialisation Strategies.
Come mappare le KETs nelle regioni.
Enterprise Europe Network (EEN) a
supporto del trasferimento delle KETs
fra regioni.
Dibattito industria e Accademia, attori
decisionali e Regioni.
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www.pacmanproject.eu
www.pacmanproject.eu è il primo output del progetto
PACMAn. Progettato come un portale, è strutturato in
diverse aree tematiche facilmente e immediatamente
accessibili, utili e flessibili. Il portale PACMAn
risponde agli obiettivi del progetto, attraverso una
chiara visione dei contenuti generali del progetto, una
descrizione dettagliata del partenariato e di notizie ed
informazioni su eventi in corso nel settore
agroalimentare aggiornati a livello europeo. Sul sito
www.pacmanproject.eu sono disponibili i contatti dei
partner del progetto, lo stato dell'arte delle attività e i
prodotti finali che saranno scaricabili per informare gli
utenti sui risultati intermedi e finali del progetto.
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