COSA SONO IO PER TE?

Transcript

COSA SONO IO PER TE?
COSA SONO
IO
PER TE?
1
□ UNA RISORSA
□ UN PROBLEMA
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
Per rispondere alla crescente richiesta di strumenti efficaci per convincere le nuove generazioni a
mantenere un atteggiamento più corretto diffidando dei modelli comportamentali più pericolosi, Zelda ha
deciso di elaborare una nuova formula di spettacolo con la quale parlare non più ai giovani ma con i
giovani.
LO SPETTACOLO PARTECIPATO
Si tratta di un approccio innovativo alle problematiche trattate nel quale si rinnova la tradizionale
forma
della
conferenza-spettacolo
arricchendola
di
nuove
componenti
multimediali
(sono
contemporaneamente presenti video, musica, teatro, danza) integrandole con la poesia e l’efficacia del
teatro. Il tutto sostenuto dalla verve dell’attore-conduttore che assicura a ogni replica un ritmo incalzante
e un’attenzione costante da parte del giovane pubblico. Il risultato è uno spettacolo dinamico e
divertente, nel quale il pubblico viene chiamato a salire sul palco e a farsi protagonista. Nel nostro teatro
partecipato ogni sforzo è teso nel mettere le capacità comunicative al servizio del contenuto.
I VULNERABILI
Dopo un attento lavoro di indagine, nel quale sono stati coinvolti importanti enti ed esperti (fra gli altri, il
Prof. Franco Taggi dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, il Prof. Antonio Dario Martegani del
Dipartimento di Ingegneria di Padova e Claudio Cangialosi del portale www.sicurauto.it), è nato I
VULNERABILI, uno spettacolo innovativo, che, anche grazie al sostegno della Regione Veneto, in pochi
mesi ha superato le 160 repliche, coinvolgendo oltre 50.000 studenti nel solo Veneto.
Ovunque I VULNERABILI è stato accolto con grande entusiasmo da allievi e insegnanti (con un indice di
gradimento del pubblico oltre il 95%), che hanno ripetutamente espresso il loro apprezzamento,
invitandoci a replicare il più possibile lo spettacolo. Questo successo è il risultato di un lavoro svolto a
partire da dati precisi e puntuali, espressi con un linguaggio dinamico ed efficace, che affronta una
tematica seria e complessa in modo rigoroso, ma senza mai risultare noioso, retorico o banale.
In 3 anni I VULNERABILI ha raggiunto le 180 repliche incontrando oltre 50mila ragazzi.
SAD
SAD affronta temi di stretta attualità quali l’impatto delle sostanze psicoattive e delle droghe sul
sistema nervoso, il mutamento della percezione della realtà indotto dai sistemi di comunicazione di
massa, i modelli comportamentali promossi dagli adulti, e infine l’importanza di una presa di coscienza
da parte dei ragazzi delle dinamiche che li vedono protagonisti e della necessità di rispondere al
condizionamento con un rinnovato spirito di partecipazione e di senso civico.
Lo spettacolo attinge all’immaginario giovanile, ai suoi miti e riferimenti: non mancano citazioni da film
horror, dal mondo dei videogames, dello spettacolo, con musica punk, rock, hip hop, techno ed
elettronica.
L'intento è dunque quello di attrarre e mantenere viva l’attenzione del pubblico utilizzando in modo
efficace ma alternativo lo stile di comunicazione rivolto ai giovani.
Il
tutto
sarà
trattato
con
un
linguaggio
semplice,
ma
mai
semplicistico,
per
garantire
un’immediatezza e un’efficacia difficilmente riscontrabili in altri lavori. Com’è nostra abitudine, infine, per
la stesura del testo è affidata a consulenti di provata professionalità, enti statali, università e centri studi
riconosciuti.
SAD debutterà il prossimo 25 marzo al Teatro ASTRA di Schio (Vi).
Per Zelda i giovani non sono mai un problema, ma sempre una risorsa.
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
2
INDICE
I VULNERABILI
pag. 4
LA SICUREZZA STRADALE E LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA
pag. 05
SICUREZZA: UN INVESTIMENTO SENZA RISCHI
pag. 06
PREVENZIONE E SICUREZZA: UNA POLITICA CHE PREMIA
pag. 07
IL TEATRO COME LUOGO DI INFORMAZIONE
pag. 07
I VULNERABILI: LO SPETTACOLO CHE PIACE AGLI STUDENTI
pag. 08
SAD
pag. 10
BRAINSTORMING
pag. 12
SNUFF
pag. 13
PARENTAL CONTROL
pag. 14
SAD
pag. 15
LA COMPAGNIA e INFORMAZIONI
pag. 16
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
3
I VULNERABILI
di e con
Filippo Tognazzo
4
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
Questo spettacolo è stato interessante e strutturato in maniera intelligente perché con scene
efficaci e messaggi diretti ci hanno fatto capire molto chiaramente l'importanza di seguire le
regole stradali.
È il primo spettacolo che vedo divertente e diverso dal solito.
È stata vincente la proposta di affiancare ai dati certi e scientifici l'esempio pratico,
sicuramente più vicino all'esperienza dei ragazzi. Lo spettacolo non ha spaventato né
sconvolto, ma ha aumentato la consapevolezza del pericolo quotidiano.
(pareri raccolti alla fine dello spettacolo con questionari anonimi)
Questi sono solo alcuni delle centinaia di pareri di studenti e insegnanti raccolti
nel corso delle quasi cento rappresentazioni de I VULNERABILI fra la metà del
2008 e oggi, che evidenziano come lo spettacolo abbia saputo coinvolgere il
pubblico in sala.
Ogni minuto, nel mondo, due persone muoiono per incidenti stradali: sono
oltre tremila al giorno, un milione e duecentomila all’anno. Di questi, circa un
terzo sono giovani fra i 18 e i 35 anni. Negli ultimi anni la comunità
internazionale ha dato un importante impulso alla prevenzione degli incidenti,
invitando tutti i paesi a ridurre i morti sulle strade del 50% entro il 2010. Per
questo, Zelda, in collaborazione con l'Associazione Per non dimenticare, ha
prodotto I VULNERABILI, uno spettacolo innovativo, scritto e interpretato dal
Filippo Tognazzo. I VULNERABILI propone il tema della sicurezza stradale in
modo diretto, divertente e al tempo stesso rigoroso.
1. SICUREZZA STRADALE: LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA
Dieci. Prima che voi abbiate finito di leggere queste pagine, nel mondo saranno
morte dieci persone per incidenti stradali. Solo in Italia ci sono seimila vittime
all’anno e di queste quasi duemila sono giovani fra i 18 e i 45 anni. Dati
agghiacciati, che rilevano come gli incidenti stradali costituiscano una delle
prime cause di morte nel mondo.
Nel rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) redatto in
occasione del Road Safety Collaboration Forum istituito nel 2004 nel corso
della prima giornata mondiale dedicata alle vittime della strada (7 aprile 2004),
si legge:
“A livello globale, il numero delle persone uccise in un incidente stradale è pari
circa 1,2 milioni di persone, mentre il numero di feriti ammonta a più di 50
milioni […] senza maggiori sforzi e nuove iniziative, il numero dei morti e feriti
sulle strade è atteso crescere a livello globale del 65% tra il 2000 e il 2020, e
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
5
addirittura dell’80% nei paesi in via di sviluppo”1.
L’obiettivo proposto dall’OMS alla comunità internazionale è di dimezzare gli
incidenti entro il 2010. Un risultato, questo, che può sembrare ambizioso,
anche se va rilevato come in Svezia, Regno Unito e Francia, grazie a importanti
campagne di sensibilizzazione, il numero delle vittime per incidenti stradali sia
sceso in pochi anni di oltre il 30%. Tale risultato è stato ottenuto grazie alla
combinazione di un atteggiamento propositivo e di una politica attenta, e
soprattutto grazie al contributo di una cittadinanza più attiva e consapevole.
È perciò fondamentale trovare un approccio trasversale che coinvolga non solo
le istituzioni, ma anche i cittadini, i produttori di automobili, gli amministratori,
i gestori di locali notturni e gli autotrasportatori su gomma.
2. SICUREZZA: UN INVESTIMENTO SENZA RISCHI
Gli incidenti stradali costano in media il 2% del PIL, ma in Italia il dato è
ancora più rilevante, raggiungendo il 2,7%, quasi il triplo di quanto viene
investito nella ricerca scientifica (1%).
Sulla base di questo dato macroeconomico, molte amministrazioni e
associazioni si stanno mobilitando poiché è emerso chiaramente che “le morti
su strada non sono soltanto una serie di tragedie isolate ma, prese nella loro
totalità, rappresentano un intralcio allo sviluppo. Nella Repubblica delle Isole
Figi, gli assicuratori di veicoli hanno accettato di pagare il 10% dei loro premi
per finanziare un Consiglio Nazionale per la Sicurezza Stradale, i cui programmi
hanno portato a una diminuzione del 44% delle morti su strada nei quattro
anni precedenti il 2002”2.
Da un punto di vista puramente economico, investire sulla sicurezza significa
abbattere i costi già sul breve termine, come emerso chiaramente dal Global
Road Safety Partnership (GRSP), progetto avviato nel 1999 dalla Banca
Mondiale.
“La GRSP cita una ricerca secondo la quale gli incidenti stradali costano a ogni
paese trenta milioni di dollari all'anno. Un piano ad ampio raggio per la
sicurezza stradale che includa miglioramenti nella progettazione delle
autostrade, educazione e formazione, costa solo centocinquantamila dollari
all'anno e porta a un risparmio di un milione e mezzo di dollari, grazie alla
diminuzione degli incidenti stradali.”3
1 Rapporto Mondiale sulla prevenzione dei traumi dovuti agli incidenti stradali, Organizzazione
Mondiale della Sanità, 2004
2 50 fatti che dovrebbero cambiare il mondo, Jessica Williams, Ponte alle Grazie 2005
3 ibidem
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
6
3. PREVENZIONE E SICUREZZA: UNA POLITICA CHE PREMIA
Nell’affrontare il problema della sicurezza stradale occorre sfatare la
convinzione che morti e feriti da incidente siano la conseguenza inevitabile e
accidentale del traffico. Non a caso le morti per incidenti stradali sono
considerate dagli organismi di sanità “morti evitabili”, poiché le cause
scatenanti sono per la maggior parte prevedibili.
Le campagne di prevenzione e consapevolezza, unitamente allo sviluppo del
senso civico da parte di tutti i cittadini e a un’attenta progettazione dei veicoli
potrebbe portare in pochi anni a una sensibile riduzione del numero di
incidenti.
Per questo motivo Zelda si pone l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una
campagna informativa attraverso strumenti di divulgazione efficaci e
aggiornati.
È stato riscontrato, infatti, che la diffusione di una cultura della sicurezza, di
campagne informative rivolte anche a coloro che, pur non essendo ancora
automobilisti, costituiscono tuttavia oltre la metà delle vittime degli incidenti
stradali, possono ridurre il numero delle vittime. Per questo l’iniziativa proposta
da Zelda si rivolge soprattutto ai giovani e agli adolescenti, invitandoli da
subito a un atteggiamento prudente alla guida e, più in generale, sulla strada.
4. IL TEATRO COME LUOGO DI INFORMAZIONE
I VULNERABILI è articolato in diversi quadri, ciascuno incentrato su un aspetto
legato alla sicurezza stradale:
− la velocità, spazio di reazione e di frenata: la velocità è considerata
ancora come sinonimo di efficacia, professionalità, progresso. Ma è
soprattutto la prima causa di incidenti. L'Unione Europea afferma che ridurre
la velocità media di guida di 3 km/h salverebbe più di 5.000 persone
all’anno, prevenendo oltre 120.000 incidenti;
− auto più divertenti o auto più sicure? Pubblicità e mass media
contribuiscono alla diffusione, soprattutto presso i giovani, del desiderio di
possedere un veicolo con i più svariati optional (lettore mp3, lettore dvd,
cavalli di potenza), ma raramente ci parlano delle tecnologie legate alla
sicurezza (spie di allarme per le cinture di sicurezza, sistemi avanzati di
contenimento, controllo elettronico di stabilità ESC, scocche di sicurezza),
oltre ai sistemi di limitazione della velocità, che potrebbero ridurre gli
incidenti di circa il 35%;
− i fattori di rischio: alcol, droga, stanchezza, atteggiamenti aggressivi,
guida distratta;
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
7
− i vulnerabili: tecnicamente sono gli utenti più esposti agli incidenti, pur
non essendo a bordo di un veicolo. Pedoni, ciclisti, ma soprattutto giovani il
cui tasso di incidenti mortali è altissimo. Fornire maggiore protezione a
ciclisti e pedoni, riservare corsie apposite e bene illuminate ridurrebbe
sensibilmente il numero degli incidenti. I vulnerabili corrono un rischio nove
volte più elevato degli automobilisti di essere coinvolti in un incidente.
5. I VULNERABILI: LO SPETTACOLO CHE PIACE AGLI STUDENTI
Lo spettacolo che ha raggiunto le 150 repliche, coinvolgendo circa 45.000
spettatori, in prevalenza studenti delle scuole medie inferiori e superiori. Alla
fine di ogni rappresentazione sono stati distribuiti a studenti e insegnati
questionari anonimi per rilevarne il livello di soddisfazione e gradimento. I
risultati emersi sono sorprendenti:
STUDENTI
- Ti sei divertito o hai trovato lo spettacolo interessante?
SÌ
98%
NO
2%
- Hai trovato lo spettacolo:
MOLTO CHIARO
52 %
CHIARO
44%
POCO COMPRENSIBILE 2 %
INCOMPRENSIBILE
2%
- Credi che da oggi starai più attento al tuo comportamento sulla strada?
SÌ
86%
NO
14%
INSEGNANTI
- Ha trovato lo spettacolo interessante?
SÌ
100%
NO
0%
- Ha trovato lo spettacolo:
MOLTO CHIARO
65 %
CHIARO
35 %
POCO COMPRENSIBILE 0 %
INCOMPRENSIBILE
0%
- Ritiene che I VULNERABILI possa contribuire alla diffusione di una cultura
della sicurezza sulla strada?
SÌ
100%
NO
0%
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
8
Come si evince dai risultati riportati, l'accoglienza è stata unanimemente
positiva, in particolare presso i ragazzi, pubblico che certo non risparmia
critiche ed è spesso poco sensibile al problema della sicurezza stradale.
Lo spettacolo ha inoltre attirato l'attenzione dei media, che gli hanno dedicato
servizi, interviste (RAI 3, TELENORDEST, CANALE ITALIA, LA 8) e hanno
richiesto materiale informativo sul progetto.
Infine I VULNERABILI è stato inserito nel progetto European Road Safety
Programme della Comunità Europea.
NOTE
Le informazioni e le statistiche riportate nel progetto sono tratte da studi
pubblicati dalle seguenti istituzioni:
Ministero della Salute – www.ministerosalute.it
Banca Mondiale – www.worldbank.org
Organizzazione Mondiale della Sanità – www.who.int
Federazione Europea Vittime della Strada – www.fevr.org
ISTAT – www.istat.it
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
9
SOPRAVVIVERE ALL'AUTODISTRUZIONE
di e con
Filippo Tognazzo
e la partecipazione di
Anti Gravity Worlds
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
10
Vorrei scrivere uno spettacolo sulla disperazione che fosse un inno alla vita.
Apatici, demotivati, violenti, condizionabili: questo è il desolante ritratto delle
nuove generazioni. Ma siamo proprio sicuri che corrisponda alla realtà? Cosa
c'è sotto a tanta desolazione?
Con SAD vorremmo provare riflettere assieme al pubblico sulla condizione
giovanile e sulle devianze.
Dopo lo straordinario successo de I VULNERABILI (con oltre 140 repliche e più
di 40.000 spettatori in poco più di un anno), abbiamo deciso di riproporre la
“formula partecipata”, ovvero rendere protagonista il pubblico.
Questi erano i punti di forza de I VULNERABILI
− partecipazione attiva degli spettatori;
− grande dinamicità;
− utilizzo linguaggio diretto e semplice, ma non semplicistico, basato su
ricerche rigorose;
− approccio innovativo alle problematiche trattate.
Rispetto al precedente lavoro SAD punterà inoltre su:
−
elaborazione grafica più accattivante (utilizzo di video realizzati
appositamente a partire dalla comunicazione dei videogames);
−
trasversalità: lo spettacolo sarà rivolto non solo ai ragazzi ma a un
pubblico adulto;
−
temi di stretta attualità.
Per elaborare lo spettacolo attingeremo all'immaginario giovanile e ai suoi miti
e riferimenti: non mancheranno citazioni da film horror, dal mondo dei
videogames, dello spettacolo, con musica punk, rock, hip hop, techno ed
elettronica.
Questo con un duplice intento:
− attrarre e mantenere viva l'attenzione del pubblico;
− utilizzare in modo efficace ma alternativo lo stile di comunicazione rivolto
ai giovani.
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
11
ROUND 1
BRAIN STORMING 4
Pensa. È gratis.
Nel primo capitolo si metterà in luce la straordinaria complessità del nostro
cervello e delle sue interconnessioni. Si metteranno a confronto due sistemi di
elaborazione delle informazioni: la “nuvola” ovvero il sistema a rete tipico di
internet e il cervello, paragonando le sinapsi e il sistema informatico (entrambi
basati su impulsi elettrici).
Verranno illustrate le diverse aree del cervello le loro funzioni e
interdipendenze e verrà mostrato un trattamento TMS (Stimolazione Magnetica
Transcranica).
Infine verranno illustrati i danni che l'abuso di alcool, di droga e delle sostanze
psicoattivo possono creare al cervello. Di fronte a tanta meravigliosa
complessità vale la pena correre il rischio di distruggere tutto per un attimo di
svago?
4
Per la scrittura di questo capitolo ci avvarremo della consulenza del Prof. Giuliano
Avanzini, Primario Emerito dell'Istituto Nazionale Neurologico C. Besta di Milano.
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
12
ROUND 2
SNUFF5
È difficile concepire la realtà del dolore che infliggiamo agli altri.
In questo capitolo tratteremo del condizionamento indotto da alcuni media e in
particolare dei modello comportamentali proposti dai nuovi reality e dalla
televisione.
Si evidenzierà come sia difficile orientarsi nell'informazione, ponendo
sull'accento sul concetto di attendibilità e su come la nostra percezione della
realtà risulti condizionata dalle informazioni che riceviamo.
Ci si interrogherà sul concetto di realtà nell'epoca del virtuale. Si arriverà alla
definizione della propria identità non come concetto assoluto, ma come
processo dinamico che viene sviluppato in rapporto agli altri.
5
Rotten.com: (rotten: marciume) è un popolare sito web famoso per i suoi contenuti
scioccanti, il cui motto è "An archive of disturbing illustration" ovvero "Un archivio di
illustrazioni inquietanti" (da Wikipedia).
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
13
ROUND 3
PARENTAL CONTROL
chi non è contro è complice
In questo capitolo si partirà dalla distinzione fra sesso e sessualità, per
evidenziare come si trasmetta ai giovani un modello performativo della realtà
(nel quale è la performance, il risultato in termini sportivi ad essere
importante). Il raggiungimento di tali performance di altissimo livello è
possibile solo in due modi: con un lavoro sistematico o in alternativa
utilizzando sistemi di doping fisico e mentale. Si racconterà brevemente la
storia di George Best (il migliore), pallone d'oro del 1968, morto a 59 anni in
seguito a un'infezione al rene.
Ci si interrogherà sul ruolo degli adulti nello sviluppo delle devianze giovanili.
Quali sono i valori che vorremmo fossero adottati dai nostri ragazzi e quanto
noi stessi li rispettiamo? Al di là della retorica e di ciò che “sarebbe giusto e
sarebbe bello” quali sono in realtà i modelli di comportamento che
esprimiamo?
Nell'epoca del “tutto è permesso” in nome dell'unica legge veramente uguale
per tutti, la legge della domanda e dell'offerta, tutti diventiamo target, ovvero
bersaglio. In questa “guerra di identità”, occorre che ciascuno riaffermi il
proprio ruolo sociale. Per prima cosa facendo in modo che il mondo degli adulti,
non solo a parole, torni a svolgere un ruolo di guida e di modello.
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
14
ROUND 4
SAD
Sopravvivete all'autodistruzione
Il sistema sociale nel quale viviamo e che contribuiamo a portare avanti è
piuttosto ingegnoso in quanto a dinamiche di annientamento del corpo e dello
spirito. In oltre 10.000 anni di storia dell'umanità siamo passati da metodi
piuttosto barbari come nell'inquisizione medioevale, a sistemi di coercizione
molto più raffinati. E soprattutto non distruggiamo più in modo diretto, ma
cerchiamo di indurre all'autodistruzione.
L'intero sistema sociale appare a volte come un organismo malato. E come
ogni malato manifesta il suo disagio. E dove sta la cura? A nostro modo di
vedere, l'unica vera cura possibile sta proprio nell'investire sulle nuove
generazioni. Occorre però che siano in grado di interrompere un meccanismo
ben oliato e coerente, nel quale la responsabilità è molecolarizzata ed è
impossibile dire: è colpa tua.
Una strada possibile è di iniziare a prendere ciascuno la propria parte di
responsabilità. La vera rivoluzione oggi è essere se stessi. Rivoluzionario oggi è
chiedere che i propri diritti siano rispettati, denunciare apertamente le
ingiustizie. Rivoluzionario è chi non ha paura. Rivoluzionario è uscire dalle
categorie di pensiero e di azione che altri ci hanno dato. Occorre che i ragazzi
si riapproprino della libertà di pensiero: pensate, è gratis.
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione
15
LA COMPAGNIA
“Se vuoi fare presto viaggia da solo, ma se vuoi andare lontano fatti accompagnare.”
Questo antico proverbio africano riassume in poche parole le ragioni per le quali
abbiamo deciso di far confluire diverse esperienze professionali in un unico progetto
artistico e imprenditoriale. Zelda e i suoi collaboratori offrono un'alternativa
professionale nel mondo dello spettacolo per la produzione, la gestione e
l'organizzazione di eventi teatrali e culturali. Le nostre proposte sono tutte
caratterizzate da un approccio particolarmente dinamico, originale e coinvolgente
senza mai rinunciare alla riflessione su importanti temi sociali e all'impegno civile. In
un settore storicamente sofferente per la mancanza di applicazione delle norme
previdenziali e per l'assenza di trasparenza fiscale, Zelda vi garantisce una corretta
contrattualizzazione e il rispetto del diritto al lavoro per artisti e maestranze.
Zelda è una compagnia teatrale professionale nata con l'intento di offrire ai giovani
artisti emergenti un supporto alla produzione e canali alternativi per la distribuzione
dei loro spettacoli. Sotto la direzione artistica di Filippo Tognazzo ha prodotto I
Vulnerabili, SAD, Musi Neri, Le cose mute, La cattiva strada - Ballata per Fabrizio de
Andrè, Far finta di essere... - Tributo a Giorgio Gaber. Collabora con continuità con la
casa editrice Becco Giallo specializzata in graghic novel e con le band Piccola Bottega
Baltazar (vincitori di vari concorsi e premi nazionali e autori della colonna sonora dei
film La Mal'ombra e Come un uomo sulla terra di Andrea Segre) e Officina Francavilla.
16
Filippo Tognazzo. Nato a Padova nel 1976, nel 2001 si laurea con lode in discipline
del teatro al DAMS di Bologna. Inizia quindi un percorso di formazione attraverso
stage e seminari approfondendo il lavoro sulla maschera e la Commedia dell’Arte
(Carlo Boso, Nora Fuser, Antonio Fava) e quello sulla narrazione (Laura Curino,
Ascanio Celestini). Nel 2003 vince la borsa europea Nexus e lavora a Parigi presso lo
Studio Théâtre de Montreuil, poi Académie Internationale des Arts du Spectacles.
Come autore (dal 2005 iscritto alla SIAE sez. DOR ) e attore, fra il 2005 e il 2009
porta in scena Le affinità elettive (libero adattamento dall’omonimo romanzo di
Goethe), Musi Neri (sull’emigrazione italiana nelle miniere belghe), I Vulnerabili
(innovativo spettacolo sulla sicurezza stradale con oltre 140 repliche solo in Veneto) e
Le cose mute (surreale monologo sulla Grande Guerra).
Come formatore e regista ha collaborato con numerose realtà venete, sviluppando
progetti rivolti a bambini, studenti universitari, adulti e disabili.
Nel 2005 ha vinto il terzo premio a Piccoli palcoscenici con Un Ubu Re, il secondo
premio con Macbeth! e nel 2004 Primo Premio e Premio speciale con Viaggiatori. Nel
2008 è direttore artistico di Zelda, compagnia teatrale professionale.
INFORMAZIONI
Per informazioni sulle possibilità di adesione:
Federica Bittante – cel. 340 9362803 - [email protected]
Per informazioni sui contenuti artistici:
Filippo Tognazzo – cel. 340 310 50 75 - [email protected]
I VULNERABILI e SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione