L`amara sorpresa sulle seconde case

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L`amara sorpresa sulle seconde case
VENERDÌ 30 AGOSTO 2013 ANNO 138 - N. 205
In Italia (con "Sette")
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Champions League
Juve-Real e Milan-Barça
È derby Italia-Spagna
Lettera immaginaria
E Chiara scrive a Francesco
«Tradiscono la povertà»
Su Io Donna
Ramazzotti: io madre
nella vita e al cinema
Sconcerti e Tomaselli
alle pagine 48 e 49
di Liliana Cavani
a pagina 38
Domani in edicola
con il Corriere
Le novità sulla tassazione degli immobili. Gli inquilini non pagheranno più del 20 per cento dell’imposta sui servizi La sentenza della Cassazione
L’amara sorpresa sulle seconde case
«Berlusconi
fu l’ideatore
E la maggioranza si divide sull’aumento dell’Iva. Letta: di tutto per evitarlo dell’illecito»
di DARIO DI VICO
9 771120 498008
30 8 3 0>
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
N
on è un esecutivo
di legislatura e di
conseguenza il governo Letta nel fissare le priorità risente del
posizionamento elettorale
che vanno assumendo le
principali forze che lo sostengono e che tengono
d’occhio l’evoluzione dei
sondaggi. Si spiega così la
prevalenza nell’agenda del
superamento dell’Imu su altri capitoli d’intervento —
cuneo fiscale — che possono essere considerati altrettanto urgenti e forse di più.
Ma questa è la realtà del
quadro politico italiano
uscito dalle urne e nessuno
purtroppo può prescinderne. Il danno ulteriore lo si
causa quando al mix di instabilità sopra delineato, e
alla difficile ricerca di soluzioni condivise, si aggiunge il mal di pancia di quanti
all’interno del Pd non hanno digerito le larghe intese.
Allora, come è accaduto
ieri con le dichiarazioni del
vice-ministro Stefano Fassina, tutto diventa più difficile. È arduo rintracciare
un filo coerente nelle scelte
del governo e il dialogo
con gli italiani si prospetta
avventuroso. Se, come ha
fatto Fassina, si sostiene
che ora — per colpa del superamento dell’Imu — sarà inevitabile alzare l’Iva si
crea solo confusione. Magari si tiene in caldo il rapporto personale con la Cgil ma
non si aiuta il Paese. Trovarsi come è accaduto con
le dichiarazioni del premier Enrico Letta e di altri
ministri (Maurizio Lupi)
che contraddicono Fassina
e con le rettifiche del segretario e del responsabile economico del Pd che vanno
nella stessa direzione di Lupi e contro il collega di partito, serve solo a compromettere ancora di più il rapporto con l’Italia profonda.
Quella che dopo una modica quantità di ferie ha ripreso a lavorare e a produrre.
Eppure Letta non avrebbe bisogno che i suoi collaboratori gli creassero nuovi problemi, ce ne sono già
abbastanza sul tappeto. Le
incertezze tributarie, infatti, non si sono del tutto diradate. Non dimentichiamo che l’Imu sin dalla nascita si è rivelata una tassa
di cui non era facile comprendere importi e scadenze e oggi, anche quando ne
è stato annunciato il pensionamento in favore della
service tax, rimangono
aperti diversi quesiti. Non
sappiamo ancora bene quali saranno le coperture, che
regime fiscale verrà applicato alle seconde case e se la
nuova imposta prevederà
un tetto o meno. Tutte incertezze che vanno chiarite
affinché le famiglie possano rivedere i loro bilanci e
decidere cosa destinare,
per esempio, ai consumi.
Se prevale la nebbia fiscale
si rafforza la tendenza a risparmiare e a non sostenere la domanda interna. E
addio ripresina!
L’arrivo del mese di settembre chiede, dunque, al
governo un esercizio di
chiarezza. Sul versante delle imposte (non aumentando l’Iva), su quello dei provvedimenti per la crescita
ma anche sul controverso
tema dei tagli alla spesa.
Dal ministro Fabrizio Saccomanni ci aspettiamo un
passo in avanti nella politica degli annunci. Non è
più sufficiente rassicurare
genericamente l’opinione
pubblica e i mercati, è arrivato il tempo in cui gli interlocutori si aspettano che
il governo indichi quali sono nel dettaglio i risparmi
previsti. L’incertezza si batte anche così.
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La guida
Come si calcola
la service tax
ALLE PAGINE 12 E 13 Ferrarella
Così cambia
la cedolare
DA PAGINA 2 A PAGINA 11
Quei 14 miliardi
che il governo
dovrà trovare
La Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza sul processo Mediaset. Per i giudici il Cavaliere fu «l’ideatore del meccanismo del giro dei diritti tv». Un sistema — scrivono — «che a
distanza di anni continuava a produrre
effetti (illeciti) di riduzione fiscale».
Giannelli
Il Cavaliere: ferita
per la democrazia
di LORENZO FUCCARO
Il calendario
delle scadenze
C
onosciute le motivazioni della sentenza, Silvio Berlusconi rompe il silenzio e torna in tv. Dure le parole dell’ex premier: «Eliminarmi sarebbe una
ferita della democrazia».
DA PAGINA 5 A PAGINA 11 ARTICOLI a cura di
G. Pagliuca, E. Rosaspina, L. Salvia
V. Santarpia, F. Santelli
di ENRICO MARRO
A PAGINA 3
A PAGINA 13
Era la coppia più potente della Silicon Valley
Cameron sconfitto. Obama è pronto ad agire da solo
Il Parlamento britannico
boccia l’intervento in Siria
Il dibattito delle idee
Quella sindrome
di un nuovo Iraq
Kevork Djansezian/Getty Images/AFP
IL PESO DELL’INCERTEZZA
L’Imu sulle prime case
sparisce. Ma il governo
reintroduce, sia pure abbattuta del 50%, la cosiddetta
Irpef fondiaria sulle case
non locate, sparita con l’arrivo dell’Imu. La maggioranza, intanto, litiga già sull’Iva. Fassina (Pd) dice che
aumenterà e il Pdl insorge.
Letta cerca di mediare: faremo di tutto per evitarlo.
Lady Dna e Mister Google, è divorzio
di MARIA LAURA RODOTA’
S
ergey Brin, fondatore di Google, e Anne Wojcicki, alla testa di una società che
vende online kit di analisi del Dna, si separano a 6 anni dalle nozze (insieme
nella foto). Brin sarebbe ora legato a una dipendente di Google. Un accordo
prematrimoniale salva l’azienda da ricadute economiche del divorzio. A PAGINA 31
di MASSIMO GAGGI
e MONICA RICCI SARGENTINI
Ci sono analogie tra la crisi in Siria e
quella che sfociò nella guerra del
2003 all’Iraq di Saddam? Dibattito
aperto sugli scenari di un possibile
intervento contro il regime di Assad.
Armi chimiche, ruolo degli ispettori
dell’Onu, diplomazia in stallo: «È
come dieci anni fa — sostiene Peter
Oborne, commentatore del
britannico Daily Telegraph —
mancano prove certe e una cornice
giuridica». Di parere opposto
Michael Rubin, analista
dell’American Enterprise Institute,
think tank conservatore negli Usa:
«Questa volta l’obiettivo non è
abbattere il regime».
A PAGINA 19
Il nuovo segretario di Stato potrebbe essere Parolin, nunzio in Venezuela
Il Vaticano accelera sul dopo Bertone
di M. ANTONIETTA CALABRO’
Rania dal Papa
L’
era di Tarcisio Bertone in Vaticano sta per finire. La nomina
del nuovo segretario di Stato da
parte di Papa Francesco ha avuto
un’accelerazione nelle ultime settimane dopo un «chiarimento» tra lo
stesso Bergoglio e il cardinale nominato da Benedetto XVI. Il nome più
accreditato per la successione è l’attuale nunzio in Venezuela, l’arcivescovo Pietro Parolin. Da Vatileaks
alle polemiche sullo Ior per Bertone sono stati anni sulla graticola.
A PAGINA 27
L’inchino gentile
di Francesco
con la regina
di Giordania
di LUIGI ACCATTOLI
L’inchino del Papa alla regina Rania
A PAGINA 27
«Prendo atto che il popolo è contrario»,
ha dichiarato il premier britannico David
Cameron. Il Parlamento gli aveva appena
bocciato nella notte (285 contrari e 272 a
favore) la richiesta di autorizzazione preliminare ad un intervento in Siria. Tra qualche giorno ci sarà un secondo voto ed è
probabile che il risultato si ripeta tagliando fuori l’alleato più fedele degli Usa. Per
questo Obama ha deciso di agire da solo.
Potrebbe passare alla fase operativa tra sabato e domenica, quando gli ispettori Onu
avranno chiuso la loro missione.
ALLE PAGINE 16 E 17 Danna, Olimpio, Rastelli
I TORMENTI DI PARIGI
(E DELL’OCCIDENTE)
di MASSIMO NAVA
L
a Francia, spesso in prima linea per i
diritti universali, è un po’ lo specchio
delle contraddizioni dell’Occidente
sull’eventualità/necessità di un’altra
guerra contro uno Stato-canaglia.
A PAGINA 43