Novembre 2012 - Camere di Commercio
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Novembre 2012 - Camere di Commercio
A Torino mbiente E-NEWSLETTER novembre 2012 numero 3 STAMPA TUTTO IL DOCUMENTO ✔ Scopri tutte le Newsletters della Camera di commercio di Torino! SOMMARIO pag. EDITORIALE 2 ALBO GESTORI AMBIENTALI Categorie 1 - 4 - 5. Indicazioni inerenti alla capacità finanziaria 3 ADEMPIMENTI VERDI Gas fluorurati. Registro Telematico Nazionale delle persone e delle imprese certificate Impresa edile. Gli obblighi amministrativi per la gestione dei rifiuti Il punto sul SISTRI 3 5 6 PRESENTA LA TUA TESI Sistema fotovoltaico ad alte prestazioni integrato in barriere acustiche Gli Appalti Pubblici Verdi nella ristorazione collettiva 7 8 ECO AGENDA In arrivo le proposte degli Stati Generali della Green Economy Project Development for Sustainable Energy in Europe: due Open Days 10 11 EVIDENZIATORE Strategia energetica nazionale: obiettivi e prospettive di sviluppo Premio Impresa Ambiente Servizio Ricerca Partner Commerciali –Newsletter “Top Trade” La nuova Guida ai diritti: “L’etichettatura degli alimenti” Lo spazio UNI 11 12 13 14 15 INCONTRANDO ... le ISTITUZIONI ALBO AUTOTRASPORTATORI Provincia di Torino. Nuove regole per l’esercizio della professione di autotrasporto di merci per conto terzi ai sensi del Regolamento CE n. 1071/2009, come recepito dallo Stato Italiano con Legge n. 35 del 4 aprile 2012 17 ... le IMPRESE AMIAT. La rimozione di graffiti e la pulizia di ogni tipologia di superficie 19 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Editoriale Torino Ambiente torna ai suoi lettori con molti articoli focalizzati sugli sviluppi in campo ambientale sia in tema di programmazione, che in ambito normativo. In questo numero, infatti, si parla di strategia energetica nazionale, tema trattato dalla Fondazione per l’Ambiente Teobaldo Fenoglio, ma anche del grande progetto italiano degli Stati Generali della Green Economy, iniziativa voluta dal Ministero dell’Ambiente per sviluppare una strategia e proporre un programma di sviluppo. Per un anno, imprese ed esperti ambientali si sono confrontati per sviluppare proposte innovative sulle otto linee strategiche della green economy in Italia: eco innovazione, efficienza e risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, riciclo dei rifiuti e materiali rinnovabili, mobilità sostenibile, filiere agricole di qualità ecologica, servizi ambientali e strumenti economici. Un progetto ambizioso, i cui risultati saranno presentati a Rimini il 7 e 8 novembre 2012, in occasione di Ecomondo, e poi in Piemonte con un seminario organizzato dal Consorzio Jpe insieme alla Camera di commercio di Torino ed API Torino. Un altro tema centrale nella newsletter sono le novità normative: in via di definizione, come quella sui gas fluorurati ad effetto serra, che prevederà l’attivazione di un Registro telematico di competenza delle Camere di commercio; ma anche già operative, come le disposizioni sui trasporti conto terzi, spiegate dall’Albo Autotrasportatori di Torino. Si prosegue con la scoperta delle imprese: in questo numero Amiat, che illustra alcuni servizi proposti ai cittadini per rendere Torino ancora più bella. Inoltre, il progetto “Presenta la tua tesi” propone due interessanti lavori: uno sull’applicazione del fotovoltaico alle barriere acustiche autostradali, l’altro sugli appalti verdi pubblici nell’ambito della ristorazione collettiva. Torino – Ponte Umberto I Completano la newsletter utili informazioni: dalla circolare dell’Albo Gestori Ambientali agli obblighi amministrativi per le imprese edili; dal SISTRI allo Spazio UNI e la presentazione di due Open Days a cura dell’Istituto Universitario di Studi Europei, nell’ambito del progetto per l'energia sostenibile in Europa. Un ampio ventaglio di notizie, dunque, che ci auguriamo possano sostenere il territorio e le imprese nella ricerca dell’ecosostenibilità. Buona lettura. Guido Bolatto Segretario Generale della Camera di commercio di Torino 1862 - 2012 Le Camere di commercio compiono 150 anni 2 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Albo Gestori Ambientali Adempimenti Verdi Categorie 1 - 4 - 5 Indicazioni inerenti alla capacità finanziaria Gas fluorurati. Registro Telematico Nazionale Gli importi previsti a titolo di capacità finanziaria per le categorie 1 - 4 - 5 dell’Albo Gestori Ambientali sono stati aggiornati con la deliberazione del Comitato nazionale dell’Albo n. 3 del 14 marzo 2012: Normativa di riferimento Regolamento CE 842/2006 inerente a taluni gas fluorurati. D.P.R. 27 gennaio 2012 n.43 (G.U. del 20.4.2012, n. 93) decreto attuativo del Regolamento CE 842/2006. Il D.P.R. 43/2012 prevede l’istituzione di un Registro Telematico Nazionale delle persone e delle imprese certificate, del cui avvio verrà data comunicazione attraverso il sito web del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, previo avviso sulla Gazzetta Ufficiale. L’iscrizione al Registro è obbligatoria per chiunque intenda svolgere le attività previste dalla normativa ed è condizione necessaria per ottenere i certificati e gli attestati. La normativa riguarda solo i gas fluorurati ad effetto serra (HFC, PFC e SF6), di seguito nominati F-gas. Per individuare i soggetti tenuti all’iscrizione al Registro, è necessario verificare, oltre all’attività svolta, anche la quantità di gas contenuta negli impianti e se gli autoveicoli ricadono nel campo di applicazione. e 9.000,00 per il primo veicolo e 5.000,00 per ogni veicolo aggiunto Con circolare n. 809 del 18 giugno 2012, il Comitato nazionale ha poi chiarito che le imprese già iscritte nelle categorie dalla 1 alla 5 alla data di emanazione della delibera n. 3/14.3.2012 possono richiedere, utilizzando il modello di comunicazione di variazione dell’iscrizione, l’adeguamento della capacità finanziaria ai nuovi importi previsti. delle persone e delle imprese certificate Entrando più nel dettaglio, sono obbligate a iscriversi al Registro, entro 60 giorni dalla data di istituzione, persone e imprese che svolgono attività su: 1)apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore (installazione, manutenzione o riparazione) 2)impianti fissi di protezione antincendio e di estintori contenenti F-gas (installazione, manutenzione o riparazione) 3)commutatori ad alta tensione (recupero F-gas) 4)apparecchiature contenenti solventi a base F-gas (recupero) 5)impianti di condizionamento d'aria dei veicoli a motore (recupero F-gas) Documenti da ottenere da parte delle diverse tipologie di soggetti Certificato rilasciato da un Organismo di Certificazione (OdC). Soggetti obbligati: imprese che svolgono le attività di cui ai punti 1) e 2) persone che svolgono le attività di cui ai punti 1), 2), 3) e 4) 3 Adempimenti Verdi Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Attestato rilasciato da un Organismo di Attestazione. Soggetti obbligati: persone che svolgono l’attività di cui al punto 5) Gli Organismi accreditati sono anch’essi tenuti all’iscrizione al Registro. Modalità di iscrizione al Registro L’iscrizione avviene esclusivamente per via telematica al sito www. fgas.it. Il registro sarà gestito dalla Camera di Commercio competente, ovvero quella del capoluogo di regione o di provincia autonoma dove è iscritta la sede legale dell’impresa o dove risiede la persona fisica. Le persone e le imprese possono delegare, per la trasmissione della pratica, un’Associazione, un Consulente o un Professionista, muniApparecchiature Attività Apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore Controllo delle perdite dalle applicazioni contenenti ≥3 kg di F-gas (≥6 kg se ermeticamente sigillate ed etichettate come tali) C Recupero di F-gas C Installazione C C Manutenzione e/o Riparazione C C Controllo delle perdite dalle applicazioni contenenti ≥3 kg di F-gas C Recupero di F-gas anche per quanto riguarda gli estintori C Installazione C C Manutenzione e/o Riparazione C C Commutatori ad alta tensione Recupero di F-gas C Apparecchiature contenenti solventi a base di F-gas Recupero di F-gas C Impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore Recupero di F-gas Impianti fissi di protezione antincendio e di estintori contenenti F-gas Persone Imprese A C = Certificato; A = Attestato È bene non scordare… Sono considerati gas fluorurati a effetto serra: l Gli HFC - trovano impiego in vari settori e applicazioni, tra cui come refrigeranti negli impianti di refrigerazione e di condizionamento dell’aria e nelle pompe di calore. l I PFC - usati di norma nel settore dell’elettronica e nell’industria cosmetica e farmaceutica, possono ancora trovarsi nei vecchi sistemi di protezione antincendio. l L’ SF6 - viene utilizzato principalmente come gas di isolamento e di spegnimento in apparecchi di manovra di alta tensione e come gas di protezione nella produzione di magnesio e alluminio. ti di firma digitale. La delega dovrà essere predisposta dalla persona oppure dal legale rappresentante dell’impresa su carta semplice, utilizzando il modulo disponibile sul sito www.fgas.it e consegnata al delegato con copia del documento di identità del delegante. Al momento dell’iscrizione il sistema richiederà i seguenti dati: dati anagrafici persona di riferimento attività che si intende svolgere eventuale dichiarazione sostitutiva per la richiesta di certificato provvisorio i nominativi delle persone, in possesso di certificato provvisorio o definitivo, che si intendono impiegare. Considerato che i nominativi delle persone certificate devono essere indicati dalle imprese all’atto dell’iscrizione, è necessario che le iscrizioni al Registro vengano effettuate prima dalle persone coinvolte e poi dalle imprese. Il certificato provvisorio In attesa della certificazione definitiva, ove questa sia prevista e solo per i primi 60 giorni dalla data di istituzione del Registro, è possibile richiedere un certificato provvisorio che garantisce a persone e imprese lo svolgimento dell’attività. La richiesta è proposta dal sistema all’atto dell’iscrizione. Per l’ottenimento del certificato provvi- 4 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Adempimenti Verdi sorio, è necessario allegare al momento dell’iscrizione una dichiarazione sostitutiva nella quale: le persone attestano di possedere un’esperienza professionale di almeno due anni acquisita nelle pertinenti attività prima del 5 maggio 2012 (entrata in vigore del D.P.R. n. 43/2012) le imprese attestano di impiegare personale in possesso di un certificato provvisorio/definitivo. Il certificato provvisorio, che verrà rilasciato dalla Camera di commercio competente entro 30 giorni dalla richiesta, ha una durata di 6 mesi e non è rinnovabile. Entro la sua scadenza, la persona o l’impresa dovrà conseguire il certificato definitivo. Gli Organismi non possono rilasciare certificati/attestati a persone e imprese non iscritte al Registro. Trascorsi i 60 giorni dall’istituzione del Registro, imprese e persone dovranno iscriversi prima di avviare le attività e non potranno più ottenere il certificato provvisorio. Per informazioni maggiori e approfondimenti: www.fgas.it e www.to.camcom.it/gasfluorurati GAS FLUORURATI Seminario e Incontri Formativi ➢l Alla pagina www.to.camcom.it/seminariogas sono disponibili slide e video inerenti al seminario “I gas fluorurati ad effetto serra. Nuove disposizioni e loro applicazione”, tenutosi il 2 ottobre 2012 presso il Centro Congressi Torino Incontra. ➢l In prossimità della data di attivazione del “Registro Telematico Nazionale delle persone e delle imprese certificate”, il settore Informazione Ambientale della Camera di commercio di Torino proporrà un incontro formativo su modalità di compilazioni e altre informazioni utili. L’iniziativa, che verrà organizzata in diverse sessioni, sarà segnalata tra gli appuntamenti alla pagina: www.to.camcom.it/informazioneambientale Impresa edile. Gli obblighi amministrativi per la gestione dei rifiuti L’attività di costruzione e demolizione dell’impresa edile, come classificazione, rientra nell’art. 184, comma 3, lettera b), del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, che individua tra gli speciali i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’articolo 184-bis, riguardo ai sottoprodotti. L’articolo 190, comma 1, del D.Lgs. 152/2006, come pubblicato sul S.O. n. 96 alla G.U. del 14/4/2006, prevedeva l’obbligo della compilazione dei registri di carico e scarico tra l’altro per i soggetti produttori di rifiuti pericolosi e di quelli che producono rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettere: c) i rifiuti da lavorazioni industriali d) i rifiuti da lavorazioni artigianali g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi. È evidente come in questa previsione non fosse ricompresa l’impresa edile con riferimento alle macerie non pericolose derivanti dalla propria attività, in quanto classificata alla lettera b) del medesimo articolo, sopra richiamata. Per quanto concerne al trasporto delle macerie nell’ambito della casistica in questione, l’esclusione dall’obbligo del registro di carico e scarico rientra nel disposto del D.Lgs. 7 luglio 2011 n. 121 art. 4, il quale ha inserito nel D.Lgs. 152/2006, all’art. 190, il comma 1 bis che recita: Sono esclusi dagli obblighi di tenuta di un registro di carico e scarico gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del codice civile che raccolgono e trasportano i propri rifiuti speciali non pericolosi di cui all’art. 212, comma 8, nonché le imprese e gli enti che, ai sensi dell’art. 212, comma 8, raccolgono e trasportano i propri rifiuti speciali non pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettera b). 5 Adempimenti Verdi Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 In conclusione: Non esiste l’obbligo di tenuta del registro di carico e scarico per l’impresa edile, limitatamente alle macerie non pericolose derivanti dalla sua attività. Nel caso di impresa esercente attività diversa, o di tipologia rifiuto differente, o di rifiuto pericoloso, tale obbligo sussiste come per tutti gli altri produttori di rifiuti indicati all’articolo 190 comma 1 del D. Lgs.152/2006. Con riferimento al trasporto, è sempre dovuta l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, che deve essere effettuata ai sensi dell’art. 212, comma 8, D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni, per i trasporti di rifiuti derivanti dalla propria attività: non pericolosi pericolosi, limitatamente alle quantità non eccedenti i 30 Kg o 30 litri al giorno. In caso di trasporti di rifiuti pericolosi in quantitativi superiori ai 30 Kg/l al giorno, l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali deve essere effettuata nella categoria 5 (raccolta e trasporto rifiuti pericolosi). Resta in ogni caso dovuto il formulario d’identificazione del rifiuto, documento di accompagnamento del trasporto, come previ- sto dall’art. 193, comma 1, D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni, che si esprime come segue: Per gli enti e le imprese che raccolgono rifiuti e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all’art. 212, comma 8, e che non aderiscono su base volontaria al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all’art. 188-bis, comma 2, lett. A) i rifiuti devono essere accompagnati da un formulario di identificazione dal quale devono risultare almeno i seguenti dati: a) b) c) d) e) nome ed indirizzo del produttore dei rifiuti e del detentore origine, tipologia e quantità del rifiuto impianto di destinazione data e percorso dell’istradamento nome ed indirizzo del destinatario. Il punto sul SISTRI L’avvio del SISTRI, fissato inizialmente al 13 luglio 2010, è stato più volte prorogato con vari provvedimenti. L’ultimo aggiornamento è stato definito con la legge 7 agosto 2012 n.134, di conversione del D.L. 83/2012, entrata in vigore il 12 agosto 2012. Tale legge stabilisce, senza apportare alcuna modifica a quanto già previsto dal Decreto convertito, che il termine di entrata in operatività del SISTRI è sospeso fino al compimento delle ulteriori verifiche amministrative e funzionali del sistema previste e comunque non oltre il 30 giugno 2013. Con la stessa norma sono state disposte l’interruzione di ogni adempimento informatico relativo al SISTRI a carico degli utenti e la sospensione del pagamento dei contributi dovuti per il SISTRI relativamente all’anno 2012. Conseguentemente, anche per i soggetti tenuti all’iscrizione al SISTRI, permangono gli obblighi inerenti al registro di carico e scarico e al formulario di identificazione del rifiuto, di cui agli articoli 190 e 193 D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 s.m.i., oltre che di presentazione della comunicazione annuale ambientale. Il passaggio dal sistema tradizionale cartaceo sopra descritto al SISTRI, dovrebbe avvenire attraverso un periodo transitorio di adattamento con il cosiddetto “sistema binario”. 6 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Presenta la tua tesi Si pubblicano gli estratti delle prime due tesi selezionate tra quelle pervenute nella seconda sessione 2012 per il concorso “Presenta la tua tesi”. Tutte le tesi pubblicate concorreranno a un’ulteriore selezione per l’assegnazione del Premio Ambiente Domani. Le informazioni inerenti ai due concorsi possono essere reperite alla pagina www.to.camcom.it/ambientedomani Tabella 1 – Livelli acustici misurati sul campo e previsti dopo la realizzazione della PVSB (confrontati con i limiti di legge) Limite acustico Valori misurati massimo accettabile sul campo secondo normativa vigente Periodo diurno Periodo notturno Tesi - Sistema fotovoltaico ad alte prestazioni integrato in barriere acustiche Autore: Alessandro Ciocia Obiettivi dello studio Questo studio si propone in primo luogo di definire i criteri di fattibilità e localizzazione di barriere acustiche con fotovoltaico integrato ad alte prestazioni (PVSB). Successivamente vengono applicati tali principi e sono affrontati i problemi di progettazione e realizzazione. Le tematiche trattate sono quella energetica, acustica, strutturale, ambientale ed economica. L’obiettivo è quello di realizzare un’efficiente produzione di energia da fonte rinnovabile in zone dove è necessaria un’azione di risanamento ambientale (ad esempio risolvendo il problema dell’isolamento acustico di utenze domestiche in prossimità di tangenziali), sfruttando in tal modo porzioni di territorio altrimenti inutilizzabili. L’utilizzo razionale del territorio e la fattibilità economica sono criteri fondamentali nella progettazione di queste barriere PVSB. Risultati Il lavoro svolto ha portato alla progettazione di una barriera in grado di riportare nei limiti di legge i valori di rumore riscontrati nel sito in esame. I rilievi acustici svolti da Arpa Piemonte e le successive misure sul campo avevano infatti mostrato dei valori di inquinamento acustico eccessivamente elevati. La struttura progettata permetterebbe di risanare tale situazione. 70,0 dB(A) 60,0 dB(A) 72,0 dB(A) 65 dB(A) Valori previsti con la realizzazione della PVSB <64 dB(A) <56 dB(A) Con le modalità adottate, sopra una barriera di circa 230 metri possono essere installati più di 300 kWp con moduli in etero-giunzione Si-m/Si-a , in una zona ai margini della tangenziale di Torino, evitando di occupare 3 ettari di terreno che sarebbero necessari per un corrispettivo impianto a terra. Questa scelta permette durante la vita dell’impianto di ottenere il risparmio di una quantità considerevole di Tep (energia altrimenti ottenuta attraverso l’utilizzo di combustibili fossili) e consente di evitare emissioni di CO2 in atmosfera. Tabella 2 – Vantaggi ambientali ottenibili dalla realizzazione della PVSB nel caso in esame Tep risparmiati 1.519 Tep Emissioni di CO2 evitate 3.378 t Territorio disponibile per altri usi 3.320 m2 in 25 anni di funzionamento in 25 anni di funzionamento rispetto ad un impianto installato a terra L’utilizzo di componenti standardizzati e un’attenta progettazione, finalizzata alla massimizzazione della produzione energetica, permettono una spesa contenuta e la concreta fattibilità economica del progetto. Conclusioni e prospettive Tutti gli obiettivi prefissi sono stati raggiunti: produzione di ener- 7 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Presenta la tua tesi gia da fonte rinnovabile, risanamento ambientale, sfruttamento razionale del territorio e fattibilità economica. L’estensione considerevole della rete autostradale e la grande quantità di radiazione solare (in particolare nelle regioni meridionali), permette di pensare a uno sviluppo considerevole di queste strutture. Inoltre, la continua realizzazione di edifici in prossimità delle arterie autostradali e ferroviarie e l’aumento del traffico rendono particolarmente necessarie misure di risanamento. Pare evidente come il lavoro in questione possa comportare un’azione mitigativa, correlata alla produzione da fonte rinnovabile e quindi contribuire alla soluzione di molti problemi energeticoambientali. Per ulteriori approfondimenti inerenti alla tesi, scrivere a [email protected] Mini dizionario PSVB = PhotoVoltaic Noise Barrier – Barriera acustica con fotovoltaico integrato. kWp = unità di misura della potenza elettrica erogata dal generatore fotovoltaico in condizioni di test standardizzate. Etero-giunzione Si-m/Si-a = è la tecnologia di moduli fotovoltaici che sfrutta sia le peculiarità del silicio monocristallino (Si-m) che quelle del silicio amorfo (Si-a) attraverso una loro etero-giunzione. Consente di ottenere ottime prestazioni sia in condizioni di forte irraggiamento, che nel caso di una bassa quantità di luce o di alte temperature. Attualmente può definirsi una fra le tipologie di moduli FV a più alte prestazioni a livello commerciale. Tep = Tonnellata equivalente di petrolio; 1 Tep = 5347 kWhel (delibera EEN 3/08 dell’ Autorità per l’energia elettrica e il gas-AEEG). Nel caso in esame, questo termine viene utilizzato per quantificare il risparmio di energia primaria dovuto al funzionamento dell’impianto fotovoltaico. Tesi - Gli Appalti Pubblici Verdi nella ristorazione collettiva Autore: Ingrid Fregnan Obiettivi dello studio Gli Acquisti Pubblici Verdi (Green Public Procurement) della Pubblica Amministrazione sono uno strumento che mira a adottare e diffondere modelli di “consumo sostenibile” attraverso l’inserimento di criteri ambientali nei bandi pubblici. Analizzarne l’applicazione alla ristorazione collettiva significa affrontare una tematica spesso ignorata dalle politiche ambientali. Eppure il gesto quotidiano dell’alimentazione causa, a livello europeo, circa un terzo degli impatti ambientali associati ai consumi. Esistono modelli di consumo alimentare “ambientalmente preferibili”? Come possono essere diffusi? Le policy finora implementate a livello europeo stanno andando nella giusta direzione? Lo studio effettuato cerca risposte a queste domande, con l’intento di individuare i potenziali benefici ambientali dei bandi “verdi” e suggerire eventuali modifiche alle attuali modalità di implementazione. L’attenzione è stata focalizzata in modo particolare sulla ristorazione scolastica. Metodologia di analisi Tramite una revisione della letteratura, oltre alla strategia d’azione europea e ai fattori determinanti il comportamento dei consumatori, vengono indagate le necessità/possibilità di agire sui consumi per mitigare le problematiche ambientali. Sono stati quindi analizzati: lo strumento “Acquisti Pubblici Verdi” gli impatti ambientali lungo il ciclo di vita degli alimenti gli attuali modelli/livelli di consumo alimentare le proposte europee, nazionali e provinciali relative ai criteri di “preferibilità ambientale” da inserire nei bandi per la ristorazione il capitolato 2008-2011 del Comune di Torino per la ristorazione scolastica e il menù per l’anno scolastico 2010-2011, con particolare attenzione al contenuto calorico e proteico. 8 Presenta la tua tesi Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Per indagare abitudini e percezioni alimentari di bambini e famiglie, è stato distribuito un questionario in otto classi primarie di Torino e provincia. I dati sono stati analizzati utilizzando un apposito software statistico (pacchetto statistico R). Risultati Le opzioni di “preferibilità ambientale” individuate consistono nella scelta di prodotti vegetali e stagionali e in una riduzione degli sprechi. Esistono altre opzioni che, tuttavia, dipendono fortemente dal contesto e non possono essere generalizzate. Le policy implementate a livello europeo promuovono modelli di consumo alimentare scientificamente controversi. Ciò si riflette nelle linee guida sui criteri “verdi” da inserire nei bandi. Le recenti linee guida nazionali risultano meglio articolate. Il capitolato “verde” 2008-2011 mostra benefici ambientali potenzialmente trascurabili. Dall’analisi dei menù emerge un ragguardevole eccesso nella fornitura proteica, con una media giornaliera pro capite di 52 grammi, a fronte della quantità consigliata tra 11 e 33 grammi. Inoltre, la verifica dei questionari conferma che i consumatori informati non adottano automaticamente comportamenti migliori. Conclusioni e prospettive Dallo studio effettuato risulta necessaria, a livello sia europeo che nazionale, una strategia che affronti in modo sistematico gli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita degli alimenti e faccia meno affidamento sul cambiamento comportamentale volontario del singolo individuo. Si tratta di condizioni fondamentali affinché i bandi “verdi” possano essere efficaci. Vista la difficoltà di individuare opzioni “ambientalmente preferibili” che non siano dipendenti dal contesto, le linee guida dovrebbero accogliere le evidenze scientifiche emerse e focalizzarsi maggiormente su ambiti come spreco, forniture in eccesso rispetto al fabbisogno energetico, riduzione del consumo di prodotti animali. Ciò permetterebbe anche una diminuzione dei costi del servizio. Il ripensamento dei menù potrebbe quindi essere il primo vero passo per rendere realmente “verdi” i bandi per la ristorazione collettiva. Appare però evidente come lo strumento di politica ambientale Appalti Pubblici Verdi abbia possibilità di efficacia solo se inglobato in una strategia più ampia e quindi supportato da politiche complementari che ne condividano obiettivo. Per ulteriori approfondimenti inerenti alla tesi, scrivere a [email protected] A Torino mbiente 9 Eco Agenda Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 In arrivo le proposte degli Stati Generali della Green Economy Gli Stati Generali della Green Economy sono un imponente processo di elaborazione partecipata del programma di sviluppo della green economy per far uscire l’Italia dalla crisi. L’idea è stata lanciata a marzo del 2012 dal Ministro Clini durante il meeting di primavera della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed è stata subito raccolta da 39 organizzazioni di imprese italiane attive nella green economy. Gli Stati Generali operano attraverso un processo di consultazione che si svolge in 8 mesi e si concluderà a Ecomondo - Key Energy di Rimini il 7 e l’8 novembre p.v. Il processo che porterà, nelle giornate conclusive di novembre, a presentare una proposta programmatica per il rilancio della green economy in Italia, coinvolge più di 200 esperti nei gruppi di lavoro e più di 1000 esperti consultati in eventi pubblici nazionali. Il documento programmatico si articolerà in 8 settori strategici dall’ecoinnovazione al riciclo e recupero dei materiali, dall’efficienza e risparmio energetico alla mobilità sostenibile, dalle fonti rinnovabili alle filiere agricole di qualità, dai servizi ecosistemici ad un credito e una finanza sostenibili. Gli Stati Generali coinvolgono esperti, imprese, organizzazioni d’imprese, rappresentanti della società civile, delle forze politiche e delle istituzioni. Il loro valore intrinseco sta nell’elaborazione partecipata e nella capacità di mettere in connessione, attraverso il dialogo e il confronto, tutti i soggetti rappresentativi del settore. Per questo il lavoro di sintesi ed elaborazione, prima svolto nei gruppi di lavoro e poi aperto a quanti vogliano portare un contributo concreto al documento, è particolarmente innovativo e si sta rivelando efficace. Il documento conterrà delle indicazioni concrete d’iniziative immediate e realizzabili in un programma di sviluppo destinato al Governo, alle forze politiche e a chi si candida a governare questo Paese nei prossimi anni. L’obiettivo di proposte concrete consente agli stakeholder (parti interessate) di alimentare il dibattito nazionale attorno alla green economy come strumento per uscire dalla crisi economica. Gli Stati Generali sono quindi anche uno strumento per rilanciare la collaborazione tra tutte le forze produttive del Paese e spingerle verso una direttrice comune che possa dare stabilità al sistema, creare occupazione e indicare la strada da seguire nel medio-lungo periodo alimentando investimenti, ricerca e realizzazione di startup (nuove imprese) innovative. Sarà lo stesso Ministro Clini a presentare la proposta di roadmap (tabella di marcia) alla qualificata platea attesa a Rimini, dove è stata assicurata la partecipazione del Ministro dello Sviluppo Economico e del Commissario Europeo all’Ambiente, in una due giorni di incontri tra le principali organizzazioni delle imprese e dei sindacati, del mondo politico e parlamentare, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, di Enti locali e Regioni, perché lo sviluppo di una green economy è un gioco di squadra, l’unico che potrà far centrare l’obiettivo. Raimondo Orsini- Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (www.fondazionesvilupposostenibile.org) Seminario “Stati Generali della Green Economy: le strategie nazionali” Centro Congressi Torino Incontra - 20 novembre 2012 I risultati dei lavori conclusivi degli Stati Generali della Green Economy, programmati per il 7 e 8 novembre 2012 a Rimini, saranno presentati presso il Centro Congressi Torino Incontra, di Via Nino Costa n. 8 – Torino – il giorno 20 Novembre 2012. Nel seminario, organizzato dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con il Consorzio produttivo per l’Energia e l’Ambiente JPE 2010 e Api Torino, saranno presenti gli esponenti della Fondazione Sviluppo Sostenibile/Stati Generali della Green Economy, che commenteranno la sintesi dei risultati con riferimento agli otto settori strategici. Alla conclusione delle relazioni, è previsto un dibattito. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione alla pagina www.promopoint.to.camcom.it/iniziative entro il 19 novembre. 10 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Eco Agenda Evidenziatore Project Development for Sustainable Energy in Europe Strategia energetica nazionale : Due Open Days a cura dell'Istituto Universitario di Studi Europei, nell'ambito del programma Law and Business in Europe. Sala Sella, Centro Congressi Torino Incontra, Via Nino Costa 8, Torino Nel 2008, con l'articolo 7 del decreto-legge n. 112 (convertito dalla Legge n. 133/2008), il Legislatore introdusse nell'ordinamento italiano l'istituto della "Strategia energetica nazionale" (SEN) quale strumento di indirizzo e programmazione della politica energetica, nell’ambito di un percorso di rinnovamento che prevedeva anche la reintroduzione della tecnologia termoelettrica da fonte nucleare nel nostro Paese. La reintroduzione del nucleare in Italia fu archiviata a metà 2011 dal referendum nazionale del 12 e 13 giugno. Il referendum tecnicamente abrogò la formulazione vigente di strategia energetica nazionale, che era stata nel frattempo già modificata eliminando i riferimenti diretti a questa tecnologia tramite il decreto-legge n.34/2011, convertito dalla Legge n. 75/2011 del 26 maggio 2011, tre settimane prima della consultazione popolare abrogativa e due mesi dopo il disastro nucleare di Fukushima Daiichi in Giappone. Il Ministero per lo Sviluppo Economico a metà ottobre 2012, riconoscendo l’importanza di riprendere il percorso per giungere ad una formulazione condivisa e forte di pianificazione energetica nazionale nell’ambito di una più generale strategia di sostenibilità economico-finanziaria ed ambientale, ha presentato al Consiglio dei Ministri un documento per la consultazione pubblica denominato “Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile”. La nuova formulazione della SEN si articola lungo quattro obiettivi principali: Ridurre significativamente il gap di costo dell’energia che oggi impatta molto negativamente sui bilanci delle famiglie e sulla competitività delle imprese italiane, con l’obiettivo di lungo termine di allineare i prezzi all’ingrosso dei principali vettori energetici ai livelli europei. Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto europeo 20-20-20 e proseguire nella politica di decarbonizzazione dell’economia nazionale, in particolare puntando al 2020 ad un ulteriore punto percentuale di riduzione delle emissioni climalteranti al 2005 rispetto a quanto previsto per l’Italia in 26 novembre 2012 La transizione a un nuovo modello energetico misto è possibile? Tecnologie energetiche a basso impatto ambientale ed energie rinnovabili: quale futuro? Energia competitiva, sostenibile e sicura: sono queste le sfide che l’Europa si è posta nelle sue strategie a breve (“Energia 2020”) e a medio termine (“Energy Roadmap 2050”). 29 novembre 2012 Si può fare impresa investendo in tecnologie energetiche innovative che siano contemporaneamente sostenibili dal punto di vista ambientale e dal punto di vista della redditività aziendale? Due grandi imprese europee presentano progetti, esperienze e risultati. I seminari si terranno in lingua inglese. La partecipazione è libera, ma occorre registrarsi. Per informazioni e iscrizioni [email protected] ALPS Enterprise Europe Network Settore Innovazione tecnologica Camera di commercio di Torino [email protected] obiettivi e prospettive di sviluppo 11 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Evidenziatore sede europea (dal 18% al 19%), ad ulteriori tre punti percentuali di incidenza delle rinnovabili sui consumi finali (dal 17% al 20%) ed infine ad un maggiore sforzo di riduzione dei consumi di energia primaria rispetto allo scenario tendenziale al 2020 (dal 20% al 24%). Continuare a migliorare la nostra sicurezza di approvvigionamento, soprattutto nel settore del gas naturale, e ridurre la dipendenza complessiva di energia dall’estero dall’84% al 67%, con un risparmio potenziale al 2020 di 19 miliardi di euro/anno (oggi l’import complessivo di energia ha un costo di circa 62 miliardi di euro/anno). Favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico, per il quale sono stimati 38 mila miliardi di investimenti mondiali al 2035. Il Ministero ha individuato sette assi prioritari di intervento lungo i quali organizzare misure di supporto specifiche: la promozione dell’efficienza energetica, la promozione della competitività nel mercato del gas naturale con l’idea di far diventare l’Italia il principale Hub sud-europeo, l’attenzione allo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’efficientamento e la razionalizzazione della rete elettrica nazionale ed in particolare dei sistemi di incentivazione e sussidio al fine di agevolare soprattutto le PMI, oggi particolarmente svantaggiate, la ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, la produzione nazionale sostenibile di idrocarburi ed infine la modernizzazione del sistema di governance, con l’obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i processi decisionali. A distanza di vent’anni dall’ultimo piano energetico nazionale è senza dubbio benvenuto l’ingresso della SEN nell’agenda del Paese. Negli ultimi due decenni infatti la mancanza di una politica energetica nazionale e dunque di indirizzi condivisi e chiari per allocare le risorse a disposizione, hanno generato effetti negativi oltre che sullo sviluppo del mercato e sulla modernizzazione delle infrastrutture, anche sulla ricerca e sviluppo. La scarsa efficacia della ricerca nazionale di settore, sia pubblica sia privata, si può purtroppo constatare nella perdita di rilevanza internazionale in ambito brevettuale energetico negli ultimi 10 anni: all’Italia all’inizio del 2000 era attribuito circa l’1,4% dei brevetti mondiali in ambito energetico, oggi le ultime rilevazioni riportano una percentuale pari allo 0,4% a fronte del 10% della Germania o del 2,4 della Francia. La consultazione pubblica si realizza tramite il sito web del Ministero competente ( www.sviluppoeconomico.gov.it ) ed in parallelo sono in preparazione consultazioni formali con le principali istituzioni e portatori di interesse. Il documento presentato dal Ministero è molto articolato ed è organizzato per capitoli al fondo del quale sono proposti ai lettori specifici spunti aperti. Al termine della consultazione, prevista per il 30 novembre 2012, verrà svolta una conferenza pubblica per condividere i risultati e tracciare gli elementi del percorso attuativo. Fondazione per l’Ambiente Teobaldo Fenoglio ONLUS Via Pomba 23 - 10123 Torino – Tel. 011 570 4750 [email protected] www.fondazioneambiente.org Premio Impresa Ambiente Il Premio Impresa Ambiente è promosso dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dalla Camera di commercio di Roma, per mezzo della sua Azienda Speciale Asset Camera, con il patrocinio di UNIDO (United Nations Industrial Development Organization) ed è rivolto “alle imprese, agli enti pubblici e privati italiani che abbiano dato un contributo innovativo a processi, sistemi, partenariati, tecnologie e prodotti in un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e Responsabilità Sociale”. I vincitori della selezione italiana avranno l’opportunità di partecipare all’European Business Awards for the Environment, istituito dalla Commissione Europea (DG Environment) per riconoscere e promuovere le organizzazioni che danno un reale contributo allo sviluppo sostenibile. Il Premio Impresa Ambiente prevede quattro categorie: Miglior Gestione, Miglior Prodotto, Miglior Processo/Tecnologia, Miglior Cooperazione Internazionale, oltre a un Premio Speciale Giovane Imprenditore, rivolto a titolari o dirigenti under 40 d’impresa in concorso per una delle quattro categorie sopra indicate. Possono candidarsi le imprese iscritte regolarmente alla Camera di Commercio e le imprese pubbliche, come definite dalla Direttiva 2000/52/CE. 12 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Evidenziatore “Per la sola categoria 4) «Migliore cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile», possono concorrere, insieme ad almeno una impresa italiana, anche le Amministrazioni pubbliche a qualsiasi livello territoriale, gli Enti non governativi (vale a dire le Organizzazioni non governative costituite dalla libera associazione tra privati che perseguono un fine di interesse generale: umanitario, scientifico, sociale, anche attraverso un legame di tipo nazionale e transnazionale fra enti), le istituzioni accademiche e di ricerca ma solo se in partnership con almeno un’impresa avente la propria sede in un paese in via di sviluppo o con economia in transizione”. È possibile presentare la candidatura compilando online l’apposito formulario, entro il 12 novembre 2012. Un’apposita giuria, composta da rappresentanti del mondo della ricerca, dell’impresa e delle Istituzioni, decreterà i vincitori. Bando e ulteriori dettagli al sito www.premioimpresambiente.it Servizio Ricerca Partner Commerciali Newsletter “Top Trade” Nell'ambito del servizio gratuito di Ricerca Partner Commerciali della Camera di commercio di Torino, gestito dal Settore Europa e Documenti estero, è possibile iscriversi gratuitamente alla newsletter mensile “Top Trade” contenente un elenco di aziende estere selezionate, appartenenti al settore “Ambiente & Energia”, che potrebbe essere utile ai fini di stabilire possibili accordi di natura commerciale. Qualora vengano visualizzati annunci pertinenti con l’attività svolta, è sufficiente compilare l’apposito modulo, scaricabile all’inizio della newsletter ed inviarlo successivamente all' indirizzo: [email protected]. In tal modo, attraverso i colleghi esteri appartenenti alla rete Enterprise Europe Network, verranno richiesti i contatti delle aziende segnalate. Lo stesso servizio prevede anche la possibilità di inserire il proprio profilo aziendale all'interno della banca dati della Commissione europea (Business Cooperation Database), per rendersi visibili ad altre aziende europee che potrebbero essere interessate a collaborare con imprese italiane. Per maggiori informazioni: Settore Europa e Documenti Estero Camera di commercio di Torino Via San Francesco da Paola, 24 - Torino tel. 011 571 6343/2 [email protected] www.to.camcom.it/Page/t08/view_html?idp=12565 A Torino mbiente 13 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Evidenziatore La nuova Guida ai diritti : “L’etichettatura degli alimenti” L’etichetta sui prodotti alimentari è uno strumento indispensabile per informare correttamente il consumatore e garantire la libera circolazione delle merci, secondo le regole della leale concorrenza. Imparare a leggere l’etichetta degli alimenti può essere molto importante per scegliere il prodotto che meglio risponde alle proprie esigenze. Questo compito, però, non sempre risulta facile: i consumatori talvolta si trovano di fronte a etichette con informazioni carenti o confuse. D’altra parte, solo conoscendo e interpretando in modo corretto le informazioni previste dalla normativa è possibile effettuare un acquisto consapevole. A livello comunitario e nazionale, il legislatore è intervenuto per regolamentare certi aspetti come, ad esempio, l’obbligo di esporre determinate informazioni quali, nel caso dei prodotti confezionati, gli ingredienti, la quantità, il produttore, lo stabilimento d’origine, i termini e le modalità di conservazione. I continui interventi normativi hanno però comportato una sovrapposizione di disposizioni, talvolta contraddittorie e di difficile interpretazione. Per evitare confusioni, tanto tra i consumatori quanto tra gli operatori del settore, la Camera di commercio di Torino, tramite il proprio Laboratorio Chimico, ha approfondito questi argomenti in due volumi: uno, intitolato “Etichettatura alimentare”, destinato ai consumatori e l’altro, ancora in fase d’impostazione, rivolto alle imprese del settore. Il volume “Etichettatura alimentare” spiega in modo semplice e accurato quali sono le informazioni da indicare sui diversi prodotti alimentari, sfusi o confezionati, fornendo altresì ulteriori elementi che possono comparire sulla confezione, quali l’etichetta nutrizionale, i marchi e simboli che distinguono i prodotti biologici. Questo volume, scaricabile gratuitamente alla pagina www.to.camcom.it/guidadiritti, fa parte della collana editoriale “Guide ai diritti”, creata dalla Camera di commercio di Torino per offrire a consumatori, professionisti e imprese uno strumento che affronta con chiarezza i più diversi argomenti connessi ai rapporti commerciali. Laboratorio Chimico Camera Commercio Torino via Ventimiglia 165 - Torino tel. 011 6700241, fax 011 6700100 [email protected] 14 Evidenziatore Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Lo Spazio UNI Tre norme che definiscono linee guida: UNI 11448 per il trattamento dei veicoli fuori uso UNI EN ISO 14045: 2012 in tema di gestione ambientale UNI EN ISO 14064 sui gas ad effetto serra L’impatto ambientale dei veicoli non si misura solamente in termini di consumo di carburante e di emissioni di CO2 per chilometro: dal giugno scorso la norma UNI 11448 “Linee guida per il trattamento dei veicoli fuori uso e le conseguenti problematiche ambientali” definisce le procedure operative per il trattamento dei veicoli giunti a “fine vita” da parte degli operatori dei centri autorizzati (impianti di autodemolizione e rottamazione). La norma ha lo scopo di garantire la tracciabilità dei rifiuti e dei materiali originati dalle operazioni di demolizione dei veicoli e di supportare gli operatori economici della filiera nell’individuazione di modalità omogenee di gestione e di classificazione dei rifiuti, valutando le problematiche ambientali connesse a questa attività. A metà luglio è entrata in vigore la norma UNI EN ISO 14045:2012 “Gestione ambientale. Valutazione dell’eco-efficienza di un sistema di prodotto. Principi, requisiti e linee guida”. Questa norma descrive: principi, requisiti e linee guida per la valutazione dell’eco-efficienza di un sistema di prodotto, comprendendo la definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione della valutazione dell’eco-efficienza valutazione degli impatti ambientali valutazione del valore del sistema di prodotto quantificazione dell’eco-efficienza interpretazione dei risultati (compreso il controllo sulla qualità della valutazione) reporting revisione critica della valutazione dell’eco-efficienza. Infine, a metà maggio è stata pubblicata la versione bilingue italiano/ inglese della serie di norme UNI EN ISO 14064 sui gas ad effetto serra: specifiche e guide per la quantificazione, monitoraggio, rendicontazione, riduzione delle emissioni a livello sia di singola organizzazione che di progetto, nonché per la validazione e la verifica delle asserzioni relative a tali gas (Schema 1). Punto UNI Camera di commercio di Torino Via Giolitti 26 – Torino – tel. 011 5714717 www.to.camcom.it/puntouni [email protected] Data Numero e titolo 02-08-12 EC 1-2012 UNI EN 13071-3:2011 Contenitori stazionari per rifiuti con capacità fino a 5 000 l, sollevati dall'alto e svuotati dal basso - Parte 3: Ganci per sollevamento raccomandati 07-06-12 UNI 11448:2012 Linee guida per il trattamento dei veicoli fuori uso e le conseguenti problematiche ambientali 12-07-12 UNI EN ISO 14045:2012 Gestione ambientale - Valutazione dell’eco-efficienza di un sistema di prodotto - Principi, requisiti e linee guida 05-04-12 UNI EN ISO 14064-1:2012 Gas ad effetto serra - Parte 1: Specifiche e guida, al livello dell'organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione 05-04-12 UNI EN ISO 14064-2:2012 Gas ad effetto serra - Parte 2: Specifiche e guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell'aumento della loro rimozione UNI EN ISO 14064-3:2012 Gas ad effetto serra - Parte 3: Specifiche e guida per la validazione e la verifica delle asserzioni relative ai gas ad effetto serra 05-04-12 15 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Evidenziatore ISO 14064-1 Progettazione e sviluppo di inventari di GHG a livello di organizzazione ISO 14064-2 Progettazione ed attuazione di progetti relativi al GHG Documentazione e rapporti di inventari di GHG Documentazione e rapporti di progetti relativi ai GHG Asserzione relativa ai GHG Verifica Livello di garanzia coerente con le necessità dell’utilizzatore previsto Asserzione relativa ai GHG Validazione e/o verifica Requisiti del programma relativo ai GHG applicabile o degli utilizzatori previsti ISO 14064-3 ProcessoProcesso di verifica di validazione e verifica Specifici per il programma Per esempio ISO 14065 Requisiti per gli organismi di validazione e verifica Schema 1: rappresenta le relazioni che intercorrono tra le varie parti della norma UNI EN ISO 14064. Specifici per il programma 16 Incontrando... le istituzioni Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 ALBO AUTOTRASPORTATORI Provincia di Torino. Nuove regole per l’esercizio della professione di autotrasporto per conto terzi ai sensi del Regolamento CE n. 1071/2009 come recepito dallo Stato Italiano con Legge n. 35 del 4 aprile 2012 Dal 4 dicembre 2011, in seguito all’entrata in vigore del Regolamento CE n. 1071/2009, tutte le imprese con sede nella Comunità Europea che esercitano attività di autotrasporto conto terzi con veicoli superiori a 3,5 tonnellate di massa complessiva sono tenute ad adeguarsi alle nuove regole dettate dal citato Regolamento Comunitario. Le autorità comunitarie hanno inteso assicurare l’applicazione uniforme di norme comuni in materia di accesso alla professione, al fine di realizzare un mercato dei trasporti stradali caratterizzato da eque condizioni di concorrenza. Il Regolamento, che abroga la direttiva 96/26/CE e parte della precedente normativa disciplinata dal D.Lgs. 395/2000, precisa il campo di applicazione di tali norme, limitandole ai veicoli con peso complessivo superiore a 3,5 tonnellate, ma lasciando facoltà agli Stati Membri di stabilire eventualmente una soglia più bassa. L’Italia, con Legge n. 35/2012, ha rimodulato suddetto limite riducendolo ai veicoli con massa complessiva inferiore a 1,5 tonnellate, per cui tali imprese non sono tenute alla dimostrazione dei requisiti di Idoneita’ finanziaria e professionale e, di conseguenza, alla dimostrazione del requisito di Stabilimento. Sono previste esenzioni per: trasporti con un limitato impatto sul mercato trasporti di particolari merci trasporti su brevi percorsi. L’Italia, come sopra accennato, con Legge n. 35/2012 ha recepito il Regolamento CE n. 1071/2009 stabilendo le deroghe in esso contenute, modulate in alcuni aspetti per tener conto della peculiarità della situazione nazionale del settore autotrasporto. La situazione aggiornata alle ultime norme è la seguente: 1) Le imprese di trasporto su strada, che esercitano con veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, soddisfano il requisito di Idoneità professionale attraverso la frequenza di uno specifico corso di formazione preliminare senza prova di esame, che successivamente deve essere ripetuto ogni 10 anni. Queste imprese hanno tempo fino al 7 aprile 2013 per dimostrare il possesso dei requisiti previsti ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’Albo Autotrasportatori. 2) Il gestore (ex preposto interno) può essere designato a svolgere le funzioni presso una sola impresa e non può contemporaneamente svolgerle anche in qualità di gestore “esterno”. 3) Il gestore “esterno” può svolgere le proprie funzioni presso una sola impresa, avente un parco mezzi complessivo non superiore a 50 veicoli. 4) È stata introdotta la possibilità di ottenere l’attestato di Idoneità professionale da “gestore“ senza dover sostenere l’esame. Questo caso viene indicato come “dispensa dall’esame” e riguarda coloro che hanno diretto in maniera continuativa una o più imprese di trasporto, italiane o comunitarie, nei dieci anni antecedenti il 4 dicembre 2009 e sono rimasti in attività fino al 10 febbraio 2012, data in entrata in vigore del Decreto dirigenziale n. 40 del 20 aprile 2012. 6) Ulteriore modifica concerne l’accesso al mercato (ovvero la vecchia autorizzazione) che è ora consentito solo con veicoli di categoria Euro5. Ciò è previsto anche nei casi di cessione di parco veicolare e di veicoli con massa complessiva non inferiore a 80 tonnellate, per i quali in precedenza era richiesta una categoria di veicoli almeno di classe Euro3. Requisito dello Stabilimento Il Regolamento n. 1071/99 ha introdotto un ulteriore requisito a cui le imprese del settore debbono attenersi, ossia il requisito dello Stabilimento, da dimostrare ai competenti uffici provinciali della Motorizzazione (D.T.T.). 17 Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 Incontrando... le istituzioni Tale requisito è soddisfatto dalle imprese di autotrasporto in conto terzi che: dispongono di una sede effettiva e stabile situata in Italia sono autorizzate all’esercizio della professione, previa iscrizione al REN “Registro Elettronico Nazionale” introdotto dal Regolamento CE 1071/99, e dispongono di almeno un autoveicolo di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate. La legge 35/2012 ha abbassato a 1,5 tonnellate detto limite previsto dal Regolamento. Svolgono in modo efficace e continuativo l’attività di trasporto merci con una sede operativa in Italia, assicurando la manutenzione dei veicoli in disponibilità attraverso: • una o più officine di riparazioni esterne operanti almeno per le sezioni meccanica-motoristica ed elettrauto. Tale attività deve essere attestata mediante dichiarazione di atto notorio redatta dal legale rappresentante dell’officina di riparazioni oppure • un’officina interna all’impresa, che può far parte anche della sede effettiva e stabile. In questo caso l’attestazione è prevista attraverso una dichiarazione di atto notorio del rappresentante legale dell’impresa di autotrasporto. Requisito dell’Idoneità finanziaria Ulteriore importante novità riguarda il requisito dell’Idoneità finanziaria, riguardo al quale la legge 35/2012 non ha previsto un tetto superiore a quello indicato dal Regolamento, per cui si applica la misura minima di 9.000,00 euro per il primo veicolo a motore e di 5.000,00 per ciascun veicolo successivo al primo (in passato era stabilita in 50.000,00 euro per il primo veicolo e 5.000,00 per i successivi). L’impresa può dimostrare il requisito “sulla base di conti annuali, previa certificazione di questi ultimi da parte di un revisore o di altro soggetto debitamente riconosciuto” attraverso un capitale proprio pari o superiore a 9.000,00 euro per il primo autoveicolo a motore e 5.000,00 per i successivi. In alternativa, l’impresa può dimostrare l’Idoneità finanziaria “mediante attestazione, quale una garanzia bancaria o un’assicurazione, inclusa l’assicurazione di responsabilità professionale di una o più ban- che o di altri organismi finanziari, comprese le compagnie di assicurazione, che si dichiarino fideiussori in solido dell’impresa per gli importi” suddetti. La dimostrazione del requisito deve essere fornita alla Provincia competente per l’iscrizione all’Albo Autotrasportatori e l’entità deve essere almeno pari a quella necessaria in funzione del parco veicolare posseduto. Inoltre, le imprese che esecitano e hanno dimostrato i requisiti di Onorabilità, Idoneità finanziaria e professionale, secondo quanto previsto dalla precedente normativa dovranno documentare entro il 4 dicembre 2012 il requisito dello Stabilimento all’Ufficio della Motorizzazione competente per la sede principale, unitamente alla richiesta di autorizzazione all’esercizio della professione. Entro la stessa scadenza dovranno presentare alla Provincia in cui sono iscritti la conferma del possesso del requisito di Idoneità finanziaria e professionale, come previsto dalla normativa vigente. Infine, entro il 7 aprile 2013 le imprese che esercitano con mezzi di massa complessiva compresa tra 1,5 e 3,5 tonnellate dovranno adeguarsi alla nuova normativa, presentando alla Provincia in cui sono iscritti i requisiti di Onorabilità, Idoneità finanziaria, Idoneità professionale e, agli uffici della Motorizzazione competente per la sede principale, il nuovo requisito dello Stabilimento. Per informazioni: Sportello Albo Autotrasportatori presso la Provincia di Torino C.so Inghilterra 7, tel. 011 861.60.33 Giovanna Corvino Servizio Trasporti Provincia di Torino Responsabile Unità organizzativa autotrasporto di cose tel. 011 8616033 [email protected] A Torino mbiente 18 Incontrando... le imprese AMIAT: La rimozione di graffiti Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 e la pulizia di ogni tipo di superficie Avviato in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali sulle superfici degli edifici cittadini del centro storico e in prossimità dei siti interessati dallo svolgimento degli eventi olimpici, il servizio di rimozione graffiti offerto da Amiat ha dato ottimi risultati, tanto da essere inserito nel catalogo dei servizi istituzionali che l’azienda mette a disposizione di privati e aziende. Il lavoro permette di eliminare completamente graffiti, murales, scritte offensive che sempre più spesso rovinano l’estetica degli edifici esterni. L’attività è svolta in collaborazione con una società leader del settore, che propone una tecnologia altamente innovativa basata sull’impiego di un’elettropompa ad alta pressione e bassa portata d’acqua. Il grosso vantaggio di questa tecnologia innovativa è quello di trasformare l’alta pressione in azione centrifuga che, unita alla bassa portata d’acqua erogata, permette l’eliminazione di scritte e murales dalle superfici. Si prevede un primo intervento di ripristino della superficie interessata e, qualora l’utente lo ritenga necessario, un successivo intervento di manutenzione: quest’ultima scelta è fortemente consigliata sia per l’economicità che per la rapidità del lavoro. Oltre alla rimozione graffiti, Amiat annovera tra le proprie attività a pagamento anche altri servizi di pulizia delle superfici: trattamento delle pavimentazioni compromesse da qualsiasi tipo di materiale (comprese le gomme da masticare); pulizia completa delle facciate degli edifici (anche per la rimozione delle affissioni abusive); trattamento protettivo antigraffiti (consigliato, dopo la rimozione delle scritte, al fine di mantenere più a lungo l’integrità dell’area trattata). Settore Comunicazione Amiat Per ulteriori informazioni: Numero Verde 800017277 – Fax 011 2223467 [email protected] 19 LE NEWSLETTER DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO Torino Ambiente - novembre 2012 numero 3 TOP TECH è la pubblicazione mensile online che presenta le offerte e richieste di tecnologia e le ricerche di partner trasmesse dalla rete Enterprise Europe Network. Le richieste riguardano prodotti o servizi innovativi, risultati di ricerca, progetti nell’ambito dei programmi europei di R&S ed eventi di brokeraggio. TOP TECH prevede anche approfondimenti tematici (ambiente, risparmio energetico, agroalimentare, nuovi materiali, bioedilizia etc.) Per maggiori informazioni: www.to.camcom.it/toptech TORINO CONGIUNTURA è una pubblicazione trimestrale che riporta i dati a consuntivo dell’andamento economico nella provincia di Torino, nucleo centrale dell’analisi è rappresentato dall’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera. La pubblicazione presenta inoltre risultati di indagini, studi, ricerche e approfondimenti economici, passando in rassegna lo scenario internazionale e nazionale, per arrivare alla dimensione della provincia e ai singoli settori produttivi. Per maggiori informazioni: www.to.camcom.it/torinocongiuntura Torino Ambiente – novembre 2012 numero 3 Testata registrata presso il Tribunale di Torino con provvedimento n. 41 del 12 aprile 2007 Direttore responsabile: Guido Bolatto Redazione: Settore Informazione ambientale, Camera di commercio di Torino via San Francesco da Paola 24 Torino, tel. 011 5716 950, [email protected] Coordinamento editoriale: Settore Comunicazione esterna e URP, Camera di commercio di Torino Impaginazione: Fantinel Graphic Designers - Torino Fotografie: Camera di commercio di Torino - F.G.D. - Alessandra182 , Frankjump, Thebode, F. Zanelli. Torino Ambiente è scaricabile dal sito www.to.camcom.it alla sezione “newsletter” (in Home Page) e alla pagina Ambiente. Gli iscritti alle mailing list del Settore Informazione ambientale riceveranno via email un avviso ogni volta che uscirà un nuovo numero. È possibile iscriversi alle mailing list direttamente all’indirizzo www.to.camcom.it/servizionline NEWSMERCATI è la newsletter del Gruppo delle Strutture Camerali per l‘internazionalizzazione, cui collabora anche la Camera di commercio di Torino. Fornisce, ogni quindici giorni, informazioni su dogane, pagamenti, trasporti, contrattualistica, fiscalità, marchi e brevetti, oltre alla segnalazione di iniziative a supporto del business internazionale. Alla sua redazione collaborano professionisti nel campo del commercio internazionale, per accompagnare l’attività delle imprese italiane nei mercati europei ed extraeuropei. Per maggiori informazioni: www.newsmercati.com IMPRENDO DONNA è la newsletter trimestrale del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile costituito presso la Camera di commercio di Torino. Si rivolge ad un pubblico prevalentemente femminile e fornisce informazioni e approfondimenti sull’imprenditoria rosa, oltre ad un puntuale aggiornamento sulle iniziative promosse dal Comitato, dalle associazioni che ne fanno parte e dalle istituzioni con cui collabora. Per maggiori informazioni: www.to.camcom.it/imprendodonna EUROFLASH è la pubblicazione mensile online che informa le imprese piemontesi sulle opportunità offerte dall’Europa. Strutturata in quattro sezioni (Bandi di gara comunitari, Eventi, Notizie e Normativa), Euroflash racchiude informazioni di fonte comunitaria sia di carattere generale, sia dedicate in modo specifico ai temi della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Per maggiori informazioni: www.to.camcom.it/euroflash 20