NOTIZIE DAL CENTRO E DAI SOCI: APP
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NOTIZIE DAL CENTRO E DAI SOCI: APP
Newsletter elettronica del Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Luglio 2014 – Anno 8, n. 1 NOTIZIE DAL CENTRO E DAI SOCI: APP Tagliamento Il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, beneficiario del contributo a valere sul PSR – Piano di Sviluppo Rurale – capofila: Comune di San Michele al Tagliamento, ha realizzato, insieme a Mazzanti Editore, una free APP per smartphone e tablet, per promuovere l’uso turistico-ricreativo delle rive e delle immediate pertinenze fluviali del fiume Tagliamento. Sono stati creati 23 itinerari in barca, a piedi, in bici e a cavallo. L’individuazione di questi itinerari per l’escursionismo esprime un bisogno di natura e di esperienze ricreative che si distinguono dai soliti flussi verso le destinazioni turistiche mature. La APP sarà scaricabile già nei primi giorni di Agosto, sia nella versione Apple che Android. La APP sarà promossa grazie a una serie di eventi paralleli gratuiti - tra cui proiezioni di film, concerti e concorsi fotografici promossi attraverso il sito appositamente creato: www.exploringrivers.com. Date e appuntamenti: 31 luglio – "Rivers of Blues", concerto di Mr. Wob & The Canes, Piazza Treviso, Bibione, ore 21.00; 1 agosto – “Rumore Bianco”, film sul Tagliamento di Alberto Fasulo, Pineda, Bibione, ore 21.00 4 agosto – “L’Estate di Giacomo”, film sul Tagliamento di Alessandro Comodin, Pineda, Bibione, ore 22.15, all’interno del Festival delle Tegnue 6 agosto – “Rumore Bianco”, film sul Tagliamento di Alberto Fasulo, Pineda, Bibione, ore 22.15, all’interno del Festival delle Tegnue 7 agosto – “Rain”, concerto di Andrea Vettoretti, Piazza Treviso, Bibione, ore 21.00 12 agosto – “L’Estate di Giacomo”, film sul Tagliamento di Alessandro Comodin, Pineda, Bibione ore 21.00 5 settembre – "Di cà e di là da l’aghe", concerto della "Sedon Salvadie", Villa Ivancich, San Michele al Tagliamento, ore 21.00 circa Progetto “Le Origini di Venezia” Vi siete mai chiesti come fosse la Venezia delle origini? Come venissero costruiti i ponti o i pozzi che ancora vediamo quando camminiamo per le calli? E come funzionassero i primi sistemi fognari o quali tecniche venissero utilizzate per bonificare le zone paludose? La Laguna rappresenta per sua stessa natura un ecosistema in continuo cambiamento, determinato dall'equilibrio mutevole di acque dolci e salate. Nel corso dei secoli anche la mano dell’uomo ha contribuito a modificare l’aspetto delle terre emerse. La laguna come oggi la conosciamo è quindi l’esito di molteplici influenze e interventi. Il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua ha curato la realizzazione del settore “Acqua” e le interviste, all'interno del progetto “Le Origini di Venezia”, finanziato dalla Fondazione Telecom Italia, coordinato da Metadistretto Veneto Beni Culturali e Ambientali, in collaborazione con Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e la Provincia di Venezia. Il progetto “Le Origini di Venezia” rappresenta il primo portale web che fa conoscere la storia della Venezia delle origini, quella nascosta e a volte dimenticata, taciuta o sommersa dalle stratificazioni edilizie di epoche successive. Scopritela cliccando qui http://www.leoriginidivenezia.it/ Progetto Didattico “AMA L'ACQUA DEL TUO RUBINETTO – V Edizione” Sabato 17 maggio 2014 si è svolta, presso la sede della provincia di Treviso, la premiazione del concorso "Ama l'acqua del tuo rubinetto", organizzato dal Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua e da Alto Trevigiano Servizi. Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, per un totale di 154 lezioni, hanno beneficiato gratuitamente anche quest’anno di laboratori sul tema dell’importanza dell’acqua per la vita, della qualità dell’acqua del rubinetto che ogni giorno utilizziamo, e del suo corretto utilizzo. Sono state premiate i seguenti istituti e le seguenti classi: Scuola primaria di Onigo di Pederobba, classi IIIA e IIIB, per l’“Acqua Rap e il Libro dell'Acqua”; Scuola secondaria Manzoni di Crocetta del Montello, classe IIE, per “Il Mulino ad Acqua”; Scuola primaria di San Floriano di Castelfranco, classe V, per “L'acquedotto Romano”. Si è deciso, inoltre, di assegnare una menzione speciale (con buono per spese di cancelleria) alla Scuola dell’Infanzia Statale di Volpago del Montello per l’impegno e la creazione di un originale elaborato. Progetto Didattico “AMA IL TUO FIUME - III Edizione” Sabato 24 maggio 2014 presso l’Oasi Lycaena di Salzano si è svolta la terza edizione del progetto didattico “Ama il tuo fiume”, organizzato dal Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua e dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Il tema era quello delle buone pratiche di riqualificazione fluviale e dello sviluppo eco-sostenibile delle aree situate lungo alcuni corsi d’acqua del territorio. Le classi che hanno aderito al progetto didattico gratuito, per un totale di 72 lezioni, hanno creato numerosi e vari elaborati, esposti durante la premiazione. Sono stati coinvolti i seguenti istituti: Primarie Piranesi e Dante (Mogliano), S.Giovanni Bosco (Salzano), Primaria di Olme, Primarie di Briana e di Mirano, Primaria di Mira, Primaria di Cavasagra, Primaria di Sala di Istrana, e la Secondaria di Peseggia. Ciascuna classe, per un totale di 24, ha ricevuto le "carte regalo" della Feltrinelli. Progetto Didattico “Come bere un Bicchiere d’Acqua” Il Progetto Didattico “Come bere un Bicchiere d’Acqua”, prosecuzione del precedente progetto “Chi ha visto il Denthelèn”, è stato realizzato dal Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Fontanafredda. Hanno aderito le classi della scuola primaria Da Vinci di Vigonovo. Ciascuna classe ha svolto una lezione ed ha poi partecipato alla “Caccia al Tesoro della Fontana scomparsa”: dopo aver sostato presso quattro punti di interesse storico e naturalistico nei dintorni di Fontanafredda, la caccia si è conclusa sul prato della fontana storica del Denthelèn, con un rinfresco e la premiazione delle classi partecipanti. + ACQUA – PLASTICA = TREVISO Venerdì 7 marzo, presso la Fondazione Benetton Studi e Ricerche si è svolto il seminario + ACQUA – PLASTICA = TREVISO. L’iniziativa, organizzata da Centro Civiltà dell’Acqua e Fondazione Benetton Studi e Ricerche, in collaborazione con Alto Trevigiano Servizi e Consorzio Priula, è stata pensata per promuovere le ottime acque erogate dagli acquedotti di Treviso – fra le più buone d’Italia - e sensibilizzato l’opinione pubblica sugli impatti sempre più insostenibili delle plastiche, incluse quelle da PET. Il progetto si inserisce nell’ambito della campagna nazionale “Bevi… la tua città” allo scopo di costruire una rete con le altre città italiane delle fontane per valorizzare le acque buone, controllate, economiche e che non producono rifiuti che abbiamo a disposizione. NOTIZIE DALL'ITALIA E DAL MONDO Nasce il contratto del fiume Piave Il 23 luglio 2014 si è svolta la riunione del comitato promotore del CdF del Basso Piave di cui il Centro Civiltà dell’Acqua è membro. In tale riunione si è proceduto alla ratifica del “Manifesto del Fiume” da parte di tutti i soggetti e si sono illustrate le prossime tappe del processo. A fine settembre 2014 si terra l’assemblea plenaria di tutti i portatori d’interesse pubblica e aperta a tutti gli interessati. In quella occasione si terrà anche una cerimonia di firma del manifesto da parte dei rappresentati di tutti i membri del comitato promotore. Durante l’incontro si è anche deciso di promuovere un concorso pubblico per la creazione del LOGO del CdF del Basso Piave. I partecipanti si sono lasciati con l’impegno a deliberare nei propri consigli direttivi il testo definitivo del “Manifesto del fiume”. Marzenego – contratto di fiume. Prende quota il percorso verso la definizione del Contratto di fiume per il Marzenego, strumento programmatico partecipato per la riqualificazione integrata del corso d’acqua e dei territori a questo connessi. Mercoledì 9 luglio in municipio a Mestre sì è svolta la seconda Assemblea di Bacino, dopo quella di aprile a Noale in cui erano state gettate le basi per avviare il processo partecipato. Molteplici gli aspetti del sistema fluviale del Marzenego da valorizzare: le oasi naturalistiche e tutti gli altri elementi, anche minuti, di valore ambientale presenti sul bacino, la rete idrografica minore fino ai capofossi, le produzioni tipiche del comparto agro-alimentare, i beni testimoniali di interesse etnografico, storico e architettonico (in particolare il sistema dei mulini presenti lungo i corsi d'acqua principali e delle rispettive pertinenze), ma anche le memorie del fiume fatte di aneddoti, ricordi, fatti ed eventi. È stato inoltre proposto di rendere più compatibile la gestione ambientale dei corsi d’acqua con la loro fruizione. Per maggiori informazioni: http://www.acquerisorgive.it/cdfmarzenego/wpcontent/uploads/2014/07/NewsletterNumero2.2014.pdf Contratto di fiume Meolo – Vallio – Musestre Il Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre nasce come processo autenticamente partecipato dal basso, come alleanza e patto fra associazioni, enti locali, enti di governo del territorio. Il Manifesto del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre vede fra i promotori soggetti istituzionali (Comuni di Breda di Piave, Carbonera, Meolo, Monastier di Treviso, Roncade, San Biagio di Callalta, Provincia di Venezia), enti di governo del territorio (Consorzio di Bonifica Piave), imprese (Contarina Spa), associazioni (Legambiente, Fipsas, Opencanoe Openmind, Oblique). La finalità del processo partecipativo è di tutelare le componenti ambientali e socio economiche del territorio, elaborando un piano strategico (una visione sul futuro) e un piano di azioni concreto, concretissimo da realizzare in due o tre anni. Prima è necessario condividere il quadro conoscitivo delle criticità e delle valenze del territorio. Per condividere saperi, conoscenze, esperienze diffusi nel territorio stiamo sperimentando metodi e tecniche di partecipazione consolidati ma combinati in modo originale ed innovativo. Senza perdere di vista la concretezza e la scientificità delle azioni che costituiranno il Piano finale, il processo si sviluppa ricostruendo un legame affettivo con il fiume, portando la comunità a fruire degli spazi rivieraschi, con le iniziative più disparate: convegni, letture di poesie, concerti, esplorazioni, momenti conviviali, disseminazione culturale, eventi sportivi, etc. Riportare i fiumi al centro della nostra vita quotidiana, dell’agenda politica e guardare al territorio dal fiume: sono i due assi su cui sono state edificate le attività di questa prima fase conoscitiva. Le esplorazioni dei fiumi costituiscono un strumento di conoscenza e contemporaneamente di consolidamento affettivo verso il territorio. Anche l’idea stessa di condurre un laboratorio sui piccoli corsi d’acqua ha un valore di forte innovazione: concentrare l’attenzione sugli ambienti spesso negletti, obliterati, degradati, consunti dalla quotidianità, dalla banalità e dalla distrazione. Si sta organizzando, per la giornata del 24 Agosto, un evento speciale: un’esplorazione del fiume Vallio (da San Biagio a Roncade e Monastier di Treviso) che comincerà con un concerto o una lettura di poesie all’alba in un luogo particolarmente evocativo. Infine, in uno dei giorni compreso fra il 27 e il 29 Agosto si terrà la seconda Assemblea Plenaria del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre. Il 99% della plastica che buttiamo in mare è sparito. Che fine ha fatto? In base alla ricerca pubblicata sul Pnas, il bollettino dell’Accademia delle Scienze statunitense, effettuata in varie parti del globo, si stima che nei mari di tutto il mondo galleggino dalle 7.000 alle 35.000 tonnellate di plastica. Negli Anni 70 (mancano stime più recenti) si calcolò che finiva in mare lo 0,1% della produzione mondiale di plastica: e probabilmente è una stima ancora prudenziale. Di conseguenza, nei mari di tutto il mondo dovrebbe esserci un milione di tonnellate di plastica. Un milione di tonnellate: non 7.000 o al massimo 35.000 tonnellate. Manca all’appello il 99% della plastica che dovrebbe essere nei mari. Che fine ha fatto? I ricercatori, analizzando i campionamenti, hanno osservato una scarsa presenza di frammenti di plastica con dimensioni comprese fra 0,5 e 5 millimetri. Ovvero, con le dimensioni tipiche delle prede di cui si nutrono i pesci mesopelagici: quelli che vivono ad una profondità compresa fra i 200 e i mille metri (anche se di notte salgono verso la superficie per nutrirsi) e che costituiscono la gran parte della biomassa totale dei pesci oceanici. E che a loro volta rappresentano poi il nutrimento dei pesci – come i tonni o gli sgombri – che siamo soliti portare a tavola. (Fonte Ambiente.it) Acqua in bottiglia sotto esame: i dubbi della comunità scientifica Secondo Silvano Monarca, docente del Dipartimento di Igiene e sanità pubblica dell’Università di Perugia, le bottiglie di plastica che si trovano nei nostri supermercati possono cedere nell’acqua composti potenzialmente tossici derivanti dall’involucro in Pet. Le ricerche dell’equipe umbra non sono le uniche ad aver messo in evidenza una migrazione nell’acqua di elementi potenzialmente pericolosi sulla salute: alcuni studi europei hanno infatti trovato in alcune acque in bottiglia la presenza di interferenti endocrini, sostanze che potrebbero modificare l’equilibrio ormonale. Il professor Silvano Monarca però ha portato l’attenzione anche su un altro possibile rischio: l’effetto cocktail, ovvero la miscela delle diverse sostanze cedute nell’acqua dalla plastica: «Non si sa ancora precisamente cosa avvenga in queste interazioni». Visto l’alto consumo che l’Italia fa dell’acqua in bottiglia, ci sarebbe la necessità di avere ulteriori riscontri alle evidenze portate da questi studi, ma i tentativi di richiesta di finanziamenti al ministero della Salute, da parte dei ricercatori di Perugia, fino ad oggi non sono andati a buon fine. (Fonte Corriere della Sera). LETTURE CONSIGLIATE La Guerra dell'Acqua - Come il bene primario per eccellenza sta modificando la geopolitica del mondo, di Suzanne Dionet-Grivet, Fuoco Edizioni, 2012. ..SEGUITECI SU FACEBOOK E SUI NOSTRI CANALI YOUTUBE E TWITTER!! VI ASPETTIAMO