Perché i medici si suicidano

Transcript

Perché i medici si suicidano
Perché i medici si suicidano - Wired
Pagina 1 di 11


…
(https://plus.google.com/share?
(http://www.wired.it)
Perché i medici si
suicidano
url=http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/02/05/pe
iAvete un amico dottore un po’ sbroccato? Non stupitevi.
In Italia il personale sanitario è tra i più stressati
con un
medicitasso di suicidio doppio rispetto alla media nazionale.
Negli Usa sembra un’epidemia: 400 medici che si
si-tolgono
dalla circolazione ogni anno. Una dottoressa ha deciso di
indagare con un libro in testa alle classifiche suicidano-
*
2F2016%
2F02%
2F05%
2Fpercheimedicisi-
(http://www.wired.it/author/scosimi)
Simone Cosimi
(http://www.wired.it/author/scosimi) Giornalista
(http://www.wired.it/author/scosimi)
Pubblicato febbraio 5, 2016
suicidanomedia%
2F&text=Perch%
(http://images.wired.it/wp-content/uploads/2016/02/1454667818_medici1.jpg)
(Foto: Corbis)
Ho molti amici medici, studenti a vari livelli del proprio percorso
così come professionisti già affermati da tempo. E in effetti non ho
mai capito come facciano a sopportare un carico di lavoro
semplicemente sovrumano. Gli specializzandi, in particolare,
soprattutto quelli appassionati del loro lavoro, trascorrono intere
http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/02/05/perche-i-medici-si-suicidano-media/
08/02/2016
Perché i medici si suicidano - Wired
Pagina 2 di 11
giornate negli ospedali con blocchi lavorativi pesantissimi fatti
anche di 24 ore, pause inesistenti e poco riposo fra un turno e
l’altro. Non è l’unico caso né l’unica formula di un sovraccarico
che nasconde spesso la materializzazione di un autentico circolo
vizioso.
Leggi anche:
Zika in Europa, il virus in una donna
incinta di ritorno dalla Colombia
(http://www.wired.it/attualita/2016/02/05/zikain-europa-virus-in-donna-incinta-ritornodalla-colombia/)
Il circolo vizioso è che i dottori si ammazzano più della media
della popolazione. Ne parla Neal Ungerleider su Fast Company
(http://www.fastcompany.com/3056015/the-hidden-epidemic-ofdoctor-suicides)rispetto agli Stati Uniti, partendo dai racconti
raccolti dalla dottoressa Pamela Wible. In un libro
(http://www.amazon.com/Physician-Suicide-Letters-AnsweredPamela/dp/0985710322/ref=asap_bc?ie=UTF8) autopubblicato su
Amazon, rapidamente entrato fra i più venduti per il settore della
medicina, la giovane dottoressa dell’Oregon raccoglie una serie di
testimonianze su un inquietante fenomeno che lascia ogni anno
senza medico personale quasi un milione di americani. Qual è la
ragione? Circa 400 dottori si tolgono la vita ogni 12 mesi in
America. Considerando che ciascuno di loro segue in media 2.300
pazienti, il conto è presto fatto: 920mila persone.
L’aspetto interessante è che, in realtà, quest’epidemia di suicidi fra
i medici non è affatto un segreto. Il contesto statunitense è
ovviamente distante anni luce da quello italiano, quasi sotto ogni
punto di vista. Eppure, come vedremo, alcuni effetti sono
paurosamente simili. Da anni, spiega Fast Company, questo tasso
di suicidi sopra la media è noto. Ogni tanto escono degli studi ma
è come se nulla fosse: “I medici non prendono contromisure
perché hanno timore di perdere l’abilitazione, di essere cacciati
dalle scuole o di perdere i pazienti se la voce che stanno subendo
cure psichiatriche dovesse diffondersi. Ancora, semplicemente
non hanno tempo per occuparsene” raccontano Robert P. Bright e
Lois Krahn della Mayo Clinic, una prestigiosa istituzione con sedi
in Minnesota, Florida e Arizona.
Addirittura si pensa che i dati possano essere sottostimati dal
National Institute of Health perché spesso i medici scelgono
mezzi ambigui per uccidersi, come gli incidenti stradali. Ci
1
arrivano per ragioni diverse, a quel punto di non ritorno. Una, in
particolare, parte dalla fase formativa e continua più avanti
durante le varie fasi di tirocinio ed è fatta di bullismo, nonnismo e
altri fenomeni simili. Il risultato è ovviamente una scarsa
attenzione ai pazienti e uno stato di depressione per i
professionisti. L’altra è appunto riassunta nella scarsa
propensione a curarsi e in generale a cercare aiuto. Innescando un
autentico circolo impazzito.
http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/02/05/perche-i-medici-si-suicidano-media/
08/02/2016
Perché i medici si suicidano - Wired
Pagina 3 di 11
Sembrano dimensioni lontane ma non è così. Anche in Europa e
c
in Italia fioccano periodicamente indagini e sondaggi che
raccontano la crisi di un mestiere affascinante e difficilissimo. E
w
soprattutto la contraddizione e le difficoltà del prendersi cura di
se stessi quando, per lavoro, si è obbligati a occuparsi della salute
N
degli altri.
Lo raccontava per esempio un sondaggio del 2014 firmato da Swg
per Anaao Assomed: il 68% dei medici si sentiva frequentemente
stanco, il 58% economicamente scontento, il 48% emotivamente
2
sfinito. Non sono cifre marginali: si tratta della maggioranza dei
medici. La faccenda assume nel nostro Paese concause
endemiche come l’influenza della politica nelle (scarse)
possibilità di carriera – o anche, banalmente, di svolgere
dignitosamente il proprio lavoro – e ovviamente la retribuzione.
Tre anni prima, stessa musica. C’era perfino un’associazione,
Medico cura te stesso, che tuttavia non risulta più attiva da anni
ma che puntava proprio su questo fronte.
Fatica e turni lunghi sono dunque al centro del problema. Uno
studio del 2012, firmato da Dianova, parlava di 43mila
professionisti che fanno uso di droghe in Italia. Mentre i numeri
del Talbott Recovery Campus di Atlanta raccontano che una
forchetta fra l’8 e il 12% del personale sanitario statunitense
presenta patologie legate ad alcol o stupefacenti. A Torino sta per
partire un progetto, Helper, dedicato proprio alla disintossicazione
di chi lavora nelle professioni sanitarie. Qualcosa di simile
esisteva solo a Barcellona e in Svizzera. Chirurghi, anestetisti,
medici di pronto soccorso, psichiatri e ginecologi sono i più colpiti
da cocaina e stimolanti. Secondo Linkiesta
(http://www.linkiesta.it/it/article/2016/02/04/bisturi-e-cocainaoltre-40mila-i-medici-che-fanno-uso-di-sostanze/29129/) anche
fra i medici italiani la frequenza di suicidi è più elevata rispetto
alla popolazione: doppia. Quattro volte superiore fra le dottoresse
rispetto alla popolazione femminile.
Se una faccenda come quella dei suicidi fra teenager della Silicon
Valley (http://www.wired.it/attualita/media/2015/11/30/siliconvalley-quei-suicidi-i-giovani-nessuno-racconta/) sembrava
palesemente legata a un genere di cultura del perfezionismo
molto distante dalla nostra, il burnout dei medici è invece una
storia in buona parte legata alle politiche pubbliche. Su questo
stato di cose – che comporta rischi elevatissimi per la salute
pubblica, e d’altronde i casi di malasanità sono all’ordine del
giorno – dovrebbe intervenire un progetto generale che la sanità
ha smarrito da anni.
Ha buon gioco il ministro Beatrice Lorenzin a rispolverare il
successo della stagione dei “patti” della Salute con le Regioni.
Quegli accordi, partiti addirittura nel 2000, per i quali lo Stato si
impegna a garantire risorse idonee ai Livelli essenziali di
assistenza e dall’altro le Regioni si impegnano a non massacrare i
propri bilanci, assumendosi gli oneri di eventuali disavanzi, non
sembrano essere più in grado di far funzionare decentemente il
(http://www.wired.it/internet/web/2014/08/08/10assurdita-vendute-sul-web/)
http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/02/05/perche-i-medici-si-suicidano-media/
08/02/2016
Perché i medici si suicidano - Wired
Pagina 4 di 11
sistema. Dal 2017 la sanità italiana tornerà a rischio, lo ha
sostenuto pochi giorni fa il coordinatore degli assessori alle
Finanze della Conferenza delle Regioni, Massimo Garavaglia, sul
Sole 24 Ore Sanità. Mancheranno almeno 15 miliardi di euro.
Risorse destinate anche ad alleggerire il peso che grava sulle
spalle di quei medici a volte assenti, privi di passione, sgarbati con
i cittadini, disincantati sul proprio lavoro e senza più passione
negli occhi.
Vuoi ricevere aggiornamenti su questo
argomento?
Segui 
5
http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/02/05/perche-i-medici-si-suicidano-media/
08/02/2016